INDIRIZZO Manutenzione e assistenza tecnica” opzione “Apparati

Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Statale Istruzione Superiore “ANTONIO BERNOCCHI”
Cod. mecc. MIIS09700T – cod. fiscale 92047700155
via Diaz, 2 - 20025 LEGNANO
ISTITUTO TECNICO e LICEO tel: 0331/541393-4 – Fax: 0331/542428
ISTITUTO PROFESSIONALE E IeFP tel: 0331/596170 – fax: 0331/453672
E-mail uffici: [email protected] - [email protected]
Documento del Consiglio di Classe per l’Esame di Stato INDIRIZZO Manutenzione e assistenza tecnica” opzione “Apparati, impianti civili e industriali” Classe 5 MA –Corso serale Anno scolastico 2015 – 2016 Il presente documento è stato approvato e sottoscritto da tutti i componenti del C. di Classe ed è stato affisso all’Albo dell’Istituto in data 16 Maggio 2016 Il Dirigente Scolastico Pagina 1 1. NOTA SULL’ISTITUTO L’Istituto Statale di Istruzione Superiore Antonio Bernocchi nasce nel 2012 dalla fusione dei due istituti storici intitolati allʹindustriale di Legnano, lʹITIS e lʹIPSIA, ma vanta una storia quasi secolare. Fondato negli anni ʹ20 come scuola di avviamento al lavoro, nel 1956 si è trasformato in Istituto Professionale di Stato mentre in capo a qualche anno, nel 1958, veniva inaugurato nellʹedificio accanto, lʹistituto Tecnico Industriale. Attualmente, in seguito alle sperimentazioni degli anni 2000 e alle recenti riforme, lʹOfferta Formativa prevede quattro diversi percorsi: Istruzione Liceale (Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate), Istruzione Tecnico Tecnologica, Istruzione Professionale, Istruzione e Formazione Professionale con qualifica triennale o diploma quadriennale. La fusione ha comportato un complesso e delicato lavoro di armonizzazione (tuttora in corso) dei modelli organizzativi e didattici ma, nello stesso tempo, ha prodotto diversi vantaggi: un ruolo più incisivo sul territorio, con conseguente maggiore capacità di attrarre risorse; una maggiore efficacia sul piano dellʹorientamento e del riorientamento degli studenti; una gestione efficiente dei laboratori e, più in generale, della strumentazione didattica. LʹIstituto è sempre stato saldamente radicato nel tessuto economico‐produttivo del territorio: durante i suoi quasi 100 anni di storia ha formato generazioni di operatori e periti industriali, nelle aree metalmeccanica, elettrica, tessile ed elettronica, che hanno contribuito alla organizzazione e allo sviluppo del distretto industriale dellʹalto milanese. Ancora oggi l’I.S.I.S Antonio Bernocchi orienta i giovani a percorsi di studio e professioni ad alto contenuto scientifico e tecnologico. Pagina 2 2. Profilo professionale dell’indirizzo Il Diplomato nell’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica, opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”, rappresenta una delle figure professionali più richieste dal mercato del lavoro. Il percorso formativo ha durata quinquennale; specializza ed integra le conoscenze e le competenze in uscita, coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. Inoltre, fa acquisire allo studente competenze che lo rendono in grado di assumere responsabilità, produrre e controllare, gestire: informazioni, risorse, problemi, relazioni e comportamenti. Dopo il conseguimento del diploma si ha accesso diretto al mondo del lavoro, ai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (ITS) e all’università. Gli insegnamenti sono impartiti per sviluppare competenze partendo dal profilo educativo, professionale, culturale sia generale che specifico dell’indirizzo e guardando le competenze di cittadinanza come il filo verticale, dalla scuola fino agli adulti, per una formazione permanente. La progettazione formativa è incentrata sull’allievo e privilegia la creazione di situazioni di compito reali, sfruttando le connessioni interdisciplinari, le attività laboratoriali, le tecniche di problem solving e il lavoro di gruppo. Con l’alternanza scuola‐lavoro, grazie ad un proficuo lavoro di progettazione insieme ai tutor aziendali delle aziende limitrofe, gli studenti dell’indirizzo incontrano più aspetti del mondo lavorativo, sfruttano le risorse disponibili a fini formativi, acquisiscono le competenze trasversali e cioè quelle di transizione per essere in grado di riprogettarsi in funzione del contesto lavorativo, per essere più pronti a scelte e cambiamenti. Alla conclusione del percorso di studi, nel rispetto delle linee guida che hanno definito il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali e delle richieste delle aziende del nostro territorio, il diplomato acquisisce le seguenti competenze: Rispetta lo stile e le regole aziendali di comportamento condividendo le informazioni al gruppo di lavoro e rispettando idee e contributi degli altri membri del team. Identifica gli strumenti tecnici e le modalità operative per il corretto svolgimento della mansione assegnata, a partire dalla documentazione di progetto ed evitando gli sprechi Riporta con continuità e precisione al responsabile dei lavori usando anche la modulistica interna, il personal computer e i programmi applicativi. Utilizza efficacemente la documentazione tecnica, i manuali di uso e manutenzione, gli strumenti di misura, di controllo e diagnosi Pagina 3 Osserva i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi gestendo le scorte di magazzino, la dismissione dei dispositivi e lo smaltimento di scorie Individua i guasti e le relative cause, fornendo indicazioni sulla loro rimozione e rispettando le sequenze e le scadenze temporali degli interventi di controllo, collaudo e manutenzione Controlla e realizza l’installazione dei componenti meccanici, elettrici, elettronici e la realizzazione dei collegamenti, la collocazione dei trasformatori, dei motori e delle apparecchiature di comando Individua i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di scegliere i materiali più adatti all’impiego, per intervenire in fase di montaggio e sostituzione Controlla e ripristina, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento nel rispetto delle normative sulla sicurezza, degli utenti e dell’ambiente Imposta e pianifica il lavoro assegnato scegliendo o proponendo i parametri tecnologici, elaborando i cicli di lavorazione e specificandone i tempi, verificando i parametri di qualità e le tolleranze in modo da assicurarne regolarità ed efficienza Interviene sul controllo dei sistemi di potenza, sceglie ed utilizza i normali dispositivi elettrici ed elettronici per l’automazione industriale. Comprende, interpreta e analizza schemi di apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili per garantirne la corretta funzionalità Ripara e collauda nei settori produttivi quali elettrico, elettronico, meccanico e termotecnico assumendo autonome responsabilità per realizzare opere a “regola d’arte”. Pagina 4 2. Profilo della classe 2.1 Elenco docenti componenti il Consiglio di Classe 5 MA corso serale Docenti Materia Cassanese Genna Maria Antonietta LINGUA E LETTERAT. Gallina Alessandra LINGUA INGLESE Cassanese Genna Maria Antonietta Cosenza Claudio Nava Demetrio Firma Continuità didattica
3^ 4^ 5^ NO NO SI SI SI SI STORIA, CITT. E COST. NO NO SI MATEMATICA NO NO SI NO NO SI ITALIANA TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE Alkili Mohammad NO
TECNOLOGIE E NO
SI TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE Ferrantelli Bartolomeo DOCENTE DI SOSTEGNO
SI
NO
SI
Boccia Aurelio TECNOLOGIA NO
SI
SI MECCANICAED APPLICAZIONI LABORATORIO Francipelli Mario Agatino NO
TECNOLOGICO NO
SI ED ESERCITAZIONI Pagina 5 2.2 Elenco Studenti della classe 5MA corso serale N°
Cognome Nome Proviene dalla Stessa Classe SI NO Cavallaro Thomas     

7 Ferretti Egidio 
8 Gallace Gabriele Roberto  9 Gallina Alessandro 10 Leknikaj Altin 11 Lujan Soto Fabrizio 12 Martino Antonio 13 Masserini Luca 14 Mauri Mirko      15 Monachino Fabio 16 Nannetti Nicholas 17 Ouatiki Oussama 

18 Perrone Carmine 19 Pietroforte Nicholas  20 Rosales Benites Franchesco 21 Rossi Alberto 22 Scioni Christian 23 Sestito Alessio 24 Sinopoli Vincenzo 


25 Torno Emanuele 26 Torregrossa Giuseppe 27 Vinci Simone   28 Zambrano Danilo 1 Airhuoyuwa Eghosa 2 Alopari Joseʹ 3 Appah Stephen 4 Bendo Krisi 5 Buonincontro Mattia Pasquale 6 
 



 Pagina 6 Iscritto alla 5 classe per la prima volta SI




























NO
2.3 Debiti Formativi alla fine del quarto anno Materia
MATEMATICA
N° alunni con debito
al termine della
classe 4^
7
STORIA
2
TECN.MECC. E APPLICAZIONI
1
3 Descrizione del gruppo classe La classe è formata da 28 allievi, di cui 20 provenienti dalla classe 4MA e 8 nuovi iscritti in 5MA. La classe risulta suddivisa in tre gruppi:  Un primo gruppo di studenti adulti che sono particolarmente motivati ed interessati agli argomenti trattati che vorrebbero sfruttare ogni momento disponibile per un apprendimento proficuo;  Un secondo gruppo di studenti che pur non presentando problemi disciplinari risulta in difficoltà nell’apprendere e rapportarsi con le discipline scolastiche, provenendo spesso da esperienze negative nei corsi diurni;  Un terzo gruppo che manifesta difficoltàdi apprendimento ed un interesse limitato verso la scuola e gli argomenti trattati. 4 Obiettivi Formativi Comportamentali Trasversali 4.1 Obiettivi Formativi comportamentali previsti ‐ Acquisizione di una sempre più sicura metodologia nello studio individuale ‐ Abitudine ad assumere le proprie responsabilità ‐ Abitudine a collaborare con gli adulti ed i compagni ‐ Abitudine a usare correttamente sussidi e strumenti 4.2 Obiettivi Formativi comportamentali raggiunti ‐
Gli obiettivi formativi comportamentali trasversali quali il rispetto dei compagni, dei docenti e del personale non docente, degli orari di inizio e termine delle lezioni sono stati conseguiti solo da una parte della classe, essendosi verificato qualche episodio di conflittualità tra alunni legato a futili episodi innescati dalla stanchezza legata alla fascia oraria serale delle lezioni. Pagina 7 ‐
Una parte della classe, tuttavia, ha collaborato ed approfondito autonomamente i contenuti esposti facendosi da tramite verso la parte della classe meno collaborativa e meno capace di acquisire i contenuti, prestando attenzione alle lezioni ed acquisendo un linguaggio tecnico specifico in fase di esposizione dei contenuti acquisiti. ‐
Anche la puntualità alle lezioni è stata per buona parte rispettata dalla classe tenendo conto che si tratta di corso serale per studenti lavoratori. ‐
La consegna degli elaborati è stata quasi sempre rispettata da buona parte della classe. 4.2Obiettivi Cognitivi previsti ‐ Abitudine a comunicare efficacemente, utilizzando i linguaggi specifici di ciascuna disciplina ‐ Disposizione allʹascolto ‐ Acquisizione di adeguate abilità di lettura e scrittura 4.3 Obiettivi Area linguistico ‐ storico – letteraria previsti ‐ Acquisizione della capacità di articolare in modo logico il pensiero e di comprendere messaggi e contenuti diversi; ‐ Acquisizione di una più sicura padronanza del linguaggio, della capacità di esprimersi con proprietà e correttezza nella produzione di testi e nellʹesposizione orale 4.4Obiettivi Area scientifico – professionale ‐ Acquisizione di competenze e abilità di uso professionale ‐ Abitudine ad affrontare ed a risolvere correttamente i problemi 4.5 Obiettivi Cognitivi raggiunti in tutte le aree ‐ Gli obiettivi cognitivi trasversali con un linguaggio caratterizzato da correttezza formale, linguaggio tecnico specifico, coerenza nella affermazione, rigorosità logica e capacità di affrontare un problema reale sulla base delle conoscenze acquisite è stata raggiunta solo da un gruppo ristretto della classe. ‐ Tale gruppo ha acquisito la capacità di sapersi orientare nei contenuti sviluppati nel corso dell’anno nelle varie discipline dominando porzioni sempre piu ampie del programma ed acquisendo in alcuni casi anche la capacità di rielaborazione personale dei contenuti. ‐ La maggior parte della classe è riuscita purtroppo ad acquisire in parte i contenuti delle varie discipline e non ha pertanto conseguentemente potuto procedere ad acquisire capacità di astrazione e di collegamento interdisciplinare tra le varie materie Pagina 8 Compon.e/o Proba Questionari Relazione Esercizi Modalità 





























