Azienda USL n.° 3 Pistoia P.IVA 01241740479 Area Funzionale Tecnica Settore Tecnico Distaccato della Z/D Valdinievole P.zza XX Settembre, 22 – 51017 Pescia (PT) Tel. 0572-460431 fax 0572/460433 OSPEDALE SS. COSMA E DAMIANO PESCIA LAVORI DI SPOSTAMENTO PRONTO SOCCORSO ------------------------------------------------------------------------------ PROGETTO IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI ---------------------- R.E - RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI ELETTRICI OGGETTO : Relazione tecnica specialistica sulla consistenza e tipologia degli impianti elettrici nella ristrutturazione dei locali dell’Ospedale di Pescia destinati allo spostamento del PRONTO SOCCORSO . La seguente relazione tecnica specialistica , redatta secondo le indicazioni della Guida CEI 0-2 , è parte integrante del progetto definitivo dell’impianto elettrico per l'attività in oggetto . 1. DESCRIZIONE SOMMARIA IMPIANTO Le opere di cui si tratta nella presente relazione consistono nella realizzazione degli impianti elettrici e speciali di servizio (impianti di : forza motrice , illuminazione , alimentazione dei servizi di sicurezza , fonia e trasmissione dati , TV CC , diffusione sonora , chiamata viva voce , rivelazione incendi) nel gruppo dei locali dell’Ospedale di Pescia posti al Piano Terra e al Piano Seminterrato del Padiglione Sud , già occupati rispettivamente dalla Cardiologia e dal Servizio di Automedica-118 , e destinati alla collocazione del nuovo Pronto Soccorso ed alla relativa Area di Diagnostica per Immagini . In particolare intendiamo riferirci ai criteri adottati nella alimentazione delle apparecchiature elettromedicali necessarie alla esecuzione degli esami clinici e dei trattamenti sanitari previsti , per la alimentazione dei servizi generali e per l’illuminazione ordinaria e di sicurezza , la rete telefonica e di trasmissione dati , la rete interfonica per comunicazione interna e annunci generali , la ridefinizione del sistema centralizzato di rilevazione incendi esistente in ordine alla modificata destinazione d’uso e disposizione dei locali . Il sistema sarà alimentato e protetto da un nuovo quadro di reparto , ad uso esclusivo , a sua volta derivato dal quadro di distribuzione generale BT della Cabina Sud . Verranno più avanti meglio specificate le tipologie impiantistiche , le applicazioni dei provvedimenti protettivi da adottate e le relative norme di riferimento . Sostanzialmente l’intervento prevede la messa in opera di : • Apparecchi illuminanti fluorescenti a luce diretta e indiretta , da incasso e a plafone , completi di lampade e dispositivi di regolazione della intensità luminosa . • Dispositivi di comando e dove necessario di regolazione intensità illuminazione . • Apparecchi autonomi per l’illuminazione di emergenza tipo SE , equipaggiati con lampada fluorescente e batteria in tampone, autonomia non inferiore a 3 ore, tempo di ricarica massimo non superiore a 6 ore e di inserzione non superiore a 0,5 secondi . • Quadri elettrici con sistemi di protezione e segnalazione per reti tipo IT-M . • Interruttori di protezione ed apparecchi di manovra da quadro . • Unità di alimentazione per uso medico di tipo pensile dal soffitto secondo Norma UNI EN 793 . • Pannelli con prese elettriche tipo UNEL 2P+T laterale e centrale 10/16 A . • Morsettiere e contenitori per nodi equipotenziali . • Prese elettriche 10/16 A per locali di servizio . • Punti presa rete telefonica e TD . • Dispositivi per richiesta udienza e segnalazione . • Sistema di comunicazione interna e diffusione sonora . • Sistema di cercapersone . • Impianto di rivelazione incendi . • Contenitori ed accessori per apparecchi modulari in materiale plastico autoestinguente . • Apparecchi elettrici di genere diverso su supporti per scatole da incasso e da parete con grado protezione adeguato ai relativi locali . • Canali e tubazioni portacavi di vario tipo e dimensioni adeguate . • Cavi per energia , rete telefonica e trasmissione dati . 2. DATI TECNICI GENERALI DI PROGETTO I locali in oggetto sono locali ad uso medico e quindi in essi è necessario garantire la sicurezza dei pazienti che vengono sottoposti all’applicazione di apparecchi elettromedicali con o senza sedazione . La norma CEI di riferimento 64-8/710 prevede per questo tipo di attività la appartenenza dei locali al gruppo 1 ma si è ritenuto opportuno , per garantire la massima sicurezza e continuità dello svolgimento degli esami e dei trattamenti secondo quanto indicato anche dello “Studio per la predisposizione di Linee Guida per gli interventi di prevenzione relativi alla sicurezza e all’igiene del lavoro nelle Strutture di Pronto Soccorso” dell’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) , di classificare i locali adibiti ad aree di osservazione , trattamento pazienti e degenza breve in modo più restrittivo come appartenenti al gruppo 2 e quindi di applicare i provvedimenti tecnici associati . In particolare per ridurre i rischi da microshock i circuiti per la alimentazione dei gruppi di prese