VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE IUS 02 DELLA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE” (D.R. n. 337 del 18 giugno 2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27 giugno 2008) VERBALE DELLA VALUTAZIONE DEI TITOLI E DELLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE (n. 3) Il giorno 15 settembre 2011 alle ore 9.00 si riuniscono nei locali della Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di NAPOLI “PARTHENOPE” situati in via Ammiraglio Acton 38 – Napoli i commissari , secondo l’ordine di cui alla Nota Rettorale 21106 del 4 novembre 2010 prof. Mario Serio, ordinario, presidente prof. Alberto Maria Musy, ordinario, prof. Fabio Emilio Ziccardi, ordinario prof. Domenico Amirante, ordinario prof. Angelo Saturno, ordinario, segretario per procedere alla valutazione dei titoli dei candidati. La Commissione, appreso dagli Uffici che ai criteri di valutazione è stata data la dovuta pubblicità, e presa visione dell'elenco dei candidati al concorso trasmesso dall'Amministrazione, delle esclusioni e delle ammissioni operate dagli uffici (nota in data 15.9.2011 a firma del Responsabile del Procedimento Dott. Pelosi ed oggi dallo stesso consegnata alla Commissione) e delle rinunce sino ad ora pervenute (nessuna), prende atto che i candidati da valutare ai fini del concorso sono n. 7, e precisamente, in ordine alfabetico: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) Aceto di Capriglia Salvatore Bellantuono Giuseppe Di Costanzo Lucia Giuggioli Pier Filippo Resta Giorgio Saporito Livia Smorto Guido. La commissione apre il plico delle domande documentate pervenuto dall’amministrazione e i plichi del primo candidato secondo l’ordine alfabetico di cui sopra, Aceto di Capriglia Salvatore; verifica che il bando non prevede limitazioni al numero di pubblicazioni da indicare; verifica la corrispondenza di quanto indicato nell’elenco pubblicazioni e nel curriculum e nelle dichiarazioni sostitutive allegati alla domanda con quanto inviato nel plico delle pubblicazioni, procede quindi all’esame della domanda, del curriculum scientifico e didattico, dell’elenco e delle relative pubblicazioni, dando atto che i Commissari hanno già preso cognizione delle pubblicazioni presentate dai candidati. Al termine dell’esame della documentazione del candidato, ogni commissario, in ordine di anzianità nel ruolo, tenendo conto dei criteri generali stabiliti nella riunione preliminare, formula il proprio giudizio individuale. VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE IUS 02 DELLA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE” (D.R. n. 337 del 18 giugno 2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27 giugno 2008) ALLEGATO AL VERBALE n. 3 GIUDIZI INDIVIDUALI CANDIDATO: Aceto di Capriglia Salvatore Giudizio individuale del prof. Angelo Saturno Salvatore Aceto di Capriglia si è laureato in Giurisprudenza nel 1985 presso l'Università Federico II di Napoli. Dal 2001 al 2004 ha beneficiato di un assegno per la collaborazione ad attività di ricerca presso la Facoltà di Giurisprudenza della II Università di Napoli; nel 2005 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in “Diritto privato dell'economia e della finanza” presso il medesimo Ateneo. É stato professore a contratto di diritto delle assicurazioni nella Facoltà di Giurisprudenza della SUN. Attualmente é professore associato confermato di diritto privato comparato nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Napoli Parthenope, dove insegna Sistemi giuridici comparati e Diritto delle assicurazioni. Il candidato ha presentato due monografie, da valutare nell'ambito della procedura comparativa in epigrafe, l'una del 2003 intitolata “Ingiustizia del danno e interessi protetti. Un confronto tra modelli”, 2003, ESI, Napoli, pp. 1-290; l'altra intitolata: “Nuove frontiere della successione necessaria”, 2008, Giappichelli, Torino, pp. 1-292, oltre a scritti minori. La prima, anche nella nuova veste tipografica assunta con la edizione del 2008 (Il danno atipico, 2008, De Frede, Napoli), si limita a descrivere in maniera acritica, senza alcuno spunto di novità, la tematica del danno ingiusto, risolvendosi nella mera illustrazione di fattispecie tipiche. La frettolosa giustapposizione degli ordinamenti stranieri presi in esame non conduce, a dispetto delle intenzioni dichiarate, a conclusioni di rilievo sul piano della comparazione giuridica, alimentando la sensazione di un approccio indiretto alle fonti, di una scarsa attenzione al profilo funzionale degli istituti e di una applicazione non corretta del metodo comparativo. Il secondo lavoro monografico, lungi dal dimostrare la maturità del candidato sul piano scientifico, solleva ancor maggiori perplessità. L'ambizioso tema della successione necessaria è affrontato con assoluta superficialità sia attraverso le premesse, da cui muove l'indagine, confuse e poco comprensibili, sia per l'affastellamento delle tematiche trattate, sia infine per la totale assenza di originalità nelle conclusioni a cui perviene. Insoddisfacente è, altresì, il giudizio sugli altri scritti presentati dal candidato, i quali ora ripropongono, salvo modifiche formali, temi trattati nelle sopra menzionate monografie ora risultano risalenti nel tempo e, comunque, non pertinenti al settore scientifico disciplinare IUS/02. Le lacune e la discontinuità della produzione scientifica non consentono, pertanto, alla luce dei criteri preordinati dalla Commissione, e comparativamente rispetto agli altri candidati, di considerare il candidato meritevole di essere preso in considerazione ai fini della presente procedura. Giudizio individuale del prof. Alberto Maria Musy Il candidato è professore associato di diritto privato comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Napoli "Parthenope". Si presenta per questa valutazione con una serie di quattro volumi, una nota a sentenza ed una recensione. Proprietà funzionalizzata, del 1999 è uno studio sui nuovi profili del rapporto di locazione, ed i due scritti minori suddetti, non presentano aspetti comparativi, trattando solo questioni di diritto privato 1 italiano, e non possono essere qui utilizzati per la valutazione, seppure si apprezza la costanza negli studi civilistici. Un secondo volume, è stato pubblicato la prima volta nel 2001 e viene ripresentato in ristampa con data 2008. Il danno atipico, risulta essere una prima versione della monografia Ingiustizia del danno e interessi protetti - Un confronto tra modelli, del 2003, pure presentato alla valutazione, che unicamente sarà qui esaminato. L'opera si compone di una prima parte, in cui il tema dell'ingiustizia del danno viene esaminato alla luce della giurisprudenza di molteplici ordinamenti giuridici nonché della dottrina; nella seconda parte vengono passati in rassegna alcune figure di illecito con aspetti innovativi. Lo scritto è ricco di spunti, ma spesso non sviluppati in modo conclusivo, le fonti relative alla prima parte è un po‟ risalente (autori tra gli anni „80 e „90) e a volte limitata ai testi istituzionali; la seconda parte si presenta come un'esposizione seriale e dall'analisi delle singole figure casistiche non si riesce ad individuare una costruzione sistematica sufficiente a dare respiro scientifico innovativo all‟opera. In Nuove frontiere della successione necessaria, del 2008, l‟autore segue il medesimo impianto: vi è una parte introduttiva di inquadramento, ed un successivo esame di questioni di attualità in materia successoria. Il contenuto dello scritto presenta degli spunti assai innovativi che, tuttavia, non trovano adeguata dimostrazione (vedasi il caso dell'influenza del diritto comunitario in materia di successioni), mentre il profilo internazional-privatistico in materia di ordine pubblico viene trascurato, pure oggetto della pronuncia giurisdizionale commentata; non si comprende la connessione che il candidato conduce relativa ai profili comuni tra tutela della quota riservata e divieto del patto successorio. La seconda parte dell'opera, pur dando conto di questioni di rilevante interesse, non offre una guida efficace per la rilettura di questo settore, non riuscendo ad argomentare sulla base delle esperienze straniere citate – peraltro quasi esclusivamente quella “transalpina”. L'opera scientifica del candidato ne attesta l'ampiezza degli interessi di studio, ma deve essere valutato, alla luce di alcune incertezze metodologiche, sia nell‟utilizzo delle fonti comparative, sia nell‟adeguatezza e nella attualità delle fonti stesse, non aver ancora raggiunto piena maturità scientifica nella materia comparativa. Giudizio individuale del prof. Domenico Amirante Il candidato, attualmente in servizio presso la Facoltà di Giurisprudenza della Università degli studi di Napoli “Parthenope”, è professore associato di diritto privato comparato dal 2005, vantando quindi una discreta esperienza didattica. Il candidato presenta un‟ampia produzione, con quattro monografie ed un paio di scritti minori. Tuttavia la prima monografia (sulla proprietà “funzionalizzata”) non presenta profili di diritto comparato. La seconda e la terza monografia affrontano la stessa area tematica (quella del danno) esaminata sotto diversi profili fenomenologici. In particolare la terza monografia (Ingiustizia del danno e interessi protetti) risulta apprezzabile sia per l‟impianto comparatistico che per il tentativo di confrontare diversi modelli stranieri, pur se a tratti l‟aspetto descrittivo prevale su quello ricostruttivo. Anche l‟ultima monografia, in materia di successione, presenta caratteristiche analoghe, contenendo spunti di notevole interesse e mostrando l‟ampiezza degli interessi comparatistici del candidato, non sempre suffragati da capacità di ricostruzione sistematica. Giudizio individuale del prof. Fabio Emilio Ziccardi Il candidato è professore associato di diritto privato comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell‟Università degli Studi di Napoli “Parthenope”. Presenta a questa valutazione quattro volumi, una nota a sentenza ed una recensione. Il primo di tali volumi, Proprietà funzionalizzata, del 1999, uno studio sui nuovi profili del rapporto di locazione, ed i due scritti minori suddetti, non presentano aspetti comparativi, trattando solo questioni di diritto privato italiano, e non possono essere qui valutati, se non per apprezzare la costanza negli studi giuridici del candidato. 2 Un secondo volume, pubblicato una prima volta nel 2001 e presentato in una ristampa del 2008, Il danno atipico, risulta essere una prima versione della monografia Ingiustizia del danno e interessi protetti – Un confronto tra modelli, del 2003, pure presentato alla valutazione, che unicamente sarà qui esaminato. L‟opera si compone di una prima parte, ove la questione dell‟ingiustizia del danno viene esaminata alla luce della dottrina, e per alcuni sistemi anche della giurisprudenza di molteplici ordinamenti giuridici, e di una seconda parte nella quale vengono passati in rassegna una serie di figure di illecito con aspetti innovativi. Lo scritto è ricco di spunti, pur se la selezione delle fonti relative alla prima parte è a volte limitata, e la seconda parte si presenta come un‟esposizione seriale, ma dall‟esame delle singole figure problematiche presentate non emerge una costruzione sistematica. L‟ultima monografia presentata, Nuove frontiere della successione necessaria, del 2008, si struttura su simile partizione sistematica, con una parte introduttiva di inquadramento, ed il successivo esame di una serie di questioni di attualità in materia successoria. Devesi notare che alcune affermazioni contenute nello scritto, assai innovative (così, ad esempio, l‟asserito “impatto” del diritto comunitario sul diritto delle successioni, l‟intervento dell‟ordine pubblico, ed i rapporti tra tutela della quota riservata e divieto del patto successorio), lasciano perplessi in ordine alle motivazioni espresse. Anche la seconda parte dell‟opera, pur raccogliendo questioni di rilevante interesse, non sembra fornire una guida ad una rilettura sistematica di questo settore del sistema. Ad una valutazione complessiva, l‟opera scientifica del candidato, se da un lato ne attesta l‟ampiezza degli interessi di studio, manifesta per contro alcune incertezze metodologiche, intese non come obbedienza ad astratte tecniche di redazione dello scritto, ma come criteri di organizzazione del medesimo, e degli argomenti in esso trattati. Giudizio individuale del prof. Mario Serio Professore associato di IUS02 all‟Università Parthenope dall‟11 marzo 2005. Presenta i seguenti lavori minori: a) Recensione ad Angela Lezza Affatati , La rilevanza dell‟uso nel contratto di locazione (del 1989), in Rassegna di Diritto Civile, senza data- : Lavoro non valutabile perché estraneo alla disciplina oggetto di concorso (si tratta, dunque, di lavoro non originale ed in materia di diritto civile italiano); b) Contrattazione assistita ed accordi in deroga, in Rassegna di diritto civile 1998, pagg. 151163, nota a Corte Cost. 309/1996; brevissimo lavoro non valutabile per le stesse ragioni sub a); Il candidato presenta, altresì, le seguenti monografie: a) Monografia dal titolo “Proprietà funzionalizzata”, Napoli 1999, pagg. 13-325 più appendice legislativa: il lavoro è diviso in quattro capitoli tutti dedicati al tema delle locazioni (tipologie; problemi ermeneutici; liberalizzazione del mercato immobiliare), il primo dei quali affronta l‟aspro tema teorico della funzionalizzazione proprietaria. Il lavoro è di puro diritto interno e non presenta spunti, approfondimenti, ambiti di indagine comparatistica; b) Monografia dal titolo “Ingiustizia del danno e interessi protetti - Un confronto tra modelli”, Napoli 2003, pagg. 7-301. Il lavoro è diviso in tre capitoli (ingiustizia del danno, figure sintomatiche di danno ingiusto e interessi protetti, selezione dell‟interesse e modelli di tutela) e si propone di esaminare il tema della responsabilità civile nelle principali esperienze giuridiche europee, sia di civil law che di common law. L‟indagine si sofferma in particolare sugli aspetti oggettivi della responsabilità civile, ed in particolare sui criteri determinativi della ingiustizia del danno e sulla selezione degli interessi meritevoli di tutela analiticamente passati in rassegna anche grazie ad una pluralità di utili raffronti giurisprudenziali. Le conclusioni cui il lavoro perviene tentano di coniugare l‟esigenza di arricchimento delle figure di interessi tutelabili con quella di mantenere ferma quella che l‟autore definisce la “fissità del criterio” relativo. Il lavoro appare ricco di informazioni e di riferimenti comparatistici, governati con metodo apprezzabile ed adotta conclusioni che, pur non spiccando per originalità o nettezza, appaiono ragionevolmente argomentate; 3 c) Monografia dal titolo “Il danno atipico”, Napoli, 2000, pagg. 7 – 320; il lavoro è diviso in 4 capitoli (concernenti il “novello concetto di danno”, la relativa “evoluzione teoretica”, la perdita di chance come nuova categoria di danno, la tipologia delle nuove ipotesi di danno c.d. atipico”). Il lavoro tratta temi che più compiutamente ed in forma più ragionata ed estesa saranno poi in modo maggiormente adeguato approfonditi nel lavoro del 2003 di cui alla lettera che segue. L‟indagine, che pur racchiude riferimenti comparatistici (in particolare all‟esperienza francese) si segnala per il carattere più spiccatamente pratico, essendo tesa alla individuazione casistica di nuove figure di danno. d) Monografia dal titolo, “Nuove frontiere della successione necessaria”, Torino, 2008, pagg. 9 – 291. Il lavoro è diviso in tre capitoli (dedicati rispettivamente ai principi del diritto successorio alla stregua delle comunicazioni tra sistemi diversi e del radicamento nelle tradizioni -, alle nuove forme di unione familiare, alla quota di riserva in relazione all‟esercizio dell‟autonomia testamentaria). L‟indagine si