Pagina 9 
















ed Esercitazioni Applicazioni pratiche Laboratorio Tecnologico TECNOLOGIA MECCANICAED APPLICAZIONI
DOCENTE DI SOSTEGNO TECNOLOGIEE TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE MATEMATICA 
ed Esercitazioni Laboratorio Tecnologico TECNOLOGIA MECCANICAED APPLICAZIONI
DOCENTE DI SOSTEGNO TECNOLOGIE ELETTRICHEED ELETTRONICHE
TECNOLOGIEE TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE STORIA, CITT. E COST. Modalità TECNOLOGIE ELETTRICHEED ELETTRONICHE MATEMATICA Prova di laboratorio STORIA, CITT. E COST. Interrogazione lunga Interrogazione breve LINGUA INGLESE Discussione guidata Simulazioni LINGUA INGLESE Lezione partecipata Problem solving Metodo induttivo Lavoro di gruppo LINGUA E LETTERAT. ITALIANA Lezione Frontale LINGUA E LETTERAT. ITALIANA 5 MODALITA’ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5.1 Svolgimento delle lezioni 
5.2 Strumenti di verifica 6 CRITERI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITA’  Utilizzo di tutta la scala decimale da 1 (prova nulla perché non eseguita) a 10 (Provaeccellente)  Attribuzione dei voti secondo il seguente criterio: 1/10 Prova non eseguita / rifiutata 2/10 Mancanza pressoché totale di conoscenza 3/10 Gravissime lacune e/o carenze di contenuti 4/10 Gravi errori in più punti della prova 5/10 Risultati mediocri rispetto al richiesto 6/10 Lavoro sufficientemente articolato nelle sue parti 7/10 Discreta capacità di esecuzione (anche personale) del lavoro 8/10 Buone capacità di analisi e di realizzazione della prova assegnata 9/10 Ottime capacità di utilizzo dell’appreso nell’esecuzione della prova 10/10 Totale padronanza dell’argomento N.C. Assenze ripetute alle prove proposte, impossibilità di verifica 6.1 Criteri di valutazione delle prove orali 






Totale assenza della benché minima conoscenza di contenuti, esposizione nulla Conoscenza dei contenuti scarsa e limitata, comprensione difficoltosa e limitata, esposizione stentata e scorretta Conoscenza frammentaria e incompleta, comprensione parziale,applicazione meccanica o guidata, esposizione frammentaria e imprecisa Conoscenza superficiale e guidata,improprietà di linguaggio, studio mnemonico Conoscenza accettabile dei contenuti degli elementi fondamentali, comprensione limitata a concetti semplici, applicazione autonoma in situazioni semplici, esposizione semplice e corretta Conoscenza dei contenuti completa, comprensione piena, applicazione guidata in situazionicomplesse o nuove, esposizione chiara e coesa Conoscenza completa e approfondita, comprensione articolata,applicazione autonoma in situazioni complesse o nuove, esposizione ricca ed organica Pagina 10 Voto 1 ‐ 2 Voto 3 Voto 4 Voto 5 Voto 6 Voto 7 Voto 8 ‐ 10 7 CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO NELL’AMBITODELLA BANDA DELLA TABELLA DEL CREDITO SCOLASTICO In ottemperanza al D.M. del 24‐02‐2000, relativo alla valutazione dei crediti formativi, sono ritenuti validi per l’attribuzione dei crediti formativi i seguenti elementi:  Esperienze lavorative e di studio extra‐ scolastiche relative agli ultimi 3 anni, attinenti alla specializzazione.  Corsi di formazione, opportunamente documentati.  Attività di volontariato. In merito all’attribuzione del punteggio indicato nelle diverse bande si attribuisce il numero maggiore se si è in presenza degli elementi sopra indicati 8 Criteri di valutazione per la prima prova INDICATORI Competenze linguistico espressive Capacità di aderire alla forma e alle richieste della tipologia di testo adottata Capacità ‐ logico‐ argomentative ‐ critiche ‐ creative ‐ di sintesi Conoscenze linguistiche formali ‐correttezza della punteggiatura ‐correttezza ortografica e morfosintattica ‐ proprietà linguistica LIVELLI
Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo PUNTI 2 4 5 5,5 6 7 0,5 1 1,5 2 2,5 3 Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo 1 2 3,5 4 4,5 5 Punteggio Totale
Pag. 11 9 Criteri di valutazione per la prova professionale 1-2
1-2
1-6
1-3
10 Griglia di valutazione della terza prova Criteri per la stesura della griglia di valutazione
1-2
Le materie coinvolte nella simulazione della terza prova sono quattro
discipline per un totale di 15 punti.
Ciascuna materia ha quindi ha disposizione 3,75 punti nel caso di prova corretta e
completa.
Sono previsti quattro quesiti a risposta chiusa per un totale di 2 punti nel caso di
risposta esatta.
Nel caso di risposta errata o non svolta il punteggio risulta pari a 0
Nelle restanti due domande aperte è stata prevista
 Una domanda aperta con piu di una richiesta che in caso di risposta corretta e
completa prevede 1 punto.

Una seconda domanda aperta con una sola richiesta che prevede un punteggio
massimo di 0,75 punti
Nel caso di domande aperte di pari difficoltà il docente può decidere di dare al
massimo per ciascun quesito corretto e completo 0,875 punti pari alla metà dei punti
restanti.
Per le risposta errate o non svolte il punteggio è zero sia nelle domande a risposta
chiusa che in quelle di tipo aperto ad uno o piu quesiti di richiesta.
Criteri di valutazione dei quesiti
Quesiti a risposta chiusa:0,5 punti per risposta corretta 0 punti per risposta errata Quesiti a riposta aperta: 1 punto per risposta corretta e completa nel caso di domanda aperta articolata con piu di una richiesta da illustrare Pag. 12 0,75 punti per risposta corretta e completa con una sola domanda aperta 0,5 punti risposta corretta ma incompleta ad una sola domanda 0 punti per risposta non svolta o errata 11Tipologia simulazioni 3^ prova scritta Materia Trattaz. Quesiti a Quesiti a Sintetica di risposta argom. singola risposta LINGUA E LETTERAT.  Multipla Problemi soluzione rapida Casi Sviluppo
Pratici di progetti 