energia elettrica per apparecchi elettromedicali saranno separati con alimentazione da sistema IT-M (IT Medicale) realizzato quindi con trasformatore di isolamento medicale con protezione magnetotermica avente caratteristica di sgancio D , dispositivo per il controllo permanente dell’ isolamento non disinseribile e relativo dispositivo di segnalazione ottico-acustica di guasto con pulsante di prova in locale presidiato . Le prese saranno protette individualmente curando particolarmente gli aspetti della selettività , a tale scopo si evidenzia la scelta della protezione con fusibile delle linee dorsali di alimentazione dei gruppi prese su circuito IT-M (contro il sovraccarico e il corto circuito) a valle del trasformatore di isolamento motivata dalla ricerca di una maggiore garanzia di selettività verticale nel caso di doppio guasto a terra sull’apparecchio alimentato . In tale eventualità devono intervenire solo i dispositivi di protezione magnetotermici a massima corrente sulla presa interessata , la presenza a monte di protezione mediante fusibili (in luogo di interruttore magnetotermico) vista la forte differenza di pendenza delle due curve caratteristiche tempo/corrente - rende più facilmente raggiungibile la selettività totale in verticale impiegando cavi e apparecchi di taglia accettabile (sempre assicurando il coordinamento della protezione di linea contro gli effetti del sovraccarico e del cto.cto) . Si riduce così il rischio che un guasto su una presa metta fuori servizio le altre del gruppo al posto di trattamento . L’alimentazione del trasformatore d’isolamento medicale del sistema , e quindi dei circuiti di alimentazione degli apparecchi elettromedicali nei locali ad uso medico del gruppo 2 , sarà fornita utilizzando come sorgente di alimentazione di sicurezza dei gruppi statici di continuità UPS (autonomia della sorgente alimentazione di sicurezza > 3h , classe 0 : di continuità -no breakperiodo di commutazione nullo pur essendo prescritto sufficiente < 0,5 s.). La sorgente di alimentazione generale del quadro alimentazione di reparto e dell’UPS sarà una sorgente di alimentazione privilegiata classe 15 derivata con doppio circuito dal quadro distribuzione principale posto in Cabina Sud ; detto quadro principale è alimentato da doppia sorgente di energia mediante un doppio circuito di alimentazione , ordinario (rete distribuzione nazionale) e di sicurezza , la sorgente di alimentazione di sicurezza è costituita dal gruppo elettrogeno Cabina Sud con periodo di commutazione <15 s. e con autonomia oltre le 24 ore . Dal tipo di attività svolta nei locali in oggetto ed i rischi possibili discende la necessità di adottare misure di protezione contro i danni provocati da sovratensioni (CEI 81-8 , CEI 81-4) , sul quadro generale di reparto Q1 è prevista quindi la installazione di un gruppo di scaricatori di sovratensione a varistori a 4 poli per reti TN-S trifase ; completo di spinterometro per separazione galvanica , dispositivo sezionamento e fusibile di protezione conforme alla Norma IEC 61643-1 . SPD di classe II (classe C secondo VDE 0675 e DIN VDE 0100) , idonei ad applicazioni per la protezione di impianti B.T. in zone di protezione II - III , per edifici dove sono presenti LPS e a monte livelli di protezione di tipo primario e secondario , (corrente nominale di scarica In 20 kA , livello di protezione Up <1,4 kV , tensione di tenuta a impulso Ui 4 kV ) . Inoltre per quanto discende dal DM 18/09/02 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione , la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private “ nei filtri a prova di fumo verranno installati , in apposito quadro da incasso, dispositivi di a comando manuale di intercettazione della alimentazione elettrica , sempre all’interno dei filtri saranno essere ripetuti in apposito pannello i segnali relativi allo stato di servizio dei seguenti impianti dei compartimenti attigui : impianto elettrico generale ; impianto di distribuzione dei gas medicali , impianto rivelazione incendi , pressurizzazione rete idrica antincendio . Dati principali dell'alimentazione elettrica : - Sistema elettrico: TRIFASE con neutro - Tensione nominale fase - neutro 380 V - Frequenza del sistema 50 Hz - Sistema di alimentazione Generale e servizi : TN-S ; Apparecchi elettromedicali : IT-M ( IT Medicale) - Potenza installata 200 kW - Temperatura locali installazione 15 - 30 °C 3. CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI La suddivisione dei locali del reparto e la loro denominazione è indicata nella planimetria generale allegata , si riportano di seguito i locali e la classificazione loro attribuita in relazione alla attività svolta : • Ambulatori , sale di osservazione e trattamento , diagnostiche : ……………………………………… Locali ad uso medico Gruppo 2 , CEI 64-8 sez. 710 • Studi medici , visita , triage : ……………………… Locali ad uso medico del Gruppo 1 , CEI 64-8 sez. 710 • Depositi , zone di attesa , servizi igienici :………… Locali non ad uso medico contenenti bagni docce , CEI 64-8 sez. 701 In