avvale del raffronto con esperienze straniere europee, che vengono descritte con riferimento ai formanti normativi (e, per il common law inglese, anche giurisprudenziali), e si concentra sulla ricerca delle ragioni storiche e di quelle ancora attuali che giustificano l‟istituto della quota di riserva: la comparazione è principalmente volta a beneficio dell‟individuazione dei profili di attualità dell‟istituto nel diritto italiano. Il lavoro ha il sicuro pregio di una puntuale informazione anche sui diritti stranieri e di una minuziosa indagine storica su un istituto di non facile studio. A fronte di questi aspetti positivi, non risalta con la necessaria nettezza l‟originalità della costruzione in termini di prospettazione di risultati di ricerca che si candidino a divenire per il futuro nuovi punti di riferimento. Conclusivamente, va osservato che la produzione del candidato presenta carattere spiccatamente comparatistico in due lavori monografici, dai quali è possibile arguire una soddisfacente resa che lo rende meritevole di considerazione nel presente concorso, avuto, peraltro, riguardo anche alla sua notevole esperienza maturata in ambito didattico. CANDIDATO: Bellantuono Giuseppe Giudizio individuale del prof. Angelo Saturno Giuseppe Bellantuono è Professore Associato di Diritto Privato Comparato nell‟Università di Trento. Il candidato presenta numerose pubblicazioni, in svariati campi di interesse tra i quali, principalmente, l‟analisi economica del diritto dei contratti, la regolazione nei settori dell'energia e delle comunicazioni elettroniche, il diritto comparato dei contratti. Tra i suoi lavori si segnalano, in particolare, le monografie “Contratti e regolazione nei mercati dell'energia”, il Mulino, Bologna, 2009; “I contratti incompleti nel diritto e nell'economia”, Cedam, 2000; ed una numerosa serie di scritti minori, tra cui “Comparing Regulatory Decision-Making in the Energy Sector, in 1(2) Comparative Law Review (2010); La regolazione multilivello nel settore dell'energia, in F. CAFAGGI (a cura di), Corporate governance, networks e innovazione, p. 37-74, Cedam, 2005; “Contratti e regolazione nel settore elettrico. Un confronto fra Italia e Regno Unito, in Mercato concorrenza regole, 2006, p. 281; “Liberalizzazioni e regolazione: appunti per un approccio interdisciplinare”, in Politica del diritto, 2007, 569; “Asimmetria informativa e razionalità limitata nei mercati elettronici, in G. PASCUZZI (a cura di), Diritto e tecnologie evolute del commercio elettronico, Cedam, 2004; “Diritto europeo dei contratti e regolazione delle public utilities, in F. CAFAGGI (a cura di), Quale armonizzazione per il diritto europeo dei contratti ?, Cedam, 2003; “Razionalità limitata e regole contrattuali: promesse e problemi della nuova analisi economica del diritto” in Liuc Papers, 2001. Le monografie, ben strutturate e articolate, dimostrano, insieme con la padronanza del candidato nell‟utilizzazione del metodo di analisi economica del diritto, applicato all‟esperienza nazionale e dei sistemi di Common Law, la sua capacità di approfondimento e di ricostruzione dei profili della materia trattata, con puntuali riferimenti ad opere di dottrina sia giuridiche che economiche. I lavori 4 minori dimostrano altresì l‟interesse del candidato per le tematiche comparatistiche e la sua continuità di impegno scientifico. Tuttavia, la produzione scientifica del candidato, per qualità, quantità e correttezza della metodologia adoperata, in considerazione dei criteri di valutazione preordinati dalla Commissione stessa, , e comparativamente rispetto agli altri candidati, non gli fa ancora raggiungere il grado di maturità necessario per essere meritevole di considerazione ai fini della presente valutazione comparativa. Giudizio individuale del prof. Alberto Maria Musy Il candidato è professore associato di diritto privato comparato presso la Facoltà di Economia dell'Università di Trento. I contratti incompleti nel diritto e nell'economia, del 2000, esamina sotto una prospettiva prevalentemente di common law statunitense il fenomeno che la dottrina americana ha scoperto grazie al contributo dell‟analisi economica neoistituzionale; i risultati dell‟analisi vengono poi confrontati con alcuni dei fenomeni descritti nel nostro ordinamento come di qualificazione ed integrazione del contratto. Il lavoro è, nella sua prima parte, eccellente, presentando con ordine le complesse riflessioni di economisti e giuristi nord-americani. Il confronto della esperienza nordamericana con il nostro sistema privatistico si presente più complicato e meno fluido, si rileva peraltro una incertezza nella scelta tra delimitazioni e funzioni di qualificazione; anche l'esame della casistica si rivela un po‟ troppo forzato rispetto al "trapianto" delle dottrine americane in esame al sistema italiano. Un'opera importante che forse avrebbe necessità di un ulteriore sforzo per raggiungere gli obiettivi voluti. In Regole contrattuali nei mercati dell'energia, del 2008 il candidato affronta il tema con perizia, e con uso proficuo dei dati provenienti dai sistemi giuridici analizzati ed in cui esiste un mercato delle energie. La restrizione del mercato "primario" ad un numero limitato di attori ha determinato una condizione in cui le regole oggetto di studio si trovino in una relazione reciproca tra prassi e regolamentazione pubblicistica; l'essenzialità dell'oggetto dei mercati e la fonte pubblica che prevale nei contratti tra erogatore ed utente offre una interessante analisi di un oscillante rapporto, rapporto di cui la monografia fornisce intelligente e ragionata descrizione. Tra gli scritti di minori dimensioni quattro sono riferibili alle ricerche che hanno condotto alla pubblicazione della seconda monografia, uno è una breve voce d'enciclopedia sull‟UCC. L‟opera del candidato ne garantisce la maturità di studioso, sia per la continuità nella ricerca, sia nell‟utilizzo del metodo comparativo. Tuttavia, nella comparazione con gli altri candidati, questi profili appaiono meno spiccati di quelli esibiti da altri candidati. Giudizio individuale del prof. Domenico Amirante Il candidato, attualmente in servizio presso la Facoltà di Giurisprudenza della Università degli studi Trento, è professore associato di diritto privato comparato dal 2002, vantando quindi una apprezzabile esperienza didattica. Il candidato presenta due monografie ed una serie di lavori minori prevalentemente concentrati su tematiche relative ai rapporti fra diritto ed economia e caratterizzate da un approccio di diritto comparato. Il volume sui contratti incompleti nel diritto dell‟economia ricostruisce in modo chiaro e completo la dottrina statunitense in argomento applicando, con buoni risultati, un approccio metodologico tipico di law and economics. Il secondo volume (presentato in edizione provvisoria) affronta un tema più ampio (le regole contrattuali nei mercati dell‟energia) e contiene un impianto comparatistico articolato su diversi ordinamenti, con conclusioni ricostruttive sui “modelli di regolazione” nel settore energetico. Anche gli scritti minori confermano la predisposizione al metodo comparatistico da parte del candidato. Giudizio individuale del prof. Fabio Emilio Ziccardi Il candidato è professore associato di diritto privato comparato presso la Facoltà di Economia dell‟Università di Trento. 5 Presenta a questa valutazione due monografie ed altri scritti di minori dimensioni. La prima di tali monografie, I contratti incompleti nel diritto e nell’economia, del 2000, esamina sotto una prospettiva prevalentemente di common law statunitense il fenomeno così designato da quella dottrina, per poi confrontarne i risultati con i fenomeni descritti nel nostro ordinamento come di qualificazione ed integrazione del contratto. Lo scritto è, nella sua prima parte, di notevole qualità, presentando con ordine le complesse riflessioni di economisti e giuristi americani della scuola di analisi economica del diritto sui rapporti tra autonomia privata e norma, pur se tale esame avrebbe forse tratto vantaggio da una visione maggiormente critica della dottrina riferita, i cui risultati – forse meglio fruibili in ordine ai soli relational contracts, e se pure con cautela – non appaiono aver avuto costante successo nella prassi di quel Paese. Il susseguente confronto di tale esperienza con il sistema nazionale italiano presenta alcune asperità, anche per qualche incertezza nella scelta tra le discusse delimitazioni e funzioni della qualificazione (di cui è trascurata la fondamentale funzione ai fini della scelta della legge applicabile) e più ancora di integrazione del contratto; né l‟esame della casistica riesce a superare un senso di forzatura nel “trapianto” delle dottrine americane in esame al sistema italiano (e lo stesso potrebbe dirsi per gli altri continentali). Un‟opera di tutto rilievo, pertanto, ma che forse non raggiunge tutti i traguardi voluti. L‟altra monografia, Regole contrattuali nei mercati dell’energia, del 2008, affronta il tema indicato con efficacia, e con uso assai utile dei dati provenienti dai singoli sistemi giuridici, nei quali si è progressivamente sviluppato un mercato delle energie. In realtà, l‟effettiva restrizione del mercato “primario” ad un numero limitato di attori fa sì che, in esso, le regole esaminate vivano in un confronto diretto tra prassi di cerchie ristrette e la regolamentazione di fonte pubblica, stante l‟essenzialità dell‟oggetto dei mercati, fonte pubblica che prevale nei contratti – se ancora è possibile chiamarli così – tra erogatore dell‟energia ed utente; e di questo oscillante rapporto l‟opera in esame fornisce vivace, utile e ragionata descrizione. Tra gli scritti di minori dimensioni quattro sono collegati con le ricerche che hanno condotto alla pubblicazione della seconda monografia, uno è una breve voce d‟enciclopedia sullo UCC statunitense, ed il più recente affronta la questione delle tecniche di negoziazione pre-contrattuali, un tema in realtà non giuridico, e sulla cui utilitas, specie se tali tecniche vengono proposte in società diverse da quelle in cui esse vengono primieramente proposte, ben può discutersi, ma lo scritto del candidato è buona premessa per tale discussione. L‟opera scientifica del candidato ne attesta la maturità di studioso, potendosi rilevare da un lato la costanza qualitativa delle ricerche e l‟ottimo impiego di metodi comparatistici, e dall‟altro un affinamento critico delle valutazioni dal medesimo fornite ai fenomeni rilevati, in specie in altri ordinamenti, pur se non possono essere trascurate le segnalate incertezze sulla qualificazione comparativa di alcune figure contrattuali. Giudizio individuale del prof. Mario Serio Professore associato di IUS02 all‟Università di Trento dal 31 dicembre 2002. Presenta i seguenti lavori minori: a) Uniform Commercial code, pagg. 516 - 519, in Digesto IV, 1999: il lavoro racchiude una sintetica esposizione del tema; b) Diritto europeo dei contratti e regolazione delle public utilities, pagg. 59 – 151, in Quale armonizzazione per il diritto europeo dei contratti, a cura di F. Cafaggi, Padova 2003: il lavoro rappresenta una ragionata analisi di uno specifico istituto, assunto come banco di prova, alla luce degli sviluppi più recenti del diritto europeo dei contratti. Il risultato è particolarmente apprezzabile in termini di metodo e di dovizie di dati nonché ricco di acute osservazioni, per quanto contrassegnato in elevatissimo grado (talvolta eccessivo) dalla costante ricerca del punto di equilibrio economico della riflessione giuridica, anche a scapito dell‟approfondimento secondo canoni analitici puri propri della scienza giuridica; c) La legislazione multilivello nel settore dell‟energia, pagg. 39 – 79, in Corporate governance, networks e innovazione, a cura di F. Cafaggi, Padova 2003: il lavoro è ricco di riferimenti a 6 esperienze giuridiche straniere e lodevolmente si dirige, seppur in un campo limitato e, come tale, difficilmente suscettibile di costituire adeguato banco di prova, verso l‟emersione di modelli di regolazione europea, di cui descrive taluni possibili caratteri; d) Contratti e regolazione nel settore elettrico – Un confronto tra Italia e Regno Unito, pagg. 285 – 314, in Mercato concorrenza regole 2006: il lavoro riprende il tema della regolazione nel settore elettrico, utilmente concentrandosi – ad evidenti fini espositivi – sul raffronto tra diritto italiano e diritto inglese; e) Liberalizzazioni e regolazione: appunti per un approccio interdisciplinare, pagg. 569 -610, in Pratica del diritto 2007. Ancora una volta il lavoro affronta il tema della regolazione nella cornice privatistica del diritto della concorrenza, attingendo allo sperimentato bagaglio di già esibite conoscenze; f) L‟arte e la scienza della negoziazione nella formazione del giurista, pagg. 617-628, in Diritto e formazione, 2007. Il lavoro predica - avvalendosi di esempi tratti da altri paesi - l‟utilità di insegnamenti universitari diretti ad approfondire, in successiva prospettiva professionale il tema e la tecnica della negoziazione. Il candidato presenta, altresì, le seguenti monografie: a) I contratti incompleti nel diritto e nell‟economia, Padova 2000, pagg. 1 -388. Il lavoro, diviso in quattro capitoli (dedicati rispettivamente alle teorie economiche dello scambio, alle regole di default nel diritto dei contratti, alla nozione e qualificazione dei contratti incompleti, e, infine, al loro accostamento al tema delle clausole generali), richiamandosi agli sviluppi di maggiore attualità della teoria economica del contratto, esplora la questione dei rapporti negoziali interindividuali governati dal diritto contrattuale, interrogandosi sui possibili modi di loro integrazione. A tal fine il lavoro proficuamente si avvale dei contributi provenienti da altri ordinamenti, sebbene, come anche nei lavori minori, vengano privilegiati metodo e prospettive di indagine giuseconomica che, se fossero stati più intensamente e continuativamente coordinati ai luoghi classici dell‟analisi giuridica (come il tema della buona fede), avrebbero verosimilmente portato a risultati ancor più solidi ed accreditati presso ogni scuola di pensiero, di quelli, pur commendevoli e promettenti, in effetti raggiunti; b) Regole contrattuali nei mercati dell‟energia, Trento 2008, pagg. 7-207. Il lavoro è diviso in sei capitoli (introduttivo, dedicato alla regolazione multilivello in Europa e negli USA, illustrativo dei mercati dell‟energia e dei contratti tra imprese, di approfondimento dei contratti stipulati da utenti residenziali, dedicato alla regolazione della qualità e, conclusivamente, ai modelli di regolazione) e riprende temi ed oggetti di indagine già trattati nei lavori minori, positivamente integrandoli col maggior respiro critico dell‟indagine e con una più puntuale ricostruzione finale dei sistemi regolatori: viene mantenuto fermo, con le luci e le ombre segnalate a proposito della precedente monografia, l‟impianto giuseconomico di principale riferimento alla ricerca. In conclusione, il candidato esibisce in modo incontrovertibile una accentuata e felice vocazione specialistica di carattere metodologico ed oggettivo, nutrita di una più che soddisfacente padronanza degli elementi essenziali e caratteristici della comparazione. A tenere il candidato ancora soltanto molto prossimo alla piena maturità scientifica (senza che essa sia stata completamente raggiunta) si pone il circoscritto ambito di ricerca ed il mancato confronto con temi diversi e di non minore e probante impegnatività. CANDIDATO: Di Costanzo Lucia Giudizio individuale del prof. Angelo Saturno Lucia Di Costanzo, laureata in giurisprudenza nel 1990 presso l'Università degli Studi Federico II di Napoli, dall'anno acc. 1990/91 al 1992/93 svolge un corso integrativo dell'insegnamento ufficiale di Istituzioni di diritto privato presso la Facoltà di Scienze economiche e sociali e la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli