VOLONTARI E FAMIGLIE IN RETE PER LA SALUTE MENTALE Edizione 2015 Sostanze d’abuso e disturbi mentali 24 ottobre 2015 Giuseppe Ducci Direttore DSM ASL Roma E Topics di oggi • Excursus sull’adolescenza • Up to date sulla schizofrenia • Panorama delle sostanze di abuso più implicate nella doppia diagnosi • Poliabuso • Gestione in acuto • Trattamento di lungo termine Cos’è l’adolescenza? Crisi d’identità tumultuosa? Tormentato conflitto psico-sessuale? Cervello immaturo in un corpo adulto? Cambiamenti nel cervello durante l’adolescenza • Mielinizzazione delle fibre: progressione caudo-frontale, dal tronco (vista, movimento, informazioni semplici, funzioni vegetative) alle aree temporo-parietali, fino alle aree frontali (pensiero complesso: fissare gli obiettivi, valutare le alternative) • Sviluppo del corpo calloso e dell’ippocampo (per diventare sempre più bravi a integrare i ricordi e l’esperienza nel processo decisionale) Se lo sviluppo procede regolarmente, gli individui imparano a bilanciare impulsi, desideri, obiettivi, interessi personali, regole, etica e altruismo, e adottano comportamenti più complessi e più sensati MA, ogni tanto, il cervello svolge queste funzioni in maniera maldestra PERCHE’? La prospettiva evoluzionistica Perché la selezione naturale non ha cancellato i tratti disfunzionali (angoscia, stupidaggine, precipitazione, impulsività egoismo, goffaggine)? Perché questi tratti sono solo l’apparenza Il periodo adolescenziale è assolutamente funzionale all’adattamento Adolescenza e adattamento 1 • La ricerca di sensazioni nuove (picco a 15 anni) è funzionale ad allargare le esperienze utili e alla scoperta di nuovi territori • L’amore per il rischio (picco tra 14 e 17) non è espressione dell’incapacità a valutare il pericolo, ma al peso maggiore della ricompensa (reward) per aumento della dopamina Adolescenza e adattamento 2 • I rapporti sociali sono più gratificanti per favorire l’interazione sociale (aumento dell’ossitocina) • Conoscere, capire e costruire rapporti con i coetanei influenza la possibilità di avere successo in un mondo nuovo, non quello dei genitori (sviluppo della social cognition e delle relazioni tra pari) Adolescenza e adattamento 3 • Il nostro cervello reagisce (male) all’esclusione sociale come alle minacce fisiche o alla mancanza di cibo • Eccitazione, rischio, novità, compagnia dei coetanei ci rendono più adattabili, come individui e come specie Il ruolo della mielinizzazione Con la mielinizzazione si raggiunge l’efficienza a scapito della flessibilità; aumenta la velocità di trasmissione, ma viene inibita la crescita di nuove connessioni La progressione è caudo-frontale, dal tronco (vista, movimento, informazioni semplici, funzioni vegetative) alle aree temporo-parietali, fino alle aree frontali (pensiero complesso: fissare gli obiettivi, valutare le alternative) Nel centro del linguaggio la mielinizzazione si completa a 13 anni: dopo è difficile imparare bene un’altra lingua Nelle aree frontali la mielinizzazione si completa a 25 anni: il ritardo accresce la flessibilità nella fase in cui facciamo i primi passi nel mondo che affronteremo da adulti Una maturazione così lenta è esclusiva della specie umana “Se impiegassimo meno tempo per diventare intelligenti, probabilmente saremmo più stupidi” David Dobbs Parliamo di schizofrenia I dati recenti della ricerca • Prove delle alterazioni cerebrali precoci • Prove delle influenze ambientali • Maggiori conoscenze sui fenomeni epigenetici • Scoperta delle basi genetiche della resilienza Le ipotesi attuali sulla SKF • La schizofrenia è in realtà un disturbo del neurosviluppo a carattere degenerativo, ad insorgenza dalla nascita (Nasrallah, 2011), e con manifestazioni cliniche molto diverse • L’insorgenza è dovuta ad una suscettibilità genetica multipla • L’evoluzione e le differenti manifestazioni del disturbo sono