ITALIANA LINGUA INGLESE  STORIA, CITT. E  COSTITUZIONE MATEMATICA TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE DOCENTE DI SOSTEGNO TECNOLOGIA MECCANICA ED APPLICAZIONI 
Laboratorio 
Tecnologico ed Esercitazioni Sono state svolte due simulazioni coinvolgenti quattro discipline con tre quesiti ciascuna.Tempo assegnato: 2 ore e 30 minuti. 11.1
Simulazione 3^prova del 31 marzo 2016 Materie coinvolte: LINGUA INGLESE,MATEMATICA,TECNOLOGIA MECCANICA ED APPLICAZIONI,TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE Pag. 13 Mista 11.2
Simulazione 3^prova del 22 aprile 2016 Materie coinvolte: LINGUA INGLESE,MATEMATICA,STORIA, CITT. E COSTITUZIONE,LABORATORIO DI TECNOLOGIE ELETTRICHE E DI TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE I testi delle simulazioni della 3^ prova scritta sono allegati al presente documento del Consiglio di classe. 12SIMULAZIONI 1^ E 2^ PROVA Vengono allegati al presente documento anche i testi delle due simulazioni di 1^ e di 2^ prova. Per quanto riguarda italiano è stata fatta una prima prova il 22 marzo 2016 e la seconda simulazione il 4 maggio 2016. Per quanto riguarda la seconda prova è stata fatta una sola simulazione in data6 maggio 2016, con le relativa griglia di valutazione. 13 TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Ore annuali di lezione effettivamente svolte nella classe
Materia N° ore di Lezioni lezione al fino al 15/05 08/06 N° ore annuali svolte N° ore previste
LINGUA E LETTERAT. ITALIANA 59 9 83 132 STORIA, CITT. E COSTITUZIONE 34 6 62 66 MATEMATICA 55 12 73 99 LINGUA INGLESE 40 8 99 99 TECNOLOGIA MECCANICA ED APPLICAZIONI TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE 36 5 59 99 44 7 99 TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE 124 16 165 231 Laboratorio Tecnologico ed Esercitazioni 48 9 57* 99 85 *Il prof. Francipelli Agatino Mario, docente di Laboratorio Tecnologico ed esercitazioni, ha iniziato le lezioni in data 4 dicembre 2015. Lo stesso docente svolge ulteriori 4 ore di copresenza settimanali nella materia” Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione” con il prof. Alkili per un totale di 98 ore di copresenza, a partire dal 4 dicembre 2015. Pag. 14 14 Attività di recupero attivate dal Consiglio di classe Indicare tra le modalità: corso di recupero, sportello*, recupero in itinere Materia Modalità recupero Studenti destinatari LINGUA E LETTERAT. ITALIANA
Recupero in itinere
Tutti gli studenti insufficienti
LINGUA INGLESE Recupero in itinere
Tutti gli studenti insufficienti STORIA, CITT. E Recupero in itinere
Tutti gli studenti insufficienti MATEMATICA Recupero in itinere
Tutti gli studenti insufficienti TECNOLOGIE Recupero in itinere
Tutti gli studenti insufficienti Recupero in itinere
Tutti gli studenti insufficienti Recupero in itinere
Tutti gli studenti insufficienti Recupero in itinere
Tutti gli studenti insufficienti Recupero in itinere
Tutti gli studenti insufficienti COSTITUZIONE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE DOCENTE DI SOSTEGNO TECNOLOGIA MECCANICA ED APPLICAZIONI Laboratorio Tecnologico ed Esercitazioni NOTA* per “sportello” è da intendersi la possibilità offerta agli studenti che ne facciano richiesta di usufruire settimanalmente, in orario pomeridiano, di momenti dedicati al recupero. Nell’ambito di questa attività gli insegnanti sono a disposizione per rispondere a necessità didattiche individuali, su precisa indicazione degli alunni stessi. N.B. Come stabilito nell’ambito del Collegio dei docenti, dall’10 al 16 gennaio 2016 tutti gli insegnanti hanno sospeso lo svolgimento del regolare programma per dar luogo ‐ in orario di lezione – ad attività di recupero nell’ambito delle singole discipline. Pag. 15 15 Iniziative complementari integrative Stages/esperienze lavorative – Corsi extrascolastici nel triennio Trattandosi di studenti lavoratori, l’esperienza di stage non è prevista nell’ordinamento del corso serale di istruzione per adulti. 16 Attività Culturali e visite guidate u.s. 2015‐2016 Mese 18/02/2016 ore 19:00 Località‐Sede
Tipo di attività Visita Museo del “900” Visita del museo con supporto della guida che ha illustrato la particolarità di alcune opere realizzate nel corso del 900. 17Allegati  Programmi svolti a consuntivo per ciascuna disciplina;  Simulazioni della prima e della seconda prova scritta;  Simulazioni della terza prova scritta;  Griglie di valutazione delle prime, seconde e terze prove scritte;  Allegato n°1 in omissis;  Allegato n°2 in omissis. Pag. 16 Sommario 1. NOTA SULL’ISTITUTO ......................................................................................................................... 2 2. Profilo professionale dell’indirizzo ....................................................................................................... 3 2. Profilo della classe ...................................................................................................................................... 5 2.1 Elenco docenti componenti il Consiglio di Classe 5 MA corso serale ............................................... 5 2.2 Elenco Studenti della classe 5MA corso serale ..................................................................................... 6 2.3 Debiti Formativi alla fine del quarto anno ............................................................................................ 7 3 Descrizione del gruppo classe ................................................................................................................... 7 4 Obiettivi Formativi Comportamentali Trasversali ................................................................................. 7 4.1 Obiettivi Formativi comportamentali previsti ..................................................................................... 7 4.2 Obiettivi Formativi comportamentali raggiunti .................................................................................. 7 4.2 Obiettivi Cognitivi previsti ..................................................................................................................... 8 4.3 Obiettivi Area linguistico ‐ storico – letteraria previsti ....................................................................... 8 4.4 Obiettivi Area scientifico – professionale .............................................................................................. 8 4.5 Obiettivi Cognitivi raggiunti in tutte le aree ........................................................................................ 8 5 MODALITA’ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ................................................... 9 Modalità ....................................................................................................................................................... 9 6 CRITERI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITA’ ..................................................................................................................................................... 10 6.1 Criteri di valutazione delle prove orali ............................................................................................. 10 7 CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO NELL’AMBITO DELLA BANDA DELLA TABELLA DEL CREDITO SCOLASTICO ..................................................................... 11 8 Criteri di valutazione per la prima prova ................................................................................... 11 9 Criteri di valutazione per la prova professionale .................................................................... 12 10 Griglia di valutazione della terza prova .................................................................................... 12 11 Tipologia simulazioni 3^ prova scritta ....................................................................................... 13 11.1 Simulazione 3^prova del 31 marzo 2016 ............................................................................. 13 Pag. 17 11.2 Simulazione 3^prova del 22 aprile 2016 .............................................................................. 14 12 SIMULAZIONI 1^ E 2^ PROVA ................................................................................................... 14 13 TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO ............................................................................. 14 14 Attività di recupero attivate dal Consiglio di classe ............................................................. 15 15 Iniziative complementari integrative ......................................................................................... 16 Stages/esperienze lavorative – Corsi extrascolastici nel triennio .......................................... 16 16 Attività Culturali e visite guidate u.s. 2015‐2016 ................................................................... 16 17 Allegati ................................................................................................................................................... 16 Pag. 18 Pag. 1/6
Sessione ordinaria 2012
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966)
Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle prime
pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con l’eventualità di una
guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono
a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare ulteriori
magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto,
che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo
d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da
conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose
può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è
un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più
preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di domani.
Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana
lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per
sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o
miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in
cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.
Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per
accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo
odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di
essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è
uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può
senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con
fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad
anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi.
Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato
anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed.
1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo
pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.
1.
Comprensione del testo
Riassumi tesi e argomenti principali del testo.
2.
Analisi del testo
2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?
2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo”.
2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”?
2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta.
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3.
Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca
con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di
attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.
Pag. 2/6
Sessione ordinaria 2012
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il labirinto.
DOCUMENTI
P. PICASSO, Minotauromachia, 1935
J. POLLOCK, Pasiphaë, 1943
M.C. ESCHER, Relatività, 1953
«[…] Correndo, usciro in un gran prato, e quello / avea nel mezzo un grande e ricco ostello. // Di vari marmi con suttil
lavoro / edificato era il palazzo altiero. / Corse dentro alla porta messa d’oro / con la donzella in braccio il cavalliero. /
Dopo non molto giunse Brigliadoro, / che porta Orlando disdegnoso e fiero. / Orlando, come è dentro, gli occhi gira; / né
più il guerrier, né la donzella mira. // Subito smonta, e fulminando passa / dove più dentro il bel tetto s’alloggia: / corre di
qua, corre di là, né lassa / che non vegga ogni camera, ogni loggia. / Poi che i segreti d’ogni stanza bassa / ha cerco invan,
su per le scale poggia; / e non men perde anco a cercar di sopra, / che perdessi di sotto, il tempo e l’opra. // D’oro e di seta
i letti ornati vede: / nulla de muri appar né de pareti; / che quelle, e il suolo ove si mette il piede, / son da cortine ascose e
da tapeti. / Di su di giù va il conte Orlando e riede, / né per questo può far gli occhi mai lieti / che riveggiano Angelica, o
quel ladro / che n’ha portato il bel viso leggiadro. // E mentre or quinci or quindi invano il passo / movea, pien di
travaglio e di pensieri, / Ferraù, Brandimarte e il re Gradasso, / re Sacripante ed altri cavallieri / vi ritrovò ch’andavano
alto e basso, / né men facean di lui vani sentieri; / e si ramaricavan del malvagio / invisibil signor di quel palagio. // Tutti
cercando il van, tutti gli dànno / colpa di furto alcun che lor fatt’abbia: / del destrier che gli ha tolto, altri è in
affanno; / ch’abbia perduta altri la donna, arrabbia; / altri d’altro l’accusa: e così stanno, / che non si san partir di
quella gabbia; / e vi son molti, a questo inganno presi, / stati le settimane intiere e i mesi.»
Ludovico ARIOSTO, Orlando furioso, ed. 1532, Canto dodicesimo, Ottave 7-12
«Avevo percorso un labirinto, ma la nitida Città degl’Immortali m’impaurì e ripugnò. Un labirinto è un edificio
costruito per confondere gli uomini; la sua architettura, ricca di simmetrie, è subordinata a tale fine. Nel palazzo
che imperfettamente esplorai, l’architettura mancava di ogni fine. Abbondavano il corridoio senza sbocco, l’alta
finestra irraggiungibile, la vistosa porta che s’apriva su una cella o su un pozzo, le incredibili scale rovesciate, coi
gradini e la balaustra all’ingiù. Altre aereamente aderenti al fianco d’un muro monumentale, morivano senza
giungere ad alcun luogo, dopo due o tre giri, nelle tenebre superiori delle cupole. Ignoro se tutti gli esempi che ho
enumerati siano letterali; so che per molti anni infestarono i miei incubi; non posso sapere ormai se un certo
particolare è una trascrizione della realtà o delle forme che turbarono le mie notti.»
Jorge Luis BORGES, L’immortale, in “L’Aleph”, Feltrinelli, Milano 1959 (ed. orig. “El Aleph”, 1949)
Pag. 3/6
Sessione ordinaria 2012
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
«La gente che s’incontra, se gli chiedi: – Per Pentesilea? – fanno un gesto intorno che non sai se voglia dire: “Qui”,
oppure: “Più in là”, o: “Tutt’in giro”, o ancora: “Dalla parte opposta”.
– La città, – insisti a chiedere.
– Noi veniamo qui a lavorare tutte le mattine, – ti rispondono alcuni, e altri: – Noi torniamo qui a dormire.
– Ma la città dove si vive? – chiedi.
– Dev’essere, – dicono, – per lí, - e alcuni levano il braccio obliquamente verso una concrezione di poliedri opachi,
all’orizzonte, mentre altri indicano alle tue spalle lo spettro d’altre cuspidi.
– Allora l’ho oltrepassata senza accorgermene?
– No, prova a andare ancora avanti.
Così prosegui, passando da una periferia all’altra, e viene l’ora di partire da Pentesilea. Chiedi la strada per uscire dalla
città; ripercorri la sfilza dei sobborghi sparpagliati come un pigmento lattiginoso; viene notte; s’illuminano le finestre ora
più rade ora più dense.
Se nascosta in qualche sacca o ruga di questo slabbrato circondario esista una Pentesilea riconoscibile e ricordabile da chi
c’è stato, oppure se Pentesilea è solo periferia di se stessa e ha il suo centro in ogni luogo, hai rinunciato a capirlo. La
domanda che adesso comincia a rodere nella tua testa è più angosciosa: fuori da Pentesilea esiste un fuori? O per quanto
ti allontani dalla città non fai che passare da un limbo all’altro e non arrivi a uscirne?»
Italo CALVINO, Le città invisibili, Einaudi, Torino 1972
«“Ragioniamo,” disse Guglielmo, “Cinque stanze quadrangolari o vagamente trapezoidali, con una finestra ciascuna,
che girano intorno a una stanza eptagonale senza finestre a cui sale la scala. Mi pare elementare. Siamo nel torrione
orientale, ogni torrione dall’esterno presenta cinque finestre e cinque lati. Il conto torna. La stanza vuota è proprio
quella che guarda a oriente, nella stessa direzione del coro della chiesa, la luce del sole all’alba illumina l’altare, il che
mi sembra giusto e pio. L’unica idea astuta mi pare quella delle lastre di alabastro. Di giorno filtrano una bella luce, di
notte non lasciano trasparire neppure i raggi lunari. Non è poi un gran labirinto. Ora vediamo dove portano le altre due
porte della stanza eptagonale. Credo che ci orienteremo facilmente.” Il mio maestro si sbagliava e i costruttori della
biblioteca erano stati più abili di quanto credessimo. Non so bene spiegare cosa avvenne, ma come abbandonammo il
torrione, l’ordine delle stanze si fece più confuso. Alcune avevano due, altre tre porte. Tutte avevano una finestra,
anche quelle che imboccavamo partendo da una stanza con finestra e pensando di andare verso l’interno dell’Edificio.
Ciascuna aveva sempre lo stesso tipo di armadi e di tavoli, i volumi in bell’ordine ammassati sembravano tutti uguali
e non ci aiutavano certo a riconoscere il luogo con un colpo d’occhio.»
Umberto ECO, Il nome della rosa, Prima ed. riveduta e corretta, Bompiani, Milano 2012 (Prima ed. 1980)
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: I giovani e la crisi.
DOCUMENTI
«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età
compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e
finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti,
l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione
giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat
sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6
milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini
che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra
le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.»
Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012
«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29
anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%.
Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media
Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni
sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore.
Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna
(56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%).
Pag. 4/6
Sessione ordinaria 2012
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il
costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di
inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è
trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei
principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei
tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani
risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.»
45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011
«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso.
La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in
corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano
di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale
percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività
lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo
posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite
per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei
laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né
formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.»
ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica - http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf
«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di
Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a
frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli
standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra
minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore
dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non
lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il
rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la
vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”. »
Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune.
DOCUMENTI
«Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rapporto
all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai sudditi dei pesi in
ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l’uomo parte della società, tutto
ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto tale appartiene al tutto. Per cui
anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che ripartiscono gli oneri proporzionalmente
sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.»
S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1996
«Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all’utilità pubblica: ma non ne
consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol sempre il proprio bene, ma non
sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora soltanto egli sembra volere ciò
che è male. V’è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà generale: questa non guarda che all’interesse
comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una somma di volontà particolari […]. Ma quando si crean
fazioni, associazioni parziali a spese della grande, la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale
rispetto ai suoi membri, e particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti
uomini; ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno generale. […]
Importa dunque, per aver veramente l’espressione della volontà generale, che non vi siano società parziali nello Stato,
e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si considerano come un solo
Pag. 5/6
Sessione ordinaria 2012
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune conservazione e al benessere generale. Allora tutte
le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi
imbrogliati, contraddittori; il bene comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per
essere scorto. La pace, l’unione, l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.»
Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni, Firenze 1972
«Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi d’avvenire
alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […] Accanto agli uomini, i quali concepiscono la
vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i quali, mossi da sentimenti diversi,
hanno l’istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera di creare qualcosa che assicuri
nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla speranza, ché i figli amano talvolta
consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l’uomo dotato dell’istinto della perpetuità,
costruisce perché un demone lo urge a gettare le fondamenta di qualcosa.»
Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949
«La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola “profitto”, in pratica citata solo nella
prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza (tecnica, morale,
religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con cui si affronta la necessità di
definire con semplicità il contenuto del termine “bene comune”. Mi è sembrata decisiva, al riguardo, l’importanza
attribuita ai “benefici immateriali che danno all’uomo un appagamento spirituale, come i sentimenti, la famiglia,
l’amicizia e la pace”. Ciò rappresenta una innovazione che supera sia le antiche mura materialistiche del bene
comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale.
E la terza decisiva acquisizione è quella relativa alla “centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune”,
una acquisizione almeno per me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci
soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci “motore primario nella
organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il motore del creato”.»
Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale, 2010
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.
DOCUMENTI
«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana
sulla terra.»
Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979)
«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un
punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non
innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è
diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e
difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia
un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e
intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi
compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper
valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»
Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997
«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione)
del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue
affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana,
aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La
ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale,
se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose
provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»
Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975
Pag. 6/6
Sessione ordinaria 2012
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni
indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla
conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un
valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente
utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il
riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente
vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in
grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi
mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello
sviluppo umano.»
Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che
essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli
religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri
viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve
accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non
regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si
può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.»
Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007
TIPOLOGIA C - TEMA DI ORDINE STORICO
«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all’idea
che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei
in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione finale iniziasse dal
Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del ministero degli esteri
presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e le idee” del loro dicastero
in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno dette gran peso a quel documento.
La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si
limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e
mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in famiglia” per favorire i necessari
contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un
avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i
presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso
introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i
verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di
sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi
Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro,
soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a
Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato).
Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e
realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan, Aden
Arabia, 1931).
Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Criteri di valutazione per la prima prova
INDICATORI
Competenze linguistico espressive
Capacità di aderire alla forma e alle
richieste della tipologia di testo adottata
Capacità
- logico- argomentative
- critiche
- creative
- di sintesi
Conoscenze linguistiche formali
-correttezza della punteggiatura
- correttezza ortografica e morfosintattica
- proprietà linguistica
LIVELLI
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
PUNTI
2
4
5
5,5
6
7
0,5
1
1,5
2
2,5
3
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Punteggio Totale
1
2
3,5
4
4,5
5
13.2 Criteri di valutazione per la prova professionale
Griglie di valutazione adottate per la correzione delle simulazioni delle prove d’esame:
CONOSCENZA
COMPRENSIONE
Non conosce i nuclei
concettuali e
fondamentali
dell’argomento
Non ha compreso
nella sua globalità i
concetti
fondamentali
espressi dalla traccia
Ha dimostrato
sufficiente
correttezza
nell’informare
Ha argomentato in
modo accettabile,
evidenziando un
sufficiente
comprensione del
tema
Applica le
competenze
apprese in modo
riduttivo e
semplicistico
Sa compiere analisi
sulla globalità del
testo
Espone
l’argomento con
discreta proprietà e
pertinenza
Scelta lessicale
propria e coerente
al tema trattato
Affronta e presenta con
completezza l’argomento
Applica le
competenze con
sicurezza e rigore
procedurale
Ha saputo
ricomporre dati in
unità significative
giungendo a
conclusioni
motivate
10 - 12
Applica le competenze
apprese con scelte
personali, originali ma
con aderenza al tema
proposto
Ha saputo analizzare
nella sua complessità il
testo individuandone le
unità fondamentali e le
ha riproposte con
originalità
Ha saputo utilizzare il
metodo logico-deduttivo
giungendo a conclusioni
personali
APPLICAZIONE
Non ha applicato le
competenze apprese
alla risoluzione del
problema
ANALISI
Non sa
contestualizzare il
tema richiesto
SINTESI
Non è in grado di
operare una sintesi
corretta
sull’argomento
Sa compiere
valutazioni
accettabili
VOTO in 15-esimi
1-7
8-9
E’ in grado di
operare
collegamenti tra i
diversi blocchi
tematici
Evidenzia
consequenzialità nella
trattazione
13 – 15
Pag. 1/6
Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, in Romanzi e racconti, Vol. I, edizione diretta da C. Milanini, a cura di
M. Barenghi e B. Falcetto, Mondadori, Milano 1991.
A
PI
O
C
A volte il fare uno scherzo cattivo lascia un gusto amaro, e Pin si trova solo a girare nei vicoli, con tutti che gli
gridano improperi e lo cacciano via. Si avrebbe voglia d’andare con una banda di compagni, allora, compagni cui
spiegare il posto dove fanno il nido i ragni, o con cui fare battaglie con le canne, nel fossato. Ma i ragazzi non
vogliono bene a Pin: è l’amico dei grandi, Pin, sa dire ai grandi cose che li fanno ridere e arrabbiare, non come loro
che non capiscono nulla quando i grandi parlano. Pin alle volte vorrebbe mettersi coi ragazzi della sua età, chiedere
che lo lascino giocare a testa e pila, e che gli spieghino la via per un sotterraneo che arriva fino in piazza Mercato.
Ma i ragazzi lo lasciano a parte, e a un certo punto si mettono a picchiarlo; perché Pin ha due braccine smilze smilze
ed è il più debole di tutti. Da Pin vanno alle volte a chiedere spiegazioni su cose che succedono tra le donne e gli
uomini; ma Pin comincia a canzonarli gridando per il carrugio e le madri richiamano i ragazzi: - Costanzo!
Giacomino! Quante volte te l’ho detto che non devi andare con quel ragazzo così maleducato!
Le madri hanno ragione: Pin non sa che raccontare storie d’uomini e donne nei letti e di uomini ammazzati o messi
in prigione, storie insegnategli dai grandi, specie di fiabe che i grandi si raccontano tra loro e che pure sarebbe bello
stare a sentire se Pin non le intercalasse di canzonature e di cose che non si capiscono da indovinare.
E a Pin non resta che rifugiarsi nel mondo dei grandi, dei grandi che pure gli voltano la schiena, dei grandi che pure
sono incomprensibili e distanti per lui come per gli altri ragazzi, ma che sono più facili da prendere in giro, con quella
voglia delle donne e quella paura dei carabinieri, finché non si stancano e cominciano a scapaccionarlo.
Ora Pin entrerà nell’osteria fumosa e viola, e dirà cose oscene, improperi mai uditi a quegli uomini fino a farli
imbestialire e a farsi battere, e canterà canzoni commoventi, struggendosi fino a piangere e a farli piangere, e
inventerà scherzi e smorfie così nuove da ubriacarsi di risate, tutto per smaltire la nebbia di solitudine che gli si
condensa nel petto le sere come quella.
LI
AG
E
M
R V
FO S
N O
O DG
C
TI
AT
Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino (1923 -1985), pubblicato nel 1947, è ambientato in Liguria, dopo l’8
settembre 1943, all’epoca della Resistenza. Pin, orfano di madre e affidato alla sorella che per vivere si prostituisce,
cresce per strada abbandonato a se stesso, troppo maturo per giocare con i bambini e estraneo, per la sua età, al mondo
degli adulti. Il suo unico rifugio è un luogo segreto in campagna, in cui i ragni fanno il nido. In carcere, dove finisce
per un furto, entra in contatto con i partigiani ai quali si aggrega non appena riesce a fuggire di prigione; con loro
condivide le esperienze drammatiche della fine della guerra.
1.
Comprensione del testo
Riassumi sinteticamente il contenuto del brano.
2.
Analisi del testo
2.1. Il sentimento di inadeguatezza di Pin e la sua difficoltà di ragazzino a collocarsi nel mondo sono temi
esistenziali, comuni a tutte le generazioni. Rifletti su come questi motivi si sviluppano nel brano.
2.2. L’autore utilizza strategie retoriche come ripetizioni, enumerazioni, metafore e altre; introduce inoltre usi
morfologici, sintattici e scelte lessicali particolari per rendere più incisivo il suo racconto; ne sai individuare
qualcuno nel testo?
2.3. Cosa vuole significare l’espressione “nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto”? Ti sembra che sia
efficace nell’orientare la valutazione su tutto ciò che precede?
Pag. 2/6
Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
3.
Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Il sentiero dei nidi di ragno parla della tragedia della seconda guerra mondiale e della lotta partigiana, ma
racconta anche la vicenda universale di un ragazzino che passa drammaticamente dal mondo dell’infanzia a
quello della maturità. Il brano si sofferma proprio su questo. Svolgi qualche riflessione relativa a questo aspetto
anche utilizzando altri testi (poesie e romanzi, italiani e stranieri) che raccontano esperienze simili di formazione
o ingresso nella vita adulta.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
A
PI
O
C
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
AG
E
M
R V
FO S
N O
O DG
C
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La letteratura come esperienza di vita.
DOCUMENTI
LI
TI
AT
V. Van Gogh, La lettrice di romanzi,
olio su tela, 1888
H. Matisse, La lettrice in abito viola,
olio su tela, 1898
129
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
132
Per piú fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
135
Quando leggemmo il disïato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
E. Hopper, Chair car,
olio su tela, 1965
la bocca mi baciò tutto tremante.
DANTE, Inferno V, vv. 127-136 (Garzanti Prima Edizione 1997, pag. 85)
Pag. 3/6
Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
«Pubblico: La poesia è “una dolce vendetta contro la vita?”
Borges: Non sono molto d’accordo con questa definizione. Ritengo che la poesia sia una parte essenziale della vita.
Come potrebbe essere contro la vita? La poesia è forse la parte fondamentale della vita. Non considero la vita, o la
realtà, una cosa esterna a me. Io sono la vita, io sono dentro la vita. E uno dei numerosi aspetti della vita è il
linguaggio, e le parole, e la poesia. Perché dovrei contrapporli l’uno all’altro?
Pubblico: Ma la parola vita non è vita.
Borges: Credo però che la vita sia la somma totale, se una simile somma è possibile, di tutte le cose, e quindi perché
non anche del linguaggio? […] Se penso alle mie passate esperienze, credo che Swinburne faccia parte della mia
esperienza tanto quanto la vita che ho condotto a Ginevra nel ’17. […] Non credo che la vita sia qualcosa da
contrapporre alla letteratura. Credo che l’arte faccia parte della vita.»
Jorge L. BORGES, Conversazioni americane, Editori Riuniti, Roma 1984
A
PI
O
C
«Nel momento in cui legge, […] il lettore introduce con la sua sensibilità e il suo gusto anche il proprio mondo
pratico, diciamo pure il suo quotidiano, se l’etica, in ultima analisi, non è che la riflessione quotidiana sui costumi
dell’uomo e sulle ragioni che li motivano e li ispirano. L’immaginazione della letteratura propone la molteplicità
