Obiettivo: passare da 400 a oltre mille aziende

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Marchio «Trentino», il nuovo piano
Obiettivo: passare da 400
a oltre mille aziende
DOMENICO SARTORI
Ieri, Simone Masè, l'uomo che da Amsterdam, da manager de! colosso Heineken, ha inventato il «baffo Moretti»,
è riuscito a far impugnare la cravatta
di seta a Ugo Rossi, che ha recitato alla
perfezione la parte: una bella e pregiata
cravatta di seta vale quello che vale. Se
però la associ ad un brand di lusso, vale
molto di più. Banale e scontato? Sì, per
^assessore
Nel settore vino ci sono oggi
poche aziende che riportano
in etichetta il brand Trentino
Michele Ballapiccola
gli addetti ai lavori. Mica tanto, invece,
per un Trentino che sulla propria identità territoriale, anche visiva, ha fino ad
ora investito troppo poco in modo intelligente e coordinato.
Il lavoro di Simone Masè.
Masè, che la Giunta provinciale aveva
assunto in dicembre come dirigente per
internazionalizzare il sistema, incarico
da cui s'è poi dimesso dopo cinque mesi
per rimanere come consulente, ha rac-
colto ieri i frutti del suo lavoro. La Giunta Rossi ha infatti approvato il nuovo
piano che definisce la «strategia di
brand identity territoriale». Vuol dire
che, attraverso il logo «Trentino» e la
sua «Farfalla», il territorio, da oggi in
poi, sarà il valore primario da veicolare
e promuovere sia nella comunicazione
istituzionale della Provincia (mail, carta
da lettera e via elencando), sia- quello
che più conta- per tutte le azioni di marketing a sostegno delle imprese trentine.
Mica solo quelle turistiche, sia chiaro.
L'utilizzo del marchio.
Fino ad ora, per il marchio «Qualità
Trentino» la Provincia ha rilasciato 400
licenze d'uso: 197 per il settore turismo
e sport, 116 per il settore industria e artigianato, 58 per il settore cultura e formazione, 13 per il settore delle produzioni agroalimentari e 16 a soggetti istituzionali. Si tratta, ora, con il rilancio
del brand, di fare un salto di qualità e
di integrare, nelle strategie di marketing,
agricoltura, turismo e produzioni territoriali. L'obiettivo: passare dalle attuali
400 aziende ad oltre mille entro il 2017.
Un nuovo video nel mondo.
Tra le azioni territoriali, ci sono il nuovo
allestimento dei principali punti di ingresso in Trentino, la «brandizzazione»
dei sei nuovi treni di Trentino Trasporti
e del sistema mobilità, la rete Trentino
Wifi e l'avvio della campagna «Qualità
Trentino». Verso le imprese trentine, ci
sono la realizzazione di un nuovo video
di due minuti - «Trentino, italian alpine
experience» - che «racconta» la bellezza
e la qualità della vita in Trentino e ha
già avuto oltre un milione di visualizzazione sui social, e un nuovo «governo»
per le missioni all'estero, raccordando
nelle strategie di marketing e di internazionalizzazione del territorio Trenti-
no Sviluppo e Trentino Marketing, le
due società in prima linea. «11 video» ha
spiegato Rossi «è di qualità, autoprodotto a costi irrisori». Le aziende private
potranno avvalersi del nuovo brand
Trentino sul loro materiale aziendale
(carta da lettera, buste e altro), mentre
il marchio «Qualità Trentino» sarà riconosciuto ai prodotti del settore agroalimentare. «Ci crediamo» ha detto l'assessore al turismo e all'agricoltura Michele Dallapiccola «per questo saranno
rivisti i disciplinari e allargato i panieri
dei beni, coinvolgendo i produttori nelle
strategie di azione». Sono interessati,
tra gli altri, Melinda, Trentingrana, Centrale Latte Trento e i consorzi di produttori di frutta e vino. «Nel settore vino» ha aggiunto Dallapiccola «ci sono
oggi poche aziende che riportano in etichetta il brand Trentino. 11 marchio va
rilanciato. Anche il settore della carne,
di nicchia, va interessato». «Si tratta»
secondo Rossi «di comunicare ciò che
già siamo, unendo le forze. Di capitalizzare appieno la reputazione e la notorietà già raggiunti dal Trentino». Per il
marchio, a bilancio, ci sono 250 mila euro. Per i! piano, che valorizza iniziative
già in corso, ne sono stati spesi circa
480 mila.
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