influenzate da fattori ambientali di rischio e protettivi, che agiscono anche con meccanismi epigenetici (Van Os, 2010) Deficit precoci e tardivi di materia grigia nella schizofrenia Thompson, Rapoport et al. (2001) Proc. Natl. Acad. Sci. USA, 98, 11650-11655 • Il disturbo si esprime primariamente nell’ambito motorio, sensoriale, affettivo e cognitivo, con alterazioni specifiche e riconoscibili (quali l’adinamia e la goffaggine motoria, il deficit della working memory e della consonanza emozionale, la disorganizzazione, ecc.) • La psicosi costituisce un esito aspecifico tardivo e non obbligato • Sintomi di base, stati a rischio, prodromi sarebbero già espressione del disturbo schizofrenico che può evolvere o meno a psicosi Fattori ambientali di rischio per la SKF Pre/perinatali • Traumi da parto • Malattia influenzale della madre Postnatali e puberali (van Os, 2010) • Traumi psichici (deficit di accudimento, neglect) • Uso di THC • Appartenenza ad una minoranza etnica • Sovraffollamento urbano Aree interessate dall’impatto dei fattori di rischio • Cervello (neurogenesi, organizzazione della materia grigia, crescita assonale, mielinizzazione, sinaptogenesi, pruning sinaptico, regolazione neuroendocrina) • Neurocognizione (attenzione sostenuta, attenzione selettiva, working memory, linguaggio, ragionamento analogico, metacognizione) • Affettività (emozioni di base, emozioni complesse, regolazione emozionale, esperienza di reward) • Social cognition (riconoscimento emotivo, attaccamento, identità, teoria della mente) Fattori protettivi per la SKF Biologici • Antiossidanti (Omega 3, ecc.) Sociali • • • • • Incremento della resilience Accudimento e attaccamento adeguati Struttura e qualità della rete sociale Integrazione sociale Urbanistica di qualità Trajectory disturbances and neuropsychiatric disorders Cortical dimensions (volume/thickness) Typically developing children 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Per gentile concessione di Philip Shaw MD, PhD Age (yrs) Trajectory disturbances and neuropsychiatric disorders Cortical dimensions (volume/thickness) Typically developing children ADHD 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Per gentile concessione di Philip Shaw MD, PhD Age (yrs) Trajectory disturbances and neuropsychiatric disorders Autism Cortical dimensions (volume/thickness) Typically developing children ADHD 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Per gentile concessione di Philip Shaw MD, PhD Age (yrs) Trajectory disturbances and neuropsychiatric disorders Autism Cortical dimensions (volume/thickness) Typically developing children ADHD Schizophrenia 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Per gentile concessione di Philip Shaw MD, PhD Age (yrs) Trajectory disturbances and neuropsychiatric disorders Autism Cortical dimensions (volume/thickness) Typically developing children ADHD Depression Schizophrenia 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Per gentile concessione di Philip Shaw MD, PhD Age (yrs) La toxoplasmosi latente è uno dei più importanti fattori di rischio per la schizofrenia L’aumento di dopamina aumenta la probabilità della trasmissione del protozoo dall’ospite intermedio a quello definitivo attraverso la predazione La trasmissione dopaminergica Dopamina e produzione di AMP ciclico nel neurone post sinaptico Synthetic Cannabinoid Abuse in Adolescents & Young Adults Daniel Castellanos, Professor, Department of Psychiatry, Florida International University, 2010 Psychoactive Effects Marijuana-like effects: Euphoria, Giddiness, Silliness, Impaired short-term memory and concentration Other common effects: Paranoia, Auditory and visual hallucinations, Time distortion, Panic attacks, Delirium, Agitation Synthetic Cannabinoid Abuse Any teenager or young adult who you suspect to be using marijuana but has a negative tox