maggiore dettaglio : • ATTESA / ACCETTAZIONE : Locali classificati come ordinari e per il quale si applica quanto previsto dalla norma generale per impianti elettrici utilizzatori CEI 64-8 . • SERVIZI IGIENICI E SPOGLIATOI : Locali classificati come ordinari e per i quali si applica quanto previsto dalla norma generale per impianti elettrici utilizzatori CEI 64-8/Sez. 701 ; in particolare collegamento equipotenziale supplementare e assenza di condutture , dispositivi e apparecchiature nella zona 0 . • STUDI MEDICI : Locali classificati come ad uso medico appartenenti al Gruppo 1 di cui la Norma CEI 648/sez.710 allegato B e classe 15 secondo l’allegato A per l’alimentazione di sicurezza . • AMBULATORI – OSSERVAZIONE - TRATTAMENTO : Locali , in questa circostanza , assimilati a sala per cure intensive e quindi classificato come appartenente al Gruppo 2 di cui la Norma CEI 64-8/sez. 710 allegato B e classe 0,5 secondo l’allegato A per l’alimentazione di sicurezza , applicata classe 0 . 4. DATI DEL SISTEMA DI DISTRIBUZIONE E DI UTILIZZAZIONE DELL’ ENERGIA ELETTRICA Impianto di distribuzione: Le linee elettriche principali saranno realizzate in cavo per energia isolati in mescola elastomerica qualità G9 , non propagante l’incendio secondo CEI 20-22 III e non propagante la fiamma secondo CEI 20-35 , a ridottissima emissione di gas tossici e fumi opachi in caso di incendio secondo CEI 20-37 (EN50267) / tabelle UNEL 35382-35384 , tipo FG7(O)M1 e N07G9-K , tensione nominale 0,6/1 kV ; all’interno dei locali e per il cablaggio dei quadri sarà prevista la posa in opera di cavi isolati con mescola elastometrica HEPR di qualità G9 non propaganti l’incendio e a ridotta emissione di gas corrosivi secondo CEI 20-22 II / 20-35 / 20-37 / 20-38 tipo N07G9-K / tabella UNEL 3536 . Ai fini della scelta del tipo di posa in opera e delle portate ci si atterrà a quanto previsto dalle CEI 64-8 e tabelle CEI-UNEL 35024/1 . All’interno dei locali in questione, in funzione delle tensioni nominali , si potranno individuare i seguenti sistemi elettrici : • sistema di categoria 0 (zero), per tensione nominale minore od uguale a 50 V se a corrente alternata, o a 120 V se a corrente continua . • sistema di categoria I (prima), per tensione nominale superiore a 50 V fino a 1000 V in corrente alternata . • sistema di categoria I (prima) a rete isolata IT-M, per i circuiti derivati da trasformatore d’isolamento . L’impianto elettrico sarà suddiviso in diversi circuiti , tali da garantire la massima flessibilità dell’impianto e continuità di servizio in caso di guasto . I criteri di dimensionamento dell’impianto discenderanno , tra gli altri , dai seguenti parametri : • • Massima corrente di corto circuito al quadro di reparto Icn = 10 kA , al quadro distribuzione principale Icn = 35 kA Massima caduta di tensione ammissibile per linee distribuzione e circuiti terminali < 4 % Ulteriori dati relativi alle grandezze elettriche pertinenti i vari circuiti sono desumibili dagli schemi dei quadri e dalle planimetrie che costituiscono parte integrante della presente documentazione di progetto . I colori distintivi dei conduttori sono i seguenti: - GIALLO / VERDE : Conduttore di terra, conduttori di protezione e conduttori di protezione equipotenziali. - BLU' : Conduttore di neutro. La modalità di posa e di installazione delle condutture saranno conformi alle prescrizioni per i locali a maggior rischio in caso d’incendio (64-8/751) , le giunzioni dovranno essere eseguite solo nelle apposite cassette di derivazione e per mezzo esclusivo di idonei morsetti o sistemi di giunzione . 5. DESCRIZIONE DEI CARICHI ELETTRICI I carichi di rilevanza maggiore da alimentare consistono essenzialmente in : • • • • • • Apparecchi elettromedicali di modesta potenza da alimentare mediante gruppi di presa e spina Apparecchi per diagnostica radiologica Prese a spina per servizi generali Circuiti illuminazione ordinaria e di sicurezza Circuiti alimentazione interfono e diffusione sonora , porta automatica e altri servizi ausiliari Circuiti alimentazione impianti di climatizzazione 6. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO PER IMPIANTI E COMPONENTI Prescrizioni tecniche generali : Gli impianti elettrici dei servizi in oggetto sono progettati e saranno eseguiti rispettando la regola dell’arte e la normativa attualmente in vigore , nonché le raccomandazioni dei Servizi di sicurezza sui luoghi di lavoro,dei Servizi di prevenzione e protezione , del locale comando dei VV.FF. e degli altri organi competenti . In particolare gli impianti dovranno essere armonizzati alle indicazioni delle seguenti disposizioni legislative e normative : • • • Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 , n° 81 : “ Attuazione dell’articolo 1 della legge 3/8/07 n° 123 , in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro “ Legge Regionale 13 luglio 2007, n. 38 : “Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro” Legge 9 Gennaio 1991 , n° 10 : “ Norme per