Alexis de Tocqueville
Società aristocratica
e
società democratica
Alexis de Tocqueville (1805-1859)
• Appartiene a una casata nobiliare
(i conti de Tocqueville). Il padre e
la madre scampano per un soffio
alla ghigliottina dei rivoluzionari
• Studia legge e nel 1827 è
nominato giudice uditore a
Versailles
• 1931-1932 compie insieme a
Beaumont il viaggio di studio in
America
• Nel 1939 è eletto deputato
• Nel 1949 ricopre la carica di
ministro degli esteri nel governo
Barrot
• 1859 muore a Cannes
Le opere
• La democrazia in America I (1835)
• La democrazia in America II (1840)
• L’antico regime e la rivoluzione (1856)
La modernità e le sue rivoluzioni
La rivoluzione industriale
La rivoluzione francese
Il concetto di uguaglianza
• La caratteristica distintiva della democrazia
consiste nell’impostare un ordinamento
sociale di tipo acquisitivo
Il concetto di modernità
• La modernità rappresenta un’epoca in cui gli
ideali di uguaglianza si sono diffusi a tal punto
da porre le società dinnanzi ad un dilemma
non aggirabile: o le società istituzionalizzano il
valore dell’uguaglianza oppure sono destinate
a precipitare in spirali di violenza sempre più
sanguinosa.
Dove trovare suggerimenti per portare
a termine questo compito?
La novità della società americana
• La società americana è una società “nuova”
fondata sul valore dell’uguaglianza.
• La società americana NON ha mai avuto alcun
passato aristocratico
Due tipi ideali di società
Società aristocratica
Società democratica
La società aristocratica è dualista
Nobiltà
Confine
invalicabile
Popolazione
La legittimazione dei privilegi
I privilegi di ciascuna
casata nobiliare sono
legittimati per
tradizione. E la
tradizione, a sua volta,
riceve legittimazione
dalle credenze
religiose.
L’esercizio del potere
Nella società
aristocratica non
esiste alcun
popolo
A
Segmento di
popolazione
soggetta ad A
B
Segmento di
popolazione
soggetta a B
I nobili e il sovrano
Il sovrano è un primus
inter pares
Distinzione tra ius e lex
Marie Spartali Stillman, Antigone
• …Ma per me non fu Zeus a
proclamare quell'editto, né
la Giustizia che dimora tra
gli dèi. [...] Io seguo le leggi
sacre e incrollabili degli dèi,
leggi non scritte, di quelle io
un giorno dovrò subire il
giudizio. [...] E non credevo
che i tuoi bandi fossero così
potenti da sovrastare e
sovvertire le leggi morali
degli dèi!
La politica nella società aristocratica
• Le decisioni sovrane non sono altro che
declinazioni dello ius tradizionale all’interno
di singole situazioni concrete.
• La lex del sovrano trova legittimità nella
misura in cui riafferma i contenuti dello ius
tradizionale.
La società aristocratica è
avvolta da un firmamento
giuridico.
Non bisogna scambiare le
assemblee nobiliari per delle
anticamere delle moderne
democrazie parlamentari
Ciascun nobile
qui non
rappresenta
altri che se
stesso
Le assemblee nobiliari, pur prendendo
decisioni vincolanti, manifestano comunque
una natura impolitica
Ponderatezza della decisione politica
• La decisione politica nella società aristocratica sarà
sempre orientata a mantenere intatto l’ordine sociale
dello ius tradizionale:
• “Padrona di sé, l’aristocrazia non è soggetta ad impulsi
passeggeri; sa far maturare i suoi progetti finché non si
presenta il momento favorevole. L’aristocrazia procede
sapientemente; conosce l’arte di far convergere nello
stesso tempo e verso lo stesso obiettivo la forza
collettiva di tutte le sue leggi; il corpo aristocratico è
uomo fermo e illuminato che non muore mai”. La
democrazia in America I, pagg. 246-248.
I limiti del potere
Nonostante tutto, la società aristocratica pone
limiti molto precisi ai poteri che la attraversano.
Questi sono due tipi:
•Limiti culturali
•Limiti strutturali
Limiti culturali
• Si è detto che la società
aristocratica è avvolta in un
firmamento giuridico che
parte dal creatore passa dal
sovrano ed arriva sino
all’ultimo dei contadini
Ogni potere è intrecciato agli
altri
Negare la legittimità anche di uno
solo di quei poteri significherebbe
negarla all’intero ordinamento
giuridico e sociale.
Limiti strutturali
• Proprio perché i poteri
sono legati uno all’altro
per il loro esercizio ogni
singolo potere ha
necessita del
funzionamento di tutti
gli altri:
• L’esempio delle tasse
La libertà nella società aristocratica
• La società aristocratica è una società libera?
Aristocrazia e società civile
• Gerarchia interna all’istituto famigliare
I rapporti famigliari sono caratterizzati da un
certo distacco e da una certa freddezza e si
svolgono, ancora una volta, in un ambiente
fortemente gerarchico.
Far fortuna nella società aristocratica
Francesco II di Francia
(1544-1560)
• Attraverso un accordo
firmato a Chatillon, fu
fidanzato all'età di quattro
anni a Maria Stuart, regina di
Scozia. Maria era stata
incoronata regina di Scozia
all'età di nove mesi. Una volta
formalmente ratificato
l'accordo matrimoniale, Maria
fu mandata all’età di cinque
anni in Francia, per essere
allevata nella corte reale fino
al matrimonio.
Le caratteristiche psicosociali
della vita aristocratica
• Sicurezza e distacco
• Casate nobiliari come universi simbolici
• Uniformità ed eterogeneità della vita
aristocratica
Il ruolo della memoria collettiva nella
società aristocratica
• La memoria di ciò che
fu, più che la
consapevolezza di ciò
che è (e di ciò che sarà)
costituisce la fonte
d’ispirazione per
l’azione sociale.
