Comunicare con il conscio e l‘inconscio attraverso le cellule muscolari La cellula muscolare quale memoria Tutti i pensieri e tutte le emozioni nascono in primo luogo attraverso le nostre convinzioni basilari inconsce e agiscono su ogni singola cellula dei nostri 50 trilioni di cellule! I nostri pensieri e le nostre emozioni, caratterizzati dalle convinzioni individuali, informano le cellule e sono quindi responsabili del modo di vivere delle stesse. Processo interattivo Attraverso i nostri pensieri e le nostre emozioni ci troviamo quindi costantemente in un processo interattivo con i nostri 50 trilioni di cellule in cui sono memorizzate le nostre convinzioni. Attraverso la nostra intelligenza cellulare siamo i cocreatori del miracolo che chiamiamo „vita“. Stress Esiste veramente lo stress? Siamo in grado di percepire lo stress o si tratta piuttosto di fenomeni mentali, emotivi e fisici le cui valutazioni ci portano ad attribuirli al cassetto „stress“? Lo stress nasce nella fisica di Newton e definisce una pressione che può deformare il metallo. Stress nel tessuto del corpo umano Il medico canadese Hans Selye ha ripreso il termine „stress“ dalla fisica, al fine di descrivere il modo in cui lo stress causa delle modifiche a livello cellulare nel tessuto del corpo umano . Anche la parola stress genera stress. Lo stress esiste ovunque. La maggior parte dello stress non esiste però all’esterno, ma solo attraverso i nostri processi percettivi. Bruce Lipton dimostra che oltre il 90 percento delle nostre malattie nasce da reazioni da stress nel nostro corpo. Per questo motivo! Programmi Quasi tutte le nostre malattie nascono poiché nella nostra cultura reagiamo con „programmi“ biochimici interiori a eventi esterni e questi programmi ci fanno ammalare a lungo termine. Il nostro modo di elaborare informazioni attraverso la nostra percezione può causare delle malattie. Chi non conosce questa situazione? O questa? Adattamento Quando siamo sottoposti a una stimolazione per tanto tempo, iniziamo ad adattarci. Ciò avviene con tutti i nostri sensi; ci „adattiamo“ alla luce e a un certo livello di rumore, a un odore e all‘abito che stringe. Nello stesso modo funziona con lo stress che stimola il nostro subconscio e quindi il nostro sistema neuromuscolare. Stabilizzare lo stress Non significa che lo stress perda la sua efficacia, ma che noi lo stabilizziamo a un livello inferiore. L‘adattamento può avere delle conseguenze negative nel caso in cui siamo sottoposti, per un tempo relativamente lungo, a una stimolazione che agisca sulla nostra muscolatura. Inconscio Il nostro inconscio riesce a elaborare fino a 20 milioni di stimoli esterni al secondo. Con l‘aiuto di un pixel e di un‘immagine composta da 20 milioni di pixel, Bruce Lipton illustra la differenza tra la diversa velocità di elaborazione delle informazioni attraverso il pensiero consapevole da una parta e il nostro inconscio dall‘altra. La via verso l‘inconscio Modalità di crescita Ogni pensiero, ogni emozione ci conduce o nella modalità di crescita o nella modalità di protezione. Nella modalità di crescita troviamo forza e siamo collegati al nostro intero potenziale. Nella modalità di protezione perdiamo forza ed energia e ci sentiamo separati da noi stessi. Informazioni in forma di pensieri ed emozioni Queste sono in grado di limitarci e di bloccare il nostro corpo, per esempio con tensioni. Usando come metafora un apparecchio elettronico: „on“ o „off“. Con „on“ la corrente passa, con „off“ non passa. Trasferito al nostro sistema cellulare ciò significa: Una convinzione può essere „on“ o „off“ e un‘emozione provoca un „on“ o un „off“. Riconoscere ciò non è sempre facile. La kinesiologia usa il test muscolare che dimostra se una convinzione è „on“ o „off“ nel sistema e se lo stesso si trova nella modalità di crescita o di protezione. Se parli del sole e lo senti nel tuo cuore, allora brilla. Riconoscere grazie alla reazione muscolare: „on“ o „off“ La kinesiologia paragona le reazioni muscolari a vari stimoli predefiniti, al fine di poterne trarre delle conclusioni diagnostiche. La muscolatura arbitraria risponde con un indebolimento allo stimolo stressante – „off“. Un‘immagine spiacevole indebolisce il mio corpo. La muscolatura scheletrica Viene gestita dal sistema nervoso somatico; ciò significa che in linea di massima i nostri muscoli eseguono quanto noi intendiamo fare: mangiare la minestra con il cucchiaio, ecc. Nel caso in cui vi sia un pericolo, l’azione viene ripresa da un sistema di reazione automatico. L‘azione muscolare volontaria è interrotta brevemente, per fare spazio a un compito d’importanza superiore. Interruzione dei movimenti volontari Per un breve momento non controlliamo il nostro sistema neuro-muscolare; lasciamo spazio al lavoro dell‘inconscio. Disaccoppiamento neuro-muscolare. Ciò vale per ogni risposta neuro-muscolare del nostro corpo a qualsiasi tipo di stimolo stressante. Resistere alla pressione sul braccio Il movimento volontario è la resistenza alla pressione che il tester