posterrubriche
centonove
MUSICA
Danza internazionale
Parte con le perfomances
delle sudafricane
Nyamza e Xaba
la stagione
dei Viagrande Studios
VIAGRANDE. Due pezzi di danza
contemporanea di straordinaria eleganza
e respiro internazionale: è così che, dopo
“Il bacio della vedova” diretto da Yuri
Ferrini la settimana scorsa, si è aperta la
stagione 2013/2014 dei Viagrande
Studios, il modernissimo spazio dedicato
alla ricerca teatrale e alle arti
performative che si trova a Viagrande
proprio ai piedi dellʼ Etna. Parliamo di
“Hatched” e di “They look at me and thatʼs
all they think” delle danzatrici e
coreografe sudafricane Mamela Nyamza
e Nelisiwe Xaba. Nel primo si ha una
complessa riflessione sul rapporto,
incontro/scontro, tra la cultura africana e
la cultura occidentale: un rapporto che si
trasforma in arte e spettacolo a partire
dalla capacità di Mamela Myamza di
tradurre in movimenti, racconto, ritmo,
musica (straordinario lʼaccostamento tra
musica classica europea e le sonorità
della musica africana) ed espressività
corporea. Le possibilità espressive delle
due tradizioni si fondono, ma più spesso
si giustappongono talvolta con durezza,
talvolta con tenerezza, talvolta con ironia:
una giustapposizione da cui scaturisce un
linguaggio coreografico davvero
interessante e nuovo. Tutti elementi che
si trovano anche nella coreografia di
Nelisiwe Xaba, ma con una maggiore
forza ironica e una importante verve
comica: il pezzo è ispirato alla vicenda di
Sara Baartman conosciuta come la
“venere ottentotta”: vicenda usata come
divertita allegoria per raccontare il suo
percorso artistico da Soweto al mondo
dellʼarte e della comunicazione di massa
(il cinema, la televisione, i video
commerciali, la moda, la fumettistica)
occidentali. La stagione di Viagrande
continuerà con i seguenti appuntamenti: il
15 gennaio 2014 alle 20.45 “lo sfascio”
con Nicolas Vaporidis, Primo Reggiani,
Simone Corrente, Alessio Di Clemente,
testo di Gianni Clementi, regia di Saverio
Di Biagio e di Gianni Clementi; il 6
febbraio 2014, “Lento” di “C.ie nuua”
(Finlandia), autori e performers Olli
Vourinen e Luis Sartori Do Vale, progetto
di “Dorsale orientale teatri”; il 7 marzo
2013, “lʼAutre” di e con Claudio Stellato e
Mark Firket, nel contesto del progetto di
residenza creativa “homesweethome”; il
12 aprile, “The dead” regista e light
designer Claudio Angelini, con Valentina
Bravetti e Luca Ortolani, real time
photography di Luca Ortolani e sound
design di Franco Naddei; lʼ11 maggio,
infine, “Hanno tutti ragione”,
spettacolo/concerto di Iaia Forte, tratto
dal testo di Paolo Sorrentino.
DE GUSTIBUS di Massimo Lanza
Da Centopassi al Baglio del Sole
CHI LO HA DETTO CHE per bere bene bisogna per forza
spendere cifre altissime? Vi segnalo qualche etichetta facilmente
reperibile in enoteca anche al di sotto dei 10 euro. Il Daxia '11 della
cantina Alliata è uno chardonnay “sur lies” ovvero che matura sulle
sue fecce fini, i liviti appunto e che dopo un breve passaggio in
legno affina per altri tre mesi in bottiglia. Profumi speziati e floreali
su un sapido fondo minerale, ma anche tanta frutta a polpa gialla,
alla beva ha spessore, pienezza, e concentrazione, ben tenuto su
dalla sapidità, ricco di frutto e gradevolmente fresco di acidità. Da
terreni confiscati alla mafia e dall'impegno della coperativa di
Libera Terra di Don Ciotti nascono i vini Centopassi, dedicati alle
vittime della mafia, non a caso il nome scelto evoca la storia del
giornalista Peppino Impastato. Il Centopassi rosso '12 blend di
nero d'Avola e perricone con un piccolo saldo di altri vitigni
autoctoni è di un bel rubino intenso quasi violaceo, profuma di
di Cesare Natoli
Umbria
Jazz Winter
L’inno...
