Monti, Lanceni, Soldavini e Mascia La Temperatura La temperatura è un parametro che indica lo stato di agitazione termica delle molecole di un corpo. Più le molecole sono agitate, più si muovono velocemente, più è alta la temperatura. La temperatura è la proprietà fisica che regola il trasferimento di energia termica da un sistema a un altro. Quando due sistemi si trovano in equilibrio termico e non avviene nessun trasferimento di energia, si dice che sono alla stessa temperatura. Quando esiste una differenza di temperatura, il calore tenderà a muoversi dal sistema che viene detto a temperatura più alta verso il sistema che diremo a temperatura più bassa, fino al raggiungimento dell'equilibrio termico. Il trasferimento di calore può avvenire per conduzione, convezione o irraggiamento. Le proprietà formali della temperatura vengono studiate dalla termodinamica. La temperatura svolge inoltre una parte importante in quasi tutti i campi della scienza e in particolare in fisica, chimica e biologia. La temperatura non è una misura della quantità di energia termica o calore di un sistema, ma è a essa correlata. Pur con notevoli eccezioni, solitamente se viene fornito calore la temperatura del sistema aumenta, mentre se viene sottratto calore la temperatura del sistema diminuisce; inversamente un aumento di temperatura corrisponde a un assorbimento di calore da parte del sistema, mentre un abbassamento di temperatura corrisponde a una cessione di calore da parte del sistema. Su scala microscopica, nei casi più semplici, questo calore corrisponde al movimento casuale degli atomi e delle molecole del sistema. Quindi un incremento di temperatura corrisponde a un incremento del movimento degli atomi del sistema. Per questo, la temperatura viene anche definita come lo stato di agitazione molecolare del sistema (e l'entropia come lo stato di disordine molecolare). In realtà è possibile fornire o sottrarre calore anche senza alterazione della temperatura, poiché il calore fornito o sottratto può essere correlato alla variazione di qualche altra proprietà termodinamica del sistema (pressione, volume, eccetera) oppure può essere implicata in fenomeni di transizione di fase (come i passaggi di stato), descritti termodinamicamente in termini di calore latente. Analogamente è possibile aumentare o diminuire la temperatura di un sistema senza fornire o sottrarre calore. La temperatura è una grandezza fisica scalare ed è intrinsecamente una proprietà intensiva di un sistema. Essa infatti non dipende dalle dimensioni o dalla quantità di materia del sistema, ma non corrisponde alla densità di nessuna proprietà estensiva. Monti, Lanceni, Soldavini e Mascia I Gradi Celsius Ai giorni nostri esistono varie scale per misurare la temperatura. Le principali scale utilizzate sono 3: 1. I Gradi Celsius o Centigradi (°C) 2. I Gradi Fahrenheit (°F) 3. I Gradi Kelvin (°K) La prima unità di misura venne ideata da Anders Celsius. Questa temperatura comincia a contare i gradi dalla temperatura di congelamento dell’acqua. Anders Celsius in origine propose, però, che il punto di congelamento fosse 100 °C, e il punto di ebollizione 0 °C. La scala fu rovesciata nel 1747 su suggerimento di Linneo, o forse di Daniel Ekström, il produttore della maggior parte dei termometri utilizzati da Celsius. Una temperatura di −40 ° è la stessa per le scale Celsius e Fahrenheit. Quindi, un metodo per convertire celsius in fahrenheit è di aggiungere 40, moltiplicare per 1,8 e sottrarre 40. Al contrario, per convertire fahrenheit in celsius occorre sommare 40, dividere per 1,8 e sottrarre 40.. I Gradi Fahrenheit Il grado Fahrenheit è l'unità di una scala di misura della temperatura così chiamata in onore del fisico tedesco Gabriel Fahrenheit, che la propose nel 1724. È tuttora in uso negli Stati Uniti d'America e in Belize. In questa scala, il punto di congelamento dell'acqua è di 32 gradi Fahrenheit, mentre il punto di