studi del Molise. Successivamente gode di una borsa di studio nel 1993 presso la medesima Università. Acquisisce il titolo di dottore di ricerca in "Comparazione 7 e diritto civile", nel 1997, presso l'Università degli Studi di Salerno. Nel 1998 svolge un corso di lezioni integrativo del corso di Sistemi giuridici comparati presso la Seconda Università di Napoli, Facoltà di giurisprudenza. Gode dal 1998 di una borsa biennale post-dottorato presso la medesima Facoltà e svolge attività di cultore della materia presso la cattedra di Sistemi giuridici comparati della stessa Facoltà. Dal l novembre 2000 è professore associato in Diritto angloamericano presso la medesima Facoltà, e dal 2001 in Sistemi giuridici comparati. Dal 2004 al 2008 ha svolto per affidamento ulteriori corsi in materie comparatistiche presso le facoltà economiche e giuridiche ~ dell'Università SUN e del Sannio. Ha partecipato a numerosi convegni. Ha svolto attività di ricerca presso l'Università della California e l'Università degli Studi di Salerno. Lucia Di Costanzo presenta due monografie, valutabili nell'ambito della procedura di valutazione comparativa che ci occupa, l'una del 1998, su "Il danno da trasfusione ed emoderivati infetti", Napoli, Jovene, 1998, pp. 1-235, l'altra su "La pubblicità immobiliare nei sistemi di common law", Napoli, ESI, 2005, pp. 7-228. Presenta altresì sei ulteriori scritti minori di cui due in tema di danni da trasfusione per emoderivati infetti ("Danni da trasfusione di sangue e somministrazione di emoderivati infetti", in AA. VV., Quaderni del Dipartimento dei rapporti civili ed economici dell'Università di Salerno, 1996, pp. 8791 e La riparazione dei danni da trasfusione e da somministrazione di emoderivati infetti, in Rassegna di diritto civile, pp. 858-906); due in tema di prodotti da fumo ("La produzione del tabacco tra regolamentazione e tutela della salute", in AA.VV., Studi in memoria di V.E. Cantelmo, Napoli, 2003, pp. 545-583 e "l prodotti da fumo: responsabilità e regolamentazione", in Rass. dir. civ., 2004, pp. 448-503), un articolo su "La pubblicità immobiliare tra common law ed equity", in AA. VV:, Temi e problemi della civilistica contemporanea, in QUADERNI Rass. dir. civ., Napoli, 2005, pp. 95-108 e l'ultimo su "Il trust in Italia: problemi ricostruttivi e profili applicativi", in Annali della Facoltà di Economia di Benevento, Napoli, 2007. pp. 9-30. La produzione scientifica della candidata è quantomeno discontinua, poiché il primo lavoro monografico risale al 1998 e il secondo appare nel 2005, senza rilevanti pubblicazioni nel periodo intermedio. La prima monografia, assai datata nel tempo, viste le successive evoluzioni giurisprudenziali, peraltro non registrate dall'autrice mediante un aggiornamento del lavoro, tratta il tema del danno da trasfusione ed emoderivati infetti con particolare riferimento all'esperienza statunitense della quale analizza la giurisprudenza e la legislazione in materia. L‟opera è divisa in tre capitoli. Il primo analizza la giurisprudenza e la legislazione statunitense in materia, ma appaiono carenti i riferimenti dottrinali; insoddisfacente altresì è la comparazione con l'ordinamento italiano, cui sono dedicati pochi cenni nell'ultimo paragrafo. Il secondo capitolo affronta il tema della circolazione degli emoderivati infetti in relazione alla responsabilità medica, risultando carente tuttavia allorché si tratta della qualificazione del titolo della responsabilità medica nel nostro ordinamento. L'ultimo capitolo è dedicato ai diversi modelli di imputazione e riparazione dei danni e si conclude con una proposta dell'autrice per ottimizzare il sistema di riparazione di tali danni. Qui spiccano alcune ingiustificabili incertezze circa la netta distinzione di funzioni tra responsabilità civile, penale ed amministrativa nella specifica materia trattata, fattispecie di responsabilità che evidentemente non condividono pure finalità riparatorie. Sono assenti nel lavoro considerazioni di ordine giuseconomico. Nel secondo lavoro, anch'esso composto da tre capitoli, si rilevano numerosi elementi di perplessità. Infatti, per quanto concerne il primo capitolo, colpisce la disomogeneità causata da fatto che l'autrice accosta istituti quali il contratto preliminare e il trust senza dar conto delle ragioni della scelta di analisi degli stessi. Nel secondo si abbandona la metodologia comparatistica per soffermarsi esclusivamente sulla ricostruzione del sistema angloamericano della pubblicità dei trasferimenti immobiliari. Nel terzo si esaminano le ricadute applicative, in alcuni ordinamenti di common law, del Torrens system. Avrebbero meritato, tuttavia, maggiore spazio l'analisi del quadro normativo inglese (riformato proprio nel periodo di pubblicazione della monografia) ed australiano (caratterizzato da una circolazione del modello non soltanto giurisprudenziale, ma anche 8 legislativo), nonché l'analisi delle rilevanti contrapposizioni tra equity e common law in materia, temi tutti soltanto abbozzati. Degli scritti minori, due sono collegati o ripresi dalla prima monografia, gli altri due attinenti ai temi in essa trattati e gli ultimi due ripresi dalla seconda monografia. Il terzo lavoro della candidata (“Sui security interests”, Napoli, 2010 - ESI), non è valutabile in quanto posteriore alla pubblicazione del bando. Tuttavia, esso conferma le carenze delle analisi, le incertezze nell'utilizzo della metodologia comparatistica e la esiguità e discontinuità della produzione scientifica, rilevati a proposito degli altri lavori della candidata. Il lavoro è poco più di un saggio di meno di novanta pagine, sicché non è neppure strutturato in capitoli, bensì soltanto in due sezioni, di cui la prima dedicata a “Le garanzie mobiliari tra UCC e BC” e la seconda a “Trasparenza e cartolarizzazione”. Il tema centrale del lavoro è l‟analisi dei Security Interests nella esclusiva (e limitata) prospettiva dell‟ordinamento statunitense. Di là dall‟attualità del tema, il lavoro, nel complesso, non presenta particolari pregi, ma si caratterizza per un approccio puramente descrittivo dell‟istituto. Poco più che accennato il ben più complesso tema concernente trasparenza e cartolarizzazione, liquidato dall‟Autrice in appena una ventina di pagine. Da rilevare che il testo è costellato di riferimenti a vicende esemplificative con approccio più giornalistico che accademico, stante l‟assenza di riferimenti a fonti che consentano un‟analisi critica della vicenda: vedi, ad esempio, pp. 37-38 in ordine alla vicenda Warnaco. Non vi sono approfondimenti comparatistica di sorta, ma al più sporadici accostamenti con ordinamenti “altri” rispetto a quello americano. Pertanto, in considerazione dei criteri di valutazione preordinati dalla Commissione, e comparativamente rispetto agli altri candidati, la candidata non raggiunge il necessario grado di maturità scientifica per un giudizio di idoneità ai fini della presente valutazione comparativa. Giudizio individuale del prof. Alberto Maria Musy La candidata è professore associato, dal 2000 di diritto angloamericano, poi, ed in oggi, di Sistemi giuridici comparati presso la Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università degli Studi di Napoli Presenta tre monografie ed altri scritti minori. In Il danno da trasfusione ed emoderivati infetti (1998), affronta un tema – al momento della pubblicazione – poco esplorato dalla dottrina italiana, si parte dalla qualificazione giuridica del sangue umano cui viene fornita risposta molto appropriata; segue una completa ricostruzione della disciplina nazionale del tema, del quale viene analizzata, nella prima parte della monografia, la risalente e numerosissima disciplina di common law e di alcune leggi statali nordamericane. La parte in oggetto è di sofisticata sintesi e deve essere segnalato come un ottimo esperimento del metodo comparativo (anche nella dialettica tra formanti) e utilizzo dei concetti giuridici, nonché nel linguaggio giuridico del sistema di provenienza. L‟autrice evita di porsi totalmente all'interno del sistema altro e ragiona sempre in modo appropriato utilizzando concetti e formule dei due modelli a confronto. Due degli studi minori si occupano dei medesimi temi della monografia in oggetto. In La pubblicità immobiliare nei sistemi di "common law", del 2005 si esamina una normativa complessa, in cui lo scontro tra interessi di classe, gruppi, e privati contro poteri pubblici ha determinato sovrapposizioni normative ed applicative di difficile soluzione. Il volume chiarisce molte delle vicende dei regimi che si sono susseguiti nel tempo e nelle diverse aree geografiche. In Sui Security Interest (2010) l‟autrice offre una completa analisi della disciplina delle garanzie atipiche nel mondo anglo-americano con una completa ricognizione storica ed una interessante analisi del gioco da queste rivestito nella crisi finanziaria del 2008. L‟opera si pone a cavallo tra diritto comparato, diritto anglo-americano e diritto dei mercati finanziari offrendo spunti ed informazioni che potranno senz‟altro essere oggetto di futuri approfondimenti. Tra gli altri scritti di minori dimensioni si segnalano i due, del 2003/2004, sulla responsabilità dei produttori di sigarette per la creazione di fenomeni di dipendenza dal tabacco, scritti completi e maturi in cui si studiano utilmente profili di rilevante interesse quali i problemi di nesso collegati 9 alle dipendenze, nonché alcuni punti chiave della disciplina della fase preliminare delle class actions. Lo studio sul trust nella sua esperienza applicativa in Italia, del 2007, affronta con completezza il tema e tiene la barra dritta sulla natura originaria dell'istituto, ed ai suoi indissolubili legami con élementi di sistema (l'equity, ad esempio) altrove inesistenti. Nel suo complesso il lavoro della candidata presenta una maturità scientifica ed un livello di approfondimento nello studio e nell‟utilizzo del metodo comparativo completo, anche se non in misura preminente rispetto ad altri candidati. Giudizio individuale del prof. Domenico Amirante La candidata, attualmente in servizio presso la Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università degli Studi di Napoli, è professore associato di diritto privato comparato dal 2000, avendo quindi maturato una lunga esperienza didattica. La candidata presenta due monografie ed una serie di scritti minori. La prima, sul danno da trasfusione ed emoderivati diretti, risulta originale per la tematica affrontata, nonché condotta con padronanza del metodo comparatistico, attraverso un confronto fra diversi ordinamenti (soprattutto nel capitolo terzo). La seconda monografia, sulla pubblicità immobiliare nei sistemi di common law, conferma le capacità comparatistiche della candidata e le sue attitudini alla ricostruzione sistematica di istituti complessi in relazione a diversi ordinamenti, sia pur tutti ricompresi nell‟area di common law. Anche gli scritti minori attestano la piena maturità scientifica della candidata e la sua varietà di interessi nel settore scientifico del diritto privato comparato. Giudizio individuale del prof. Fabio Emilio Ziccardi La candidata è professore associato, dal 2000 di diritto angloamericano, poi, ed in oggi, di Sistemi giuridici comparati presso la Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università degli Studi di Napoli Presenta a questa valutazione due monografie ed altri studi. La prima di tali monografie, Il danno da trasfusione ed emoderivati infetti, del 1998, affronta un tema all‟epoca del tutto nuovo nell‟ordinamento italiano, sì che lo scritto in esame deve partire dalla stessa qualificazione in termini giuridici del sangue umano, quesito cui viene fornita convincente risposta; ad essa segue l‟ampia e soddisfacente ricostruzione di una possibile disciplina nazionale del tema posto, del quale era stata analizzata, nella prima parte della monografia, la più ricca e risalente disciplina nei sistemi di common law e di leggi parlamentari, presenti negli Stati Uniti. Questa parte dello scritto si segnala all‟attenzione del comparatista per la molto equilibrata sintesi di analisi dei sistemi “altri” (anche nella loro accennata dialettica tra formanti), e di concetti giuridici, e quindi dello stesso linguaggio giuridico del sistema di provenienza, evitandosi in tal modo ogni facile tentazione di porsi totalmente all‟interno del sistema altro. Due tra gli studi minori hanno preceduto la pubblicazione della monografia testé esaminata. L‟altra monografia, La pubblicità immobiliare nei sistemi di “common law”, del 2005, presenta anch‟essa la caratteristica di costituire una ricerca del tutto novella, in un settore di non ampie esplorazioni nemmeno negli studi di diritto interno. Trattasi in realtà di una normativa tra le più complesse di ogni sistema, in cui il conflitto tra interessi di classe, gruppi, e privati contro pubblici poteri ha creato nel tempo, ed ovunque, come chiaramente notato nello scritto in esame, grovigli normativi ed incrostazioni applicative di difficile soluzione. Su queste premesse, il volume della candidata raggiunge il traguardo di chiarire e confrontare le tormentate vicende dei regimi che si sono susseguiti nel tempo e nelle molto diverse aree geografiche, nelle quali i principi del common law inglese hanno a volte solo tentato di essere applicati, subendo anche radicali modifiche, con la creazione di regimi originali, quale il Torrens system australiano, cui il volume dedica una accurata analisi, di assoluto rilievo per gli studi comparatistici nell‟intera materia del diritto della proprietà immobiliare. Uno studio minore dello stesso anno riprende alcuni profili più specificamente inglesi e di sistema della monografia. 