modifiche ed integrazioni al regolamento di organizzazione aziendale

Regione Toscana
AZIENDA USL 1 MASSA e CARRARA
Via Don Minzoni, 3 – 54033 Carrara
DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE
assunta ai sensi dell’art. 36 della L.R.T. 24/02/2005 n. 40
N. 5 del 12/01/2015
Struttura Organizzativa proponente: DIREZIONE GENERALE
Responsabile del procedimento : Dott.ssa Maria Teresa De Lauretis
Il Dirigente con la sottoscrizione del presente atto, a seguito dell’istruttoria effettuata,
attesta che l’atto è legittimo nella forma e nella sostanza.
Il Dirigente proponente
Dott.ssa Maria Teresa De Lauretis
OGGETTO: MODIFICHE ED INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO DI
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (DELIBERE N. 27 DEL 28.01.2013 E N.
207 DEL 21.06.2013): APPROVAZIONE DEL NUOVO TESTO E DEGLI
ORGANIGRAMMI.
Oggetto: Modifiche ed integrazioni al regolamento di organizzazione aziendale
(Delibere n. 27 del 28.01.2013 e n. 207 del 21.06.2013): approvazione del
nuovo testo coordinato e degli organigrammi.
IL DIRETTORE GENERALE
RICHIAMATA la propria delibera n. 27 del 28 gennaio 2013, così come integrata dalla
successiva n. 207 del 21 giugno 2013, concernente l’adozione del regolamento interno di
organizzazione aziendale;
CONSIDERATO che dopo più di un anno dall’avvio della nuova organizzazione, questa
Direzione (organo di governo) ha ritenuto necessaria una manutenzione e revisione della
stessa per adeguarla alle mutate esigenze aziendali;
VISTA la proposta elaborata nella scorsa primavera e sottoposta all’attenzione del
Consiglio dei Sanitari (organismo consultivo su base elettiva disciplinato dagli articoli 44 e
ss. della LRT n. 40/2005) e del Collegio di Direzione (organo aziendale che concorre al
governo delle attività cliniche previsto dall’art. 17 del D.Lgs. 502/92 e dall’art. 48 della LRT
n. 40/2005);
RIPEPILOGATE brevemente come segue le proposte sottoposte all’esame del Consiglio
dei Sanitari e del Collegio di Direzione:
1. istituzione di una struttura semplice dipartimentale di Neonatologia all’interno del
Dipartimento Materno Infantile;
2. istituzione di una struttura semplice dipartimentale di Radiochirurgia Vascolare
all’interno del Settore Dipartimentale della Diagnostica per Immagini, quale unità
interdipartimentale a cui afferiscono sia il Dipartimento Chirurgico, sia il Dipartimento
Diagnostico;
3. istituzione di una struttura semplice dipartimentale per la Gestione del Blocco
Operatorio del Presidio Ospedaliero delle Apuane (da affidare ad un dirigente medico
clinico in grado di gestirne l’operatività) all’interno del Dipartimento Direzione Medica
dei Presidi Ospedalieri;
4. Variazione delle denominazioni delle Strutture Semplici Dipartimentali di: Endoscopia
Digestiva (Dipartimento Area Medica) in “Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva”;
Nutrizione Clinica (Dipartimento Oncologico) in “Nutrizione Clinica e Dietetica”;
“Coordinamento Trapianti” (Dipartimento Direzione Medica PP.OO.) in “Donazione
Organi e Tessuti”; ricollocazione di questa ultima SSD (Donazione Organi e Tessuti) dal
Dipartimento Direzione Medica PP.OO. al Dipartimento dello Staff della Direzione;
collocamento dei “Medici Autorizzati” nel medesimo Staff in proiezione alla U.O.
