Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine RELAZIONE ESPLICATIVA E DI CALCOLO PROBABILITÀ DI FULMINAZIONE E RISCHIO DOVUTO AL FULMINE PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 1 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine SOMMARIO 1. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO.......................................................................... 4 2. CENTRO DI MANUTENZIONE ....................................................................................... 5 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 Descrizione generica della struttura e caratteristiche .................................................. 5 Posizione geografica ................................................................................................... 5 Caratteristiche architettoniche ..................................................................................... 5 Suddivisione in zone ................................................................................................... 7 Calcolo delle aree di raccolta Ad – Al e dei numeri di eventi pericolosi annui ND – NL. ........................................................................................................................... 9 2.5.1 Calcolo dell’area di raccolta della struttura Ad (area di raccolta di riferimento per la valutazione della frequenza di fulminazione diretta sulla struttura) e ND (numero di fulmini che possono colpire la struttura in un anno)...................... 9 2.5.2 Calcolo di Al (area di raccolta di riferimento per la valutazione della probabilità di fulminazione diretta sulle linee elettriche esterne entranti nell’edificio) e NL (numero di eventi pericolosi all’anno) ...................................... 11 2.6 Criteri di calcolo del rischio........................................................................................ 13 2.7 Calcolo del rischio di tipo 1 (perdita di vite umane) ................................................... 18 2.7.1 Componente RA (rischio derivante da tensioni di contatto e di passo nella zona che si estende per 3 m all’esterno della struttura dovuto a fulminazione diretta)............................................................................................ 18 2.7.2 Componente RB (rischio di danni materiali ed incendio all’interno della struttura a causa di una fulminazione diretta sulla struttura) ............................... 19 2.7.3 Componente RU (rischio derivante da tensioni di contatto e di passo all’interno dalla struttura per fulminazione diretta su una linea entrante). ........... 23 2.7.4 Componente RV (rischio di danni materiali ed incendio all’interno della struttura a causa di una fulminazione diretta sulla linea entrante nella struttura) ............................................................................................................. 25 2.8 Calcolo dei rischi totali .............................................................................................. 26 2.8.1 Rischio dovuto alla fulminazione diretta sulla struttura Rd .................................. 26 2.8.2 Rischio dovuto a fulminazione indiretta............................................................... 26 2.8.3 Rischio totale R................................................................................................... 26 3. CENTRO DI STOCCAGGIO SOLUZIONI SALINE ....................................................... 27 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 Descrizione generica della struttura e caratteristiche ................................................ 27 Posizione geografica ................................................................................................. 27 Caratteristiche architettoniche ................................................................................... 27 Suddivisione in zone ................................................................................................. 29 Calcolo delle aree di raccolta Ad – Al e dei numeri di eventi pericolosi annui ND – NL. ......................................................................................................................... 31 3.5.1 Calcolo dell’area di raccolta della struttura Ad (area di raccolta di riferimento per la valutazione della frequenza di fulminazione diretta sulla struttura) e ND (numero di fulmini che possono colpire la struttura in un anno).................... 31 3.5.2 Calcolo di Al (area di raccolta di riferimento per la valutazione della probabilità di fulminazione diretta sulle linee elettriche esterne entranti nell’edificio) e NL (numero di eventi pericolosi all’anno) ...................................... 33 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 2 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine 3.6 Criteri di calcolo del rischio........................................................................................ 34 3.7 Calcolo del rischio di tipo 1 (perdita di vite umane) ................................................... 39 3.7.1 Componente RA (rischio derivante da tensioni di contatto e di passo nella zona che si estende per 3 m all’esterno della struttura dovuto a fulminazione diretta)............................................................................................ 39 3.7.2 Componente RB (rischio di danni materiali ed incendio all’interno della struttura a causa di una fulminazione diretta sulla struttura) ............................... 40 3.7.3 Componente RU (rischio derivante da tensioni di contatto e di passo all’interno dalla struttura per fulminazione diretta su una linea entrante). ........... 44 3.7.4 Componente RV (rischio di danni materiali ed incendio all’interno della struttura a causa di una fulminazione diretta sulla linea entrante nella struttura) ............................................................................................................. 46 3.8 Calcolo dei rischi totali .............................................................................................. 47 3.8.1 Rischio dovuto alla fulminazione diretta sulla struttura Rd .................................. 47 3.8.2 Rischio dovuto a fulminazione indiretta............................................................... 47 3.8.3 Rischio totale R................................................................................................... 47 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 3 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine 1. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Il calcolo della probabilità di fulminazione sugli edifici in oggetto è stato svolto sulla base delle seguenti norme: • Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1) 1° edizione aprile 200 6 fascicolo 8226 “Protezione contro i fulmini. Parte 1: principi generali” • Norma CEI EN 62305-2 (CEI EN 62305-2) 1° edizione aprile 2006 fascicolo 8227 “Protezione contro i fulmini. Parte 2: valutazione del rischio” • Norma CEI EN 62305-3 (CEI 81-10/3) 1° edizione aprile 2006 fascicolo 8228 “Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone” • Norma CEI EN 62305-4 (CEI 81-10/4) 1° edizione aprile 200 6 fascicolo 8229 “Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture” • Norma CEI 81-3 Fascicolo n. 5180 Edizione 1999 - “Valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei comuni d’Italia, in ordine alfabetico” • Norma CEI 81-10;V1 Fascicolo n. 9491 Edizione 2008 - Variante “Protezione contro i fulmini” • Norma CEI EN 62305-3/A11 Class. CEI 81-10/3;V1 - CT 81 - Fascicolo 9882 - Anno 2009 - “Protezione contro i fulmini Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone” • Norma