Book - Università di Macerata

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Crediti non contrattuali
presenta
una produzione
in collaborazione con
Con il sostegno del
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
DIREZIONE GENERALE CINEMA
In collaborazione con
BANCO DI NAPOLI
Distribuzione internazionale
RAI TRADE
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DOC NYC (2012)
IDFA International Documentary Film Festival Amsterdam (2012)
Plus Camerimage (2012)
Dubai International Film Festival (2012)
Doku.Arts Berlin (2013)
Ufficio Stampa
STUDIO PUNTOEVIRGOLA
06.39388909
www.studiopuntoevirgola.com
[email protected]
Ufficio Stampa Web
QuattroZeroQuattro
Tel: 06 98968055
Silvia Palermo
[email protected]
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Cast Tecnico
regia
JONATHAN DEMME
musiche di
ENZO AVITABILE
montaggio
GIOGIÒ FRANCHINI
fotografia
ENZO PASCOLO
additional photography
CHARLIE LIBIN
scenografie
CARMINE GUARINO
direzione artistica
ANDREA ARAGOSA
sound designer
MAX CAROLA
coordinamento postproduzione
SERENA ALFIERI
organizzazione
CAMILLA FAVA DEL PIANO
produttori esecutivi
ANGELO RUSSO RUSSELLI e SHANE BISSETT
co-prodotto da
ANTONIO MONDA
prodotto da
DAVIDE AZZOLINI
e
JONATHAN DEMME
www.enzoavitabilemusiclife.com
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con
ENZO AVITABILE
e con
ELIADES OCHOA
È considerato uno dei cantanti e compositori cubani più importanti
di tutti i tempi; proveniente dalla realtà rurale, è un punto di
riferimento per la musica tradizionale cubana.
NASEER SHAMMA
Iracheno, tenne il suo primo concerto a soli 5 anni diventando
compositore di musiche e canzoni e lo strumentista di “Liuto” più
celebre del Mondo: ha creato una tecnica speciale per suonare il
“Liuto” con una sola mano, insegnandolo ai mutilati vittime delle
due ultime guerre d’Iraq.
GERARDO NÚÑEZ
Di origini spagnole, è considerato uno dei più importanti
compositori e interpreti di flamenco, riconosciuto nel mondo per
essere il modernizzatore di questa tradizione musicale e per essersi
aperto numerose strade attraverso ogni tipo di influenza musicale.
L’arte di Núñez è caratterizzata da una tecnica molto precisa, da
grande virtuosismo e da una profonda comprensione della forma
del flamenco.
ASHRAF SHARIF KHAN POONCHWALA
È il terzo figlio del maestro di sitar asiatico Ustad Muhammad Sharif
Khan Poonchwala. Un prodigio riconosciuto fin dall'età di undici
anni, erede di una tradizione musicale tramandata di padre in figlio,
per centinaia di anni, dalla Fondazione della scuola "Saini Gharana"
ai tempi degli imperatori Moghul dell'Asia meridionale.
TRILOK GURTU
Percussionista, batterista e musicista indiano che fonde la tecnica
occidentale ed indiana, sviluppando uno stile ed un suono
inconfondibili che da metà anni ‘90 lo rendono dominatore delle
classifiche di popolarità tra i percussionisti.
LUIGI LAI
Musicista sardo, è considerato il miglior suonatore vivente di
launeddas (antichissimo strumento sardo a fiato composto da tre
canne).
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ZI’ GIANNINO DEL SORBO
Detto o’ Monaco di S. Antonio Abate (Napoli) è il tamorraro per
antonomasia, musicista, cantante e portavoce delle tradizioni
popolari Campane.
AMAL MURKUS
Cantante palestinese che vive e lavora in Israele. Le sue canzoni
sono tratte dal folklore palestinese, eredità dalla tradizione araba
ed elementi di musica pop.
DJIVAN GASPARYAN
Musicista armeno, è il più grande e noto suonatore di duduk. Il suo
primo concerto a Mosca è del 1947. Ha raggiunto un'enorme
notorietà internazionale grazie anche alla collaborazione con Brian
Eno che nel 1988 lo ha invitato a suonare a Londra. La sua musica,
intensa e virtuosistica, dà conto dell'estrema profondità e
complessità del duduk.