screen, investigate for synthetic cannabis abuse Diagnosis is made: • Need to have a high index of suspicion 1. Patient has history of cannabis abuse 2. Patient has signs and symptoms consistent with cannabis abuse but routine urine toxicology is negative 3. Patient is in situation where urine is being monitored; such as, youth being monitored by parents or military personnel returning from leave • Clinical presentation and history • Self disclosure • Role of toxicology Modalità di assunzione delle amfetamine e metamfetamine • Normalmente si usano per via orale, ma la metamfetamina viene anche iniettata o fumata (ice, shaboo) • Le amfetamine allucinogene o empatogene si prendono per bocca, e sono attive a dosi molto diverse a seconda della sostanza (80-150 mg per l’MDMA) • Gli effetti di tutte le amfetamine, stimolanti e allucinogene, durano in genere diverse ore: dalle 4-6 ore della metamfetamina o dell’MDMA alle 8-12 ore dell’MDA, alle 14-20 ore della DOM Modalità assunzione Effetti neuropsichiatrici Effetti acuti (entro 24 ore dalla assunzione) Alterazione delle capacità decisionali Diminuzione del desiderio di svolgere attività fisiche o mentali Difficoltà nel calcolo matematico Panico Flashback Ansia Insonnia Psicosi Trisma Bruxismo Diminuzione della libido Diminuzione dell’appetito Intensificazione dell’inquietudine/agitazione Disorientamento, confusione Nausea, vomito Effetti subacuti (giorni dalla assunzione) Diminuzione del sonno e dell’appetito Sonnolenza Depressione Ansia Irritabilità Effetti cronici (mesi dalla assunzione) Panico Psicosi Flashback Depressione grave Turbe della memoria Segni di tossicità • • • • • • • • • • • • • tachicardia ipertensione anoressia bruxismo alterazioni uditive e visive ipertermia aritmia acidosi metabolica convulsioni vomito diarrea insuff. renale coma Effetti su corteccia, amigdala e ippocampo Termosregolazione Fame e stanchezza Tachicardia Disidratazione Diarrea Vomito Danno epatico Rabdomiolisi Tossicità acuta da MDMA Aritmia cardiaca e ipertermia fulminante Si verifica rapidamente un quadro di collasso cardiovascolare con insufficienza respiratoria acuta, convulsioni, rabdomiolisi, CID ed insufficienza renale terminale. L’evoluzione è di poche ore. • Una delle varianti della MDMA, il DXM, può produrre un rapidissimo colpo di calore e questo perché al suo effetto sulla serotonina si aggiunge un blocco anticolinergico della sudorazione. • Altra causa di morte improvvisa legata all’ipertermia è la necrosi epatica, spesso fulminante, ma a volte anche tardiva. KETAMINA La ketamina è attualmente utilizzato come anestetico generale adoperato sia per uso umano che veterinario E' un anestetico dissociativo poiché, in base ai racconti di pazienti sottoposti ad anestesia con ketamina, la mente viene separata dal corpo e in numerosi casi questa dissociazione provoca allucinazioni profonde, esperienze extracorporee, visioni mistiche, sensazioni di ingresso in un'altra realtà, sensazioni che sono state definite clinicamente come "reazioni da emersione" Attualmente nei rave e nelle discoteche viene venduta sotto il nome di Special k, vitamina k, ket, kitkat, Purple, Super Acid, al prezzo di 2025 euro al grammo la Special K è Ketamina a volte mescolata con altre droghe, come eroina, ecstasy, o con sostanze sintetiche da taglio, come già avviene per l’extasy Fra gli psichedelici, la ketamina è la sostanza che maggiormente induce le cosiddette NDE (near to death experiences) Essendo inodore e insapore può essere aggiunta a bevande all’insaputa di potenziali vittime di violenza sessuale (date rape drug). La perdita di controllo del proprio corpo fisico indotto dalla ketamina può provocare incidenti mortali, per esempio l'annegamento. L’uso continuato di ketamina può comportare diversi problemi fisici, in particolare difficoltà nella digestione, minzione e defecazione involontaria, disturbi