Insegnamento: Esperimentazioni di Fisica 1 11 CFU – SSD: FIS/01 (Fisica Sperimentale) Obiettivi formativi: formativi • Acquisire le competenze necessarie per l' esecuzione di misurazioni di grandezze fisiche e per valutare l’incertezza da attribuire alla misura. • Acquisire la capacità di eseguire un’analisi su basi statistiche dei dati sperimentali. • Acquisire manualità in laboratorio, nella esecuzione di semplici misure di meccanica e termodinamica. Modalità di erogazione di Esperimentazioni di Fisica 1 • Lezioni frontali in aula • Esercitazioni di Laboratorio in gruppi preferibilmente di 2 studenti. • L'esecuzione della esperienza di laboratorio e' completata da una relazione scritta (valutata). La frequenza del Laboratorio è obbligatoria. La valutazione delle relazioni di laboratorio contribuisce al voto finale d’esame. Esperimentazioni di Fisica 1 Modalità di Esame o Prova scritta (con soglia a 18/30) e o Prova Orale Si è ammessi all'esame se si e frequentato almeno il 60% delle Esercitazioni di Laboratorio Il voto di esame è la media del voto della Prova Orale, Prova Scritta e delle Relazioni sulle esperienze di Laboratorio (due punti in meno per ogni relazione non consegnata) Programma Preliminare - I 1. Grandezze Fisiche o Metodo Scientifico o Unità di Misura o Dimensioni Fisiche 2. Strumenti di Misura 3. Errori e Incertezza o Errori casuali e sistematici o Incertezza di Misura o Cause dell’Incertezza 4. Grafici e analisi grafica dei dati 5) Elementi di Probabilità e Statistica o Definizioni di probabilità – distribuzioni di probabilità o Statistica 6) Propagazione delle incertezze 7) Stime dei parametri. o Minimi quadrati o Massima verosimiglianza 8) Test del 2 9) Stima intervallare PROGRAMMA preliminare (II) ESPERIENZE DI LABORATORIO 1) Misura di lunghezze con calibro ventesimale, Palmer e sferometro 2) Misura della costante di una molla – Metodo statico – Metodo Dinamico 3) Misure in un piano inclinato 4) Misura della densità dei materiali. 5) Pendolo di torsione 6) Pendolo composto Testi di Riferimento -I 1. Cesare Bini “Lezioni di Statistica per la Fisica Sperimentale” Edizioni Nuova Cultura 2. Paolo Fornasini “The Uncertainty in Physical Measurements” Springer 3. Appunti del docente nel sito: webusers.fis.uniroma3.it/devincenzi/ 4. Sheldon M. Ross «Probabilità e statistica per l'ingegneria e le scienze», Apogeo 5. Taylor An Introduction to Error Analysis: The Study of Uncertainties in Physical Measurements. 2-nd edition 6. Jung Statistical Treatment of Experimental Data Testi di Riferimento -II Testi pubblicati da JCGM - Joint Committee for Guides in Metrology www.iso.org/sites/JCGM/JCGM-introduction.htm 1.JCGM 100:2008 – Evaluation of measurement data – Guide to expression of Uncertainty in Measurement. (GUM) 2.JCGM 200:2012 – International vocabulary of metrology – Basic and general concepts and associated terms (VIM) La Guida, citata anche come “GUM”, è stata preparata da un gruppo di esperti di metrologia nominati dal BIPM, IEC, ISO, e OIML. Le organizzazioni che hanno supportato lo sviluppo di questa guida e che la firmano sono: BIPM: Bureau International des Poids et Mesures IEC: International Electrotechnical Commission IFCC: International Federation of Clinical Chemistry** ISO: International Organization for Standardization IUPAC: International Union of Pure and Applied Chemistry IUPAP: International Union of Pure and Applied Physics OlML: International Organization of Legal Metrology http://www.bipm.org/utils/common/documents/jcgm/JCGM_100_2008_E.pdf Il Metodo Scientifico La Fisica è la scienza che studia i fenomeni naturali (l’etimo greco significa natura) cercando relazioni quantitative tra le grandezze fisiche in modo da potere stabilire leggi con cui comprendere il fenomeno studiato e prevedere le modalità di attuazione di fenomeni analoghi. La modalità principale per lo studio dei fenomeni naturali è la sperimentazione eseguita seguendo protocolli rigorosi che ne garantiscono l’affidabilità e la ripetibilità. In alcune discipline, a carattere prevalentemente osservativo (ad esempio l’astrofisica) la ripetibilità non è sempre facilmente ottenibile. L’insieme delle modalità con cui si eseguono gli esperimenti, si acquisiscono nuove conoscenze o si correggono quelle precedenti costituiscono il cosiddetto «metodo scientifico». . Finalità della sperimentazione La sperimentazione ha come scopo di modificare (o acquisire) lo stato di conoscenza su un particolare argomento. L’esperimento evidenzia un «EFFETTO»; l’obiettivo dello sperimentatore è arrivare a stabilire qual è la «CAUSA» più probabile che ha generato l’effetto. . La figura rappresenta in modo schematico come si accresce il grado di conoscenza: Una CAUSA genera un EFFETTO. Un EFFETTO è generato da molte CAUSE . Grandezze Fisiche Una grandezza fisica è la proprietà di un fenomeno, di un corpo o di una sostanza che può essere espressa quantitativamente (valore della grandezza fisica) nella forma di un numero e un’unità