HOSSEIN ALIZADEH
Compositore iraniano, musicista, ricercatore e insegnante degli
antichi strumenti persiani a corde tar e satar.
.
DABY TOURÉ
Daby è un compositore multistrumentista originario della
Mauritania, cresciuto in Senegal ed emigrato a Parigi. È stato
scoperto da Peter Gabriel. Trasferitosi a Parigi, nei vicoli di
Montmartre, la musica delle sue radici si fonde con i suoi artisti
preferiti, come Bob Marley, Police… divenendo un moderno
cantastorie metropolitano.
BRUNO CANINO
Pianista e compositore di origini napoletane, concertista e
camerista di fama mondiale, si è dedicato in modo particolare alla
musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez,
Luciano Berio, Karl-Heinz Stockhausen, Georgy Ligeti, Bruno
Maderna... Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chailly,
Sawallisch, Berio, Boulez, con Orchestre come La Filarmonica della
Scala, Santa Cecilia, Berliner Philarmoniker, New York Philarmonia,
Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France.
Tiene regolarmente masterclass per pianoforte solista e musica da
camera, in Italia, Germania, Giappone, Spagna, e partecipa al
Marlboro Festival negli Stati Uniti.
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Esce in America e in Italia “Enzo Avitabile Music Life”
di Jonathan Demme
Esce in America e in Italia “Enzo Avitabile Music Life” di Jonathan Demme. Dal regista premio
Oscar de “Il silenzio degli innocenti” un film, un concerto, un evento, su Enzo Avitabile e la sua
musica: dal 18 ottobre negli USA e il 18 e il 19 novembre in Italia, con una uscita evento di
Microcinema.
Il film nasce dallo strano incontro tra due artisti diversissimi tra loro. <<Cinque anni fa, stavo
ascoltando un programma alla radio mentre guidavo sul George Washington Bridge a New York,
quando ho incontrato per la prima volta la musica di Enzo Avitabile e la mia vita è cambiata –
dichiara il regista Jonathan Demme - Volevo assolutamente incontrarlo.>> Nasce così Enzo
Avitabile Music Life, ritratto insolito del musicista protagonista riconosciuto sulla scena
internazionale della world music e che ha fatto della continua ricerca e sperimentazione un suo
segno distintivo.
<<Quando sono tornato a Napoli, Enzo ha invitato musicisti da tutto il mondo per suonare la sua
musica>>. Nel film Avitabile suona con Eliades Ochoa, Naseer Shamma, Gerardo Núñez, Ashraf
Sharif Khan, Poonchwala, Trilok Gurtu, Luigi Lai, Zi’ Giannino Del Sorbo, Amal Murkus, Djivan
Gasparyan Trio, Hossein Alizadeh, Daby Touré e Bruno Canino. <<Enzo Avitabile Music Life è il
risultato di una settimana incredibile trascorsa con questo eccezionale uomo di musica, di un
viaggio attraverso Napoli e di uno speciale ritorno al suo magico luogo di nascita, Marianella –
dichiara infine Demme.>> Mentre Avitabile racconta così la sua esperienza: <<Ho raccontato e
rivisitato luoghi e ricordi, una sorta di passato con gli occhi del futuro in un presente pronto ad
accogliere musicisti amici e suoni del mondo al di là dello spazio e del tempo>>.
Negli USA, distribuito da Shadow Distribution, il film apre a New York il 18 ottobre in due
prestigiosi cinema di Manhattan: uptown al Lincoln Plaza Cinemas e downtown all'Angelika Film
Center. Poi dal 25 ottobre sarà a Los Angeles in tre importanti sale: al Laemmle Royal Theater,
oltre che al NoHo di North Hollywood e al Playhouse a Pasadena, per poi proseguire al The Screen
di Santa Fe, allo Zeitgesit a New Orleans, e progressivamente nel resto degli USA.
In Italia, un mese dopo, sarà in sala il 18 e 19 novembre: dopo i Queen, i Doors e i Rolling Stones,
“Enzo Avitabile Music Life” è il nuovo appuntamento con la musica al cinema di Microcinema – la
distribuzione che porta nelle sale in forma di evento film concerto straordinari e sui generis che
danno nuovo valore all’intrattenimento al cinema.