Prevenzione e Protezione dai Rischi;
5. Variazione dell’afferenza dipartimentale della U.O. Epidemiologia: dal Dipartimento
dello Staff della Direzione al Dipartimento della Prevenzione;
6. Adeguamento alla normativa regionale del regolamento di organizzazione del
Dipartimento della Prevenzione;
7. Variazione dell’afferenza dipartimentale della U.O. Anatomia Patologica: dal
Dipartimento della Diagnostica (Settore Dipartimentale della Medicina di Laboratorio) al
Dipartimento Oncologico;
ACCERTATO che il Collegio di Direzione, nella seduta del 14 luglio 2014, ha approvato
tutte le modifiche sopra proposte;
ACCERTATO, altresì, che il Consiglio dei Sanitari (sedute del 17 giugno e del 27 giugno
2014) ha espresso parere negativo sulle proposte previste al punto 5 (Epidemiologia) ed al
punto 7 (Anatomia Patologica);
VALUTATO OPPORTUNO, relativamente alla proposta n. 1, dopo aver preso atto del
dibattito all’interno del Consiglio dei sanitari e tenuto conto delle comunicazioni pervenute
sia dal Direttore della U.O. Pediatria, sia dal personale del Dipartimento Materno Infantile,
di dover evitare l’istituzione di una sezione autonoma dipartimentale costituendo invece
una sezione semplice di Neonatologia dipendente direttamente dalla stessa U.O. di
Pediatria. Pur restando valide le ragioni e le finalità dell’originaria proposta, qui sotto
riepilogate, che trovavano fondamento nel numero di parti annuali, circa 1.800, per effetto
del superamento, nel tempo, dei Punti Nascita di Fivizzano, Carrara e Pontremoli,
unitamente alla capacità attrattiva nei confronti delle zone limitrofe, con una percentuale
del 10% di gravidanze ad alto rischio, e tenendo conto che:
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
La peculiarità della disciplina richiede personale medico ed infermieristico dedicato
con competenze di alta specializzazione, costantemente aggiornato, per acquisire e
mantenere capacità manuali interventistiche ed abilità nella gestione di emergenze
di sala parto ed in reparto;
E’ necessario integrare le risorse specialistiche presenti in sala parto h/24
(ginecologo, ostetrica, anestesista, neonatologo) al fine di sfruttare al massimo le
sinergie derivanti dalla collaborazione multiprofessionale;
E’ necessario garantire il costante aggiornamento e revisione, secondo le linee
guida SIN ed internazionali, dei protocolli diagnostico-terapeutici per il trattamento
delle patologie del neonato afferenti ai centri di secondo livello assistenziale;
E’ necessario effettuare il costante controllo e revisione delle attrezzature presenti
in reparto con implementazione ed adozione di apparecchiature innovative per
l’assistenza al neonato patologico;
E’ necessario migliorare la messa in rete del reparto di neonatologia con quello di
terzo livello presente in Area Vasta Nord-Ovest presso l’Azienda OspedalieroUniversitaria Pisana e con i centri di riferimento regionali;
E’ da sfruttare la possibilità di offrire alla Fondazione Toscana Gabriele Monasterio
un riferimento specialistico neonatologico locale, anche in considerazione della
definitiva collocazione del Punto Nascita aziendale nell’Ospedale delle Apuane;
si ritiene che l’autonomia funzionale della neonatologia possa essere efficacemente
sviluppata con l’istituzione di una struttura semplice (sezione) all’interno della Struttura
Complessa di Pediatria con una scelta operativa in grado di garantire un indiscusso
miglioramento della qualità dell’offerta assistenziale assicurando l’integrazione e le
sinergie necessarie con le attività di pediatria. D’altronde, anche l’allegato “A” (Rete
materno infantile regionale) della Delibera di Giunta Regionale n. 784 del 2 agosto 2004
prevede, fra l’altro, che “Nel Punto Nascita di 2° livello, inserito in una Struttura complessa
di Pediatria di 2° livello, può essere prevista un’organizzazione funzionale specifica
dedicata all’assistenza neonatale”;
RICORDATO che, ai sensi dell’art. 46, comma 1, ultimo periodo, della Legge Regionale n.
