alberto pontiroli
archingegno
DATI PERSONALI
nome e cognome
Alberto Pontiroli
residenza – domicilio
Via Quarto Ponte 20P, Verona
luogo di nascita
Verona
data di nascita
14.12.1963
sede ufficio
via Zenari n° 6
codice fiscale
PNT LRT 63T14 L781Q
iscrizione albo
architetti di Verona al n° A 1238
37128
2
Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
FORMAZIONE E ATTIVITA’ PROFESSIONALE
1995
Laurea in Architettura presso Istituto Universitario di Venezia il 27.07.1995 con abilitazione
professionale nell’anno 1996 presso IUAV, iscrizione all’Ordine degli Architetti di Verona al n.
1238 dal giorno 28/02/96
1997
Consulente tecnico del Comune di Verona, Settore Edilizia Privata per coordinamento di un
gruppo di lavoro dell’Unità Istruttoria
1997/98
Abilitazione in materia di sicurezza e salute durante la progettazione dell’opera e durante la
realizzazione dell’opera ex art. 10 del D.Lgs. 494/96
1997/98
Componente della commissione Prezziario Opere Edili della C.C.I.A.A. di Verona
1997/99
Dirigente Area Tecnica Urbanistica ed Edilizia Privata del Comune di San Pietro Incariano (Vr)
1997/00
Componente del Consiglio dell’Ordine Provinciale degli Architetti di Verona: con carica di
Segretario dal marzo 1999
1998
Socio studio tecnico associato Archingegno con sede in Verona; realizzazione opere varie
nell’ambito del restauro, ristrutturazioni, nuove edificazioni e opere pubbliche
1998/99
Incarico del Comune di S. Ambrogio di Valpolicella (Vr) componente della Commissione
Edilizia
2003/06
Incarico del Comune di Affi (Vr) componente della Commissione Edilizia in qualità di esperto
ambientale
2006
Fonda con l’arch. Ferrari lo studio tecnico associato di architettura Carlo Ferrari + Alberto
Pontiroli / archingegno
DESCRIZIONE STUDIO ASSOCIATO CARLO FERRARI E ALBERTO PONTIROLI / ARCHINGEGNO
L’attività professionale dell’architetto Pontiroli si svolge all’interno dello studio archingegno che si occupa di
progettazione dalla scala urbana fino al design di interni controllando tutte le fasi necessarie del progetto e del
cantiere. Obiettivo principale è la costante ricerca di qualità degli aspetti del processo di realizzazione dell’opera
di architettura, dallo sviluppo esecutivo, strutturale ed impiantistico allo studio di immagine e di comunicazione.
L’attività è sostenuta da un team di 10 persone operanti nella sede di Verona.
In caso di progettazione integrata o di concorsi lo studio si avvale di consulenze esterne, in associazione
temporanea o in collaborazione con altri professionisti specializzati nell’impiantistica.
via zenari 6 37128 verona
p. iva 03575970235
T. 0039 0458303114 F. 0039 0458303116
www.archingegno.info
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Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
PRINCIPALE BIBLIOGRAFIA
monografie
2006
“Archingegno, Teatro Vittoria”, opere nella collana “Territori dell’architettura”, Il Poligrafo,
Padova
2005
“Archingegno, light_work”, cinque luoghi di lavoro contemporanei , Il Poligrafo, Padova
pubblicazioni e articoli
2007
“L’attraversamento tra natura e artificio”, Ottagono n°197 pp.104-109, Editrice Compositori
2006
“Geometrie di luce”, pp. 52–55, OFX speciale 2006 Design Diffusion Edizioni srl
2006
“Studio Archingegno”, Architetti italiani le nuove generazioni, pp 360-363 Electa
2006
“Il recupero di una palazzina anni’ 60” , Recuperare L’edilizia n°48 pp.54-57, Greco Editore
2006
“Light_Work” , Gd’A n°9 pp.19, Editrice Rima
2006
“Gamma Ufficio”, 100%Office n°4 pp. 90-97, Nova Press
2006
“Light_Work” HU Habitat Ufficio n°134 pp.134, Alberto Greco Editore
2006
“Light_Work”, Archtech n°8, n°8 pp.52-55
2006
“Archingegno Workspace”, Monitor n°32 pp.74-77
2005
“Luce a tutta altezza” copertina, Ottagono n°185 pp.112-117, Editrice Compositori
2005
“Campus dei Licei” pp.180-181, Industrialzone
2005
“Sporting Club Mondadori” Impianti n°2
2005
“Archingegno”, HU Habitat Ufficio n°130 pp.43, Alberto Greco Editore
2005
“In forma di luce” , OFX n°85 pp168-173, Design Diffusion Edizioni srl
2005
“Light design per uffici”, Il Giornale dell’Architettura n°29, pp24, Alemandi Editore
2005
“The space of art”, Designplaza pp.69-71
2000
“Sporting Club Mondadori”, Casabella almanacco 1999/2000, Electa pp. 14-15
pp. 30-35, Publipam srl
PREMI E CONCORSI
2008
Concorso di progettazione per centro direzionale via Gagarin – Comune di Pesaro
1° classificato
2008
Concorso di progettazione nuova Chiesa e opere parrocchiali in Borgo Nuovo - Verona
1° classificato
2007
Premio Internazionale di Architettura “Barbara
Cappochin”, Padova, selezione tra le
migliori opere della Sezione Internazionale
2007
Concorso Nuovo Polo Tecnologico nell’area ex Alumix – ex Magnesio, Bolzano, selezione 1° fase
2005
Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappocchin”, Padova,
selezione tra le migliori 30 opere della Sezione Internazionale
2005
Concorso per la riqualificazione P.za Brunelleschi e biblioteca umanistica, Firenze, 10° posto
2005
“Award of Merit” International Association of Light Design (IALD), Chicago
2004
Concorso “Campus dei Licei” Schio (Vi), selezione 1° fase
2002
Premio Europeo di Architettura “Luigi Cosenza”, Napoli, selezione
2001
Premio di Architettura “Città di Oderzo”, Oderzo (Treviso)
2000
Premio Europeo di Architettura “Luigi Cosenza”, Napoli, selezione
via zenari 6 37128 verona
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Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
ESTRATTO AMBITO PROFESSIONALE
Principali incarichi, individuali, in associazione temporanea o in collaborazione con altri
professionisti.
