BIBLIOTECA COMUNALE DI LESIGNANO DE’ BAGNI RECENSIONI LIBRI A CURA DI GIANLUCA PIZZETTI MESE DI DICEMBRE 1° GRAHAM MOORE L’UOMO CHE ODIAVA SHERLOCK HOLMES “Un romanzo alla Sherlock Holmes nient’altro ‘elementare’” The New York Times Best BUR “Il crimine è una cosa comune. La logica è una cosa rara. SIR ARTRUR CONAN DOYLE C’è un interrogativo che assilla i fan di Sherlock Holmes da oltre un secolo: cosa è accaduto nella vita di Sir Conan Doyle tra il 1893 e il 1901, in cui decise di “uccidere” il suo personaggio e quello in cui, a sorpresa, lo restituì ai suoi lettori in Il mastino di Baskerville? Qualcuno è disposto anche a morire, per scoprirlo. Alex Cale infatti viene ritrovato strangolato nella sua camera all’Algonquin Hotel di New York, prima di avere il tempo di annunciare il ritrovamento dei diari di Doyle. Ingaggiato dal pronipote del celebre autore per svelare la verità e ritrovare finalmente i diari perduti, il giovane Harold White indossa i panni del detective mettendo a frutto le tecniche investigative che ha imparato dal suo eroe letterario, Sherlock Holmes. Un romanzo avvincente in cui indagini mozzafiato ed enigmi affascinanti si intrecciano a misteri reali e letterari tra la New York di oggi e la Londra di fine Ottocento. Alla ricerca della più sconvolgente delle verità. GRAHAM MOORE è uno dei maggiori esperti mondiali dell’opera di Conan Doyle. Laureato in Storia delle religioni alla Columbia University, vive a Los Angeles. 2° LORIANO MACCHIAVELLI L’ARCHIVISTA EINAUDI “Sarti Antonio, non sa fare miracoli perché in questura non glielo hanno insegnato ancora e così, dopo una decina di giorni dall’incidente, butta il rapporto completo di firme e timbri, come da regolamento, sul tavolo dello Zoppo ed esce dall’ufficio. Non dice neppure “buongiorno” e non perde tempo a spiegare di che si tratta. Un po’ perché è sempre noioso spiegare i motivi per l’archiviazione di un caso non risolto, e un po’ perché non gli riesce proprio di parlare con quel tipo; non c’è possibilità di dialogo. Lo chiamano lo Zoppo, ma in realtà ha un nome, un cognome e una qualifica: Poli Ugo, vice ispettore aggiunto”. LORIANO MACCHIAVELLI, bolognese, è uno dei fondatori del noir italiano. Ha pubblicato una trentina di romanzi dai quali sono state tratte numerose fiction televisive. 3° ANNE HOLT LA MINACCIA EINAUDI Una serie di attentati che scuotono Oslo e la detective Hanne Withelmsen che torna a indagare. L’ultimo intenso crime dell’autrice norvegese che ha venduto 7 milioni di copie nel mondo. Oslo, aprile 2014. Quando una bomba esplode nei locali del Consiglio islamico per la cooperazione compiendo una strage, i primi sospetti della polizia e dei servizi segreti si concentrano sulla pista islamica. Ma ben presto una seconda bomba scuote la capitale. E dopo anni di voluto eremitaggio Hanne Wihelmsen, che ha ripreso a lavorare su una serie di cold cases, viene catapultata nella drammatica attualità. Il disegno che inizia a intravedere è dei più inquietanti. Un cappio di odio, vendetta e razismo che minaccia fatalmente di stritolare la città. “Tra gli autori di thriller, Anne Holt è una delle migliori”. Liza Marklund ANNE HOLT è nata nel 1958. Avvocato, giornalista e dal 1996 al 1997 ministro della giustizia norvegese, è una delle più importanti scrittrici di gialli scandinavi. Le sue due serie, quella concentrata sul detective Johanne Vik e Yngvar Stubo, nonché quella con protagonista l’ispettore di polizia Hanne Wihelmsen, hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo. Della