Nikon D50 essenzialità DSLR ed elevata qualità nell’immagine Luglio 2005 A cura di Mauro Minetti INDICE PREMESSA CARATTERISTICHE PRINCIPALI D50 DIFFERENZE RISPETTO LA D70s PRINCIPALI QUALITA’ NUOVE OTTICHE DX PROVA 55-200DX TRASFORMIAMO IL 55-200DX IN MICRO CONCLUSIONI Pagina 2 PREMESSA Anche quest’anno Nikon ci offre un nuovo prodotto nella categoria delle reflex digitali entry level, disorientandoci un po’ sulla scelta per il solo motivo che in contemporanea è stata migliorata la D70, ora identificabile in D70s Due DSLR di pari risoluzione, destinate ad un utenza amatoriale solo per le prestazioni e caratteristiche che non possono essere considerate ideali per tutti gli usi professionali, ma non certo per la qualità delle immagini che confonderebbe chiunque. E’ quindi lecito interrogarsi su quale delle due preferire tra i due modelli di fotocamere reflex digitali posizionate alla base del listino DSLR nikon. Con questo experience vorrei far capire le differenze sostanziali del nuovo modello, non solo basandomi sull’esperienza acquisita “sul campo” ma anche sul risultato qualitativo ottenuto delle stampe realizzate. Oltre un migliaio di immagini acquisite in ogni genere di ripresa, credo siano il minimo che potevo fare prima di poter esprimere un giudizio obbiettivo e soprattutto utile ad individuare il prodotto che meglio si addice all’utilizzatore finale. Pagina 3 CARATTERISTICHE PRINCIPALI D50 Il formato DX attraverso il sensore CCD da 6.1 megapixel produce immagini con eccezionale dettaglio, alta risoluzione, ideale per realizzare stampe di grande dimensione. Scatto continuo a 2.5 frames per secondo correlato ad un tempo di otturazione fino a 1/4000 sec e con sincronizzazione Flash di 1/500 sec. La batteria ricaricabile agli Ioni di Litio EN-EL3 eroga la potenza richiesta per eseguire oltre 2.000 scatti per ogni singola carica. Il nuovo caricabatteria MH-18a è il piccolo caricatore idoneo per la perfetta ricarica. L'ampio e luminoso LCD da 2.0 pollici, permette un chiaro controllo dell'immagine ed una semplice gestione del menu a colori. Attraverso il tasto "Help" si accede alla Guida di uso, per un riferimento immediato alle rispettive selezioni. Sette opzioni Digital Vari-Program permettono di ottimizzare l'esposizione per risultati entusiasmanti in ogni condizione. Le modalità includono: Auto, Ritratto, Panorama, Sport, Macro, Ritratto Notturno e il nuovo programma dedicato "Bambini" ottimizzato per la naturale riproduzione dell'incarnato delicato della pelle dei bambini. Inoltre, sono disponibili le funzioni manuali per il pieno controllo della fotocamera in modo creativo! Il sistema Autofocus a 5 aree, con il collaudato focus tracking e Lock-on§ permette grande precisione migliorando il focus per catturare immagini di soggetto in movimento. L'illuminatore AF automatico permette una corretta messa a fuoco anche in situazione di scarsa luce. Le immagini possono essere stampate senza l'ausilio del PC in modo veloce e semplice con tutte le stampanti PictBridge compatibili. Pagina 4 CARATTERISTICHE PRINCIPALI D50 Fotocamera reflex digitale da effettivi 6,1 milioni di pixel Sensore d’immagine CCD RGB, 23,7 x 15,6 mm; pixel totali: 6,24 milioni Dimensione immagine in pixel 3.008 x 2.000 [L], 2.256 x 1.496 [M], 1.504 x 1.000 [S] Sensibilità 200-1600 (equivalenza ISO) in incrementi di 1 EV Supporti di memorizzazione Scheda di memoria SD Sistema di memorizzazione Formato NEF compresso (RAW): compressione a 12 bit, JPEG: conforme linea di base JPEG File System Exif 2.21, compatibile con DCF 2.0 e DPOF Bilanciamento del bianco Auto (bilanciamento del bianco TTL tramite sensore RGB da 420 pixel), sei