di Mamela
DI PAOLO RANDAZZO
15 NOVEMBRE 2013
frutta rossa matura, spezie mentre in bocca è fresco,
pulsante e di piacevole e pronta beva. La bella cantina
che Giacomo Rallo gestisce con i figli Antonio e Josè
vanta ben 260 ettari di vigneti quasi tutti a Contessa
Entellina nell'agro di Menfi. Mi è tanto piaciuto lo
Sherazade '12 nero d'avola in purezza di un bel rubino brillante dai
riflessi violacei, ricco di frutta rossa al naso, ma sono ben avvertibili
anche spezie e note minerali mentre in bocca l'abbondante carica
tannica è ben bilanciata dal frutto e dalla struttura agile del vino.
Bello il finale ricco di frutto e rinfrescato da un bella nota
balsamica. La tenuta Feudi del Pisciotto di Paolo Panerai, editore
vignaiolo, proprietario di due famose cantine in Toscana,
(Castellare di Castellina in Chianti, e Rocca di Frassinello in
Maremma in partnership con Les Domaines Baron de RotschildLafite) produce anche il Baglio del Sole '12 un nero d'avola molto
gradevole che al naso si presenta co note balsamiche, di frutta
rossa in confettura ed inchiostro, mentre in bocca è segnato da
una bella freschezza acida tannini fitti e puliti.
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È GIUNTA ORMAI al ventunesimo
anno lʼedizione invernale di “Umbria
Jazz”. La kermesse, per nulla
inferiore alla sua illustre e
giustamente pluricelebrata cugina
estiva, andrà in scena al Teatro
Mancinelli di Orvieto dal 28
dicembre al 1° gennaio. Anche
questʼanno, dunque, la storica e
affascinante città umbra sarà
lʼepicentro della musica e della
cultura jazz nazionale e non solo.
Tra gli artisti che si esibiranno, oltre
a ospiti stranieri come Ken
Peplowski, Christian McBride, Evan
Christopher e Anat Cohen, grandi
nomi del jazz italiano quali Enrico
Rava, Paolo Fresu con Uri Caine,
Rosario Giuliani, Fabrizio Bosso.
Tutti accompagnati dalle loro
rispettive formazioni. La sera di San
Silvestro, inoltre, si potrà ascoltare
il chitarrista Franco Cerri, grande
vecchio del jazz italiano, nel
progetto “Merci beaucoup” in onore
di Gorni Kramer, con la
partecipazione Alberto Gurrisi e
Fabio Colella. Il giorno dopo, invece,
verranno premiati e si esibiranno i
migliori musicisti vincitori del
referendum “Top Jazz 2013”
organizzato dalla nota rivista
specializzata “Musica Jazz”.
NUOVEVISIONI
di Marco Olivieri
Sole a catinelle,
il trionfo di Zalone
DOPO “CADO dalle nubi” e “Che bella
giornata”, Checco Zalone e il regista
Gennaro Nunziante fanno ancora
centro. “Sole a catinella” sta battendo
ogni record dʼincasso, scatenando tra i
critici una riflessione sui motivi che
spingono gli spettatori a disertare quasi
sempre le sale ma a premiare la
comicità, sospesa tra momenti grevi e
spunti più delicati, di Luca Medici in arte
Checco Zalone. In realtà, il personaggio
funziona, i film sono confezionati in
modo accattivante, senza raggiungere
particolari vette, e la forza comica del
protagonista sopperisce anche ai limiti
narrativi. Come ha sottolineato in
passato Gianni Canova su
“Micromega”, lʼattenzione del pubblico
verso commedie di media fattura
appare significativa, segnando un
miglioramento rispetto allʼepoca dei
cinepanettoni e dei prodotti usa e getta.
Se esistesse però ancora unʼindustria,
questi film campioni dʼincassi
servirebbero pure a finanziare e
sostenere commedie e drammi più
scomodi e difficili. Non omologati e
preconfezionati.
"Sole a catinelle" nelle multisale “Apollo”,
“Iris” e “Uci Cinemas” di Messina