http://www.macrolibrarsi.it/ LA RISPOSTA http://www.macrolibrarsi.it/ Altri titoli pubblicati da BIS Della Stessa Collana: La Scienza della Mente Alexandra Bruce Jack Lawson Bob Mandel Roy Martina Steve Nobel Bob Proctor LE ORIGINI DEL SEGRETO La Mistica del Denaro VIVI STRAORDINARIE RELAZIONI L’anello mancante del segreto IL gioco della prosperità SEI NATO RICCO I Classici della Scienza della Mente James Allen William Walker Atkinson Genevieve Behrend Emile Coué Charles Haanel Prentice Mulford Orison Swett Marden Florence Scovel Shinn Wallace D. Wattles Wallace D. Wattles Wallace D. Wattles Sei come pensi di essere La straordinaria forza di attrazione dei nostri pensieri il potere invisibile della visualizzazione il dominio di se stessi LA CHIAVE SUPREMA Il segreto per esprimere il meglio di te l’amore è la chiave della vera ricchezza parole per wincere! la legge di attrazione la scienza del diventare ricchi La scienza dello stare bene Salute e Dintorni Fiamma Ferraro Roberto Romiti Christian Tal Schaller Christian Tal Schaller Attacco all’Asma... e non solo ALOE la ricetta brasiliana detta “di Padre Romano Zago” Amaroli l’acqua di vita­ IGIENE INTESTINALE I Classici della Spiritualità Annie Besant Helena Blavatsky Mabel Collins Jinarajadasa Jiddu Krishnamurti S. Germain-A.K.King-Cagliostro Rudolf Steiner Karma l’enigma del proprio destino un mazzo di fiori secchi La luce sul sentiero come si ricordano le vite passate così parlò krishnamurti Trilogia dell’Io sono (a cura di A. Miranda) IL CONFINE Potete richiedere il nostro catalogo completo in libreria o a: Gruppo Editoriale Macro – Via Giardino 30 – 47023 Diegaro di Cesena (FC) e-mail: ordini@bis­­­edizioni.it – sito internet: www.bisedizioni.it http://www.macrolibrarsi.it/ John Assaraf e Murray Smith LA RISPOSTA RAGGIUNGI LA LIBERTÀ ECONOMICA E VIVI UNA VITA MERAVIGLIOSA http://www.macrolibrarsi.it/ www.bisedizioni.it scopri i libri in uscita, le nostre collane, gli aggiornamenti e le informazioni sugli autori Titolo originale: The Answer Copyright © 2008 by Ria Ventures, LLC, and Murray Smith Originally published in 2008 by Adria Books, a Division of Simon & Schuster, Inc. Usa traduzione coordinamento copertina stampa Davide Smiraglio Romina Rossi Megan Nones Grafica Editoriale Printing Bologna I edizione luglio 2009 Collana “La Scienza della Mente” © 2009 BIS Edizioni un marchio del Gruppo Editoriale Macro www.bisedizioni.it La Cellulosa utilizzata per la produzione della via Giardino 30 carta su cui sono stati stampati gli interni di questo libro proviene da foreste amministrate. 47023 Diegaro di Cesena (FC) La Cellulosa utilizzata per la produzione della carta su cui sono stati stampati gli interni ISBN 88-6228-070-X di questo libro è sbiancata senza utilizzo di cloro (ECF). Questa carta è riciclabile. http://www.macrolibrarsi.it/ Caro lettore Tu hai dei sogni, dei grandi sogni. Ma come gran parte delle persone, hai anche delle domande. E come gran parte delle persone, dei dubbi. Noi vogliamo incoraggiarti a mettere da parte i dubbi, a trovare delle risposte alle domande e a lanciarti a capofitto nella piena realizzazione dei tuoi sogni. Per questo motivo vogliamo dedicare questo libro proprio a te che ci leggi. http://www.macrolibrarsi.it/ Introduzione C La domanda hiudi per un attimo gli occhi: immagina di avere delle rendite enormi e un successo stellare che aumenta di giorno in giorno. Potrebbe trattarsi di uno stile di vita straordinario, della casa dei tuoi sogni, della più completa libertà finanziaria, di donazioni di beneficenza o di un impegno in attività filantropiche: qualunque sia il tuo sogno, immagina te stesso mentre te lo godi. Ringrazia il pilota del tuo aereo personale per aver aspettato qualche minuto in più la tua famiglia permettendole di raggiungerti in un luogo di vacanze esotico; accarezza i mobili di squisita fattura della tua ampia nuova cucina baciata dal sole; goditi la sensazione di sapere che avrai sempre denaro a sufficienza per pagare il conto, qualunque conto; ricevi con orgoglio la gratitudine dell’organizzazione umanitaria internazionale alla quale hai appena fatto una donazione di proporzioni storiche. Ah, che bel sogno! Ma poi, c’è la realtà. Apri gli occhi, ora: com’è in realtà la tua vita quotidiana? Se la tua vita è fatta solo di preoccupazioni, stress, senso di oppressione, incertezza o se semplicemente le cose non vanno come vorresti, allora questo libro è ciò che fa per te. Magari hai una piccola azienda, l’avevi avviata qualche anno fa con grandi obiettivi e sogni ancora più grandi e adesso ti sembra che tutto si sia fermato. O forse ti stai impegnando al massimo, stai facendo grandi sacrifici nel tuo lavoro, ma non vedi alcun risultato. Se questo è il caso, sei http://www.macrolibrarsi.it/ 8 - La risposta in buona compagnia: nel solo Nord America ci sono più di 25 milioni di titolari di piccole imprese che si trovano nella tua stessa identica posizione. O forse sei un dirigente, il direttore di un dipartimento, o il manager di una grande società in cerca di qualcosa che faccia uscire la tua azienda da una crisi, che ti dia un vantaggio reale rispetto alla concorrenza interna o che ti permetta di guadagnare di più. O ancora potresti essere un amministratore delegato o un direttore finanziario alla ricerca di qualcosa in grado di cambiare il destino della tua azienda. O magari fai parte di quella grande fetta di popolazione che desidera mettersi in proprio ma che ha paura di saltare il fosso. Hai sentito dire che il 95% delle nuove aziende chiude i battenti entro cinque anni dalla loro creazione e non vuoi entrare a far parte anche tu di quel numero. Temi di non avere ciò che ci vuole, che la concorrenza sia troppo agguerrita e i rischi troppo alti; hai paura di finire il denaro o di trovarti in situazioni che poi non sapresti assolutamente gestire. Eppure non vuoi abbandonare quel sogno, non vuoi smettere di immaginare un’azienda tutta tua in fase di decollo; di dover rispondere solo a te stesso; di cambiare in meglio la tua vita e ottenere dei grandi profitti; di fare le cose per bene, come le vuoi tu; di essere sulla copertina della rivista Fortune; di avere un aereo aziendale o una limousine che ti aspetta per portarti all’appuntamento con un cliente; di creare una fondazione che userà la tua ricchezza per risolvere i più grandi problemi del mondo anche quando non ci sarai più. Ecco, da un lato c’è il sogno e dall’altro la realtà: milioni di persone pensano che le due cose non potranno mai coincidere. Ma non è così: le due cose dovrebbero coincidere per tutti; riuscirci è possibile. È per questo motivo che abbiamo scritto La risposta. Grazie al libro e al film del 2006 The Secret, milioni di persone sono venuti a conoscenza del concetto di http://www.macrolibrarsi.it/ Introduzione - 9 legge dell’attrazione, quell’idea secondo la quale, focalizzando i nostri pensieri, siamo in grado di attrarre le cose che più desideriamo nella vita e di trasformare in solide realtà anche i nostri sogni più assurdi. Uno degli autori del libro che stai leggendo, John Assaraf, ha avuto l’onore di essere coinvolto come maestro nel progetto di The Secret. Da quando è uscito quel film, molte persone ci hanno chiesto: “In che modo posso applicare quell’idea in modo pratico e specifico per costruire il mio successo professionale e quello della mia azienda?”