prima serie Stile Libero ha già pubblicato Quello che ti meriti, Non deve uccidere, La porta chiusa; 4° CARLO LUCARELLI CARTA BIANCA EINAUDI Aprile 1945. Col finire della guerra il commissario De Luca vuol prendere le distanze dal proprio passato nella polizia politica e adesso indaga proprio su quei crimini comuni, che in tempi di dissoluzione di un regime passano senz’altro in secondo piano. Ma le cose non vanno come ci si aspetta. Nulla è scontato, nulla obbedisce al modello di una trama ben confezionata di cui l’autore sa già tutto. Sembra anzi che Lucarelli sia lì, appena a un passo davanti a noi, ansioso quanto noi di scoprire dove diavolo lo porti il suo personaggio, a quale rivelazione di sé. Può darsi che l’indagine porti lontano, proprio in quel mondo febbrile di corruzione e traffici loschi e sospensione di ogni regola che ben si sposa con la fine di una dittatura. Può darsi che lo porti a scoprire qualcosa che ci appartiene profondamente, come italiani, e che forse non è mai passato, forse è ancora lì che aspetta. E anche De Luca è con noi, con la sua malinconia, con quello che può apparire perfino cinismo, e invece è solo la consapevolezza che, nella vita come in una indagine degna del suo nome, arriva sempre il tempo di scegliere. Bentornato, commissario. L’invenzione potente del commissario De Luca coincide con l’esordio di CARLO LUCARELLI Carta bianca è il suo primo libro, che nel tempo tra lettrici e critici di genuino classico e perfetto gioiello di narrativa breve, uscì infatti da Sellerio nel 1990. Dà ora inizio alla nuova edizione in Einaudi Stile Libero dell’intero ciclo del commissario De Luca, composto da altri due romanzi. L’ultimo romanzo di Carlo Lucarelli (nato a Parma nel 1960) pubblicato per Stile Libero è Albergo Italia (2014), ambientato nella Colonia entrea, che mette in scena la singolare figura di uno “Sherlock Holmes abissino”. 5° GIACOMO MAZZARIOL MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più EINAUDI Insomma, è la storia di Giovanni, questa. Giovanni che ha tredici anni e un sorriso più largo dei suoi occhiali. Che ruba il cappello e scappa via; che va al cinema con una compagna torna a casa e annuncia: “Mi sono sposato”. Giovanni che balla in mezzo alla piazza, da solo, al ritmo della musica di un artista di strada, e uno dopo l’altro i passanti si sciolgono e cominciano a imitarlo: Giovanni è uno che fa ballare le piazze. Giovanni che il tempo sono sempre venti minuti, mai più di venti minuti: se uno va in vacanza per un mese, è stato via venti minuti. Giovanni che sa essere estenuante, logorante, che ogni giorno va in giardino e porta un fiore alle sorelle. E se è inverno e non lo trova, porta loro foglie secche. Giovanni è mio fratello. E questa è anche la mia storia. Io di anni ne ho diciannove. Mi chiamo Giovanni. GIACOMO NAZZARIOL è nato a Castelfranco Veneto dove vive con la sua famiglia. Nel marzo 2015 ha caricato su YouTube un corto, The Simple Interview, girato assieme al fratello minore Giovanni, che ne è il protagonista. Giovanni ha la sindrome di Down. Il video ha avuto un’eco imprevedibile: i principali quotidiani gli hanno dedicato la prima pagina ed è stato commentato anche all’estero. The Simple Interview è visibile su www.youtube.com/watch?v=OV8twxPsszY 6° JO NESBØ MEZZANOTTE EINAUDI STILE LIBERO BIG Dice di chiamarsi Ulf e cerca un posto dove nascondersi. Così ha viaggiato per 1800 chilometri su treni e autobus fino a un paesino sperduto, all’estremo nord della Norvegia. Aveva