modalità manuali, bilanciamento del bianco pre-misurato, bracketing sul bilanciamento del bianco disponibile Monitor LCD 2.0” 130.000 punti, TFT polisilicone a bassa temperatura con regolazione di luminosità Uscita video selezionabile in NTSC o PAL Interfaccia USB 2.0 (Hi-Speed) Inserimento testo Fino a 36 caratteri di testo alfanumerico inseribili con il monitor LCD e con il multiselettore; memorizzato nell’intestazione Exif Mirino Fisso per visione orizzontale, tipo penta-mirror a tetto; regolazione diottrie (da –1,6 a +0,5 m-1) Pagina 5 CARATTERISTICHE PRINCIPALI D50 Schermo di visione matte BriteView tipo B Mark V con cornici di messa a fuoco sovrapposte Copertura mirino Circa il 95% Informazioni nel mirino: indicazioni di messa a fuoco, indicatore di blocco AE/FV, posa, valore di apertura, indicatore esposizione/compensazione dell’esposizione, compensazione livello di emissione flash, compensazione dell’esposizione numero di esposizioni rimanenti, spia di flash carico Sistema Autofocus TTL a rilevazione del contrasto di fase tramite modulo Nikon Multi-CAM900 con illuminatore ausiliario AF (portata circa 0,5m-3,0m) Campo di rilevazione da -1 a +19 EV (equivalenza ISO 100, a temperatura normale: 20°C) Modalità di messa a fuoco con 5 aree disponibili: 1) Autofocus (AF-A): AF ad attuazione automatica; selezione automatica di AF Singolo (AF-S) e di AF Continuo (AF-C); messa a fuoco a inseguimento ad attivazione automatica in base al movimento del soggetto 2) AF-S 3) AF-C 4) Messa a fuoco manuale (M) Modo Area-AF: 1) AF ad area singola, 2) AF ad area dinamica, 3) AF ad area dinamica con priorità al soggetto più vicino La messa a fuoco può essere bloccata premendo a metà corsa il pulsante di scatto (AF singolo) o il pulsante AE-L/AF-L Pagina 6 CARATTERISTICHE PRINCIPALI D50 Sistema di misurazione esposimetrica TTL a tutta apertura esposimetrica 1) Misurazione Color Matrix 3D II con sensore RGB da 1005 pixel 2) Semi-spot: il 75% (cerchio di diametro 8 mm) 3) Spot: lettura limitata al cerchio di diametro 3,5 mm (circa il 2,5 % dell’inquadratura) al centro dell’area di messa a fuoco Campo di misurazione: 1) 0-20 EV (misurazione Color Matrix 3D o Semi-spot) esposimetrica 2) 2-20 EV (misurazione Spot) (equivalenza ISO 100, obiettivo f/1.4 a 20°C) Accoppiamento CPU dell’esposimetro Modalità di esposizione Digital Vari-Program ( Auto, Ritratto, Paesaggio, Bambini, Sport, Macro/Primi piani, Ritratto notturno), Auto programmata [P] con programma flessibile; Auto a priorità dei tempi [S]; Auto a priorità dei diaframmi [A]; Manuale [M] Compensazione ±5 EV in incrementi di 1/3 o 1/2 EV dell’esposizione Blocco automatico Il valore di luminosità rilevato viene bloccato tramite il pulsante AE-L/AF-L dell’esposizione Braketing automatico Tre fotogrammi con ±2 EV in incrementi di 1/3 o 1/2 di esposizione Pagina 7 CARATTERISTICHE PRINCIPALI D50 Modalità di scatto: 1) Modo ripresa a scatto singolo 2) Modo ripresa continua: circa 2,5 fotogrammi al secondo 3) Modo autoscatto 4) Modo telecomando: scatto ritardato di 2 secondi 5) Modo telecomando a risposta immediata Otturatore Combinato meccanico ed elettronico CCD, da 30 a 1/4000 sec. a incrementi di 1/3 o 1/2 EV, posa B Contatto sincro Solo contatto X; sincro-flash fino a 1/500 sec. Controllo flash: 1) TTL: controllo flash TTL tramite sensore RGB da 420 pixel Flash incorporato: fill-flash con bilanciamento i-TTL o flash i-TTL standard (misurazione Spot) SB-800 o 600: fill-flash con bilanciamento i-TTL o flash i-TTL standard (misurazione Spot) 2) Automatico: disponibile con SB-800 e obiettivo CPU 3) Auto non-TTL: disponibile con flash come SB-800, 80DX, 28DX, 28, 27 e 22s 