10 Tra gli altri scritti di minori dimensioni si segnalano i due, del 2003/2004, sulla responsabilità delle imprese produttrici di sigarette per la creazione di fenomeni di dipendenza dal tabacco, scritti compiutamente informati, e nei quali vengono studiati utilmente profili di rilevante interesse, come la dubbia applicabilità dei normali criteri eziologici per stabilire l‟origine di una dipendenza, nonché alcuni rilevanti nodi nella disciplina della fase preliminare delle class actions (tipico strumento processuale “contro” il produttore di tabacchi). Il più recente studio sul trust nella sua percezione italiana, del 2007, oltre a riferire con completezza e piena oggettività sul tema, ha il pregio di mantenere costante il riferimento alla natura originaria dell‟istituto, ed ai suoi indissolubili legami con elementi di sistema (l‟equity, ad esempio) altrove inesistenti. Nel complesso delle pubblicazioni presentate, la candidata rende sicuri della sua piena maturità di studiosa, ed in particolare di studiosa del diritto comparato, i cui metodi ed i cui fini sono seguiti e perseguiti con rara chiarezza, anche in settori – come notato – nei quali la candidata si è posta come prima esploratrice. Anche la capacità di studiare settori dei molteplici sistemi esaminati, tra loro distanti, con formanti di natura assai differente, ed oggetto di ricerche dottrinali e di linguaggi specialistici reciprocamente estranei, è prova del superiore livello dei risultati scientifici raggiunti da questa studiosa. Giudizio individuale del prof. Mario Serio Professore associato di IUS02 alla Seconda Università di Napoli dall‟1 novembre 2000. La candidata presenta i seguenti lavori minori: a) La riparazione dei danni da trasfusione e da somministrazione di emoderivati infetti, pagg. 858-906 in Rass. Dir. Civ. 1997. Il lavoro affronta con ricchezza di informazioni e proponendo una soluzione ben argomentata il problema della responsabilità da sangue infetto nei diritti italiano e statunitense; b) Danni da trasfusione di sangue e somministrazione di emoderivati infetti, pagg. 87-91, nei Quaderni del Dottorato di Salerno in Comparazione e Diritto Civile, 1996: si tratta di un breve lavoro di sommaria descrizione del tema; c) La produzione del tabacco tra regolamentazione e tutela della salute, pagg. 545-583, in Studi in memoria di Vincenzo Ernesto Cantelmo, Napoli 2003. Il lavoro si sofferma sugli effetti dannosi del fumo e sulle possibili forme di tutela dei danneggiati nei confronti dei produttori, mettendo a raffronto gli ordinamenti italiano e statunitense, sottolineando l‟origine del problema e suggerendo ipotesi di mutamento delle politiche nazionali a tutela della salute. d) I prodotti da fumo: Responsabilità e regolamentazione, pagg. 448- 503, in Rassegna di Diritto civile 2004. Il lavoro riprende, ampliando il panorama di riferimento, un lavoro precedente e mostra un più spiccato respiro metodologico; e) La pubblicità immobiliare tra common law ed equity, pagg. 95- 108, in Quaderni della Rassegna di Diritto civile, 2005. Il lavoro pone le premesse per il successivo impegno monografico, di cui anticipa il percorso problematico; f) Il trust in Italia: problemi ricostruttivi e profili applicativi, pagg. 9-30, in Annali della Facoltà di Economia di Benevento, Napoli 2007: Il lavoro si sforza di illustrare, in forma sintetica e senza ambizioni di originalità, lo stato del diritto italiano a proposito del trust, anche ponendolo a cospetto di collaudate esperienze internazionali e straniere. La candidata presenta, inoltre, le seguenti monografie: a) Il danno da trasfusione ed emoderivati infetti, pagg. 1-241, Napoli 1998. Il lavoro è diviso in tre capitoli (rispettivamente dedicati alla qualificazione come oggettiva della responsabilità nell‟attività di raccolta e di distribuzione del sangue, alle ipotesi di responsabilità per colpa in relazione alla trasfusione di sangue infetto, alla imputazione ed alla riparazione dei danni prodotti dall‟attività in parola ). Il volume, che mette a frutto precedenti studi giovanili, interviene su un tema che impegna, oltre quella giuridica, la sensibilità sociale e si mostra particolarmente attento ai profili relativi a quest‟ultima ed alla tutela della salute in genere. Vi è un esteso sguardo a diritti 11 stranieri e la dimostrazione di un soddisfacente governo delle regole in materia di responsabilità civile e di criteri di imputazione. b) La pubblicità immobiliare nei sistemi di common law , pagg. 7-234, Napoli 2005. Il lavoro è diviso in tre capitoli (rispettivamente dedicati alle caratteristiche della pubblicità immobiliare nei principali sistemi giuridici europei, alla individuazione delle peculiarità nel sistema angloamericano e delle sue regole in tema di registrazione ed alla analisi del più noto dei sistemi di registrazione immobiliare dei sistemi di common law, il Torrens system). Il lavoro ha il sicuro merito di essersi accostato per primo alle importanti e recenti riforme inglesi sul tema e di aver studiato una materia ostica e complessa per le sue interazioni con molte altre delicate e difficili aree del diritto proprietario inglese. Il lavoro è, inoltre, meritevole di segnalazione per essere stato costretto a fare i conti con gli esigui contributi dottrinari italiani e, quindi, a costruire, con esiti pienamente apprezzabili, un articolato e coerente sistema di riflessione da cui scaturisce una ricostruzione nitida, esauriente ed affidabile del fenomeno indagato, attuata con originalità ed in virtù dell‟agile utilizzazione del metodo comparatistico. In conclusione, la candidata ha mostrato nella sua produzione scientifica interesse sia per temi che ne hanno messo in luce la sensibilità culturale e sociale, messa al servizio della tutela dei soggetti che abbiano subito per varie cause danni alla salute, sia per materie di non comune complessità che postulano il coordinamento con altri spinosi problemi. L‟opera della candidata non può che essere apprezzata nel presente concorso, anche tenendo conto del suo itinerario didattico, e considerata preminente nel raffronto comparativo. CANDIDATO: Giuggioli Pier Filippo Giudizio individuale del prof. Angelo Saturno Pier Filippo Giuggioli è dottore di ricerca in diritto civile dal 2000 e ricercatore universitario dal 2001. Ha svolto periodi di studio all'estero presso l'University of Pennsylvania e lo IALS di Londra. Ha insegnato fin dall'aa. 2001-02 corsi e master della facoltà di Scienze Politiche di Milano, nonché presso l'Università di Messina. E' stato visiting professor presso le Università di Cambridge e Plzen. E' consulente del Ministro di Giustizia ed esperto del Consiglio d'Europa. E‟ professore associato presso la Facoltà di Scienze Politiche nell‟Università di Milano. Il candidato Pier Filippo Giuggioli presenta una non vastissima produzione scientifica. A parte alcuni lavori in forma di saggi e contributi ad opere collettanee, su temi poi ripresi in forma monografica, il candidato presenta un primo volume in tema di multiproprietà ("Timesharing e multiproprietà", Milano, Giuffrè, 2003, pp. 1-308), argomento preannunciato da un precedente commentario (cui il candidato ha collaborato) a ridosso dell'entrata in vigore della nuova disciplina, ove si ripercorre la vicenda, anche in chiave storica, della multiproprietà, esaminando i momenti salienti della sua disciplina giuridica, nel confronto con il common law, soprattutto statunitense. Il candidato Pier Filippo Giuggioli presenta un altro lavoro monografico, su "La nuova azione collettiva risarcitoria. La c. d. class action italiana", Padova, 2008, pp. 1-193 (ma da p. 135 a p. 193 si raccolgono materiali legislativi). Si tratta di un primo approccio al modello italiano di class action. Né nell'una né nell'altra si rinvengono apprezzabili linee ricostruttive degli istituti posti a confronto né soluzioni originali ai problemi che essi prospettano. Manchevole altresì è l'uso della metodologia comparatistica poiché il confronto rimane alla superficie dei fenomeni. Altri lavori minori dimostrano interesse verso i temi legati alle locazioni, al divorzio, al condominio e alle informazioni segrete. Un lavoro di poche pagine e di taglio pratico è dedicato ai problemi della traduzione giuridica. Quanto agli altri lavori, nessun rilievo comparatistico presenta il contributo al commento a più mani sul DLgs n. 427/1998 (Multiproprietà), in Prima lettura, IPSOA, 1998. Negli altri brevi saggi, di cui all'elenco delle pubblicazioni, non si rinvengono profili ricostruttivi degni di nota. Pertanto, la produzione scientifica del candidato, per qualità, quantità e correttezza della metodologia adoperata, in considerazione dei criteri di valutazione preordinati dalla Commissione 12 stessa, e comparativamente rispetto agli altri candidati, non gli fa raggiungere il grado di maturità necessario per essere meritevole di considerazione ai fini della presente valutazione comparativa. Giudizio individuale del prof. Alberto Maria Musy Il candidato è professore associato di sistemi giuridici comparati presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Statale di Milano. Presenta a questa valutazione tre monografie ed altri scritti di minori dimensioni. In Timesharing e multiproprietà (2003) si esamina con profittevole analisi il fenomeno della comproprietà di immobili nelle diverse epifanie statunitensi, con un approfondimento completo dei profili di disciplina federale; in particolare circa la qualificabilità della "ripartizione" come security; volgendo al modello italiano si persegue un apprezzabile confronto dei singoli aspetti della regolamentazione del fenomeno, e non si trascura la valutazione finale della collocazione dell‟istituto nel quadro degli ordinamenti oggetto della comparazione. E' un‟opera rilevante per gli studiosi dei regimi della proprietà immobiliare. In Class action e azione di gruppo (2006) si esamina sotto un profilo comparativo con un serrato confronto tra modelli nordamericani (in specie federale) e quello italiano l‟azione collettiva, al momento della pubblicazione ancora allo stadio di proposta. Il raccordo tra normativa statunitense e italiana – de iure condendo – è sviluppato con metodo comparatistico corretto, permettendo al lettore l‟apprezzamento degli elementi comuni e di distinzione tra le due discipline processuali. La nuova azione collettiva risarcitoria (2008), affronta sotto un profilo di diritto interno l‟azione collettiva riprendendo alcuni temi già svolti nella precedente opera alla luce dell‟introduzione della normativa nazionale. Gli scritti di minori sono, uno propedeutico alla prima monografia, mentre un altro - sul condominio in USA - esplora temi che nella medesima prima monografia sono necessariamente solo presupposti; tra gli altri, si segnala un buon contributo alla "traduttologia" giuridica in ambito continentale. Il candidato è dotato di interessi scientifici ad ampio raggio, affronta con metodo comparativo rigoroso i temi oggetto del proprio lavoro, seppure sia ragionevole prevedere che solo un approfondimento dei temi sino ad oggi sviluppati gli consentirà di raggiungere gli obiettivi che merita. Giudizio individuale del prof. Domenico Amirante Il candidato, attualmente in servizio presso la Facoltà di Scienze Politiche della Università Statale di Milano”, è professore associato di diritto privato comparato dal 2005, vantando quindi una discreta esperienza didattica. Il candidato presenta due monografie ed un lungo saggio monografico oltre ad alcuni lavori minori. Nella prima monografia, su timesharing e multiproprietà, il candidato dimostra buone capacità ricostruttive dell‟istituto nell‟esperienza statunitense, mentre alcune interessanti considerazioni comparatistiche sono contenute nelle conclusioni. Gli altri due lavori di maggior consistenza vertono sul tema della class action, affrontato però prevalentemente sotto il profilo del diritto italiano. In entrambi i lavori la comparazione con diversi altri ordinamenti svolge essenzialmente un ruolo introduttivo, anche se dimostra padronanza del metodo comparatistico. Anche gli scritti minori confermano la buona predisposizione del candidato all‟analisi comparatistica. Giudizio individuale del prof. Fabio Emilio Ziccardi Il candidato è professore associato di sistemi giuridici comparati presso la Facoltà di Scienze Politiche dell‟Università Statale di Milano. Presenta a questa valutazione tre monografie ed altri scritti di minori dimensioni. La prima tra le monografie, Timesharing e multiproprietà, del 2003, esamina con ampiezza di prospettive il fenomeno della comproprietà di immobili “con ripartizione temporale della fruizione” nei sistemi statunitensi, con un rilevante approfondimento dei profili di disciplina federale del fenomeno, per la qualificabilità della detta “ripartizione” come security , e nel sistema italiano, perseguendo un utile confronto dei singoli aspetti della regolamentazione del complesso fenomeno, e non trascurando 13 una valutazione finale della collocazione del particolare istituto nel quadro degli ordinamenti così comparati. Un‟opera rilevante per gli studi nel settore della comparazione dei regimi della proprietà immobiliare, ben al di là dello specifico tema studiato. Le altre due monografie, Class action e azione di gruppo, del 2006, e La nuova azione collettiva risarcitoria, del 2008, esaminano, la prima sotto un profilo comparativo, la seconda sotto un profilo di diritto interno, l‟azione collettiva, anche in questo caso con un serrato confronto tra le discipline statunitense (in specie, quella federale) ed italiana, ancora allo stadio di proposta al tempo della prima pubblicazione. Il raccordo tra la molto ampia, molto discussa e recentemente riformata (2003 e 2005) normativa statunitense e quella italiana, in fieri e dopo la sua approvazione, adotta un corretto metodo comparatistico, e consente un apprezzamento dettagliato degli elementi comuni e dei molti elementi di distinzione tra le due discipline processuali, ben realizzando uno degli obiettivi tradizionali, ma tuttora rilevanti, degli studi di diritto comparato. Tra gli scritti di minori dimensioni, il primo è propedeutico alla prima monografia sopra esaminata, mentre quello sul condominio in USA esplora temi che nella medesima prima monografia sono necessariamente solo presupposti; tra gli altri, si segnala il contributo sulla “traduttologia” giuridica in ambito europeo. L‟opera scientifica così esaminata del candidato dimostra che egli è dotato di interessi scientifici a specchio particolarmente ampio, comprendendovi anche il diritto processuale civile degli Stati americani, è di elevata operosità e chiarezza, il tutto nel rispetto dei classici criteri del metodo comparativo, e può essere valutato con certezza come prossimo al conseguimento della maturità per le funzioni richieste dalla posizione cui aspira. Giudizio individuale del prof. Mario Serio Professore associato di IUS02 all‟Università di Milano - Statale dal 3 gennaio 2005. Presenta i seguenti lavori minori: a) Multiproprietà: d.lgs 9 novembre 1998 n. 427, Milano 1999: il lavoro costituisce un semplice commento al testo normativo ed è privo di interesse scientifico; b) L‟azione collettiva risarcitoria, Corriere giuridico 2008, pagg. 430 – 439: il lavoro ha un carattere di mera presentazione della novella legislativa ed è privo di metodo comparatistico e di originalità; c) I nuovi disegni di legge in tema di condominio alla luce dell‟esperienza americana , pagg. 59 – 64, in Il condominio in Europa: prospettive a confronto, Napoli 2008: brevissimo esame di limitate esperienze straniere; d) Lingua e diritto: problemi e prospettive della traduzione, pagg. 171 – 176, in Il linguaggio giuridico, Milano 2008: brevissimo saggio descrittivo privo di riflessi comparatistici; e) La protezione delle informazioni segrete: esperienze italiana e francese a confronto, pagg. 96 – 99, in Medior e rimedior; Roma 2008: schematico saggio di natura divulgativa. Presenta, inoltre, i seguenti lavori monografici: a) Timesharing e multiproprietà, Milano 2003, pagg. 1 – 320. Il lavoro è diviso in 4 capitoli (attinenti al fenomeno studiato, alle modalità di acquisto del diritto, ai relativi profili di gestione ed esercizio, alle osservazioni conclusive). Il lavoro, che si alimenta di estesi ed informati riferimenti ad esperienze straniere, si segnala per l‟ordine espositivo, per l‟individuazione dei profili rilevanti del tema trattato, per la chiara enucleazione ed illustrazione del modello circolante, per l‟evidente attitudine espositiva in forma chiara e discorsiva b) Class action e azione di gruppo, nei Quaderni della Rivista di diritto civile, Padova, 2006, pagg. 1-89. Il lavoro è articolato in un capitolo unico che si propone di studiare le radici storiche e concettuali , nell‟esperienza statunitense, delle class actions al fine di orientare l‟allora imminente scelta del legislatore italiano. Il lavoro va valutato alla stregua di un promettente avvio di una riflessione che ancora attende di maturare; c) La nuova azione collettiva risarcitoria. La c.d. class action italiana, Padova 2008, pagg. 1 – 199. Il lavoro è diviso in sette brevi capitoli (dedicati all‟illustrazione , anche in chiave 14 comparatistica, della tutela collettiva e dell‟individuazione delle complesse fasi in cui essa si articola) ed ha un andamento sostanzialmente descrittivo, rivelandosi intimamente legato – ed apparendone come un limitato sviluppo – a quello monografico sub b). A fronte di buoni livelli di informazione non emergono i necessari aspetti di originalità e di utilizzazione della mole di informazioni allo scopo di conferire alla materia un apporto decisivamente degno di nota. Conclusivamente, nei lavori presentati dal candidato vanno tenuti in considerazione, per le ragioni prima illustrate, quelli monografici, i quali, pur lasciando affiorare promettenti indicazioni di ricchezza informativa, non consentono la formulazione allo stato di una valutazione in termini di piena maturità scientifica, che potrà arrivare in futuro, allorchè alla odierna nitida esposizione si accompagnerà l‟indispensabile opera di elaborazione