scuola primaria Mezzolombardo
100 ANNI
Le iniziative della scuola
Anno scolastico 2009/10 – anno scolastico
1909/10: la scuola primaria di Mezzolombardo compie cento anni! Un intero anno di eventi
per ricordare con gli alunni, i genitori, i docenti e
il dirigente scolastico Salvatore Negro, ma anche
con il territorio coinvolto in molte iniziative in
stretto dialogo scuola-comunità. Gli eventi principali: attività culturali realizzati per il centenario
della scuola, l’occasione di intitolare la scuola primaria, il libro edito dalla scuola, la lezione della
“vecchia maestra” nell’aula ricostruita “come allora”, la mostra, la cerimonia ufficiale nella sala del
Municipio con autorità, e “il paese”…
Il percorso e la serata
Venerdì 3 giugno 2010, la sala civica di Mezzolombardo è davvero gremita: genitori, autorità, insegnanti di
servizio ed altri in pensione da poco o da tempo, qualche vedova o figlio/a di ex maestro, personale Ata, scolari (qualcuno!) e cittadini del paese e dintorni. Le Autorità ci sono davvero tutte, dal sindaco all’assessore che
ha animato tutto il percorso sul centenario, al dirigente
scolastico Salvatore Negro, lo storico che ha ricostruito le radici della scuola primaria di Mezzolombardo, altri assessori e consiglieri del Comune, Marta Dalmaso
(assessore provinciale all’istruzione e allo sport), Depaoli (presidente del Consiglio regionale), Franco Panizza (assessore provinciale alla cultura). I discorsi si fanno,
certo, ma breve e partecipati; poi, dopo la relazione storica, il momento clou, con il dovuto riconoscimento a
chi nella scuola ha passato giorni, mesi anni tanto tempo fa, ma anche ha chi oggi dedica energie e motivazione nel lavoro dell’insegnante, del “bidello” o personale
di segreteria. Poi, tutti a festeggiare con un sobrio buffet, però tra i cartelloni dei “100 anni!” O seduti tra i
banchi, quelli veri della “vecchia maestra”. C’erano tutti, “dal cappellano al sagrestano”, dal sindaco ai carabinieri… 100 anni dopo!
L’avvio delle attività a marzo 2010 con eventi di
cultura nella scuola proposti da associazioni culturali che hanno regalato spettacoli a tutti i bambini della primaria; poi, attività di formazione e informazione
perchè si potesse scegliere il personaggio a cui intitolare la scuola primaria realizzando un consiglio comunale vero e proprio. In attesa della grande festa finale
di giugno è stata preparata una mostra storica e realizzata una pubblicazione.
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La mostra
storica
All’ultimo
piano
dell’edificio
della scuola primaria:
oggetti,
arredi, testi, materiali didattici,
carte geo­grafiche,
cartelloni, sussidi
didattici, immagini e fotografie d’epoca e la ricostruzione di un’aula storica allestita in maniera il più possibile fedele da Danila Rossatti in occasione del centenario;
ci sono gli arredi originali coi banchi consumati, la
lavagna, la cattedra e i cartelloni ingialliti vicini al
pallottoliere. C’è anche una sezione “documentaria” coi materiali relativi agli atti isti­tuzionali: registri e programmi, ma soprattutto tanta documentazione fotografica con le foto degli alunni delle
classi in diversi anni scolastici, sempre a partire dal
1909 in poi. Interessante l’approccio diretto alle
fonti della storia, ai documenti, che hanno lo scopo di stimolare i bambini a non vivere la storia
come elenchi di nomi, date e fatti ma comprendendo che questo permette di leggere e interpretare trasformazioni e mutamenti, processi e passaggi,
che non si esauriscono solo nella scuola ma anche
sul territorio che la ospitano.
Il libro
Quaderni è la prima pubblicazione dell’istituto comprensivo di Mezzolombardo, che prende l’avvio proprio dall’anno scolastico 2009/10 in occasione del
centenario della realizzazione dell’edificio della scuola elementare. Il quaderno è opera di un gruppo di
lavoro composto dal dirigente scolastico dallo storico Alessio Quercioli e da 12 insegnanti. Il libro è
strutturato in modo tale che ci sia una parte dedicata
all’anno 1909/10 ed una corrispettiva all’anno scolastico 2009/10, molti i documenti recuperati, dalle
modifiche alle planimetrie apportate all’edificio per
adibirlo ad accogliere la scuola, il calendario scolastico, il regolamento interno datato 1905, le classi
con gli elenchi degli alunni con le loro foto e i lavoro
che facevano i padri, il materiale scolastico dell’epoca. Il senso di questo quaderno come scrive il dirigente nell’introduzione, è quello di “far ripercorrere
agli alunni di ieri il cammino che stanno compiendo
come genitori dell’oggi guidando i ragazzi di oggi ad
essere cittadini di domani”. (n.b., m.c.)