Produttivamente la storia è curiosa: Davide Azzolini (direttore del Napoli Film Festival) invita
Demme come ospite d’onore. Lui ha subito una richiesta: conoscere Avitabile. Dopo la prima
sorpresa Azzolini crea l’incontro, e nota che Demme aveva già tutti i suoi Cd, e lancia la proposta:
facciamoci un film. Nasce così “Enzo Avitabile Music Life”, film prodotto da Davide Azzolini per Dazzle
Communication e dallo stesso Jonathan Demme, in collaborazione con Rai Cinema, con il sostegno del
Mibac e il supporto del Banco di Napoli.
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SINOSSI
Un film diretto dal regista Premio Oscar Jonathan Demme su Enzo Avitabile, la sua musica e
Napoli.
Il progetto nasce dalla stima reciproca tra i due artisti e dal fatto che il regista americano segue da
tempo il percorso musicale di Avitabile, protagonista riconosciuto sulla scena internazionale della
world music e che ha fatto della continua ricerca e sperimentazione un suo segno distintivo. La
musica ha sempre svolto un ruolo determinante nelle opere dirette da Demme, come evidente
dall’uso che ne ha fatto in tutti i suoi film per il grande schermo. Ma questa passione negli anni è
stata riversata in numerosi videoclip (per artisti come Bruce Springsteen, New Order e The
Pretenders) e, soprattutto, in film-documentari acclamati dal pubblico e dalla critica
cinematografica e musicale: Stop Making Sense con i Talking Heads e ben tre lavori incentrati su
Neil Young.
Nei suoi ultimi documentari ci ha raccontato l’ex Presidente americano Jimmy Carter ed è stato
impegnato “sul campo” ad Haiti e New Orleans.
Ecco quindi che questo lavoro rappresenta un’incredibile occasione perché lo sguardo di uno dei
più grandi registi al mondo possa raccontare non solo la musica di un artista “unico” come
Avitabile, ma anche una città, Napoli, con tutte le sue ricchezze e contraddizioni.
COMMENTO DEL MUSICISTA
Ho girato un film senza accorgermene, naturale come se fosse la vita musica e il genio di Jonathan
a guidarmi. Ho raccontato e rivisitato luoghi e ricordi, una sorta di passato con gli occhi del futuro
in un presente pronto ad accogliere musicisti amici e suoni del mondo al di là dello spazio e del
tempo. La mia terra d'origine, Marianella, i sogni, le probabilità, la fede e la dedizione in un unico
linguaggio in cui la parola, il suono, il gesto raccontano una storia fuori di vista, iniziata in una terra
a svantaggio in un punto come un altro del mondo.
Enzo Avitabile
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COMMENTO DEL REGISTA
Cinque anni fa, stavo ascoltando un programma alla radio mentre guidavo sul George Washington
Bridge a New York, quando ho incontrato per la prima volta la musica di Enzo Avitabile e la mia
vita è cambiata. Volevo assolutamente incontrarlo e due anni dopo ho avuto la possibilità di farlo
in occasione di un viaggio a Napoli. Decidemmo allora di provare a girare un ritratto musicale su di
lui. Il sogno è diventato realtà quando ho avuto la possibilità di tornare a Napoli e Enzo ha invitato
musicisti da tutto il mondo per suonare la sua musica. Enzo Avitabile Music Life è il risultato di una
settimana incredibile trascorsa con questo eccezionale uomo di musica, di un viaggio attraverso
Napoli e di uno speciale ritorno al suo magico luogo di nascita, Marianella.
Jonathan Demme
NOTE DI PRODUZIONE
Questo film ha una storia particolare.
Nel 2010 invitai Jonathan Demme come ospite d'onore al Napoli Film Festival. Accettò con
entusiasmo ponendo però una scherzosa condizione. Non avrei dovuto fargli perdere l'occasione
di conoscere Enzo Avitabile, del quale si dichiarò grandissimo ammiratore: anni prima era rimasto
folgorato da un suo pezzo, trasmesso durante un programma radiofonico sulla world music che
ascoltava guidando la sua auto a New York.
Il giorno prima della sua partenza da Napoli per gli Stati Uniti, riuscì a organizzare il fatidico
incontro a casa di amici, in occasione di una cena in onore di Jonathan.
Avitabile arrivò con i cd dei suoi album, ma Demme li aveva già tutti.