l’attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia……….” • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • D.P.R. 26 Agosto 1993 , n° 412 : “ Regolamento recante norme per la progettazione , l’installazione…” D.M 27 Luglio 2005 , Regolamento di attuazione L.10/91 D.P.R. 21 Dicembre 1999 , n° 551 : ( modifiche al DPR n° 412 ) D.L. 19 Agosto 2005 , n°192 (Attuazione direttiva … rendimento energetico edilizia) D.L. 29 Dicembre 2006 , n° 311 (disposizioni correttive ed integrative al D.L. 192) DM n° 37 del 22 Gennaio 2008 : Regolamento concernente….attività installazione impianti elettrici all’interno degli edifici . Circolare del Ministero LL.PP. n. 130011 del 22/11/74 : Requisiti fisico-tecnici… Decreto ministeriale 5 Agosto 1977 : Determinazione requisiti tecnici sulle case di cura private Decreto Pres. Cons. Ministri 27/6/86 : Atto di indirizzo e coordinamento… case di cura private Legge Regione Toscana n. 78 del 1/12/89 : Disciplina autorizzazioni… D.P.R. n. 37 del 14/1/97 : Atto indirizzo e coordinamento in materia requisiti… Deliberazione RT n. 980 del 1/9/97 : Progetto accreditamento DM 18/9/2002 , Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private. Linee guida ISPESL Conferenza rapporti stato, regioni e province autonome : Documento del 4/4/00 “Linee-guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi” Decreto Pres. Cons. Ministri 1/3/91 : Limite esposizione rumore (att. L.349) Legge n. 447 del 26/10/95 : Legge quadro sull’inquinamento acustico Decreto Pres. Cons. Ministri 14/11/97 : Determinazione valori limite sorg. sonore Decreto Pres. Cons. Ministri 5/12/97 : Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Norme CEI come di seguito elencate : - 11-1 Impianti di produzione,trasporto e distribuzione energia elettrica 1999-01 - 17-13 Apparecchiature costruite in fabbrica ACF per tensioni < 1000V CA - 17.13/1 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per BT - 23-51 Quadri uso domestico e similare (In<125A,Icc<10kA) - 20-19 Cavi isolati con gomma con tensione <450/750 V - 20-20 Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione <450/750 V - 20-21 Calcolo delle portate dei cavi elettrici in regime permanente - 20-38 e 20-38/2 Cavi isolati con gomma non propagante l’inc. e a basso sviluppo gas tossici - 64-8 Impianti elettrici utilizzatori Norma CEI EN 793 EN 737-3 UNI 9795 , Sistemi fissi e automatici di rivelazione e segnalazione incendi UNI 11224 , Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi Nonché tutte le varianti , raccomandazioni ed aggiornamenti pubblicati relativi alle disposizioni di cui sopra e non espressamente indicate o riportati nelle prescrizioni per gli impianti elettrici , oltre a quant’altro stabilito da norme di legge non derogabili . _______________________________________________________________________________ 7. EVENTUALI VINCOLI DA RISPETTARE Qualora si intenda recuperare parti di impianto esistente , con eventuale ristrutturazione e ammodernamento, sarà cura dell’impresa installatrice procedere preliminarmente alla verifica di tali porzioni di impianto onde appurarne la rispondenza alla normativa vigente e alla compatibilità con le nuove soluzioni di progetto. Nel caso di modifica o ampliamento per sopraggiunte o a mutate esigenze legate allo sviluppo dell’attività, l’installazione di nuovi impianti sarà possibile solo previa verifica di quelli esistenti, in ordine alla loro rispondenza verso le normative attuali, alla possibilità di sopportare nuovi carichi e alle caratteristiche dei componenti elettrici. Modifiche sostanziali dovranno essere oggetto di nuova progettazione . In particolare per l’impianto di rivelazione incendi si procederà al recupero ed al riutilizzo di parte dei componenti installati , cablando e configurando il sistema secondo la nuova disposizione dei locali sempre utilizzando la centrale di zona in opera . 8. CARATTERISTICHE GENERALI DELL’IMPIANTO, QUALI LE CONDIZIONI DI SICUREZZA, LA DISPONIBILITÀ DEL SERVIZIO, LA FLESSIBILITÀ E LA MANUTENIBILITÀ Gli impianti elettrici da installarsi, oltre ai requisiti di funzionalità , flessibilità , manutenibilità e garanzia di continuità di servizio, avranno anche i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa antinfortunistica vigente. Quest’ultima sarà raggiunta assicurando: • la protezione contro i contatti diretti ed indiretti, contro gli effetti termici, contro le sovracorrenti, contro le correnti di corto circuito e contro le sovratensioni; • la stabilità delle strutture portanti e di sostegno dei componenti elettrici; • la possibilità di porre fuori tensione l’impianto ; • la limitata produzione e propagazione dei fumi e del fuoco causata dai componenti elettrici installati, utilizzando all’uopo materiali idonei; • installazione di apparecchi autonomi di tipo SE, di adeguate caratteristiche, per l’illuminazione di sicurezza . Al fine di assicurare nel tempo condizioni di sicurezza, efficienza e funzionalità di servizio dell’impianto, sarà cura dei titolari dell’attività provvedere ad affidare a personale qualificato il compito di eseguire gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e correttiva mirata al : • controllo periodico dei componenti e materiali elettrici per verificarne lo stato di efficienza e di manutenzione; • informazione al personale interno incaricato alla manutenzione e gestione sulle modalità di funzionamento dell’impianto e sulle operazioni da eseguirsi in caso di emergenza, nonché esporre le procedure di sicurezza da utilizzarsi nelle operazioni di manutenzione di macchinari, impianti e componenti elettrici. • formazione del personale addetto a mansioni specifiche inerenti la manovra di parti e componenti elettrici; 9. SISTEMA DI PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI Secondo quanto indicato dalla Norma CEI 64-8/710 per i locali del Gruppo 2 saranno previsti i provvedimenti protettivi particolari contro i contatti indiretti di seguito indicati . A norma articolo 710.413.1.5 per i circuiti che alimentano apparecchi di potenza < 5 kVA dovrà applicarsi il sistema di protezione per separazione elettrica per mezzo di trasformatore di isolamento ad uso medicale in accordo con la Norma IEC 61558-2-15 dotato di un dispositivo non disinseribile di controllo permanente dell’isolamento in accordo con la Norma CEI EN 61557-8 avente i seguenti requisiti : impedenza interna di almeno 100 kΩ , tensione di prova non superiore a 25 Vc.c. , corrente di guasto sempre < 1 mA c.c. , indicazione di guasto quando la resistenza di isolamento scende sotto 50 kΩ . I circuiti del secondario del trasformatore dovranno essere realizzati con cavi multipolari sotto guaina. e non è consentita la messa a terra diretta di alcun punto del circuito . Ogni presa a spina installata sui pannelli costituenti i gruppi prese dovrà avere un proprio dispositivo di protezione contro le sovracorrenti che potrà essere anche del tipo unipolare . A norma dell’articolo 710.413.1.6 si dovrà procedere alla realizzazione di un sistema di equalizzazione del potenziale secondo le prescrizioni degli articoli successivi . Tale sistema avrà il suo componente principale nel nodo equipotenziale installato nel locale . Ad esso saranno collegati i nodi intermedi (o subnodi) posti all’interno dei gruppi prese , il collegamento dei nodi intermedi al nodo equipotenziale principale sarà eseguito con condutture di sezione non inferiore a quella più elevata tra i conduttori che saranno ad essi collegati . Ai nodi intermedi andranno collegati i conduttori di protezione collegati alle masse vicine , i conduttori di protezione collegati ai contatti di terra delle prese a spina installate nella unità relativa , i conduttori equipotenziali collegati alle masse estranee vicine poste ad una altezza inferiore a 2,5 metri (es. tubazioni metalliche in genere, infissi o serramenti metallici aventi resistenza verso terra < 0,5 MΩ) , i morsetti di equipotenzialità di cui all’articolo 18 punto e) della Norma CEI 62-5 , la eventuale rete metallica di dispersione del pavimento conduttore e quant’altro necessario secondo le tipologie e le modalità degli articoli indicati della citata Norma CEI . In generale detti collegamenti equipotenziali saranno realizzati con conduttura tipo N07G9-K della sezione di 6 mmq , la loro resistenza non dovrà essere superiore a 0,2 Ω e saranno contraddistinti per la determinazione della provenienza e numerati, con possibilità di disinserzione e di permanente accessibilità . Tutti gli apparecchi elettrici (per esempio telefoni e intercomunicanti) le cui masse non sono collegate al nodo equipotenziale del locale devono essere posti ad una distanza tale da non rendere possibile il contatto accidentale, anche indiretto, del paziente con detti apparecchi . Non e ammesso realizzare l’equalizzazione del potenziale per mezzo di un anello equipotenziale . Provvedimenti particolari contro i pericoli di esplosione e d’incendio non sono ritenuti necessari in quanto non vengono impiegate sostanze atte a formare nell’ambiente miscele esplosive o facilmente infiammabili . Comunque le prese di Ossigeno dovranno essere installate ad almeno 20 cm da componenti elettrici secondo l’articolo 710.512.2.1 della Norma CEI 64-8/710 . I circuiti non alimentati dal sistema IT-M , e quindi non alimentati da trasformatore di isolamento , secondo quanto previsto dalla CEI 64-8/710 saranno protetti contro i contatti indiretti mediante interruzione automatica utilizzando interruttori magnetotermici con corrente differenziale di intervento non superiore a 30 mA . Per quanto al punto 710.413.1.3 , essendo presenti sistemi elettronici che nel caso di guasto possono generare correnti differenziali di tipo continuo non rilevabili dai tradizionali interruttori differenziali , si prevede la installazione esclusivamente di apparecchi di tipo A o in casi particolari consigliato B (convertitori,UPS,Tac,Rx) (definito nella variante 2 del 1.992 alla Norma IEC 755 del 1.983) . 