PRINCIPALI OPERE PUBBLICHE
2003-2006
Comune di
BOSCOCHIESANUOVA
(VR)
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, contabilità e misura, studi
tridimensionali, impatto ambientale, progetto e direzione lavori strutture ed impianti del
Teatro Comunale Vittoria Piazza del Mercato nel capoluogo importo lavori:
2.260.000,00 € committente: Amministrazione Comunale di Bosco Chiesanuova (Vr)
classi e categorie
I/d I/g
III/a III/b III/c
Il progetto inizia nell’anno 2003 con la decisione dell’Amministrazione Comunale di ristrutturare il cinema-teatro
esistente inagibile dal 1989. I lavori sono iniziati nel maggio 2004 e si sono conclusi mese di ottobre del 2006
portando a compimento il programma funzionale richiesto nel rispetto del preventivo di spesa. Trenta mesi di
cantiere, di impegno progettuale e costruttivo non indifferenti in considerazione delle difficoltà ad operare in un
ambito costruito e delle complesse soluzioni tecniche adottate. E l’intero programma appare ancor più
considerevole se si analizzano i costi complessivi (un milione e 800 mila euro), assolutamente contenuti rispetto
ad analoghi recuperi. La ristrutturazione ha previsto la quasi totale demolizione dell’edificio preesistente e la
successiva ricostruzione con ampliamento e sopraelevazione. E’ stato spostato l’ingresso a nord per dare spazio
alla torre scenica nella zona più interna del volume e per affacciare il foyer sul parco di villa Tosadori. La sala
teatrale che contiene 360 posti è stata completamente ricostruita e rimodellata sulle esigenze della curva di
visibilità; il solaio della copertura della sala è stato realizzata in carpenteria metallica rivestito inferiormente da un
controsoffitto ignifugo e quindi, nella parte a vista, da pannelli lignei. Al piano superiore il volume è stato ampliato
in altezza per permettere la realizzazione di una grande sala con copertura in legno. Tale sala, di capienza
complessiva di 150 persone, è caratterizzata da grandi finestre che si aprono sul panorama del paese e
dell’altopiano; verrà utilizzata principalmente come sala prove ma può contenere, con l’utilizzo di divisioni mobili,
conferenze, riunioni pubbliche e mostre. L’edificio accetta, nella composizione esterna, le geometrie, i materiali e
gli allineamenti dell’edilizia esistente e nel contempo afferma la propria identità.
E’ in distribuzione nelle librerie il volume “Archingegno, Teatro Vittoria” nella collana “territori dell’architettura” del
Poligrafo, Padova, con testo critico di Alessandro Rocca.
via zenari 6 37128 verona
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Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
2003-2005
Comune di
AFFI (VR)
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, contabilità e misura, studi
tridimensionali, impatto ambientale, progetto e direzione lavori strutture ed impianti del
Biblioteca Comunale Affi ristrutturazione ex stazione ferroviaria Verona-Caprino
importo lavori: 800.000,00 € committente: Amministrazione Comunale di Affi (Vr)
classi e categorie
I/b I/g
III/a III/b III/c
L’antica Stazione Ferroviaria di Affi diventa Biblioteca
La stazione della linea ferroviaria Verona – Caprino è in termini storici e simbolici un luogo molto importante del
paese di Affi sia per la sua posizione strategica - all’entrata nord del paese, ai limiti del centro storico, a ridosso del
torrente Tasso e del parco secolare di villa Poggi – sia perché testimonianza di come erano conformate le stazioni
ferroviarie di fine ottocento, allora motori dello sviluppo della civiltà di tutta la vallata. L’Amministrazione Comunale
di Affi ha ritenuto importante acquisire la proprietà della stazione e delle aree contermini per insediare all’interno
della stessa la nuova biblioteca comunale. La realizzazione della piccola biblioteca è stata l’occasione di riportare a
nuova vita un edificio di grande valenza simbolica. L’edificio che ospitava la stazione ferroviaria presenta una
architettura semplice con pianta regolare simmetrica di cui solo una parte, i primi due dei tre vani, costituivano il
corpo originario dell’edificio di fine ottocento. Infatti il terzo vano, quello più vicino ai maestosi cedri, è stato
aggiunto nel momento in cui la ferrovia Verona-Caprino è divenuta ferrovia Verona-Caprino-Garda e cioè nei primi
anni del novecento. L’aggiunta del corpo di fabbrica è testimoniato dal diverso trattamento delle facciate che sono
state recuperate: nell’edificio originario infatti dei grandi riquadri con pitture floreali caratterizzano i fronti principali
mentre nella parte aggiunta le facciate sono semplicemente rivestite con intonaco. Sull’edificio esistente si è
operato con un preciso restauro, andando a ricostruire le parti danneggiate e restaurando quanto era possibile; per
la tettoia esterna, andata da tempo distrutta, è stata invece proposta la ricostruzione. Il nuovo volume riprende la
conformazione e l’ingombro della tettoia in legno di “attesa” come si presentava alla fine ottocento.
