26/10/2011 Politica Economica Europea 10 a.a.2011-12 Tassi di cambio e instabilità finanziarie • Le attese di svalutazione che si generano in presenza di un accordo sui cambi, producono tensioni tra i paesi aderenti all’accordo. • Specialmente in un sistema asimmetrico il conflitto tra la gestione della politica monetaria nei paesi periferici rispetto al paese leader (specialmente in caso di ciclo economico asimmetrico e di pari dimensione dei paesi periferici e del paese leader) può rendere difficile continuare a mantenere l’accordo di cambio. • E’ il caso della crisi dello SME nel 1992. a.a.2011-12 1 26/10/2011 Crisi bancarie e crisi dei cambi 1. crisi bancarie crisi cambio • Crisi di cambio sono spesso interrelate a crisi bancarie, cioè le due si verificano congiuntamente. • Ipotetico paese Snowland il cui sistema bancario ha scelto di espandersi fortemente nelle operazioni estere: depositi e attività in valuta estera • Primo caso: la crisi ha origine interna. – Notizia: parte del portafoglio prestiti denominati in valuta nazionale delle banche è tossico i depositanti ritirano parte dei loro depositi (corsa agli sportelli). Hp: -200 a.a.2011-12 Sistema bancario pre-crisi Banche commerciali: Attivo Passivo Riserve c/o BC 100 Capitale proprio 100 Prestiti in moneta nazionale 500 Depositi in moneta nazionale 500 Prestiti in monete estere 500 Depositi in monete estere 500 Totale 1100 Totale 1100 Banca centrale: Attivo Passivo Riserve internazionali 200 Moneta circolante 400 Attività interne 300 Riserve bancarie 100 Totale 500 Totale 500 a.a.2011-12 2 26/10/2011 Sistema bancario post-crisi (1) Banche commerciali: Attivo Passivo Riserve c/o BC 100+20 0 Capitale proprio Depositi in moneta nazionale 500 Prestiti in moneta nazionale 500200 Depositi in monete estere 500 Prestiti in monete estere 500 Totale 1100 Totale 1100 Banca centrale: Attivo 100 Passivo Riserve internazionali 200 Moneta circolante 400 Attività interne 300+20 0 Riserve bancarie 100+20 0 Totale 500+20 0 Totale 500+20 0 a.a.2011-12 Sistema bancario post-crisi finale (1) Banche commerciali: Attivo Riserve c/o BC Passivo 300200 Capitale proprio 100 Depositi in moneta nazionale 500-200 Prestiti in moneta nazionale 300 Depositi in monete estere 500 Prestiti in monete estere 500 Totale 900 Totale 900 Banca centrale: Attivo Passivo Riserve internazionali 200 Attività interne 500 Totale Moneta circolante 400+20 0 Riserve bancarie 300200 Totale 700 700 a.a.2011-12 3 26/10/2011 • La Banca Centrale ha creato moneta e in tal modo ha fornito alle banche la liquidità necessaria (La liquidità fornita alle banche è garantita dalle attività che le banche hanno depositato presso la banca centrale… attenzione quindi al valore di queste attività) • La Banca centrale ha agito da prestatore di ultima istanza a.a.2011-12 • Secondo caso: la crisi ha origine esterna. – Notizia: parte del portafoglio titoli in valute estere è tossico. I titolari dei depositi ritirano un ammontare pari a 200 a.a.2011-12 4 26/10/2011 Sistema bancario post-crisi estera (1) Banche commerciali: Attivo Passivo Riserve 100+20 0 Capitale proprio Depositi in moneta nazionale 500 Prestiti in moneta nazionale 500 Depositi in monete estere 500 Prestiti in monete estere 500200 Totale 1100 Totale 1100 Banca centrale: Attivo 100 Passivo Riserve internazionali 200 Moneta circolante 400 Attività interne 300 Riserve bancarie Attività estere 200 100+20 0 Totale 500+20 0 Totale 500+20 0 a.a.2011-12 Sistema bancario post-crisi estera (2) Banche commerciali: Attivo Riserve Passivo 300200 Capitale proprio 100 Depositi in moneta nazionale 500 Prestiti in moneta nazionale 500 Depositi in monete estere 500-200 Prestiti in monete estere 300 Totale 900 Totale 900 Banca centrale: Attivo Passivo Riserve internazionali 200200 Attività interne 300 Attività estere 200 Totale 500 Moneta circolante 400 Riserve bancarie 300200 Totale 500 a.a.2011-12 5 26/10/2011 • Banca centrale: evidentemente non può creare valuta