n.9 settembre 2010
la maestra
IL RACCONTO
Il percorso del compleanno
Quest’anno scolastico è stato un po’ particolare:
l’edificio della scuola elementare di Mezzolombardo ha compiuto 100 anni! Una età di tutto
rispetto per un palazzo maestoso e accogliente che ha visto studiare nelle sue aule, camminare nei suoi corridoi e giocare nei suoi cortili
generazioni di bambini della borgata rotaliana
e delle valli vicine. In questo contesto gli insegnanti hanno strutturato un percorso che coinvolgesse i bambini da più punti di vista, dalla
scelta del nome della scuola alla grande festa finale con la torta.
La ricerca del nome
La scuola, pur essendo centenaria, oggi è funzionale e dotata di tutto quello che comporta e richiede
sia la vivibilità per alunni e docenti sia la didattica
aggiornata, al passo con i tempi. Manca solo di un
nome! In questi cento anni nessuno ha mai pensato seriamente di intitolare la scuola come succede
solitamente in quasi tutte le comunità. Si è pensato, di concerto con l’amministrazione comunale,
di attivarsi per cercare e attribuire finalmente un
nome anche alla nostra scuola. Il percorso scelto si
è discostato da quello previsto dalla normativa e si
è deciso infatti che la scelta fosse affidata ai circa
150 alunni delle classi quarte e quinte.
I personaggi candidati
Ciascuno dei 29 personaggi proposti inizialmente
è stato illustrato agli alunni affinchè la loro scelta
potesse essere consapevole e fondata su una reale
conoscenza e un approfondimento delle singolarità
di ognuno. Sottotraccia si stava implementando il
metodo della ricerca delle fonti che dovevano supportare le diverse scelte. Il metodo era accompagnato da laboratori storici e/o di lettura che miravano
ad approfondire il lascito etico, morale, culturale di
tali personalità. Contemporaneamente si “disegnava” il percorso dello studio della storia locale partendo da realtà vissute, raccontate, ricreate ed approfondite, scoprendo, durante il percorso, alcuni
personaggi che hanno contribuito alla storia locale senza per questo trascurare la storia e gli avvenimenti globali.
n.9 settembre 2010
Il Consiglio Comunale dei Bambini
La scuola è diventata “un’officina di idee” e “un crocevia di informazioni”: gli alunni di tutte le classi
sono stati impegnatissimi ad approfondire ed ampliare le loro conoscenze sui personaggi proposti
per poter poi decidere con maggiore tranquillità e
consapevolezza. A conclusione di questo percorso
di ricerca - studio, si è giunti al momento ufficiale:
nel Consiglio Comunale dei Bambini convocato
per il 26 maggio 2010, i 43 rappresentanti degli
alunni delle sei classi (1 rappresentante eletto ogni
3 alunni per classe) hanno illustrato il loro percorso, hanno presentato le scelte effettuate in ciascuna
classe, hanno motivato le loro decisioni, le hanno
difese e hanno individuato con 30 voti favorevoli
il candidato Charles Darwin come colui che potesse avere l’onore di rappresentare la loro e la nostra scuola!
La grande festa finale
La soddisfazione di tutti nasce più che dal risultato, che era imprevedibile fino all’ultimo minuto,
dal processo attivato nelle classi e fra pari: ciascuno si è sentito coinvolto in un’attività scolastica in
stretta sinergia con il territorio. Sia i rappresentanti che i rappresentati infatti hanno potuto vivere da
protagonisti una lezione di vera democrazia partecipativa contribuendo ad un’iniziativa che avrà ripercussioni in tutta la comunità! La “fatica” è stata adeguatamente ricompensata! L’ultimo giorno di
scuola è stato un giorno speciale: un compleanno
che si rispetti va celebrato con festa, torta e candeline! Per questo, il 4 giugno 2010 è stata una giornata di grandi festeggiamenti con spettacoli e canti
“offerti” ai compagni dagli alunni di alcune classi,
con lo spegnimento di 100 candeline, con il taglio
di una torta (bianco-azzurra, come i colori di Mezzolombardo) lunga più di tre metri e con l’abbuffata più squisita dell’anno! Che dire …una grande emozione vissuta con gioia, con allegria, con la
spensieratezza dell’essere bambini adesso come probabilmente i bambini che cento anni fa hanno varcato per la prima volta l’ingresso della nuova scuola
elementare fortemente voluta dagli amministratori
e dalle famiglie dell’epoca.
