Analisi della risposta dinamica Risposta dinamica del trasduttore: descrive, in termini di un modello matematico basato su equazioni differenziali alle derivate parziali, le relazioni, basate su opportune leggi fisiche, tra il misurando x(t) e l'uscita y(t). y(t)=f(x(t)) x(t) Sensore § Caso lineare – La risposta del sistema si valuta attraverso lo studio della funzione di trasferimento ingresso-uscita del sistema trasduttore. • Modello matematico lineare attraverso equazioni differenziali § Trattazioni semplificate – Modelli a parametri concentrati – Analogie tra sistemi fisici Page § 1 Risposta dinamica § La relazione tra uscita e misurando (modello descrittivo del sensore) può essere espressa da un equazione differenziale nella sola variabile tempo – Ipotesi: lineare a coefficienti costanti. § Ordine dell'equazione = ordine del sensore stesso cui si riferisce; – Parliamo infatti di elementi sensibili del primo ordine, del secondo ordine e di ordine superiore. § Soluzione = risposta temporale del sensore al segnale in ingresso. – Complessa per ordini superiori al secondo Equazione differenziale lineare del 2o ordine Page § 2 Calcolo Risposta dinamica § Metodo della trasformata di Laplace – Sostituzione delle equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti con equazioni algebriche (la cui soluzione è più agevole) § Determinazione della risposta temporale del sensore – Implementazione del modello descrittivo in termini di equazioni differenziali a coefficienti costanti che legano il misurando all'uscita e che contengono i parametri del sensore stesso – Effettuare la trasformazione di Laplace sulle equazioni differenziali temporali ottenendo delle equazioni algebriche nella variabile s – Risolvere le equazioni algebriche in s – Effettuare la trasformazione inversa di Laplace per ottenere la risposta temporale del sensore § La Funzione di Trasferimento F(s) di un sistema lineare è definita come il rapporto fra la trasformata di Laplace della variabile di uscita e quella della variabile in ingresso Page § 3 Trasformate e anti-trasformate di Laplace Page § 4 Risposta in frequenza s è un variabile complessa la cui parte immaginaria è costituita dalla frequenza angolare del segnale in ingresso (pulsazione ω) § Risposta a segnali di ingresso sinusoidali (risposta in frequenza) – Risposta a sinusoidi di ampiezza unitaria con pulsazione angolare ω ( frequenza f=2π/ω ) – Utilizzo delle s-trasformate e sostituzione di s=jω – Nota la risposta in frequenza è possibile conoscere la risposta a qualsiasi segnale in ingresso di natura periodico • Fourier: un qualsiasi segnale periodico può essere scomposto in una serie di sinusoidi di frequenze diverse § Diagrammi di Bode – rappresentazione grafica della risposta in frequenza di un sistema lineare tempo invariante (LTI) e che consiste in due grafici che rappresentano rispettivamente l'ampiezza (Ao/Ai) e la fase della funzione complessa di risposta in frequenza Page § 5 Diagrammi di Bode Esempio: filtro di Butterworth primo ordine Frequenza di taglio (attenuazione 3dB): Banda passante Page § 6 V0 1 = Vi 2 Sfasamento di 90 gradi Esempio: sistema massa-molla-smorzatore Nella prossima esercitazione andremo a studiare un caso di applicazione del metodo della Trasformata di Laplace a f (t)− f e (t )− f v (t )= m ẍ (t ) f e (t )= k x (t ) f v (t )= A ẋ (t ) Equilibrio forze f (t )= m ẍ (t )+ a ẋ( t)+ k x (t ) 2 ms X ( s)+ asX ( s)+ kX ( s)= F ( s) Trasformata di Laplace F ( s) X ( s)= 2 ms + as+ k F ( s) F ( s) k k X ( s)= = 2 m 2 a s + s+ 1 s 2 + 2 ζ s+ 1 k k ω0 ω0 Page § 7 • Risoluzione diretta Analisi della risposta dinamica Risposta dinamica del trasduttore: descrive, in termini di un modello matematico basato su equazioni differenziali alle derivate parziali, le relazioni, basate su opportune leggi fisiche, tra il misurando x(t) e l'uscita y(t). y(t)=f(x(t)) x(t) Sensore § Caso lineare – La risposta del sistema si valuta attraverso lo studio della funzione di trasferimento ingresso-uscita