. Avendo lavorato con migliaia di imprenditori negli ultimi decenni, conosciamo le speranze, le paure, le aspirazioni e i patemi che si celano dietro a questa domanda. Per noi, le migliaia di aziende che falliscono o che vanno in bancarotta, i milioni di disoccupati e sottoccupati non sono delle semplici statistiche, ma delle storie umane alle quali abbiniamo volti, nomi e voci. Siamo in grado di percepire la vera domanda che si cela dietro a tutte le domande che ci pongono: in che modo posso accedere a un’infinita abbondanza? La risposta non viene da esperti con lauree di alto livello (nessuno di noi due le ha) o da persone che hanno alle spalle una solida formazione imprenditoriale (non abbiamo neanche quella). Non siamo mai stati all’università, non veniamo dal mondo della finanza e non abbiamo avuto genitori proprietari di aziende di successo che ci hanno spianato la strada. In realtà, da ragazzi, entrambi sembravamo destinati al fallimento. John Assaraf, un immigrato mediorientale che viveva in un quartiere povero del Canada, ha passato gli anni della sua adolescenza con gruppi di ragazzacci che non facevano altro che mettersi nei guai. Alle scuole superiori, trovò la sua ragione di vita nello sport e divenne una giovane promessa della pallacanestro presto infranta a causa di un brutto incidente d’auto. http://www.macrolibrarsi.it/ 10 - La risposta Murray Smith venne etichettato come “ragazzo con difficoltà di apprendimento”, quindi separato dai suoi compagni di classe e messo in una speciale scuola tecnica dalla quale sarebbe stato poi destinato al lavoro in fabbrica. Il suo primo lavoro dopo la scuola si svolgeva a diversi metri di profondità e consisteva nella pulizia dei canali di scarico. Nonostante questi inizi difficili, tuttavia, entrambi abbiamo trovato la nostra strada per il successo. In che modo? Attraverso tentativi ed errori e grazie a una grande determinazione, entrambi abbiamo appreso le leggi fondamentali che regolano il successo aziendale e abbiamo via via perfezionato le nostre conoscenze fino a elaborare un approccio che ha funzionato più e più volte. Negli ultimi trent’anni, siamo stati entrambi impegnati ad applicare la risposta alla creazione di aziende di successo partendo da zero: in tutto, sommando le aziende create da ognuno dei due, sono diciotto. Eppure vediamo intorno a noi molta gente fallire. Una cosa che abbiamo appreso è che il successo è molto più dolce quando si hanno delle persone con cui condividerlo. Per questo abbiamo deciso di trasmettere le nostre esperienze e i segreti che avevamo scoperto lungo la strada con altre persone, anzi, con il maggior numero di persone possibile. Poiché ci conosciamo da molto tempo, abbiamo costruito alcune di queste aziende di successo insieme. Dopo esserci ritirati dagli affari, nel 2005 abbiamo deciso di tornare in pista e di dedicare la nostra vita alle aziende di tutto il mondo che vogliono crescere. Abbiamo lanciato un’impresa chiamata OneCoach che presto è diventata l’azienda con lo sviluppo più rapido tra quelle dedicate al sostegno alla crescita, alla formazione e alla consulenza alle piccole aziende. È stata l’esperienza di OneCoach a indurci a scrivere questo libro. La risposta si basa su diverse fonti. Nel corso di questo libro, imparerai diverse cose, dai più semplici metodi per http://www.macrolibrarsi.it/ Introduzione - 11 dirigere il potere della tua mente ai modi in cui utilizzare le leggi universali della vita per avere successo negli affari; da come creare un messaggio pubblicitario penetrante basato sull’unicità e originalità della tua azienda a come formare un gruppo dirigente e a ragionare da miliardario. Imparerai le tre domande fondamentali che conducono all’aumento delle entrate, imparerai qual è il tuo cliente ideale e quali sono quelle azioni, tra le centinaia da svolgere in azienda, che non puoi assolutamente permetterti di tralasciare. Tutte le risposte che compongono questo libro provengono da centinaia di interviste con scienziati, rappresentanti commerciali, imprenditori e miliardari, ma anche dal nostro lavoro con migliaia di clienti e dall’esperienza fatta sul campo di momenti bassi e momenti alti, di tentativi ed errori, di fallimenti e di successi nel mondo degli affari. In fisica esiste un principio elaborato dallo scienziato tedesco Werner Heisenberg chiamato principio d’indeterminazione, il quale ci insegna che modificando il nostro modo di guardare qualcosa, l’oggetto guardato si modifica di conseguenza. Questa verità riguardante le particelle subatomiche è valida anche per la vita e per il lavoro. Questo libro ti mostrerà come fare a guardare la tua attività in modo diverso, che si tratti del lavoro all’interno di un’organizzazione o della tua azienda: la tua attività cambierà e diventerà ciò che hai sempre sognato. Al cambiamento sul lavoro, corrisponderà un cambiamento anche nella vita. Lo scopo di questo libro è fare in modo che tu assuma il controllo della tua vita e dei tuoi affari. Si tratta di comprendere in che modo il principio della causa e dell’effetto si applica agli affari e in che modo progettare ed eseguire le tue azioni in modo da essere la causa degli eventi e non un semplice effetto. Ti mostreremo come realizzare l’impresa dei tuoi sogni dall’interno, creando un’immagine dentro di http://www.macrolibrarsi.it/ 12 - La risposta te che sia completa, chiara e definita. Quindi, ti mostreremo in che modo far crescere la tua impresa seguendo delle strategie verificate sul campo in modo che raggiunga la dimensione da te desiderata. Che tu sia un imprenditore singolo o il proprietario di un’azienda, un libero professionista o un dirigente di una sezione di una grande multinazionale, una persona che sta avviando la sua impresa o una persona che vuol diventare insostituibile nell’azienda in cui si trova, non importa: se desideri raggiungere la libertà finanziaria e vivere una vita straordinaria, sei la persona per la quale abbiamo scritto questo libro. Vogliamo ispirarti e darti la fiducia, le informazioni e il piano di azione passo per passo di cui necessiti per costruire il tuo sogno. Nel nostro percorso condivideremo con te la nostra storia, mostrandoti in che modo abbiamo appreso quelle conoscenze che compongono la risposta; ti racconteremo, inoltre, la storia di altri imprenditori di successo che hanno applicato gli stessi principi e hanno creato l’azienda dei loro sogni. La risposta ha un unico scopo: aiutarti a rispondere alla Domanda. Una risposta accompagnata da una certezza così chiara, forte e incrollabile che la tua vita non sarà più la stessa e che il tuo sogno non sarà più solamente possibile, non sarà più semplicemente probabile, bensì inarrestabile. In che modo posso accedere a un’infinita abbondanza? Troverai la risposta in queste pagine. http://www.macrolibrarsi.it/ 1. Dentro la scatola: la storia di John U na mattina di maggio dell’anno 2000 ero seduto nel mio studio con mio figlio Keenan, quando aprii una scatola di cartone il cui contenuto avrebbe cambiato la mia vita per sempre. Non avevo idea che sarebbe potuta succedere una cosa del genere; in realtà non avevo neanche idea di cosa contenesse quella scatola dimenticata. Negli ultimi cinque anni, infatti, avevamo fatto diversi traslochi ed erano cambiate moltissime cose. Avevo