della memoria. La ketamina può essere assunta a vari dosaggi: • Una dose bassa (10-35 mg nasale o intramuscolo; 150 mg orale) agisce come sedativo. • Una dose moderata (40-70 mg nasale o intramuscolo; 200-250 mg orale) induce una situazione di coscienza parziale, permettendo tuttavia di mantenere il senso di identità, la memoria e la capacità di percepire e di interagire con l'ambiente circostante. Ketamina a dosi moderate viene utilizzata per contrastare altre droghe più ‘veloci’ prese nel corso di una serata (speed, amfetamina, coca, etc.). L'obiettivo è quello di evitare, quando è ora di tornare a casa, di passare ciò che rimane della notte a rivoltarsi nel letto. A questi dosaggi si ha già una netta percezione degli effetti psichedelici. • Una dose forte (80-120 mg nasale o intramuscolo; 300-350 mg orale) induce un'esperienza psichedelica completa, con un forte effetto dissociativo e un distacco dalla realtà circostante pressoché totale. A tali dosi può causare depressione respiratoria e ipertensione arteriosa L'esperienza ha una durata di 45-60 minuti, quando la ketamina viene assunta da sola. Varrà la pena ricordare che le dosi per l'anestesia totale - utilizzate nelle operazioni chirurgiche -sono di 150-200 mg per via intramuscolo e di 600 mg per via orale. Dosaggi forti di ketamina possono produrre tutte le caratteristiche delle NDE, esperienze vicine alla morte, comprese il viaggio attraverso un tunnel verso la luce (il cosiddetto effetto-tunnel), la convinzione che si è morti, uscita dal corpo e fluttuazioni nell'ambiente circostante, comunicazioni "telepatiche” con entità disincarnate, apparenti visioni del futuro (flashforward) e vista del proprio corpo dall'esterno. Possono essere rivissuti eventi della propria infanzia. Le esperienze dissociative appaiono spesso così genuine che chi le esperisce è certo di aver abbandonato il proprio corpo. Timothy Leary ha descritto le sue esperienze con ketamina come "esperimenti nella morte volontaria". LSD E SOSTANZE PSICHEDELICHE Sostanze che a dosi non tossiche provocano alterazioni del sistema sensoriale, potendo arrivare ad indurre uno stato psicopatologico simile a quello che si riscontra nelle psicosi. Definite anche schizogene, psicotogene, phantastiche, allucinogene ed elixirs, queste comprendono un vasto gruppo di sostanze naturali e di sintesi, della classe degli alcaloidi e relative basi. L'assunzione ripetuta di queste droghe può facilitare lo scatenamento di vere e proprie sindromi psicotiche. L’uso protratto di dietilamide dell’acido lisergico (LSD) o di composti simili è considerato un fattore decisivo nella genesi di psicosi croniche Circa 5000 piante contengono alcaloidi Ne vengono usate 150 e di queste una ventina hanno diffusione significativa ALLUCINOGENI NATURALI Alcune specie di piante o animali sono provviste di sostanze tossiche che nell‘uomo e anche in altri animali provocano delle reazioni allucinatorie o sensazioni bizzarre dovute all'azione di queste sostanze sul SNC 1. Funghi allucinogeni (contengono psilocina e psilocibina), Amanita muscaria, contenente muscimolo, acido ibotenico, muscazone e muscarina 2. Bufo alvarius, rospo originario del deserto di Sonora, in California, le cui ghiandole sul dorso secernono bufotenina 3. Salvia divinorum, contenente Salvinorin A/B/C ovvero i più potenti allucinogeni naturali per dosaggio Mescalina Il peyotl, o peyote, è una cactacea diffusa nelle zone desertiche del Messico e del Texas, il cui nome scientifico è Anhalonium williamsii. Si tratta di un piccolo cactus la cui radice a forma di carota affonda profondamente nel terreno; i suoi fiori (bottoni di mescal) contengono sostanze alcaloidi in quantità maggiore del resto della pianta La mescalina, il principale fra i principi attivi contenuti nel cactus, fu isolata da Heffter nel 1896 e da allora è stata utilizzata da