L’interpretazione contemporanea dell’architettura della tettoia ha mantenuto come principale caratteristica
costruttiva gli elementi lignei a falde con capriate e saette a sorreggere grandi sbalzi. Al piano terra è stata
collocata una sala completamente trasparente, in modo che vi sia un contatto diretto con l’esterno e che si possa
percepire la sensazione della zona d’attesa del treno. Il progetto quindi è stato improntato sull’idea che nuovo
volume e area esterna siano un unico spazio e in tal senso va letta la scelta di usare la medesima pavimentazione
in pietra biancone sia per l’esterno che all’interno. La sala di lettura del piano primo è stata schermata da un
rivestimento in assi di larice lasciando libera una lunga e continua finestra a nastro per far godere al visitatore del
panorama della vallata verso nord, quasi con la dinamicità di una vista dal lungo finestrino di un treno. L’intervento
integra il vecchio e il nuovo, esaltando l’effetto di trasparenza e leggerezza dei nuovi elementi in rapporto alle parti
murarie e alle parti lignee.
Il recupero degli spazi aperti circostanti che costituiscono un parco urbano importante per la cittadina ha
completato la valorizzazione dell’intera area. Qui un gioco di modellazione delle ripe del Tasso ha garantito una
percezione del muro di brolo del vicino parco della Villa Poggi e caratterizzato l’intera area a verde che, con le
tecnologie insediate, potrà ospitare manifestazioni all’aperto. I fruitori della biblioteca, ma non solo, potranno
godere di questa ampia zona verde che, grazie al recupero delle essenze arboree di pregio e ai nuovi impianti –in
particolare il filare di platani lungo la provinciale- diventerà luogo ideale delle attività ludiche e culturali della
cittadina.
via zenari 6 37128 verona
p. iva 03575970235
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Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
2005 - corso
Comune di
VERONA
classi e categorie
I/b I/g
III/a III/b III/c
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, contabilità e misura, studi
tridimensionali, impatto ambientale, progetto e direzione lavori strutture ed impianti,
committente AMIA Verona Spa, via Avesani 31, Verona:
Parcheggio esterno 300 posti auto importo lavori 300.000,00 €;
Cabina elettrica importo lavori 250.000,00 €.
Ampliamento uffici e nuovo ingresso AMIA importo lavori 500.000,00 €;
Il progetto ha previsto la realizzazione, compreso appalto e cantiere in soli sei mesi, luglio-dicembre 2005, del
nuovo ingresso e dello sportello aperto al pubblico dell’AMIA, azienda di igiene ambientale. Il volume si inserisce
tra le pieghe della palazzina uffici già esistente e il giardino alberato come piccolo innesto di architettura
contemporanea. Una nuova parete esterna in alluminio – realizzata con pannello unico della misura massima
possibile senza fare ricorso a giunti verticali – e vetro disegna la facciata dell’ingresso, mentre un pensilina a
sbalzo caratterizza la zona degli uffici aperti al pubblico. I materiali, le geometrie, i riflessi e la composizioni dei
pieni e vuoti, sono utilizzati per rendere visibile il confine tra interno ed esterno. Di giorno il progetto appare come
un amalgama di elementi naturali ed artificiali. Di notte la luce artificiale consente al visitatore un’esperienza
sensoriale: le lampade di colore verde, colore programmatico che richiama le funzioni di igiene ambientali
dell’azienda, vengono utilizzate per creare un’installazione tridimensionale. La scelta dei materiali costruttivi è
finalizzata al loro grado di riflesso e di luminosità. L’alluminio, con cui – oltre alla pannellatura esterna – è
realizzata la fascia longitudinale del corridoio vetrato, riflette la luce con una particolare qualità metallica. Il vetro è
utilizzato come “solida trasparenza” sia internamente che esteriormente tanto per le qualità trasparenti che
riflettenti. Il pavimento in pietra bianca rullata rende la luce riflessa come vellutata ed immateriale.
Il progetto è stato selezionato tra le migliori trenta opere nella sezione internazionale del Premio internazionale di
architettura Barbara Cappocchin 2005, Padova.