CEI EN 50164-2 - Class. CEI 81-15 - CT 81 - Fascicolo 10310E - Anno 2010 “Componenti per la protezione contro i fulmini Parte 2: prescrizioni per i conduttori di terra e gli elementi del dispersore. PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 4 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine 2. CENTRO DI MANUTENZIONE 2.1 Descrizione generica della struttura e caratteristiche 2.2 Posizione geografica Il volume in oggetto è ubicato nel comune di MASON VICENTINO (VI), il numero di fulmini all’anno per km2 è pari a 4 (Vedi CEI EN 62305-3 3° Edizione). La struttura è isolata, non vi sono altri oggetti nelle vicinanze per cui assumiamo per il coefficiente di posizione (CEI EN 62305-2 allegato A tabella A.2) il valore Cd = 1 2.3 Caratteristiche architettoniche La struttura che si deve proteggere coincide con l’intero edificio in quanto appartiene ad una costruzione senza rischio di esplosione ed è separata da altre costruzioni adiacenti con pareti aventi resistenza al fuoco superiore a REI 120. (CEI EN 62305/2 allegato A art. A2.1.2) Secondo l’articolo 3.1.3 della CEI EN 62305-2 e relativa nota si considerano a rischio di esplosione i luoghi contenenti esplosivi solidi o zone classificate di tipo 0 secondo CEI 31-30 o tipo 20 secondo CEI 31-52. Tabella 1.2 – Caratteristiche della struttura Parametro Località della struttura Destinazione d’uso della struttura Dimensioni (m) Posizione Tipologia di costruzione Pavimenti interni Pavimenti esterni per una distanza di 3 m dall’edificio LPS Schermatura della struttura Persone presenti nella struttura Commento Mason Vicentino (VI) Uffici Struttura monoblocco (40,0x30,0x8,0) Isolata Edificio cemento armato Ceramica Terreno agricolo o cemento Presente Non presente 40 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 5 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine La struttura ha forma complessa e verrà assimilata, ai fini del calcolo, ad un parallelepipedo. Detto parallelepipedo contiene interamente la struttura per cui l’errore introdotto, nel calcolo dell’area di raccolta, è in eccesso e perciò a favore della sicurezza. Il carico di incendio non è noto tuttavia, date le caratteristiche della struttura ed il tipo di attività svolta all’interno, assumiamo un valore compreso fra 400 MJ/m2 e 800 MJ/m2 per cui il rischio da incendio è ordinario. Il tipo di danno ipotizzato è costituito da perdite di vite umane (rischio di tipo 1) secondo le definizioni date in CEI EN 62305-3 art. 5.3. I valori limiti accettabili dei vari rischi sono dati dalla tabella 7 delle CEI EN 62305-2 art. 5.4 (vedi Tabella 2.2 sottostante). Tabella 2.2 - Tipici valori di rischio tollerabile Tipo di perdita Perdita di vite umane o danni permanenti Perdita di servizio pubblico Perdita di patrimonio culturale insostituibile RT (anni-1) 10-5 10-3 10-3 Per il rischio di tipo 4 (perdite economiche) la norma non stabilisce alcun limite in quanto la protezione dei beni economici è facoltativa e la decisione deve essere presa dal Committente in base alla convenienza economica. Si fa presente che nei calcoli che seguono, in caso di incertezza su un parametro che influenza la frequenza di fulminazione e perciò il rischio, è stato assunto il valore più cautelativo nei confronti della sicurezza. PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 6 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine 2.4 Suddivisione in zone La struttura è stata suddivisa in n. 2 zone in base ai seguenti parametri. Nelle tabelle che seguono sono riassunte le caratteristiche delle varie zone Tabella 3.2 - Zona 1 esterna Parametro Misure di protezione adottate Persone presenti nella zona Commento Nessuna 10 Tabella 4.2 - Zona interna Parametro Persone presenti nella zona Livello di panico Impianti interni di energia Impianti interni di telecomunicazioni Commento 30 Panico ridotto Linea energia Linee telefoniche Per quanto riguarda la valutazione delle perdite sono stati seguiti i seguenti criteri: Valori delle perdite per il rischio di morte di persone all’ interno della struttura (CEI EN 62305-2 art. C.2 tabella C.1 e variante V1) (vedi Tabella 5.2 sottostante) Tabella 5.2 – Valori medi tipici di Lt, Lf, L0 Tipo di struttura Tutti i tipi (persone all’ interno dell’ edificio) Tutti i tipi (persone all’ esterno dell’ edificio) Lt 10-2 10-2 Tipo di struttura Ospedali, alberghi, civile abitazione Industriale, commerciale, scuole Pubblico spettacolo, chiese, musei altri Lf 10-2 5·10-3 2·10-3 10-3 Tipo di struttura Rischio di esplosione Ospedali L0 10-2 10-4 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 7 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine I valori delle perdite per le singole zone sono proporzionali al numero di persone presenti per cui si calcolano con la formula: L = Lx·(np/nt) L valore delle perdite della zona specifica Lx valore delle perdite dato dalla norma della zona np numero di persone presenti nella zona nt numero totale di persone presenti nella struttura (nt = np1+ np2 = 10+30 = 40) Zona esterna: Lf = 10-3 · (10/40) = 2,5·10-4 Lt = 10-2 · (10/40) = 2,5·10-3 Zona interna: Lf = 10-3 · (30/40) = 7,5·10-4 Lt = 10-2 · (30/40) = 7,5·10-3 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 8 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine 2.5 Calcolo delle aree di raccolta Ad – Al e dei numeri di eventi pericolosi annui ND – NL. 2.5.1 Calcolo dell’area di raccolta della struttura Ad (area di raccolta di riferimento per la valutazione della frequenza di fulminazione diretta sulla struttura) e ND (numero di fulmini che possono colpire la struttura in un anno). Facciamo riferimento ad un volume a forma di parallelepipedo regolare di dimensioni (L = lunghezza, W = larghezza, H = altezza) L = 40,00 m W = 30,00 m H = 8,00 m L’area di raccolta A della struttura isolata (CEI EN 62305/2 allegato A art. A.2.1) è data da: Ad = L · W + 6 · H · (L+W) + 9 · π · H2 Sostituendo i valori nella formula si ottiene Ad = 40,00 · 30,00 + 6 · 8,00 · (40,00+30,00) + 9 · π · 8,002 = 6368,64 m2 L’area Ad è stata anche calcolata con il personal computer utilizzando il programma FLASH ottenendo gli stessi risultati: PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 9 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Il numero di eventi pericolosi per la struttura (ND) è dato dalla formula (CEI EN 62305-2 allegato A art. A.2.4): ND = Ng · Ad · Cd · 10-6 fulmini/anno Ng = 4 numero di fulmini all’anno per km2 (CEI EN 62305-3 2° Edizione) PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 10 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Cd = 1 fattore di posizione che tiene conto della posizione geografica e della presenza di altre strutture nelle immediate vicinanze (tabella A.1 della CEI EN 62305-2) (vedi Tabella 6.2 sottostante) Tabella 6.2 - Coefficiente di posizione Cd - CEI EN 62305-2 Ubicazione relativa Oggetto circondato da oggetti di altezza più elevata o da alberi Oggetto circondato da oggetti o da alberi di altezza uguale o inferiore Oggetto isolato: nessun altro oggetto nelle vicinanze Oggetto isolato sulla cima di una collina o di una montagna Cd 0.25 0.5 1 2 Sostituendo i valori nella formula risulta: ND = 4 · 6368,64 · 1 · 10-6 = 2,55 · 10-2 fulmini/anno 2.5.2 Calcolo di Al (area di raccolta di riferimento per la valutazione della probabilità di fulminazione diretta sulle linee elettriche esterne entranti nell’edificio) e NL (numero di eventi pericolosi all’anno) Sono presenti una linea di bassa tensione in cavo interrato non schermato e più linee telefoniche, queste ultime interrate e disposte vicine fra loro per cui le aree di raccolta sono sovrapposte; non