40/2005, il direttore generale è tenuto a motivare i provvedimenti assunti in difformità dal
parere reso dal Consiglio dei Sanitari;
RITENUTO, con l’eccezione di cui alla proposta n. 1, di dover procedere a realizzare tutte
le altre modifiche proposte per le seguenti motivazioni:
punto 2 (SSD Radiochirurgia Vascolare)
Tale struttura, della quale è prevista la collocazione nel Dipartimento della Diagnostica
Ospedaliera, è in realtà una struttura a valenza interdipartimentale, infatti si prevede che
alla stessa afferiscano specialisti dell’U.O. Radiologia e dell’U.O. Chirurgia Vascolare già
presenti in Azienda. La proposta persegue le seguenti finalità:
 Migliorare l’integrazione delle risorse specialistiche, già attualmente collaboranti
-per l'esecuzione di procedure interventistiche endovascolari;
 Gestire l’implementazione e l’adozione dell’innovazione tecnologica nel settore
della Radiologia Interventistica e della Chirurgia Vascolare, al fine di mantenere un


livello elevato di performance assistenziale in coerenza con i criteri di
appropriatezza, efficacia ed efficienza;
Definire, d’intesa con l’U.O. Neurologia, i protocolli di attuazione di tecniche
selettive di trombolisi loco-regionale per il trattamento delle patologie
cerebrovascolari;
Costituire riferimento specialistico per i MMG nei percorsi assistenziali ospedaleterritorio inerenti il paziente arteriopatico polidistrettuale, flebo-linfopatico e garantire
la completa attuazione di quanto previsto nella procedura aziendale inerente le
problematiche del piede diabetico.
Punto 3 (SSD Gestione Blocco Operatorio P.O. Apuane):
L’attivazione del nuovo ospedale comporterà il superamento di gran parte degli attuali
blocchi operatori, cambierà radicalmente le modalità d’uso delle sale operatorie, delle
modalità di programmazione chirurgica e dell’appropriatezza dell’accesso alle stesse.
Per governare razionalmente questo processo, massimizzando l’efficienza produttiva del
nuovo blocco operatorio, dovranno essere definiti e governati i criteri clinici prioritari di
accesso e la regolare attuazione di quanto previsto nello specifico regolamento aziendale.
La direzione di tale struttura sarà affidata ad Dirigente Medico Clinico in grado di gestirne
l’operatività.
Punto 4 (Variazione denominazioni di talune SSD e ricollocazioni organizzative varie)
Si modifica la denominazione delle Strutture Dipartimentali di Endoscopia Digestiva,
Nutrizione Clinica, Coordinamento Trapianti, rispettivamente in: Gastroenterologia ed
Endoscopia Digestiva, Nutrizione Clinica e Dietetica, Donazione Organi e Tessuti.
La motivazione deriva dall’individuazione di denominazioni più complete e corrette,
soprattutto in relazione alla tipologia delle funzioni già attualmente svolte dalle strutture
interessate.
Inoltre, la Struttura Dipartimentale Donazione Organi e Tessuti viene ricollocata nello Staff
della Direzione Aziendale, adeguando così la sua collocazione a quanto previsto dagli
specifici requisiti di autorizzazione della struttura (D.G.R. 271 del 31 marzo 2014 ed il
D.P.G.R. n. 1/R del 8 gennaio 2014, che modifica il DPGR n. 61/R del 24 dicembre 2010
(Regolamento di attuazione per l’Autorizzazione e l’Accreditamento – requisito
A1.2.08.02).
Si prevede l’inserimento dei cd. "Medici Autorizzati" nello Staff in proiezione alla U.O.