1996-1999
Comune di
SAN GIOVANNI
LUPATOTO (VR)
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, contabilità e misura, progetto e
direzione lavori in Project Financing
Ristrutturazione del Centro Sportivo Garofoli, piscine coperte, scoperte, palazzetto
dello sport, centro fitness, Amministrazione comunale di San Giovanni Lupatoto e Sport
Management, importo lavori: 2.000.000,00 €
classi e categorie
I/b I/g
via zenari 6 37128 verona
p. iva 03575970235
T. 0039 0458303114 F. 0039 0458303116
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Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
PRINCIPALI OPERE PRIVATE
2006 – 2009
Comune di
MINERBE (VR)
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione artistica, studi tridimensionali, progetto e
strutture ed impianti del direzione artistica,
Sede Centrale SIMEM via Ronchi 44, Minerbe (Vr) importo lavori: 3.000.000,00 €
committente: Simem
classi e categorie
I/b I/g
Il progetto consiste nella nuova sede degli uffici della Simem, ditta che realizza macchine ed impianti per
l’industrializzazione dei cantieri edili. Il complesso comprende spazi di rappresentanza, uffici, un auditorium e laboratori
per complessivi 4000 mq circa. Il programma d’uso è stato ripartito, a secondo delle necessità funzionali, di collegamento
pedonale con i capannoni di produzione limitrofi e le aree parcheggio, in tre volumi distinti; ciascuno a forma di
parallelepipedo con una precisa sagoma e geometria. Queste figure, rivestite in pannelli di alluminio di diverso colore,
sono accostate, intrecciate e collegate tra loro attraverso corpi di fabbrica vetrati o in calcestruzzo faccia a vista; a definire
spazi interni ed esterni di diversa estensione. Una composizione purista che, citando Le Corbusier, ricerca come esito il
“gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi radunati sotto la luce del sole”. Sebbene siano una struttura unitaria, i
corpi di fabbrica sono funzionalmente indipendenti. Inoltre i volumi, sviluppandosi in lunghezza più che in altezza, hanno
un accentuato profilo orizzontale in sintonia con la pianura circostante. Il sito è ubicato in un grande prato dove sono stati
piantati centinaia di pioppi; nei corpi di collegamento sono state aperte strategicamente grandi finestre per incorniciare dei
precisi punti di vista prospettici del paesaggio. Il prospetto del corpo che guarda l’ingresso principale dal parcheggio è
caratterizzato dalla presenza di un alto portico sostenuto da colonne a passo variabile e dal profilo snello che richiamano
alla vista un pioppeto in movimento.
via zenari 6 37128 verona
p. iva 03575970235
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Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
2008 - 2009
Comune di
VERONA
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, studi tridimensionali, coordinamento
impiantistico e strutturale,
Ricostruzione immobile ricompreso in una cortina edilizia con destinazione direzionale
e residenziale ,viale colonnello Galliano 57 , Verona
importo lavori: 1.000.000,00 € committente: Verona Domus srl
classi e categorie
I/d I/g
L’intervento consiste nella ristrutturazione di un edificio sito in viale colonnello Galliano a Verona; il progetto ha previsto il
rifacimento delle facciate mantenendo la continuità della cortina edilizia consolidata. L’edificio, nella sua modernità, appare
rispettoso della tradizione grazie alla ripresa di alcuni stilemi che caratterizzano i prospetti limitrofi, quali le finestre binate
bordate da intonaco bianco a risalto sulla superficie ad intonaco scuro. Gli elementi nuovi, quali il balcone e le ampie
aperture del piano livello, sono stati lasciati crudi, privi di risalto. Le aperture al piano terra sono state ridotte per mantenere il
ritmo di quelle presenti nella cortina edilizia. Il basamento viene nobilitato dall’inserimento di una pietra locale mentre
l’attacco a cielo è definito da un cornicione in ferro smaltato di colore scuro bordato, nella parte inferiore, da una fascia di
colore chiaro
2008 – in corso
Comune di
PESARO
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione artistica, studi tridimensionali, coordinamento
impiantistico e strutturale
Concorso per la progettazione di un edificio a terziario in località strada Montefeltro, via
Gagarin - Pesaro
importo lavori: 1.000.000,00 € committente: Verona Domus srl
Progetto vincitore del Concorso di progettazione bandito dal Comune di Pesaro
classi e categorie
I/c
La conformazione stretta ed allungata del lotto, la cui estremità sud si attesta su un’importante snodo viario, la notevole
visibilità dell’area hanno suggerito una strategia progettuale orientata alla valorizzazione dell’intrinseca vocazione dell’area
protesa e rivolta alla realtà intorno. Situato in posizione strategica in via Gagarin, il nuovo edificio è stato concepito come
un’opera architettonica in grado di esprimere e assumere un importante ruolo rappresentativo rispetto al contesto nel quale
viene ad inserirsi: centro di aggregazione e ritrovo, luogo di incontro e di scambio sociale e commerciale.
L’immagine architettonica su cui si è orientato il progetto è stata l’idea di creare un edificio di colonne e di luce.
Colonne, alte e snelle, conferiscono carattere aulico e simbolico e attraverso la loro scansione ad interassi variabili generano
un ritmo prospettico di forte impatto visivo e creano l’’illusione ottica di una “falsa prospettiva” che amplia lo spazio e
aumenta la profondità dei prospetti. Viene a crearsi così uno spazio di mediazione tra interno ed esterno, un in-between,
elemento che conferisce al progetto un “senso di urbanità”.
via zenari 6 37128 verona
p. iva 03575970235
T. 0039 0458303114 F. 0039 0458303116
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Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
2008 – in corso
Comune di
VERONA
Progettazione definitiva, esecutiva, studi tridimensionali, coordinamento impiantistico e
strutturale
Concorso per la progettazione della nuova Chiesa e delle opere parrocchiali in località
Borgo Nuovo - Verona
importo lavori: 4.200.000,00 € committente: Parrocchia Beata Vergine Maria
Progetto vincitore del Concorso di progettazione bandito dalla Parrocchia di Borgo Nuovo con patrocinio CEI
classi e categorie
I/c I/g
III/a III/b III/c
La Chiesa Beata Vergine Maria si propone alla comunità come luogo evocativo che, come ribadito dalla nota CEI sulla
progettazione delle nuove chiese e recentemente da Benedetto XVI, sarà il luogo dell’assemblea convocata proponendo una
precisa e forte identità dello spazio sacro. Luogo dove le persone possano ritrovare bellezza e spiritualità. Il volume della
chiesa è semplice, ma articolato e si caratterizza attraverso elementi archetipi quali campanile, rosone, cappella laterale e
abside rivisitati da un utilizzo contemporaneo di materiali e geometrie. Il percorso nell’aula liturgica verso l’altare è scandito
dalla luce e viene concluso, nel fondale absidale, dall’aulica croce lignea simbolo della resurrezione e del ritorno del Cristo
sulla terra. Il valore rappresentativo della luce è esaltato dalla forma e dalla luminosità che assumerà la croce verso l’alto; il
gioco architettonico è di linee e forme essenziali e pregnanti, che tracciando dei confini, modulano un’alternanza di pieni e di
vuoti, di luci e ombre e trasformano l’estensione in un cosmo ordinato ed evocativo
2006 – in corso
Comune di
VERONA
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, contabilità e misura, studi tridimensionali,
impatto ambientale, progetto e direzione lavori strutture ed impianti del Piano di recupero
Antica Fonderia Cavadini Via XX Settembre, Vicolo Fontanelle San Nazaro, Verona importo
lavori: 2.000.000,00 € committente: Antica Fonderia s.r.l.