artisti, filosofi, psicologi e ricercatori, i quali hanno contribuito alla diffusione nella cultura psichedelica degli anni '60 e '70: The Doors of Perception che ispirò a Jim Morrison il nome della sua famosissima band e Heaven and Hell, entrambi di Aldous Huxley La legge messicana assicura il diritto di possedere e consumare peyote per scopi religiosi solo ai membri della Comunità Nativa Americana che abbiano almeno il 25% di sangue indio ALLUCINOGENI DI SINTESI Acido lisergico e sua dietilammide (LSD) Una delle fonti dell'acido lisergico è costituita dai semi lenticolari dell'ololiuqui, una convolvulacea identificata nella Rivea corymbosa Un'altra è l'ergot, un fungo ascomicete dell'ordine degli Ipocreali, noto scientificamente con il nome di Claviceps purpurea detta (segale cornuta) che parassita la spiga di alcune graminacee, come frumento, orzo, avena e segale L'assunzione di pane ottenuto da graminacee infestate dall'ergot fu all'origine in passato di forme di tossicosi, note come ergotismo, cancrenoso o convulsivo, che causarono migliaia di morti LSD L'LSD venne sintetizzato per la prima volta nel 1938 nei Laboratori Sandoz di Basilea da Albert Hofmann. Hofmann stava effettuando ricerche sugli alcaloidi presenti nella segale cornuta nel tentativo di ricavare sostanze utilizzabili come farmaci. Le sue proprietà non vennero però riconosciute fino al 1943, quando a Hofmann cadde una goccia della sostanza sulla mano che, una volta traspirata, gli provocò forti giramenti di testa. Questa esperienza lo condusse a testare personalmente gli effetti psicoattivi dell'LSD (da lui chiamato LSD-25 perché proveniente dal campione numero 25). Fino al 1966 la Sandoz forniva LSD gratuitamente agli scienziati interessati a sperimentarlo. Inizialmente trovò largo uso tra gli psichiatri e gli psicologi per la cura della schizofrenia e come ausilio per le sessioni di psicoterapia. Nel frattempo i servizi segreti di vari paesi cominciarono a sperimentarne le potenzialità come sostanza per gli interrogatori, il controllo mentale e l'ingegneria sociale. LSD Durante gli anni Cinquanta l'LSD cominciò a diventare popolare in alcuni circoli a scopo ricreativo. Alcuni studiosi (in particolare Timothy Leary e Richard Alpert) si convinsero che l'LSD poteva avere altre applicazioni oltre a quelle cliniche ed essere un mezzo di crescita ed esplorazione spirituale. L'LSD divenne rapidamente un simbolo della cultura hippie. Nel 1967 l'uso e la produzione di LSD per scopi sia personali che scientifici venne bandito negli Stati Uniti e successivamente nella maggior parte dei paesi del mondo. Nel 2007 la Svizzera ha riaperto alla ricerca medica sull'uso di LSD in terapia con un progetto pilota LSD L'LSD è estremamente più potente degli altri allucinogeni Le dosi standard, che producono i primi effetti clinici nell'individuo adulto medio del peso di circa 70 kg, sono costituite da 500 mg di mescalina, 20 mg di psilocibina e solo 0,1 mg di LSD Sulla base degli studi più recenti, tra i disturbi mentali provocati da questa sostanza si possono citare: reazioni schizofreniche e paranoiche, depressioni psicotiche, reazioni di ansietà, stati di panico acuto Tra le reazioni a carico del sistema nervoso autonomo: dilatazione delle pupille, aumento della frequenza cardiaca e della temperatura, abbassamento della pressione arteriosa, depressione respiratoria LSD: EFFETTI AVVERSI Effetti Avversi: Il più comune effetto indesiderato riferito è il “Bad Trip” caratterizzato da stato d’ansia, attacchi di panico, ideazione paranoidea, allucinazioni e stato confusionale. In genere scompare entro 24 ore dall’assunzione di LSD, ma in alcuni casi può persistere e costituire un episodio psicotico. Effetti Avversi A Lungo Termine: • Disturbo Psicotico Indotto da Allucinogeni: a volte si autolimita, più spesso richiede ricovero ospedaliero e trattamento farmacologico (caratt. notevole partecipazione affettiva) • Disturbo da attacchi di panico • Disturbi dell’umore • Ideazione suicidaria • Hallucinogen Persisting Perception Disorder (HPPD) (comunemente chiamato flashback): consiste nel ripresentarsi in modo improvviso, senza assunzione di allucinogeni, di stati emozionali e turbe della percezione sperimentate durante un’intossicazione acuta di allucinogeni. Può insorgere spontaneamente o può essere scatenato da stress psicofisici o dall’ uso di altre sostanze (ex.marijuana). Il mercato italiano della droga nel 2011 è stato largamente rifornito dalla Colombia (cocaina), dall’Afghanistan (eroina), dal Marocco (hashish), dall’Albania (marijuana) e dall’Olanda (droghe sintetiche) Uso di sostanze psicoattive nei giovani tra i 14 e i 30 anni in Italia Sostanza Totale di coloro che ne hanno fatto uso raramente* abitualmente* molto spesso* Alcool 81,1% 10,1% 62,1% 27,8% Marijuana o hashish 80,3% 18,9% 51,4% 29,7% 22% 42,3% 42,5% 15,2% 12,5% 44,7% 41,3% 14,0% Droghe sintetiche Cocaina, eroina o altri stupefacenti Campione di oltre 17.000 studenti in tutto il territorio nazionale, 2001 (fonti ALA, CIRM, Adkronos). La maggioranza degli intervistati era di sesso maschile. * Le percentuali delle ultime 3 colonne (in verde) sono relative al totale di coloro che ne fanno uso, sono quindi esclusi coloro che ne hanno fatto un uso del tutto trascurabile. Cervello normale 39 anni, dopo 25 anni di abuso abituale di eroina 40 anni, 7 anni di uso di metadone e 10 anni precedenti di uso di eroina IDROCODONE E ACETAMINOFENE • L'idrocodone, anche conosciuto come Vicodin e come diidrocodeinone, è un potente antidolorifico oppiaceo attivo per via orale. È un farmaco semisintetico derivato dai due oppiacei naturali codeina e tebaina. Commercialmente è conosciuto col nome di Vicodin. Non è in vendita in Italia. • L'idrocodone è l'oppiaceo maggiormente prescritto negli Stati Uniti, contando nel 2006 circa 131 milioni di prescrizioni di tale principio attivo. • Vicodin contiene 500 mg paracetamolo e 5 mg hydrocodone. Il dosaggio varia da 1-2 cp ad un max di 8 Le smart drugs: Blue Mystic Il poliabuso • È la regola • Il cocaetilene • Il caso Vernarelli Costruzione di un percorso dedicato per la gestione dei pazienti a doppia diagnosi • Accoglienza • Diagnosi • Collegamento • Terapia Accoglienza • • • • • Costituzione di un’équipe multidisciplinare con personale preparato Se minori, autorizzazione scritta al ricovero fornita dai genitori Spazi adeguati e separati Valutazione del contributo dei familiari Se possibile, stipula di un contratto di cura Diagnosi • screening tossicologico (drug test ampio), eventualmente anche con catetere vescicale • raccolta anamnestica accurata e a più voci, con particolare attenzione ai viaggi verso luoghi noti per lo smercio di sostanze • somministrazione di strumenti psicometrici per la valutazione della sintomatologia psicotica (BPRS), del temperamento (TEMPS), del rischio di suicidio (SAS) e della qualità di vita (GAF) Collegamento 1. Consulenza del SERT 2. Eventuale contatto con i servizi sociali comunali e con la magistratura 3. Nel caso di minori, immediato coinvolgimento dei servizi per l’adolescenza Terapia in urgenza delle intossicazioni da sostanze Disporre di spazi appropriati in DEA con elevata assistenza Procedere sempre a ECG ed esame neurologico e valutare la presenza di dispnea Idratare Non somministrare AP tipici e BDZ; meglio con Zyprexa velotab e Depakin ev; nel caso, procedere a contenzione meccanica In accordo con il rianimatore, sostenere apparato cardiocircolatorio e respiratorio Successivamente, utilizzo preferenziale di antipsicotici atipici e benzodiazepine (solo per la fase acuta) Raccomandazioni operative 1. Sviluppare servizi specifici per la doppia diagnosi dotati di strutture intermedie decompressive (centri diurni, Day hospital, centri