esercita sul braccio. Il movimento viene interrotto nel momento in cui uno stimolo stressante agisce sul sistema. E’ questo il momento in cui un braccio normalmente molto forte, a causa della pressione, diventa molle come burro. Ciò vale ovviamente per ogni muscolo del corpo per cui la posizione stabilita per il test non è volontaria. I muscoli non si „indeboliscono“! I muscoli quindi non si indeboliscono veramente quando ricevono lo stimolo del test; si interrompe soltanto per poco tempo il controllo sul muscolo! Sorprende però sempre il fatto che stimoli anche molto leggeri che spesso non percepiamo neanche come tali, vengano riconosciuti dall‘organismo come stress e provochino una risposta muscolare diversa. Disaccoppiamento Il disaccoppiamento neuro-muscolare ci permette di capire se siamo sottoposti a un effetto negativo anche se non riusciamo a identificarlo consapevolmente come tale. E‘ proprio questa esperienza che, in qualità di terapista, mi ha permesso di comprendere i numerosi rapporti degli elementi sottili della cui esistenza fino ad allora ero all‘oscuro. Questi stessi elementi agiscono inconsciamente su di noi. Comunicare con l‘inconscio Tale comunicazione è spesso più facile e più chiara che non quella con il conscio. L‘inconscio si esprime attraverso molte reazioni del corpo. Conosciamo la sudorazione nel caso di paura, la minzione prima di esami, il polso accelerato nel caso di emozioni felici, ecc. Nel caso in cui questa situazione abbia una durata più lunga, viene registrata nell‘inconscio e determina la nostra vita quotidiana. L‘inconscio L‘inconscio influenza le nostre azioni, i nostri pensieri e le nostre emozioni nel momento attuale; influenza il modo in cui viviamo le nostre relazioni. Esprimiamo tutto questo attraverso la nostra postura. Le rispettive informazioni sono memorizzate nella nostra muscolatura. Compensiamo fino a quando e fino a dove è possibile, ma se la pressione e lo stress aumentano, le lesioni devono essere interrotte. Freud disse: L‘inconscio è l‘automatismo della psiche! Elaborare o rimuovere? Come è possibile riconoscere se un trauma è stato elaborato e non solo rimosso? Ricordi traumatici sono memorizzati in modo incompleto, frammentario e disordinato e li portiamo nella nostra memoria corporea. Esempio: non elaborato Da bambino ho subito abusi sessuali. In televisione vedo una scena in cui un bambino subisce un abuso sessuale. Questa scena è un trigger che risveglia le mie proprie esperienze. Se in questa situazione mi agito a livello fisico, avverto delle palpitazioni, sento tensioni e un‘inquietudine interiore, se sento molta rabbia o addirittura odio, si tratta di segnali che indicano la non elaborazione del mio trauma. Esempio: elaborato Se mi si ricorda un‘esperienza traumatica e riesco a mantenere la calma interiore, provando magari una certa tristezza e un certo turbamento, vuol dire che ho elaborato il mio trauma. Lo stesso vale anche per i nostri animali domestici! Questi animali si fanno carico del nostro stress! Nel senso di: Meglio io di te! Le cose cambiano! Un proverbio dice: „Le cose cambiano, gli uomini no!“ In effetti: „Il cervello può cambiare anche in età avanzata.“ Ciò significa: E‘ possibile imparare. Una terapia richiede però una disponibilità attiva ad affrontare il dolore, il lutto e lo sviluppo di risorse. E tempo. Cambiamenti sono possibili! I cambiamenti sono sicuramente possibili. Rivolgersi a una/un professionista: „Se la mia macchina ha un danno, la porto in garage e non cerco di ripararla in qualche modo da solo“. Lasciare andare Nel superamento di esperienze difficili vissute nel passato si tratta di: „Perdonare, dimenticare e accettare, che le cose siano andate così e non altrimenti.“ Il corpo non dimentica mai! Non possiamo cambiare il passato. E la nostra memoria e il nostro corpo non dimenticano niente, almeno non veramente. Possiamo però imparare a vivere con le esperienze vissute. Dedizione e volontà Vive attraverso noi stessi. L‘arte di vivere consiste anche nella dedizione alla vita con tutto quanto ci riserva. Se viviamo con i nostri sensi, avremo a disposizione tutti gli aiuti e tutte le esperienze necessari. La vita come lotta? Se per paura cerchiamo di essere determinanti e di imporci con la nostra volontà e il nostro potere contro il flusso delle cose, andiamo perdendo il supporto della vita e viviamo la vita come una lotta. La vita come lotta! La propria strada Avete trovato la vostra strada! Le persone sane si vogliono bene e presteranno sempre e in modo prioritario attenzione al proprio benessere. I sistemi sani trasmettono energia, brillano. E sono in grado di farlo poiché dispongono di sufficiente energia grazie alla loro chiarezza. Prendere e scegliere la propria strada! Come riconoscere un bravo terapista! Una/un brava/o terapista dispone di più energia dopo il trattamento di una/un paziente che non prima dello stesso. Piacere e amore trasmettono energia. Domandarsi sempre: - Mi fa bene? - Cosa mi fa bene? Non – cosa „va“ bene. Auguri di successo!