sconfinata dei casi umani, ma poi chi legge, con la propria immaginazione, deve interrogarli anche alla luce della
propria esistenza, introducendoli dunque nel proprio ambito di moralità. Anche le emozioni, così come si determinano
attraverso la lettura, rinviano sempre a una sfera di ordine morale.»
AG
E
M
R V
FO S
N O
O DG
C
Ezio RAIMONDI, Un’etica del lettore, Il Mulino, Bologna 2007
LI
«L’arte interpreta il mondo e dà forma a ciò che forma non ha, in modo tale che, una volta educati dall’arte, possiamo
scoprire aspetti sconosciuti degli oggetti e degli esseri che ci circondano. Turner non ha inventato la nebbia di Londra,
ma è stato il primo ad averla percepita dentro di sé e ad averla raffigurata nei suoi quadri: in qualche modo ci ha
aperto gli occhi. […]
Non posso fare a meno delle parole dei poeti, dei racconti dei romanzieri. Mi consentono di esprimere i sentimenti
che provo, di mettere ordine nel fiume degli avvenimenti insignificanti che costituiscono la mia vita.
[…] In un recente studio il filosofo americano Richard Rorty ha proposto di definire diversamente il contributo che
la letteratura fornisce alla nostra comprensione del mondo. Per descriverlo, rifiuta l’uso di termini come “verità” o
“conoscenza” e afferma che la letteratura rimedia alla nostra ignoranza non meno di quanto ci guarisca dal nostro
“egotismo”, inteso come illusione di autosufficienza. Conoscere nuovi personaggi è come incontrare volti nuovi.
Meno questi personaggi sono simili a noi e più ci allargano l’orizzonte, arricchendo così il nostro universo. Questo
allargamento interiore non si formula in affermazioni astratte, rappresenta piuttosto l’inclusione nella nostra
coscienza di nuovi modi di essere accanto a quelli consueti. Un tale apprendimento non muta il contenuto del nostro
essere, quanto il contenente stesso: l’apparato percettivo, piuttosto che le cose percepite. I romanzi non ci forniscono
una nuova forma di sapere, ma una nuova capacità di comunicare con esseri diversi da noi; da questo punto di vista
riguardano la morale, più che la scienza.»
TI
AT
Tzvetan TODOROV, La letteratura in pericolo, Garzanti, Milano 2008
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale.
DOCUMENTI
«L’esercizio del pensiero critico, l’attitudine alla risoluzione dei problemi, la creatività e la disponibilità positiva nei
confronti dell’innovazione, la capacità di comunicare in modo efficace, l’apertura alla collaborazione e al lavoro di
gruppo costituiscono un nuovo “pacchetto” di competenze, che possiamo definire le “competenze del XXI secolo”.
Non sono certo competenze nuove; è una novità, però, il ruolo decisivo che vanno assumendo nella moderna
organizzazione del lavoro e, più in generale, quali determinanti della crescita economica. Non dovrebbero essere
estranee a un paese come l’Italia, che ha fatto di creatività, estro e abilità nel realizzare e inventare cose nuove la
propria bandiera. Un sistema di istruzione che sia in grado di fornire tali competenze al maggior numero di studenti
costituisce quindi un’importante sfida per il nostro paese.»
Ignazio VISCO, Investire in conoscenza. Crescita economica e competenze per il XXI secolo,
Il Mulino, Bologna 2014 (ed. originale 2009)
Pag. 4/6
Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
«La spinta al profitto induce molti leader a pensare che la scienza e la tecnologia siano di cruciale importanza per il
futuro dei loro paesi. Non c’è nulla da obiettare su una buona istruzione tecnico–scientifica, e non sarò certo io a
suggerire alle nazioni di fermare la ricerca a questo riguardo. La mia preoccupazione è che altre capacità, altrettanto
importanti, stiano correndo il rischio di sparire nel vortice della concorrenza: capacità essenziali per la salute di
qualsiasi democrazia al suo interno e per la creazione di una cultura mondiale in grado di affrontare con competenza
i più urgenti problemi del pianeta.
Tali capacità sono associate agli studi umanistici e artistici: la capacità di pensare criticamente; la capacità di
trascendere i localismi e di affrontare i problemi mondiali come “cittadini del mondo”; e, infine, la capacità di
raffigurarsi simpateticamente la categoria dell’altro.»
Martha C. NUSSBAUM, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica,
Il Mulino, Bologna 2011 (ed. originale 2010)
A
PI
O
C
«Il Consiglio europeo di Lisbona (23 e 24 marzo 2000) ha concluso che un quadro europeo dovrebbe definire le
nuove competenze di base da assicurare lungo l’apprendimento permanente, e dovrebbe essere un’iniziativa chiave
nell’ambito della risposta europea alla globalizzazione e al passaggio verso economie basate sulla conoscenza ed ha
ribadito anche che le persone costituiscono la risorsa più importante dell’Europa. Da allora tali conclusioni sono state
regolarmente reiterate anche ad opera dei Consigli europei di Bruxelles (20 e 21 marzo 2003 e 22 e 23 marzo 2005)
come pure nella rinnovata strategia di Lisbona approvata nel 2005.»
C
AG
E
M
R V
FO S
N O
O DG
RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a
competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE)
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà
DOCUMENTI
LI
«I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che modo:
sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di gesso che
continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o restringono.
Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei
profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della
scienza.
Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la
civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa.
È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare
tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei
confronti dell’altra: l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia e
il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l’arte e la
democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie
epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni
agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e
somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.»
TI
AT
Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991
«Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera circolazione di
uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso l’esterno. Sembrano lontani
i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte per la decolonizzazione del mondo
islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno crescere la
diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate
dal crescente flusso di merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del turismo
di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di esperienze, di culture, di idee tra noi
e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per l’Oriente presenta una sua sfuggente
ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia. Un mare
che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde.
Pag. 5/6
Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la
fulgida rappresentazione dell’Italia al mare, disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti,
non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano allontanato dalle coste
del nostro paese, ma anche che la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia mai stata superata.»
Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008
A
PI
O
C
«I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi altra regione
del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti e di riforme. L’esito
positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha un’importanza capitale per l’Unione
europea.
Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione
europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle coste
dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di trasporti terrestri. Esso beneficia
inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e linguistici comuni. Nonostante ciò, il
Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo
sono rimaste spesso inespresse. [...]
Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei cinque paesi
interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea. Per l’UE, lo sviluppo di una
zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di diritto nel Maghreb è un obiettivo
essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale sviluppo un approccio regionale è imprescindibile.
Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore
integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e culturali più
approfonditi.»
AG
E
M
R V
FO S
N O
O DG
C
Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e
Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la
politica di sicurezza - 17 dicembre 2012
LI
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha trasformato il
mondo della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti
offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.
TI
AT
DOCUMENTI
«Con il telefonino è defunta una frase come “pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?”. No, il messaggio
raggiunge – tranne spiacevoli incidenti – lui, proprio lui; e lui, d’altra parte, può essere da qualunque parte. Abituati
come siamo a trovare qualcuno, non riuscirci risulta particolarmente ansiogeno. La frase più minacciosa di tutte è “la
persona chiamata non è al momento disponibile”. Reciprocamente, l’isolamento ontologico inizia nel momento in
cui scopriamo che “non c’è campo” e incominciamo a cercarlo affannosamente. Ci sentiamo soli, ma fino a non molti
anni fa era sempre così, perché eravamo sempre senza campo, e non è solo questione di parlare.»
Maurizio FERRARIS, Dove sei? Ontologia del telefonino, Bompiani, Milano 2005
«La nostra è una società altamente “permeabile”, oltre che “liquida”, per usare la nota categoria introdotta da Bauman.
Permeabile perché l’uso (e talvolta l’abuso) dei nuovi strumenti di comunicazione travalica i confini delle sfere di
vita, li penetra rendendoli più labili.
È sufficiente osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto di quanto sia sempre più difficile separare
i momenti e gli ambiti della vita. L’uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti o in famiglia. Conversare
ad alta voce al telefono quando si è in luoghi pubblici, sul treno o in metropolitana. Inviare messaggi o telefonare
(magari senza vivavoce), anche se si è alla guida. L’elenco potrebbe continuare e con episodi più o meno sgradevoli
che giungono alla maleducazione.
Così, la sfera del lavoro si confonde con quella della vita familiare, perché possiamo essere reperibili da mail e
messaggi anche nei weekend o durante le ferie.
L’ambito lavorativo, a sua volta, si può confondere con quello delle relazioni personali grazie ai social network. Tutto
ciò indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della comunicazione e dall’utilizzo delle
nuove tecnologie.»
Daniele MARINI, Con smartphone e social è amore (ma dopo i 60 anni), “La Stampa” del 9/2/2015
Pag. 6/6
Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il documento che segue costituisce un testamento spirituale scritto da un ufficiale dell’esercito regio che dopo l’otto
settembre del 1943 partecipò attivamente alla Resistenza e per questo venne condannato a morte. Nel documento si
insiste in particolare sulla continuità tra gli ideali risorgimentali e patriottici e la scelta di schierarsi contro
l’occupazione nazi-fascista. Illustra le fasi salienti della Resistenza e, anche a partire dai contenuti del documento
proposto, il significato morale e civile di questo episodio.
O
C
“Le nuove generazioni dovranno provare per l’Italia il sentimento che i nostri grandi
del risorgimento avrebbero voluto rimanesse a noi ignoto nell’avvenire: «il
sentimento dell’amore doloroso, appassionato e geloso con cui si ama una patria
caduta e schiava, che oramai più non esiste fuorché nel culto segreto del cuore e in
un'invincibile speranza». A questo ci ha portato la situazione presente della guerra
disastrosa.
A
PI
Si ridesta così il sogno avveratosi ed ora svanito: ci auguriamo di veder l’Italia
potente senza minaccia, ricca senza corruttela, primeggiante, come già prima, nelle
scienze e nelle arti, in ogni operosità civile, sicura e feconda di ogni bene nella sua
vita nazionale rinnovellata. Iddio voglia che questo sogno si avveri.”
(trascrizione diplomatica tratta da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)
AG
E
M
R V
FO S
N O
O DG
C
LI
Dardano Fenulli. Nacque a Reggio Emilia il 3 agosto 1889. Durante la Grande Guerra, nel corso della quale meritò
due encomi solenni, combatté sulla Cima Bocche e sul Col Briccon. Allo scoppio della seconda guerra mondiale,
promosso colonnello, prese parte alle operazioni in Jugoslavia. Promosso generale di brigata nell’aprile 1943, fu
nominato vicecomandante della divisione corazzata “Ariete”. In questo ruolo prese parte ai combattimenti intorno a
Roma nei giorni immediatamente successivi all’otto settembre 1943. Passato in clandestinità, iniziò una intensa
attività per la creazione di una rete segreta di raccolta, informazioni e coordinamento dei militari sbandati ma ancora
fedeli alla monarchia. Nel febbraio del 1944 venne arrestato dalle SS e imprigionato nelle carceri di via Tasso a
Roma. Il 24 marzo 1944 fu fucilato alle Fosse Ardeatine.
(adattato da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)
TI
AT
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
“«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un
insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» […]
La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione – questo è il mio sogno. L’istruzione per ogni
bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto.”
Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014
Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per aver
rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine.
Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue opinioni
in merito, partendo dal presupposto che il diritto all’educazione è sancito da molti documenti internazionali, come la
Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dall’Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
I.S.I.S BERNOCCHI – Via Diaz 2‐Leggnano(MI) Simulazione Esame di Stato Seconda Prova Scritta Indirizzo: Manutenzione e Assistenza Tecnica Tema di: Tecnologie tecniche Installazione e manutenzione Apparati Impianti Industriali e Civili Anno Scolastico 2015 ‐ 2016 classe V Serale Nome e cognome: Data : 6 maggio2016 Testo: Un complesso residenziale comprende le seguenti utenze: • cinque villette con box auto separato e giardino privato, potenza contrattuale di ognuna 6 kW; • un’area condominiale con viale a percorrenza carrabile e pedonale, potenza di illuminazione 2 kW; • un campo da tennis, potenza illuminazione 3,6 kW. • una centrale idrica, potenza assorbita 2 kW. • un cancello elettrico, potenza assorbita 450 W. • impianti ausiliari, potenza assorbita 300 W. Dalla planimetria del complesso si rileva che lunghezza dei montanti, tra i contatori di energia e i quadri elettrici delle villette, sono variabili tra 35 e 100 m, mentre la lunghezza del montante tra il contatore servizi comuni e il quadro elettrico del campo da tennis è di 100 m. Il candidato, fatte le eventuali ipotesi aggiuntive che ritiene necessarie, stabilite le caratteristiche generali del progetto e disegnato lo schema unifilare a blocchi della distribuzione elettrica, determini: 1. la potenza contrattuale dei servizi comuni e il relativo schema unifilare del quadro elettrico giustificando i criteri di scelta delle apparecchiature presenti nello schema proposto. 2. le caratteristiche dei montanti che alimentano i quadri elettrici delle villette e il quadro elettrico del campo da tennis. 3. la costituzione e le caratteristiche dell’impianto di terra del complesso. Inoltre il candidato, dopo aver disegnato lo schema del quadro elettrico di una villetta, giustifichi i criteri di scelta delle apparecchiature presenti nello schema proposto Seconda parte: dalle domande seguenti il candidato deve rispondere a due di libera scelta: 1)riferendosi alla pima parte e considerando che l’accensione e spegnimento della illuminazione del viale carrabile e pedonale è regolata da un interruttore crepuscolare. a‐Progettare lo schema elettrico e descrivere il principio di funzionamento dell’interruttore crepuscolare. 2)Una linea elettrica, alimenta a 400V‐50Hz un motore asincrono trifase a gabbia di scoiattolo da 20KW a 6 poli. Il motore presenta a pieno carico le seguenti caratteristiche: ἠ=0,85; cosӨ =0,80; s=3‰. All’avviamento, a pieno carico, la corrente di spunto è pari a 5,8 la corrente nominale. Per esigenze di servizio, il motore deve essere avviato con una coppia di spunto pari a 100Nm. a‐calcolare la coppia fornita a pieno carico. c‐valuti la necessita di effettuare il rifasamento e motivi adeguatamente gli eventuali benefici che si ottengono in relazione al risparmio energetico. 3)Negli apparati elettronici spesso deve essere disponibile una alimentazione di tensione continua, e ,quanto più possibile costante nel tempo. a‐Disegnare il circuito rappresentativo dell’apparato. b‐Descrivi il funzionamento e determini i criteri di scelta dei vari componenti costituenti l’apparato. 4)In un trasformatore sono state effettuate le prove a vuoto e di cortocircuito con i seguenti risultati: P₀=50W Iₒ=0,1A Pᴄᴄ=80W V1cc=60V con dati di targa: Sn=3KVA V₁n=1000V V₂₀=240V f=50Hz. Determinare il circuito equivalente. GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
Criteri per la stesura della griglia di valutazione
Le materie coinvolte nella simulazione della terza prova sono quattro discipline per un totale
di 15 punti.
Ciascuna materia ha quindi ha disposizione 3,75 punti nel caso di prova corretta e completa.
Sono previsti quattro quesiti a risposta chiusa per un totale di 2 punti nel caso di risposta
esatta.
Nel caso di risposta errata o non svolta il punteggio risulta pari a 0
Nelle restanti due domande aperte è stata prevista
 Una domanda aperta con piu di una richiesta che in caso di risposta corretta e
completa prevede 1 punto.