essendo noti i valori della lunghezza del cavo e della resistività del terreno assumeremo i valori suggeriti dalla Norma (CEI EN 62305-2 allegato A art. A.4); a) Linea di potenza (cavo interrato BT non schermato): Lunghezza della linea L =1000 m resistività del suolo ρ =500 Ω x m. L’area Al è data dalla formula seguente (tabella A.3 della CEI EN 62305-2 allegato A): Al = (LC – 3 · (Ha + Hb)) · √ρ · 10-6 [km2] PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 11 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine LC = 1000 lunghezza della linea dalla struttura al primo nodo (valore massimo 1000m) Ha = 8,0 altezza della struttura connessa all’estremità “a” della linea Hb = 3 altezza della struttura connessa all’estremità “b” della linea CEI EN 62305-2 - Tabella 7.2 - Aree di raccolta AL e Ai in funzione delle caratteristiche del servizio Al Ai Aereo (LC – 3· (Ha + Hb)) · 6 · Hc 1000·Lc Interrato (LC – 3· (Ha + Hb)) · √ρ 25 · Lc · √ρ Sostituendo i valori nella formula si ottiene: Al1 = (1000 – 3 · (8,0 + 3)) · √500 = 21622 m2 = 0,021 km2 b) Linea telefonica (cavo interrato non schermato): Lunghezza della linea L =1000 m resistività del suolo ρ =500 Ω · m. Ng = 4 Cd = 1 (vedi Tabella 6.2) Ct1 = 1 (vedi Errore. L'origine riferimento non è stata trovata..2) Sostituendo i valori nella formula si ottiene: Al2 = (1000 – 3· (8,0 + 0)) · √500 = 21622 m2 = 0,022 km2 NL2 = 4 · 21622 · 1 · 1 · 10-6 = 8,6 · 10-2 fulmini/anno Per il calcolo dei rischi dovuti a fulminazione diretta sulla linea (componente RU) assumiamo per il parametro NL la somma dei valori relativi alle due linee: NL = 8,6 · 10-2 + 1,7 · 10-2 = 0,103 fulmini /anno PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 12 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine 2.6 Criteri di calcolo del rischio La norma considera 4 tipi di sorgenti di danno e precisamente S1 fulmini che colpiscono direttamente la struttura S2 fulmini che cadono in prossimità della struttura S3 fulmini che colpiscono una linea S4 fulmini che cadono in prossimità di una linea I danni possibili sono D1 danni ad esseri viventi per tensioni di contatto e di passo D2 danni materiali (danni meccanici , incendio ecc) D3 guasti alle apparecchiature per sovratensioni indotte I fulmini che cadono in prossimità della struttura o di una linea entrante possono causare solo guasti alle apparecchiature. Le perdite considerate dalle norme sono: L1 perdite di vite umane L2 perdita di un servizio (telefono, acqua, gas, TV , energia elettrica) L3 perdita di patrimonio culturale insostituibile (musei, pinacoteche ecc) L4 perdite economiche Secondo le norme CEI EN 62305-2 il rischio R deriva dalla formula: R X = N X · PX · L X NX numero di fulmini all’anno PX probabilità che un fulmine possa causare danno LX entità del danno PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 13 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Per una struttura la norma considera, sulla base della causa e della tipologia, i seguenti rischi (CEI EN 62305-2 art. 4.2) RA rischio di danni ad esseri viventi per tensioni di contatto e di passo all’esterno di un edificio nella zona fino a 3 m dal bordo per fulminazioni dirette sull’edificio RB rischio di danno materiale all’interno per fulminazione diretta sull’edificio RC rischio di guasto alle apparecchiature per fulmine diretto sull’edificio RM rischio di guasto alle apparecchiature per fulmine che cade nelle vicinanze dell’edificio RU rischio di danni ad esseri viventi all’interno dell’edificio per fulmini diretti sulla linea entrante RV rischio di danni materiali per fulmini diretti su una linea entrante della norma precedente RW rischio di guasti alle apparecchiature per fulmini diretti su una linea entrante RZ rischio di guasto alle apparecchiature per fulmini in prossimità di una linea Se sono a rischio perdite di tipo 1 (perdite di vite umane), di tipo 2 (perdite di un servizio essenziale) e di tipo 3 (perdita di patrimonio culturale insostituibile) la protezione è obbligatoria se il rischio di danno supera determinati valori considerati ammissibili. I rischi tollerabili (RT) sono (vedi CEI EN 62305-2 art. 5.4 tabella 7) perdita di vite umane RT = 10-5 perdita di servizio pubblico essenziale RT = 10-3 perdita di patrimonio culturale insostituibile RT = 10-3 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 14 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Se sono a rischio solo beni economici la protezione non è obbligatoria per cui la decisione di adottare ugualmente qualche misura protettiva deve essere presa dal committente in base al criterio della convenienza economica. Per le perdite di tipo 1 si considerano in generale solo i rischi di danni per tensioni di contatto e di passo (componenti RA e RU) e danni materiali (componenti RB e RV). Le componenti relative ai guasti alle apparecchiature sono prese in considerazione solo per ospedali (per le apparecchiature per le quali un guasto può causare danno al paziente) o edifici con pericolo di esplosione. Per le perdite di tipo 2 (perdita di un servizio essenziale) si considerano tutte le componenti di rischio ad esclusione di RA ed RU (danni ad esseri viventi per tensioni di contatto e di passo). Per le perdite di tipo 3 (perdita di patrimonio culturale insostituibile) si considerano solo le componenti per danno materiale RB e RV Per le perdite economiche, di tipo 4, si considerano in generale tutte le componenti (RA e RU dovute a danni ad esseri viventi solo se sono presenti animali) Ossia in generale Per il rischio di tipo 1 (perdita di vite umane) si considerano le componenti: R1 = RA + RB + RU + RV (per ospedali o edifici con rischio di esplosione si considerano, oltre alle precedenti, anche le componenti di rischio RC, RW, RM, RZ per guasto alle apparecchiature dovuto a sovratensione) Per il rischio di tipo 2 (perdita di servizio pubblico essenziale) si considerano le componenti: R2 = RB + RC + RM + RZ + RV + RZ PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 15 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Per il rischio di tipo 3 (perdita di patrimonio culturale insostituibile) si considerano le componenti: R3 = RB + RV Per il rischio di tipo 4 (perdite economiche) si considerano le componenti: R4 = RB + RC + RM + RW + RV + RZ Se sono presenti animali si considerano anche le componenti RA e RU Indicando con Rd ed Ri rispettivamente i rischi per fulminazione diretta sull’edificio ed indiretta si ha Rd = RA + RB + RC Ri = RU + RV + RW + RM + RZ Le componenti di rischio per un servizio sono dovute a fulmini diretti sul sevizio e nelle immediate vicinanze o fulmini sulla struttura alla quale il servizio è allacciato e precisamente RV’ rischio di danni materiali per fulmini diretti sul servizio per danni materiali o incendio RW’ rischio di guasti alle apparecchiature per fulmini diretti sul servizio dovute a sovratensioni per accoppiamento resistivo. RZ’ rischio di guasto alle apparecchiature per fulmini in prossimità del servizio dovute a sovratensioni indotte sulla linea RB’ rischio di danno materiale al servizio per fulminazione diretta sulla struttura alla quale il servizio è allacciato dovuto a incendio o effetti meccanici. PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 16 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine RC’ rischio di guasto alle apparecchiature per fulmine diretto sulla struttura alla quale il servizio è allacciato per sovratensioni dovute ad accoppiamento resistivo Le suddette componenti si considerano solo per il calcolo delle perdite di servizio pubblico essenziale o perdite economiche e precisamente: Rischio di perdita di servizio pubblico essenziale