10. SISTEMA DI PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI La protezione contro i contatti diretti, è realizzata esclusivamente mediante l'isolamento delle parti attive o la protezione mediante barriere o involucri ; sono adottati gradi di protezione non inferiori ad IP XXB per le parti non a portata di mano e gradi di protezione non inferiori ad IPXXD, per le parti a portata di mano . Le custodie, le cassette, i tubi protettivi , gli involucri ed i quadri, saranno tutti dotati del grado di protezione almeno IP4X , inoltre la loro apertura sarà possibile solo mediante chiave o attrezzo idoneo. Per i circuiti distribuiti nei locali non ad uso medico (ripostigli, W.C., locali infermieri) sarà inoltre adottata la protezione addizionale dei circuiti terminali mediante interruttore differenziale con corrente nominale di intervento non superiore a 30 mA . ________________________________________________________________________________ 11. DATI DIMENSIONALI RELATIVI ALLA ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE I locali saranno adeguatamente illuminati mediante luce artificiale idonea per intensità, qualità e distribuzione . Il tipo di illuminazione e la sua distribuzione saranno tali da permettere un corretto svolgimento delle attività sanitarie previste evitando l’affaticamento visivo e cercando di mantenere una atmosfera non aggressiva e rilassante per i pazienti e gli operatori . A tale scopo negli ambulatori e nelle zone di transito o attesa saranno scelti apparecchi a plafone o da incasso con lampade fluorescenti a luce morbida regolabile per intensità luminosa con caratteristiche di tenuta e punibilità adeguato all’uso sanitario degli spazi . L’illuminazione di sicurezza sarà garantita negli ambienti e nelle vie di esodo con lampade autonome per illuminazione di sicurezza del tipo autoalimentato ad inserzione automatica, almeno classificabile ad interruzione breve ovvero disponibile entro 0,5 secondi con autonomia non inferiore a 3 ora e il tempo per la ricarica totale non superiore a 6 ore , si prevede inoltre un sistema di illuminazione notturna per la sorveglianza . Nei locali del gruppo 2 si provvederà , oltre il minimo stabilito dalla norma CEI 64-8 , ad alimentare il 50 % degli apparecchi illuminanti ordinari mediante sorgente di sicurezza in classe 0 . I requisiti della illuminazione sono determinati in base alla Norma UNI EN 12464-1 che per le attività svolta negli ambulatori in oggetto indica un valore di illuminamento medio di progetto di circa 300 lx con limite di abbagliamento UGR < 19 e resa dei colori 80 ≤ Ra ≥ 90 ; per le zone attesa , corridoi , bagni ed uso generale si prevede un’illuminamento medio di 200 lx con limite di abbagliamento UGR < 22 e resa dei colori 80 ≤ Ra ≥ 90 . Per il calcolo dei corpi illuminanti necessari viene adottato il metodo detto del flusso totale . L’impianto di illuminazione di sicurezza dovrà assicurare un livello minimo di illuminazione non inferiore a 5 lux ad 1 metro di altezza dal piano del calpestio , lungo le vie di uscita e nelle aree di tipo C e D (DM 18/9/02) . _______________________________________________________________________________ 12. SCELTA DELLA TIPOLOGIA DEGLI IMPIANTI E DEI COMPONENTI ELETTRICI PRINCIPALI IN RELAZIONE AI PARAMETRI ELETTRICI Tutti i materiali impiegati devono essere costruiti in accordo alle specifiche Normative, adatti all'ambiente in cui sono installati, e devono avere caratteristiche tali da resistere alle azioni esterne, alle quali possono essere esposti durante l'esercizio. Distribuzione dei circuiti L'impianto sarà realizzato con tubazioni e/o canalizzazioni portacavi posati a parete a vista e nel controsoffitto . Nei locali ad uso medico dove previste, le tubazioni dei gas medicali saranno posate in canalizzazioni distinte da quelle destinati all’impianto elettrico. I canali portacavi principali dovranno avere un numero di scomparti adeguato ed opportunamente dimensionati, da impiegare per la separazione di cavi di energia, cavi telefonici e eventuale rete dati o similari , le dimensioni degli scomparti delle canalizzazioni, dovranno essere pari a due volte la sezione totale del fascio di cavi contenuti . I circuiti a tensione diverse da quelle dei cavi di energia (es. SELV) saranno realizzati con conduttori isolati per la massima tensione del sistema e quindi potranno essere posati insieme ai cavi di energia suddetti. I materiali utilizzati per le tubazioni saranno in PVC rigido resistente al calore e alla propagazione della fiamma , conformi alle norme CEI 23-19 e CEI 23-32 , con grado di protezione minimo IP4X / IP XXB , le dimensioni saranno tali da limitare il riempimento secondo un coefficiente del 50 % , le canalizzazioni in genere e i contenitori degli apparecchi modulari saranno dimensionati in modo da permettere futuri ampliamenti. Le custodie degli apparecchi contenenti parti attive, le scatole di derivazione e porta frutto, siano esse del tipo da esterno o da incasso, ed i quadri elettrici, presenteranno il grado di protezione minimo richiesto in funzione del locale di installazione. I frutti di comando saranno allocati entro le scatole suddette e complete di placca superiore. I conduttori da posare