ebollizione si trova a 212 gradi, suddividendo così questo intervallo in 180 gradi. Fahrenheit stabilì che il punto zero della sua scala (0 °F) doveva essere la temperatura alla quale una ugual misura di ghiaccio e sale si scioglie (alcuni sostengono che prese la mistura fissa dei due che produceva la temperatura più bassa). Fissò inoltre il punto di 96 °F alla temperatura del sangue, usando inizialmente del sangue di cavallo. La sua scala conteneva originariamente solo 12 suddivisioni, ma in seguito divise ognuna di queste in 8, dando così un totale di 96 suddivisioni. Osservò successivamente che l'acqua congelava a 32 °F e bolliva a 212 °F. Le sue misure non erano molto precise. Secondo la scala originale, le vere temperature di congelamento ed ebollizione dell'acqua sarebbero state piuttosto diverse. Poco dopo, fu deciso di ricalibrare la scala in modo che 32 °F e 212 °F corrispondessero precisamente alle temperature di congelamento ed ebollizione dell'acqua. Il risultato fu che la temperatura di un corpo umano sano passò a 98,6 °F, invece dei 96 °F originari. Negli Stati Uniti d'America e in Belize la scala Fahrenheit continua a essere usata dalla maggior parte della popolazione, anche se per scopi scientifici e tecnologici viene utilizzata l'unità di misura kelvin (SI). Inoltre, la temperatura dell'aria al suolo nella maggior parte delle aree abitate del pianeta tende a rimanere tra 0 °F e 100 °F: perciò, la scala Fahrenheit permette di indicare la temperatura con due sole cifre senza bisogno del segno. Monti, Lanceni, Soldavini e Mascia I Gradi Kelvin Il sistema di misurazione kelvin (simbolo K, a volte erroneamente indicato con °K) della temperatura, è una delle sette unità base del Sistema internazionale di unità di misura. Per "temperatura termodinamica" si intende la differenza fra la temperatura indicata (quella del punto triplo dell'acqua: 0,01 °C) e quella dello zero assoluto (-273,15 °C). Lo zero della scala kelvin è infatti lo zero assoluto. Prende il nome dal fisico e ingegnere irlandese William Thomson, nominato barone con il nome di Lord Kelvin. Egli propose per primo questa definizione nel 1868, partendo dalla considerazione termodinamica che esiste una temperatura minima assoluta, lo zero assoluto. Per praticità è stata però mantenuta invariata, rispetto alla preesistente scala Celsius, la dimensione di una unità (Δ 1 K ≡ Δ 1 °C): in questo modo le differenze di temperatura nelle scale Celsius e kelvin sono numericamente uguali. Mentre la scala Celsius è pratica dal punto di vista umano, in quanto si basa sulla temperatura di congelamento e di ebollizione dell'acqua, quella kelvin è più rigorosa e si presta a essere usata come unità di misura facilmente riproducibile. Infatti la temperatura del punto triplo dell'acqua è una quantità auto-consistente, che non richiede altre definizioni (o quasi, si veda sotto), mentre la temperatura di fusione e di ebollizione richiedono di specificare le condizioni normali (specialmente di pressione) a cui il processo di fusione o ebollizione avviene. La scala kelvin, avendo per zero lo zero assoluto è a volte detta scala assoluta. La scala di temperatura Celsius e il grado Celsius sono comunque accettati, ma come unità derivata, e sono definiti rispetto al kelvin. Monti, Lanceni, Soldavini e Mascia Pressione Atmosferica La pressione atmosferica è la pressione presente in qualsiasi punto dell'atmosfera terrestre. Nella maggior parte dei casi il valore della pressione atmosferica è equivalente alla pressione idrostatica esercitata dal peso dell'aria presente al di sopra del punto di misura. Le aree di bassa pressione hanno sostanzialmente minor massa atmosferica sopra di esse, viceversa aree di alta pressione hanno una maggior massa atmosferica. Analogamente, con l'aumentare dell'altitudine, il valore della pressione decresce. Al livello del mare il volume di 1 m3 di aria (ad una temperatura di 20 °C) ha una