classi e categorie
I/b I/g
III/a III/b III/c
Il progetto prevede la trasformazione in residenza degli immobili più recenti della Ex Fonderia Cavadini sita nel quartiere di
Veronetta. Si è ritenuto fondamentale salvaguardare il laboratorio più antico, singolare esempio di archeologia industriale, e
recuperare parte della fonderia proponendone un utilizzo museale, per il quale si è suggerita un’idea di allestimento interno.
Il progetto di recupero riguarda le porzioni edificate che si affacciano sul cortile nord-ovest; si tratta di grandi vani a più falde,
costruiti per la maggior parte fra il 1910 e 1940 per ospitare le attività di contorno dell’opificio, che si trovano in uno stato
pessimo di conservazione, e che non presentavano elementi significativi ad eccezione della grande ciminiera. L’intervento
prevede una tipologia costruttiva in sintonia con l’originaria destinazione dei luoghi. Il criterio fondamentale adottato è stato la
volontà di ricercare un equilibrio tra conservazione e innovazione. In ogni particolare costruttivo dell’opera si sono adottati
degli accorgimenti e delle tecnologie tradizionali ed è stata usata la massima discrezione formale. Per quanto riguarda le
porzioni ricostruite; queste sono del tutto simili agli edifici preesistenti: ricchezza spaziale abbinata alla semplicità costruttiva,
contrapposizioni di semplici modanature orizzontali e lesene verticali, grandi dimensioni delle aperture con spessi bancali in
pietra, rivestimenti lignei nelle parti superiori e nelle cornici di gronda. Le nuove architetture dovranno avere, infatti, la
capacità di invecchiare come gli edifici circostanti e assecondare la vocazione del luogo
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Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
2006 - 2007
Comune di
VERONA
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione artistica, studi tridimensionali, coordinamento
impiantistico e strutturale,
Torre uffici Consorzio Agrario Lombardo Veneto – CALV ,Via Francia 2 , Verona
Uffici e laboratori sede centrale Coldiretti
importo lavori: 2.500.000,00 € committente: Consorzio Agrario Lombardo Veneto
classi e categorie
I/b I/g
Nel lato nord della grande area del Consorzio Agrario Lombardo Veneto è stata realizzata una torre per uffici e laboratori di
sei piani sfruttando l’altezza massima concessa dal regolamento edilizio locale di 27 metri. La pianta è molto semplice: il
vano scala e i blocchi servizi sono centrali, mentre i locali, divisi da pareti attrezzate che garantiscono la massima flessibilità
interna, sono disposti lungo il perimetro completamente vetrato. Le piante, le strutture e i volumi erano prestabiliti dai
programmi dimensionali, dai regolamenti edilizi e dalle norme costruttive, ci rimaneva l’architettura della pelle. La facciata
continua è stata studiata come una superficie unica, bidimensionale ed infinita. Analogamente ad uno spartito musicale, il
disegno propone, sulla base del modulo regolare delle celle, un ritmo variabile dato dalla diversa articolazione delle fasce
orizzontali. Solo alla fine, a seconda della lunghezza dei prospetti e della divisione dei locali interni, la superficie continua è
stata tagliata, piegata ed articolata a comporre i quattro lati dell’edificio.
Architettura integrata: trasparenze sostenibili: tecnologia di facciata della doppia pelle
Il progetto della torre Calv a Verona è stata l’occasione di realizzare per la prima volta in Veneto, la tecnologia di facciata
della doppia pelle che media il rapporto tra interno ed esterno in termini climatici, acustici, energetici e luminosi. La doppia
pelle è stata realizzata a cellule con struttura in alluminio e vetro; Il vetro monolitico esterno è fisso con supporti ridotti al
minimo e realizzato in maniera tale da essere completamente a filo con il rivestimento in legno. Le assi in legno sono
staccate tra le loro permettendo la corretta aerazione della pelle e il controllo della temperatura dell’intercapedine.