all’interno dei locali ad uso medico in questione saranno del tipo multipolare isolati in EPR per energia isolati in mescola elastomerica qualità G7/G9 e provvisti, se non posati in tubo o canale, di guaina addizionale in PVC ; non è ammessa l'installazione diretta di cavi (es. cavi multipolari nel controsoffitto per l’alimentazione delle plafoniere). La modalità di posa e di installazione delle condutture saranno conformi alle prescrizioni per i locali a maggior rischio in caso d’incendio (64-8/751) , le giunzioni dovranno essere eseguite solo nelle apposite cassette di derivazione e per mezzo esclusivo di idonei morsetti o sistemi di giunzione . Quadri ed interruttori automatici : Il quadro generale di reparto sarà costituito da carpenteria metallica completa di porta trasparente , del tipo per posa incassata ed adatto per il montaggio di interruttori automatici modulari , completo di ulteriori vani separati per il trasformatore e per il nodo principale di terra e con vano laterale di risalita dei cavi alla morsettiera verticale . I pannelli per gruppi prese ed eventuali altri usi saranno costituiti da contenitori in materiale plastico autoestinguente del tipo da esterno grado di protezione IP4X, per posa a parete ed adatti per il montaggio di interruttori automatici modulari, completi di vano per morsettiera ed apribili soltanto per mezzo di chiave od attrezzo idoneo. L'ingresso dei cavi di energia all'interno dei quadri sarà effettuato avendo l'accortezza di rispettare il grado di protezione dell'apparecchiatura, secondo le specifiche del costruttore. Gli interruttori automatici con cui procedere all'installazione, dovranno avere caratteristiche tali da garantire le protezioni dalle sovracorrenti delle linee per energia derivate, dovranno inoltre garantire la selettività, il sezionamento ed il comando dell’impianto , saranno del tipo modulare adatti alla installazione all'interno di quadri su apposito profilato . Per quanto riguarda le specifiche tecniche degli stessi, si rimanda a quanto indicato nelle parti precedenti della presente relazione ed al catalogo tecnico dell’Azienda costruttrice gli apparecchi in questione . Tutte le linee elettriche in partenza dai vari quadri di distribuzione e la funzione degli interruttori e/o sezionatori installati in ciascuno quadro, deve essere segnalata con apposite etichette poste in prossimità degli interruttori stessi. Conduttori: Vedi specifiche già illustrate . I conduttori di energia saranno scelti ed installati tenendo conto delle condizioni di posa, delle condizioni di esercizio riferite alle correnti di impiego,della lunghezza dei percorsi e delle condizioni degli ambienti di installazione. La caduta di tensione in particolare verrà mantenuta al di sotto del 4% . Apparecchi illuminanti : Vedi caratteristiche già illustrate . Per quanto concerne le modalità di installazione ed il tipo di apparecchio da installare nei vari locali, vale quanto già precedentemente esposto. La potenza dei corpi illuminanti da installare e il loro posizionamento è indicato sul relativo schema, planimetrico (Schema planimetrico illuminazione), rispettando la dislocazione decisa dalla committenza. Apparecchi illuminazione di sicurezza : Per l'illuminazione di emergenza dei locali e delle vie di esodo dovranno essere installate, delle plafoniere di Classe II dotate di tubo/i fluorescenti, autoalimentate, del tipo SE, aventi le caratteristiche precedentemente citate. Prese di energia: Tutti i materiali e gli apparecchi devono essere rispondenti alle relative norme prodotto , tale rispondenza deve essere specificata dal costruttore e saranno provvisti di marcatura CE . Le prese di energia elettrica per l’alimentazione degli apparecchi elettromedicali saranno del tipo 10/16 A 2P+T tipo UNEL + T centrale e protette singolarmente con interruttore magnetotermico ; saranno installate a blocchi in pannelli contenitori tipo centralino modulare da incasso completi di morsettiera di linea e sub nodo equipotenziale oppure in unità per alimentazione ed uso medico (colonne pensili o a parete/testaletto) . Per ciascuna di esse è prevista una potenza nominale di 1.500 W , per la valutazione del carico si assume un coefficiente di utilizzazione pari a 0,5 per gruppo di prese e si calcola quindi il carico convenzionale ed il relativo assorbimento per ogni pannello o unità per alimentazione . Per valutare l’insieme costituito da ogni locale e dimensionare il circuito si applica poi un coefficiente di contemporaneità variabile da 0,80÷0,15 secondo il tipo di impiego previsto e se si tratti di locale considerato del gruppo 2 per trattamento o di osservazione oppure del gruppo 1 o infine generale non per uso medico . Da queste specifiche discendono le sezioni dei conduttori e le correnti nominali dei dispositivi di protezione indicate negli schemi allegati . La protezione contro i contatti diretti è realizzata mediante l’isolamento delle parti attive , sono stati adottati gradi di protezione non inferiori a IP 4X , IP XXB e IP XXD . Distribuzione