di misura e (se è il caso) da un riferimento Esempi: t=10 s, T=36.6 oC, Mhiggs=125 GeV/c2 (2.23 10-25 kg) JCGM 200:2012 International vocabulary of metrology – Basic and general concepts and associated terms (VIM) Definizione di Grandezze Fisiche Una caratteristica fondamentale di una grandezza fisica è che la sua definizione sia operativa. Ovvero si possa estrarre una serie di operazioni per effettuare una misurazione ottenendo un valore quantitativo della grandezza. Es. Def. di angolo in matematica Def. di angolo in fisica l R l R Grandezze Fisiche “intensive ed estensive” • Una grandezza estensiva (o additiva) è uguale alla somma di tale quantità per tutti i sottosistemi costitutivi; Esempi: il volume, la massa, la carica elettrica… • Una grandezza intensiva (o non additiva) è una proprietà indipendente dalla estensione del sistema; Esempi: la temperatura, la pressione, la densità… Che cosa è una Misurazione E’ il procedimento per ottenere sperimentalmente uno o più valori numerici («veri») (la misura) che possono essere attribuiti ad una grandezza fisica. Il «valore vero» di una grandezza è inconoscibile e quindi è un concetto astratto Le procedure per eseguire la misurazione variano a seconda che la grandezza fisica sia estensiva o intensiva. In generale la misurazione è soggetta ad imperfezioni che danno origine ad un errore nel risultato della misura. JCGM 200:2012 International vocabulary of metrology – Basic and general concepts and associated terms (VIM) Misurazioni Dirette Una grandezza estensiva G (ad esempio una lunghezza di una barra) può essere misurata direttamente tramite il confronto diretto con un’altra grandezza dello stesso tipo (U) che assumiamo come unità. La Misura X(G) sarà allora: X(G)= G/U e si scrive G=X U La misura diretta è un’operazione possibile solo per variabili estensive. Misurazioni dirette (esempio) Si ottiene una misura diretta paragonando in modo quantitativo il «misurando» con una grandezza della stessa specie considerata come unità di misura. G misurando → U unità → ... misura → L=9.15 U U U U (*) (*) Le grandezze estensive sono, per definizione, anche additive Misurazioni Indirette La misurazione indiretta di una grandezza fisica si ottiene tramite una relazione matematica tra la grandezza da misurare e altre che sono state misurate in modo diretto oppure le cui misure sono state già ottenute in modo indiretto. Esempi: Velocità, distanze astronomiche, temperatura Ovviamente la presenza di errori nelle grandezze misurate direttamente si «propaga» alla misura indiretta Esempi di misurazioni indirette • La grandezza indiretta velocità media v si misura dalla relazione matematica che lega le grandezze dello spazio percorso x nell’intervallo temporale t (entrambe possono essere misurate direttamente) • Distanza di una stella vicina • Una sostanza, ad es. il mercurio, aumenta le sue dimensioni lineari con la temperatura, per cui la misura della sua dimensione è legata alla temperatura: Grandezze Fisiche di Base e Derivate • La descrizione dei fenomeni fisici noti richiede l’uso di molte grandezze, estensive e intensive, collegate da relazioni matematiche. • In linea di principio si potrebbe assegnare un’unità di misura per ogni grandezza estensiva. Ma non è conveniente (Esempi: unità di velocità il km/h. o il Mach aeronautico) • Per semplificare le relazioni (ovvero ridurre il numero dei fattori di proporzionalità) è conveniente scegliere (arbitrariamente) le unità di un limitato numero di grandezze dette di base ; le unità delle altre grandezze che sono dette derivate deriveranno dalle relazioni matematiche che le definiscono. • Bastano 4 grandezze di base per descrivere tutte le grandezze fisiche (3 sono sufficienti per la meccanica). Grandezze Fisiche di Base e Derivate Esempi • Esempio 1. La velocità (il modulo) è definito dalla relazione: Scegliendo come grandezze di base lo spazio misurato in metri e il tempo misurato in secondi, il valore unitario della velocità è un metro al secondo (non ha un nome specifico). •Esempio 2. La forza (in modulo) è definita dalla relazione Scegliendo come grandezze di base lo spazio misurato in metri, il tempo misurato in secondi e la massa misurata in chilogrammi il valore unitario della forza è 1 chilogrammo per 1 metro su 1 secondo al quadrato che viene detto newton (simbolo: N). Sistemi di unità di Misura Costruzione di un sistema di unità di misura: 1. Scegliere una particolare partizione tra grandezze di base e grandezze derivate (Lunghezza, Tempo, Massa, velocità, accelerazione, Energia , Potenza , momento angolare,…) 2. Definire le unità standard per le grandezze di base Un sistema di unità di misura è detto: •Completo, quando tutte le grandezze possono essere dedotte da quelle di base •Coerente, quando tutte le relazioni matematiche che definiscono le grandezze derivate non contengono fattori di proporzionalità differenti dall'unità. •Decimale, quando tutti i multipli e sottomultipli delle unità sono potenze di 10.