Prevenzione e Protezione dai Rischi: ciò in considerazione che si tratta di professionisti
appartenenti a specifiche U.O. per lo svolgimento della loro attività principale,
prospettando una loro collocazione in proiezione alla U.O. PPR per quanto attiene
specificatamente l'attività di medico autorizzato.
punto 5 (Epidemiologia):
La proposta, proveniente dallo stesso Dipartimento della Prevenzione, risulta coerente con
un percorso iniziato due anni fa e finalizzato a collocare funzionalmente le strutture
trasversali all'Azienda, che hanno come obiettivo quello di lavorare nella Prevenzione
Primaria, all'interno del Dipartimento di Prevenzione. La SSD Educazione alla Salute è
stata allocata con buoni risultati nel Dipartimento di Prevenzione e la U.O. Epidemiologia,
pur mantenendo valenze in tutti gli ambiti dell'attività dell'Azienda, vi passerà uscendo
dallo Staff della Direzione.
La proposta, inoltre, appare in linea con gli orientamenti regionali, infatti, già nell'Allegato
al PSR 2008-2010, è evidente quando con riferimento alla rete della prevenzione è
individuato, come punto strategico, “una forte integrazione funzionale tra le strutture
organizzative del Dipartimento della Prevenzione, i distretti e gli ospedali; in particolare si
individuano come interlocutori privilegiati i servizi di epidemiologia ed educazione alla
salute, affinché la ricerca e la misura dei rischi e dei danni nelle popolazioni esposte
indirizzino adeguatamente le iniziative di prevenzione”. Inoltre sempre, nello stesso
allegato, si esplicita che le strutture di igiene pubblica sono orientate come macroarea di
lavoro sempre più verso attività di valutazione del rischio e sorveglianza epidemiologica,
con attenzione all’emergenza di nuove patologie, privilegiando i ruoli formativi ed
informativi.
La Legge Regionale 81/2012 , che ha modificato la L.R. 40/2005, all'art. 67, punti n. 1 e n.
8, ribadisce questa linea di indirizzo:
punto n. 1: “In ciascuna azienda unità sanitaria locale il dipartimento della prevenzione è
la struttura preposta alla tutela della salute collettiva; il dipartimento, mediante azioni volte
ad individuare e prevenire i rischi presenti negli ambienti di vita e di lavoro, anche
attraverso attività di sorveglianza epidemiologica, persegue obiettivi di promozione della
salute, prevenzione delle malattie e miglioramento della qualità degli stili di vita.”
punto n. 8: “I dipartimenti della prevenzione possono svolgere in forma associata talune
prestazioni, secondo le modalità definite dai comitati di area vasta, sentito il comitato
tecnico di cui al comma 7. In particolare ai dipartimenti, eventualmente su scala
sovraziendale, viene ricondotta la funzione di sorveglianza epidemiologica”.
Tutti gli atti regionali successivi, D.G.R. n. 1235/2012 e D.G.R. n. 74/2014, non modificano
questo orientamento della Regione Toscana.
La discussione della Relazione Sanitaria nella precedente sessione del Consiglio dei
Sanitari (17/06/2014) ove si è rilevata l’opportunità di integrare maggiormente le
informazioni attinenti la Prevenzione, ha confermato la bontà della proposta aziendale di
inserimento organico dell’Epidemiologia nel medesimo Dipartimento della Prevenzione.