L’intercapedine è stato predisposto per alloggiare tubi fluorescenti o fibre ottiche. L’architettura dell’involucro sollecita la
persistenza cognitiva e ricerca un punto d’incontro tra ritmo e forma. La scatola, metafora modernista, è rettilinea, precisa,
chiusa ma, allo stesso tempo, possiede una forma libera e dinamica. Anche i materiali utilizzati, scelti per elevata
compatibilità ambientale e riciclabilità, sia in fase di costruzione che di utilizzo che di futura dismissione, hanno qualità e
significati contrapposti, solo vetro, alluminio e legno: materiali naturali ma lavorati con tecnologia d’avanguardia. Il legno, pur
mantenendo un aspetto naturale, morbido e caldo, è il prodotto di lavorazioni industriali, che ne consentono l’utilizzo come
rivestimento resistente e stabile nel tempo e che non necessita di manutenzioni
via zenari 6 37128 verona
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Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
2002 - 2005
Comune di
VERONA
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, contabilità e misura, studi
tridimensionali, impatto ambientale, progetto e direzione lavori strutture, arredi interni,
del Recupero Corte Guastalla, abitazioni e relais, via Guastalla Vecchia 13, Sona
importo lavori: 3.000.000,00 € committente: Tommasi Incoming
classi e categorie
I/b I/g
La Corte Guastalla Vecchia è situata ai margini delle colline moreniche nel territorio comunale di Sona; la proprietà
è quasi interamente racchiusa da un alto muro di brolo fatta eccezione per un lotto di terreno, a nord-est. All’interno
del brolo si sviluppano due edifici: a sud il corpo di fabbrica delle scuderie e l’edificio residenziale ad esso
adiacente, a nord la casa padronale con le abitazioni dei lavoranti; in mezzo ad essi si trova la grande aia.
Il progetto di ristrutturazione ha previsto la trasformazione d’uso delle scuderie in abitazioni, il recupero di tutti gli
edifici esistenti e la realizzazione delle autorimesse interrate.
L’intervento si pone pur nel rispetto dell’architettura preesistente, con carattere distintivo. Il progetto ha inteso
sottolineare il contrasto preesistente tra pieni e vuoti: il vuoto del granaio e dell’ampio portico, e il pieno
contraddistinto dalle scuderie.
Il tamponamento realizzato nel granaio, che ha permesso di ricavare le unità abitative, è stato arretrato rispetto ai
pilastri in mattoni che sostengono il portico a doppia altezza, in modo da permettere la lettura dell’organismo
preesistente a piano terra. Si è intervenuti con un disegno contemporaneo evitando ogni forma di mimetismo,
delegando all’utilizzo del legno il legame dialettico con l’antica struttura
2005 - 2006
Comune di
VERONA
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, contabilità e misura, studi
tridimensionali, impatto ambientale, progetto e direzione lavori strutture ed impianti
della Mensa aziendale Arnoldo Mondadori Editore via Corsini 5, Verona importo
lavori: 1.200.000,00 € committente: Arnoldo Mondatori Editore
classi e categorie
I/b I/g
III/a III/b III/c
La mensa delle Officine Grafiche della Arnoldo Mondadori Editore si colloca nel giardino dello Sporting Club a
Verona come luogo di ristoro, di comunicazione e di relax. Il tema affrontato è quello del padiglione inserito nel
verde. Il volume, costruito a ridosso della preesistente palazzina bar, si sviluppa al piano terra; la planimetria è
lineare, basata su precise richieste funzionali e dimensionali. I materiali impiegati sono principalmente legno,
calcestruzzo e vetro; con lavorazioni ridotte all’essenziale e che suggeriscono i valori naturali. I prospetti esterni
sono caratterizzati da assi verticali in legno lamellare alte 5.50 metri che schermano la facciata e il parapetto della
terrazza solarium ed offrono agli interni una protezione moderna e simbolica. Le assi di legno lamellare sono
staccate da terra e dal perimetro laterale accentuando la vibrazione della luce naturale; l’attacco a cielo, a
protezione dalla pioggia, è stato realizzato con un pannello orizzontale di tre centimetri di spessore. Negli snodi
importanti della facciata, attraverso un gioco di superfici specchianti, i riflessi degli alberi e delle lame di legno
creano spazi virtuali e irreali
via zenari 6 37128 verona
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12
Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
1999 - 2003
Comune di
VERONA
classi e categorie
I/b I/g
2003 - 2004
Comune di
VERONA
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, contabilità e misura, progetto e
direzione lavori strutture, del Restauro Complesso palazzi Spolverini-AlbertiniParonzini via Carducci e vicolo Paradiso Verona importo lavori: 2.500.000,00 €
committente: Immobiliare Carducci
progetto con arch. Richelli
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione artistica, studi tridimensionali, progetto e
strutture ed impianti del direzione artistica,
Sede Centrale CALV, Consorzio Agrario Lombardo Veneto, via Francia 2, Verona
importo lavori: 2.400.000,00 € committente: Consorzio Agrario Lombardo Veneto
classi e categorie
I/b I/g
Situata all’entrata della città di Verona sud, la sede centrale del CALV, sorge all’interno di un’area in continua
evoluzione e circondata da edifici disposti in maniera più o meno casuale. Il programma ha previsto la
riconversione di un grande magazzino e il progetto ha dovuto, per motivi normativi e programmatici, adeguarsi ai
profili ed alla volumetria preesistente. Il progetto tenta di superare la condizione di elemento architettonico a sé
stante, per diventare un elemento ordinatore urbano nel lato prospiciente la piazza e il viale del Lavoro nei lati sud
ed est. Questo obiettivo si realizza tramite un ermetismo formale dell’edificio che crea “distanza” ed evita il dialogo
diretto con un intorno che appare decontestualizzato. Tale scelta risulta opportuna anche a livello funzionale,
poiché il traffico e il rumore delle strade perimetrali, esigevano la creazione di una importante barriera al rumore.