4) Manuale con priorità di distanza disponibile con SB-800 Modo sincro-flash 1) Sincro normale, 2) Riduzione occhi rossi, 3) Riduzione occhi rossi con slow sync, 4) Slow sync, 5) Sincro sulla seconda tendina Flash incorporato: Auto, Ritratto, Bambini, Mcro/Primi piani, Ritratto notturno: auto flash con sollevamento automatico. [P], [S], [A], [M]: sollevamento manuale tramite pulsante; Numero Guida (ISO200/ISO100, m): circa 15/11 (manuale a piena potenza, 17/12). Pagina 8 Compensazione flash da -3 a +1 EV in incrementi di 1/3 o 1/2 EV Slitta accessori Standard ISO con contatti hot-shoe e blocco di sicurezza CARATTERISTICHE PRINCIPALI D50 Autoscatto con temporizzazione a controllo elettronico con durata da 2 a 20 sec. Telecomando Telecomando senza cavi ML-L3 (opzionale) Alimentazione Una batteria ricaricabile Li-ion EN-EL3, alimentatore a rete EH-5 (opzionale) Attacco per cavalletto o 1/4 ( ״ISO1222) Dimensioni (L x H x P) Circa 133 x 102 x 76 mm Peso Circa 540 g senza batteria, scheda di memoria e tappo corpo Accessori in dotazione: Batteria ricaricabile Li-ion EN-EL3, caricabatterie rapido MH-18a, cavo video, cavo USB UC-E4, tappo corpo, coperchietto oculare DK-5, conchiglia oculare in gomma DK-20, coprislitta accessori, PictureProject CD-ROM Accessori opzionali: Batteria ricaricabile Li-ion EN-EL3, caricabatterie rapido MH-19, caricabatterie rapido MH-18a, alimentatore a rete EH-5, flash SB-800/600, aggiuntivo ingranditore DG-2, mirino angolare DR-6, software Nikon Capture 4 (Ver.4.3), astuccio semi-soft CF-D50 telecomando senza cavi ML-L3 Pagina 9 DIFFERENZE RISPETTO ALLA D70s Rispetto la D70s, si notano subito le dimensioni più contenute del corpo, di analogo design ed ottima impugnatura sebbene di forma leggermente diversa. Le linee sono più arrotondate e piacevoli, con bottoni e ghiere in posizioni ideali ed agevoli per il loro utilizzo. 1 Entrambe dispongono di un monitor da 2” ben leggibile anche in piena luce. 2 La D50 ha una sola ghiera per regolare tempi e diaframmi (1). Nella modalità di ripresa M si dovrà tenere premuto il bottone (A) della compensazione (situato nella parte superiore vicino al display) e ruotare la ghiera per impostare il diaframma. 4 3 Nella parte frontale, non troviamo il pulsante per controllare la profondità di campo (2). A 5 Rispetto la D70s non è presente nella parte posteriore il selettore per bloccare l’area AF prescelta (3). 6 Pagina 10 DIFFERENZE RISPETTO ALLA D70s E’ stato eliminato anche il pulsante per l’attivazione della funzione bracketing (4), assolutamente inutile per chi ha adottato il formato di registrazione RAW (.NEF) come standard. Con Nikon Capture infatti, sia il WB (bilanciamento del bianco) quanto l’esposizione possono essere regolati in modo molto più preciso rispetto a una serie di scatti a forcella. Non troviamo inoltre la possibilità di formattare il supporto di memoria, tramite pressione di due pulsanti sul corpo. Nella parte superiore della fotocamera è stato eliminato anche il bottone per scegliere il sistema di lettura esposimetrica (5) Il display LCD (sulla parte superiore della fotocamera) non essendo retro-illuminato (6) costringe a rilevare le impostazioni nel mirino in situazioni di ripresa in cui la luce non è sufficiente per la sua leggibilità naturale. Il mirino a specchi è lo stesso adottato sulla D70, ma non ha la possibilità di attivare una griglia per aiutare le inquadrature. In compenso, è ben evidenziato con un cerchio l’area per la misurazione esposimetrica semi-spot. La mancanza di alcuni bottoni che rendevano più immediato l’utilizzo non significa che tali controlli non siano più utilizzabili. Per il loro impiego infatti si