massa di circa 1,3 kg. Il valore della pressione atmosferica varia anche in funzione della temperatura e della quantità di vapore acqueo contenuto nell'atmosfera e decresce con l'aumentare dell'altitudine, rispetto al livello del mare, del punto in cui viene misurata. Pressione normale La pressione atmosferica normale o standard è quella misurata alla latitudine di 45°, al livello del mare e ad una temperatura di 15 °C, che corrisponde ad una colonna di mercurio di 760 mm. Nelle altre unità di misura corrisponde a: 1 atm = 760 mm Hg = 760 torr = 101 325 Pa = 1 013,25 mbar. Con la diffusione dell'uso del Sistema internazionale anche in ambito meteorologico, la pressione atmosferica si misura in ettopascal (centinaia di Pascal) il cui simbolo è hPa. Dal momento che 1013,25 mbar = 101 325 Pa = 1013,25 hPa, si ha un'identità tra l'ettopascal ed il millibar. Monti, Lanceni, Soldavini e Mascia Variazione della pressione con l’altitudine A causa della comprimibilità dell'aria sotto il proprio peso la diminuzione della pressione atmosferica con la quota sul livello del mare non è lineare come nei liquidi, ma diminuisce in modo esponenziale (in prima approssimazione). Vari fattori come le condizioni atmosferiche e la latitudine influenzano il suo valore, la NASA ha compilato valori medi per tutte le parti del mondo. La seguente tabella fornisce i valori indicativi della pressione, in percentuali di una atmosfera, in funzione dell'altitudine. Altitudine Percentuale in metri di 1 atm 1.000 88,6 2.000 78,5 4.000 60,8 6.000 46,5 8.000 35,0 10.000 26,0 15.000 11,5 20.000 6,9 30.000 1,2 48.500 0,1 69.400 0,01 Esempio di variazione di pressione: se si chiude ermeticamente una bottiglia in montagna arrivati al mare essa di schiaccia per la differenza di pression Variazione della pressione con la temperatura La pressione atmosferica è influenzata dalla temperatura dell'aria. Essa diminuisce con l'aumentare della temperatura poiché l'atmosfera, riscaldandosi, tende a dilatarsi diventando meno densa e più leggera a parità di volume occupato. Di conseguenza il minore peso della massa d'aria calda riduce la pressione della colonna d'aria e quindi si avrà una più bassa pressione atmosferica rispetto alle ore precedenti. Al contrario, quando l'aria si raffredda aumenta la propria densità ed il maggiore peso della massa d'aria aumenterà la pressione atmosferica. Localmente, con tempo stabile quindi, la pressione atmosferica varierà nell'arco delle 24 ore anche a seconda delle variazioni di temperatura tra il giorno e la notte. I valori locali della pressione, considerati a se stanti, non hanno significato di prognosi; lo hanno invece se confrontati con i valori simultaneamente rilevati nelle zone adiacenti per mettere in risalto le aree di bassa pressione (brutto tempo) o di alta pressione (bel tempo). Localmente solo cambiamenti repentini dei valori di pressione (ovvero cambiamenti di pressione più rapidi rispetto a quelli relativi alla temperatura) sono indice di modifiche Monti, Lanceni, Soldavini e Mascia Variazione della pressione con l'umidità Anche l'umidità contenuta nell'aria influenza il valore della pressione atmosferica. La presenza di molecole di vapore acqueo, (H2O), sostituisce (ruba lo spazio) con molecole leggere (H2 in particolare) quelle più pesanti e principalmente quelle d'azoto (78% dell'aria è costituito da questo elemento). Da ciò deriva che più l'aria è umida più risulterà leggera e di conseguenza si avrà una minor pressione atmosferica (bassa pressione). Questo d'altronde è uno dei princìpi di formazione dei cicloni tropicali. Al contrario, aria più secca sarà anche più pesante e quindi, esercitando un peso maggiore determinerà un aumento della pressione atmosferica. Variazione della pressione con la temperatura La pressione atmosferica è influenzata dalla temperatura dell'aria. Essa diminuisce con l'aumentare della temperatura poiché l'atmosfera, riscaldandosi, tende