Una seconda domanda aperta con una sola richiesta che prevede un punteggio
massimo di 0,75 punti
Nel caso di domande aperte di pari difficoltà il docente può decidere di dare al massimo per
ciascun quesito corretto e completo 0,875 punti pari alla metà dei punti restanti.
Per le risposta errate o non svolte il punteggio è zero sia nelle domande a risposta chiusa
che in quelle di tipo aperto ad uno o piu quesiti di richiesta.
Criteri di valutazione dei quesiti
Quesiti a risposta chiusa: 0,5 punti per risposta corretta
0 punti per risposta errata
Quesiti a riposta aperta: 1 punto per risposta corretta e completa nel caso di domanda
aperta articolata con piu di una richiesta da illustrare
0,75 punti per risposta corretta e completa con una sola domanda
aperta
0,5 punti risposta corretta ma incompleta ad una sola domanda
0 punti per risposta non svolta o errata
Legnano (MI) 14 marzo 2016
Il coordinatore della classe 5MA
Prof. Nava Demetrio
II simulazione della terza prova scritta
MATERIA : STORIA
COGNOME E NOME__________________________________CLASSE _____ 1) Come iniziò la seconda guerra mondiale?
Con l'invasione della Polonia da parte della Germania
Con l'invasione della Polonia da parte della Francia
Con l'invasione della Francia da parte della Germania
Con l'invasione della Polonia da parte della Russia
2) Chi era Winston Churchill?
primo ministro francese
primo ministro belga
primo ministro britannico
primo ministro russo
3) Cosa causò l'entrata in guerra degli USA nel II conflitto mondiale?
L'attacco giapponese alla flotta americana stanziata a Pearl Harbor.
L'avanzata giapponese nel Mar dei Coralli.
L'attentato al presidente Roosevelt da parte di un sicario di Hitler.
L'Affondamento di una nave mercantile americana
4) Dopo lo sbarco degli alleati in Italia e l'arresto di Mussolini chi venne nominato dal Re Vittorio
Emanuele III come capo del governo?
Luigi Sturzo.
Luigi Cadorna.
Filippo Turati.
Pietro Badoglio
5) Quando si ebbe l'Operazione Barbarossa? Esponi le tue conoscenze al riguardo.
6) Mussolini quando decise di entrare in guerra accanto alla Germania e da quali motivazioni fu spinto?
NAME _______________________ SURNAME _________________________ AT HOME WITH MAMMA. Gianluca Rossi is 33. He looks like an Italian yuppie, with a good job, a car, stylish clothes and, of course, a cellular phone. But in reality he’s a Mamma’s Boy, still living at home. “Life at home is easier and I have fewer expenses. My relationship with my family is excellent” he says. According to the Italian National Statistics Institute (ISTAT) the number of Italian “boys” between the ages of 18 and 34 living with their parents has reached 58,5%. This includes almost 30% of men aged 30‐
34. The main reason is economic. The second could be unemployment. There is a third dimension, which is the changing nature of the Italian family. Most of young men say that they don’t need to leave home to have freedom. They can do what they want and come home when they want. The relationship between mother and son remains as strong as ever. Many researchers agree that the Italian mothers are part of the problem since they’ve got this obsessive love for their boys, and can’t manage to cut the cord.  A Mamma’s Boy is: A. It is the name for the Italian yuppie freedom B. A boy who needs C. A young man still living at home D. A young man living on his own  Why do Mamma’s Boys choose to live with their families? A. Because they don’t have money B. Because they love their mothers C. Because they are young D. Because Italian families have changed  How are considered Italian mothers? Obsessive A. Very strong D. They are called mamma  What is the average age of Mamma’s boys? B. Excellent C. C. Beyond 40 A. They are teenagers B. 30‐34
D. 18  What are the reasons pushing Mamma’s boys to live at home?
____________________________________________________________________
__________________________________________________________________________  Why Italian mothers are considered part of the problem?
____________________________________________________________________
__________________________________________________________________________ 31/03/16
Materia
Inglese
Classe 5^ MAN
(Simulazione terza prova)
Nome
Reading comprension
The United Stated of America is part of the north American continent it is one of the largest
contries is the world and it has four different time zones. It is a federal republic. The head
of the government is the President. He lives in the white house in Washington. The capital
of US is Washington D.C.
1. Where is the USA?
_______________________________________________
_______________________________________________
_______________________________________________
2. What is the capital of the USA?
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
2. The US form of government is :
a) Constitutional Monarchy
b) Federal republic
c) Republic
3. The President lives in:
a) New York
b) White house
c) USA
4.
a.
b.
c.
The US President is :
Head of Parliament
Head of the parties
Head of the Government
5. USA is one of the:
a) Oldest
b) Smallest
c) Largest
SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA Classe 5 MAN. CORSO SERALE Cognome e nome: ______________________________________________ Data: ____________________ 1. La curva rappresentata sul piano cartesiano si riferisce: al grafico di una funzione pari al grafico di una funzione né pari né dispari al grafico di una funzione dispari a nessuna delle precedenti 2. La funzione di equazione pari irrazionale dispari né pari né dispari 3. Il dominio della funzione 2, 0, 2 2, 2 4, 0, 4 4. Il dominio della funzione 1
1 \
1, 3, 1 \3 5. Data la funzione 