La scelta progettuale è stata quindi di utilizzare delle schermature, aperte o chiuse, di legno in contrapposizione
alle pareti cieche di colore bianco e grigio. L’accesso principale dell’edificio avviene al centro del prospetto sud ed
è evidenziato da un grande taglio verticale che collega l’esterno ad una successione di spazi a doppia e tripla
altezza e ad una corte interna. Gli uffici sono disposti intorno alla corte interna e coprono una superficie di circa
2400 mq; l’architettura d’interni si pone con precisi segni legati dalla contrapposizione di pareti vetrate, interne ed
esterne, e pareti cieche in legno. La corte e i cavedi interni sono caratterizzati dalla presenza vegetale di piante di
bambù in crescita in un giardino di piccoli sassi. La vocazione ambientale dell’azienda è quindi descritta anche
dall’architettura; il progetto, nello spazio di una corte per uffici, permette al visitatore di sperimentare la convivenza
tra natura ed artificio, verde, legno, luce, trasparenze e riflessi.
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Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
2001 - 2004
Comune di
Progetto e direzione lavori, direzione artistica, del Restauro Torre Scaligera Ponte
Pietra via Ponte Pietra, Verona importo lavori: 450.000,00 € committente: Carla Fracci
VERONA
classi e categorie
I/d I/g
2003 - 2004
Comune di
VICENZA
Concepts, studi tridimensionali, direzione artistica studio installazione luminosa, della
Sede Centrale ADOTTA Viale del Lavoro, Vicenza importo lavori: 800.000,00 €
committente: Adotta spa progetto Lucio Massignan e Stefano Marinelli con archingegno
classi e categorie
I/b
Nella nuova sede di Adotta, ditta che lavora e costruisce pareti di vetro, la nuda sorgente di luce diventa
architettura. Il programma funzionale ha previsto la ristrutturazione di un ex capannone degli anni ’60, un grande
parallelepipedo con copertura a volta, dove sono stati collocati circa 1000 mq di uffici e spazi di esposizione su tre
livelli. Con scelta programmatica tutte le nuove pareti interne dei locali di lavoro sono di vetro che hanno come
fondale la grande parete luminosa che chiude il lato nord. Il gioco di trasparenze e di riflessi tra le diverse superfici
vetrate e il pavimento lucido di cemento creano un’atmosfera suggestiva e piena di sequenza dove ogni
particolare architettonico ed impiantistico è finalizzato ad un positivo ed equilibrato rapporto tra le potenzialità
plastiche e suggestive della nuda sorgente di luce. Dall’ingresso principale al piano terra un filo continuo di luce
ricavata nel soffitto invade gli ambienti, disegna i percorsi e accompagna l’utente verso il grande spazio a tripla
altezza delle scale. Questo spazio ha le caratteristiche di un magazzino urbano o di un moderno museo; è
dominato da una lunga scala dritta, che sale in più rampe fino al livello più alto. La luce è collocata
strategicamente negli spigoli della parete di fondo, rompe l’unità, introduce una nuova logica spaziale attraverso il
rilievo plastico della sequenza di 160 tubi fluorescenti. Il rapporto tra la rampa di scale, pavimentata in pvc nero, e
la striscia continua luminosa movimenta e mescola i piani ora verticali, ora orizzontali; assomigliano a nastri
trasportatori che in un gioco ora notturno, ora diurno, non si perdono mai di vista. Due tagli profondi e colorati
perpendicolari al nastro luminoso danno significato ai collegamenti tra le rampe e i piani orizzontali. Le
nuove
strutture metalliche portanti i piani superiori sono rivestite in cartongesso colorato di bianco o di grigio cemento; le
linee sono chiare e definite con tagli e angoli che moltiplicano i punti di vista. Sotto la copertura a volta, a tutta
lunghezza, sono collocati tre canali a sezione circolare in tessuto poliestere bianco per la distribuzione dell’aria
dell’impianto di climatizzazione. I canali, con l’inserimento all’interno di una doppia linea di lampade fluorescenti,
sono diventati delle straordinarie e sorprendenti lampade a luce diffusa che valorizzano la purezza della
suggestione dello spazio unitario.
Il progetto ha vinto lo “IALD’s Award of Merit 2006”, New York, il più prestigioso premio internazionale di Light
Design.
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Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
2003
Comune di
VERONA
classi e categorie
I/b
1998 - 2002
Comune di
VERONA
classi e categorie
I/b I/g
Progetto e direzione lavori opere di finiture ed arredi interni uffici e laboratori della
Gamma Ufficio, Via Pacinotti 4, Verona importo lavori: 300.000 € committente
Gamma Ufficio
La storia di Gamma Ufficio è sempre stata influenzata dal colore; nell’anno 1995 è stata la prima azienda
veronese a commercializzare fotocopiatrici a colori. La luce verde è quella della scansione delle lampade di
esposizione durante la fotocopia. E’ stato quindi naturale decidere che, per l’architettura d’interni della nuova
sede dell’azienda in via Francia a Verona, il “colore di luce” diventasse il tema caratterizzante il progetto. Lo
schema compositivo dell’ufficio propone una planimetria estremamente razionale, modellata sulle esigenze
funzionali, dove i locali sono disposti in maniera semplice, modulati secondo la logica strutturale. Dove non
arriva la luce naturale è la luce artificiale ad invadere gli ambienti con delle lunghe strisce ricavate nei soffitti
enfatizzando i percorsi. Dalla zona di ricevimento, alle sale riunioni e alle zone di lavoro, grazie al gioco dei
volumi di vetro che riflettono la luce, ogni spazio acquista una specifica identità proponendosi come immagine
compiuta; lo spazio è scandito da una calibrata successione di “quinte trasparenti” e sospese. L’artificio del
“semplice tratto di neon”- tratto dalla lezione di Dan Flavin e Keith Sonnier - viene utilizzato nel corridoio
centrale, dove il rilievo plastico della sequenza di 86 tubi fluorescenti realizza una nuova logica spaziale
dedicata al colore. Le campiture regolari di luce artificiale rompono l’unità del corridoio e creano una geometria
inaspettata dove tecnologia, colore e spazio si fondono.