critica. CANDIDATO: Resta Giorgio Giudizio individuale del prof. Angelo Saturno Il candidato è, dal 2002, Professore Associato di Diritto privato comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bari. Negli anni precedenti al 2002 è stato professore a contratto di Istituzioni di diritto privato nell'Università di Sassari e nell'Università di Roma "La Sapienza"; di Diritto privato comparato nell'Università di Roma Tre; di Analisi Economica del Diritto presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Laureatosi in Giurisprudenza con il massimo dei voti nel 1995, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Diritto Privato nel 1999 presso l'Università di Pisa. Ha tenuto insegnamenti all‟estero. Vanta altresì numerose collaborazioni didattiche nell‟ambito di Corsi di perfezionamento e Master. Rilevante l‟attività scientifica nell‟ambito del CNR. Sin dal 1993 ha trascorso periodi di studio e ricerca all‟estero negli Stati Uniti e, soprattutto, in Germania. Durante tali periodi ha beneficiato di borse di studio erogate da istituzioni italiane e straniere. Il candidato presenta due monografie ed una amplissima serie di saggi, note, voci di encicolpedia, quasi tutte incentrate alle tematiche relative ai diritti della personalità con particolare riguardo alla disciplina della privacy ed alla bioetica, anche se non mancano alcuni contributi al diritto di proprietà ed alla analisi economica del diritto civile. I lavori monografici che possono essere prese in considerazione ai fini della presente valutazione comparativa sono: Autonomia privata e diritti della personalità, Napoli, 2005, e Le persone fisiche e i diritti della personalità, Torino, 2006, insieme ad un coautore (il terzo lavoro monografico, Trial by Media as a Legal Problem: A Comparative Analysis, Napoli, ESI, 2009, pur pervenuto, non è valutabile in quanto posteriore al bando). La prima di queste si segnala in modo particolare. Essa è dedicata all‟autonomia privata e ai diritti della personalità ed evidenzia il rigore metodologico utilizzato e l‟ampiezza della indagine comparatistica sottostante. La comparazione viene svolta con particolare riferimento alla dottrina tedesca le cui riflessioni sul rapporto tra patrimonializzazione e depatrimonializzazione del diritto civile possono essere considerate indicative di un trend generale nella WLT. Tuttavia non mancano riferimenti ad altre esperienza tra cui quella francese e quella di common law anglo–americano. La monografia in questione mostra una evidente solidità di impianto, e fa leva sulla vastità e profondità della conoscenza dei dati padroneggiata dal candidato, che muove dalla constatazione del fenomeno sempre più vasto della “commodification” e cioè del divenire “merci di scambio” degli attributi della personalità in una sorta sempre più evidente di «patrimonializzazione» della persona. L‟indagine è mirata soprattutto verso l‟analisi della patrimonializzazione della personalità morale, e cioè di beni quali il nome, l‟immagine e l‟identità nelle loro varie sfaccettature. L‟opera si articola in tre ampi capitoli. Il primo di taglio prettamente storico-comparatistico ricostruisce rigorosamente l‟evoluzione della tradizione europea in materia e principalmente delle esperienze ottocentesche sia francesi che tedesche e della loro influenza sulla dottrina italiana. Il secondo capitolo è dedicato ad un attento e completo confronto tra l‟esperienza italiana e quella del sistema statunitense mettendo in luce singolari punti di contatto come, ad esempio, nel caso del 15 ridimensionamento della declamazione relativa all‟incompatibilità tra interessi patrimoniali e diritti della personalità. Il terzo capitolo studia ancora una volta in chiave comparatistica la circolazione dei diritti della personalità giungendo alla prospettazione di una serie di soluzioni interessanti ed originali. Il candidato dimostra dunque continuità nell'impegno di ricerca e varietà di interessi. Il candidato si fa apprezzare per la serietà della sua impostazione metodologica, per la completezza dell'informazione e della documentazione, per la sua capacità di affrontare, con significativi approfondimenti e attualizzazioni, temi di rilevante impegno sistematico in una stimolante prospettiva comparatistica, per l'equilibrio delle soluzioni. La produzione scientifica del candidato, ampia e variegata, per molteplicità di interessi, per capacità di analisi e di ricostruzione sistematica, per rigore metodologico e originalità di risultati, delinea una personalità di studioso giunto alla piena maturità scientifica. Pertanto, in conclusione, il candidato appare ampiamente meritevole di particolare considerazione ai fini della presente valutazione comparativa. Giudizio individuale del prof. Alberto Maria Musy Il candidato è professore associato di diritto privato comparato dal 2002 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bari, è attualmente visiting professor presso la Faculty of Law della McGill University di Montréal ed è stato invitato a tenere corsi presso l'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Presenta a questa valutazione tre monografie, delle quali una in collaborazione con altro autore, ma con parti distinte ed assegnate, sono valutabili pertanto i capitoli dall‟autore scritti; vi sono poi alcuni scritti minori. In Autonomia privata e diritti della personalità (2005) si affronta con impegno ed impiego efficace del metodo comparativo il tema della praticabilità della "patrimonializzazione" di tali diritti, conseguendo risultati scientifici di valore. Le parti riferibili al candidato del volume in cooperazione dal titolo Le persone fisiche e i diritti della personalità (2006) sviluppa i temi della monografia testé ricordata, naturalmente - stante l'appartenenza del volume ad un trattato di diritto civile - con una compressione dell‟aspetto comparatistico, ma con una approfondita analisi della disciplina nazionale in prospettiva diacronica molto ben condotta. In Trial by Media as a Legal Problem, opera in lingua inglese (2009) l‟autore affronta il tema da tempo oggetto dell'attenzione della dottrina e della prassi giurisprudenziale statunitense, relativo al conflitto tra diritti costituzionalmente protetti da norme di medesimo livello, e di medesimo valore socialmente percepito. Il saggio esamina diverse epifanie del mondo di common law, alcuni modelli del sistema continentale e l'esperienza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. E‟ uno studio di alto livello scientifico. Gli scritti minori sono prevalentemente collegati ai contributi monografici. Il candidato si dimostra pienamente maturo come studioso, comparatista colto con ottime capacità sistematiche. Giudizio individuale del prof. Domenico Amirante Il candidato, attualmente in servizio presso la Facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi di Bari, è professore associato di diritto privato comparato dal 2002, vantando quindi una apprezzabile esperienza didattica. Il candidato presenta due monografie ed un lavoro in collaborazione con altro autore (nel quale risulta comunque chiaramente identificabile la parte da attribuire al candidato) ed alcuni scritti minori. Il lavori monografici sono prevalentemente concentrati su un‟area tematica, quella dei diritti della personalità. In particolare la prima monografia, su autonomia privata e diritti della personalità, risulta impostata con buon metodo comparatistico e denota capacità ricostruttive e sistematiche. Sui diritti della personalità verte anche il lavoro in collaborazione summenzionato che risulta però prevalentemente orientato all‟analisi di profili di diritto interno della materia. La seconda monografia, redatta in lingua inglese (come peraltro alcuni degli scritti minori) e dedicata al trial by media, è volta ad esaminare questa tematica attraverso un confronto fra l‟esperienza americana e 16 quella europea condotto con accuratezza metodologica, sia pur in maniera alquanto sintetica, confermando la buona predisposizione del candidato all‟analisi comparatistica. Giudizio individuale del prof. Fabio Emilio Ziccardi Il candidato è professore associato di diritto privato comparato dal 2002 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell‟Università di Bari, è attualmente visiting professor presso la Faculty of Law della McGill University di Montréal ed è stato invitato a tenere corsi presso l‟École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Presenta a questa valutazione tre monografie, delle quali una in collaborazione con altro autore, ma con parti chiaramente distinguibili, e quindi senz‟altro meritevole di valutazione in tale parte, ed altri scritti di minori dimensioni. La prima di tali monografie, Autonomia privata e diritti della personalità, del 2005, affronta con elevato impegno ed impiego particolarmente efficace del metodo comparativo la questione della possibile “patrimonializzazione” di tali diritti, conseguendo risultati di grande valore. La parte scritta dal candidato del volume in cooperazione dal titolo Le persone fisiche e i diritti della personalità, del 2006, riprende temi e sviluppi della monografia testé ricordata, naturalmente – stante l‟appartenenza del volume ad un trattato di diritto civile – con forte limitazione dei profili comparatistici, e con una doverosa esposizione della disciplina interna, e della sua evoluzione, esaminandone con grande accuratezza i profili, sì che tale ampio contributo può essere visto come un secondo volume di un completo trattato sul tema dei diritti della personalità. L‟altra, dimensionalmente minore monografia, in lingua inglese, Trial by Media as a Legal Problem, propone un tema da tempo oggetto dell‟attenzione della dottrina e della prassi giurisprudenziale statunitense, nelle quali il problema si pone come manifestazione di conflitto tra diritti costituzionalmente protetti da norme di medesimo livello, e di medesimo valore socialmente percepito, allargando l‟esame ad altri, e ben differenti, sistemi di common law, ed ai sistemi civilistici, oltre che all‟esperienza della Corte Europea dei Diritti dell‟Uomo : trattasi di uno studio sicuramente rilevante, pur se necessariamente descrittivo di una complessa situazione per la parte concernente gli Stati Uniti, e sintetica, se pur validamente sintetica per la parte “continentale”. Gli scritti di minori dimensioni anticipano o riprendono (con l‟eccezione di una breve “recensione strutturata” in tema di class action) temi propri delle monografie esaminate. L‟opera del candidato è la prova di una personalità pienamente matura di studioso, ed in particolare di comparatista colto, e dotato di specifiche capacità costruttive, che forse sin qui ha limitato ad un solo, pur rilevante ambito, quello dei diritti della personalità (ambito cui fa riferimento anche uno dei principi in conflitto nella valutazione del “giudizio mediatico”), i suoi fertili interessi scientifici. Giudizio individuale del prof. Mario Serio Professore associato di IUS02 all‟Università di Bari dal gennaio 2002. Il candidato presenta i seguenti lavori minori: a) La disponibilità dei diritti fondamentali e i limiti della dignità (note a margine della Carta dei diritti), pagg. 801-848, in Riv. Dir. Civ. 2002: Il lavoro tratta l‟aspro tema dei confini, delle caratteristiche, delle modalità di disposizione dei diritti fondamentali alla luce di una ragionata ed informata esposizione che si giova dei contributi dottrinari francesi e tedeschi, formulando una robusta conclusione circa la nozione di dignità, “quale strumento regolativo”; b) Organs Transplantation and role of Law: Some preliminary remarks, pagg. 13-29, in An Equitable Distribution of Human Organs for Transplantation , a cura di A.M. Ravello, Gerusalemme 2003: Il lavoro, scritto in fluido inglese giuridico, descrive efficacemente le relazioni tra i metodi di allocazione giuridica delle risorse e la decisiva questione dei trapianti d‟organo; c) L‟appropriazione dell‟immateriale. Quali limiti?, pagg. 21-48, in Il diritto dell‟informazione e dell‟informatica, 2004: Il lavoro si occupa della tendenza nelle contemporanee esperienze giuridiche alla privatizzazione della sfera pubblica immateriale, adeguatamente dando conto delle connesse questioni dei limiti dell‟appropriazione e di quelli del mercato; 17 d) Privacy e processo civile: Il problema della litigation “anonima” pagg. 681-725, in Il diritto dell‟informazione e dell‟informatica, 2005: il lavoro esplora sinotticamente le dimensioni, pubblica e privata, del processo civile soffermandosi, anche grazie al ricorso alla letteratura giuridica statunitense, sul relativo grado di pubblicità, compatibile con l‟esigenza del rispetto della riservatezza degli individui; e) Azioni popolari, azioni nell‟interesse collettivo, “class actions”: modelli e prospettive di riforma in una recente riflessione, pagg. 331 – 340, in Rivista critica del diritto privato, 2007: il breve lavoro si preoccupa di fare il punto sullo stato del diritto italiano in ordine alle class actions alla vigilia della loro introduzione in Italia in via legislativa. Il candidato presenta, altresì, i seguenti lavori monografici: a) Autonomia privata e diritti della personalità. Il problema dello sfruttamento economico degli attributi della persona in prospettiva comparatistica, Napoli 2005, pagg. 1-400 (con presentazione di Pietro Rescigno): Il lavoro è diviso in tre capitoli, rispettivamente dedicati alla determinazione per via storica delle aree di interferenza tra gli aspetti patrimoniali e quelli indisponibili della personalità umana, alla individuazione del contenuto patrimoniale di tale categoria dei diritti con riferimento alle forme di tutela nelle esperienze straniere, alla circolazione dei diritti della personalità nel triplice riferimento ai negozi sugli attributi immateriali della personalità - ed alla rilevanza delle varie forme di consenso dell‟avente diritto-, ai limiti della indisponibilità con connesso esame della loro transigibilità e compromettibilità in arbitri alla loro trasmissibilità per causa di morte. Il volume consegue pregevoli risultati ricostruttivi, resi possibili dalla illustrazione delle soluzioni proprie dei vari ordinamenti considerati. b) Le persone fisiche ed i diritti della personalità, Torino 2006 (volume scritto con Guido Alpa): il contributo individuale va da pag. 361 a pag. 664 ed ha ad oggetto le seguenti parti: i diritti della personalità nell‟ottica del giusprivatista, la formazione di una categoria giuridica denominata “diritti della personalità”, la circolazione in Italia del relativo modello, l‟itinerario verso la codificazione, il modello codicistico dei diritti della personalità e la costituzionalizzazione del diritto privato, le nuove dimensioni di questi diritti, la loro contrattualizzazione (esaminata in due sezioni rispettivamente dedicate alla disposizione dei diritti sul corpo ed alla disposizione dei diritti sugli attributi immateriali della personalità). Il lavoro, che spazia tra un ordinamento dell‟Europa continentale ed un altro, mostra soddisfacente dominio del punto di vista privatistico, senza tralasciare di curare il coordinamento con i fenomeni di costituzionalizzazione di fondamentali situazioni soggettive individuali e perviene alla sistemazione tassonomica della materia, riguardata nella complessità della sua dimensione oggettiva; c) Trial by media as a legal problem. A comparative Analysis, Roma 2008, pagg. 15 – 160: il lavoro, redatto in più che soddisfacentemente controllata lingua inglese, è diviso in tre capitoli (rispettivamente dedicati ad uno sguardo secondo il metodo comparatistico alla rilevanza mediatica dei processi, al particolare conflitto tra libertà di stampa e giusto processo, al modo scelto nel continental law europeo per conciliare libertà di stampa e diritti individuali della persona, alla ricerca di una via di mezzo alla luce della giurisprudenza della Corte Europea per la salvaguardia dei Diritti