R2 R2 = RV’+ RW’ + RZ’ + RB’+ RC’ Rischio di perdita economica R4 R4 = RV’+ RW’ + RZ’ + RB’+ RC’ Nel nostro caso (perdite di tipo 1) si considerano le componenti RA, RB, RU, RV PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 17 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine 2.7 Calcolo del rischio di tipo 1 (perdita di vite umane) 2.7.1 Componente RA (rischio derivante da tensioni di contatto e di passo nella zona che si estende per 3 m all’esterno della struttura dovuto a fulminazione diretta). E’ dato dalla formula RA = ND · PA · ra · Lt con ND = 2,55 · 10-2 PA = 1,0 probabilità di danno dovuto a tensione di contatto e di passo (CEI EN 62305-2 allegato B tabella B.1) funzione delle misure di protezione adottate (isolamento delle calate, cartelli monitori) (Vedi Tabella 8.2 sottostante) Tabella 8.2 - Valori di probabilità PA che un fulmine causi danno ad esseri viventi per tensioni di contatto e di passo pericolose – CEI EN 62305-2 Misure di protezione Nessuna misura di protezione Isolamento elettrico delle calate (almeno 3mm di polietilene reticolato) Equipotenzializzazione del suolo Cartelli monitori PA 1 10-2 10-2 10-1 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 18 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine ra = 10-2 coefficiente di riduzione del rischio in funzione del tipo di superficie del suolo (Vedi Tabella 9 sottostante) Tabella 9.2 - Valori dei coefficienti di riduzione ra e ru - CEI EN 62305-2 Tipo di superficie Resistenza di contatto ra e ru (kΩ)(1) Agricolo, cemento <1 10-2 Marmo, ceramica 1-10 10-3 Pietrisco, moquette, tappeto 10-100 10-4 Asfalto, linoleum, legno >100 10-5 (1) Valori misurati tra un elettrodo di 400 cm2 premuto con forza di 500N ed un punto all’infinito Lt = 2,5·10-3 entità delle perdite all’esterno dell’edificio Sostituendo i valori nella formula RA = 2,55 · 10-2 · 1,0 · 10-2 · 2,5·10-3= 0,64 · 10-6 2.7.2 Componente RB (rischio di danni materiali ed incendio all’interno della struttura a causa di una fulminazione diretta sulla struttura) E’ data dalla formula: RB = Nd · PB · rp · hz · rf · Lf ND = 2,55 · 10-2 PB = 1,0 da CEI EN 62305-2 allegato B tabella B.2 probabilità che un fulmine diretto sulla struttura causi danno materiale, funzione delle misure adottate. Nel nostro caso non è adottata alcuna misura di protezione contro la fulminazione diretta (Vedi Tabella 10 sottostante). PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 19 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Tabella 10.2 - Valori di PB in funzione delle misure di protezione adottate per ridurre il danno materiale CEI EN 62305-2 Caratteristica della struttura Struttura non protetta da LPS Struttura protetta da LPS Struttura con organi di captazione conformi ad un LPS di classe I e con una schermo metallico o con organi di discesa costituiti dai ferri d’armatura del calcestruzzo Struttura con copertura metallica od organi di captazione eventualmente componenti naturali, atti a garantire una completa protezione contro la fulminazione diretta di ogni installazione sulle coperture e con organi di discesa costituiti dai ferri di armatura del calcestruzzo rp = 0,2 Classe dell’LPS PB 1 0,2 0,1 0,05 0,02 IV III II I 0,01 0,001 coefficiente di riduzione del rischio funzione delle misure adottate per ridurre i danni da incendio (CEI EN 62305-2 allegato C tabella C3), esso è il minore dei valori risultanti dalla tabella. Nel nostro caso (vedi Tabella 11 sottostante) si hanno: - Estintori Impianto di allarme manuale Impianto di allarme automatico Compartimentazione antincendio Vie di fuga protette Tempo di intervento delle squadre antincendio minore di dieci minuti Protezione contro le sovratensioni PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 20 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Tabella 11.2 - Valori del coefficiente di riduzione rp in funzione delle misure atte a ridurre le conseguenze dell’incendio. CEI EN 62305-2 Misure adottate rp 1 0,5 Nessuna misura Una delle seguenti misure: estintori, impianto fisso di estinzione operato manualmente, impianto di allarme manuale, idranti, compartimentazione antincendio, vie di fuga protette Una delle seguenti misure: impianto fisso di estinzione operato 0,2 automaticamente, impianto di allarme automatico (1) (1) Solo se protetto contro le sovratensioni ed altri danneggiamenti e se la squadra antincendio può intervenire in meno di 10 minuti hz = 2,0 fattore di incremento del rischio per tipi di pericoli particolari (CEI EN 623052 allegato C tabella C.5) (Vedi Tabella 12.2 sottostante) Tabella 12.2 - Valori del coefficiente hz - CEI EN 62305-2 Tipo di pericolo particolare Nessuno Livello ridotto di panico (p.e. : struttura limitata a due piani ed in numero di persone inferiore a 100) Livello medio di panico (p.e.: strutture destinate ad eventi culturali o sportivi con un numero di partecipanti compreso tra 100 e 1000 persone) Difficoltà di evacuazione (p.e : strutture con presenza di persone impossibilitate a muoversi, ospedali) Livello elevato di panico (p.e. : strutture destinate ad eventi culturali o sportivi con un numero di partecipanti maggiore di 1000 persone) Pericolo per strutture circostanti o per l’ambiente Contaminazione dell’ambiente circostante rf = 10-2 hz 1 2 5 5 10 20 50 fattore di riduzione del rischio di incendio della struttura (CEI EN 62305-2 allegato C tabella C4) funzione delle caratteristiche della struttura (vedi Tabella 13.2 sottostante). PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 21 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Tabella 13.2 - Valori del coefficiente di riduzione rf in funzione del rischio di incendio della struttura Rischio di incendio Esplosione Elevato Ordinario Ridotto Nessuno Nota 1- rf 1 10-1 10-2 10-3 0 In caso di strutture con rischio di esplosione o strutture contenenti miscele esplosive può essere necessaria una più dettagliata valutazione di rf Nota 2- Strutture con elevato rischio di incendio, strutture realizzate con materiali combustibili, strutture con copertura realizzata con materiale combustibile o strutture con carico specifico di incendio maggiore di 800 MJ/m2 sono considerate a rischio di incendio elevato Nota 3 - Strutture con carico specifico di incendio compreso fra 800 MJ/m2 e 400 MJ/m2 sono considerate a rischio di incendio ordinario Nota 4 - Strutture con carico specifico di incendio inferiore a 400 MJ/m2 sono considerate a rischio di incendio ridotto Nota 5 - Il carico specifico di incendio è il rapporto fra l’energia del quantitativo totale di materiale combustibile nella struttura e la superficie complessiva della struttura stessa Lf = 7,5·10-4 RB = 2,55 · 10-2 · 1,0 · 0,2 · 2,0 · 10-2 · 7,5·10-4 = 0,77 · 10-7 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 22 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine 2.7.3 Componente RU (rischio derivante da tensioni di contatto e di passo all’interno dalla struttura per fulminazione diretta su una linea entrante). E’ dato dalla formula: RU = (NL + NDA) · PU · ru · Lt N L = 0,103 NDA = 0 PU = 0,03 Probabilità che un fulmine su un servizio causi danni agli esseri viventi (CEI EN 62305-2 allegato B art. B.5). N.B.: Se non sono installati gli SPD per l’equipotenzializzazione si ha PU = PLD dove PLD è dato dalla tabella B.6 della CEI EN 62305-2 (vedi Tabella 15 sottostante) in funzione della tensione di tenuta ad impulso UW e della resistenza dello schermo dei cavi; per i servizi privi di schermo si assume PU = 1. Se sono installati gli SPD PU è il minore fra PLD e PSPD (PSPD dipende dal livello di protezione del sistema di SPD ed è dato dalla tabella B.3 della CEI EN 62305-2) (vedi