impianti ausiliari Impianti in bassissima tensione Per tali circuiti verrà adottata la protezione combinata contro i contatti diretti ed indiretti realizzando dei circuiti a bassissima tensione di tipo SELV con tensione massima di esercizio non superiore a 25 V in c.a. La sorgente di tale porzione di impianto, dovrà essere equivalente a quella di un trasformatore di sicurezza (CEI 14/6). Predisposizione rete telefonica , trasmissione , dati interfonica , diffusione sonora e TV La predisposizione dell’impianto di distribuzione telefonica dovrà essere realizzata, in apposite tubazioni o scomparti di canalizzazione riservate , per le caratteristiche dei materiali e le dimensioni si rimanda a quanto già indicato per la distribuzione degli altri circuiti e a quanto indicato nel computo metrico . 13. CRITERI DI DIMENSIONAMENTO E SCELTA DEI COMPONENTI ELETTRICI I conduttori e i relativi dispositivi di protezione saranno dimensionati secondo la relazione Ib<In<Iz e If<1,45 Iz indicata dalla norma CEI 64-8 avendo cura di coordinare le sezioni e le protezioni in modo da garantire la selettività massima possibile in caso di guasto su una delle utilizzazioni . I dispositivi di protezione saranno scelti con un potere di interruzione superiore alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione e ne dovrà essere verificato l’intervento per guasti in qualsiasi punto del circuito (Icc min / Icc max) con tempi tali che l’isolante del conduttore non superi la temperatura massima consentita ( Icc2 t <= K2 S2 ) , si procederà quindi alla verifica della lunghezza limite della conduttura . I circuiti previsti non come rete IT-M , e quindi non alimentati da trasformatore di isolamento (locali ordinari , apparecchi posti ad altezza superiore a 2,5 metri) , secondo quanto previsto dalla CEI 64-8/710 saranno protetti contro i contatti indiretti mediante interruzione automatica utilizzando interruttori magnetotermici di tipo A con corrente differenziale di intervento non superiore a 30 mA . Per quanto riguarda le eventuali apparecchiature radiologiche o comunque di potenza > 5 kVA sarà prevista la installazione di interruttori magnetotermici differenziale ad alta sensibilità (Ia=Idn=30 mA) tipo B , definito nella variante 2 del 1.992 alla Norma IEC 755 del 1.983 , considerato particolarmente indicato nelle applicazioni dove siano presenti sistemi elettronici che nel caso di guasto generino correnti differenziali di tipo continuo applicate istantaneamente o lentamente crescenti (Convertitori,UPS,TAC,RX) non rilevabili dagli interruttori differenziali di tipo A . I dispositivi di protezione contro i sovraccarichi saranno installati per interrompere le correnti di sovraccarico prima che tali correnti possano provocare un riscaldamento nocivo all'isolante ed alle altre parti dell'impianto od ambiente esterno. I dispositivi di protezione contro i sovraccarichi avranno caratteristiche tali da consentire, senza intervenire, sovraccarichi di breve durata che si producono nell'esercizio ordinario. La verifica dei dispositivi di protezione contro i sovraccarichi e del coordinamento tra essi e i conduttori, viene eseguita secondo le indicazioni della CEI 64-8 , applicando le relazioni: Ib <= In <= Iz e If <= 1,45 Iz Icc2 t <= K2 S2 Dove : - t è il tempo di intervento della protezione conseguente alla corrente di cortocircuito Icc; - K è la costante riferita al conduttore da proteggere. Per quanto riguarda i conduttori attivi a valle del secondario del trasformatore d’isolamento essi potranno essere protetti da interruttori magnetotermici o da fusibili ad uso domestico o similare che interrompono automaticamente il circuito quando si produce un sovraccarico per guasto . I dispositivi di protezione contro i sovraccarichi saranno installati per interrompere le correnti di sovraccarico prima che tali correnti possano provocare un riscaldamento dannoso all'isolante ed alle altre parti dell'impianto od ambiente esterno . I dispositivi di protezione contro i sovraccarichi avranno caratteristiche tali da consentire, senza intervenire, sovraccarichi di breve durata che si producono nell'esercizio ordinario . La verifica dei dispositivi di protezione contro i sovraccarichi e del coordinamento tra essi e i conduttori, viene eseguita, applicando le relazioni suddette, considerando che per i fusibili aventi In=> 16A la If= 1,6In avremo che In <= 0,9 Iz , pertanto la corrente In del fusibile non dovrà superare il 90% della portata nominale del quadro . Particolare cura sarà rivolta alla verifica della selettività in caso di guasto tra le protezioni delle singole prese di energia e la protezione a valle del trasformatore di isolamento medicale . Da queste specifiche discendono le sezioni dei conduttori e le correnti nominali dei dispositivi di protezione . ELENCO DEGLI ALLEGATI : · PLANIMETRIE E SCHEMI PLANIMETRICI DEGLI IMPIANTI · SCHEMI ELETTRICI DEL QUADRO GENERALE E PANNELLI PRESE · FOGLI DI CALCOLE DELLE PROTEZIONI E DEL COORDINAMENTO Pescia , 9 Marzo 2009 IL TECNICO ____________________________