dovrà solo passare tramite il rispettivo menù per attivare la loro funzione. Pagina 11 PRINCIPALI QUALITA’ Sostanzialmente c’era poco da migliorare rispetto ad un prodotto come la D70 che ha dimostrato con la soddisfazione degli utenti, ed i grandi numeri di vendite, la validità del progetto. Tuttavia sono stati apportati miglioramenti notevoli alla qualità finale dell’immagine, al punto da renderla, secondo me, preferibile alla sorella maggiore. Le sostanziali migliorie apportate nella D50 direi che consistono in: 1) Minore ingombro, grazie a dimensioni più contenute, senza perdita di ergonomia. 2) Supporto di memoria, ora SD come per le compatte di ultima generazione; per chi possiede una compatta Coolpix lo stesso supporto di memoria potrà quindi utilizzarla su entrambe. 3) Un sistema AF migliorato nella rilevazione del contrasto, per ottenere maggiore precisione e velocità di focheggiatura con ottiche autofocus. 4) modalità AF Auto che è in grado di commutare da singolo a continuo l’autofocus nel caso in cui il soggetto passi da statico in movimento. 5) migliore qualità immagine rispetto ai file della D70 grazie ai nuovi algoritmi di elaborazione che consentono di ottenere immagini già pronte per la stampa senza ricorrere ad interventi personalizzati di fotoritocco. 6) migliore qualità dei file acquisiti direttamente in formato JPG. Con Af-S Auto non siam o più costre tti a passare alla m odalità di AF continuo quando il sogge tto è in m ovim e nto. Pagina 12 PRINCIPALI QUALITA’ 7) Migliore esposizione grazie al nuovo sistema Color Matrix 3D di seconda generazione che valuta 420 aree della scena inquadrata. Il nuovo algoritmo di elaborazione dell’esposizione, si rivela soprattutto in quelle riprese in cui è forte lo stacco tra luci ed ombre, rendendo più equilibrata l’immagine, senza perdita di dettaglio. Il nuovo Matrix 3D II conse nte una m aggiore pre cisione ne lla le ttura e sposim e trica a nche anche utilizzando il flash incorporato pe r un lam po di schiarita. Notare com e sono rim aste inalte rate le alte luci pre se nti ne lla sce na, già corre ttam e nte e sposte ne lla ripre sa se nza flash (foto in alto). Entram be le im m agini acquisite ad 1/200 se c. F.4.0 con lo zoom 18-70Dx alla focale m inim a (e quivalente a circa 27 m m . R ispe tto alla pe llicola) Pagina 13 PRINCIPALI QUALITA’ 8) Migliore saturazione dei colori utilizzando il profilo Adobe RGB 1998 Rispetto alla D70 si avverte subito un miglioramento generale della gamma cromatica, grazie ad una maggiore saturazione dei colori ed un impeccabile WB. Un preciso e veloce sistema AF consente di stabilire il punto di messa a fuoco desiderato senza difficoltà. La possibilità di scegliere 3 diversi sistemi di lettura esposimetrica (matrix - semi spot - spot) permette la massima precisione in base al soggetto ed alla situazione di ripresa. L’immediata visione dello scatto acquisito consente di valutare ulteriormente, anche nell’isotogramma, l’esposizione di luci ed ombre. Sfruttando la lim itata profondità di cam po ad una focale te le de llo zoom , non è difficile isolare il sogge tto dallo sfondo anche con diafram m a a bbastanza chiuso. R ipre sa e se guita a 200 ISO con obie ttivo 55-200DX alla focale 155 m m . Con ape rtura f.8.0 ad 1/800 se c. Pagina 14 PRINCIPALI QUALITA’ 9) Migliorato il livello del rumore alle alte sensibilità. I nuovi algoritmi hanno dimostrato quanto la parte software stia diventando sempre più importante tra i numerosi componenti della macchina che devono “costruire” l’immagine. Impossibile non restare stupiti dalla bassa soglia di rumore presente anche alla sensibilità ISO massima (1600 ISO) R ipre se e