estera; quindi deve utilizzare le proprie riserve internazionali per sostenere l’esposizione verso l’etero delle banche commerciali. • Se la riduzione delle riserve internazionali è elevata, i mercati potrebbero ritenere che il tasso di cambio non sia sostenibile. Crescono le aspettative di svalutazione rischio di attacco speculativo. • Per fronteggiare questo rischio, data la parità dei tassi interesse, il tasso di interesse deve aumentare per difendere il cambio con conseguenze negative sulle banche commerciali. • Nota: se i paesi esposti sono piccoli e fanno parte di una UM non si pone il problema del cambio. Viceversa, questo può essere grave per piccoli paesi le cui banche sono esposte verso l’estero e la cui BC non dispone di sufficienti riserve valutarie. a.a.2011-12 • Vantaggi di partecipare ad una unione monetaria per piccoli paesi con sistemi bancari esposti verso l’estero: – 1. non serve difendere il cambio non vi sarà un aumento del tasso di interesse interno – 2. minore il rischio di una crisi valutaria perché la dimensione del sistema delle banche centrali può con molta probabilità far fronte alla crisi. a.a.2011-12 6 26/10/2011 2. Crisi dei cambiocrisi bancarie • Problema inverso. Crisi del tasso di cambio attese di svalutazione data la parità dei tassi di interesse, il tasso di interesse deve aumentare • Di quanto deve aumentare il tasso di interesse? • Esempio: attese di svalutazione del 10% ad un mese dell’euro sul dollaro • Speculatore: acquista dollari oggi in cambio di euro e li rivenderà dopo la svalutazione dell’euro • L’aumento del tasso di interesse deve essere sufficiente a disincentivare lo speculatore dall’acquisto di dollari a.a.2011-12 • Dollaro/euro = et = 1 • Svalutazione attesa del 10% a 1 mese et+1 = 0.90 • Manovra valutaria speculativa: acquisto dollari oggi e li rivendo a svalutazione avvenuta • Su ogni dollaro acquistato contro euro oggi, dopo 1 mese ottengo euro pari a: et/et+1=1.1 • Il guadagno atteso è pari alla svalutazione attesa • Su base annua ogni euro investito in dollari renderà un guadagno pari a (1+0.1)^12 =314% • Questo quindi è l’incremento del tasso di interesse a 1 mese che sarebbe necessario. • Nota: se la svalutazione del 10% fosse attesa su base annua, il tasso di interesse annuo dovrebbe aumentare del 10% a.a.2011-12 7 26/10/2011 • I tassi a breve termine quindi aumentano più dei tassi a lungo termine. • Problema per le banche commerciali che hanno i depositi a breve e investono a lungo! • Banca centrale deve spesso intervenire per salvare le banche dal fallimento e la tentazione di svalutare cresce per evitare questi costi • Inoltre: gli stessi titolari di depositi possono decidere di comportarsi da speculatori ritirando i propri depositi per investirli in valuta estera crisi di liquidità delle banche commerciali. a.a.2011-12 • Come misurare la credibilità di un regime a cambi fissi? a.a.2011-12 8 26/10/2011 Misurare la credibilità utilizzando i mercati a termine: currency swap Parità scoperta dei tassi di interesse 1. 1 + r I = e(£ / DM )t +1 e(£ / DM )t (1 + r D ) Parità coperta dei tassi di interesse con scadenza ad un anno (currency swap) 2. 1 + r I = F(£ / DM ) (1 + r D ) S(£ / DM ) a.a.2011-12 Parità dei tassi di interesse a m mesi Operazione currency swap a scadenza m mesi. Il rendimento è l’interesse composto. 3. (1 + r ) I m / 12 = ( Fm 1+ rD S ) m / 12 Fm è il tasso di cambio a termine per contratti con scadenza m mesi. Analogamente, nel caso di parità scoperta: ( I 4. 1 + r ) m / 12 = ( em 1+ rD e ) m / 12 a.a.2011-12 9 26/10/2011 Credibilità nello SME Il tasso di cambio, nello SME, deve oscillare tra le bande del +-2.25%. Si calcolano il limite superiore e inferiore: SU = S(1+0.0225) e SL = S(1-0.0225). Si verifica se SL<Fm<SU Se il tasso di cambio forward è compreso nell’aula di oscillazione, i tassi sono credibili. Si vedano i grafici nel cap.6 Perché la crisi è avvenuta proprio quando era aumentata la credibilità del sistema? a.a.2011-12 10