a dilatarsi diventando meno densa e più leggera a parità di volume occupato. Di conseguenza il minore peso della massa d'aria calda riduce la pressione della colonna d'aria e quindi si avrà una più bassa pressione atmosferica rispetto alle ore precedenti. Al contrario, quando l'aria si raffredda aumenta la propria densità ed il maggiore peso della massa d'aria aumenterà la pressione atmosferica. Localmente, con tempo stabile quindi, la pressione atmosferica varierà nell'arco delle 24 ore anche a seconda delle variazioni di temperatura tra il giorno e la notte. I valori locali della pressione, considerati a se stanti, non hanno significato di prognosi; lo hanno invece se confrontati con i valori simultaneamente rilevati nelle zone adiacenti per mettere in risalto le aree di bassa pressione (brutto tempo) o di alta pressione (bel tempo). Localmente solo cambiamenti repentini dei valori di pressione (ovvero cambiamenti di pressione più rapidi rispetto a quelli relativi alla temperatura) sono indice di modifiche Variazione della pressione con l'umidità Anche l'umidità contenuta nell'aria influenza il valore della pressione atmosferica. La presenza di molecole di vapore acqueo, (H2O), sostituisce (ruba lo spazio) con molecole leggere (H2 in particolare) quelle più pesanti e principalmente quelle d'azoto (78% dell'aria è costituito da questo elemento). Da ciò deriva che più l'aria è umida più risulterà leggera e di conseguenza si avrà una minor pressione atmosferica (bassa pressione). Questo d'altronde è uno dei princìpi di formazione dei cicloni tropicali. Al contrario, aria più secca sarà anche più pesante e quindi, esercitando un peso maggiore determinerà un aumento della pressione atmosferica. Le Radiazioni Solari Definizione: La radiazione solare è l'energia radiante emessa nello spazio interplanetario dal Sole, generata a partire dalle reazioni termonucleari di fusione che avvengono nel nucleo solare e che producono radiazioni elettromagnetiche a varie frequenze o lunghezze d'onda, le quali si propagano poi nello spazio alle velocità tipiche di queste onde. Ogni forma di vita sulla Terra viene mantenuta dal flusso energetico solare che penetra nella biosfera; l'energia utilizzata per la formazione ed il mantenimento della biomassa è l'1% della radiazione totale in arrivo. La radiazione ha un'influenza diretta sulla temperatura dell'aria e del terreno e sul processo di evapotraspirazione (consiste nella quantità d'acqua che dal terreno passa nell'aria allo stato di vapore per effetto congiunto della traspirazione, attraverso le piante, e dell'evaporazione, direttamente dal terreno), ed indiretta sul valore dell'umidità atmosferica, sul movimento delle masse d'aria e sulle precipitazioni. Monti, Lanceni, Soldavini e Mascia La quantità totale di radiazione emessa dal Sole nell'unità di tempo, nell'unità di superficie e misurata alle soglie esterne dell'atmosfera, valore pressoché costante nel tempo, è detta costante solare. Caratteristiche La radiazione solare non è concentrata su una sola frequenza, ma è distribuita su un ampio spettro di ampiezza non costante con la forma di una campana com'è lo spettro tipico di un corpo nero col quale la sorgente solare è modellizzata. Il massimo di radiazione è centrato nella banda della radiazione visibile o luce col picco ai 500 nm fuori dall'atmosfera terrestre in base alla legge di Wien, nel Ciano-verde. La banda di radiazioni fotosinteticamente attive (PAR) va dai 400 ai 700 nm, corrisponde alla radiazione visibile ed è pari al 41% della radiazione totale. All'interno del PAR esistono sottobande con radiazioni: blu-violette, (400-490 nm), assorbite dai pigmenti, con azione sulla fioritura, sintesi proteica, effetti fototropici, medio effetto sulla fotosintesi; verdi (490-560 nm), le meno attive fotosinteticamente; gialle (560-590 nm); rosso-arancio (590-700 nm), molto attive per la fotosintesi. La colorazione delle