Si ripromisero di fare assolutamente qualcosa insieme e fu allora, prima che la serata si
concludesse, che lanciai la proposta di un documentario di Jonathan su Enzo e la sua musica.
Un anno dopo, musicisti provenienti da tutto il mondo arrivavano a Napoli per una incredibile jam
session, suonando con Enzo Avitabile la sua musica per questo documentario.
Jonathan ha raccontato un artista incredibile e si è fatto portare per mano nella sua vita e nella
sua arte. L'incontro di due veri fuoriclasse.
E tutto grazie a un’autoradio sintonizzata proprio su quel programma un sabato di fine ottobre di
sei anni fa, mentre Demme attraversava il George Washington Bridge. E un po’, forse, anche grazie
alla mia faccia tosta.
Davide Azzolini
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ENZO AVITABILE MUSIC LIFE
CAST OF INSTRUMENTS
- "Tutt' ugual song'e criature" ("Children are all equal"): Performed by Enzo Avitabile (vocal and
arpina), Eliades Ochoa (vocal and guitar - Cuba), Gianluigi di Fenza (guitar - Italy), Marco
Pescosolido (cello, Italy), Carlo Avitabile (drums - Italy), Diego Carboni (hammond organ - Italy)
- "Tamburo a niro" ("Black drums") :Performed by Enzo Avitabile (vocal) and orchestra
- "Rape ca t'è utele" ("Open up your mind") :Performed by Enzo Avitabile (vocal), Naseer Shamma
(oud - Iraq), Ashraf Sharif Khan Poonchwala (sitar - Pakistan), Gerardo Núñez (guitar - Spain), Trilok
Gurtu (vocal, tablas, percussion - India)
- "Viento e'dimane" ("Wind of tomorrow"): Performed by Enzo Avitabile (vocal) & Luigi Lai
(launeddas - Sardinia, Italy)
- "Maronna nera" ("Black Madonna") : Performed by Enzo Avitabile and Trilok Gurtu (tablas &
percussion - India)
- "Fronne e limone" ("Lemon leaf") : Performed by Zi Giannino del Sorbo (vocal - S. Antonio
Abate, Italy)
- "Bella figliola" ("Beautiful girl"): Performed by Zi Giannino del Sorbo (vocal - S. Antonio Abate,
Italy), Gerardo Amarante (vocal - S. Antonio Abate, Italy), Fortunato Carotenuto (tammorra - S.
Antonio Abate, Italy)
- "Canta Palestina" ("Sing Palestine") : Performed by Enzo Avitabile (vocal and sopranino
saxophone) and Amal Murkus (vocal - Palestine)
- "Quanno o Vesuvio" ("When Vesuvius") : Performed by Enzo Avitabile (vocal and arpina), Djivan
Gasparyan Trio (duduk - Armenia), Hossein Alizadeh (tar - Iran)
- "Asse Canapa" : Performed by Enzo Avitabile (tenor saxophone)
- "Ciro" : Performed by Enzo Avitabile (sopranino saxophone)
- "Don Salvato' " : Performed by Enzo Avitabile (arpina and vocal), Gianluigi di Fenza (guitar Italy), Marco Pescosolido (cello, Italy)
- "Mane e mane" ("Hand in hand") : Performed by Enzo Avitabile, Daby Touré (vocal and guitar Mauritania), Gianluigi di Fenza (guitar - Italy), Marco Pescosolido (cello, Italy), Carlo Avitabile
(drums - Italy), Diego Carboni (hammond organ - Italy)
- "Berceuse" : Performed by Enzo Avitabile (sopranino saxophone) and Bruno Canino (piano - Italy)
Inoltre, ci sono alcuni secondi del brano:
- "Kora & Kore" ("Kora & Heart") : Performed by Enzo Avitabile and Toumani Diabate (kora - Mali)
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BIOGRAFIA DI ENZO AVITABILE
Il Conservatorio. Il pop. Il ritmo afro-americano. La musica antica della pastellessa e della zeza e il
canto sacro. Enzo Avitabile dedica la sua vita alla ricerca di suoni inediti, non solamente originali,
ma vitali ed essenziali, al di fuori di ogni logica commerciale, di ogni conformismo, di ogni moda.