dell‟Uomo). Il lavoro appronta un buon quadro di informazioni su un tema, di cui sviscera i risvolti ed indica i tratti di rilevanza: si segnala più per l‟individuazione di questioni sensibili che per la innovatività delle soluzioni. In conclusione, la produzione del candidato ne mette in luce un profilo scientifico, desumibile dal numero dei suoi contributi e dalla loro pubblicazione in prestigiose riviste e collane editoriali nonché dalla complessità dei temi trattati (che avrebbero imposto più un solido metodo comparatistico che la dimostrata conoscenza dei singoli diritti interni), che suggerisce che lo stesso venga preso in considerazione ai fini del presente concorso. CANDIDATO: Saporito Livia Giudizio individuale del prof. Angelo Saturno 18 Livia Saporito, laureata in giurisprudenza nel1994 presso l‟Università degli Studi di Salerno, nel marzo 1999 acquisisce il titolo di dottore di ricerca in “Comparazione e diritto civile” del medesimo Ateneo. Dall'ottobre 1999 fruisce di un assegno di collaborazione ad attività di ricerca presso la Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università di Napoli. Dal 2000 al 2002 è ricercatore di diritto privato comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza della SUN. Dal marzo 2002 è professore associato confermato di diritto privato comparato in servizio presso la facoltà di Giurisprudenza della SUN, dove ha svolto e svolge corsi in affidamento in materie di interesse comparatistico (sistemi giuridici comparati, diritto anglo americano, diritto privato comparato e diritto privato delle Comunità europee). Nell'anno accademico 2002-2003 è docente del Corso di perfezionamento in Diritto minorile e della famiglia presso l‟Istituto universitario Suor Orsola Benincasa di Salerno; nell'anno accademico 2003-2004 è membro del Comitato scientifico nonché docente del Master Interculturale di II Livello in “Mediazione, commercio e investimenti nel Mediterraneo” e del Corso di perfezionamento postlauream in “Diritto europeo e comunitario” presso la Facoltà di Studi Politici della SUN. Nel 2006 è docente del corso “E-learning”, in “Diritto e nuove tecnologie”, attivo presso la Facoltà di Giurisprudenza della SUN. Ha partecipato, in qualità di relatrice ai corsi di formazione e di aggiornamento per magistrati, e ad incontri di studio nazionali ed internazionali. La candidata presenta un‟ampia produzione scientifica nella quale si distinguono le due monografie, l‟una in tema di “Vizi del consenso e contratto nella “Western Legal Tradition”, Camerino-Napoli, ESI, 2001, pp. 1-462, e l‟altra “Per un diritto europeo dell‟immigrazione”, Giappichelli, Torino, 2008, pp. 1-275. Si aggiungono numerosi saggi di particolare pregio, come la voce “I vizi del consenso in diritto comparato, in Atlante di diritto comparato a cura di F. galgano, Zanichelli, Bologna, 2006, e contributi in trattati e commentari, tra cui “La responsabilità del magistrato”, in Professioni e responsabilità civile. Professioni legali, tecniche e mediche, a cura di P. Stanzione e S. Sica, Zanichelli, Bologna, 2006; La comunione de residuo. L‟amministrazione della comunione. Lo scioglimento della comunione legale, in Il diritto di famiglia nella dottrina e nella giurisprudenza. Trattato teorico pratico, a cura di G. Autorino Stanzione, vol. III (I rapporti patrimoniali. L‟impresa familiare), Giappichelli, Torino, 2005. La prima monografia abbraccia trasversalmente i principali problemi del contratto e dell‟invalidazione dell‟accordo, in un continuo raffronto tra esperienze di civil law e di common law, tra approccio sistematico ed approccio rimediale. L‟autrice propone apprezzabili soluzioni operazionali nell‟ambito di una nitida ricostruzione dei modelli esaminati, mediante il proficuo utilizzo del metodo comparativo. La seconda monografia muove dalla frammentarietà e disomogeneità della disciplina normativa dell‟immigrazione nel panorama europeo; analizza, con vivacità e spirito critico, le politiche adottate dalle istituzioni comunitarie ed approda ad originali conclusioni tese a realizzare un compiuto processo di armonizzazione della materia. Particolare attenzione è riservata alla funzione vicaria svolta dalla giurisprudenza delle Alte Corti e all‟utilizzo del principio di non discriminazione, quali basi per l‟edificazione di un diritto dell‟immigrazione autenticamente europeo. L‟attività scientifica della candidata risulta senz‟altro congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare oggetto della presente procedura, testimoniando il costante interesse per lo studio dei diritti stranieri e della comparazione giuridica. La sua produzione, caratterizzata dalla varietà dei temi trattati, denota originalità e rigore metodologico, oltre ad una sicura padronanza delle fonti, di cui è evidente la diretta e meditata compulsazione. La qualità dell‟indagine e la continuità temporale dell‟impegno scientifico e didattico consentono di esprimere sulla candidata un giudizio di piena maturità scientifica. Pertanto, in coerenza con le modalità ed i criteri di valutazione predeterminati dalla Commissione, la prof.ssa Livia Saporito è ampiamente meritevole di particolare considerazione ai fini della valutazione comparativa in epigrafe. Giudizio individuale del prof. Alberto Maria Musy 19 E‟ attualmente professore associato presso la Seconda Università di Napoli. Presenta per la valutazione una recente monografia dal titolo Per un diritto europeo dell’immigrazione, Torino, 2008; diversi capitoli di libri correttamente assegnati all‟autrice: Sicurezza e qualità, in Commentario del codice del consumo. Inquadramento sistematico e prassi applicativa, a cura di P. Stanzione e G. Sciancalepore (2006); La responsabilità civile del magistrato, in Professioni e responsabilità civile, Professioni legali, tecniche e mediche, a cura di P. Stanzione e S. Sica, Bologna (2006); La comunione de residuo. L’amministrazione della comunione. Lo scioglimento della comunione legale, in Il diritto di famiglia nella dottrina e nella giurisprudenza, Trattato teorico pratico, a cura di G Autorino Stanzione, vol. III, Torino (2005); I trattamenti in ambito pubblico, Commento agli artt. 59-74 del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196, in La nuova disciplina della privacy, a cura di S. Sica, Bologna (2004). Opere tutte aventi temi di area tipicamente civilistica. Un saggio in tema di La condizione giuridica dell’immigrato extracomunitario: divieto di discriminazione e parità di trattamento in Europa e diritto privato, fasc. 4, 2004 prodromico alla monografia. Per un diritto europeo dell’immigrazione è un lavoro suddiviso in tre capitoli, nel primo si tratta il quadro politico-normativo comunitario e il soft law istituzionale; nel secondo la condizione giuridica dell‟immigrato con attenzione alla frammentazione normativa ed al tentativo di armonizzazione giurisprudenziale; nel terzo il principio di non-discriminazione; il lavoro presenta delle fonti un po‟ troppo datate. L‟autrice conclude in chiave comparativa che sia il modello francese “assimilazionista” che quello inglese “pluralista” non tengono conto del fatto che il rapporto tra società ed immigrati è in continua evoluzione, mentre in italia prevale un modello di pluralismo moderato. Auspica che occorra aumentare gli sforzi per una strategia di inclusione e di integrazione dello straniero nella società ospitante. Riflessioni tutte condivisibili ma che necessitano ancora uno sforzo per dimostrare il raggiungimento di una piena maturità scientifica. Giudizio individuale del prof. Domenico Amirante La candidata, attualmente in servizio presso la Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università degli studi di Napoli, è professore associato di diritto privato comparato dal 2002, vantando quindi una apprezzabile esperienza didattica. La candidata presenta due monografie ed alcuni scritti minori. La prima monografia, su “ vizi del consenso e contratto”, risulta apprezzabile per l‟impianto comparatistico generale e per l‟attenta e dettagliata ricostruzione degli istituti in riferimento ad ordinamenti sia di common law che di civil law, pur non contenendo una ricostruzione sintetica di tipo comparativo della materia utilizzata. Nella seconda monografia, concentrata sul diritto e sulle politiche comunitarie in materia di immigrazione e sulla loro applicazione nel diritto interno italiano, risultano non prevalenti gli interessi ed il metodo comparatistico, così come nella maggioranza degli scritti minori. Giudizio individuale del prof. Fabio Emilio Ziccardi La candidata è professore associato di diritto privato comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università di Napoli. Presenta a questa valutazione due volumi e cinque studi (di un sesto, in materia di immigrazione, vi é menzione, ma non è pervenuto), uno dei quali sulla materia studiata nella prima monografia, Vizi del consenso e contratto nella Western Legal Tradition, del 2001. Il volume presenta una ragionata e motivata partizione tra lo studio della misrepresentation e del dolo nei sistemi italiano e francese, nella prima parte, e lo studio dell‟errore e del mistake, nella seconda parte. Lo scritto si pone traguardi di elevato livello scientifico, e l‟uso del metodo comparativo è ampio e corretto, pur se alcuni atteggiamenti di polemica verso assetti giurisprudenziali consolidati nei sistemi anglosassoni (ad es., sulla intention to deceive e sulla rilevanza della buona fede) non appaiono adeguatamente motivati. Il secondo volume, Per un diritto europeo dell’immigrazione, del 2008, appare collocarsi ai limiti esterni del SSD Diritto Privato Comparato, poiché la disciplina giuridica del fenomeno dell‟immigrazione – come emerge anche dalla monografia in esame – appartiene al diritto pubblico, 20 con minori influssi del diritto dell‟Unione Europea e del diritto internazionale, come dimostrano anche le ampie citazioni di autori dedicatisi queste discipline; e l‟uso, assai corretto, del metodo comparativo nell‟individuare i presupposti di una disciplina europea – ma ciò vale solo per il 1° capitolo del volume – attiene comunque alla comparazione tra norme di natura pubblicistica, e non privatistica. Gli scritti di minori dimensioni sono pregevoli, per l‟ampiezza, la chiarezza ed il penetrante studio delle fonti dottrinali; ma essi hanno ad oggetto pressoché esclusivamente il commento a norme di diritto interno in materia di privacy, di responsabilità civile del magistrato, di qualità del prodotto di consumo e di comunione legale tra coniugi, senza cenni comparativi, se non – assai limitatamente – nell‟ultimo di essi; a questa valutazione si sottrae il breve studio sui profili civilistici del sistema israeliano, di sicuro impianto comparatistico. Ad una valutazione complessiva, l‟opera scientifica della candidata, se da un lato ne attesta la latitudine degli interessi di studio e la qualità di giurista, è in parte rilevante dedicata a temi non qualificabili come di diritto comparato. Giudizio individuale del prof. Mario Serio Professore associato di IUS02 alla Seconda Università di Napoli dall‟1 novembre 2002. La candidata presenta alcuni lavori minori aventi esclusivamente ad oggetto temi di diritto interno (codice del consumo, responsabilità civile del magistrato, rapporti patrimoniali tra coniugi, disciplina della privacy) che sono estranei alla disciplina concorsuale e non sono, quindi, valutabili nonché un altro (sui vizi della volontà nel contratto) del tutto sovrapponibile, costituendone una sintesi, ad un volume monografico di cui si sta per dire. Un altro saggio (La condizione giuridica dell‟immigrato extracomunitario: divieto di discriminazione e parità di trattamento, in Europa e Diritto Privato 2004, 1245 – 1290), nitidamente redatto e riccamente informato, si svolge sul versante delle fonti comunitarie ed i riferimenti alle esperienze nazionali sono effettuati allo scopo di verificare il grado d‟attuazione delle direttive comunitari: il lavoro non è, pertanto, pienamente pertinente alla materia concorsuale. Ad analoghi rilievi si presta il lavoro monografico “Per un diritto europeo dell‟immigrazione” (Giappichelli, Torino, 2008), diviso in tre capitoli (il quadro politico-normativo comunitario ed il soft law istituzionale, la condizione giuridica dell‟immigrato, il principio di non discriminazione: pagg. 9 – 275), che rivela un apprezzabile orizzonte di conoscenza del quadro comunitario nel delicato ambito dei problemi dell‟immigrazione e dei loro riflessi nel catalogo dei diritti della persona non appartenente all‟UE. Ancora una volta metodo ed oggetto di indagine si collocano sostanzialmente fuori dal perimetro della materia concorsuale. Natura genuinamente comparatistica esibisce l‟ampia monografia “Vizi del consenso e contratto nella Western Legal Tradition”, ESI, Napoli, 2001, pagg. 5 – 462. Il lavoro è diviso in due parti (Dolo e misrepresentation tra contratto e responsabilità civile e La dottrina dell‟errore) e quattro capitoli (il problema della comparabilità, il sistema rimediale, i requisiti di rilevanza dell‟errore, gli errori “indifferenti”) e tratta introduttivamente del conflitto, frequentemente registrabile nella pratica, tra volontà ed affidamento per dirigersi nelle acque aperte delle differenze, spesso inconciliabili, tra common law e civil law in tema di vizi del consenso negoziale: la questione è attentamente guardata sotto l‟angolo visuale casistico. Il lavoro è puntuale nell‟esposizione dei dati e rivela lodevole capacità di applicazione alla loro raccolte e coerente sistemazione. Tuttavia, il volume non si segnala per originalità di contributi, apparendo, piuttosto, una ricognizione completa e diligente delle questioni e delle soluzioni affioranti in un recinto d‟indagine tanto impegnativo. In conclusione, la candidata esibisce una produzione zelante, attiva e costante nel tempo, ma in larga parte estranea alla materia concorsuale: l‟unica trattazione comparatistica non consente, per le ragioni prima dette, di formulare un giudizio di piena maturità scientifica. 