BISEI S.r.l.
interventi di nuova Lottizzazione
Via Stelvio ang. via Monterosa
20039 - VAREDO (MB)
PROGETTO DI MASSIMA IMPIANTI ELETTRICI
RELAZIONE TECNICA
Settembre 2010
PROGETTO CLIMA – Studio Termotecnico Associato
Via Favaron, 68 – 20054 – Nova Milanese (MB)
Tel/Fax 0362 / 450550 – e-mail : [email protected]
Studio tecnico Progetto Clima
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INDICE
1Introduzione......................................................................................................................4
1.1Scopo.........................................................................................................................4
1.2Leggi e norme tecniche di riferimento....................................................................4
2DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA...............................................................................5
3DATI DI PROGETTO RELATIVI ALLE INFLUENZE ESTERNE.......................................5
4PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE.............................................5
5Fornitura............................................................................................................................6
5.1Caratteristiche tecniche dei gruppi di misura e loro ubicazione..........................6
6CLASSIFICAZIONE...........................................................................................................7
6.1Prevenzione incendi..................................................................................................7
6.2Luoghi a maggior rischio in caso d’incendio.........................................................7
6.3Autorimessa..............................................................................................................7
6.4Centrale termica........................................................................................................8
7ELENCO DEGLI INTERVENTI DA REALIZZARE.............................................................8
7.1Premessa generale...................................................................................................8
7.2Elenco delle opere da fornire...................................................................................8
8ESCRIZIONE DELLE OPERE...........................................................................................9
8.1Distribuzione principale............................................................................................9
8.2Quadro generale QEG.............................................................................................10
8.3Quadri elettrici singoli comparti QEx (nove quadri elettrici)...............................11
8.4Condutture in uscita dai quadri elettrici................................................................11
8.5Comando d’emergenza autorimessa.....................................................................12
8.6Impianto d’illuminazione artificiale........................................................................12
8.7Impianto d’illuminazione di sicurezza...................................................................12
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8.8Impianto di forza motrice........................................................................................13
8.9Impianto di forza motrice al servizio dell’impianto meccanico...........................13
9IMPIANTO TV TERRESTRE............................................................................................13
10IMPIANTO TV SATELLITARE.......................................................................................14
11IMPIANTO AUTOMAZIONE CANCELLO CARRAIO....................................................14
12MONTANTE IMPIANTO TELEFONO............................................................................14
13IMPIANTO D’EVACUAZIONE E IMPIANTO RILEVAZIONE FUMI...............................14
14DISPERSORE DI TERRA..............................................................................................14
15PRESCRIZIONI GENERALI..........................................................................................15
15.1Tubazioni................................................................................................................15
15.2Cavi.........................................................................................................................16
16BARRIERE TAGLIA-FIAMMA.......................................................................................16
17AUTOCERTIFICAZIONE...............................................................................................16
18.NOTE DI CARATTERE GENERALE............................................................................16
ALLEGATI
A2
Specifiche tecniche d’installazione;
A3
Specifica tecnica quadri elettrici;
EL01
piano
interrato:
impianto
di
distribuzione
principale,
impianto
d’illuminazione, impianto di forza motrice, impianto di rilevazione fumi, impianto
d’evacuazione e dispersore di terra, in data settembre 2010;
EL02
piano terra comparto A-B-C-D-E: impianto di distribuzione principale,
impianto d’illuminazione, impianto di forza motrice, impianto rilevazione fumi ed
impianto d’evacuazione, in data settembre 2010;
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EL02
piano terra comparto A-B-C-D-E: impianto di distribuzione principale,
impianto d’illuminazione, impianto di forza motrice, impianto rilevazione fumi ed
impianto d’evacuazione, in data settembre 2010;
EL03
piano primo comparto F-G-H-I: impianto di distribuzione principale,
impianto d’illuminazione, impianto di forza motrice, impianto rilevazione fumi ed
impianto d’evacuazione, in data settembre 2010;
N.B.