Queste le vere note biografiche: un artista, un compositore, un polistrumentista. Da bambino,
Avitabile ha studiato il sassofono; da adolescente si è esibito nei club napoletani affollati dai clienti
americani. Quindi si è diplomato nella disciplina del flauto a S. Pietro a Majella e ha iniziato a
collaborare con artisti pop e rock di tutto il mondo, da James Brown a Tina Turner, ma muovendosi
sempre sotto un cielo assolutamente personale, mai comune.
Tra il 1982 ed il 1994 escono per la EMI i suoi primi 8 album: Avitabile (1982), suo disco di esordio;
Meglio soul (1983, qui va ricordata la presenza di Richie Havens); Correre in fretta (1984); S.O.S.
Brothers (1986); Alta tensione (1988, con una provocatoria copertina che raffigura una sedia
elettrica), una produzione che seduce persino Afrika Bambaataa, il quale dodici mesi dopo è
felicissimo di partecipare alle incisioni di Street appiness – Stella dissidente (1990), che evidenzia
lo stile personale dell'artista; Enzo Avitabile (1991), prodotto da Corrado Rustici; e Easy (1994),
disco di grande sperimentazione melodica, che brilla anche per un duetto con Randy Crawford nel
brano Leave Me or Love Me
Il 1996 costituisce una data che fa da spartiacque nella produzione di Avitabile, con l’uscita di
Addò per CNI. Una ritrovata fiducia nella sua lingua madre e nella sua prosodia dilatata grazie a
suggestivi arrangiamenti – anche digitali – segna il ritorno a un linguaggio originario arricchito da
neologismi contemporanei.
Il 1999 costituisce un’altra pietra miliare della carriera di Avitabile. Infatti, è l’anno in cui la CNI
pubblica O-Issa, che segna la collaborazione dell’artista con Unicef. Il brano Mane e mane è un
toccante pezzo a due voci eseguito con Mory Kante, che è a tutt’oggi una delle tracce che
incarnano alla perfezione il dialogo spirituale, sociale e politico fra le culture del Mediterraneo.
In questo periodo Avitabile compone musiche per il cinema e per il teatro (Decamerone e Beffa
della vita e della morte), oltre a ricoprire il ruolo di autore per importanti artiste come l’italiana
Giorgia e la palestinese Amal Murkus.
Nel 2004 si trova nuovamente di fronte a un delicato bivio artistico: restare consapevole della
propria tradizione popolare o ignorarla e adeguarsi alle hit parade del secondo millennio?
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Enzo Avitabile decide di non rinunciare al patrimonio lessico/musicale della sua terra ed è in
questo periodo che nasce la voglia di incontrare, in un progetto musicale completamente nuovo, i
Bottari di Portico, ensemble che fa del ritmo ancestrale la sua unica fede. Sul palco, botti, tini, falci,
strumenti atipici e diretti dal capopattuglia cadenzano antichi ritmi processionali che sono sana
trance: non techno, ma "folk".
Una proposta innovativa in cui fonde il sound personale con la tradizione di questi percussionisti,
le cui origini risalgono al XIII secolo.
“Ormai era diventato indispensabile disamericanizzare il mio linguaggio musicale”, diceva
Avitabile. E c’è senz’altro riuscito.
Da questa esperienza con i Bottari è nato Salvamm’‘o munno, album ‘specialissimo’ che ha
ottenuto ben quattro nomination ai BBC World Music Award, perché spazia dal canto liturgico ai
tradizionali a fronna, e include – tra le altre – le performance di Khaled, Manu Dibango, Zì
Giannino del Sorbo, il Miserere di Sessa Aurunca, Luigi Lai, la Polifonica Alphonsiana e Baba
Sissoko.
Al 2006 risale la produzione discografica Sacro Sud, un progetto speciale con cui Enzo abbraccia la
musica sacra popolare.
A partire dall’anno accademico 2006/2007, presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
cura il Laboratorio di Etnomusicologia "Tradizione e Cemento", del corso di laurea specialistica di
Scienze della Formazione, che ha come focus il recupero della tradizione nella civiltà urbana.
Nel 2007 Enzo Avitabile presenta, sempre con la partecipazione dei Bottari di Portico, un album
doppio di rivoluzionaria memoria, Festa, Farina e Forca, a cui partecipano Matthew Herbert, Bill
Laswell, Banco De Gaia, Manu Dibango, Djivan Gasparian e Luigi Lai. È la storia di un uomo che
scrive, suona e declama sillabe sacre, laiche e contemporanee, attento ai popoli che abitano il
mondo.