La società democratica
• Si configura come una totale rimozione del
firmamento giuridico che teneva assieme il
modello aristocratico
Il diritto nella società democratica
• Non produce disuguaglianze di status. Ma si
limita a garantire quelle prodotte dall’esercizio
delle libertà dei cittadini.
La forma della società democratica
Società civile
Società Politica
…che vengono azzerate nel momento
in cui si entra nella società politica
• Nella società
civile vi sono
disuguaglianze
e gerarchie…
La differenziazione delle gerarchie
nella società democratica
Prestigio
Influenza
Ricchezza
• La società democratica può dirsi una società
dualista?
• NO: nella società democratica non c’è più né
un alto né un basso; né un centro né una
periferia
L’uguaglianza nella democrazia
• Che tipo di uguaglianza
prospetta la società
democratica?
• L’uguaglianza dei
cittadini rispetto le
chance di riuscita
sociale.
• La società democratica predispone un ordine sociale
fortemente competitivo
• “Nella società democratica non esistono
cittadini tanto poveri da non gettare sguardi di
speranza e di invidia sui piaceri dei ricchi, né
cittadini tanto ricchi da ostentare
atteggiamenti di sdegno aristocratico verso
comodità e piccoli piaceri” La democrazia in
America II, pag. 587
• la presenza, così come l’assenza del benessere
materiale non sono mai date per scontate:
nell’assetto democratico, l’uguaglianza delle
condizioni non assicura a nessuno il benessere
e tutti debbono conquistarselo attraverso le
opere. Si profila un’unica, vastissima “leisure
class”, formata da piccoli individui, tutti dediti
alle proprie passioni personali.
• Tocqueville salta letteralmente “sopra il secolo
delle lotte di classe tra proletari e industriali,
sopra la proletarizzazione di antiche classi
medie, sopra l’impoverimento delle masse
operaie” e di vede già nel 1840
l’imborghesimento generalizzato della
seconda metà del ’900”
R. Aron, Tocqueville Retrouvé, in L. Guellec, Tocqueville et l’esprit de
la démocratie, Press de Sciences Po, Paris, 2005, p. 40.
Ius e lex nella società democratica
1. Uguaglianza delle possibilità
2. Il diritto si limita a tutelare le differenze prodotte dal
legittimo esercizio della libertà.
3. Chi fa il diritto? Dove sta la sua legittimità?
4. La legittimità del diritto risiede in ultima analisi sulla
cittadinanza, che tende a coincidere con la totalità della
popolazione
5. Si tratta di uno ius o di una lex?
6. Di una lex: essendo prodotto dalla cittadinanza, il diritto
sarà soggetto ai suoi cambiamenti di umore, di costumi, di
passioni.
7. C’è uno ius democratico?
Lo ius democratico
• Lo ius democratico consiste nella
partecipazione dei cittadini: ATTIVA e PASSIVA
Partecipazione PASSIVA
Partecipazione ATTIVA
La competizione politica
nella società democratica
Egoismo e individualismo
• Egoismo «Amore appassionato
ed esagerato di sé stesso, che
porta l’uomo a riferire tutto
soltanto a sé e a preferirsi a
tutto». È presente in tutte le
società
• Individualismo «Sentimento
ponderato e pacifico, che
dispone ogni cittadino a isolarsi
dalla massa dei suoi simili e a
ritrarsi in disparte». È tipico
delle società moderne e
democratiche
La cultura individualista
• Data la competitività
che attraversa la
società, i soggetti
saranno portati a
credere di non dover
dare nulla agli altri e
di non potersi
aspettare da loro
nulla in cambio
La società “grande”….
• Regole astratte e
uguali per tutti.
L’altro è sempre
osservato nei termini
di un mezzo per
perseguire il proprio
progetto
gratificatorio
(denaro, prestigio,
potere)
… E quella “piccola”
• Cura e rifugio in un
mondo dove sentirsi
osservato come un
fine.
• Un mondo dove
ricomporre ed
esprimere il proprio sé,
condividendo passioni,
affetti, piccoli interessi,
punti di vista.
La comunità degli individui
• la comunità diviene un mezzo che l’individuo
utilizza per sentirsi osservato come un fine.
• Ciò che si ricerca nella comunità emotiva è
comunque un’auto-realizzazione.
• E, in un certo senso, il criterio che si applica alla
comunità e all’amicizia non è tanto differente da
quello che regna nella “grande” società:
• entrambe sono infatti valutate in base alla loro
utilità, sebbene quella della comunità sia
un’utilità psicologico-espressiva e non
economica.
Due forme di individualismo
Strumentale
• Razionalità
strumentale
• Preservazione ed
incremento della
proprietà
• Fungibilità reciproca,
disciplina
Espressivo
• Espressione di sé
• Cultura terapeutica,
narcisismo, stile di
vita
• Comprensione
dell’altro
generalizzata e
superficiale
• Nel movimento pendolare tra individualismo
strumentale e individualismo espressivo sfuma
qualsiasi forma di partecipazione politica
• La domanda politica si trasforma in una domanda
consumistica
• La politica si spoglia di tutti gli aspetti valoriali ed
ideali e si traduce in un mercanteggiamento di
beni ancora una volta individuali
La spoliticizzazione dell’individualismo
Toglimi i lacci, lasciami
lavorare….
La spoliticizzazione dell’individualismo
Dammi più soldi, più
servizi, più assistenza!
• Prossima lezione: I rischi della democrazia.
dittatura della maggioranza e dispotismo
paterno