Gli schemi elettrici saranno allegati nel progetto esecutivo.
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INTRODUZIONE
1.1 Scopo
Il sottoscritto per. ind. Marco Bollaci, con ufficio in via Foppa, 7A 20043 Arcore (MB), è
stato incaricato di redigere il progetto di massima degli impianti elettrici del complesso
commerciale denominato Bisei srl che sorgerà in via Stelvio angolo via Monte Rosa a
Varedo (MB).
Scopo del presente progetto è la definizione di massima della consistenza che dovranno
avere gli impianti elettrici e speciali del centro commerciale in oggetto.
I singoli impianti saranno definiti nel dettaglio nel progetto esecutivo una volta ricevute
tutte le informazioni allo sviluppo dello stesso.
Il presente progetto deve essere consegnato a tutti gli enti che ne facessero richiesta (per
esempio Vigili del Fuoco, ASL, eccetera).
1.2 Leggi e norme tecniche di riferimento
Il presente progetto è stato redatto in conformità alla seguenti leggi oggi vigenti in materia
di sicurezza elettrica:
-
Decreto Ministeriale n. 37 22 gennaio 2008: Regolamento concernente l'attuazione,
dell'art 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre
2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli
impianti all'interno degli edifici.
Le norme tecniche principali seguite sono le seguenti:
-
norma CEI 64-8 (edizione 2007): Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non
superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua;
-
Norma It. CEI 64-51 - Class. CEI 64-51 - CT 64 - Fascicolo 8875 - Anno 2007 Edizione Quarta Edilizia ad uso residenziale e terziario Guida per l'integrazione degli
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impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di
trasmissione dati negli edifici Criteri particolari per centri commerciali;
-
Norma It. CEI EN 60439-1 - Class. CEI 17-13/1 - CT 17 - Fascicolo 5862 - Anno
2000 - Edizione Quarta Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per
bassa tensione (quadri BT)Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e
apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS);
-
Norma CEI 0-2 - Class. CEI 0-2 - CT 0 - Fascicolo 6578 - Anno 2002 - Edizione
Seconda Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti
elettrici
-
Norma CEI 64-50 - Class. CEI 64-50 - CT 64 - Fascicolo 8874 - Anno 2007 Edizione Quinta Edilizia ad uso residenziale e terziario
-
Ulteriori norme specifiche, quando utilizzate, sono state indicate nei capitoli
corrispondenti.
2
DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA
Il complesso commerciale è costituito di due piani fuori terra oltre alla copertura e di un
piano interrato ad uso autorimessa e locali tecnologici.
L’accesso alle scale, dal compartimento autorimessa, avviene tramite due filtri posizionati
in corrispondenza di ciascuna scala.
3
DATI DI PROGETTO RELATIVI ALLE INFLUENZE ESTERNE
Nella tabella seguente viene considerata una serie di parametri ambientali (influenze
esterne) che possono influire sulle caratteristiche dell’impianto elettrico e dei relativi
componenti elettrici.
In relazione alla tipologia dell’impianto elettrico, tra i dati di progetto di seguito indicati,
sono stati selezionati solo quelli che condizionano effettivamente il progetto ed in
particolare la scelta e l’installazione dei componenti elettrici.
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TABELLA
3.1.
INFLUENZE ESTERNE
Temperatura massima
Temperatura minima
Formazione di condensa
Altitudine
Presenza
di
corpo
solidi estranei
(°C)
(°C)
(-)
(-)
(m)
35
-10
≤1000
No
Ventilazione dei locali
Naturale
IP4X
Caratteristiche del terreno
artificiale
naturale
assistita
ventilazione artificiale
da Profondità
nel Resistività elettrica del
sottosuolo della linea terreno
di gelo
X
4
-
-
(m)
(ρΩ)
-
-
PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE
L'edificio risulta essere autoprotetto contro le scariche atmosferiche, come indicato nella
relazione di calcolo allegata alla presente relazione.