Dopo aver espresso il suo talento e la sua sensibilità artistica in tanti generi musicali, negli ultimi
anni Enzo Avitabile dedica molte energie per realizzare una sua grande aspirazione, comporre
musica classica. È così che nel 2008 viene eseguita dall’Orchestra sinfonica del Teatro Marrucino di
Chieti, per la sua prima assoluta, la Sinfonia n°1 - La Lazzara, diretta dal Maestro Gabriele Di Iorio.
A questo suo ‘debutto’ hanno peraltro già fatto seguito altri lavori, formando un nutrito repertorio
di musica classica eseguito da vari maestri e solisti di notevole caratura.
Sempre nel 2008, prende definitivamente vita Napoletana, un progetto artistico che nasce da una
grande volontà di recupero dell’antico lirismo napoletano.
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Un progetto-ricerca che si ricongiunge naturalmente alla fonte, come i canti di lavoro e le
villanelle, ma al contempo è costituito da canzoni completamente inedite scritte nel cemento della
città, con uno sguardo al passato e il cuore che respira l’odore del futuro. Musica nuova nata da
un’arte antica, originale e piena di sentimento, ricercata e innovativa nel linguaggio.
È proprio con Napoletana che nel Novembre del 2009 Enzo Avitabile raggiunge l’ennesimo
coronamento della sua carriera artistica, vincendo il Premio Tenco 2009 per il miglior disco
dell’anno nella categoria dialettale.
A ripagarlo ancora una volta è la sua scelta di cantare in napoletano, con un disco radicato sin
nelle viscere della ‘sua’ Napoli.
Coerente come sempre con le sue scelte, mai mosse dal mercato ma sempre dalla passione per la
musica, Enzo arriva a un altro traguardo che perseguiva da tempo, far entrare la World Music in
conservatorio. È così che dal 2009 decide di aderire alla proposta innovativa e lungimirante del
Conservatorio Statale di Musica di Santa Cecilia e di tenere a Roma la prima cattedra in Italia di
World Music, che sta raccogliendo il consenso di gran parte degli allievi. Contemporaneamente a
questa iniziativa prende vita anche il libro didattico di Avitabile Scale rare e ritmi del mondo, al
quale Enzo lavorava da diverso tempo, con l’intento di fornire agli studenti, o anche ai semplici
appassionati, un metodo per poter accedere alla musica degli altri popoli della terra.
Nel 2011-2012 nasce e si concretizza un progetto dal respiro mondiale, Black Tarantella, a cui
partecipano David Crosby, Bob Geldof, Franco Battiato, Pino Daniele, Francesco Guccini, Raiz, Co’
sang, Mauro Pagani, Daby Tourè, Enrique & Solea Morente, Idir e Toumani Diabatè.
L’album viene pubblicato in tutto il mondo da CNI, che in contemporanea ristampa con un nuovo
packaging Salvamm’o munno , Festa, farina e forca, Napoletana e Sacro Sud.
BIOGRAFIA DI JONATHAN DEMME
Figura anomala nel panorama hollywoodiano, Jonathan Demme, nella sua carriera ormai ultra
trentennale, è sempre riuscito a essere una stella di prima grandezza, tenendosi però anche ‘ai
margini’ dello star system, coniugando impegno sociale e successo commerciale.
Dopo gli esordi nella Factory di Roger Corman, nel 1974 realizza il suo primo film da regista,
Femmine in gabbia (Caged Heat). Nel 1979 gira il thriller Il segno degli Hannan (Last Embrace) e
l'anno dopo Una volta ho incontrato un miliardario (Il segno degli Hannah), premiato come
miglior film dell'anno dal New York Film Critics Circle.
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Nel 1986, raccoglie consensi dal grande pubblico con Qualcosa di travolgente (Something Wild) e
– due anni più tardi - con Una vedova allegra ma non troppo (Married to the Mob), commedie
atipiche che spaziano tra differenti registri narrativi.
La consacrazione arriva nel 1991 grazie a Il silenzio degli innocenti (The Silence of the Lambs), con
un indimenticabile Anthony Hopkins. Il film trionfa conquistando cinque premi Oscar (Miglior film,
regia, attore protagonista, attrice protagonista e sceneggiatura non originale) e si aggiudica l'Orso
d'Argento al Festival di Berlino.