se guite con se nsibilità ISO 800 con obie ttivo 18-70DX alla focale m assim a. Te m po sincro flash 1/60 se c. A tutta ape rtura di diafram m a. Pagina 15 PRINCIPALI QUALITA’ A maggior ragione, sarà più apprezzabile la purezza dell’immagine in riprese a distanza ravvicinata e con l’uso del flash incorporato, così come in luce diurna dove una bassa soglia di NR consente di utilizzare ottiche relativamente poco luminose sfruttando le potenzialità di una sensibilità ISO più elevata. In que sto e se m pio, in luce diurna e flash incorporato, possiam o notare l’ine siste nte live llo NR ad una se nsibilità ISO 1400 Te m po d’e sposizione 1/60 se c. f.16 con ottica 55-200DX L’ingrandim e nto de ll’im m agine a de stra e quivarre bbe ad osse rvare il risultato su una stam pa de lle dim e nsioni di circa cm . 70x 100 Pagina 16 NUOVE OTTICHE DX Con la commercializzazione di questa nuova DSLR vengono annunciate da Nikon 2 nuove ottiche economiche per il formato DX del suo sensore, certamente dedicate a chi desidera avvicinarsi alla fotografia digitale privo di ottiche per una reflex. Con due soli zoom come il 18-55DX f.3.5-5.6 ed il 55200DX f.4-5.6 possiamo vantare un corredo completo, leggero e tascabile che ci consentirà inquadrature equivalenti a coprire le focali da 27 a 300 mm. rapportate alla superficie della pellicola. Le due nuove ottiche com pa tte Nik on DX Sopra il 18-55 f. 3.5-5.6 e sotto il 55-200 f.4-5.6 Il prezzo economico però, non deve indurci a pensare che la loro resa non sia soddisfacente. Anzi, nella fotografia digitale dobbiamo imparare che caratteristiche quali nitidezza e contrasto possono essere portate al valore desiderato in post produzione tramite un software di fotoritocco. Se i limiti di queste ottiche possono essere la relativa apertura massima di diaframma, abbiamo visto che con la D50 tale caratteristica non costituisce più un problema dal momento che possiamo sfruttare le alte sensibilità ISO. Dobbiamo fare attenzione nel giudizio a non paragonarle ad ottiche zoom equivalenti molto più costose. L’apertura massima del diaframma, quanto la complessa realizzazione ottica e meccanica, fanno la differenza sulla resa dell’immagine e naturalmente sul loro prezzo. Pagina 17 AF-S DX 55-200mm f/4-5.6G ED Tra le due nuove ottiche, ho scelto di provare lo zoom tele 55200DX ritenendolo il più interessante da valutare nella resa generale dell’immagine. Il primo impatto è stato esaltante per il peso e le dimensioni davvero contenute, a tal punto da renderlo “tascabile”, oltre che per il prezzo davvero economico per un’ottica zoom con una gamma di focali così estese: rispetto alle dimensioni della pellicola equivale infatti ad un 82.5-300 mm. grazie al rapporto di moltiplicazione 1.5x dovuto alle dimensioni del sensore (mm. 23,7 x 15,6) Il secondo impatto, che per forza di cose è quello “sul campo”, è stato ancor più esaltante per la velocità e silenziosità dell’autofocus. Non mi aspettavo certamente la stessa velocità, o quasi, del 18-70DX considerato uno dei migliori obiettivi Nikon per la fotografia digitale. Il terzo impatto è stato ovviamente quello passato ad analizzare il risultato sul computer, su centinaia di esempi acquisiti in svariate situazioni di ripresa. La prima cosa che mi premeva di verificare era la resa della nitidezza che si è rivelata più che adeguata al rapporto qualità prezzo dell’ottica. Considerando anche che tale parametro è controllabile post scatto tramite maschera di contrasto, direi che impostando su ALTA l’apposito controllo della ripresa, la nitidezza in certi casi diventa persino troppa (ritratto). Focale 55m m . F.11 ad 1/200 se c. ISO 200 Pagina 18 AF-S DX 