5
FORNITURA
La fornitura dell’energia elettrica delle parti comuni avviene direttamente in bassa
tensione, sistema di distribuzione TT, norma CEI 64-8, art. 312.2.2.
La corrente di corto circuito trifase presunta nel punto d’origine dell’impianto (morsetti
contatore) è pari a 16 kA.
Per le unità commerciali in questa fase si considera una fornitura in bassa tensione,
sistema di distribuzione TT, la corrente di corto circuito presunta nel punto d’origine
dell’impianto (morsetti contatore) è pari a 6 kA.
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5.1 Caratteristiche tecniche dei gruppi di misura e loro ubicazione
I gruppi di misura Enel saranno installati nei locali predisposti al piano interrato le potenze
indicate sono presunte e saranno confermate nel progetto esecutivo:
Unità Commerciale:
comparto A
1 gruppo di misura Enel 400 V 50 Hz 100 kW;
comparto B
1 gruppo di misura Enel 400 V 50 Hz 40 kW;
comparto C
1 gruppo di misura Enel 400 V 50 Hz 80 kW;
comparto D
1 gruppo di misura Enel 400 V 50 Hz 30 kW;
comparto E
1 gruppo di misura Enel 400 V 50 Hz 60 kW;
comparto F
1 gruppo di misura Enel 400 V 50 Hz 20 kW;
comparto G
1 gruppo di misura Enel 400 V 50 Hz 20 kW;
comparto H
1 gruppo di misura Enel 400 V 50 Hz 15 kW;
comparto I
1 gruppo di misura Enel 400 V 50 Hz 15 kW;
Parti comuni:
parti comuni:
6
1 gruppo di misura Enel 400 V 50 Hz 60 kW;
CLASSIFICAZIONE
Gli impianti elettrici devono rispondere alla norma CEI 64-8 parte generale.
In alcuni casi è invece necessario eseguire gli impianti elettrici secondo norme specifiche
in quanto il rischio d’incendio o di esplosione dovuto all’impianto elettrico è maggiore che
negli ambienti ordinari.
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6.1 Prevenzione incendi
L’edificio sarà suddiviso in nove comparti denominati A, B, C, D, E, F, G, H e I, i seguenti
comparti saranno soggetti al rilascio del certificato prevenzione incendi (CPI) essi sono i
seguenti:
comparto A
supermercato per vendita prodotti alimentare (attività soggetta al rilascio
del CPI) superficie coperta pari a circa 1.400 m2;
comparto B
negozio specialistico (attività soggetta al rilascio del CPI) superficie
coperta pari a circa 500 m2;
comparto C
negozio specialistico (attività soggetta al rilascio del CPI) superficie
coperta pari a circa 900 m2;
6.2 Luoghi a maggior rischio in caso d’incendio
Tutti i comparti soggetti al rilascio del certificato di prevenzione incendi e tutte le vie di fuga
sono considerati luoghi a maggior rischio in caso d’incendio per l’elevata densità di
affollamento secondo la norma CEI 64-8, art. 751.03.02.
6.3 Autorimessa
In base alla disposizione degli spazi interni, le autorimesse si suddividono in due tipi, DM
1.2.1986:
-
a spazio aperto;
-
a box.
Nel nostro caso l’autorimessa è del tipo a spazio aperto con parcamento superiore a nove
autoveicoli.
L’autorimessa a box, con capacità di parcamento superiore a nove autoveicoli, è soggetta
al controllo di prevenzione incendi in quanto compresa nell’attività n. 92 del DM 16/2/1982.
Il presente lavoro deve essere allegato al progetto dell’antincendio, al fine di richiedere alle
autorità competenti il rilascio del Certificato Prevenzioni Incendi (CPI)
Per quanto riguarda l’autorimessa con parcamento superiore a nove autoveicoli non deve
essere più considerata luogo con pericolo d’esplosione secondo quanto indicato dalla
norma CEI 31-35 variante V1, fascicolo 6565.