21 CANDIDATO: Smorto Guido Giudizio individuale del prof. Angelo Saturno Il candidato presenta due monografie, l‟una su “Clausole abusive e diritti dei consumatori. Raffronti comparatistici, Padova, CEDAM, 2001, pp. 1-263; l‟altra in tema di “Il danno da inadempimento”, Padova, Cedam, 2005, pp. 1-286. La produzione minore consta di una serie di note e commenti privi di rilievo comparatistico. Più aderenti al settore scientifico-disciplinare IUS/02 sono invece i saggi dedicati a “Il criterio d‟imputazione della responsabilità civile. Colpa e responsabilità oggettiva in civil law e common law”, in Europa e diritto privato, 2008, pp. 423-448; all‟ ”Autonomia contrattuale e tutela dei consumatori. Una riflessione di analisi economica”, in I contratti, 2008, pp. 723-733; alla ”Autonomia contrattuale e diritto europeo”, in Europa e diritto privato, 2007, pp. 325-409 nonché “Il principio di buona fede nella disciplina delle clausole abusive”, in Rivista critica del diritto privato, 1999, pp.101-157. Tali indagini sono tutte in gran parte correlate alle indagini confluite nei due lavori monografici. Attengono a diverse materie invece gli articoli su “La responsabilità sanitaria per il concepimento non voluto. Note comparatistiche”, in Il diritto di famiglia e delle persone, 1999, pp. 910-933; “Note comparatistiche sull‟eutanasia, in Diritto e questioni pubbliche, 2007, pp.143-179 e “La multiproprietà e la tutela dei consumatori: il recepimento della direttiva 94/47/CE, in Europa e diritto privato, 1999, pp.279-305. Tali contributi tuttavia raramente superano il momento descrittivo degli istituti. Quanto alle monografie, la prima articola in quattro capitoli il confronto tra l‟ordinamento italiano e quello inglese sul tema delle clausole abusive, separando l‟esame dei due modelli che sono posti in comparazione soltanto nell‟ultimo capitolo. Il metodo è assai criticabile poiché descrive gli istituti senza riuscire a cogliere in profondità differenze o contrasti. Infatti, mentre il capitolo dedicato all‟ordinamento italiano si diffonde sul tema delle condizioni generali di contratto, questione peraltro ormai datata per l‟introduzione del Codice del consumo, quella rivolta al modello inglese si occupa in primis della teoria classica del contratto dell‟ordinamento inglese intesa più che altro come ostacolo all‟accoglienza consapevole delle trasformazioni portate dal fenomeno della contrattazione di massa. L‟indagine non riesce a trovare armoniosa sintesi nell‟ultimo capitolo, sì da ricavarne utili indicazioni per la ricostruzione del fenomeno. Il secondo lavoro (“Il danno da inadempimento”, Padova, Cedam, 2005) si compone di sette Capitoli sul tema del danno da inadempimento, sia con riferimento al diritto italiano sia nella tradizione di common law. La consapevolezza della criticabilità della metodologia adoperata nella prima monografia probabilmente conduce alla pregiudiziale dichiarazione dell‟autore, nella seconda, di voler “ragionare per problemi”. E tuttavia, ancora una volta si procede indagando separatamente i due modelli: di quello italiano nel primo e nel secondo capitolo, pur senza l‟ambizione di fornire un quadro completo della materia, s‟intende fornire il stato attuale; nel terzo e quarto si cercano i presupposti filosofici e le ragioni storiche a fondamento dell‟attuale sistema della responsabilità da inadempimento. Dal quinto al settimo ci si occupa dell‟esperienza di common law, specialmente statunitense, con particolare attenzione all‟analisi giuseconomica. Il settimo capitolo è dedicato alla descrizione di un‟ipotesi ricostruttiva dei criteri di determinazione del danno contrattuale attraverso la comparazione dei modelli di civil e common law prima descritti. Lo scopo è di pervenire ad una chiave di lettura unitaria dei diversi criteri, come antidoto alla eccessiva frammentazione che caratterizza il dibattito italiano sulle categorie in esame. Scopo tuttavia non raggiunto proprio per l‟eccessiva frammentazione del discorso e la dispersione delle analisi che non riescono a trovare una sintesi armoniosa per convincere dell‟utilità dell‟indagine e delle soluzioni raggiunte. La dispersione del discorso, d‟altra parte incide sulla chiarezza, sulla completezza e sulla correttezza della metodologia utilizzata. Le considerazioni critiche esposte in merito alla produzione scientifica del candidato, in considerazione dei criteri di valutazione predeterminati dalla Commissione, e comparativamente rispetto agli altri candidati, inducono a ritenere che il candidato non ha ancora raggiunto il grado di 22 maturità necessario per essere meritevole di considerazione ai fini della presente valutazione comparativa. Giudizio individuale del prof. Alberto Maria Musy Il candidato è professore associato di diritto privato comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Palermo. Presenta a questa valutazione due monografie ed altri scritti di minori dimensioni. In Clausole abusive e diritti dei consumatori. Raffronti comparatistici, (2001) ha ricostruito una introduzione allo studio del nuovo regime delle clausole abusive, di fonte europea, nei diversi Paesi membri, approfondendo l‟analisi sulla disciplina britannica della materia; la disciplina suddetta è oggetto di un‟analisi sia della black letter rule sia della case law inglese, la ricognizione è altamente apprezzabile. Un'opera di grande rilievo, pertanto, che rimane un sicuro riferimento per gli studi anche a dieci anni dalla sua pubblicazione. Ne Il danno da inadempimento (2005) l‟autore si cimenta in uno dei più complicati temi della scienza e della prassi privatistica italiana. L‟andamento dell‟opera, che accompagna sapientemente per mano il lettore, parte dal sistema nazionale, affronta i temi di odierna rilevanza, e quindi esamina le soluzioni ed i “discorsi” presenti negli altri ordinamenti, in particolare in quelli di common law. Costituisce una guida sicura alla conoscenza della materia specifica trattata, e deve essere considerato un prodotto di molto alta qualità della scuola comparatistica italiana. Dagli scritti minori, per temi affrontati, appare un profilo di grande versatilità e competenza sia nell'area del diritto dei negozi giuridici in prospettiva europea, che in quella della responsabilità extracontrattuale. Il candidato dimostra di avere raggiunto una piena maturità, di impiegare con finezza il metodo comparatistico producendosi in raffinate letture dei fenomeni oggetto di studio. Giudizio individuale del prof. Domenico Amirante Il candidato, attualmente in servizio presso la Facoltà di Giurisprudenza della Università degli studi di Palermo, è professore associato di diritto privato comparato dal 2002, vantando quindi una apprezzabile esperienza didattica. Il candidato presenta due monografie ed alcuni scritti minori La prima monografia, su clausole abusive e diritti dei consumatori è condotta con rigore metodologico e sicurezza nell‟uso delle categorie comparatistiche, presentando peraltro spunti ricostruttivi originali. La seconda affronta una diversa tematica, quella del danno da inadempimento, confermando le capacità di indagine comparatistica e ricostruzione sistematica del candidato, sia in chiave descrittiva che propositiva. Anche gli scritti minori dimostrano la vastità degli interessi e la piena maturità scientifica del candidato nel settore scientifico-disciplinare del diritto privato comparato. Giudizio individuale del prof. Fabio Emilio Ziccardi Il candidato è professore associato di diritto privato comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell‟Università di Palermo. Presenta a questa valutazione due monografie ed altri scritti di minori dimensioni. La prima di tali monografie, Clausole abusive e diritti dei consumatori. Raffronti comparatistici, del 2001, ha costituito, a suo tempo, una basilare introduzione allo studio del nuovo regime delle clausole abusive, di fonte europea, nei sistemi dei Paesi membri, esercitando un controllo di peculiare rilevanza sulla disciplina inglese e britannica della materia, disciplina che viene esaminata con una tecnica di rilevazione “civilistica” dell‟assetto normativo e giurisprudenziale inglese – il primo, nel settore, di inusuale importanza, ben sottolineata nello scritto in esame – che ne rende molto agevole la fruizione, sia al fine di intendere l‟evoluzione della disciplina del sistema preso a riferimento, che allo scopo di valutare le prospettiva della riforma, “eterodiretta” come tutte quelle nascenti dall‟attuazione di direttive europee. Un‟opera di grande rilievo, pertanto, che rimane un sicuro riferimento per gli studi anche a dieci anni dalla sua pubblicazione. L‟altra monografia, Il danno da inadempimento, del 2005, affronta uno dei più complessi e forse sostanzialmente trascurati temi della scienza e della prassi privatistica italiana, e di molti altri 23 sistemi. Il percorso seguito nello scritto in esame, partendo dal sistema nazionale, evidenziandone i temi di maggior odierna rilevanza, per poi passare all‟esame di soluzioni e discussioni presenti negli altri ordinamenti, in particolare in quelli di common law, costituisce una guida sicura alla conoscenza della materia specifica trattata, e deve essere considerato un prodotto di molto alta qualità della scuola comparatistica italiana. Tra gli scritti di minori dimensioni uno solo anticipa il tema della prima monografia, mentre gli altri costituiscono rilevanti aperture verso temi nell‟area del diritto dei negozi giuridici in prospettiva europea, ma anche nell‟area aquiliana, e (questo di peculiare rilievo) sulla disciplina dell‟eutanasia, fornendo la prova della latitudine degli studi del candidato. Nel complesso della sua opera scientifica, il candidato dimostra di avere raggiunto una piena maturità, di impiegare con finezza il metodo comparatistico al fine di costruire accurate ed affidabili letture dei fenomeni studiati nei singoli sistemi, e nell‟interagire dei medesimi, e di voler e saper affrontare una ampia gamma di temi di studio, il che appare particolarmente apprezzabile a fronte di pur esistenti tendenze a sviluppare studi di “nicchia”, senza tenere presenti i profili più ampiamente sistematici, proficuamente studiati, per contro, da questo candidato. Giudizio individuale del prof. Mario Serio Professore associato di IUS02 all‟Università di Palermo dal dicembre 2002. Il candidato presenta i seguenti lavori minori: a) Il principio di buona fede nella disciplina delle clausole abusive, pagg. 101-157, in Rivista critica di diritto privato, 1999: Il lavoro si concentra sul raffronto comparatistico - svolto in virtù dell‟esame degli ordinamenti inglese, italiano, comunitario - in relazione alla rilevanza riequilibratrice delle clausole vessatorie posseduta dai principi di buona fede e reasonableness. Le motivate conclusioni mettono in evidenza che il fine di tutela del consumatore è altresì perseguito mediante la rigida predeterminazione delle fasi procedimentali dei contratti conclusi tra professionisti e consumatori; b) Certificazione di qualità e normazione tecnica, pagg. 205-221, in Aggiornamento del Digesto- Discipline Privatistiche sezione civile, 2002: Il lavoro descrive doviziosamente il panorama normativo europeo in materia di tecnica di certificazione della qualità dei prodotti commerciali; c) Autonomia contrattuale e diritto europeo, pagg. 325-410, in Europa e diritto privato 2007: il lavoro, dalla struttura monografica per ampiezza di trattazione, latitudine argomentativa ed originalità di conclusioni, affronta, nella prospettiva della vicendevole prese a mutuo tra vari ordinamenti del necessario patrimonio di princìpi e regole, l‟impegnativo tema dei limiti dell‟autonomia contrattuale, sottolineandone i collegamenti con le condizioni di mercato. Lo sguardo viene rivolto al diritto europeo dei contratti; conclusivamente, viene additata la necessità di una difficile scelta tra efficienza, giustizia e valori come criteri informatori del diritto contrattuale e del law of contract; d) Note comparatistiche sull‟eutanasia, pagg. 143-179, in Diritto e questioni pubbliche 2007: Il saggio esplora le varie forme di eutanasia collegando ciascuna di esse ad un differente regime giuridico, quale è andato maturando –ed è descritto- in una serie di ordinamenti giuridici stranieri; e) Il criterio di imputazione della responsabilità civile. Colpa e responsabilità oggettiva in civil law e common law, pagg. 423-448, in Europa e diritto privato 2008. Il lavoro si prefigge di individuare le condizioni necessarie per l‟affermazione della responsabilità civile da fatto illecito in civil law e common law. Nell‟approfondita indagine comparatistica viene costantemente utilizzato il criterio giuseconomico di analisi, applicato congiuntamente al classico metodo dei formanti; f) La giustizia contrattuale. Contributo alla definizione di un concetto, pagg. 219-239, in Materiali per una storia della cultura giuridica, Bologna 2008: la ricerca ritorna sul tema della giustizia contrattuale e sulle ambiguità che la locuzione esibisce, sforzandosi di chiarirne i significati in virtù di un‟accurata indagine comparatistica. Il candidato presenta, altresì, i seguenti lavori monografici: 24 a) Clausole abusive e diritti dei consumatori - Raffronti comparatistici, Padova 2001, pagg. 1282. Il lavoro è diviso in quattro capitoli (rispettivamente dedicati al fenomeno, ed al correlato complesso di regole rilevanti in materia nel diritto europeo dei contratti, all‟approfondito esame del diritto italiano in tema di condizioni generali di contratto secondo lo schema codicistico ed alla luce del recepimento della Direttiva comunitaria 93/13, all‟articolato studio – diviso in due sezioni - del diritto inglese con specifico riferimento alle sue principali fonti normative, alle riccamente argomentate conclusioni in chiave comparatistica che ampliano e consolidano gli esiti di una precedente, più contenuta, ricerca). Il lavoro riferisce in modo ragionato degli ostacoli che si frappongono ad una sostanziale “equality of bargaining power” e dei rimedi per superarli, costantemente alimentati dalla adozione del metodo classico di indagine comparatistica; b) Il danno da inadempimento, Padova 2005, pagg. 1-291. Il lavoro è diviso in sette capitoli, preceduti da una significativa premessa metodologica, (rispettivamente dedicati alla focalizzazione dell‟atteggiamento del diritto italiano proclive all‟integrale riparazione del danno, ai criteri legali per la relativa determinazione, alla giustizia correttiva quale presupposto teorico dell‟intervento reattivo all‟inadempimento dannoso, all‟itinerario evolutivo della nozione di danno da inadempimento disegnato nelle sue congruamente delineate fasi storiche, all‟articolata impostazione in merito al danno contrattuale desumibile dalla dottrina di common law e dalla feconda applicazione di criteri di analisi economica dei fenomeni giuridici, alla pluralità di criteri utilizzabili per la misurazione ed il ristoro del danno alla stregua del concorso di regole proprietarie ed obbligatorie, alla proposta – sostenuta da robuste ragioni ed illustrata con nitore - di valutazione unitaria dei criteri di determinazione del danno risarcibile, che è stato reso possibile formulare per effetto della ponderata analisi comparatistica). In conclusione, la produzione del candidato, ravvivata dalla verificata padronanza degli strumenti metodologici ed epistemologici necessari in ambito comparatistico e giuseconomico, ne impone il sicuro apprezzamento in posizione di assoluta preminenza ai fini del presente concorso, anche alla luce della sua poliennale esperienza didattica. La Commissione PRESIDENTE Prof. Mario Serio COMPONENTE Prof. Alberto Maria Musy COMPONENTE Prof. Fabio Emilio Ziccardi COMPONENTE Prof. Domenico Amirante SEGRETARIO Prof. Angelo Saturno 25 La stessa procedura viene ripetuta per tutti gli altri candidati esaminati nella seduta odierna e di seguito elencati: Bellantuono Giuseppe; Di Costanzo Lucia; Giuggioli Pier Filippo; Resta Giorgio; Saporito Livia; Smorto Guido. I giudizi individuali allegati al presente verbale fanno parte integrante di esso. La seduta è tolta alle ore 12.00. Letto, approvato e sottoscritto. La Commissione PRESIDENTE Prof. Mario Serio COMPONENTE Prof. Alberto Maria Musy COMPONENTE Prof. Fabio Emilio Ziccardi COMPONENTE Prof. Domenico Amirante SEGRETARIO Prof. Angelo Saturno VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE IUS 02 DELLA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE” (D.R. n. 337 del 18 giugno 2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27 giugno 2008) RELAZIONE RIASSUNTIVA (n. 6) La commissione nominata dal Rettore dell'Università degli studi di NAPOLI “PARTHENOPE” con proprio decreto n. 702 del 29 ottobre 2010 pubblicato sulla G.U. della Repubblica Italiana n. 96 del 03-12-2010, e composta dai professori, secondo l’ordine di cui alla Nota Rettorale 21106 del 4 novembre 2010: prof. Mario Serio, ordinario, prof. Alberto Maria Musy, ordinario prof. Fabio Emilio Ziccardi, ordinario prof. Domenico Amirante, ordinario prof. Angelo Saturno, ordinario, ha tenuto le seguenti riunioni: I riunione: La commissione si é riunita, in seduta preliminare per via telematica previa autorizzazione del Rettore n. 23457 del 14 dicembre 2010, nei seguenti giorni ed orari: - il giorno 31 gennaio 2011 dalle ore 11 alle ore 12; e presso la Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Napoli “Parthenope” situata in via Ammiraglio Acton 38 – Napoli, nei seguenti giorni ed orari: II riunione: giorno 19 maggio 2011, dalle ore 11.00 alle ore 11.25 e dalle ore 11.30 alle ore 14.30. III riunione: giorno 15 settembre 2011 dalle ore 9.00 alle ore 12.00, dalle 12.05 alle 13.05, dalle ore 14.10 alle 15.10, dalle 15.15 alle 16.30. La Commissione ha tenuto complessivamente n. 3 riunioni iniziando i lavori