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, contabilità e misura, progetto e
direzione lavori strutture della Palestre e piscine fitness SCM e Centro Convegni
Mondadori Via Corsini 5, Verona importo lavori: 1.300.000,00 € committente: Sporting
Club Mondadori
La Sporting Club Mondadori è situato nella grande area delle Officine Grafiche della Arnoldo Mondadori Editore e
sviluppa le attività sportive e ricreative dei dipendenti e delle loro famiglie.La costruzione della nuova piscina
coperta, terminata nell’anno 2002, completa la facciata sud della zona d’ingresso dell’impianto sportivo iniziata
nell’anno 1998 con la realizzazione del centro fitness.Il progetto si fonda sulla corrispondenza del rigore della
composizione prospettica, costituita da rettangolari volumi disposti longitudinalmente sul terreno, al complesso
programma funzionale e di percorsi. L’obiettivo formale è stato quello di ottenere una plastica composizione di
vetro, murature intonacate, e clinker rosso. Il clinker riprende forma e colore del rivestimento della sede centrale
delle Officine Grafiche, principale punto di riferimento dell’area. La palestra fitness è un grande parallelepipedo
che domina lo spazio circostante sostenuto da un basamento pieno dove si trovano impianti e spogliatoi.
La nuova piscina è completamente visibile da chi attraversa l’impianto; la vasca preesistente, la cui copertura è
stata aperta con un grande lucernario curvo in vetro ed alluminio, è visibile dalla scala che porta al piano primo
dove si trova un’ulteriore palestra fitness. I percorsi esterni ed interni sono sempre sottolineati da punti di fuga
assiali e luminosi. L’intervento ha ordinato, ricomposto e riqualificato l’intero complesso sportivo rivelando alla città
il carattere pubblico allo Sporting.
Il progetto ha vinto il “Premio di Architettura Città di Oderzo 2001” come migliore architettura dell’anno del
Triveneto ed è stato selezionato al “Premio Internazionale di Architettura Luigi Cosenza 2000”.
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Carlo Ferrari + Alberto Pontiroli / archingegno
2003
Comune di
CASTIGLIONE
DELLE STIVIERE
(MN)
Concepts, direzione artistica e arredi interni del negozio Minotti Cucine Via Perati 5,
Castiglione delle Stiviere importo lavori: 150.000,00 € committente: Minotti Cucine
classi e categorie
I/b
2001
Comune di
Concepts, progetto e direzione artistica e dell’allestimento fieristico Vivere con l’arte,
fiera di Verona committente: Minotti Cucine, il Mercante d’Oriente e Centrufficio
VERONA
classi e categorie
I/b
2001
Comune di
VERONA
classi e categorie
I/b
Progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, contabilità e misura, studi
tridimensionali, impatto ambientale, progetto e direzione lavori strutture, arredi interni,
Sede Centrale IMMOBILIA Viale del Lavoro, Verona importo lavori: 700.000,00 €
committente: Immobilia
Immobilia si affaccia su viale del Lavoro a Verona, una delle principali arterie di accesso alla città. Il progetto,
attraverso la ristrutturazione di una palazzina d’uffici degli anni '60, ha posto come obiettivo la definizione
dell’immagine di forte identità dell’agenzia immobiliare. La scelta è stata quella di realizzare un contenitore più
aperto possibile e con anima trasparente per trasmettere un segnale urbano evidente, dinamico e
contemporaneo. Le affinità a una galleria d’arte sono subito dichiarate poiché qui non vengono messe in atto le
abituali strategie di vendita ma si invita il cliente ad entrare in un ambiente concepito per far convivere la normale
attività lavorativa con eventi d’arte, musica, fotografia, scultura e performance artistiche di vario genere. Il
trattamento degli esterni evidenzia la struttura originaria e la collocazione in una zona post-industriale; il mattone
di rivestimento esterno e tutte le strutture di calcestruzzo sono state dipinte di bianco; nella costante ricerca della
trasparenza; dove la struttura lo rendeva possibile, sono state aperte finestre di grandi dimensioni per proiettare
all’esterno gli spazi di lavoro. Le due grandi nuove vetrine sulla strada assolvono sia la funzione di illuminazione
ed orientamento che di legame visivo tra i vari spazi e i contenuti; da determinati punti di vista è possibile avere
una visione diretta di tutto lo spaccato dell’edificio. L’architettura d’interni si pone con pochi ma significativi segni
tutti legati dal filo della fluidità, trasparenza e luminosità; le strutture portanti, gli arredi e i materiali si fondono
inondati di luce. All’entrata si trova la scala principale che, insieme al lucernario zenitale e al banco della
reception, costituiscono gli unici elementi a geometria traslata. Gli uffici, le sale ricevimento e le postazioni
operative sono disposte in fasce longitudinali; tutti i punti di fuga dei lunghi corridoi sono fortemente illuminati
dando la sensazione di essere all’interno di uno spazio indefinito. Il progetto impone la manipolazione
permanente della luce e dei suoi effetti in termini spaziali; i diversi gradi di trasparenza del vetro e delle pareti
vengono utilizzati come elementi capaci di assorbire e materializzare la luce.
Il progetto è stato selezionato al “Premio Internazionale di Architettura Luigi Cosenza 2002”.
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