Determinare il dominio Le eventuali intersezioni con gli assi Il segno della funzione 6. Data la funzione 


Determinare il dominio Le eventuali intersezioni con gli assi Il segno della funzione PUNTI ____/15 SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA Classe 5 MAN. CORSO SERALE Cognome e nome: _______________________________________ Data: ____________________ 1. La funzione di equazione pari irrazionale dispari né pari né dispari 2. Il dominio della funzione 1, 0, 3 1, 3 1, 3 è positiva in: 3. La funzione 3 3
, 2 2
∞, 3
3
∪ , ∞ 2
2
∞,
3
, ∞ 2
1 ∪
1, 1 4. La funzione è continua nel punto se: esistono e sono finiti il limite destro ed il limite sinistro; il limite destro ed il limite sinistro sono uguali, finiti e corrispondono al valore della funzione in quel punto; il limite destro e il limite sinistro sono uguali e finiti; il limite destro e il limite sinistro sono finiti, ma diversi determinare: 5. Data la funzione 

le eventuali intersezioni con gli assi cartesiani gli intervalli di positività e di negatività 6.
Calcolare il limite: →
PUNTI ____/3,75 I.S.I.S. BERNOCCHI –VIA DIAZ 2 –LEGNANO(MI)
ISTITUTO PROFESSIONALE - CORSO SERALE
INDIRIZZO MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE - CLASSE 5 MAT Serale
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
1. Un
[
[
[
[
trasformatore ideale:
] Trasferisce parzialmente la potenza dal primario al secondario;
] Trasferisce completamente la potenza dal primario al secondario;
] Non trasferisce potenza dal primario al secondario;
] Non trasferisce potenza dal secondario al primario;
2. Il trasformatore funzionante sotto carico come elevatore:
[ ] Alza sia la tensione sia la corrente;
[ ] Alza la corrente ed abbassa la tensione;
[ ] Alza la tensione ed abbassa la corrente;
[ ] Abbassa la tensione ed abbassa la corrente;
3. Se il trasformatore non è in funzione (non è alimentato) è possibile distinguere
il primario dal secondario?
[ ] No, perché diventerà primario la bobina che verrà collegata all’alimentazione;
[ ] Sì, perché il primario è la bobina AT;
[ ] Sì, perché il primario è la bobina BT;
[ ] Sì, perché diventerà primario la bobina che alimenta il carico.
4. In un trasformatore la potenza fluisce:
[ ] Dalla bobina AT alla bobina BT;
[ ] Dal secondario al primario;
[ ] Dal primario al secondario;
[ ] Dalla bobina BT alla bobina AT;
5. Definizione di induzione magnetica, flusso, campo magnetico: illustra la formula
e fornisci una definizione. Illustra in particolare la differenza tra campo
magnetico, induzione e flusso magnetico;
6. Illustra la legge di Faraday-Newmann.
Criteri di risoluzione dei primi 4 quesiti a risposta multipla di tipo chiuso:
Inserire una croce nella risposta corretta.
Criteri di valutazione per tutti i quesiti:
Punteggio risposta 1: Corretta 0,5 punti. Errata 0 punti
Punteggio risposta 2: Corretta 0,5 punti. Errata 0 punti
Punteggio risposta 3: Corretta 0,5 punti. Errata 0 punti
Punteggio risposta 4: Corretta 0,5 punti. Errata 0 punti
Punteggio risposta 5: Corretta e completa 1,0 punto; errata 0 punti ;
Incompleta <1 punto
Punteggio risposta 5: corretta 0,75 p.t. Errata 0 punti; incompleta <0,75 punti
LEGNANO (MI), 31 marzo 2016
prof. Demetrio Nava
Pagina 1/1
I.S.I.S. BERNOCCHI –VIA DIAZ 2 –LEGNANO(MI)
ISTITUTO PROFESSIONALE - CORSO SERALE
INDIRIZZO MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
TECNOLOGIA MECCANICA ED APPLICAZIONI - CLASSE 5 MAT Serale
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
1. Lo zero macchina rappresenta:
[ ] L’origine del sistema di coordinate attribuito agli assi di movimento della
macchina;
[ ] L’ origine del sistema di coordinate attribuito al pezzo;
[ ] Un punto rispetto al quale ricavare la posizione di tutti i punti sul disegno;
[ ] Un punto determinato dal programmatore;
2. La funzione preparatoria G91 si utilizza:
[
[
[
[
]
]
]
]
Quando
Quando
Quando
Quando
sul disegno si utilizza la quotatura in parallelo;
sul disegno si utilizza la quotatura in serie;
si effettua la programmazione assoluta;
si vuole selezionare un piano di lavoro;
3. La sigla RSPP indica:
[
[
[
[
]
]
]
]
Il
Il
Il
Il
responsabile del servizio prevenzione e protezione;
rappresentante del servizio prevenzione e protezione;
responsabile del servizio primo soccorso;
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
4. L’affidabilità di sicurezza si ha:
[ ] Quando esiste la probabilità
[ ] Quando esiste la probabilità
impianto;
[ ] Quando esiste la probabilità
per cui è stato progettato;
[ ] Quando esiste la probabilità
che non si verifichi nessun guasto;
che si verifichi un guasto durante l’utilizzo di un
che l’impianto possa portare a termine il compito
che non si verifichino guasti pericolosi;
5. Descrivi i principali trasduttori di posizione
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
Pagina 1/2
I.S.I.S. BERNOCCHI –VIA DIAZ 2 –LEGNANO(MI)
ISTITUTO PROFESSIONALE - CORSO SERALE
INDIRIZZO MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
6. Descrivi le fasi principali che rappresentano il ciclo di vita di un prodotto
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
Pagina 2/2
I.S.I.S. BERNOCCHI –VIA DIAZ 2 –LEGNANO(MI)
ISTITUTO PROFESSIONALE - CORSO SERALE
INDIRIZZO MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
TECNOLOGIA MECCANICA ED APPLICAZIONI - CLASSE 5 MAT Serale
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONE - CLASSE 5 MAT Serale
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
Cognome e nome: ______________________________________________ Data: ____________________
1. La dichiarazione di conformità 37/08 di un impianto elettrico viene
eseguita da:
[ ] Da tecnici iscritti all'albo della camera di commercio industria ed
artigianato ;
[ ] Da un Ingegnere iscritto all'Ordine Degli Ingegneri ;
[ ] Da un Perito Industriale iscritto all'Albo dei Periti Industriali ;
[ ] Da un architetto iscritto all'Ordine degli Architetti ;
2. La zona in un impianto domotico integrato :
[ ] viene collegato alle uscite ;
[ ] viene inserito nel quadro elettrico;
[ ] e una ingresso della scheda domotica;
[ ] serve a a fare passare il cavo;
3. il quadro elettrico di un cantiere mobile viene collegato al
dispersore di terra:
[ ] No, perché è una quadro mobile ;
[ ] No, perché non necessita di certificazione;
[ ] Sì, perché è obbligatorio;
[ ] Sì, perché è un quadro mobile.
4. La scelta del cavo e del interruttore regolata dalla norma tecnica
64-8
tra le correnti di impiego ,corrente nominale e la corrente della
portata del cavo la relazione da rispettare è:
[ ] Iz >In<Ib;
[ ] Ib<Iz<In;
[ ] Ib<In<Iz
[ ] Ib>In>Iz;
Pagina 1/3
I.S.I.S. BERNOCCHI –VIA DIAZ 2 –LEGNANO(MI)
ISTITUTO PROFESSIONALE - CORSO SERALE
INDIRIZZO MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
TECNOLOGIA MECCANICA ED APPLICAZIONI - CLASSE 5 MAT Serale
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
Cognome e nome: ______________________________________________ Data:
____________________
5. Differenza tra differenziale puro e magnetotermico differenziale : descrivi le loro
funzioni e il loro di impiego ;
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
Pagina 2/3
I.S.I.S. BERNOCCHI –VIA DIAZ 2 –LEGNANO(MI)
ISTITUTO PROFESSIONALE - CORSO SERALE
INDIRIZZO MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
TECNOLOGIA MECCANICA ED APPLICAZIONI - CLASSE 5 MAT Serale
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
Cognome e nome: ______________________________________________ Data:
____________________
6. dlgs.81/08 nel settore degli impianti elettrici descrivere i dispositivi di protezione
individuali (D.P.I. ) e strumenti necessari per la manutenzione di un quadro
elettrico bassa tensione ;
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
PUNTI ____/15
LEGNANO (MI),22 Aprile 2016
Pagina 3/3
I.S.I.S. BERNOCCHI –VIA DIAZ 2 –LEGNANO(MI) ISTITUTO PROFESSIONALE ‐ CORSO SERALE INDIRIZZO MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA PROGRAMMA CONSUNTIVO DI LETTERATURA CLASSE V A MA serale‐ ANNO SCOLASTICO 2015‐2016 prof. Maria Antonietta Cassanese Genna Per lo svolgimento del programma è stato utilizzato il seguente testo in adozione:
Marta Sambugar - Gabriella Salà–“ Laboratorio di letteratura – Dal Positivismo alla
letteratura contemporanea” –Vol. III - Ed.La nuova Italia
Inoltre sono stati forniti alla classe gli appunti di sintesi relativi a tutti gli argomenti di seguito
elencati.
MODULO I – Ungenere letterario: il romanzo verista
Positivismo - Naturalismo – Verismo (Appunti)
GIOVANNI VERGA – vita, opere, pensiero e poetica ( pag. 128 – 135 )
Testi
Dal romanzo “ I Malavoglia” ( pag. 143 – 144 ):
“ Prefazione” (pag. 145 – 146 )
“ La famiglia Malavoglia” ( 150 – 152 )
MODULO II _ Un tema letterario: La rappresentazione della natura nella poesia
pascoliana e gli scenari tecnologicidella letteratura futurista.
Decadentismo (Appunti) Crepuscolarismo(Appunti)
GIOSUè CARDUCCI– (pag. 106)
Da Rime Nuove “Pianto Antico” (pag.107)
GIOVANNI PASCOLI – Vita, opere, pensiero e poetica- ( pag.186 – 192 )
Testi
Da “ Il Fanciullino” – ( pag.226 ):
“ E’ dentro di noi un fanciullino” - ( pag.226 – 227 ))
Da “ Myricae” – ( pag. 195 )
“ Lavandare” – ( pag. 195 – 196 )
“ X Agosto” - ( pag. 197 – 198 )
Le Avanguardie storiche –
Il Futurismo – ( Appunti )
FILIPPO TOMMASO MARINETTI – vita, pensiero, opere – ( pag. 297 )
Da “ ZangTumbTumb” – ( pag.297 ):
“ Il bombardamento di Adrianopoli” – ( pag. 298 – 299 )
MODULO III – Un autore : GABRIELE D’ANNUNZIO
Gabriele D’Annunzio – vita, opere, pensiero e poetica – ( pag. 234 – 242 )
Estetismo
Testi
Da “ Il piacere” – ( pag. 264 – 265 ):
“ Il ritratto di un esteta” – ( pag.265 – 266 )
MODULO IV – Un genere letterario : il romanzo del Novecento
LUIGI PIRANDELLO – vita, opere, pensiero e poetica – (pag. 374 – 384 ))
Testi
Dal romanzo “ Il fu Mattia Pascal”- ( pag. 390 – 393 ):
I.S.I.S. BERNOCCHI –VIA DIAZ 2 –LEGNANO(MI) ISTITUTO PROFESSIONALE ‐ CORSO SERALE INDIRIZZO MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA “ Premessa” ( pag. 393 – 395 )
Da “ L’umorismo” - ( pag.387 ):
“ Il sentimento del contrario” – ( pag. 387 – 389 )
MODULO V – Un tema letterario : La rievocazione della storia nella letteratura del
Novecento
La poesia ermetica, antiermetica e la poesia civile dell’impegno ( Appunti )
GIUSEPPE UNGARETTI – vita,opere,poetica – (pag.454 – 457 )
Testi
Da “ Allegria”- ( pag. 460 – 461 ):
“ Veglia” – (pag. 466 )
“ Soldati” – ( pag. 485 )
“ Fratelli” – ( pag. 468 )
“ Mattina” – ( pag.484 )
SALVATORE QUASIMODO – vita, opere, poetica – ( pag.678 )
Testi
Da “ Acque e terre” - ( pag. 678 ):
“ Ed è subito sera” – ( pag.679 )
EUGENIO MONTALE - vita, opere, poetica – ( pag.630 – 636 )
Testi
Da “ Ossi di seppia” – ( pag.639 – 640 ):
“ Meriggiare pallido e assorto” – ( pag. 646 )
“Spesso il male di vivere ho incontrato” - ( pag.648 )
MODULO VI : Educazione linguistica
Le tracce dell’esame di Stato: A, B, C, D
Il saggio breve e il tema argomentativo
Schema tesina
DOCENTE
ALUNNI
Maria Antonietta Cassanese Genna
Scioni Cristian
Masserini Luca
I.S.I.S. BERNOCCHI –VIA DIAZ 2 –LEGNANO(MI) ISTITUTO PROFESSIONALE ‐ CORSO SERALE INDIRIZZO MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA PROGRAMMA CONSUNTIVO DI ITALIANO CLASSE V A MA serale ‐ ANNO SCOLASTICO 2015‐2016 prof. Maria Antonietta Cassanese Genna Per lo svolgimento del programma è stato utilizzato il seguente testo in adozione:
AA.VV- "Capire la storia-Il Novecento e la Globalizzazione"- Vol. III-Ed. Bruno Mondadori
Inoltre sono stati forniti alla classe gli appunti di sintesi relativi a tutti gli argomenti di seguito
elencati.
MODULO I : L’Inizio del secolo e la Grande Guerra
L’età giolittiana – ( pag. 12 – 15 )
La prima guerra mondiale – ( pag.18 – 21 ; 24 – 27 ; 30 – 33 )
La rivoluzione russa – ( pag. 36 – 39 )
I trattati di pace – ( pag.52 – 55 )
MODULO II :Il dopoguerra e l’avvento del Fascismo
Il dopoguerra in Italia – ( ( pag.54 – 55 ; 90 – 92 )
L’avvento del Fascismo – ( pag. 92 – 93 ; 103 – 108 )
Il dopoguerra in Europa e nel Medio Oriente – ( pag. 58 – 61 ; 86 – 87 )
Dopo la guerra, una nuova economia – ( pag. 62 – 65 )
La crisi del ‘ 29 e il New Deal – ( pag. 96 -99 )
MODULO III: I Regimi Totalitari
Il Nazismo – ( pag. 109 – 112 )
Lo Stalinismo – ( pag. 113 – 116 )
La guerra civile spagnola e la dittatura di Franco – ( pag. 121 – 123 )
MODULO IV : Il secondo conflitto mondiale e la resistenza al Nazifascismo
Le aggressioni naziste - ( pag. 144 – 147 )
La seconda guerra mondiale – ( pag. 150 – 153 ; 156 – 159 ; 162 – 168 )
La Resistenza in Italia – ( pag. 162 – 165 )
MODULO V : Il secondo dopoguerra
Il dopoguerra – ( pag.168 – 171 )
Il bipolarismo – ( pag. 184 – 187 )
DOCENTE
ALUNNI
Maria Antonietta Cassanese Genna
Scioni Cristian
Masserini Luca
Materia: Lingua Inglese
Classe 5 Serale
Libri di testo adottati: BOWEN - CUMINO, Cultural Links, Ed. Petrini;
AVEZZANO.
Ore di lezione effettuate nell’a. s. 2015-2016 n. ore 48 su n. 99 previste dal Piano di lavoro.
Obiettivi
Acquisizione e
potenziamento
abilità linguistiche:
- Leggere e
comprende
re un testo
- Sapersi
esprimere
correttame
nte
- Saper
rielaborare
autonomam
ente
Contenuti
1) America
Today
Strumenti
Metodologia
Verifica
Libro di testo
Fotocopie
Lezione
partecipata
Discussione
guidata
Esercizi guidati
Prova scritta
Interrogazione
orale
Prove di
comprensione
scritta
The Land:
America’s Main
Regions (New
England, The
Middle Atlantic
States, The
South, The
Midwest, The
Great Plains,
The West),
New York
Tempi
12
4
A presidential
system: the
USA
The President
of the USA.
6
American
Industrial
Revolution
4
2) American
History
4
The Slave
Trade
6
Reconstruction
and Racial
Problems
Martin Luther
King and
Malcolm X.
Saper leggere e
comprendere un
testo tecnico
Acquisizione di
una terminologia
specifica
Il Docente
The C.V.
CAD system
6
Fotocopie
Lezione
partecipata
Esercizi guidati
Test lessicale
4
2
Studenti
I. S. I. S. “A. BERNOCCHI”
Anno Scolastico 2015/2016
PROGRAMMA DI MATEMATICA
DOCENTE: CLAUDIO COSENZA
CLASSE: 5^ Man. Corso serale
Libro di testo: N. Dodero – P. Baroncini – R. Manfredi – “Analisi Infinitesimale (Volume F)” – Ghisetti
& Corvi Editori
Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2015/16: n° 61 (al 15/05/16) + 12 ore preventivate dal 16/05/16
all’08/06/2016, su un totale di 99 previste dal Piano di lavoro
Moduli
Calcolo
letterale
Obiettivi
Applicare
tecniche e
procedure di
calcolo
letterale.
Usare i
termini
specifici
Scomposizione Scomporre
polinomi in
fattori
Equazioni e
Disequazioni
algebriche
Risolvere
equazioni e
disequazioni
algebriche
Contenuti
Prodotti notevoli
Strumenti Metodologia
 Appunti  Lezioni
frontali
 Libro di
testo
 Esercitazioni
guidate
Verifica
 Prove
scritte
 Prove
orali
 Appunti  Lezioni
frontali
 Libro di
testo
 Esercitazioni
guidate
 Prove
scritte
 Prove
orali
 Appunti  Lezioni
frontali
 Libro di
testo
 Esercitazioni
 Equazioni di I e II grado
guidate
intere e frazionarie
 Disequazioni di I e II
grado intere e
frazionarie
 Prove
scritte
 Prove
orali
 Quadrato di un
binomio
 Quadrato di un
trinomio
 Prodotto della somma
di due monomi per la
loro differenza
 Cubo di un binomio
Scomposizione
 Raccoglimento totale e
parziale a fattore
comune.
 Trinomio
scomponibile nel
quadrato di un
binomio.
 Scomposizione della
differenza di due
quadrati.
 Scomposizione del
trinomio notevole
 Quadrinomio
scomponibile nel cubo
di un binomio.
Equazioni e disequazioni
algebriche
Funzioni
Limiti
Comprendere
il concetto di
funzione e
riconoscerne
le eventuali
proprietà.
Determinare
dominio,
segno e
intersezione
con gli assi
cartesiani di
funzioni
algebriche.
Usare i
termini
specifici.
Comprendere
i concetti
intuitivi di
limite di una
funzione.
Calcolare
limiti di
funzioni
elementari.
Riconoscere
e saper
risolvere
semplici casi
di limiti in
forma
indeterminata
. Determinare
gli asintoti
Insiemi numerici
 Insiemi numerici e
insiemi di punti
 Intervalli limitati e
illimitati
 Appunti  Lezioni
frontali
 Libro di
testo
 Esercitazioni
guidate
 Prove
scritte
 Prove
orali
 Appunti  Lezioni
frontali
 Libro di
testo
 Esercitazioni
guidate
 Prove
scritte
 Prove
orali
Funzioni – Funzioni
matematiche
 Definizioni e
terminologia
 Funzioni numeriche,
funzioni matematiche
 Funzioni pari e funzioni
dispari
 Funzioni crescenti e
decrescenti in un
intervallo
 Funzioni algebriche
razionali e irrazionali
 Determinazione del
dominio di una funzione
algebrica razionale e
irrazionale
 Determinazione dei
punti di intersezione
con gli assi cartesiani di
una funzione algebrica
razionale