cominciato la mia carriera nel mondo degli affari vent’anni prima scegliendo di lanciarmi, appena terminate le scuole superiori, nel settore immobiliare. Il mio sogno di diventare un giocatore di basket professionista era da tempo infranto e non avevo idea di cosa fare della mia vita. Il settore immobiliare era l’unica cosa che mi venne in mente per evitare di lavorare in un supermercato e così, il 20 giugno del 1980, all’età di 19 anni, feci l’esame professionale e divenni un agente immobiliare autorizzato. Dopo pochi mesi cominciai a frequentare seminari e laboratori su come stabilire degli obiettivi e cominciai ad apprendere delle tecniche di crescita personale che si fondavano su strane cose chiamate visualizzazione e affermazioni. In realtà, avevo da sempre una consapevolezza intuitiva del tipo di pratiche di cui si parlava durante questi corsi. Da adolescente, volevo più di ogni altra cosa diventare una stella della pallacanestro. Desideravo così tanto sfondare in questa http://www.macrolibrarsi.it/ 14 - La risposta professione che passavo il tempo a immaginare di vincere le partite di un campionato, di segnare quel punto vincente proprio allo scadere del tempo regolamentare e, ogni volta che scendevo in campo, guardavo nella mia testa questo film. A sera, andavo a dormire portando il pallone da basket con me nel letto. E fino al giorno dell’incidente, sono stato un giocatore che faceva la differenza. Dopo il diploma, tuttavia, non si trattava più di vincere sul parquet. Adesso il punto era vincere negli affari. Cominciai a osservare come si comportavano i migliori agenti del mio ufficio, a puntarli come un falco, ad ascoltarli quando erano al telefono e persino a partecipare alle loro riunioni solo per sentire esattamente cosa dicevano e in che modo. Iniziai a leggere voracemente e ad assorbire tutto ciò su cui riuscivo a mettere le mani e che poteva darmi dei suggerimenti su come fare successo nella mia nuova carriera. Ascoltavo delle audiocassette e partecipavo ai seminari. Uno di questi era tenuto da un uomo che successivamente diventò mio amico, mentore e socio in affari. Si chiama Bob Proctor. All’inizio degli anni Sessanta, Bob si era trasferito da Toronto, la sua città natale, a Chicago per lavorare con Earl Nightingale, l’uomo che una decina d’anni prima aveva lanciato l’industria dello sviluppo personale. Le famose registrazioni audio di Nightingale, The Strangest Secret, furono le prime incisioni non musicali della storia a superare il milione di copie vendute. Earl Nightingale, a sua volta, aveva appreso la sua filosofia da Napoleon Hill, l’autore di quello che probabilmente è il libro più conosciuto di tutta la letteratura dell’autorealizzazione: Pensa e arricchisci te stesso. Da Napoleon Hill a Earl Nightingale a Bob Proctor, c’era un tema ricorrente che legava i loro insegnamenti: il segreto del nostro successo risiede nel controllo dei nostri pensieri. Questi maestri mi stavano dicendo che gli unici limiti che http://www.macrolibrarsi.it/ 1. Dentro la scatola: la storia di John - 15 esistono tra noi e il raggiungimento dei nostri traguardi sono quelli che noi stessi ci poniamo per mezzo dei nostri pensieri limitanti. Ciò che dicevano era del tutto sensato per me; non sapevo in che modo o perché funzionasse, ma mi sembrava che la verità contenuta nelle loro parole fosse lampante. Ben presto cominciai a dare molta importanza all’attività di scrivere i miei obiettivi (e infatti conservo ancora una copia degli obiettivi da me accuratamente scritti nell’estate del 1982). Cominciai a scrivere delle affermazioni e a costruire con le parole delle immagini vivide del tipo di successo che desideravo avere; in tal modo nutrivo il mio pensiero inconscio con nuove immagini dei miei obiettivi e realizzavo nuovi film mentali dei miei successi di imprenditore seriale. Quell’anno, il mio primo anno nel settore immobiliare, guadagnai all’incirca 30.000 dollari. Non male per un ventenne, pensai. Nel mio secondo anno, i miei introiti ammontarono a 150.000 dollari. Questa tecnica di stabilire degli obiettivi, di visualizzare, di fare delle affermazioni e ripeterle funzionava! Dopo quel grandioso secondo anno, decisi di prendermi una pausa di riflessione e di espandere i miei orizzonti. Presi i miei risparmi e partii per fare un viaggio attorno al mondo. Il mio viaggio durò più di un anno e mi portò nei quattro angoli del mondo dove ebbi la possibilità di conoscere altre culture e visioni del mondo e di espandere la mia comprensione di ciò che è possibile. All’inizio del 1984, tornai a Toronto e ripresi a lavorare nel mio ufficio di agente immobiliare. Ma era chiaro che non vi sarei rimasto a lungo. Avevo voglia di sapere di più, di fare di più e di essere di più. Qualche anno più tardi, alla fine del 1986, Walter Schneider e Frank Polzler, i due imprenditori che avevano rilevato i diritti di affiliazione dell’enorme organizzazione immobiliare RE/MAX per il Canada occidentale (e che oggi sono i http://www.macrolibrarsi.it/ 16 - La risposta concessionari di maggior successo al mondo), mi contattarono dandomi la notizia che RE/MAX era alla ricerca di un concessionario per lo Stato dell’Indiana. Sapevano che io non vedevo l’ora di fare un salto di qualità e avevano deciso di propormi di entrare in società con loro purché fossi stato disponibile a trasferirmi nell’Indiana. Mi dissero: “John, ti piacerebbe trasferirti nell’Indiana?”. Risposi: “Non vedo l’ora. Quando devo partire?”. E poi aggiunsi: “Dov’è che devo andare?”. Non avevo neanche ascoltato la parte relativa all’Indiana. Avevo sentito solamente: “Ti piacerebbe trasferirti?” e avevo capito che mi stavano offrendo un’opportunità che non potevo lasciarmi sfuggire. Durante la mia prima settimana nell’Indiana, un giornalista dell’Indianapolis Business Journal venne a domandarmi quali fossero i nostri piani. “In cinque anni”, gli risposi, “diventeremo la più grande agenzia immobiliare dello Stato dell’Indiana e arriveremo a vendere immobili per un miliardo di dollari”. Il giornalista si appuntò le mie parole e poi mi chiese all’improvviso: “Quindi ha già avuto un contatto con…” e mi snocciolò i nomi degli amministratori della più grande società immobiliare della zona. “Hm, perché me lo chiede?”, replicai esitando. Il giornalista sogghignò. “Credo che lei già sappia che la loro azienda è presente in questo Stato da quasi ottant’anni e controlla il 70% del mercato immobiliare”. Non ne avevo idea. Non avevo mai neanche sentito nominare le persone di cui mi stava parlando. Non sapevo nulla del mercato immobiliare dell’Indiana e, in realtà, non sapevo nulla di come gestire l’attività, per non parlare di come si facesse a raggiungere un volume di vendite tanto elevato. E per di più davanti a una concorrenza così dominante e ben radicata sul territorio. Il giornalista rise. Era chiaro che avevo fatto un passo falso e che rischiavo di non riprendermi più da tale infelice sortita. E http://www.macrolibrarsi.it/ 1. Dentro la scatola: la storia di John - 17 infatti, pochi giorni dopo, apparve la mia foto sul giornale che accompagnava un articolo intitolato “Un miliardo di dollari entro cinque anni”. Ero diventato la barzelletta della città. Ero una barzelletta, sì, ma solo fino a cinque anni più tardi quando la mia società fatturò 1,2 miliardi di dollari. La