del sistema trasduttore. • Modello matematico lineare attraverso equazioni differenziali § Trattazioni semplificate – Modelli a parametri concentrati – Analogie tra sistemi fisici Page § 8 Analogie nei sistemi fisici Nell’ambito dello studio di sistemi fisici si presenta spesso il caso in cui due sistemi di natura diversa risultano essere descritti da equazioni formalmente identiche (Nota: utili per ottenere il modello descrittivo di un sensore/ trasduttore). Page § analogia tra sistemi meccanici ed elettrici interpretazione dei fenomeni ele8rici, meno dire8amente intuibili, in termini di fenomeni meccanici Secolo scorso analogia tra sistemi elettrici e meccanici avvalersi di modelli ele8rici, per lo studio di sistemi meccanici (meno maneggevoli sia in costruzione sia in sperimentazione) Più recente 9 Analogie tra sistemi fisici § Come è noto dalla teoria dei sistemi, è possibile istituire analogie tra sistemi elettrici, meccanici, idraulici, fluidodinamici, termici...... § Fattori della potenza: grandezze caratterizzate dalla proprietà per cui il loro prodotto rappresenta una potenza – Esempio: correnti e tensioni nei sistemi elettrici, forza e velocità per i sistemi meccanici. § Tra queste grandezze e tra i loro integrali è possibile scrivere relazioni che assumono significati analoghi al concetto elettrico di impedenza. § I concetti della teoria classica delle reti di bipoli lineari saranno utilizzati come riferimento per introdurre e spiegare i concetti propri dei sistemi di natura diversa (e.g. Meccanici, fluidodinamici, termici). – Questo punto di vista renderà quindi possibile studiare alcune delle proprietà notevoli legate alla struttura dei sistemi fisici prescindendo dalla natura delle variabili in gioco e riferendosi ad esse genericamente con i nomi di “corrente”, “carica”, “tensione” e così via. Page § 10 Analogie tra sistemi fisici § I fattori della potenza nella classe di sistemi studiati vengono associati al concetto di trans-variabile (in inglese acrossvariable o two-point variable) e per-variabile (in inglese through-variable o one-point variable) – Trans-variabile: variabile il cui valore si misura "ai capi" – Per-variabile: variabile il cui valore si misura su una "sezione'”. § nei sistemi elettrici è naturale identificare la trans-variabile con la tensione e la per-variabile con la corrente. § Il prodotto “trans-per” dà effettivamente origine ad una potenza V(t)* I(t)= P(t) Page § 11 ANALOGIE DI MAXWELL e FIRESTONE § Maxwell – Forze (f) e velocità (v) corrispondono rispeHvamente a differenze di potenziale (e) e correnJ (i). Forze (f) Tensioni (e) Velocità (v) Correnti (i) § Firestone – le forze (f) corrispondono alle correnJ (i) e le velocità alle differenze di potenziale (e) Page § 12 Forze (f) Correnti (i) Velocità (v) Tensioni (e) Analogie tra sistemi fisici § Il rapporto della trans-variabile e della per-variabile nei sistemi elettrici assume il significato di resistenza § Opportune relazioni integro-differenziali introducono i concetti di elemento reattivo: capacità e induttanza. § Per omogeneità formale, è quindi consuetudine considerare, accanto alle variabili per- e trans- le grandezze integrali delle stesse. – Grandezze intensive: per- e trans- variabile il cui prodotto dà una potenza – Grandezze estensive: integrali delle per- e trans- delle variabili intensive. corrente carica Page § 13 Flusso magnetico Tensione Analogie tra sistemi fisici § Caso elettrico – la per-variabile intensiva è la corrente – la trans-variabile intensiva è la tensione – la per-variabile estensiva è la carica – la trans-variabile estensiva è il flusso di induzione magnetica – da per-intensiva a trans-intensiva si passa moltiplicando per R (resistenza) – da per-intensiva a trans-estensiva si passa moltiplicando per L (induttanza) – da trans-intensiva a per-estensiva si passa moltiplicando per C (capacità) – da estensiva ad intensiva si passa derivando (moltiplicando per s in Laplace). Page § 14 Analogia elettromeccanica § Sistemi elettrici – Elementi dissipativi • Resistori – Elementi immagazzinatori di energia • Energia elettromagnetica (induttori) • Energia elettrostatica (condensatori) § Sistemi meccanici – Elementi dissipativi (pistone, attrito viscoso) – Elementi immagazzinatori di energia potenziale elastica (massa, molle) Simbolismo: “F” forza “v” velocità “A” il coefficiente di attrito, “M” la massa “K” il coefficiente di elasticità di una molla. Page § 15 Analogie tra sistemi fisici § Caso Meccanico – È naturale considerare come variabili intensive la velocità e la forza, il cui prodotto dà una potenza meccanica. – Non è univoca l'associazione trans/per a seconda dei metodi utilizzati • Maxwell e Firestone, vediamo le caratteristiche nel dettaglio dei singoli metodi Page § 16 Analogie tra sistemi fisici - Maxwell § Analogia di Maxwell – La velocità assume il significato di per-variabile intensiva (corrente) e la forza quello di trans-variabile intensiva (tensione). – L'attrito gioca il ruolo della resistenza, in quanto costante di proporzionalità tra forza e velocità. (F=K*v) – Le variabili estensive sono la posizione (integrale della velocità) e l'impulso della forza (integrale della forza, di dubbia interpretazione). Il passaggio da pervariabile estensiva e trans-variabile intensiva è dato dalla costante elastica. L'elasticità è l'analogo di un fenomeno capacitivo (lineare), mentre il passaggio da trans-variabile estensiva a per-variabile intensiva si ha attraverso la massa e quindi l'inerzia rappresenta l'analogo dei fenomeni induttivi (lineari) • Metodo più intuitivo e diffuso Page § 17 Forze (f) Tensioni (e) Velocità (v) Correnti (i) Analogie tra sistemi fisici - Firestone § Analogia di Firestone – La velocità assume il ruolo di trans-variabile intensiva e la forza quello di pervariabile intensiva. – In questo caso l'attrito gioca il ruolo della conduttanza, mentre il significato di inerzia ed elasticità è scambiato. • Il ragionamento che sta dietro questa metodologia è quello di conservare la topologia degli schemi nel passaggio da meccanico a elettrico Page § 18 Forze (f) Correnti (i) Velocità (v) Tensioni (e) Leggi di Kirchhoff § In un circuito la somma delle per-variabili intensive (I nel caso elettrico) che attraversano i rami entranti in un nodo è nulla (legge di Kirchhoff ai nodi). § In un circuito la somma delle trans-variabili intensive (V nel caso elettrico) ai capi dei rami costituenti una maglia è nulla (legge di Kirchhoff alle maglie). § In particolare, più elementi (bipoli) collegati in modo da essere interessati dalla stessa per-variabile intensiva (I) si diranno in serie, mentre più elementi collegati in modo da essere interessati dalla stessa trans-variabile intensiva (V) si diranno in parallelo. § Si osservi che, scambiando il ruolo della per- e trans- variabile, si ottiene il cambio della topologia da serie a parallelo e viceversa. § Esempio: due corde collegate ad una massa condividono la stessa velocità (stessa per-variabile intensiva) ma in linea di principio agiscono su di essa con forze differenti (trans-variabili intensive diverse): sono quindi in serie tra loro. Si osservi che se si utilizzasse l'analogia di Firestone, il sistema sarebbe in parallelo. Page § 19 Analogie Elettrico-meccaniche Ele m e n to M e c c a n ic o Ele m e n to Ele ttric o C o rrisp o n d e n te N e ll’a na lo g ia d i M a xwe ll Sim b o lo No m e Eq u a zio n e Sim b o lo Ele m e n to F= Av d i Attrito Page § 20 M o lla F= M d v d t M a ssa d F= Kv dt No m e Eq u a zio n e Re siste n za e = Ri C o n d u tta n za e = Ld i C a p a c ità In d u tta n za C a p a c ità de= 1 i dt C No m e In d u tta n za Eq u a zio n e i= G e i= C d e dt d i= 1 e dt L Modelli a parametri concentrati Scritti in termini di per/trans variabili intensive Esempio: sistema catetere – trasduttore di pressione § Misure di pressione/portata di fluido § Ambito cardiovascolare: pressione del sangue e flusso (portata volumetrica) all'interno dei vasi arteriosi – Metodi non invasivi (meno precisi) – Metodi minimamente invasivi basati sull'introduzione di cateteri Page § 21 Esempio: sistema catetere – trasduttore di pressione § Cateteri – Tubi lunghi (1.20 m) e flessibili che vengono inseriti attraverso vasi periferici e fatti risalire nelle zone più centrali dell'apparato cardiovascolare (Esempio: cavità cardiache e sistema coronarico). Realizzati con materiali biocompatibili. – Prelievo di campioni di sangue, iniezione di sangue o di liquidi di contrasto, interventi terapeutici (Esempio: angioplastica) – Cateteri strumentati sono utilizzati per misure a scopo diagnostico: pressione, flusso, saturazione di ossigeno, pH, gas disciolti...... – Misure di pressione/portata • Microtrasduttore in punta o esterno idraulicamente connesso al sangue – Modellazione della risposta dinamica: condiziona il progetto dell'intero sistema identificando i parametri sui quali il progettista può agire Page § 22 Misura di pressione con trasduttore esterno § Un catetere viene inserito in un’arteria o in una vena. La pressione P presente all’estremità del catetere agisce su una colonna di soluzione fisiologica; quest’ultima, essendo incomprimibile, trasmette la pressione al trasduttore esterno (diaframma) Misura di pressione con trasduttore esterno vienedetto inseritotrasduttore in un’arteria o inprimario, una vena. La pressione P presente la § Il diaframma, in questo caso è un elemento • Un catetere all’estremità del catetere agisce su una colonna di soluzione fisiologica; quest’ultima, cui deformazione dipende dalla pressione applicata essendo incomprimibile, trasmette la pressione al trasduttore esterno (diaframma)! Il diaframma, in questoviene caso detto trasduttoretramite primario, èun un elemento la cui § La deformazione• del diaframma misurata sensore deformazione dipende dalla pressione applicata! esterno (e.g. ottico, trasformatore differenziale o altri) • La deformazione del diaframma viene misurata tramite un sensore esterno (e.g. ottico, o altri)! § Vogliamo valutaretrasformatore gli effetti differenziale del design meccanico del sistema • si vuole rispondere: in che modo un segnale istantaneo § La domanda a cui a cui si vuole rispondere: in che modo un segnale istantaneo di pressione • La domanda di pressione influenza la conseguente deformazione diaframma x? x=kP influenza la conseguente deformazione del diaframmadel x? Idealmente vorremmo Idealmente vorremmo x=kP Vogliamo valutare gli effetti del design meccanico del sistema! Page § 23 Misura di pressione con trasduttore esterno § Tre sottosistemi – La cavità (lume) piena di liquido all'interno del catetere – Il diaframma elastico (trasduttore primario) – Il trasduttore di spostamento del centro del diaframma – Numerosi parametri fisici che governano la risposta del sistema • Il catetere e il fluido contenuto nel lume costituiscono un sistema distribuito di elementi infinitesimi tutti dotati di massa, deformabilità (il diaframma elastico, la parete del catetere) e di elementi dissipativi (viscoelasticità del catetere e viscosità del liquido, sia esso sangue o soluzione fisiologica). • Ciò fa si che il sistema sia descrivibile, attraverso una analogia elettromeccanica, con lo stesso formalismo delle linee di trasmissione elettrica conducendo ad una forma propria della cosiddetta "equazione dei telegrafisti". Page § 24 Ci interessa conoscere la relazione tra pressione in ingresso (pressione sanguigna) e pressione misurata sul trasduttore primario (diaframma) E' possibile fare delle approssimazioni e identificare nel sistema catetere alcuni parametri concentrati che ne riassumano il comportamento. Dal punto di vista fluidodinamico, infatti, il fluido che scorre all'interno di un catetere presenta un'inerzia idraulica, una resistenza e una deformabilità Page § 25 Misura di pressione con trasduttore esterno § Parametri che influiscono: peso della colonna del fluido (inerzia idraulica), attriti viscosi (µ), lunghezza (L), sezione del tubo (πr2), deformabilità del diaframma § Ipotesi: fluido Newtoniano, flusso laminare stazionario § E’ possibile risolvere il problema attraverso un’analogia elettrica che dipende da – Resistenza idraulica (Rc) dovuta alla viscosità del fluido nel catetere (proporzionale alla lunghezza e all’inverso della sezione) • Ottenuta attraverso la formula di Poiseuille – Inerzia idraulica (Lc) dovuta alla massa del liquido nel catetere (dipende dalla densità del liquido ρ e dal volume V del catetere) – Deformabilità del sistema dovuta in gran parte al diaframma Cd Page § 26 Page § 27 Misura di pressione con trasduttore esterno Page § 28 Misura di pressione – Analogia Elettrica Analogia fluidodinamica/ elettrica: il sistema può essere rappresentato come un circuito elettrico RLC (sistema secondo ordine) pi(t) → vi(t) pressione in ingresso (misurando non noto) po(t) → vo(t) pressione in uscita (variabile da stimare) Page § 29 Transvariabili intensive Page § 30 L’ultimo aspetto di cui tener conto è la de deformabilità del sen Abbiamo quindi che ilda compo è però molto più grande di o(t)Misura → diaframma vo(t) pressione in uscita (variabile di uscita, composta principalmente da costituito dal circuito serie RLC, raff di pressione – Analogia Elettrica nel modello approssim caratterizzare tramite un sistema d timare) deformabilità tre componenti elastiche: diaframma, senso del sensore e del catetere circuito rappresenta la ∆pressione san costituito dal molto circuito serie RLC, ra Cd =piùLa diaframma è però grande di qu nel modello approssimato. deformab tensione misurata ai ∆capi del con laAbbiamo pressione s ∆circuito rappresenta deformabilità del sensore e del catetere che quin l’equazione al Cd diaframma). = tensione Impostando misurata ai deformabilità capi del c caratterizzare tramit modello approssimato. La nte ! nel ∆ () ! () v = L + Rcostituito + vcircuito diaframma). Impostando l’equazione i(t) ∆ cCdi(t) quindi cCdche il o(t) Abbiamo comporta dal Cd = ∆ ()circuito ! () rappresenta caratterizzare un da cui si=ricava la funzione di trasferim vi(t) LcCtramite + che RcCil + vodel (t) d quindi dsistema Abbiamo comportame # # tensione misurata costituito dal circuito serie RLC, raffi caratterizzare tramite un sistema del sec = da cui si ricava la funzione di trasfer Misura di pressione con ( + , $ " $ %& #' diaframma). Imposta ' # circuito rappresenta la pressione san costituito dal)$*circuito serie RLC, raffigur & )$ = () +$ , trasduttore " $ %& ' ( esterno ' v (t) = L C + R i pressione c d delsangui c circuito rappresenta la Confrontando ottenuta con tensione misurata ai capi con )l’equazione * ) $ & $ di(t) dv (t) o tensione misurata ai capi del conden v (t) = v (t) + R i(t) + L da cui si ricava la fun Confrontando l’equazione ottenuta c caratteristica dei sistemi del secondo or i o c c diaframma). Impostando l’equazione al i(t) = C Fig. 5.2d dt # # alla m dt # diaframma). Impostando l’equazione una caratteristica dei sistemi ! ()del( secondo = () mite il suo H(s) disegno ed rappresentazione +$ , = ' % ' $ & vi(t) = LcC + R C + v (t) " # c d! () o ) () d'./0 '0 ) * $ $ & circuitale H(s) = v (t) = L C + R C + v (t) i c d c d o 31 './0 '0i parametri è possibilericavare ωl’equaz 0 e ξ, Confrontando Page § rappresenta # )$ *circuito circuito la pressione san )#$ costituito dal serie RLC, raffigur & = ( esterno +$ , () trasduttore % ' l’equazione ' ai $ –&Analogia " v i(t)pressione = Lottenuta +con R cCd delsangu Misura di pressione circuito rappresenta Confrontando tensione misurata capi con )$ *& Elettrica )$la di(t) dvo (t) tensione misurata ai del conden vi (t) =dei vo (t) +da Rccapi i(t) +L cui si ricava la fun Confrontando l’equazione ottenuta c caratteristica sistemi del o csecondo diaframma). Impostando l’equazione al i(t) = Cd dt # # alla m dt # diaframma). Impostando l’equazione () dei sistemi caratteristica ! ()del( secondo = +$ , H(s) = % ' ' $ & vi(t) = LcC + vo(t) " d #+ RcC () d'./0 '0 vi(t) =H(s) LcC= d ! () )$ *& )$ + R C + v c d o(t) './0 '0 parametri è possibile ricavare i ωl’equaz 0 e ξ, Confrontando dadacui si ricava la funzione di trasferim cui ricava funzione di trasferiment possibile ricavare i parametri ωsist 0 e risonanza #è si # e la caratteristica dei fattore di smorzamen = # # # ( +$,e , =$%risonanza fattore di smorzam ( + " L’uguaglianza $tra l’equazione H(s) = 5.9 e 5.1 $&%& '') * ' ' " ) './0 '0 )$$ *& e 5 & )$$ L’uguaglianza tra l’equazione 5.9 4 % # $5 & è$5possibile ricavare i Confrontando l’equazione ottenuta con Confrontando l’equazione con la 1 = ; ξ = 4 %&ottenuta # Fattore di Frequenza di .