piante è tale proprio in virtù del fatto che il verde è colore complementare al rosso, e quindi è in grado di catturare queste bande dello spettro elettromagnetico. Oltre alla radiazione visibile una componente energeticamente minoritara, ma comunque degna di nota per i loro effetti è costituita dagli infrarossi e soprattutto dai raggi ultravioletti. Nell'attraversare l'atmosfera la radiazione solare subisce fenomeni di riflessione, rifrazione, assorbimento, diffusione ad opera dei vari gas atmosferici in misura variabile in funzione della frequenza, così che al suolo lo spettro solare risulta irregolare rispetto a quello rilevato alle soglie esterne dell'atmosfera (TOA) con presenza di tipiche bande di assorbimento o riflessione. Legge di Wien Intensità di emissione del corpo nero in funzione della lunghezza d'onda per varie temperature (assolute). Monti, Lanceni, Soldavini e Mascia La legge di Wien, detta anche legge dello spostamento di Wien, è una legge sperimentale che esprime la relazione fra la radiazione emessa da un corpo nero e da una massa generica, la temperatura e la lunghezza d'onda massima. Fu scritta dal fisico tedesco Wilhelm Wien nel 1893. , dove: (valore raccomandato dal CODATA nel 2002) viene detta costante dello spostamento di Wien ( dove ed è detta seconda costante di radiazione). è la temperatura assoluta, in kelvin, della sorgente (corpo nero); è lunghezza d'onda espressa in metri per la quale è massima la radiazione emessa dal corpo (non è quindi la massima lunghezza d'onda da questo irradiata) [1]. La legge di Wien spiega come la densità di energia emessa in funzione della frequenza o della lunghezza d'onda da parte di un corpo nero ad una certa temperatura, mostri un picco che si sposta verso le alte frequenze all'aumentare della temperatura stessa. La massima energia irradiata da un corpo cresce con la sua temperatura e la frequenza minima delle onde da questo emesse, e quindi, si ha in corrispondenza di una lunghezza d'onda massima. La relazione, quindi, non esprime un legame lineare fra temperatura, energia e frequenza d'onda, vero solo per i valori massimi di energia e minimi di frequenza, non per l'intero dominio delle due grandezze. All'aumentare della temperatura il massimo di emissione si sposta verso lunghezze d'onda minori e quindi energie maggiori. Se ne deduce che al variare della temperatura del corpo varia il colore! Introduciamo quindi il concetto di temperatura di colore, quale la temperatura cui corrisponde un ben determinato massimo di emissione. Questo è per esempio il metodo utilizzato per capire quale sia la temperatura di forni particolarmente potenti per i quali è chiaramente impossibile pensare all'utilizzo di un termometro. In pratica, più caldo è un oggetto, più corta è la lunghezza d'onda a cui emetterà radiazione. Per esempio, la temperatura superficiale del Sole è di 5777 K, il che dà un picco a 501.6 nm (5016 Angstrom) nel Ciano-verde. Come si può vedere nell'articolo sul colore, questa lunghezza d'onda non è al centro dello spettro visibile, poiché quest'ultimo è anche il risultato della deflessione della luce da parte dell'atmosfera terrestre la quale rende lo spettro solare meno presente delle "componenti blu" (viola,indaco,blu,ciano,verde) . Una lampadina ha un filamento luminoso con una temperatura leggermente più bassa, che risulta in un'emissione di luce gialla, mentre un oggetto che si trovi al "calor rosso" è ancora più freddo. Bilancio della radiazione La Terra riceve dal Sole 1366 W/m2 (costante solare). Questa è riferita al piano, occorre quindi considerare che sulla terra colpisce una calotta sferica per 1440 minuti, riducendosi del 75%. L'atmosfera filtra in una certa misura i raggi solari come fa ogni corpo provocando: una riflessione dei raggi dovuta all'albedo; un assorbimento che ne provoca un aumento di temperatura, a seguito del quale riemette radiazioni in accordo con la legge di