visualizzazione e le affermazioni funzionavano davvero. Il perché e il come questo accadesse era ancora un mistero per me, ma all’epoca non mi importava: l’importante era che funzionava! Nel 1995 cominciai a realizzare quelle che i miei mentori chiamavano le tavole delle visioni. Si trattava di ritagliare delle immagini che rappresentavano degli obiettivi e dei sogni che desideravo realizzare e di incollarle su delle bacheche. L’idea era quella di creare dei promemoria quotidiani della direzione che volevo far assumere alla mia vita. A quell’epoca non ero ancora in grado di comprendere la potenza di questo esercizio, ma presto le cose sarebbero cambiate. Diressi quell’area della RE/MAX per dieci anni e la feci crescere arrivando ad aprire 75 uffici e ad assumere mille persone. Ma cominciavo ad avvertire nuovamente in me la voglia di cambiare: era arrivato il momento di cercare nuove e maggiori opportunità. Assunsi e preparai una persona che potesse sostituirmi, feci mettere tutti i miei beni in un magazzino e lasciai l’Indiana per tornare in Canada. Negli anni successivi mi trasferii varie volte assieme alla mia famiglia, alla ricerca della successiva grande opportunità. Investii in alcune aziende e lavorai come consulente per altre e intanto continuavo a muovermi e a cercare. Alla fine del 1998, il mio amico Len McCurdy mi invitò a San Francisco per dare un’occhiata a qualcosa che suo figlio Kevin e il suo amico Howard avevano sviluppato. “Questo programma è strepitoso”, mi disse Len. “Ti consente di fare un tour virtuale in un’auto o in un hotel tramite http://www.macrolibrarsi.it/ 18 - La risposta Internet, senza la necessità di effettuare download o installare altri programmi. Lo devi vedere”. Stimavo molto Len e sapevo che lavorare con lui significava avere una grande opportunità di imparare e crescere. L’ultima azienda che aveva creato valeva una fortuna quando la cedette alla IBM. Volai a San Francisco e non mi ci volle un grande sforzo di immaginazione per capire che questo software online che Kevin e il suo amico avevano sviluppato avrebbe consentito delle applicazioni favolose nel settore immobiliare, in quello della vendita di automobili, nella pubblicità alberghiera e potenzialmente in qualsiasi settore. Len mi propose di fare una società della quale sarei stato vicepresidente addetto alle vendite e al marketing; accettai senza esitazioni. E poi disse una cosa che mi lasciò stupefatto: “Perché non lanciamo questa società sul mercato azionario? Potremmo riuscirci entro il prossimo autunno”. Voleva arrivare a fare un’offerta pubblica iniziale in soli nove mesi. Anche nel contesto dell’inebriante boom delle aziende punto-com che stavamo vivendo in quegli anni, questo obiettivo era decisamente esorbitante. Ma Len sapeva bene come raggiungere degli obiettivi straordinari; aveva letto gli stessi libri che avevo letto io e aveva seguito i miei stessi corsi. Sapeva che i nostri unici limiti sono quelli che noi stessi poniamo ai nostri pensieri. Feci un gran respiro e dissi: “Certo, facciamolo!”. Ci trasferimmo da Vancouver in California e io passai l’anno successivo volando avanti e indietro da Los Angeles a San Francisco. Avviammo la nostra società all’inizio del 1999; nove mesi dopo piazzammo una vincente offerta pubblica iniziale sul listino NASDAQ, seguita da una fusione con un’altra società che portò la nostra valutazione di mercato a 2,5 miliardi di dollari. Questa impetuosa avventura ebbe tre conseguenze: fu la prova più evidente che avessi mai visto del potere dei nostri http://www.macrolibrarsi.it/ 1. Dentro la scatola: la storia di John - 19 pensieri; mi diede i mezzi finanziari per ritirarmi dagli affari; mi mise di nuovo addosso quella voglia di muovermi e di cercare nuovi orizzonti. Non era affatto chiaro quali fossero questi orizzonti, ma non c’era assolutamente alcun dubbio riguardo alla città nella quale volevo vivere in attesa di scorgerli: San Diego. Vivere a San Diego era uno dei miei sogni da oltre vent’anni. Parecchio tempo prima, nel 1982, nel mio viaggio attorno al mondo, mi era capitato di visitare San Diego e stregato dalla città mi ero detto: “Un giorno, quando potrò permettermi di vivere dove voglio, vivrò qui”. Ora, all’inizio del 2002, vivevo con la mia famiglia in una casa in affitto sulla costa di San Diego e avevamo cominciato la nostra caccia alla casa dei sogni. Entro aprile avevamo acquistato una meravigliosa proprietà per cui mandai a prendere tutti i beni che erano rimasti nel magazzino dell’Indiana per anni. Qualche settimana dopo, arrivarono tutti i mobili insieme a decine di scatole di cartone. Ecco dunque spiegato il perché quella fatidica mattina di maggio mi trovavo nello studio della mia nuova casa pieno zeppo di scatole ancora chiuse. Mio figlio Keenan, che aveva sei anni, era seduto su una scatola vicino alla porta della stanza e dondolava le gambe facendole sbattere contro la scatola. Gli dissi: “Tesoro, ti dispiacerebbe non far sbattere le gambe in quel modo? Sto cercando di lavorare un po’ e quel rumore mi distrae”. “Papà”, mi disse continuando a far sbattere le gambe rumorosamente, “cosa c’è nella scatola?”. Diedi un’occhiata alla scritta scarabocchiata sul fianco della scatola e dissi: “Qui ci sono le tavole delle visioni che avevo costruito nell’Indiana. Ti ricordi di quando stavamo in Indiana?” Keenan era molto piccolo quando avevo preparato quelle scatole. http://www.macrolibrarsi.it/ 20 - La risposta “Cos’è una tavola delle visioni?”, mi chiese. Gli spiegai nel modo più semplice possibile che sono delle tavole sulle quali incollo le immagini delle cose che desidero o degli obiettivi che desidero raggiungere nella mia vita. “E perché fai questa cosa?”. Ero tentato di rispondergli, “Perché è così e basta” e di finire là quella conversazione per poter tornare al mio lavoro, ma un’occhiata al visino di Keenan, che si stava decisamente divertendo a scorazzare libero in questa nuova grande casa, mi fece cambiare idea. Da piccolo mi ero ripromesso che quando sarei stato grande abbastanza (e possibilmente maturo abbastanza) da avere dei figli, non avrei mai detto loro, “Perché è così e basta”. Così tagliai il nastro adesivo, aprii la scatola e tirai fuori la prima tavola delle visioni. C’era una foto della Mercedes che avevo desiderato e poi comprato, guidato, goduto e venduto. C’era l’immagine di un bell’orologio da polso e accanto quella di un bel paio di scarpe in pelle di coccodrillo. Guardai le immagini per un momento, ricordandomi di quando le avevo incollate lì e poi presi la seconda tavola. Ci trovammo davanti agli occhi la fotografia di una grande, sorprendente e meravigliosa casa. La prima cosa che pensai fu: “Un momento, come mai questa foto si trova qui?”