 Determinazione degli
intervalli di positività e
di negatività di una
funzione algebrica
razionale
Limiti e asintoti
 Intorni
 Concetto intuitivo di
limite
 Definizioni di limite e
di continuità
 Calcolo dei limiti di
funzioni elementari
 Forme di indecisione
0 
,
0 
 Limite delle funzioni
algebriche razionali
 Asintoti orizzontali,
verticali
e obliqui di funzioni
del grafico di
una funzione
algebrica
razionale.
Usare i
termini
specifici
Studio di
funzioni
Saper
eseguire lo
studio di una
semplice
funzione
algebrica
razionale e
rappresentarn
e il grafico
qualitativo
nel piano
cartesiano
Usare i
termini
specifici
algebriche razionali
Grafico di una funzione
 Schema da seguire per
tracciare il grafico di
una funzione
 Studio di funzioni
algebriche razionali
 Rappresentare il grafico
qualitativo di una
funzione algebrica
razionale
 Appunti  Lezioni
frontali
 Libro di
testo
 Esercitazioni
guidate
 Prove
scritte
 Prove
orali
Legnano, 15 Maggio 2016
Il Docente
Prof. Claudio Cosenza
Alunni
________________________________
________________________________
I.S.I.S. BERNOCCHI –VIA DIAZ 2 –LEGNANO(MI) ISTITUTO PROFESSIONALE ‐ CORSO SERALE INDIRIZZO MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA PROGRAMMA CONSUNTIVO DI TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE CLASSE V MA ‐ ANNO SCOLASTICO 2015‐2016 prof. Nava Demetrio MODULO 1: TRASFORMATORE Concetto di trasformatore. Utilizzo dei trasformatori nella pratica industriale. Modello ideale di trasformatore. Concetto di rapporto di trasformazione, di rendimento. Tensioni indotta E1 ed E2 in un trasformatore ideale e relative formule matematiche. Rapporto teorico ed effettivo di trasformazione. Concetto di trasformatore abbassatore, elevatore e di traslatore. Modello equivalente di un trasformatore semplificato funzionante da abbassatore di tensione. Calcolo della potenza elettrica attiva dissipata da un trasformatore secondo il modello semplificato. Flusso totale, flusso concatenato, flusso disperso.Concetto di induttanza e di reattanza di dispersione primaria e secondaria. Calcolo della potenza elettrica reattiva impegnata per i due flussi dispersi. Resistenza equivalente e reattanza equivalente riportata al primario. Parametri e dati di targa di un trasformatore: potenza apparente nominale, tensione nominale primaria e secondaria, tensione di cortocircuito percentuale, potenza di cortocircuito percentuale. Concetto di tensione di cortocircuito relativa e percentuale : prova in cortocircuito e circuito equivalente relativo alla prova di cortocircuito. Circuito equivalente di un trasformatore comprendente la corrente a vuoto. Diagramma vettoriale. Schema della prova a vuoto di un trasformatore: determinazione della componente attiva e reattiva della corrente a vuoto. Pag. 1 a 3 I.S.I.S. BERNOCCHI –VIA DIAZ 2 –LEGNANO(MI) ISTITUTO PROFESSIONALE ‐ CORSO SERALE INDIRIZZO MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA Analisi del modello di un trasformatore reale e bilancio delle potenze attive e reattive. Esercizi di analisi completa del funzionamento del trasformatore MODULO 2: MOTORE ASINCRONO TRIFASE Principio di funzionamento di un motore asincrono trifase utilizzando le leggi di Faraday Newman e la Legge di Ampere. Calcolo del valore del vettore campo magnetico rotante considerando analiticamente il doppio sfasamento di 120 ° nel tempo e nello spazio dei vettori di tensione relativamente alle tre tensioni di fase di alimentazione dello statore. Differenze costruttive tra un motore in corrente continua ed un motore asicnrono trifase con relativi vantaggi e svantaggi. Calcolo della potenza di ingresso e di uscita per un motore asincrono trifase. Formula della potenza di ingresso (potenza elettrica). Formula della potenza meccanica di uscita. Concetto di coppia motrice e coppia resistente per un motore asincrono trifase. Calcolo delle perdite in un motore asincrono trifase. Concetto di rendimento elettrico per un motore asincrono trifase. Concetto di polo per un motore asincrono trifase. Calcolo della velocità del campo magnetico rotante (velocità di sincronismo) in funzione del numero di poli. Concetto di coppia polare. Concetto di scorrimento per un motore asincrono trifase e relativa formula. Circuito equivalente semplificato di un motore asincrono trifase. Richiami della inserzione ARON per la misura di potenze attive e reattive in un sistema trifase simmetrico ed equilibrato. Pag. 2 a 3 I.S.I.S. BERNOCCHI –VIA DIAZ 2 –LEGNANO(MI) ISTITUTO PROFESSIONALE ‐ CORSO SERALE INDIRIZZO MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA Determinazione del parametro X0 nel circuito equivalente semplificato attraverso la misura delle potenze attive e reattive tramite inserzione Aron nella prova a vuoto di un motore asincrono trifase. Determinazione dei parametri RI, R12, X1 ed X12 attraverso la misura delle potenze attive e reattive tramite inserzione Aron nella prova in cortocircuito (a rotore bloccato) di un motore asincrono trifase. Determinazione della coppia massima e della coppia allo spunto. Bilancio delle potenze in un m.a.t. Esercizio di analisi completa del funzionamento a regime permanente di un motore asincrono trifase con determinazione della resistenza fittizia RM, corrente di reazione I1 assorbita dal motore, potenza meccanica sviluppata dal motore e relativa coppia, potenze reattive assorbite relative ai flussi dispersi ed al flusso principale, determinazione della corrente di spunto di un motore asincrono trifase. Svolgimento completo di tracce relative ai motori ed agli impianti elettrici relativamente agli esami di stato Legnano (MI) 10 Maggio 2016 Firma studenti Luca Masserini Christian Scioni Firma docente prof. Nava Demetrio Pag. 3 a 3 I.S.I.S. “Antonio Bernocchi” di Legnano Indirizzo: Manutenzione ed Assistenza Tecnica Apparati Elettrici ed Elettronici Civili ed Industriali Classe V Serale ‐ Anno Scolastico 2015‐2016 Programma Svolto ‐ Prof. Alkili M. ‐Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di Apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. ‐Abilità: individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati allo scopo di Intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti. ‐Conoscenze: principi di funzionamento dei componenti elettronici ed elettrici e loro applicazione. ‐Informazioni da un Data SHEET. ARGOMENTI TRATTATI: ‐Semiconduttori: la giunzione P‐N, curve caratteristiche U‐I, Diodo, diodo ZENER, diodo led, Foto diodo, Foto resistenza e opto isolatori. ‐Transistor BJT‐ Amplificazione di corrente, caratteristica di Trasferimento, Caratteristica di ingresso e di uscita, Funzionamento da Interruttore elettronico e adattamento tensione ingresso e uscita PLC, circuito crepuscolare. (Esercitazione Pratica). ‐Tiristori: Funzionamento dell’SCR‐Caratteristica corrente/tensione, Valori medi di tensione e corrente sul carico. (Esercitazione Pratica). ‐DIAC E TRIAC: Principio di funzionamento. (Esercitazione e campi di Impiego). ‐Controllo di potenza per circuiti monofase. ‐Analisi del raddrizzatore monofase a una semionda (diodo), a doppia semionda Ponte di Graetz e raddrizzatore trifase. (Esercitazione Pratica). ‐Principi di funzionamento ponti totalmente controllati ed Inverter. (Campi di Impiego). ‐Alimentatori: Analisi e criteri di scelta apparati costituenti. (Esercitazione Pratica). ‐Amplificatori Operazionali: caratteristiche principali, caratteristica di trasferimento, amplificatore invertente, non invertente, sommatore, differenziale e derivatore. (Esercitazione Pratica). ‐Generalità sui segnali periodici in particolare i segnali sinusoidali (alternata), valore medio, valore efficace, componente continua, frequenza, periodo, rappresentazione polare delle grandezze elettriche(corrente/tensione) e definizione di impedenza. ‐Condensatore e analisi del transitorio (carica e scarica). (Caratteristiche costruttive, e Campi di Impiego nei circuiti elettrici). ‐Filtri passa‐basso e passa‐alto. (Analisi e Campi di Impiego). 1 I.S.I.S. “Antonio Bernocchi” di Legnano Indirizzo: Manutenzione ed Assistenza Tecnica Apparati Elettrici ed Elettronici Civili ed Industriali Classe V Serale ‐ Anno Scolastico 2015‐2016 Programma Svolto – Prof. Alkili M. ‐Rifasamento degli impianti elettrici trifase. ‐Aspetti generali delle normative CEI. Principali enti normatori, Marcatura CE e Marchi di conformità e decreto legislativo 81/2008 sulla sicurezza. (Aspetti Fondamentali). ‐Variante norma CEI 64/8 per unità abitative residenziali. ‐Generalità sugli impianti elettrici, definizione e caratteristiche apparati di protezione. ‐Protezione contro i contatti diretti e indiretti. ‐Relazione tra le grandezze elettriche e i dispositivi di protezione per garantire la sicurezza degli impianti. ‐Verifica e condizioni di sicurezza delle linee elettriche. ‐Calcolo delle caratteristiche delle condutture elettriche‐Sezione‐Caduta di tensione‐Correnti di cortocircuito‐Criteri di scelta delle protezioni e coordinamento. ‐Impianti di terra. ‐Manutenzione degli impianti elettrici ed elettronici civili ed industriali: ‐Aspetti generali giuridici e normativi. ‐Le diverse topologie di manutenzione. ‐Periodicità degli interventi. ‐Documentazione necessaria per la corretta esecuzione della manutenzione. ‐Pianificazione della manutenzione. ‐Programmazione della manutenzione. ‐Verifiche e Controlli. ‐Simulazione con esempi pratici di manutenzione. Firma Rappresentanti di Classe : Firma: Prof. M Alkili Masserini e Scioni Prof. M. Francipelli 2 Programma svolto 5^ ser. apparati e impianti
materia: Tecnologia meccanica e applicazioni scolastico 2015-2016
Prof. Boccia Aurelio
1° Periodo
Sicurezza e antinfortunistica: Fattori di rischio, Valutazione dei rischi, Legislazione, Segnali di
rischio, Rischio sulle macchine utensili, dispositivi di protezione individuali e collettivi, direttiva
macchine. Concetto di automazione, la tecnologia delle macchine a controllo numerico, struttura
delle macchine utensili a Controllo Numerico, trasduttori di posizione, sistemi di coordinate, zero
macchina e zero pezzo, rappresentazione dei punti in un sistema di riferimento. Struttura del
programma.
2° Periodo
Funzioni preparatorie ISO- G, funzioni ausiliarie ISO-M, approfondimenti delle istruzioni ISO, cicli
fissi. Affidabilità e manutenzione: ciclo di vita di un prodotto, fattori economici del ciclo di vita,
analisi e valutazioni, pianificazione dei progetti in funzione della manutenzione, manutenzione
ordinaria e straordinaria, concetto di affidabilità, tasso di guasto, tipi e pericolosità dei guasti,
calcolo dell’affidabilità, valutazione dell’affidabilità, albero dei guasti. Definizione e
rappresentazione della distinta base, livelli, legami e coefficienti di impiego, tipologie differenti
della distinta base, esempi di distinta base.
Il docente
Gli studenti
_________________
________________
________________
PROGRAMMA SVOLTO
INSEGNANTE TECNICO PRATICO
FRANCIPELLI MARIOAGATINO
M AT E R I A
LABORATORIO TECNOLOGIA ED ESERCITAZIONI
CLASSE
A.S.
(3 ORE S E T T I M A N A L I )
5 M A T SERALE
2015 – 2016
I.S.I.S.
A. BERNOCCHI LEGNANO - MIIS09700T
programma svolto dal 4 dicembre 2015 fino alla fine delle attivita didatttiche 2016
ore di lezione n° 57
Prof.FRANCIPELLI MARIOAGATINO
MODULO 1 : SICUREZZA ELETTRICA
Sviluppo cronologico :
Livello : sviluppo
Verifica: test di controllo, formalizzazione documentale del lavoro svolto.
Competenze Esiti
Conoscenze Conoscenz Metodologia
Tempi
formativi
e pregresse
Scegliere i
Conosce la struttura Leggi,
Elettrotecni Lezione frontale,
sistemi da
e le norme e leggi ai norme CEI, ca generale laboratori,
applicare agli fini della sicurezza interruttore
strumentazione,
impianti
elettrica. Conoscere differenziale
norme, leggi,
elettrici al
i pericoli della
,
diapositive,
fine di
corrente elettrica
magnetoter
manuali, cataloghi,
prevenire i
mico, relè di
filmati ecc.
rischi
sovratension
derivanti
e,lineeimpia
dall'uso della
nti di terra
corrente
ecc.
elettrica
MODULO 2 : DOCUMENTAZIONE DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Instalazione impianti elettrici
Sviluppo cronologico :
Livello : sviluppo
Verifica: formalizzazione documentale del lavoro svolto.
Esiti
Conosce Conoscenze
Metodologia
Tempi
formativi
nze
pregresse
Individuare la Conosce la
Guida
Elettrotecnica
Lezione frontale, ,
documentazio documentazione d.lg
generale
norme, leggi,
ne di progetto di cantiere d.lg
81/08
diapositive, manuali,
di un
81/08 settore
cataloghi, filmati
impianto
impianti elettrici
ecc.
elettrico
Conosce i sistemi
di sicurezza
Competenze
MODULO 3: CIRCUITO ELETTRONICO DI POTENZA CREPUSCOLARE
s viluppo cronologico :
Livello : sviluppo
Verifica: formalizzazione documentale del lavoro svolto.
Competenze Esiti
Conoscenze Conoscenze
Metodologia
Tempi
formativi
pregresse
Elettronica di Contenuti
Conosce il
Elettronica di
Lezione frontale,
trasformatore funzionamen potenza .
potenza e
laboratori,
alimentatore
applicazioni
to di un
strumentazione,
relè , transistor
in campo
crepuscolare
norme, leggi,
bjt diodo,
ellettrico .
e
le
sue
diapositive, manuali,
resistenze e
cataloghi, filmati
fotoresistenza. caratteristich
ecc.
istallazione su e circuitali
bred board
interne.
componenti e
misurazioni .
MODULO 4 : DOMOTICA INTEGRATA
Sviluppo cronologico :
Livello : sviluppo
Verifica: funzionalità del manufatto, formalizzazione documentale del lavoro svolto.
Competenze Esiti
Conoscenze
Conoscenze
Metodologia
Tempi
formativi
pregresse
Conoscere un Conosce La Domotica e
Elettrotecnica
Lezione frontale,
Sistema di
scheda
vari
generale
laboratori,
domotica
domotica e
componenti
strumentazione,
integrato
sue funzioni collegati.
norme, leggi,
Operazioni
diapositive, manuali,
che un
cataloghi, filmati
sistema
ecc.
integrato puo'
svolgere
MODULO 5: ALIMENTATORI ANALISI CON L'OSCILLOSCOPIO
s viluppo cronologico :
Livello : sviluppo
Verifica: formalizzazione documentale del lavoro svolto.
Competenze Esiti
Conoscenze Conoscenze
Metodologia
Tempi
formativi
pregresse
Elettronica di Contenuti
Conosce le
Elettronica di
Lezione frontale,
trasformatore, forme le
potenza e
potenza .
laboratori,
diodo
e
ponte
applicazioni .
d'onda di
strumentazione,
di gretez
uscita
norme, leggi,
condensatore
generati dal
diapositive, manuali,
.oscilloscopio
diodo e dal
cataloghi, filmati
istallazione su
ponte
di
ecc.
bred board
gretz
componenti
attraverso l'
ellettronici e
misurazioni . oscilloscopio
MODULO 6 : QUADRI ELETTRICI CANTIERE
sviluppo cronologico :
Livello : sviluppo
Verifica: formalizzazione documentale del lavoro svolto.
Competenze Esiti
Conoscenze Conoscenze
Metodologia
Tempi
formativi
pregresse
quadro
Conosce
Schemi
Elettrotecnica
Lezione frontale,
elettrico,
Cenni sulle
elettrici,
generale
laboratori,
distinguere i norme CEI
norme,
strumentazione,
vari quadri
relative ai
componenti
norme, leggi,
per forma e
quadri
ecc.
diapositive, manuali,
IP, effettuare elettrici . e
cataloghi, filmati
prove,
problematich
ecc.
verifiche e
e.
classificare
un quadro di
Cantiere
.
MODULO 7 : ILLUMINOTECNICA
Sviiluppo cronologico :
Livello : sviluppo
Verifica: formalizzazione documentale del lavoro svolto.
Competenze Esiti
Conoscenze Conoscenze
Metodologia
formativi
pregresse
Illuminotecnica
di base ,
installazione e
manutenzione
un impianto di
illuminazione.
Conosce le
grandezze
fotometriche,
gli apparecchi
illuminanti e il
loro
dimensionamen
to .
Utilizza le
Elettrotecnica
conoscenze in
generale
capo
illuminotecnico
per scegliere
installare
misurare e fare
la
manutenzione
impianto di
illuminazione
Lezione frontale,
strumentazione, norme,
leggi, diapositive,
manuali, cataloghi,
filmati ecc.
Tempi
MODULO 8: MISURAZIONE DEL DISPERSORE DI TERRA E DICHIARAZIONE DI
CONFORMITA' DELL IMPIANTO ELETTRICO DM 37/08
Sviluppo cronologico :
Livello : sviluppo
Verifica: funzionalità del manufatto, formalizzazione documentale del lavoro svolto.
Esiti
Conoscenze Conoscenze
Metodologia
Tempi
formativi
pregresse
Conosce la
Struttura di Elettrotecnica
Lezione frontale,
documentazio struttura e i una
generale
laboratori,
ne tecnica di componenti documentazi
strumentazione,
un impianto di base di un one tecnica
norme, leggi,
elettrico
impianto di per la
diapositive, manuali,
terra ed
dichiarzione
cataloghi, filmati
elettrico
di
ecc.
materiale
conformita'
utilizzato
impianto
hommetro
elettrico DM
puntali e
37/08
picchetti e
dispersore di
terra prove
svolte
misurazioni.
Competenze
LEGNANO 10 MAGGIO 2015
FIRMA STUDENTI
MASSERINI E SCION
FIRMA DOCENTE
PROF.MARIOAGATINO FRANCIPELLI