il 31.1.2011 e concludendoli il 15.9.2011. - Nella prima riunione, tenutasi il 31 gennaio 2011 per via telematica in virtù dell’autorizzazione rettorale n. 23457 del 14 dicembre 2010, la commissione, presa conoscenza delle disposizioni regolamentari concernenti l'espletamento delle valutazioni comparative, ha designato il Prof. Mario Serio Presidente ed il Prof. Angelo Saturno Segretario; ha dichiarato l'inesistenza di relazioni di parentela e affinità fra i membri della stessa; ha fissato i seguenti criteri di valutazione: a) originalità e innovatività della produzione scientifica e rigore metodologico; b) apporto individuale del candidato, analiticamente determinato nei lavori in collaborazione; c) congruenza dell'attività del candidato con le discipline ricomprese nel settore scientificodisciplinare per il quale è bandita la procedura ovvero con tematiche interdisciplinari che le comprendano; d) rilevanza scientifica della collocazione editoriale delle pubblicazioni e loro diffusione all'interno della comunità scientifica; e) continuità temporale della produzione scientifica, anche in relazione alla evoluzione delle conoscenze nello specifico settore scientifico-disciplinare; 1 f) parametri riconosciuti in ambito scientifico internazionale; g) attività didattica svolta anche all’estero; h) servizi prestati negli Atenei e negli Enti di ricerca, italiani e stranieri; i) l’attività di ricerca comunque svolta, presso soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri; l) i titoli di dottore di ricerca e la fruizione di borse di studio finalizzate ad attività di ricerca; m) il servizio prestato nei periodi di distacco presso i soggetti di cui all’art. 3 comma 2 del Decreto Legislativo 27 luglio 1999, n. 297; n) l’organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca; o) il coordinamento di iniziative in campo didattico e scientifico svolte in ambito nazionale ed internazionale; p) la padronanza del metodo comparatistico e, ai sensi del Decreto Rettorale 337 del 18 giugno 2008 di bando del concorso, l’ampia ed approfondita conoscenza degli istituti fondamentali della disciplina, al fine di accertare la piena maturità scientifica dei candidati. A tali criteri è stata data la dovuta pubblicità. Dopo aver individuato i criteri di massima la Commissione ha preso visione dell'elenco dei candidati trasmesso dall'Amministrazione. I candidati alla valutazione comparativa sono risultati: 1) Aceto di Capriglia Salvatore 2) Bellantuono Giuseppe 3) Di Costanzo Lucia 4) Giuggioli Pier Filippo 5) Poddighe Elena 6) Resta Giorgio 7) Saporito Livia 8) Sciancalepore Giovanni 9) Simoni Alessandro 10) Smorto Guido 11) Torino Raffaele. La Commissione ha quindi dichiarato l'inesistenza di relazioni di parentela ed affinità fra candidati e membri della Commissione, ed ha rilevato che, non risultando la presenza di candidati non rivestenti la qualifica di professore associato, non è necessario lo svolgimento della prova didattica. La Commissione ha poi fissato la data di giovedì 19 maggio 2011 alle ore 11 presso i locali della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Parthenope per lo svolgimento della riunione per la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche dei candidati. - Nella seconda riunione, tenutasi il 19 maggio 2011 come fissato, la Commissione, accertato che ai criteri di valutazione fosse stata data la dovuta pubblicità, ha proceduto alla ricognizione dei lavori e dei compiti effettuati e previsti nella riunione preliminare. Successivamente, a fronte della comunicazione, da parte del Responsabile del Procedimento, Dott. Andrea Pelosi, che l’ammissione alla presente valutazione comparativa di uno dei candidati era ancora in corso di valutazione da parte dell’Amministrazione che ha bandito la procedura e che pertanto l’Amministrazione, per effettuare gli accertamenti occorrenti, non ha posto i titoli del detto candidato a disposizione della Commissione, la Commissione, ritenendo di non poter procedere alla valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche dei candidati per non alterare la par condicio tra gli stessi e la contestualità del giudizio trattandosi di valutazione comparativa, e ritenendo in ogni caso opportuno attendere le determinazioni dell’Amministrazione che ha bandito la procedura, stabiliva di sospendere la seduta e di aggiornarsi a data da destinare. Con decreto del Rettore n. 321 del 30.5.2011 veniva concessa una proroga di 4 mesi a far data dal 3 giugno 2011, per la conclusione dei lavori della commissione giudicatrice della valutazione comparativa citata in epigrafe. 2 - Nella terza riunione, tenutasi il 15 settembre 2011 come stabilito d’accordo tra i Commissari e comunicato agli Uffici, la Commissione ha accertato che ai criteri di valutazione fosse stata data la dovuta pubblicità; ha preso visione dell'elenco dei candidati al concorso trasmesso dall'Amministrazione, delle esclusioni e delle ammissioni operate dagli uffici e delle rinunce pervenute (nessuna); ed ha preso atto che i candidati da valutare ai fini del concorso erano, in ordine alfabetico: Aceto di Capriglia Salvatore Bellantuono Giuseppe Di Costanzo Lucia Giuggioli Pier Filippo Resta Giorgio Saporito Livia Smorto Guido. La Commissione ha poi proceduto alla apertura dei plichi inviati dai candidati ed ha accertato che i titoli inviati corrispondessero a quelli indicati nella domanda di partecipazione al concorso Infine la Commissione ha iniziato i lavori di valutazione dei candidati attraverso l'esame dei loro curriculum e delle loro pubblicazioni, formulando i giudizi individuali e, dopo approfondita discussione, quelli collegiali. Al termine della stesura di tutti i giudizi individuali e collegiali sui titoli e sulle pubblicazioni, la Commissione, dopo approfondita discussione, sulla base delle valutazioni collegiali formulate sui titoli scientifici presentati e sui lavori scientifici inviati, ha espresso i giudizi di idoneità. La deliberazione finale ha designato idonei: Prof. Guido Smorto; Prof.ssa Lucia Di Costanzo. Sono allegati alla presente relazione tutti i giudizi individuali e collegiali espressi. Nella stessa riunione la Commissione ha poi proceduto anche alla stesura della presente "Relazione riassuntiva" e alla conseguente conclusione definitiva dei lavori. Il Prof. Mario Serio Presidente della presente Commissione consegna al Responsabile del Procedimento: • due esemplari dei verbali delle singole riunioni; • due esemplari dei giudizi individuali e collegiali espressi su ciascun candidato; • due esemplari della relazione riassuntiva dei lavori svolti.; • un supporto digitale contenente gli atti stessi, ai fini della pubblicazione degli atti per via telematica ai sensi dell'art. 5 comma 1 del D.P.R. 390/98. Tutto il materiale sopra indicato viene sistemato in un plico chiuso e firmato da tutti i componenti la Commissione sui lembi di chiusura. La Commissione viene sciolta alle ore 16.30. Napoli, 15 settembre 2011. Letto, approvato e sottoscritto seduta stante. La Commissione PRESIDENTE Prof. Mario Serio COMPONENTE Prof. Alberto Maria Musy COMPONENTE Prof. Fabio Emilio Ziccardi COMPONENTE Prof. Domenico Amirante SEGRETARIO Prof. Angelo Saturno 3 VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE IUS 02 DELLA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE” (D.R. n. 337 del 18 giugno 2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27 giugno 2008) VERBALE DELLA SEDUTA DI INDIVIDUAZIONE DEGLI IDONEI (n. 5) Il giorno 15 settembre 2011 alle ore 15.15 si riuniscono nei locali della Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di NAPOLI “PARTHENOPE” situato in via Ammiraglio Acton 38 – Napoli i commissari , secondo l’ordine di cui alla Nota Rettorale 21106 del 4 novembre 2010 prof. Mario Serio, ordinario, presidente prof. Alberto Maria Musy, ordinario, prof. Fabio Emilio Ziccardi, ordinario prof. Domenico Amirante, ordinario prof. Angelo Saturno, ordinario, segretario per concludere la procedura della valutazione comparativa in epigrafe. La commissione riesamina i giudizi collegiali sui candidati e, dopo lunga, attenta e approfondita discussione nella quale intervengono ripetutamente tutti i presenti comparando tra di loro tutti i candidati, il presidente dichiara che ogni commissario ha a disposizione due voti e pone in votazione i seguenti nominativi, in ordine alfabetico: 1) Aceto di Capriglia Salvatore 2) Bellantuono Giuseppe 3) Di Costanzo Lucia 4) Giuggioli Pier Filippo 5) Resta Giorgio 6) Saporito Livia 7) Smorto Guido Ogni commissario, in ordine di anzianità nel ruolo, esprime il proprio voto per appello nominale, candidato per candidato secondo l’ordine alfabetico predetto. La votazione dà i seguenti risultati: Aceto di Capriglia Salvatore: voti 0; Bellantuono Giuseppe: voti 0; Di Costanzo Lucia: voti 3 (espressi dai Commissari Proff. Amirante, Ziccardi e Serio); Giuggioli Pier Filippo: voti 0; Resta Giorgio: voti 2 (espressi dai Commissari Proff. Saturno e Musy); Saporito Livia: voti 1 (espresso dal Commissario Prof. Saturno); Smorto Guido: voti 4 (espressi dai Commissari Proff. Musy, Amirante, Ziccardi e Serio). Visto il risultato della votazione, risultano pertanto idonei i seguenti candidati: 1) Guido Smorto, con voti 4; 2) Lucia Di Costanzo, con voti 3. Il Presidente, dato atto di quanto sopra, invita la Commissione a redigere collegialmente, in duplice copia, la "relazione riassuntiva", controllando gli allegati che ne fanno parte integrante; la "relazione riassuntiva" viene, infine, riletta dal Presidente ed approvata senza riserva alcuna dai Commissari, che la sottoscrivono. La Commissione viene sciolta alle ore 16.30. Napoli, 15 settembre 2011 Letto, approvato e sottoscritto seduta stante. La Commissione PRESIDENTE Prof. Mario Serio COMPONENTE Prof. Alberto Maria Musy COMPONENTE Prof. Fabio Emilio Ziccardi COMPONENTE Prof. Domenico Amirante SEGRETARIO Prof. Angelo Saturno VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE IUS 02 DELLA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE” (D.R. n. 337 del 18 giugno 2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27 giugno 2008) ALLEGATO AL VERBALE n. 4 GIUDIZI COLLEGIALI CANDIDATO: Aceto di Capriglia Salvatore La Commissione ritiene che la produzione del candidato, sebbene manifesti una apprezzabile ampiezza di interessi e sia stata accompagnata da un congruo periodo di insegnamento, non lasci affiorare in modo tranquillizzante la piena maturità scientifica, a causa di diffuse carenze metodologiche e del complessivamente insoddisfacente livello di originalità dei lavori. CANDIDATO: Bellantuono Giuseppe La Commissione rileva che i lavori del candidato ne lasciano trasparire impegno, continuità e verificata inclinazione alla ricerca comparatistica non disgiunta dalla felice trattazione di molti dei temi affrontati. Tuttavia, non può ancora dirsi pienamente raggiunto il necessario grado di maturità scientifica, tenuto conto della non sempre congrua delineazione degli istituti esplorati e della necessità di misurarsi anche con questioni di maggiore impegnatività. CANDIDATO: Di Costanzo Lucia La Commissione, a maggioranza, esprime l’opinione che la candidata abbia raggiunto in maniera adeguata e rassicurante il necessario grado di maturità scientifica, desumibile dalla completezza delle trattazioni, particolarmente ragguardevole alla stregua della complessità dei temi affrontati con originalità di risultati. Sempre a maggioranza, ritiene che la candidata si ponga, nel raffronto con gli altri aspiranti, in posizione di preminenza ai fini del conseguimento dell’idoneità. CANDIDATO: Giuggioli Pier Filippo La Commissione osserva che sono riscontrabili, in modo chiaro e netto, nella produzione del candidato, che ha anche toccato questioni divenute di pressante attualità giuridica e sociale come le class actions, gli elementi rivelatori di una promettente, non lontana, ma ancora non compiutamente raggiunta, maturità scientifica. CANDIDATO: Resta Giorgio La Commissione dà atto dell’impegno e della continuità nella produzione scientifica del candidato, che ne rivela una indiscutibile predisposizione culturale alla comparazione giuridica nonché apprezzabili risultati ricostruttivi nelle materie trattate. La Commissione, a maggioranza, ritiene tuttavia che, pur a fronte di questi notevolmente positivi elementi, si ponga la necessità di maggior 1 affezione a temi e metodi comparatistici piuttosto che a questioni esaminate solo sotto l’angolo visuale dei singoli diritti interni, non sempre accompagnati dalla enunciazione di un conclusivo raffronto. Esprime pertanto, a maggioranza, il giudizio che il candidato, pur ampiamente meritando di essere preso in considerazione ai fini del presente concorso, non si collochi in posizione di preminenza rispetto ad altri candidati. CANDIDATO: Saporito Livia La Commissione dà atto alla candidata di aver presentato una ricca produzione scientifica che ne attesta continuità di impegno e particolarmente apprezzabile affezione alla ricerca. Tuttavia, la Commissione, a maggioranza, esprime il giudizio che solo limitate sono le occasioni rinvenibili negli scritti della candidata che appaiono completamente conformi e coerenti alla disciplina oggetto della presente valutazione comparativa, sicché non risaltano in modo esauriente le caratteristiche che occorrono per la definizione della candidata stessa come in possesso della piena maturità scientifica. CANDIDATO: Smorto Guido La Commissione a larga maggioranza ritiene che il candidato abbia saputo mostrare, nel corso della sua collaudata esperienza scientifica, vastità di interessi, capacità di coordinamento dei temi, attitudine al conseguimento di originali conclusioni, padronanza e destrezza nella costante utilizzazione del metodo comparatistico. Sempre a larga maggioranza ritiene che il candidato abbia fornito la nitida prova del possesso della piena maturità scientifica ed esprime altresì il giudizio che egli si collochi in posizione di assoluta preminenza ai fini del conseguimento dell’idoneità. La Commissione PRESIDENTE Prof. Mario Serio COMPONENTE Prof. Alberto Maria Musy COMPONENTE Prof. Fabio Emilio Ziccardi COMPONENTE Prof. Domenico Amirante SEGRETARIO Prof. Angelo Saturno 2 VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE IUS 02 DELLA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE” (D.R. n. 337 del 18 giugno 2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27 giugno 2008) VERBALE DELLA VALUTAZIONE DEI TITOLI E DELLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE (n. 4) Il giorno 15 settembre 2011 alle ore 12.05 si riuniscono nei locali della Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di NAPOLI “PARTHENOPE” situati in via Ammiraglio Acton 38 – Napoli i commissari , secondo l’ordine di cui alla Nota Rettorale 21106 del 4 novembre 2010 prof. Mario Serio, ordinario, presidente prof. Alberto Maria Musy, ordinario, prof. Fabio Emilio Ziccardi, ordinario prof. Domenico Amirante, ordinario prof. Angelo Saturno, ordinario, segretario. per proseguire la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche dei candidati. Dopo aver fatto constatare che sono stati formulati i giudizi di ogni commissario sui titoli e sulle pubblicazioni presentate da ciascun candidato, il presidente invita la commissione alla discussione collegiale. La discussione collegiale avviene attraverso la comparazione dei singoli giudizi sui candidati e per ciascuno di essi si conclude con la formulazione altrettanto collegiale di un giudizio. I giudizi collegiali allegati al presente verbale fanno parte integrante di esso. A conclusione della formulazione dei giudizi collegiali, la seduta, sospesa dalle ore 13.05 e ripresa alle 14.10, termina alle ore 15.15. Letto, approvato e sottoscritto. La Commissione PRESIDENTE Prof. Mario Serio COMPONENTE Prof. Alberto Maria Musy COMPONENTE Prof. Fabio Emilio Ziccardi COMPONENTE Prof. Domenico Amirante SEGRETARIO Prof. Angelo Saturno 1