Brunella Dalmonego
per i dei docenti della scuola primaria
I. C. Mezzolombardo
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dentro la storia
LE RADICI
La ricostruzione di Dalla Torre
In occasione del Centenario dall’inizio delle attività della sua Scuola Elementare, si è svolto presso la sala civica del Municipio di Mezzolombardo l’incontro che ne ha celebrato la ricorrenza. Allo storico Paolo Dalla Torre l’occasione per rievocarne le origini e illustrare alcuni
aspetti della sua evoluzione.
Dal tempo libero
all’impegno nello studio
Si parte dal termine scuola, per
sondarne l’etimologia. Si utilizzano ogni giorno un numero piuttosto alto di vocaboli e spesso
senza sapere il loro originario significato. Fruiamo di una ricchezza offertaci dalla lingua di Dante Alighieri, dove il sì suona, senza
badare troppo a questo tesoro.
scuola dunque è un termine derivato dal latino SCHOLA, a sua
volta debitore del termine greco
scholeion, ossia “tempo libero”.
In seguito indicò “il luogo in cui
era speso il tempo libero”: il posto dove si tenevano discussioni
filosofiche o scientifiche durante un tempo a disposizione delle
idee. Indicò quindi il “luogo di
studio”.
E’ possibile tracciare una breve panoramica degli studi nella
scuola elementare di Mezzolombardo, dalle prime testimonianze nel 1636 fino al 1909-1910,
il primo anno scolastico nel nuovo
edificio in via Francesco Filos, dal
quale ci separano 100 anni. Tutto nasce dalla generosità di un nobile locale, Giacomo Scari, morto
a Mezzolombardo il 19 dicembre 1638 a 75 anni circa. La famiglia era originaria di Sporminore e si inurbò a Mezzolombardo
nella prima metà del Cinquecento. Palazzo Scari a Mezzolombardo, con ben 15 aperture sulla facciata principale, è un unicum per
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il centro abitato. Una breve storia
del casato induce a comprendere
l’importanza che la famiglia ebbe
per il paese: bartolomeo Scari
sindaco apostolico del convento
dei frati minori, amministra il denaro che i religiosi non potevano
toccare. girolamo (1798-1845) è
ottimo giurista, professore a Graz
e a Olmütz in Moravia, dove ricopre anche la carica di magnifico
rettore; tra le sue pubblicazioni,
una sul furto e una sulla bugia. filippo (1807-1836) abbozzò l’opera Sull’origine, la storia e lo sviluppo della lingua italiana. elisa
Scari (1880) fu poetessa.
un inciso: tra i Cles, eredi degli
Scari in linea femminile, Guglielmo di Ottone Cles, notaio, insieme al fratello Nicolò e ad altre
quattro persone stipulò nel 1373
un contratto con mastro Stefano
di Prato per fondare in Cles una
scuola di grammatica a favore
dei propri figli e di eventuali altri
aspiranti; nasceva una delle prime
scuole del Trentino.
Il testamento
di Giacomo Scari
Nel proprio testamento Giacomo Scari, rogato a Trento lunedì 14 luglio 1636 “nel convento
delli reverendi padri Somaschi, nel
andito inferiore”, decise di lasciare alla confraternita di sant’Antonio abate di Mezzolombardo diversi beni nel territorio rotaliano,
che comprendevano edifici, ter-
reni e animali, atti a mantenere il beneficio istituito con l’atto
di ultima volontà. Scari specificava però che la confraternita sarebbe stata obbligata a mantenere
in perpetuo un sacerdote “di buona vitta et aprobatto, con il parer e
consenso del molto reverendo signor
piovano di Mezo Lombardo, qual
reverendo sacerdotte ogni setimana sia obligatto et tenuto celebrare
per l’anima del detto signor testatore, et di tutti li suoi parenti consanguinei messe quatro, et al fine della messa voltandosi il sacerdote dirà
il deprofundis con reliquis, et suo
aspergies in subfragio “…“con obligo anco al reverendo sacerdote che
habbi da mantener la scuola, et insegnar alli poveri che non hanno da
pagare, gratis”.
Maria Teresa
Il ritratto di uno degli uomini
più importanti della nostra storia regionale, conservato a Castel Thun, è quello di Federico
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di Prussia, suo acerrimo nemico; quando lei salì al trono imperiale egli avrebbe affermato: “Finalmente gli Asburgo hanno un
uomo, peccato sia una donna”.
La sua riforma scolastica, Legge
06.12.1774 contempla nel programma il principio dell’istruzione obbligatoria. Togliere i
sudditi dall’ignoranza e renderli
efficienti e adeguati alle esigenze
dello stato è interesse soprattutto
delle scuole superiori dalle quali
la sovrana sperava di ottenere in
tempi rapidi, efficienti impiegati e
fedeli ufficiali. Grande spazio sarà
riservato allora alla scuola primaria per adattare alle popolazioni
governate dall’Austria la riforma
già introdotta con ottimi risultati in Prussia grazie al pedagogista, abate Johann Ignaz Felbiger (1724-1788). Questi, passato
agli Asburgo, rielaborò il manuale
proposto ai prussiani, adattandolo al contesto politico dei possedimenti austriaci.
