C A R P E Personal D I E M Accessori ■ I colori di Emilio Pucci vestono la nuova penna a sfera di Omas. Spiritosa e accattivante ispira creatività, scorrevole e leggera diventa un perfetto strumento di scrittura. La penna, dalla forma cilindrica, è in resina termoplastica aerografata, il fondello in acciaio è inciso a diamante con la O di Omas. Un’edizione limitata in tre versioni. Prezzo: 250 euro. Info: 051.6027911 Orologi ■ Momodesign realizza per l’estate il simpatico e colorato orologio Jet. Impermeabile fino a cinque0 atmosfere, presenta una cassa in titanio larga 40 mm. Il particolare cinturino in gomma è impreziosito dal logo della casa produttrice e il quadrante dal design semplice permette una lettura chiara e veloce del tempo. Prezzo: 240 euro. Info: www.momodesign.com Stile ■ Colore e brio da indossare con la camicia da uomo weekend firmata Barbour. È realizzata in fresco tessuto cotone 100%. Il colletto botton down garantisce impeccabilità anche per questo modello dove la vivacità sobria e la fantasia elegante sono padrone. Prezzo: a partire da 90 euro. Info: 051.4161411 [email protected] Investire nella Qualità della Vita ■ ■ ■ Salute Introdotta anche in Italia una terapia soft per guarire il piede torto congenito nei bebè Sgambettare senza gesso Niente lesioni o ipotrofia con manipolazioni e bloccaggio con un sandalino di Elena Correggia U na tecnica «dolce» all’avanguardia per curare il piede torto, una grave deformità scheletrica congenita che rende difficile o impedisce di fatto la deambulazione. Si tratta della metodica inventata dal professor Raphaël Seringe dell’ospedale Saint Vincent de Paul di Parigi e da poco introdotta in Italia da Alessandra Novembri e Alessandro Pagliazzi, ortopedici pediatrici dell’ospedale Meyer di Firenze. «Se la tecnica tradizionale prevedeva l’utilizzo dell’ingessatura dalla coscia fino al piede su bambini piccolissimi (dai 15 giorni agli otto-dieci mesi circa), con conseguenti disagi specie se l’ingessatura era bilaterale», spiega la dottoressa Novembri, «questo nuovo sistema mira a raggiungere la correzione della posizione dell’articolazione secondo un approccio non più statico ma dinamico-funzionale, con manipolazioni abbinate al bloccaggio del piede mediante un sandalino composto da nove pezzi di cerotto e una placchetta di plastica come supporto». Il piede torto congenito è una patologia con probabili cause di origine genetica che si sviluppa in fase intra-uterina, colpisce due-tre bambini su 1.000 e si manifesta con maggior frequenza nei maschi. L’anomalia si definisce a partire dalla fine del secondo mese di gestazione ed è visibile già dalla prima ecografia, con un arresto della morfogenesi del piede. Si caratterizza per gradi crescenti di gravità e frequentemente comprende equinismo, cioè l’appoggio avviene solo sull’avampiede, varismo, ossia l’asse longitudinale del calcagno è deviato all’interno rispetto all’asse longitudinale della gamba, e supinazione, quando la pianta è rivolta verso l’interno e la punta del piede tende verso l’alto. La malformazione può essere aggra- vata inoltre da un fattore posizionale, se il bambino è piuttosto costretto nell’utero materno. Queste alterazioni dei rapporti fra le ossa che compongono il piede fanno assumere all’arto una posizione anomala e nella maggior parte dei casi solo il trattamento chirurgico teso ad allungare i tendini e liberare le articolazioni ha permesso finora di risolvere il problema. Con la nuova tecnica dolce, invece, il fisioterapista sblocca manualmente il piede con una serie di manipolazioni a giorni alterni, e poi fissa l’arto nella giusta posizione mettendo al bambino il sandalino. Il mantenimento posturale viene poi potenziato facendo indossare un tutore removibile (doccia di posizione) per alcune ore al giorno, se il paziente è piccolissimo, e successivamente solo durante la notte. «I vantaggi che ne conseguono appaiono notevoli», continua la dottoressa Novembri, «innanzitutto per quanto riguarda la qualità di vita del bambino: i problemi di ipotrofia del polpaccio e di eventuali lesioni cutanee connesse all’ingessatura sono evitati. Il piccolo è libero di muoversi e sgambettare senza costrizioni per varie ore al giorno, può fare il bagno, il suo piede cresce di più e senza la rigidità dovuta a un’immobilizzazione costante imposta dal gesso». Un altro beneficio importante è infine quello dell’efficacia del trattamento, che permette di ridurre il ricorso all’operazione chirurgica circa nella metà dei casi, con conseguente iter di guarigione più semplice e meno traumatico. In due anni circa all’ospedale Meyer di Firenze sono stati trattati con tale tecnica avanzata 68 bambini, di cui il 57% ha recuperato la funzionalità del piede senza bisogno di intervento. Proprio al Meyer a ottobre si terrà il secondo corso rivolto a fisioterapisti e medici ortopedici di tutta Italia, allo scopo di diffondere a livello nazionale la conoscenza e i conseguenti benefici del trattamento. (riproduzione riservata) ■ ■ Gusto Studio su gemelli mono ed eterozigoti ■ ■ Società Insolito festival annuale in Corea Meglio carne o pesce? La risposta è nei geni Tra musica e cultura si gioca con il fango di Galeazzo Santini N ei bambini la preferenza per la carne o per il pesce è già ben chiara fin dal momento della nascita. A questa conclusione è giunto uno studio britannico che ha esaminato le preferenze alimentari di 103 coppie di gemelli monozigoti e di 111 coppie di eterozigoti, tutti dello stesso sesso di un’età tra i quattro e i cinque anni. Gli scienziati dell’University College di Londra hanno fornito alle madri dei gemelli un elenco con 77 qualità di cibo e le hanno pregate di indica- re le preferenze dei propri figli. Nel caso dei gemelli monozigoti tutti hanno dimostrato una netta preferenza per la carne o il pesce. I ricercatori hanno quindi concluso che queste predilezioni sono di origine genetica. Per la verdura e i formaggi, invece, le differenze tra i gemelli sono risultate molto profonde, sia nel caso degli omozigoti sia in quello degli eterozigoti. In questo modo i ricercatori hanno confermato la saggezza popolare secondo la quale se i bambini non mangiano la verdura la colpa è dei genitori. (riproduzione riservata) di Andrea Torti L’ appuntamento è per il periodo tra il 15 e il 21 luglio prossimi, nella cittadina della Corea del Sud Boryeong, a 200 km da Seul. Qui in una sezione della spiaggia Daecheon, lunga 13 chilometri, si svolgerà, come ogni anno dal 1998, il festival del fango, il Boryeong Mud Festival (www.mudfestival. or.kr). Ufficialmente si tratta di una trovata di marketing per pubblicizzare prodotti cosmetici per la pelle basati sul fango locale ricco di minerali. Ma in realtà la maggior parte del milione e mezzo di visitatori è solo alla ricerca di un innocuo divertimento. Particolarmente interessanti sono le notti di apertura e chiusura del festival con eventi culturali, musicali e fuochi d’artificio. (riproduzione riservata) “ Lampi nel buio Bada alla strada dove metti il piede e tutte le tue vie siano ben rassodate Salomone ”