Tabella 14.2 sottostante) Tabella 14.2 - Valori della probabilità PSPD in funzione del LPL per cui sono progettato gli SPD LPS Sistema di SPD assente III-IV II I Nota 3 PSPD 1 0,03 0,02 0,01 0,005-0,001 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 23 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Nota 1 – Come misure di protezione per ridurre PC è adatta solo la protezione con SPD. La protezione con un sistema di SPD è efficace nella riduzione di PC solo in strutture protette da LPS o in strutture con schermo metallico continuo o con LPS realizzato con i ferri di armatura del calcestruzzo in cui siano rispettati i requisiti della CEI EN 62305-3 relativi all’equipotenzializzazione ed alla messa a terra. Nota 2 – L’uso di una protezione con un sistema di SPD può non essere richiesto nel caso di impianti interni schermati connessi a linee esterne realizzate con cavi protetti contro il fulmine, o posate in condotti o tubi metallici. Nota 3 – Valori inferiori di PSPD sono possibili nel caso di SPD aventi caratteristiche migliori (attitudine a sopportare correnti più elevate, livello di protezione inferiore, ecc.) rispetto ai requisiti richiesti per LPL. Nei relativi punti di installazione. Il dimensionamento degli SPD aventi caratteristiche migliori rispetto ai requisiti richiesti per L’LPL 1 è effettuato utilizzando una corrente di fulmine pari a 1,5 volte oppure 2 volte oppure 3 volte la corrente di fulmine relativa a LPL 1, i valori di PSD associati sono rispettivamente pari a 0,005 oppure 0,002 oppure 0,001. Tabella 15.2 - Valori della probabilità PLD in funzione della resistenza Rs della schermo del cavo e della tensione di tenuta all’impulso UW degli apparati. 5 < Rs < 10 1 < Rs < 5 UW kV Ω/Km Ω /km 1,5 1 0,8 2,5 0,95 0,6 4 0,9 0,3 6 0,8 0,1 RS resistenza della schermo del cavo (Ω /Km) rU = 10-3 Rs < 1 Ω /km 0,4 0,2 0,04 0,02 coefficiente di riduzione del danno funzione del tipo di superficie della pavimentazione (vedi Tabella 9.2). Lt = 7,5·10-3 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 24 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Sostituendo i valori nella formula si ottiene: RU = (0,103+ 0) · 0,03 · 10-3 · 7,5·10-3 = 2,32 · 10-8 2.7.4 Componente RV (rischio di danni materiali ed incendio all’interno della struttura a causa di una fulminazione diretta sulla linea entrante nella struttura) E’ dato dalla formula: RV = (NL + NDA) · PV · rp · hz · rf · Lf N L = 0,103 NDA = 0 PV = 0,03 Probabilità di danno materiale per fulminazione diretta su una linea entrante (CEI EN 62305-2 art. B.6), dipende dalle caratteristiche della schermatura della linea entrante e dalla tensione di tenuta ad impulso dell’impianto interno. Se non sono installati SPD seconda la CEI EN 62305-3, il valore di PV è uguale a PLD (vedi Tabella 15.2), altrimenti PV è il minore dei valori di PSPD (vedi Tabella 14.2) e PLD. Se non sono stati installati SPD per l’equipotenzializzazione secondo la CEI EN 62305/3 il valore di PV è uguale a PLD in caso contrario PV è uguale al minore dei valori di PLD e PSPD. Per i servizi privi di schermo deve essere assunto PLD = 1 rp = 0,2 (vedi Tabella 11.2) hz = 2,0 (vedi Tabella 12.2) rf = 10-2 (vedi Tabella 13.2) Lf = 7,5·10-4 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 25 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Sostituendo i valori nella formula si ottiene: RV = (0,103+ 0) · 0,03 · 0,2 · 2,0 · 10-2 · 7,5·10-4 = 9,27 · 10-9 2.8 Calcolo dei rischi totali 2.8.1 Rischio dovuto alla fulminazione diretta sulla struttura Rd Rd = RA + RB = 0,64 · 10-6 + 0,77 · 10-7 = 0,71 · 10-6 2.8.2 Rischio dovuto a fulminazione indiretta Ri = RU + RV = 2,32 · 10-8+ 9,27 · 10-9 = 3,25 · 10-8 2.8.3 Rischio totale R R = Rd + Ri = 0,71 · 10-6 + 3,25 · 10-8 = 0,73 · 10-6 Essendo R = 1,40 · 10-6 < 10-5 = Ra (Ra rischio ammissibile per la perdita di vite umane pari a 10-5 come da tabella 7 art. 5.4 della CEI 81-19/2) la struttura risulta autoprotetta per cui non è necessario adottare particolari misure di protezione contro le scariche atmosferiche. Naturalmente il risultato resta valido solo se permangono le condizioni attuali sulla cui base è stato eseguito il calcolo. PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 26 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine 3. CENTRO DI STOCCAGGIO SOLUZIONI SALINE 3.1 Descrizione generica della struttura e caratteristiche 3.2 Posizione geografica Il volume in oggetto è ubicato nel comune di MASON VICENTINO (VI), il numero di fulmini all’anno per km2 è pari a 4 (Vedi CEI EN 62305-3 3° Edizione). La struttura è isolata, non vi sono altri oggetti nelle vicinanze per cui assumiamo per il coefficiente di posizione (CEI EN 62305-2 allegato A tabella A.2) il valore Cd = 1 3.3 Caratteristiche architettoniche La struttura che si deve proteggere coincide con l’intero edificio in quanto appartiene ad una costruzione senza rischio di esplosione ed è separata da altre costruzioni adiacenti con pareti aventi resistenza al fuoco superiore a REI 120. (CEI EN 62305/2 allegato A art. A2.1.2) Secondo l’articolo 3.1.3 della CEI EN 62305-2 e relativa nota si considerano a rischio di esplosione i luoghi contenenti esplosivi solidi o zone classificate di tipo 0 secondo CEI 31-30 o tipo 20 secondo CEI 31-52. Tabella 16.3 – Caratteristiche della struttura Parametro Località della struttura Destinazione d’uso della struttura Dimensioni (m) Posizione Tipologia di costruzione Pavimenti interni Pavimenti esterni per una distanza di 3 m dall’edificio LPS Schermatura della struttura Persone presenti nella struttura Commento Mason Vicentino (VI) Struttura metallica di deposito sale Struttura monoblocco (18,0x35,0x10,0) Isolata Struttura metallica Grezzo Terreno agricolo o cemento Presente Non presente 10 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 27 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine La struttura ha forma complessa e verrà assimilata, ai fini del calcolo, ad un parallelepipedo. Detto parallelepipedo contiene interamente la struttura per cui l’errore introdotto, nel calcolo dell’area di raccolta, è in eccesso e perciò a favore della sicurezza. Il carico di incendio non è noto tuttavia, date le caratteristiche della struttura ed il tipo di attività svolta all’interno, assumiamo un valore compreso fra 400 MJ/m2 e 800 MJ/m2 per cui il rischio da incendio è ordinario. Il tipo di danno ipotizzato è costituito da perdite di vite umane (rischio di tipo 1) secondo le definizioni date in CEI EN 62305-3 art. 5.3. I valori limiti accettabili dei vari rischi sono dati dalla tabella 7 delle CEI EN 62305-2 art. 5.4 (vedi Tabella 2.3 sottostante). Tabella 17.3 - Tipici valori di rischio tollerabile Tipo di perdita Perdita di vite umane o danni permanenti Perdita di servizio pubblico Perdita di patrimonio culturale insostituibile RT (anni-1) 10-5 10-3 10-3 Per il rischio di tipo 4 (perdite economiche) la norma non stabilisce alcun limite in quanto la protezione dei beni economici è facoltativa e la decisione deve essere presa dal Committente in base alla convenienza economica. Si fa presente che nei calcoli che seguono, in caso di incertezza su un parametro che influenza la frequenza di fulminazione e perciò il rischio, è stato assunto il valore più cautelativo nei confronti della sicurezza. PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 28 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine 3.4 Suddivisione in zone La struttura è stata suddivisa in n. 2 zone in base ai seguenti parametri. Nelle tabelle che seguono sono riassunte le caratteristiche delle varie zone Tabella 18.3 - Zona 1 esterna Parametro Misure di protezione adottate Persone