dei buoni motivi per tradire il Pescatore, il signore della droga con cui lavorava a Oslo, ma ora ha i suoi sicari alle calcagna. Inutile continuare a scappare. A Kàsund, almeno, ha trovato un capanno da caccia, una donna quasi bella e un ragazzino che non vedeva l’ora di parlare con un forestiero. Non dovrà attendere a lungo per scoprire se, anche per uno come lui, è possibile una redenzione. Oppure se davvero la speranza non è altro che un’invenzione del diavolo. JO NESBØ è uno degli autori di crime più noti al mondo. È nato a Oslo nel 1960. Ha giocato a calcio nella serie A del suo Paese, ha lavorato come giornalista freelance, ha fatto il broker in borsa. Tutt’oggi suona con la band norvegese del Di Derre. Della serie con protagonista l’ispettore Harry Hole, presso Einaudi ha pubblicato: Il leopardo, Lo spettro, Polizia, Il pipistrello, Scarafaggi, Nemesi, Il pettirosso e La stella del diavolo. Per Einaudi sono usciti anche i thriller Il cacciatore di teste, Il confessore e Sangue e neve. Il sole non tramonta mai. La caccia non ha mai fine. “Scesi dall’autobus a notte fonda. Strinsi le palpebre per riparare gli occhi dal sole che a nord arrancava sopra un’isola al largo. Rosso e spento. Come me. Dietro, altro mare. E dietro ancora, il Polo nord. Magari lassù non mi avrebbero trovato”. “Sole di mezzanotte è uno di quei libri che si leggono tutti d’un fiato”. The Independent 7° CLAUDIA DE LILLO ALIAS ELASTI ALLA PARI EINAUDI A poco più di vent’anni, con un dolore da smaltire, Alice lascia gli Stati Uniti e parte per Milano a occhi chiusi, all’avventura: ragazza alla pari per sei mesi. Ovvero baby-sitter, autista, cuoca, confidente e orecchio assoluto per una famiglia da riformare. Una madre in carriera, un padre piacione, un’adolescente pestifera, un ragazzino eccentrico, un piccolo alieno e una governante dispotica. “Sei qui per darci una mano con i ragazzi ma, soprattutto, per dare stabilità e tranquillità alla nostra famiglia”, le hanno spiegato. Ecco che Alice, una mail dopo l’altra – scrivendo al fratello, alla nonna, agli amici lasciati dall’altra parte dell’oceano -, compone un involontario e divertentissimo romanzo epistolare a senso unico. A colpi di battute e di rimpianti, di sorrisi e rimproveri, la protagonista di Alla pari conoscerà se stessa e troverà la propria famiglia, anzi due: quella da cui viene e quella in cui si è imbattuta. E mentre il suo sguardo cambierà il mondo intorno, il mondo cambierà lei. Perché il caos, l’amore e persino i pidocchi hanno un lato davvero imprevedibile. Claudia de Lillo – nota con lo pseudonimo di Elasti – ha un blog seguitissimo, nonsolomamma.com, una rubrica cult su D di “Repubblica” e conduce su Rai Radio 2 la popolare trasmissione Caterpillar AM. Prima di diventare la mamma più famosa del web, ha fatto per vent’anni la giornalista finanziaria. L’8 marzo 2012 è stata invitata al Quirinale: il Presidente l’ha nominata Ufficiale al Merito della Repubblica per aver inventato il personaggio di Elasti e per aver fatto della conciliazione tra lavoro e famiglia il suo chiodo fisso. Ha pubblicato con Tea Nonsolomamma e Nonsolodue e con Feltrinelli Dire fare baciare. Alla pari è il suo primo romanzo. 