Wien. circa metà della radiazione attraversa invece l'atmosfera senza modificazioni, e prende il nome di radiazione netta. Metà della radiazione netta contribuisce infine all'evaporazione delle masse d'acqua, di conseguenza l'energia disponibile è circa un quarto di quella complessivamente emessa. Monti, Lanceni, Soldavini e Mascia La stratosfera assorbe i raggi ultravioletti grazie all'ozono (O3; assorbe 200-300 nm), la troposfera riflette, assorbe e diffonde l'infrarosso grazie al vapore acqueo e alla CO2. L'azione di filtro delle bande alle lunghezze d'onda dell'ultravioletto, per la maggior parte letali, è essenziale per lo sviluppo della vita. Albedo È il coefficiente di riflessione c. I valori di c sono di solito compresi tra 0 e 1 oppure sono espressi in percentuale. È data dal rapporto tra l'energia radiante riflessa da una superficie rispetto l'energia incidente. La Terra ha un valore medio del 40% (c = 0,4) Alla quota di albedo terrestre si aggiungono le radiazioni riflesse dalle particelle atmosferiche verso lo spazio. Radiazione diffusa Detta anche indiretta, rappresenta quella quota di radiazione che ha colpito almeno una particella cambiando angolo di incidenza e che arriva comunque al suolo perché verso esso indirizzata. Aumenta relativamente alla totale in cieli nuvolosi. In particolare lo scattering di Rayleigh dello componente blu della radiazione solare è responsabile del colore blu del cielo. Radiazione assorbita È quella radiazione che ha incontrato un ostacolo qualsiasi al quale ha ceduto tutta o una parte della propria energia. L'Energia che non arriva alla superficie della terra si dice estinta ed è formata dalla radiazione assorbita, la radiazione riflessa e la radiazione diffusa nello spazio. Secondo la legge di Lambert la quantità di radiazioni che colpisce l'unità di superficie è proporzionale al coseno dell'angolo d'incidenza: Si ha la massima quantità con incidenza perpendicolare, all'aumentare dell'angolo aumenta sia la superficie colpita dalla stessa quantità di radiazioni che lo spessore dell'atmosfera attraversato da questi. Ciò crea le variazioni d'irraggiamento giornaliere, annuali e latitudinali. Applicazioni L'energia associata alla radiazione solare (energia solare) può essere sfruttata a livello tecnologico per produrre energia (termica o elettrica) attraverso varie tecnologie solari quali pannello solare termico, fotovoltaico e solare termodinamico ed utilizzata nelle applicazioni umane. La costante solare è la quantità di radiazione che arriva sulla Terra dal Sole per potenza e per unità di tempo, misurata sulla superficie Monti, Lanceni, Soldavini e Mascia superiore dell'atmosfera terrestre, su un piano perpendicolare ai raggi. La costante solare include (somma) tutte le frequenze dello spettro della radiazione solare, non soltanto quelle della banda visibile. Essa, assieme alla magnitudine apparente del Sole, pari a -26,8, è uno dei valori indicativi dello splendore apparente del Sole. Tuttavia la costante è un valore più corretto, perché la magnitudine apparente misura la luminosità della nostra stella solo nello spettro visibile. Le misure più recenti compiute dai satelliti forniscono un valore di 1.367 W/m², anche se può variare di circa il 6,9% durante l'anno - da circa 1.412 W/m² a gennaio a 1.321 W/m² a luglio, a causa della variazione della distanza della terra dal sole, oltre ad una lieve variazione della luminanza solare di poche parti su mille da un giorno all'altro. Per l'intero globo terrestre, che ha una sezione di taglio di 127.400.000 km², la potenza fornita dall'energia solare è di 1.740 × 1017 Watt, con una variazione del +/- 3,5%. Di conseguenza, tenuto conto della superficie sferica del nostro pianeta, la potenza solare che viene indirizzata sulla Terra ha un valore di circa 174 × 1015 W, ossia di 174 PW. In altri termini, l'energia luminosa arriva sulla Terra al ritmo di 174 PW. Il diametro angolare