Né si può ritenere che il passaggio dell’epidemiologia nella prevenzione impedirebbe ai
professionisti titolari della funzione di esercitare attività libero professionale intramuraria
(convenzione su richiesta di terzi) giacché l’incompatibilità sussiste per coloro che
prestano la propria opera nel settore prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro,
ossia in uffici (leggasi Unità Funzionali) che svolgono attività di vigilanza ed ispezione: solo
in tal caso non è consentita (artt. 13 e 39 del D.Lgs. 81/2008) al dipendente di svolgere ad
alcun titolo e in alcuna parte del territorio nazionale attività di medico competente od altra
consulenza in sicurezza del lavoro. Ma, a ben vedere, la U.O. Epidemiologia, per sua
natura, non sarà inserita in alcuna Unità Funzionale del Dipartimento della Prevenzione,
bensì in Staff al medesimo dipartimento, al pari della SSD Educazione alla Salute ed alla
proiezione dell’assistenza infermieristica di comunità;
punto 6 (Dipartimento della Prevenzione)
Si sancisce definitivamente l’adeguamento (previsto dalla Delibera n. 207 del 21 giugno
2013) del regolamento di organizzazione aziendale alla normativa regionale sui
Dipartimenti della Prevenzione. Richiamata l’informativa diramata a maggio 2013 a tutti i
componenti del Collegio di Direzione e del Consiglio dei Sanitari (oltreché OO.SS. e RSU),
con cui si era confermata la necessità di provvedere ope legis alla modifica del testo
regolamentare approvato con delibera n. 27 del 28 gennaio 2013, trattandosi di
adeguamento dovuto già previsto dall’art. 10 della Legge Regionale n. 81/2012 e dalla
Delibera GRT n. 1235 del 28 dicembre 2012 (nonché dalla norma transitoria di cui all’art.
49 dell’originario regolamento stesso), si rammenta che la citata Legge Regionale 81
aveva stabilito una drastica revisione del Dipartimento della Prevenzione articolandolo
nelle seguenti Unità Funzionali a valenza aziendale:
a) igiene pubblica e della nutrizione;
b) sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare;
c) prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro;
d) medicina dello sport.
Quanto sopra ha comportato che le UU.OO. (strutture organizzative professionali
complesse) del Dipartimento per le varie discipline, siano in numero nettamente superiore
a quello delle Unità Funzionali e la circostanza ha imposto di ribadire la relazione fra
UU.OO. ed UU.FF. come da prospetto inserito nel nuovo organigramma del Dipartimento
della Prevenzione.
Per questo il regolamento di organizzazione prevede che il Responsabile dell’Unità
Funzionale, ossia della struttura organizzativa funzionale multiprofessionale a valenza
aziendale per la gestione coordinata delle attività di erogazione delle prestazioni
assistenziali e dei servizi sanitari della prevenzione, debba essere individuato fra i Direttori
delle UU.OO. (strutture organizzative professionali complesse) del Dipartimento, ove
esistenti.
Si rileva, quindi, che il sistema di relazione fra UU.FF. ed UU.OO. non può più prevedere
che le UU.FF., dal punto di vista organizzativo, corrispondano a strutture semplici giacché,
a parte la Medicina dello Sport, la responsabilità di un’Unità Funzionale, affidata ad uno
dei Direttori di U.O. di riferimento della medesima Unità funzionale, costituisce funzione
aggiuntiva rispetto a quella di direzione di struttura complessa, e non esclusiva, e può
essere revocata con provvedimento motivato del Direttore Generale.
Ne deriva che le pre esistenti Unità Funzionali, ossia quelle soppresse dal nuovo
regolamento, siano state comunque riconvertite assegnando ai rispettivi dirigenti i
corrispondenti incarichi professionali stabiliti dai contratti collettivi nazionali (artt. 27,
comma 1, lettera c, CCNL 08.06.2000) delle due Aree Dirigenziali (Area IV Medico
Veterinaria; Area III Sanitaria, Professionale, Tecnica Amministrativa), peraltro senza
arrecare alcuna penalizzazione delle professionalità esistenti, in quanto la normativa
regolamentare è stata preceduta da confronti sindacali (Dirigenza Medico Veterinaria
28.12.2011; Dirigenza SPTA 22.03.2012) che hanno definito la rivisitazione delle
graduazioni di funzioni dirigenziali prevedendo l’equiparazione di pesatura economica fra
alcuni incarichi di tipo gestionale (struttura) e taluni incarichi di natura prettamente
professionale, ciò ha consentito di introdurre anche il concetto di “setting”, richiamato nella
delibera regionale, conseguente alla trasformazione delle ex unità funzionali in incarichi
professionali pesati nella graduazione delle funzioni come strutture semplici.