presenti nella zona Commento Nessuna 5 Tabella 19.3 - Zona interna Parametro Persone presenti nella zona Livello di panico Impianti interni di energia Impianti interni di telecomunicazioni Commento 5 Panico ridotto Linea energia Assenti Per quanto riguarda la valutazione delle perdite sono stati seguiti i seguenti criteri: Valori delle perdite per il rischio di morte di persone all’ interno della struttura (CEI EN 62305-2 art. C.2 tabella C.1 e variante V1) (vedi Tabella 5.3 sottostante) Tabella 20.3 – Valori medi tipici di Lt, Lf, L0 Tipo di struttura Tutti i tipi (persone all’ interno dell’ edificio) Tutti i tipi (persone all’ esterno dell’ edificio) Lt 10-2 10-2 Tipo di struttura Ospedali, alberghi, civile abitazione Industriale, commerciale, scuole Pubblico spettacolo, chiese, musei altri Lf 10-2 5·10-3 2·10-3 10-3 Tipo di struttura Rischio di esplosione Ospedali L0 10-2 10-4 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 29 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine I valori delle perdite per le singole zone sono proporzionali al numero di persone presenti per cui si calcolano con la formula: L = Lx·(np/nt) L valore delle perdite della zona specifica Lx valore delle perdite dato dalla norma della zona np numero di persone presenti nella zona nt numero totale di persone presenti nella struttura (nt = np1+ np2 = 5+5 = 10) Zona esterna: Lf = 10-3 · (5/5) = 10-3 Lt = 10-2 · (5/5) = 10-2 Zona interna: Lf = 10-3 · (5/5) = 10-3 Lt = 10-2 · (5/5) = 10-2 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 30 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine 3.5 Calcolo delle aree di raccolta Ad – Al e dei numeri di eventi pericolosi annui ND – NL. 3.5.1 Calcolo dell’area di raccolta della struttura Ad (area di raccolta di riferimento per la valutazione della frequenza di fulminazione diretta sulla struttura) e ND (numero di fulmini che possono colpire la struttura in un anno). Facciamo riferimento ad un volume a forma di parallelepipedo regolare di dimensioni (L = lunghezza, W = larghezza, H = altezza) L = 18,00 m W = 35,00 m H = 10,00 m L’area di raccolta A della struttura isolata (CEI EN 62305/2 allegato A art. A.2.1) è data da: Ad = L · W + 6 · H · (L+W) + 9 · π · H2 Sostituendo i valori nella formula si ottiene Ad = 18,00 · 35,00 + 6 · 10,00 · (18,00+35,00) + 9 · π · 10,002 = 6636,00 m2 L’area Ad è stata anche calcolata con il personal computer utilizzando il programma FLASH ottenendo gli stessi risultati: PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 31 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Il numero di eventi pericolosi per la struttura (ND) è dato dalla formula (CEI EN 62305-2 allegato A art. A.2.4): ND = Ng · Ad · Cd · 10-6 fulmini/anno Ng = 4 numero di fulmini all’anno per km2 (CEI EN 62305-3 2° Edizione) PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 32 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Cd = 1 fattore di posizione che tiene conto della posizione geografica e della presenza di altre strutture nelle immediate vicinanze (tabella A.1 della CEI EN 62305-2) (vedi Tabella 6.3 sottostante) Tabella 21.3 - Coefficiente di posizione Cd - CEI EN 62305-2 Ubicazione relativa Oggetto circondato da oggetti di altezza più elevata o da alberi Oggetto circondato da oggetti o da alberi di altezza uguale o inferiore Oggetto isolato: nessun altro oggetto nelle vicinanze Oggetto isolato sulla cima di una collina o di una montagna Cd 0.25 0.5 1 2 Sostituendo i valori nella formula risulta: ND = 4 · 6636,00 · 1 · 10-6 = 2,65 · 10-2 fulmini/anno 3.5.2 Calcolo di Al (area di raccolta di riferimento per la valutazione della probabilità di fulminazione diretta sulle linee elettriche esterne entranti nell’edificio) e NL (numero di eventi pericolosi all’anno) Sono presenti una linea di bassa tensione in cavo interrato non schermato; non essendo noti i valori della lunghezza del cavo e della resistività del terreno assumeremo i valori suggeriti dalla Norma (CEI EN 62305-2 allegato A art. A.4); c) Linea di potenza (cavo interrato BT non schermato): Lunghezza della linea L =1000 m resistività del suolo ρ =500 Ω x m. L’area Al è data dalla formula seguente (tabella A.3 della CEI EN 62305-2 allegato A): Al = (LC – 3 · (Ha + Hb)) · √ρ · 10-6 [km2] PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 33 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine LC = 1000 lunghezza della linea dalla struttura al primo nodo (valore massimo 1000m) Ha = 10,0 altezza della struttura connessa all’estremità “a” della linea Hb = 3 altezza della struttura connessa all’estremità “b” della linea CEI EN 62305-2 - Tabella 22.3 - Aree di raccolta AL e Ai in funzione delle caratteristiche del servizio Al Ai Aereo (LC – 3· (Ha + Hb)) · 6 · Hc 1000·Lc Interrato (LC – 3· (Ha + Hb)) · √ρ 25 · Lc · √ρ Sostituendo i valori nella formula si ottiene: Al1 = (1000 – 3 · (10,0 + 3)) · √500 = 21488 m2 = 0,021 km2 Per il calcolo dei rischi dovuti a fulminazione diretta sulla linea (componente RU) assumiamo per il parametro NL: NL = 8,6 · 10-2 + 1,7 · 10-2 = 0,103 fulmini /anno 3.6 Criteri di calcolo del rischio La norma considera 4 tipi di sorgenti di danno e precisamente S1 fulmini che colpiscono direttamente la struttura S2 fulmini che cadono in prossimità della struttura S3 fulmini che colpiscono una linea S4 fulmini che cadono in prossimità di una linea I danni possibili sono D1 danni ad esseri viventi per tensioni di contatto e di passo D2 danni materiali (danni meccanici , incendio ecc) D3 guasti alle apparecchiature per sovratensioni indotte PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 34 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine I fulmini che cadono in prossimità della struttura o di una linea entrante possono causare solo guasti alle apparecchiature. Le perdite considerate dalle norme sono: L1 perdite di vite umane L2 perdita di un servizio (telefono, acqua, gas, TV , energia elettrica) L3 perdita di patrimonio culturale insostituibile (musei, pinacoteche ecc) L4 perdite economiche Secondo le norme CEI EN 62305-2 il rischio R deriva dalla formula: R X = N X · PX · L X NX numero di fulmini all’anno PX probabilità che un fulmine possa causare danno LX entità del danno Per una struttura la norma considera, sulla base della causa e della tipologia, i seguenti rischi (CEI EN 62305-2 art. 4.2) RA rischio di danni ad esseri viventi per tensioni di contatto e di passo all’esterno di un edificio nella zona fino a 3 m dal bordo per fulminazioni dirette sull’edificio RB rischio di danno materiale all’interno per fulminazione diretta sull’edificio RC rischio di guasto alle apparecchiature per fulmine diretto sull’edificio RM rischio di guasto alle apparecchiature per fulmine che cade nelle vicinanze dell’edificio RU rischio di danni ad esseri viventi all’interno dell’edificio per fulmini diretti sulla linea entrante PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 35 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine RV rischio di danni materiali per fulmini diretti su una linea entrante della norma precedente RW rischio di guasti alle apparecchiature per fulmini diretti su una linea entrante RZ rischio di guasto alle apparecchiature per fulmini in prossimità di una linea Se sono a rischio perdite di tipo 1 (perdite di vite umane), di tipo 2 (perdite di un servizio essenziale) e di tipo 3 (perdita di patrimonio culturale insostituibile) la protezione è obbligatoria se il rischio di danno supera determinati valori considerati ammissibili. I rischi tollerabili (RT) sono (vedi CEI EN 62305-2 art. 5.4 tabella 7) perdita di vite umane RT = 10-5 perdita di servizio pubblico essenziale