. In qualche modo una brochure dell’agente immobiliare doveva essere finita nella scatola poco prima del trasloco. Ma, un momento, questo era impossibile. Quella scatola era stata sigillata per anni! Fissai attentamente la foto. Non era una brochure. L’immagine era incollata alla tavola. Allora cominciai a piangere. Lì, su quella mia vecchia tavola delle visioni, c’era un’immagine che avevo ritagliato da una vecchia rivista di case da sogno cinque anni prima nell’Indiana. Era una casa unica, con 188 finestre, 320 alberi d’arancio, due alberi di limoni e una serie di altre caratteristiche uniche. Non c’era alcun http://www.macrolibrarsi.it/ 1. Dentro la scatola: la storia di John - 21 dubbio. Era proprio l’immagine della casa nella quale io e mio figlio eravamo seduti in quel momento. Non era una casa come quella. Era proprio quella! Quando avevo ritagliato l’immagine dalla rivista, non sapevo neanche dove si trovava o quanto sarebbe potuta costare. Era semplicemente una foto su una rivista. La mia mente cominciò a elaborare rapidamente. Quante avrebbero potuto essere le probabilità che sarei stato proprio io a comprare quella casa? Da dove bisognava cominciare per calcolare quelle probabilità infinitesimali? In quel momento, all’improvviso, seppi cosa avrei fatto per il resto della mia vita. Chi ha visto il film The Secret, ha presente la scena in cui descrivo questo evento. Nel film, non abbiamo avuto la possibilità di descrivere cosa successe dopo. Questo avvenimento fu un evento cardine della mia vita, un’epifania che ha guidato la mia vita da quel momento in poi e che è alla base della nascita di questo libro. Per vent’anni mi sono impegnato costantemente e accuratamente nella pratica delle affermazioni, dell’impostazione di obiettivi ben chiari, della visualizzazione e della meditazione e in tutto questo tempo ho avuto ampie dimostrazioni dell’efficacia di queste tecniche. Ma non avevo mai saputo perché fossero così efficaci e, in realtà, non me ne ero interessato più di tanto. Adesso era arrivato il momento di sapere. Nel 2000 mi ero appena ritirato dagli affari, non avevo particolari impegni, nessuna prospettiva immediata e nessuna pressante necessità di avviare un’attività. Mi trovavo in quella fortunata posizione che auguriamo a tutti i lettori di questo libro, quella della completa libertà finanziaria. Non avevo la necessità di lavorare. Perciò questo divenne il mio lavoro. La pressante necessità di sapere in che modo la mia futura casa era finita in quella scatola di cartone divenne la mia occupazione. http://www.macrolibrarsi.it/ 22 - La risposta Cominciai a fare un elenco dei maggiori scienziati nei diversi campi che sembravano collegati a questa ricerca e quindi iniziai a leggere tutto ciò che avevano scritto. Quindi girai il paese in lungo e in largo per assistere alle loro lezioni e alle loro conferenze e arrivai persino a telefonare ad alcuni di loro. Nei mesi e negli anni successivi, ebbi la possibilità di comunicare con le menti più brillanti nei settori della fisica quantistica, delle neuroscienze, della filosofia e di tutta una serie di altri campi connessi. Quello che mi dissero mi aprì completamente la mente. Le loro teorie spiegavano in che modo ero arrivato a costruire un’azienda di successo dopo l’altra e in che modo avevamo finito con l’andare ad abitare nella casa dei sogni che avevo racchiuso in quella scatola di cartone. Nei prossimi capitoli, porteremo anche te dentro quella scatola magica e condivideremo con te alcune delle cose straordinarie che questi scienziati ci hanno insegnato. http://www.macrolibrarsi.it/ 2. Alla scoperta di come funziona il mondo N el 1633, un anziano astronomo di nome Galileo Galilei fu portato davanti all’Inquisizione romana, processato per eresia e condannato a passare il resto della sua vita in prigione. Qual era il suo reato? Aveva verificato l’idea, proposta un secolo prima dal grande astronomo cattolico Niccolò Copernico, secondo la quale la Terra non si trovava al centro del sistema solare. Galileo affermava, infatti, che era esattamente il contrario: il Sole si trova al centro e la Terra è semplicemente uno dei vari pianeti che gli girano attorno. Questa idea fu considerata diametralmente opposta alla posizione delle Sacre Scritture. Galileo fu obbligato ad abiurare e a rinnegare le sue idee, mentre il suo libro Dialogo sopra i massimi sistemi, fu proibito. La condanna all’ergastolo dell’anziano scienziato fu successivamente convertita in arresto domiciliare così che Galileo poté vivere il resto dei suoi giorni nella sua casa nei pressi di Firenze, dove finì per diventare cieco. Tuttavia, le idee di Galileo resistettero alla condanna e gli accurati esperimenti e i modelli matematici che utilizzò nel suo tentativo di comprendere la natura costituirono la base sulla quale si sarebbe sviluppata la scienza moderna. Tre secoli più tardi, un fisico tedesco di nome Albert Einstein riconobbe in Galileo il “padre della scienza moderna”. Per più di mille anni, prima di Galileo, la scienza si era occupata della creazione di descrizioni intellettualmente sod- http://www.macrolibrarsi.it/ 24 - La risposta disfacenti della realtà piuttosto che di verificare se quelle descrizioni potevano essere provate. Grazie a Copernico e a Galileo, gli scienziati europei poterono cominciare il loro lavoro di vigorosa ricerca dell’evidenza empirica. Gli esperimenti immaginati dovevano essere seguiti da veri esperimenti fisici, proprio come aveva fatto Galileo quando aveva fatto cadere due oggetti dalla torre di Pisa per verificare l’affermazione di Aristotele che un oggetto pesante cade più velocemente di un oggetto leggero (affermazione che si rivelò essere falsa). Dai tempi di Galileo in poi, le precise osservazioni degli scienziati hanno contribuito a creare un’immagine del mondo che rassomiglia molto a un meccanismo a orologeria. Per questa pratica non erano necessarie idee come anima, spirito o coscienza. Il filosofo e matematico francese Cartesio, contemporaneo di Galileo e oggi considerato come il “padre della filosofia moderna”, dichiarò che il modo migliore per comprendere come funziona il mondo è quello di dividere l’esistenza in due parti: il mondo obiettivo o materiale, governato dai principi della scienza e il mondo soggettivo dello spirito e dell’anima, che doveva essere di competenza della Chiesa. Cartesio è famoso per la sua affermazione Penso, dunque sono. Ma in realtà la parte relativa al penso era un mistero per Cartesio così come lo sarebbe stato per gli scienziati nei secoli a venire. In che modo riusciamo a pensare? Da dove vengono i nostri pensieri? In che modo i pezzi di materia fisica che costituiscono il nostro cervello riescono a generare la coscienza? Come il fisico contemporaneo John Hagelin si è giustamente chiesto: “Esiste un profondo problema filosofico di fondo: come è possibile ottenere la coscienza a partire da un pezzo di carne?”