= √3% 5$ 1 = ; ξ risonanza e fattor smorzamento risonanza caratteristica dei sistemi secondo ordin .5del √3% caratteristica dei sistemi secondo o $ del # le espressioni Sostituendo 5.4, 5.6 e 5.7 # L’uguaglianza tra l’e Sostituendo le espressioni 5.4, 5.6 e H(s) = H(s) = './0 '0 4$ 5%& # ∆ ∆ './0 ∆ '0 ∆ ; ξ = 1 = 1 = 6 ; ξ = 6 è possibile ricavare i 8parametri ω0 e ξ, .chia 1 7 3% = 6 ; ξ = √∆ 5$ 6 ∆ 7 8 è possibile ricavare i parametri ω e ξ, 0 7 ∆ 7 ∆ risonanza e fattore Sostituendo di smorzamento, le espres Tali equazioni sono importa e Tali fattore di smorzamen equazioni sono impor 32 risonanza L’uguaglianza tra l’equazione 5.9 e 5.10 fo ∆ Page § Misura di pressione con trasduttore esterno 1 > n è uguale a quello di un sistema del o per < n e G ssecondo Misura pressione – Analogia Elettricas 2 2 s 1 pendenza retta di +40dB/decade) 2 n n 1 G j 2 n 2 2 j n Soluzione Sistema del secondo ordine: Diagramma di 1 = Bode del modulo 2 1 1 j !2 2 n ωn=ω0 n Diagramma del modulo 2 G j dB = 20 log 1 2 2 2 n [7] n > n è uguale a quello di un s Il diagramma del modulo per < n e ordine con polo doppio ( pendenza retta +40dB/decade) o subisce•delle modificazioni ω>>ωn pendenzache di dipendono -40 dB perdadecade (azione del doppio polo)! mette in evidenza di un massimo della curva sovra-elongazioni in dipendenza di ζ! per • ω≈ωnl’esistenza 2 si ottiene sempre massimo quando ζ<0.7! • in particolare nza della pulsazione 1 2 diun valore p n il massimo è alla frequenza ωp=ωn(1-2 ζ2)0.5! • 1 • ζ= 0.7 passa-basso del secondo ordine con pulsazione di taglio ωn! 1 2 Page § 33 G j = - arctg G j 2 n 2 1 Elettrica 1 Misura j2 di pressione con Misura di2 pressione – Analogia 2 trasduttore n n mma della fase esterno n Risposta in frequenza Sistema del secondo ordine: diagramma di Diagramma dellafase fase - arctg 0 = 0° nBode della ! 2 arctg = -90° = n ωn=ω0 2 n = - arctg 1 2 n 2 1 1 G j 1 n = - arctg 0 = 0° - arctg n n 2 = -90° 1 1 n 1 2 n 2 G j j2 -180° = - arctg 1 2 n n 2 n 2 No distorsione di fase -180° n Se ζ≈0.7 e ω<<ωn il segnale pressorio passa invariato e è possibile seguire la variazione istantanea della pressione da misurare Page § 34 = - arctg 0 = 0 - arctg n n -180° 2 1 1 Misura di pressione – Analogia Elettrica In sintesi possiamo dire che: § Il Sistema è del secondo ordine (Ordine dell'equazione = ordine del sensore ) § Le risposte della funzione di trasferimento ci dicono che per ω << ω0 e per ζ = 0.7, il segnale pressorio passa inalterato ed è quindi possibile stimare le variazioni di pressione nel tempo. § Visto che il segnale pressorio è legato alla pulsazione cardiaca (e.g 60 battiti al minuto → 1Hz → ωpc =6,28Hz quindi vorremmo avere almeno ω0 > 20Hz) § Su quali parametri possiamo agire per far si che le frequenze di interesse siano all’interno della banda passante? – ρ, µ dipendono dal fluido (non modificabili) r,L non modificabili per vincoli anatomici § L’unico parametro rimasto è la deformabilità del diaframma . Per aumentare la frequenza di risonanza dovrei diminuire la deformabilità del diaframma, ma: – Per spostamenti non superiori alla metà dello spessore, lo spostamento x del centro della membrana dipende linearmente dalla pressione applicata – ridotta sensibilità del trasduttore § In generale è difficile avere una riproduzione fedele dell’onda pressoria – Sono comunque molto usati in ambito clinico (catetere Swann-Ganz) Page § 35 Page § 36