55-200mm f/4-5.6G ED Sulle focali tele dobbiamo fare attenzione a distinguere la mancanza di nitidezza dal micromosso causato da un tempo d’esposizione troppo lungo per la focale utilizzata. Con una focale da 200 mm., che sul sensore equivale ad un angolo di campo di un 300 mm., la prima cosa da ricordare è di mantenere un tempo d’esposizione molto breve. La regola del reciproco della focale ci dovrebbe vietare di scattare qualsiasi immagine alla massima focale con un tempo inferiore ad 1/250 sec. almeno. Meglio ancora poter eccedere con un tempo più breve, sfruttando una sensibilità ISO più elevata (recuperabile la diminuzione del contrasto in post produzione) che ci garantisce di evitare l’effetto micromosso. La propria fermezza nello scatto sarà determinante a compensare la vibrazione causata dal ribaltamento dello specchio, quando la ripresa viene fatta a mano libera. Ma ci sono altri aspetti da considerare, prima di trarre conclusioni affrettate nel giudizio di un’ottica economica. Ad esempio, le nostre capacità d’intervento per migliorare la qualità dell’immagine con un software di fotoritocco. Per aumentare il contrasto ed apportare il grado di nitidezza voluta. Questi due parametri, abbinati al livello di saturazione costituiscono la base essenziale per la stampa di qualità. Focale 200m m . f.5.6 ad 1/320 se c. ISO 1250 Im m agine ritagliata pe r m e tà de lla originaria larghe zza (risultano ancora 3 m ilioni di pix e l). Pagina 19 AF-S DX 55-200mm f/4-5.6G ED Una delle caratteristiche che mi ha fatto apprezzare quest’ottica zoom è senza alcun dubbio la minima distanza di messa a fuoco che permette di focheggiare a soli cm. 95 di distanza dal soggetto. Tale valore, per un’ottica tele, si traduce in un elevato rapporto macro. Focale 175 m m . Alla massima focale di 200 mm., ed alla minima distanza di messa a fuoco, possiamo rilevare un rapporto RR = 1:2 circa prendendo in considerazione le dimensioni della pellicola 24x36 mm. Focale 55 m m . Ne l riquadro l’inquadratura alla m assim a focale dallo ste sso punto di ripre sa Con rapporti d’ingrandimento così elevati, tale ottica si dimostra davvero versatile, adatta a qualsiasi impiego nella gamma delle focali tele, dalla fotografia a distanza ravvicinata ai paesaggi con tipiche inquadrature ristrette, e soprattutto per i ritratti. Focale 200 m m . Misurando la lunghe zza di circa m m . 74 sul lato lungo de lla pe llicola, e quivale ad un rapporto R R =1:2 circa Pagina 20 TRASFORMIAMO IL 55-200DX IN MICRO Poter realizzare delle ottime macro anteponendo solamente un filtro a vite davanti all’ottica (disponibili in diverse gradazioni), è il metodo più economico e redditizio che esista per ottenere un buon risultato. Una lente addizionale (filtro close up) avvitata davanti alla lente frontale dell’ottica utilizzata non potrà certo offrire la stessa qualità di immagine derivata dall’impiego di un ottica micro, ma certamente un risultato molto simile soprattutto in certe dimensioni di stampa. Dobbiamo anche considerare che la spesa è limitata a pochi euro (circa € 12 cad. filtro close up Cokin), ed è una soluzione tascabile che offre la comodità di non portarsi dietro altre ottiche, senza per questo dover rinunciare alla fotografia macro. Possiamo tranquillamente parlare di macro, e non di fotografia a distanza ravvicinata, in quanto con un solo filtro +3D superiamo il rapporto RR=1:1, raggiungendolo addirittura sulle dimensioni dello stesso sensore da 6 milioni di pixel (mm. 23,7x15,6) Im m agine re alizzata ad 1/60 se c. con diafram m a tutto chiuso (f.32) alla m assim a focale (200 m m .) e d ISO 200 con l’im pie go de l flash incorporato. Pre nde