. Nonostante la netta divisione del reale effettuata da Cartesio, il senso comune suggerisce che i nostri pensieri devono essere collegati al resto dell’esistenza in qualche modo. Ma in che modo? Le risposte a queste domande aprono un intero mondo http://www.macrolibrarsi.it/ 2. Alla scoperta di come funziona il mondo - 25 di possibilità rispetto a ciò che possiamo ottenere nella nostra vita e costituiscono una parte fondamentale della Risposta. Un mondo dentro l’atomo Dopo Galileo e Cartesio, venne Isaac Newton. Anche lui riprese l’idea della natura come macchina e la dettagliò scoprendo le precise leggi che governano il funzionamento di tale macchina. Tutta la fisica classica e di fatto tutta la scienza moderna, è stata costruita sulle fondamenta create da Newton che descrisse un universo fatto di spazio vuoto tridimensionale all’interno del quale gli oggetti fisici si muovono secondo delle leggi immutabili. Queste leggi del movimento hanno reso possibile i progressi della moderna tecnologia, dal motore a vapore fino alle sonde spaziali che hanno analizzato il suolo di Marte. Ciò che siamo riusciti a realizzare tramite l’applicazione delle leggi di Newton è stato davvero sorprendente. Ma alla fine la scienza ha raggiunto i limiti della visione del mondo newtoniana. Man mano che gli strumenti sono diventati più sofisticati, le esplorazioni del mondo fisico ci hanno portati nel cuore dell’atomo dove abbiamo visto che la natura si comporta in modo alquanto diverso rispetto alle descrizioni date da Cartesio e da Newton. All’alba del ventesimo secolo, quella visione del mondo meccanicistica ordinata e obiettiva cominciò a non reggere più. La scoperta della radioattività alla fine dell’800, permise agli scienziati di guardare nel mondo racchiuso nel nucleo dell’atomo. Quel mondo li stupì perché si resero conto che a livello subatomico gli oggetti non si comportavano affatto secondo quanto previsto dalle leggi newtoniane. Anzi, l’atomo stesso si rivelò essere una sorta di illusione: più gli scienziati lo osservavano, meno sembrava esistere. http://www.macrolibrarsi.it/ 26 - La risposta Il termine atomo è stato coniato nell’antica Grecia e indica un’“unità indivisibile”. Per tutto il diciannovesimo secolo, gli scienziati hanno creduto che il nostro intero universo fisico fosse composto da queste particelle elementari. La radioattività ci ha mostrato che l’atomo, in realtà, è divisibile e che al suo interno si verifica tutta una serie di nuovi fenomeni da esplorare, misurare e descrivere. Con il cambiamento della nostra visione dell’atomo, le fondamenta della fisica classica sono crollate. La nostra visione del mondo era pronta per una radicale trasformazione. Tutto è energia A cosa pensi se pronuncio il nome di Albert Einstein? Magari ti viene in mente una selvaggia criniera di capelli bianchi o forse quella famosa fotografia dell’illustre fisico che mostra la lingua al fotografo. Oppure ti viene in mente una sola parola: “Genio”. Qualunque sia l’immagine di Einstein che ti viene in mente l’associ, tuttavia, a una formuletta: E=mc2. Perché mai un’equazione matematica che descrive una complessa teoria è così famosa che anche i non specialisti la riconoscono immediatamente? Perché grazie a quella semplice equazione, “l’energia è uguale alla massa moltiplicata per la velocità della luce al quadrato”, Einstein ha infranto secoli di pensiero e ha modificato radicalmente la nostra idea di come funziona il mondo. Nel suo sforzo di spiegare lo strano comportamento della luce, Einstein si è reso conto che l’unica soluzione possibile era quella di smettere di considerarlo all’interno dell’ordinata cornice della fisica newtoniana. Al suo posto, ha introdotto la sua idea di come funziona il mondo: la teoria della relatività. Un motivo per cui l’idea di Einstein risultò così rivoluzionaria è che per la prima volta descriveva in che modo l’energia e la materia sono non solo legate tra loro, ma come l’una possa es- http://www.macrolibrarsi.it/ 2. Alla scoperta di come funziona il mondo - 27 sere trasformata nell’altra. Era stata trovata una crepa nel muro che separa il mondo della materia da quello dell’energia. Ora l’elegante e definito mondo della fisica classica newtoniana doveva mettersi da parte e lasciare spazio all’impreciso, strano e quasi inimmaginabile mondo della meccanica quantistica. La meccanica quantistica è lo studio di come il mondo funziona all’interno dell’infinitamente piccolo, a dimensioni molto inferiori rispetto a quelle dell’atomo. Man mano che gli scienziati studiavano la natura della realtà su scale sempre più piccole, qualcosa di strano cominciava ad accadere: più andavano in profondità all’interno della realtà, più questa sembrava svanire. La ricerca della particella di materia più piccola conosciuta portò, invece, alla scoperta di piccoli e tuttavia elusivi pacchetti di energia che i fisici chiamarono quanti. La scoperta di Einstein si può riassumere in questa frase: tutto è energia. Le rocce, i pianeti, un bicchiere d’acqua, le parti del nostro corpo, tutto ciò che riusciamo a toccare, assaporare, odorare: tutto è composto da molecole, composte di atomi, fatti di protoni, elettroni e neutroni, fatti a loro volta di piccoli pacchetti di energia vibranti. Ed è qui che la meccanica quantistica si incrocia con ciò che ho trovato quella mattina di maggio nella scatola di cartone. Le scoperte della fisica sono strettamente legate con il modo in cui creiamo la vita dei nostri sogni realizzando l’attività che desideriamo. Perché una volta appreso che tutto è energia, che non esiste nessuna distinzione tra materia ed energia, allora anche il confine tra il mondo fisico e il mondo dei nostri pensieri svanisce. Leggere la mente di Dio Nei decenni successivi all’elaborazione da parte di Einstein della teoria della relatività, la meccanica quantistica http://www.macrolibrarsi.it/ 28 - La risposta cominciò a osservare alcuni strani fenomeni. I piccoli pacchetti di energia denominati quanti avevano dei comportamenti bizzarri, tra cui l’inspiegabile capacità di influenzarsi a vicenda, una proprietà chiamata non-separabilità. Nel suo libro Risacralizzare il cosmo (Apogeo 2008), il fisico Ervin Laszlo descrive una serie di esperimenti condotti da Cleve Backster, un esperto nell’uso della macchina della verità. Backster prese alcuni globuli bianchi dalla bocca dei suoi pazienti e li coltivò in provetta. Quindi trasferì una delle colture in un luogo distante più di dieci chilometri. Successivamente collegò la macchina della verità alle colture ed effettuò una serie di esperimenti sui suoi pazienti. Durante uno dei suoi test, mostrò a un suo paziente un programma televisivo che parlava dell’attacco giapponese del 1941 a Pearl Harbor. Il paziente era un ex marinaio che aveva vissuto in prima persona l’attacco. Quando sullo schermo apparve il volto di un marinaio, il paziente ebbe una reazione emotiva visibile; in quel preciso momento, l’ago della macchina della verità situata a dieci chilometri di distanza si mosse proprio come se fosse stato collegato al paziente stesso e non a una semplice provetta contenente i suoi globuli bianchi. Durante gli esperimenti successivi furono modificate le circostanze e le distanze furono aumentate fino a decine e centinaia di chilometri con risultati altrettanto sorprendenti. Com’è possibile un fenomeno del genere? Secondo le scoperte della meccanica quantistica, le particelle del corpo del marinaio sono sempre connesse le une con le altre e non importa quale sia la distanza che le separi: continueranno comunque a influenzarsi a vicenda. Ma c’è di più: questo effetto sembra manifestarsi a velocità ben superiori a quelle della luce e questo viola una delle regole fondamentali di Einstein. Gli scienziati hanno chiamato questa sbalorditiva capacità di http://www.macrolibrarsi.it/ 2. Alla scoperta di come funziona il mondo - 29 interconnessione istantanea nonlocalità. Einstein usava un termine meno tecnico per descriverla: la chiamava terrificante azione a distanza. Cos’è questa forza? Potrebbe trattarsi di qualcosa di ancora più basilare dell’energia? I ricercatori hanno quindi cominciato a cercare una forza di base che mettesse insieme tutti i diversi tipi di energia conosciuti. Questa ricerca di un’unica equazione matematica responsabile del comportamento di tutte le