Nel 1993 esce Philadelphia, interpretato da Tom Hanks, che ottiene l'Oscar come miglior attore
protagonista. Il film vince anche la statuetta per la miglior canzone, Streets of Philadelphia, firmata
da Bruce Springsteen.
Nel 1998 porta sul grande schermo Beloved, il romanzo del Premio Nobel per la letteratura Toni
Morrison, tradotto in italiano con il titolo di Amatissima e che è valso all’autrice il premio Pulitzer.
Demme gira nel corso degli anni diversi videoclip musicali, non solo per Springsteen, ma anche per
Neil Young e i New Order, artisti che peraltro ritroviamo nelle colonne sonore dei suoi film. Nel
1984 firma la regia di un concerto dei Talking Heads, dando vita a un documentario celebratissimo,
Stop Making Sense.
Nella sua filmografia, ricordiamo The Truth About Charlie, remake di Sciarada di Stanley Donen, e
The Agronomist, film tributo all'attivista per i diritti umani Jean Dominique, presentato come
evento speciale al Festival del Cinema di Venezia del 2003.
Nel 2004 dirige The Manchurian Candidate con Denzel Washington e Meryl Streep, in cui riflette
sull'abuso di potere da parte del governo.
In seguito, torna nuovamente ai documentari con Neil Young: Hearts of Gold, New Home Movies
From the Lower 9th Ward, sulle conseguenze dell'uragano Katrina che aveva colpito New Orleans,
e Man From Plains, uno sguardo lucido sulla vita politica e privata del presidente degli Stati Uniti
Jimmy Carter.
Nel 2008 chiama Anne Hathaway per l'intenso dramma familiare Rachel sta per sposarsi (Rachel
Getting Married), dove il ritorno a casa di una ragazza ‘interrotta’ crea una notevole agitazione
durante i preparativi delle nozze della sorella.
La sua grande passione per la musica del cantautore canadese lo porta a realizzare altri due
documentari su di lui: nel 2009 Neil Young Trunk Show e nel 2011 Neil Young Journeys, anno in
cui porta a termine anche il suo I’m Carolyn Parker, straordinario ritratto di una donna e una
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famiglia sopravvissuti all’uragano Katrina a New Orleans, presentato in concorso nella sezione
Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia del 2011.
Ma Demme non smette mai di sperimentare nuove strade e ora sta completando il film di
animazione Zeitoun, tratto dall’omonimo romanzo di Dave Eggers. Al Festival di Roma del 2013,
porta Fear of Falling, documentario che racconta una produzione teatrale dell’attore, regista e
sceneggiatore Andre Gregory, basata sul dramma Il costruttore Solness di Henrik Ibsen.
BIOGRAFIA DI DAVIDE AZZOLINI
E’ produttore di eventi culturali, film e documentari. Direttore del Napolifilmfestival dal 2002, ha
curato retrospettive cinematografiche in alcune tra le principali istituzioni newyorkesi: il MoMa, il
Lincoln Center, il Film Forum e la New York University. Nel 2006 con Antonio Monda ha creato a
Capri Le Conversazioni, che dal 2009 si svolgono anche presso la Morgan Library & Museum di
New York. Nel 2012 ha prodotto Enzo Avitabile Music Life, film diretto dal premio Oscar Jonathan
Demme, invitato nella Selezione Ufficiale della Mostra del Cinema di Venezia.
La plurisecolare tradizione della maggiore istituzione bancaria del Mezzogiorno di affiancare e
valorizzare le più cospicue espressioni della intellettualità e della produttività spiega la volontà del
Banco di Napoli di inserirsi in progetti culturali e sociali di ampio respiro, che possono avere
ricadute positive sul territorio.
E dunque il sostegno alle eccellenze territoriali, con iniziative artistiche e culturali che veicolino
messaggi positivi sull’intero Mezzogiorno. La presenza del Banco di Napoli è forte anche nel
mondo giovanile, così come forte è il suo legame con il mondo della musica, dal San Carlo alla
tradizione popolare.