ndo com e rife rim e nto le dim e nsioni de lla pe llicola, con il filtro close up +2D otte niam o un rapporto R R supe riore ad 1:1 m isurando 32 m m . circa sul lato lungo. +3D +2D Me ntre con il filtro +3D raggiungiam o un R R = 1.5:1 m isurando 24 m m . sul lato lungo. Pagina 21 TRASFORMIAMO IL 55-200DX IN MICRO Utilizzando questi filtri close up che consentono forti ingrandimenti, saremo costretti a prestare maggiori attenzioni nella messa a fuoco, anche per effetto della limitata profondità di campo derivata dalla focale utilizzata, e nel tempo d’esposizione che ci costringerà a tempi brevissimi d’esposizione per evitare il micromosso o il mosso. In macro fotografia, l’uso di un cavalletto sarebbe indispensabile, soprattutto per controllare con assoluta precisione la messa fuoco, abbastanza difficoltosa se eseguita a mano libera. Inoltre, con questi filtri, sarà quasi impossibile utilizzare il sistema autofocus quando utilizzati su un’ottica che non è dedicata alle riprese a brevissima distanza (ottiche Micro). Il movimento delle lenti è troppo veloce per riuscire a cogliere al primo tentativo il punto desiderato per la messa a fuoco. Im m agine re alizzata a m ano libe ra ad 1/1250 se c. ISO 220 con diafram m a f.18 alla m assim a focale (200 m m .). Com e possiam o notare la profondità di cam po è ve ram e nte lim itata (close up +3D). Il 55-200DX dispone di una ghiera per la messa a fuoco manuale dal movimento molto fluido e preciso che consente di utilizzare questi filtri senza alcuna difficoltà. O ttim i risultati si otte rranno a focali più conte nute , pe r otte ne re m aggiore profondità di cam po, com e in que sto e se m pio alla focale 135 m m . f.18 ad 1/400 se c. ISO 250 (close up +3D) Pagina 22 CONCLUSIONI Inutile negare la soddisfazione di fronte ai risultati raggiunti, soprattutto in stampa dove si possono apprezzare maggiormente le sfumature e l’effettiva nitidezza dell’immagine non sempre rappresentabili correttamente attraverso un monitor. Proprio la qualità offerta dalle immagini, mi porta a riflettere sulla possibilità d’impiego di questa nuova DSLR Nikon D50 anche nel settore professionale, dove utilizzata con il flash SB800DX ad esempio, sarebbe in grado di esprimersi a grandi livelli in un servizio matrimoniale, con immagini più “finite” senza costringere l’autore al loro miglioramento tramite software prima di inviare i file al laboratorio per la stampa. L’essenzialità offerta dalla D50 si definisce tale solo per le minori azioni eseguibili tramite bottoni disposti sul corpo, perché in effetti si deve considerare molto completa per tutte le funzioni attivabili tramite menù (software della fotocamera) e modalità di ripresa offerte, con l’unica eccezione di non poter trasmettere in modalità wireless le informazioni ai flash esterni staccati dalla fotocamera (senza cavo) che supportano tale innovazione. Ancora una volta Nikon ha dimostrato di mantenere fede al principio che ha sempre contraddistinto la sua produzione, con la piena compatibilità delle ottiche e con la loro implementazione dedicata al formato del sensore. Con le due nuove ottiche zoom DX, il 18-55 ed il 55-200, ha anche coniugato le elevate prestazioni ottiche con la compattezza ed il prezzo certamente competitivo ed adeguato ai risultati offerti, raggiungendo il punto di pareggio, o quasi, rispetto ad una compatta al top di gamma. Una reflex digitale quindi adatta per ogni esigenza, completa per il principiante che potrà sfruttare gli automatismi offerti, quanto utile al professionista anche solo come corpo d’emergenza che, abbinata alle ottiche professionali non lo deluderà certamente. Mauro Minetti Pagina 23