RT = 10-3 perdita di patrimonio culturale insostituibile RT = 10-3 Se sono a rischio solo beni economici la protezione non è obbligatoria per cui la decisione di adottare ugualmente qualche misura protettiva deve essere presa dal committente in base al criterio della convenienza economica. Per le perdite di tipo 1 si considerano in generale solo i rischi di danni per tensioni di contatto e di passo (componenti RA e RU) e danni materiali (componenti RB e RV). Le componenti relative ai guasti alle apparecchiature sono prese in considerazione solo per ospedali (per le apparecchiature per le quali un guasto può causare danno al paziente) o edifici con pericolo di esplosione. Per le perdite di tipo 2 (perdita di un servizio essenziale) si considerano tutte le componenti di rischio ad esclusione di RA ed RU (danni ad esseri viventi per tensioni di contatto e di passo). Per le perdite di tipo 3 (perdita di patrimonio culturale insostituibile) si considerano solo le componenti per danno materiale RB e RV PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 36 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Per le perdite economiche, di tipo 4, si considerano in generale tutte le componenti (RA e RU dovute a danni ad esseri viventi solo se sono presenti animali) Ossia in generale Per il rischio di tipo 1 (perdita di vite umane) si considerano le componenti: R1 = RA + RB + RU + RV (per ospedali o edifici con rischio di esplosione si considerano, oltre alle precedenti, anche le componenti di rischio RC, RW, RM, RZ per guasto alle apparecchiature dovuto a sovratensione) Per il rischio di tipo 2 (perdita di servizio pubblico essenziale) si considerano le componenti: R2 = RB + RC + RM + RZ + RV + RZ Per il rischio di tipo 3 (perdita di patrimonio culturale insostituibile) si considerano le componenti: R3 = RB + RV Per il rischio di tipo 4 (perdite economiche) si considerano le componenti: R4 = RB + RC + RM + RW + RV + RZ Se sono presenti animali si considerano anche le componenti RA e RU Indicando con Rd ed Ri rispettivamente i rischi per fulminazione diretta sull’edificio ed indiretta si ha Rd = RA + RB + RC PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 37 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Ri = RU + RV + RW + RM + RZ Le componenti di rischio per un servizio sono dovute a fulmini diretti sul sevizio e nelle immediate vicinanze o fulmini sulla struttura alla quale il servizio è allacciato e precisamente RV’ rischio di danni materiali per fulmini diretti sul servizio per danni materiali o incendio RW’ rischio di guasti alle apparecchiature per fulmini diretti sul servizio dovute a sovratensioni per accoppiamento resistivo. RZ’ rischio di guasto alle apparecchiature per fulmini in prossimità del servizio dovute a sovratensioni indotte sulla linea RB’ rischio di danno materiale al servizio per fulminazione diretta sulla struttura alla quale il servizio è allacciato dovuto a incendio o effetti meccanici. RC’ rischio di guasto alle apparecchiature per fulmine diretto sulla struttura alla quale il servizio è allacciato per sovratensioni dovute ad accoppiamento resistivo Le suddette componenti si considerano solo per il calcolo delle perdite di servizio pubblico essenziale o perdite economiche e precisamente: Rischio di perdita di servizio pubblico essenziale R2 R2 = RV’+ RW’ + RZ’ + RB’+ RC’ Rischio di perdita economica R4 R4 = RV’+ RW’ + RZ’ + RB’+ RC’ Nel nostro caso (perdite di tipo 1) si considerano le componenti RA, RB, RU, RV PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 38 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine 3.7 Calcolo del rischio di tipo 1 (perdita di vite umane) 3.7.1 Componente RA (rischio derivante da tensioni di contatto e di passo nella zona che si estende per 3 m all’esterno della struttura dovuto a fulminazione diretta). E’ dato dalla formula RA = ND · PA · ra · Lt con ND = 2,65 · 10-2 PA = 1,0 probabilità di danno dovuto a tensione di contatto e di passo (CEI EN 62305-2 allegato B tabella B.1) funzione delle misure di protezione adottate (isolamento delle calate, cartelli monitori) (Vedi Tabella 8.3 sottostante) Tabella 23.3 - Valori di probabilità PA che un fulmine causi danno ad esseri viventi per tensioni di contatto e di passo pericolose – CEI EN 62305-2 Misure di protezione Nessuna misura di protezione Isolamento elettrico delle calate (almeno 3mm di polietilene reticolato) Equipotenzializzazione del suolo Cartelli monitori PA 1 10-2 10-2 10-1 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 39 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine ra = 10-2 coefficiente di riduzione del rischio in funzione del tipo di superficie del suolo (Vedi Tabella 9.3 sottostante) Tabella 24.3 - Valori dei coefficienti di riduzione ra e ru - CEI EN 62305-2 Tipo di superficie Resistenza di contatto ra e ru (kΩ)(1) Agricolo, cemento <1 10-2 Marmo, ceramica 1-10 10-3 Pietrisco, moquette, tappeto 10-100 10-4 Asfalto, linoleum, legno >100 10-5 (1) Valori misurati tra un elettrodo di 400 cm2 premuto con forza di 500N ed un punto all’infinito Lt = 10-3 entità delle perdite all’esterno dell’edificio Sostituendo i valori nella formula RA = 2,65 · 10-2 · 1,0 · 10-2 · 10-3= 0,26 · 10-6 3.7.2 Componente RB (rischio di danni materiali ed incendio all’interno della struttura a causa di una fulminazione diretta sulla struttura) E’ data dalla formula: RB = Nd · PB · rp · hz · rf · Lf ND = 2,65 · 10-2 PB = 1,0 da CEI EN 62305-2 allegato B tabella B.2 probabilità che un fulmine diretto sulla struttura causi danno materiale, funzione delle misure adottate. Nel nostro caso non è adottata alcuna misura di protezione contro la fulminazione diretta (Vedi Tabella 10.3 sottostante). PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 40 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Tabella 25.3 - Valori di PB in funzione delle misure di protezione adottate per ridurre il danno materiale CEI EN 62305-2 Caratteristica della struttura Struttura non protetta da LPS Struttura protetta da LPS Struttura con organi di captazione conformi ad un LPS di classe I e con una schermo metallico o con organi di discesa costituiti dai ferri d’armatura del calcestruzzo Struttura con copertura metallica od organi di captazione eventualmente componenti naturali, atti a garantire una completa protezione contro la fulminazione diretta di ogni installazione sulle coperture e con organi di discesa costituiti dai ferri di armatura del calcestruzzo rp = 0,2 Classe dell’LPS PB 1 0,2 0,1 0,05 0,02 IV III II I 0,01 0,001 coefficiente di riduzione del rischio funzione delle misure adottate per ridurre i danni da incendio (CEI EN 62305-2 allegato C tabella C3), esso è il minore dei valori risultanti dalla tabella. Nel nostro caso (vedi Tabella 11.3 sottostante) si hanno: - Estintori Impianto di allarme manuale Impianto di allarme automatico Compartimentazione antincendio Vie di fuga protette Tempo di intervento delle squadre antincendio minore di dieci minuti Protezione contro le sovratensioni PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 41 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Tabella 26.3 - Valori del coefficiente di riduzione rp in funzione delle misure atte a ridurre le conseguenze dell’incendio. CEI EN 62305-2 Misure adottate rp 1 0,5 Nessuna misura Una delle seguenti misure: estintori, impianto fisso di estinzione operato manualmente, impianto di allarme manuale, idranti, compartimentazione antincendio, vie di fuga protette Una delle seguenti misure: impianto fisso di estinzione operato 0,2 automaticamente, impianto di allarme automatico (1) (1) Solo se protetto contro le sovratensioni