Nell’ambito culturale non poteva mancare l’attenzione del Banco al mondo del cinema: nella
selezione ufficiale fuori concorso dell’edizione 2012 della Mostra internazionale del Cinema di
Venezia, in programma dal 29 agosto all’8 settembre, il Banco di Napoli sostiene una pellicola
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d’autore. Si tratta di un documentario del premio Oscar Jonathan Demme su Enzo Avitabile,
musicista napoletano, prodotto dal giovane napoletano Davide Azzolini.
La storica presenza del Banco nel Mezzogiorno rivela uno stretto legame con l'evoluzione
dell'economia meridionale. Il Banco di Napoli trae origine dai banchi pubblici dei luoghi pii, sorti a
Napoli tra il XVI e il XVII secolo.
Fino al decreto del 6 maggio 1926 il Banco di Napoli fu istituto di emissione; da quella data in poi
divenne Istituto di Credito di Diritto Pubblico.
Nel 1991 si attuò la “Legge Amato” di trasformazione da Istituto di Diritto Pubblico a Società per
Azioni.
A fine 2002 vi è stata la fusione per incorporazione nel SANPAOLO IMI.
Dal 1° luglio 2003 è sorta la nuova Banca con propria personalità giuridica, denominata “Sanpaolo
Banco di Napoli S.p.A.”, che sotto tale denominazione ha operato nelle quattro regioni
meridionali, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria.
A gennaio 2007 vi è stata la fusione di Intesa e Sanpaolo e a ottobre dello stesso anno il Banco ha
ripreso l’antico e storico nome di “Banco di Napoli”.
La continuità data dall’antico nome si concretizza nella profonda conoscenza del territorio e del
suo tessuto sociale, delle istituzioni ivi insediate, delle filiere produttive, delle singole imprese.
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Microcinema è società leader in Italia nella distribuzione di contenuti complementari e nello sviluppo di
tecnologie digitali per la Sala cinematografia. Nel 2012 inaugura la prima stagione di Microcinema
Distribuzione, divisione interamente dedicata alla distribuzione di contenuti di qualità ed eventi culturali
(anche in diretta), con l’uscita nelle sale di Silent Souls (Ovsyanki, 2010), raffinato lungometraggio del
regista russo Aleksei Fedorchenko, presentato in concorso alla 67° Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia. Tra le più recenti acquisizioni vanno menzionati due lungometraggi presentati
alla 69° edizione del festival di Venezia, La nave dolce (2012) di Daniele Vicari, vincitore del premio Pasinetti
e Sfiorando il Muro (2012), di Silvia Giralucci e Luca Ricciardi. Ci vediamo a casa (2012) di Maurizio Ponzi e
Vorrei vederti ballare (2012) di Nicola Deorsola arricchiscono il catalogo di lungometraggi, mentre i concerti
Hungarian Rhapsody dei Queen, Live at the Bowl ’68 dei Doors e Crossfire Hurricane dei Rolling Stones,
proposti in versione rimasterizzata in digitale HD, rappresentano un’occasione imperdibile per ammirare
tre delle più importanti rock band della storia all’apice del loro successo.
Microcinema ha accordi in esclusiva con i più importanti palcoscenici del mondo: Metropolitan Opera di
New York, Teatro Alla Scala di Milano, Opéra National de Paris, Gran Teatro La Fenice di Venezia, Maggio
Musicale Fiorentino e Festival Pucciniano di Torre del Lago. Con il progetto “Fuoriprogramma”, patrocinato
dal MiBAC, Microcinema porta nei cinema un catalogo di film di qualità ed eventi culturali che danno nuovo
valore all’intrattenimento in sala.
- 250 Schermi in rete che proiettano film e oltre 350 collegati per gli eventi live
- 480 Film diffusi via satellite e 70 Opere in diretta satellitare
- 30.000 Proiezioni effettuate con pubblico pagante
- 46.000 Ore di trasmissione satellitare di contenuti di qualità in alta definizione
- 1,5 milioni di Spettatori e 7 milioni di euro di Box office complessivo
- 35.000 biglietti per un unico evento in diretta: Don Giovanni, di Mozart, Teatro alla Scala di Milano, 7
dicembre 2011
- 40.000 biglietti per un unico evento in contemporanea nazionale: Hungarian rhapsody – Queen live in
Budapest, concerto della band inglese del 1986, ultimo tour di Freddie Mercury, il 20 novembre 2012
Crediti non contrattuali
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