crisi) 2. Sviluppare negli psichiatri competenze psicopatologiche, tossicologiche e psicofarmacologiche ad hoc 3. Considerare le droghe etniche (shaboo, khat, betel, ecc.) 4. Considerare gli effetti psichici delle sostanze da taglio 5. Contattare Centro antiveleni in caso di droghe sconosciute 6. Effettuare l’anamnesi di viaggi recenti (Sud America, Africa, Asia, Londra, Madrid, Amsterdam) 7. Considerare che il poliabuso è la regola Consigli finali • Sviluppare interventi preventivi PRECOCI nelle scuole, nelle famiglie, nelle associazioni • Reprimere commercio e spaccio • Valutare sempre i rischi per la vita di un’intossicazione che si manifesta con comportamento delinquenziale Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura • Istituito con la legge 180 • Max 15 posti letto • Collocato nell’Ospedale Generale • Luogo del TSO • 300 circa i SPDC in Italia Gli obiettivi dei PES Psychiatric Emergency Services (APA, 2002) • Storici: controllo di agitazione, rabbia e disperazione (contenimento delle manifestazioni più disturbanti sul piano sociale, tralasciando diagnosi e valutazione delle cause della crisi) • Attuali: il successo non si misura sul numero di pazienti visitati e stabilizzati, ma affidati con successo a progetti di cura a lungo termine La fotografia dei SPDC italiani Caratteristiche e attività delle strutture di ricovero per pazienti psichiatrici acuti: i risultati dell’indagine nazionale PROGRES-Acuti. Characteristics and activities of acute psychiatric in-patient facilities: national survey in Italy. G. De Girolamo, A. Barbato, R. Bracco, A. Gaddini, R. Miglio, P. Morosini, B. Norcio, A. Picardi, E. Rossi, P. Rucci, G. Santone, G. Dell’Acqua, on behalf of the PROGRES-Acute Group British Journal of Psychiatry (2007) 191, 170-177 Giornale italiano di Psicopatologia (2007) 13, 26-39 Compulsory admissions in Italy. Results of a national survey. G. de Girolamo, P. Rucci, A. Gaddini, A. Picardi, G. Santone In: Involuntary Admission and Compulsory treatment in Mental Health Services (vol. 2) Editor G. Ducci International Journal of Mental Health (2008) 37, 46-60 I SPDC del Lazio • 22 SPDC con 269 posti letto, più 23 posti letto in DH • Bacino d’utenza di 5.561.017 abitanti, con un rapporto di 0,48 posti letto per 10.000 abitanti • Distribuzione disomogenea sul territorio • Notevoli differenze nell’organizzazione dei DSM e delle singole UO I nuovi scenari e le nuove criticità dell’emergenza psichiatrica in Italia • • • • • • L’abuso di sostanze Le crisi comportamentali dei disabili Gli emigranti I disturbi borderline e i comportamenti antisociali La povertà dei servizi territoriali La domanda di controllo sociale e il ruolo della magistratura • Il sistema 118 e dei DEA • Le aree metropolitane Le criticità attuali nel Lazio • Diminuzione dei pl per chiusura di SPDC e mancata apertura di altri • Turismo psichiatrico • Inadeguatezza di spazi e personale • Generalizzazione della risposta di cura • Scarsa formazione specifica • Burn-out degli operatori • Assenza di procedure di buona qualità condivise ed autorevoli Il ruolo dei volontari e la lotta allo stigma • Ricovero come esclusione e segregazione • Ricovero come sospensione del tempo • Ricovero come interruzione dei legami sociali • Ricovero come attribuzione di stigma Cosa può fare un volontario in SPDC • Ascoltare e essere vicino al paziente ricoverato • Accompagnarlo nelle uscite e aiutarlo a dare voce e a soddisfare piccoli bisogni • Svolgere una funzione di mediazione con il mondo esterno • Partecipare e promuovere attività di social skill training Cosa non deve fare un volontario in SPDC • Assumere un ruolo di terapia o di assistenza • Porsi come alternativa ai curanti • Fare interpretazioni selvagge del pensiero e del comportamento del paziente ricoverato • Colludere con i familiari • Porre il paziente in una condizione di rischio