forze dell’universo conosciute, una teoria dei campi unificati o “teoria del tutto”, è diventata il santo Graal della scienza. Alcuni astrofisici di punta, come Stephen Hawking, sostengono che quando arriveremo a conoscere questa teoria del tutto, conosceremo la mente di Dio. Una strana scoperta: il pensiero influenza la materia A vent’anni di distanza dal fondamentale lavoro di Einstein, si è verificata un’altra rivoluzione nel modo di concepire il mondo, altrettanto sconvolgente quanto quella di Einstein. Cominciò con due dei primi esploratori del mondo dei quanti, il fisico danese Niels Bohr e il suo allievo Werner Heisenberg. Bohr e Heisenberg studiarono il misterioso comportamento di queste minute particelle subatomiche e si accorsero che, dopo aver guardato in profondità nel cuore degli atomi, queste “particelle indivisibili” non assomigliavano affatto a piccoli sistemi solari in miniatura come si era pensato fino a quel momento. Si trattava di qualcosa di più complicato: erano più che altro dei minuscoli pacchetti di possibilità. Ogni particella subatomica non sembrava esistere come oggetto solido e stabile, bensì come potenzialità di una qualsiasi delle sue possibili forme. Il principio di indeterminazione di Heisenberg afferma che non è possibile misurare tutte le proprietà di una particella subatomica allo stesso tempo. http://www.macrolibrarsi.it/ 30 - La risposta Se si registrano le informazioni sulla posizione di un protone, ad esempio, non è possibile registrare la sua velocità o la sua traiettoria; se invece se ne rileva la velocità, la sua precisa posizione sfugge. Il lavoro di Bohr e di Heisenberg, suggeriva che nella sua forma fondamentale, la materia fisica, in realtà, non è ancora nulla. Secondo questa nuova scoperta, a livello subatomico, la realtà non è composta da sostanza solida, ma da campi di possibilità: ogni oggetto reale, in sostanza, non è un vero e proprio oggetto, ma più che altro la somma di una serie di schizzi o di idee di quell’oggetto. Una particella assume il carattere specifico di un qualcosa di materiale (in termini scientifici, le sue proprietà collassano in uno stato singolo) solo quando viene misurata e osservata. Questa è la parte veramente strana della scoperta: l’atto dell’osservazione, influenza il comportamento delle particelle. Ogni volta che gli scienziati cercano un elettrone, l’elettrone appare proprio nel punto in cui gli scienziati si aspettano di trovarlo. E non importa se la persona che effettua l’osservazione è uno scienziato o un conduttore di autobus. Anzi, la scoperta più bizzarra che si è fatta, è che la mera intenzione di misurare le particelle, anche senza effettuare l’atto in sé, influisce sulla particella in questione. Improvvisamente la soggettività, l’azione della coscienza su un frammento di materia, è diventata una componente essenziale della più profonda natura della realtà. L’energia di punto zero Con il procedere delle ricerche scientifiche su scale sempre più ridotte, si è arrivati a osservare un fenomeno veramente misterioso. È stato chiamato energia di punto zero perché, a livello infinitesimale, esiste una certa forza che rimane pre- http://www.macrolibrarsi.it/ 2. Alla scoperta di come funziona il mondo - 31 sente anche alla temperatura dello zero assoluto, quando tutte le altre forme di energia conosciute svaniscono. A questo livello, quelle connessioni istantanee tra particelle non separate, quelle azioni a distanza che Einstein aveva definito terrificanti, cominciano ad avere senso. Qui, al di sotto del livello stesso dell’energia, esiste un livello ancora più fondamentale. A questo livello, il campo di cui stiamo parlando, non può neanche essere definito “energia” e tuttavia non è neanche un campo di spazio vuoto. I fisici hanno compreso che può essere meglio descritto come campo di informazioni. In altri termini, l’oceano indifferenziato dal quale emerge l’energia, sembra essere un mare di pura coscienza dal quale la materia emerge in ammassi localizzati qua e là. La coscienza è ciò di cui è fatto l’universo; materia ed energia sono solo due forme assunte dalla coscienza. Ervin Laszlo chiama questo campo, che si trova alla base e collega tutto il reale, Campo A, in quanto ricorda l’antico concetto vedico del registro akashico, una sorta di archivio generale di tutta la coscienza dell’universo, compresa l’esperienza umana. Lo psicologo Carl Jung lo chiamava inconscio collettivo, mentre Teilhard de Chardin preferisce il termine noosfera. Rupert Sheldrake, invece, lo chiama campo morfogenetico. È stato intuito e descritto per migliaia di anni e con diversi termini e immagini nel corso della storia umana. Solo negli ultimi decenni la scienza ha cominciato a occuparsi di questo fenomeno che percepiamo da sempre, ma che non siamo mai riusciti a spiegare. Secondo Laszlo, “gli uomini dell’antichità sapevano che lo spazio non è vuoto; è l’origine e la memoria di tutto ciò che esiste ed è sempre esistito… [Questa verità] viene ora riscoperta dalla scienza più avanzata [e si afferma] come uno dei principali pilastri dell’immagine del mondo scientifico del ventunesimo secolo. Questo cambierà profondamente il concetto che abbiamo di noi stessi e del mondo”1. http://www.macrolibrarsi.it/ 32 - La risposta E infatti ha già modificato profondamente l’immagine di noi stessi e del nostro mondo e ora, questa verità, cambierà anche il modo in cui considererai la tua attività. Il pensiero crea ogni cosa A questo punto ti chiederai: “Ma cosa stanno cercando di dirmi?” Forse che tutto ciò che è, è fatto di pensiero? Che il pensiero crea il mondo fisico? Sì, questo è esattamente ciò che stiamo dicendo. Il punto raggiunto dall’umanità in questa epica ricerca per la comprensione del mondo può essere riassunto nel modo seguente: Tutte le cose del mondo fisico sono fatte di atomi. Gli atomi sono fatti di energia. L’energia è fatta di coscienza. I tuoi pensieri non sono semplicemente importanti, ma creano la materia. Il pensiero è il luogo da cui tutto viene. E i tuoi pensieri sono anche il punto da cui proviene la tua attività. Se tutto questo sembra difficile da comprendere e da accettare, immagina cosa deve essere stato per i contemporanei di Galileo accettare l’idea che la Terra viaggia nello spazio vuoto attorno al Sole. Per il comune cittadino del sedicesimo o diciassettesimo secolo, era così evidente e ovvio che la Terra fosse un qualcosa di fermo, che la proposta di Galileo non meritava neanche di essere discussa seriamente. Dopo tutto, si pensava a quell’epoca, se stessimo davvero viaggiando nello spazio, come mai non siamo spazzati via da venti forti come quelli degli uragani? Chiunque poteva rendersi conto che la Terra non poteva vagare nello spazio e che il nostro mondo stava fermo e basta. Prova a immaginare come veniva percepito il mondo migliaia di anni fa, nell’antichità, quando si credeva che la Terra fosse piatta. Non poteva non esserlo; quelle persone non potevano non credere all’evidenza che avevano davanti ai propri occhi. http://www.macrolibrarsi.it/ 2. Alla scoperta di come funziona il mondo - 33 Lo stesso accade oggi con le scoperte degli scienziati contemporanei. Ogniqualvolta la nostra visione del mondo viene modificata radicalmente, le nuove realtà proposte ci appaiono strane, bizzarre, surreali. Addirittura impossibili. “La Terra è tonda?”