Dispensa: La contabilità gestionale e le sue finalità

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La contabilità
gestionale
Prof. Sartirana
La contabilità gestionale
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E’ chiamata anche “contabilità industriale”
Contrariamente alla contabilità generale ha per
oggetto i FATTI INTERNI di gestione e non i fatti
esterni
Analizza, misura, rileva, imputa costi e ricavi
Misura i costi imputabili ad ogni prodotto
Rileva i costi dei fattori produttivi nel momento in
cui questi vengono utilizzati
Tra la contabilità generale e quella
gestionale ci sono grandi differenze:
CONTABILITA’ GENERALE

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
Rileva i fatti esterni di
gestione
Rileva costi e ricavi per
tipologia
Viene tenuta tramite
l’utilizzo di un sistema
contabile
CONTABILITA’ GESTIONALE



Analizza i fatti interni di
gestione
Rileva costi e ricavi per
destinazione (imputandoli
ai prodotti ai quali si
riferiscono)
Viene tenuta tramite
l’utilizzo di prospetti e
tabelle


1.
2.
Il costo dei prodotti fabbricati è una
informazione importantissima in quanto
permette di fissare un prezzo corretto.
Se l’azienda non riesce a calcolare
correttamente il costo dei propri prodotti le
conseguenze possono essere molto gravi:
Se l’azienda imponesse un prezzo troppo alto
rispetto al costo effettivo dei propri prodotti
subirebbe una contrazione delle vendite
Se l’azienda imponesse un prezzo troppo
basso rispetto al costo effettivo dei prodotti
non riuscirebbe a guadagnare abbastanza per
remunerare i fattori produttivi impiegati o
addirittura sosterrebbe delle perdite
L’oggetto di misurazione…



E’ chiamato anche
“oggetto di calcolo”
E’ l’entità di cui si
vuole conoscere il
costo
Può essere un
prodotto, un lotto di
produzione oppure
una commessa
La classificazione dei costi
E’ possibile classificare i costi sostenuti dall’azienda in base a seguenti criteri
A seconda dei dati in base ai quali si calcolano, i costi si distinguono in:


Costi standard: determinati sulla base di dati
statistici generali (es. i costi che normalmente
vengono sostenuti da una azienda con un
determinato sistema produttivo)
Costi effettivi: determinati con riferimento ad una
specifica produzione (es. la produzione
effettuata dall’azienda Alfa spa nel 2008)
A seconda del variare dei costi al variare dei volumi di
produzione possiamo distinguere



Costi fissi: non variano al variare della produzione (es. l’
affitto di un macchinario non cambia se produco pochi o
molti prodotti)
Costi variabili: variano al variare dei volumi di produzione
(es. i costi delle materie prime sono tanto più alti quanto
più alto è il numero dei prodotti da fabbricare)
Costi semifissi: sono composti da una componente fissa,
ma in parte possono variare (es. la bolletta telefonica
può prevedere un canone fisso da pagarsi in ogni caso
in aggiunta ad un importo che varia a seconda della
durate delle telefonate effettuate)
A seconda dell’imputabilità dei costi ad un dato oggetto
possiamo distinguere:



Costi specifici: costi dei fattori produttivi
impiegati per produrre esclusivamente un
prodotto (materie prime)
Costi comuni: costi di fattori produttivi e altre
attività produttive impiegate per produrre due o
più prodotti (ammortamento di un macchinario
che viene usato per produrre il prodotto A ed il
prodotto B
Costi generali: costi sostenuti per l’impresa nel
suo complesso che non hanno quindi stretta
correlazione con uno o più prodotti specifici (es.
vigilanza, pulizia ecc)
A seconda del modo con cui i costi dei fattori produttivi
possono essere imputati ai singoli prodotti possiamo
distinguere
Costi diretti: imputabili ai prodotti in modo
immediato senza bisogno di ripartirli (es.
manodopera diretta, costi delle materie
prime)
 Costi indiretti: imputabili ai prodotti solo
effettuando un riparto in base ad un
criterio di riparto (es. manodopera
indiretta, materie di consumo ecc)

E’ possibile sintetizzare le ultime
due classificazioni come segue:
Costi diretti
Costi specifici
Costi indiretti
Costi comuni
Costi generali
A seconda degli effetti delle decisioni aziendali possiamo
distinguere



Costi cessanti: costi che non vengono più sostenuti in
seguito all’attuazione della decisione dei manager (es.
se si decidere di vendere un impianto non si sosterranno
più i costi che l’impianto generava)
Costi emergenti: nuovi costi che verranno sostenuti in
seguito all’attuazione della decisione dei manager (es.
se si assume un dipendente si sosterranno costi per
salari e stipendi ed oneri sociali)
Costi differenziali: sono incrementi o decrementi di costi
che comunque già si sostenevano anche prima
dell’attuazione della decisione dei manager (es. se si
assume un nuovo dipendente in aggiunta ad altri già
precedentemente assunti si andranno ad incrementare i
costi del personale, che però già da prima venivano
sostenuti dall’azienda)
A seconda della possibilità
materiale di eliminare determinati
costi possiamo distinguere
Costi evitabili : sono costi che è possibile
evitare quando si smette di produrre un
determinato bene (es. costi delle materie
prime)
 Costi inevitabili: sono costi che non
possono essere evitati anche se si smette
di produrre il bene (es. affitto della sede)

A seconda della funzione aziendale alla quale si riferiscono
è possibile distinguere
Costi di produzione
 Costi di vendita
 Costi amministrativi
 Costi finanziari
 Costi tributari

A seconda dei fattori produttivi a cui si riferiscono è
possibile distinguere
Costi reali: costi effettivamente sostenuti
dall’azienda per procurarsi i fattori
produttivi sul mercato
 Costi figurativi: costi che l’azienda
sosterrebbe se dovesse procurarsi sul
mercato quei fattori produttivi che in realtà
sono stati messi a disposizione
gratuitamente dai soci

A seconda del momento in cui vengono rilevati è possibile
distinguere
Costi preventivi: costi che si prevede di
sostenere per la produzione dei prodotti
calcolati prima che la produzione venga
effettuata sulla base dei costi standard
 Costi consuntivi: costi effettivamente
sostenuti e rilevati durante la produzione

Esistono vari metodi per la gestione della
contabilità industriale tra cui…
La break even analysis
 La contabilità industriale
direct costing
 La contabilità industriale full
costing

Ognuno di questi metodi si basa su determinati presupposti ed è più o meno
indicato ad analizzare i costi aziendali a seconda della tipologia di azienda di
riferimento ed al suo assetto produttivo
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