punto 7 (Anatomia Patologica):
Nel vigente Regolamento questa U.O. è stata collocata nel Dipartimento della Diagnostica
Ospedaliera a seguito di modifica rispetto alla precedente collocazione nel Dipartimento
Oncologico. Tale strutturazione, pur avendo migliorato i rapporti organizzativi e di
collaborazione nel dipartimento di nuova assegnazione, in realtà non ha reso altrettanto
fluidi i processi ed i percorsi attinenti le molteplici attività della struttura a supporto delle
tematiche oncologiche. Questa proposta, di rivederne la collocazione dipartimentale,
scaturisce proprio dalla volontà di privilegiare questo ultimo rilevante aspetto ed in
coerenza con la volontà di razionalizzazione e snellimento dei processi aziendali, in
particolare quelli riferiti ai percorsi assistenziali complessi e multi professionali, quali
appunto quelli oncologici che vedono nell’ambito diagnostico della anatomia patologica
uno snodo strategico.
Si ribadisce la circostanza che era stata proprio questa Direzione, con delibera n. 27/2013,
a collocare nella medicina di laboratorio la U.O. Anatomia Patologica; pertanto la
variazione segue ad una esigenza rilevata alla concreta prova dei fatti;
RITENUTO, quindi, di dover approvare il nuovo regolamento di organizzazione aziendale
nel testo coordinato allegato alla presente quale parte integrante e sostanziale unitamente
agli organigrammi ivi acclusi ove sono riportate tutte le strutture organizzative;
VISTO il D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche ed integrazioni
“Riordino della disciplina in materia sanitaria”;
VISTA la Legge Regionale 24 febbraio 2005, n. 40 e successive modifiche ed integrazioni
“Disciplina del servizio sanitario regionale”;
VISTO l’art. 5, comma 2, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 nel testo
riformulato dall’art. 34, comma 1, del Decreto Legislativo n. 150 del 2009 e dall’art. 2,
comma 17, del Decreto Legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito in Legge 7 agosto 2012, n.
135;
SENTITO il parere favorevole del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario;
DELIBERA
1. di adottare, per motivazioni di cui in premessa, il nuovo testo coordinato del
regolamento di organizzazione aziendale come da testo allegato che costituisce parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione unitamente alle tabelle degli
organigrammi ivi acclusi con l’indicazione dettagliata delle strutture organizzative;
2. di dare atto che le nuove strutture organizzative saranno effettivamente attivate
solamente all’atto della nomina del rispettivo responsabile;
3. di assicurare le previste informative e diffusione del testo regolamentare coordinato e
degli organigrammi allegati;
4. di trasmettere copia del provvedimento entro 10 giorni al Collegio Sindacale ai sensi
dell’art. 42, comma 2, della Legge Regionale 24 febbraio 2005, n. 40 e ss. mm.;
IL DIRETTORE GENERALE
(Maria Teresa DE LAURETIS)
Direttore Amministrativo
Dott. Antoniojacopo FERNANDEZ _____________________
Direttore Sanitario
Dott. Maurizio DAL MASO
_____________________
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CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
La presente delibera viene posta in pubblicazione in data odierna e vi rimarrà per 15 giorni
consecutivi.
Carrara, 16.01.2015
F.to IL FUNZIONARIO ADDETTO
Termine di pubblicazione:
Carrara: 31.01.2015
F.to IL FUNZIONARIO ADDETTO
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CERTIFICATO DI IMMEDIATA ESECUTIVITA’
La presente delibera è esecutiva dalla data della sua adozione, a norma dell’art. 42,
comma 4 della L.R.T. n. 40 del 24.02.2005, essendo stata assunta, per urgenza, con
l’immediata eseguibilità.
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