della Terra vista dal Sole è circa 1/11 000 rad, e l'angolo solido corrispondente a questo valore è di circa 1/140 000 000 sr. Se ne deduce che il Sole emette più o meno 2 miliardi di volte la quantità di radiazione che riceve la Terra, cioè circa 3,86 × 1026W. L'enorme quantità di energia solare che arriva alle soglie dell'atmosfera non arriva tutta sulla superficie terrestre, ma subisce fenomeni di attenuazione, riflessione, scattering nel percorso verso il suolo. Infatti circa il 40% della radiazione viene assorbita o riflessa dalle nubi ed il 15% viene assorbita dall'atmsfera stessa; arriva al suolo, quindi, circa il 45% della radiazione (78 PW). Al di là delle variazioni sopraesposte, la costante solare tuttavia non è rigorosamente costante, ma varia a seconda dell'attività delle macchie solari. Si presume, ma non ancora scientificamente dimostrato, sia una Monti, Lanceni, Soldavini e Mascia delle cause principali di cambiamenti climatici a lungo termine ovvero a scala ultrasecolare, mentre influisce in maniera relativamente piccola sui cambiamenti climatici a breve termine (decadale) (variazioni di appena lo 0,1%). Storia Nel 1884 Samuel Pierpont Langley cercò di stimare il valore della costante da Monte Whitney in California, cercando di rimuovere gli effetti dell'assorbimento atmosferico effettuando misurazioni in diversi momenti del giorno. Ottenne il valore decisamente errato di 2903 W/m², probabilmente a causa di qualche errore matematico. Tra il 1902 e il 1957, le misure effettuate da Charles Greeley Abbot e da altri a diverse altitudini ottennero un valore compreso fra 1322 e 1465 W/m². Samuel Pierpont Langley Samuel Pierpont Langley (Roxbury, 22 agosto 1834 – Aiken, 27 febbraio 1906) è stato un pioniere dell'aviazione statunitense.Egli fu un precursore dell'aeronautica, ed il suo tentativo di far volare mezzi più pesanti dell'aria precedette quello dei fratelli Wright. Sfortunatamente per lui, fu anche il protagonista di un insuccesso che ebbe molta risonanza presso la stampa americana dell'epoca, quando un suo aereo, l'Aerodrome, pilotato da Manly si schiantò durante il decollo da una nave sul fiume Potomac, senza conseguenza per il pilota.Samuel Langley (a destra) e Charles M. Manly (il pilota dei suoi velivoli sperimentali) in una foto dell'epoca In effetti, questo insuccesso era stato preceduto da una serie di tentativi andati a buon fine con aerei senza pilota, ad elastico o a vapore. In particolare, il 6 maggio 1896 il prototipo n. 5 catapultato da una nave sul fiume Potomac percorse più di 400 m. Successivamente, l'11 novembre, il prototipo n. 6 percorse più di 1 600 m. In effetti, avuta conoscenza da Octave Chanute, altro pioniere dell'aviazione, riguardo ai tentativi dei Wright, tentò più volte di contattarli per collaborare con loro, ma i Wright erano molto restii a condividere le loro esperienze, e la cosa non ebbe seguito.Primo fallimento dell'Aerodrome e del suo pilota nelle acque del fiume Potomac, il 7 ottobre 1903 Langley ebbe anche dei finanziamenti governativi, per $50.000 dal Ministero della Guerra, e dallo Smithsonian Institute per altri $20.000, che lo aiutarono a costruire i successivi prototipi, che però furono i protagonisti di due consecutivi incidenti con il prototipo n.7, il 7 ottobre e l'8 dicembre 1903. Il primo vide l'Aerodrome toccare un cavo e precipitare nel fiume, mentre nel secondo l'aereo si spezzò in due durante il lancio. L'aereo, propulso da un motore a combustione interna, aveva una potenza di molto superiore a quella del Flyer I (50 hp contro 12), ma i due insuccessi lo condannarono, anche se il motore venne definito il maggior contributo del progetto alla storia dell'aviazione. Riprese il volo solo nel 1914 ai comandi di Glenn Curtiss, solo per appoggiare una richiesta legale di rigetto del brevetto che nel frattempo i fratelli Wright avevano ottenuto sull'aereo, e che venne respinta dalla corte competente.