ed altri danneggiamenti e se la squadra antincendio può intervenire in meno di 10 minuti hz = 2,0 fattore di incremento del rischio per tipi di pericoli particolari (CEI EN 623052 allegato C tabella C.5) (Vedi Tabella 12.3 sottostante) Tabella 27.3 - Valori del coefficiente hz - CEI EN 62305-2 Tipo di pericolo particolare Nessuno Livello ridotto di panico (p.e. : struttura limitata a due piani ed in numero di persone inferiore a 100) Livello medio di panico (p.e.: strutture destinate ad eventi culturali o sportivi con un numero di partecipanti compreso tra 100 e 1000 persone) Difficoltà di evacuazione (p.e : strutture con presenza di persone impossibilitate a muoversi, ospedali) Livello elevato di panico (p.e. : strutture destinate ad eventi culturali o sportivi con un numero di partecipanti maggiore di 1000 persone) Pericolo per strutture circostanti o per l’ambiente Contaminazione dell’ambiente circostante rf = 10-2 hz 1 2 5 5 10 20 50 fattore di riduzione del rischio di incendio della struttura (CEI EN 62305-2 allegato C tabella C4) funzione delle caratteristiche della struttura (vedi Tabella 13.3 sottostante). PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 42 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Tabella 28.3 - Valori del coefficiente di riduzione rf in funzione del rischio di incendio della struttura Rischio di incendio Esplosione Elevato Ordinario Ridotto Nessuno Nota 1- rf 1 10-1 10-2 10-3 0 In caso di strutture con rischio di esplosione o strutture contenenti miscele esplosive può essere necessaria una più dettagliata valutazione di rf Nota 2- Strutture con elevato rischio di incendio, strutture realizzate con materiali combustibili, strutture con copertura realizzata con materiale combustibile o strutture con carico specifico di incendio maggiore di 800 MJ/m2 sono considerate a rischio di incendio elevato Nota 3 - Strutture con carico specifico di incendio compreso fra 800 MJ/m2 e 400 MJ/m2 sono considerate a rischio di incendio ordinario Nota 4 - Strutture con carico specifico di incendio inferiore a 400 MJ/m2 sono considerate a rischio di incendio ridotto Nota 5 - Il carico specifico di incendio è il rapporto fra l’energia del quantitativo totale di materiale combustibile nella struttura e la superficie complessiva della struttura stessa Lf = 10-4 RB = 2,65 · 10-2 · 1,0 · 0,2 · 2,0 · 10-2 · 10-4 = 0,11 · 10-7 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 43 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine 3.7.3 Componente RU (rischio derivante da tensioni di contatto e di passo all’interno dalla struttura per fulminazione diretta su una linea entrante). E’ dato dalla formula: RU = (NL + NDA) · PU · ru · Lt N L = 0,103 NDA = 0 PU = 0,03 Probabilità che un fulmine su un servizio causi danni agli esseri viventi (CEI EN 62305-2 allegato B art. B.5). N.B.: Se non sono installati gli SPD per l’equipotenzializzazione si ha PU = PLD dove PLD è dato dalla tabella B.6 della CEI EN 62305-2 (vedi Tabella 15 sottostante) in funzione della tensione di tenuta ad impulso UW e della resistenza dello schermo dei cavi; per i servizi privi di schermo si assume PU = 1. Se sono installati gli SPD PU è il minore fra PLD e PSPD (PSPD dipende dal livello di protezione del sistema di SPD ed è dato dalla tabella B.3 della CEI EN 62305-2) (vedi Tabella 14.3 sottostante) Tabella 29.3 - Valori della probabilità PSPD in funzione del LPL per cui sono progettato gli SPD LPS Sistema di SPD assente III-IV II I Nota 3 PSPD 1 0,03 0,02 0,01 0,005-0,001 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 44 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Nota 1 – Come misure di protezione per ridurre PC è adatta solo la protezione con SPD. La protezione con un sistema di SPD è efficace nella riduzione di PC solo in strutture protette da LPS o in strutture con schermo metallico continuo o con LPS realizzato con i ferri di armatura del calcestruzzo in cui siano rispettati i requisiti della CEI EN 62305-3 relativi all’equipotenzializzazione ed alla messa a terra. Nota 2 – L’uso di una protezione con un sistema di SPD può non essere richiesto nel caso di impianti interni schermati connessi a linee esterne realizzate con cavi protetti contro il fulmine, o posate in condotti o tubi metallici. Nota 3 – Valori inferiori di PSPD sono possibili nel caso di SPD aventi caratteristiche migliori (attitudine a sopportare correnti più elevate, livello di protezione inferiore, ecc.) rispetto ai requisiti richiesti per LPL. Nei relativi punti di installazione. Il dimensionamento degli SPD aventi caratteristiche migliori rispetto ai requisiti richiesti per L’LPL 1 è effettuato utilizzando una corrente di fulmine pari a 1,5 volte oppure 2 volte oppure 3 volte la corrente di fulmine relativa a LPL 1, i valori di PSD associati sono rispettivamente pari a 0,005 oppure 0,002 oppure 0,001. Tabella 30 - Valori della probabilità PLD in funzione della resistenza Rs della schermo del cavo e della tensione di tenuta all’impulso UW degli apparati. 5 < Rs < 10 1 < Rs < 5 UW kV Ω/Km Ω /km 1,5 1 0,8 2,5 0,95 0,6 4 0,9 0,3 6 0,8 0,1 RS resistenza della schermo del cavo (Ω /Km) rU = 10-3 Rs < 1 Ω /km 0,4 0,2 0,04 0,02 coefficiente di riduzione del danno funzione del tipo di superficie della pavimentazione (vedi Tabella 9.3). Lt = 10-3 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 45 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Sostituendo i valori nella formula si ottiene: RU = (0,103+ 0) · 0,03 · 10-3 · 10-3 = 3,09 · 10-9 3.7.4 Componente RV (rischio di danni materiali ed incendio all’interno della struttura a causa di una fulminazione diretta sulla linea entrante nella struttura) E’ dato dalla formula: RV = (NL + NDA) · PV · rp · hz · rf · Lf N L = 0,103 NDA = 0 PV = 0,03 Probabilità di danno materiale per fulminazione diretta su una linea entrante (CEI EN 62305-2 art. B.6), dipende dalle caratteristiche della schermatura della linea entrante e dalla tensione di tenuta ad impulso dell’impianto interno. Se non sono installati SPD seconda la CEI EN 62305-3, il valore di PV è uguale a PLD (vedi Tabella 15.3), altrimenti PV è il minore dei valori di PSPD (vedi Tabella 14) e PLD. Se non sono stati installati SPD per l’equipotenzializzazione secondo la CEI EN 62305/3 il valore di PV è uguale a PLD in caso contrario PV è uguale al minore dei valori di PLD e PSPD. Per i servizi privi di schermo deve essere assunto PLD = 1 rp = 0,2 (vedi Tabella 11.3) hz = 2,0 (vedi Tabella 12.3) rf = 10-2 (vedi Tabella 13.3) Lf = 10-4 PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 46 di 47 Impianti tecnologici dell’infrastruttura PV – Pedemontana Veneta Parte generale - Relazione esplicativa e di calcolo probabilità di fulminazione e rischio dovuto al fulmine Sostituendo i valori nella formula si ottiene: RV = (0,103+ 0) · 0,03 · 0,2 · 2,0 · 10-2 ·10-4 = 1,24 · 10-9 3.8 Calcolo dei rischi totali 3.8.1 Rischio dovuto alla fulminazione diretta sulla struttura Rd Rd = RA + RB = 0,26 · 10-6 + 0,11 · 10-7 = 0,271 · 10-6 3.8.2 Rischio dovuto a fulminazione indiretta Ri = RU + RV = 3,09 · 10-9+ 1,24 · 10-9 = 4,33 · 10-9 3.8.3 Rischio totale R R = Rd + Ri = 0,271 · 10-6 + 4,33 · 10-9 = 0,275 · 10-6 Essendo R = 1,40 · 10-6 < 10-5 = Ra (Ra rischio ammissibile per la perdita di vite umane pari a 10-5 come da tabella 7 art. 5.4 della CEI 81-19/2) la struttura risulta autoprotetta per cui non è necessario adottare particolari misure di protezione contro le scariche atmosferiche. Naturalmente il risultato resta valido solo se permangono le condizioni attuali sulla cui base è stato eseguito il calcolo. PV_D_IM_GE_GE_2_B_000-_008_0_002_R_A_0 SIS Scpa 47 di 47