. “Stai dicendo che la Terra si muove? Che gira attorno al Sole? Che non accade il contrario?” “La materia e l’energia sono la stessa cosa? Intendi dire che la materia è fatta di energia?” “E ora cosa dici? Che la materia e l’energia e tutto ciò che c’è nel mondo è fatto di pensiero? E che i nostri pensieri influenzano la formazione della materia?” Sì, è così. Non sembra surreale? Ma anche per i filosofi presocratici era surreale l’idea di una Terra sferica. La verità è che noi non vediamo cosa c’è in realtà. Noi vediamo ciò che siamo preparati o condizionati a vedere. Si narra che quando la spedizione di Magellano raggiunse per la prima volta nella storia dell’uomo occidentale le coste dell’attuale Terra del Fuoco nel 1520, la popolazione locale, abituata a muoversi in canoa, non reagì in alcun modo particolare perché gli enormi vascelli europei rappresentavano un concetto così lontano dalla loro cultura che non erano nemmeno in grado di vederli. Agli occhi degli indigeni, quegli stranieri che apparivano dal nulla, su delle piccole barche simili a canoe, dovevano apparire come il Capitano Kirk e il Signor Spock nella serie Star Trek quando si materializzavano su un pianeta provenendo dalla loro astronave invisibile. L’espressione usata comunemente è: “Se non vedo, non credo”. Ma in realtà le cose non funzionano così. La realtà è più simile alla frase Se non credi non vedi. In modo reale e concreto, ciò in cui crediamo non riflette semplicemente ciò che c’è nella realtà, ma crea la nostra realtà. E questo è tanto più vero nella realtà dei grandi successi commerciali. Nei capitoli seguenti, entreremo in maggior dettaglio all’interno di questo processo e, passo dopo passo, analizzeremo la costruzione dell’attività dei sogni imparando per prima cosa a utilizzare la forza più potente dell’universo: le tue convinzioni. http://www.macrolibrarsi.it/ 34 - La risposta La forza più potente dell’universo Se l’idea che l’universo sia fatto di pensiero sembra stupefacente, la parte realmente stupefacente di questa verità è che il potere di cui stiamo parlando va al di là di qualsiasi comprensione. L’universo sembra essere strutturato secondo una serie di strati o livelli, come una cipolla o una matrioska. All’interno degli organismi troviamo delle cellule; all’interno delle cellule troviamo delle molecole e poi andando sempre più in profondità troviamo atomi, poi elettroni e protoni, quindi quark, bosoni, mesoni, fotoni e leptoni… Più il campo d’osservazione si fa piccolo, maggiore è la forza che racchiude. Più la natura va in profondità, più diventa dinamica. In altre parole, più il livello nel quale si penetra è fondamentale, maggiore è la forza che vi si trova. Prendiamo, ad esempio, la forza delle interazioni chimiche che opera a livello di molecole e di atomi. Confrontiamola con le forze nucleari che operano a livello del nucleo atomico, quindi a un livello di milioni di volte più piccolo: queste ultime sono infinitamente più potenti. Tuttavia i livelli di forza nucleare sono poca cosa rispetto ai livelli ben più profondi che la meccanica quantistica sta esplorando in questi anni. Secondo Laszlo, l’energia di punto zero ha una densità energetica di 1094 erg per centimetro cubo. Questo significa che in un singolo centimetro cubico di “spazio vuoto” c’è un’energia di diecimila miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di volte superiore a quella di tutta la materia dell’universo conosciuto. E stiamo parlando di un solo centimetro cubo di spazio vuoto. Immaginiamo cosa può esserci in un litro. http://www.macrolibrarsi.it/ 2. Alla scoperta di come funziona il mondo - 35 In che modo la meccanica quantistica può aiutarti a realizzare l’attività dei tuoi sogni Nel 1902, due anni dopo che il fisico Max Planck ebbe coniato il termine quanto per descrivere la realtà primigenia della luce, un giovane scrittore inglese di nome James Allen firmò un libro intitolato As a Man Thinketh (Sei come pensi di essere, BIS Edizioni 2008) il cui titolo e il cui messaggio derivavano dal versetto biblico Ciò che un uomo pensa, così egli è2. In quel periodo, pochi avrebbero associato i due uomini e il loro lavoro, ma ora, con le conoscenze dateci da un secolo di scoperte, siamo in grado di comprendere il legame tra loro. Mentre gli scienziati hanno utilizzato la parte restante del secolo per navigare verso gli orizzonti individuati da pionieri come Planck, Einstein, Bohr e Heisenberg, che avrebbero portato infine alla scoperta del vuoto quantico, i filosofi del successo come Napoleon Hill, Earl Nightingale e Bob Proctor hanno lavorato per applicare queste scoperte al mondo pratico della realizzazione dell’uomo. L’idea che i nostri pensieri abbiano un effetto diretto e che siano la causa della nostra realtà è da sempre presente in noi, anche se è stata sempre un’idea alla quale le persone razionali non potevano aderire, un’idea che poneva più domande che risposte. Oggi, la scienza ci ha fornito una serie di risposte. Pensiamo a quella sbalorditiva quantità di energia presente in un centimetro cubico di “spazio vuoto” o di coscienza. La celebre affermazione di Victor Hugo, “Non c’è nulla di più potente di un’idea i cui tempi sono ormai maturi”, non è più, oggi, una semplice metafora. Forse all’epoca, l’illustre scrittore non poteva rendersene conto, ma ci stava fornendo una descrizione accurata del modo in cui funziona la realtà. Il pensiero è la forza più potente dell’universo. I nostri pensieri costituiscono un fattore capace di controllare ciò che realizziamo e creiamo nella nostra vita. http://www.macrolibrarsi.it/ 36 - La risposta L’idea precede la cosa. Questo è il motivo profondo per cui la casa dei miei sogni è diventata reale così come è accaduto per tutte le aziende che ho costruito. Lo stesso accade a tutte le persone nel mondo degli affari che hanno una visione e applicano queste strategie e queste tattiche. Comincia con un’immagine, un’idea in mente e prima che io sappia cosa è successo, mi ritrovo a vivere la realtà immaginata. La scienza ci dice che al di sotto del mondo come lo conosciamo, vi è un campo di coscienza pura, miliardi e miliardi di volte più potente di qualsiasi energia misurabile e ci dice che questo campo di coscienza assoluta conosce tutto ciò che accade, in qualunque punto dell’universo, in modo istantaneo e con la massima accuratezza. Questa idea non è così diversa dalle descrizioni che le persone hanno dato per millenni nel loro sforzo di afferrare la natura ultima della nostra sorgente universale, quella che alcuni chiamano Dio. Qualunque sia il nome che gli assegniamo, il quadro che ne emerge è quello di un mondo tenuto insieme da un’intelligenza infinitamente grande, onnipotente e onnisciente che si muove dietro tutto ciò che accade nel mondo dei fenomeni e ne costituisce la sorgente, l’autore e la destinazione finale. Questo è il mondo dei sogni nel quale viviamo ed è l’argilla da modellare e alla quale dare vita per creare la propria azienda dei sogni. Note 1Ervin Laszlo, Risacralizzare il cosmo. Per una visione integrale della realtà, Apogeo, 2008. 2Proverbi 23:7. La citazione è tratta dalla Bibbia di Re Giacomo in uso negli Stati Uniti. Lo stesso versetto dei Proverbi della Bibbia CEI in uso in Italia recita: “Perché come chi calcola fra di sé, così è costui” (N.d.T.).