8° ALAN W. WATTS LA VIA DELLO ZEN UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI “Non si pratica lo zen per divenire Budda; lo si pratica perché si è Budda fin dall’inizio” Il buddismo zen è una pratica e una visione della vita che non appartiene a nessuna categoria formale del moderno pensiero occidentale. Non è una religione né una filosofia. È un esempio di ciò che in Oriente è noto come una “via di liberazione”, analogo in questo al taoismo, al vedanta e allo yoga. Alan Watts, ha dedicato buona parte della sua vita al tentativo di spiegare l’Oriente all’Occidente, in questo libro che si rivolge tanto al lettore comune quanto allo studioso, dapprima traccia lo sfondo e la storia dello zen, quindi ne espone i principi e la pratica. Nel farlo assume una prospettiva “neutrale”, senza farsi coinvolgere dalle interpretazioni che ne danno le diverse istituzioni che allo zen si rifanno, proprio perché l’essenza dello zen rifiuta di venire “organizzata” o diventare possesso esclusivo di alcuno. ALAN W. WATTS (1915-1973), inglese di origine, trapiantatosi in America , nel 1938, uno dei massimi esperti di teologia e problemi religiosi, è conosciuto soprattutto per i suoi studi di filologia orientale, in particolare dello zen buddista, e di religioni comparate. Ha insegnato alle università di Cambridge, Cornell e nelle Hawaii. Ha scritto diversi libri di filosofia e psicologia della religione, tra cui La gaia cosmologia, La saggezza del dubbio, Il libro sui tabù che vietano la conoscenza di ciò che veramente siamo, La suprema identità. Feltrinelli ha pubblicato anche Uomo donna natura (2004). 9° MARCO LODOLI IL FIUME L’amore, certo. E poi la colpa, la paura le attese: cosa lega un padre e un figlio? Damiano ha dieci anni e vede suo padre una volta alla settimana: una partita a tennis, una camminata, una camminata lungo il Tevere. Ma un giorno si sporge per osservare le anatre e cade nel fiume, ed è uno sconosciuto – e non suo padre – a tuffarsi nell’acqua e riportarlo in superficie. Tu sei mio padre e hai avuto paura, ecco quello che Damiano non dice ma Alessandro sente. Morivo e tu mi guardavi come si guarda un tramonto, un film, un minuto che passa e scompare. Solo ritrovando quello sconosciuto potranno, forse, ritrovare un appiglio per il pensiero che annaspa nel vuoto. Comincia così un peregrinare trasognato nella notte, con il figlio che si addormenta sul sedile della macchina e il padre che attraversa la città da un punto all’altro, sulla scia degli indizi che gli vengono forniti da una galleria di personaggi stralunati: medici clandestini, diseredati, e un piccolo circo che porta in scena uno spettacolo immaginario per un bambino cieco. L’identità della persona che Alessandro sta cercando cambierà ogni volta, come quando inseguiamo qualcosa o qualcuno. Perché non si può restare immobili e in disparte a osservare la vita mentre scorre via da noi. Perché la vita è tutta qui, tra la pena e l’amore. Marco Lodoli è nato a Roma nel 1956. Ha pubblicato Ponte Milvio (Rotundo 1988), Grande Raccordo (Bompiani 1989), L’eroe e la maga (Bompiani 2016) e, presso Einaudi, la trilogia I principianti – comprendente I fannulloni (1990), Crampi (1992) e Grande Circo Invalido (1993) – i volumi di racconti Cani e lupi (1995), I professori e altri professori (2003) e Bolle (2006); i romanzi Il vento (1996), I fiori (1999), La notte (2001), raccolti nel 2003 nella trilogia I pretendenti; i romanzi Sorella (2008), Italia (2010), Vapore (2013), raccolti in Le promesse (2015); Diario di un millennio che fugge (1997, prima edizione Theoria 1986), la raccolta di recensioni Fuori dal cinema e poi Isole. Guida vagabonda di Roma (2005), Snack Bar Budapest, con Silvia Bre (2008, prima edizione Bompiani 1987), Il rosso e il blu. Cuori ed errori nella scuola italiana (2009) e Nuove isole (2014).