L’OTTOCENTO
Al tempo del governo bavarese l’esistenza di scuole normali a
Mezzolombardo è documentata; nel 1807 beneficiarono di un
contributo di 60 fiorini. Il 10 settembre 1823 Mezzolombardo divenne sede di un decanato foraneo, istituzione intermedia fra
la diocesi e la parrocchia, estesa tra la bassa valle di Non e la
Piana Rotaliana. Tra i vari compiti assegnati al decano va ricordato
che in base al regolamento politico per le scuole elementari delle province austriache, pubblicato
l’11 agosto 1805, il sacerdote rivestiva anche il ruolo di ispettore
scolastico distrettuale. Con l’ordinanza ministeriale del 20 febbraio 1869 n. 19, le attribuzioni in
materia scolastica assegnate ai decani passarono alle autorità politiche distrettuali e quelle gestite
n.9 settembre 2010
fino ad allora dall’ordinariato vescovile divennero di competenza
delle autorità politiche provinciali. Al decano di Mezzo lombardo
pervenivano pratiche, circolari e
lettere di varia natura in merito
alla gestione delle scuole. Il decano doveva visitare periodicamente
le scuole del proprio distretto ecclesiastico e tre teche conservano
la traccia di questa attività, protrattasi dal 1825 al 1868.
IL NOVECENTO
La cronaca manoscritta del
parroco di Mezzolombardo don
Marco Sandri (1898-1919) informa:
Fino all’anno 1906 le dodici classi della scuola popolare erano allogate circa alla metà del ‘Corso dei
frati’ nelle due case dove di presente vi è il presidio degli imperiali
regi cacciatori del Tirolo, e l’imperiale regio capitanato distrettuale.
Nell’anno scolastico 1906/07 le
scuole maschili s’insediarono nel
palazzo comperato dal comune,
che era di proprietà di Giacinto
Donati, dove al piano terra c’è
l’ufficio postale, e quelle femminili nella casa dell’ex caserma dei
bersaglieri provinciali nella via
alle Canevarie. Ma i locali scolastici non corrispondevano alle
esigenze di legge e si pensò dopo
molte perplessità di erigere un
nuovo palazzo a fianco della sede
giudiziale, palazzo che destinava
un’ala anche all’asilo infantile.
La rappresentanza comunale fra i
vari imprenditori concorsi, scelse la Ditta Parmesani/Morandi
di Rovereto che presentò il miglior disegno, e godeva di buona
fama nel Trentino. Il preventivo
fu fissato in corone 169 mille, a
cui si dovranno aggiungere altre
20.000 [corone] pell’eventuale
calorifero. Dopo lo scavo si pose
la prima pietra, che si benedisse
solennemente in mezzo ad una
folla di popolo, alla presenza di
tutta la rappresentanza comunale, dell’imperiale regio capitano
distrettuale, del corpo docente e
della scolaresca il giorno 9 febbraio 1908 alle 1 pomeridiane.
Il parroco don Marco Sandri
tenne al pubblico il discorso
d’occasione e dopo la benedizione si sottoscrisse dai rappresentanti comunali e dalle autorità
scolastiche una pergamena che
si segnò col timbro comunale.
Questa venne chiusa in un astuccio di zingo e murata insieme a
qualche moneta spicciola in un
foro che si praticò nella prima
pietra.
I lavori dovevano terminare il
primo ottobre 1908, in realtà continuarono fino all’agosto
dell’anno successivo e il palazzo
scolastico iniziò la propria attività nel 1909-1910. Al 7 novembre 1909 risale la sua inaugurazione ufficiale alla presenza delle
autorità locali e dell’imperiale
regio consigliere di luogotenenza Beniamino Dorna. Il parroco decano don Sandri benedisse
l’edificio, assistito dal clero secolare e regolare: “si pronunziano
discorsi e dal paroco, e dal consigliere di luogotenenza, e dal
podestà Fiorini e dall’ispettore Narciso de Gasperi, dal dirigente della scuola e da Giuseppe Trentini direttore del gruppo
della Lega nazionale e da Enrico
Giacomuzzi preside della società
d’abbellimento.” Nell’atrio della
scuola è murata una lapide commemorativa, risalente al 1909:
“Affinché / non pur le menti giovanili / al sapere s’informino / ma
brilli nei teneri cuori / un raggio
di bontà e di bellezza / Mezolombardo / fiera del proprio idioma
gentile / eresse questa scuola / palestra di forti caratteri / e d’antiche
virtù / MCMIX”
Paolo Dalla Torre
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