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Gli impianti elettrici devono comunque avere un grado di protezione non inferiore a IP44.
Dove indicato a progetto deve essere installato il comando d’emergenza a lancio di
corrente in custodia metallica con spia luminosa per il controllo della presenza tensione, il
comando di emergenza una volta azionato deve togliere tensione a tutti gli impianti elettrici
del compartimento autorimessa.
6.4 Centrale termica
La classificazione di eventuali centrali termiche alimentate a gas metano sarà indicata nel
progetto esecutivo.
7
ELENCO DEGLI INTERVENTI DA REALIZZARE
7.1 Premessa generale
La filosofia impiantistica adottata e la consistenza dell’impianto è stata definita di comune
accordo con la committenza.
In fase di offerta l’installatore elettrico deve rispettare le scelte tecniche indicate nei
documenti di progetto senza effettuare alcuna variazione.
La convenienza tecnico economica delle scelte adottate spetta alla committenza e al
progettista.
Eventuali in congruenze o aspetti poco chiari del progetto devono essere segnalati, da
parte dell’installatore elettrico, alla committenza, per iscritto, prima della firma del
contratto.
7.2 Elenco delle opere da fornire
L’installatore elettrico deve fornire e mettere in opera tutti gli impianti elettrici finiti a regola
d’arte e funzionanti.
In particolare l’installatore elettrico deve fornire tutti gli accessori di completamento non
specificatamente indicati nei documenti di progetto.
Nel seguito sono indicati gli impianti elettrici oggetto del presente lavoro:
a) fornitura e messa in opera quadro elettrico generale parti comuni QEG;
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b) fornitura e messa in opera quadro elettrico di ogni singolo comparto QEx (nove quadri
elettrici);
c) fornitura e messa in opera di tutte le condutture in uscita dai quadri elettrici;
d) fornitura e messa in opera del comando d’emergenza autorimessa e dei comparti
soggetti a CPI;
e) fornitura e messa in opera impianto d’illuminazione artificiale;
f) fornitura e messa in opera impianto d’illuminazione esterna;
g) fornitura e messa in opera impianto d’illuminazione di sicurezza;
h) fornitura e messa in opera impianto di forza motrice;
i) fornitura e messa in opera impianto di forza motrice al servizio dell’impianto
meccanico;
j) fornitura e messa in opera impianto rilevazione fumi;
k) fornitura e messa in opera impianto d’evacuazione;
l) fornitura e messa in opera impianto di videocitofono;
m) fornitura e messa in opera impianto TV terrestre;
n) fornitura e messa in opera impianto TV satellitare;
o) fornitura e messa in opera impianto d’automazione cancello carraio;
p) fornitura e messa in opera montante impianto telefonico;
q) fornitura e messa in opera dispersore di terra;
È escluso dal progetto tutto quanto non espressamente indicato nelle tavole di progetto,
nella relazione tecnica o nel computo metrico in particolare:
– quadri di comando ascensori;
–
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8
ESCRIZIONE DELLE OPERE
8.1 Distribuzione principale
L’impianto elettrico ha origine subito a valle de morsetti del gruppo di misura Enel, nel
nostro caso le utenze elettriche delle parti comuni sono alimentate da un gruppo di misura.
La distribuzione principale è funzionalmente suddivisa in tre impianti principali:
-
distribuzione Enel;
-
distribuzione Telecom;
-
distribuzione parti comuni/private;
Prima dell’inizio dei lavori edili devono essere presi gli opportuni accordi con gli enti
erogatori (Enel e Telecom) per definire la posizione d’ingresso dei loro impianti e
l’ubicazione dei loro apparati.
La posizione indicata dei contatori Enel, nelle tavole di progetto, è stata fornita al
sottoscritto dalla committenza.
I tre impianti devono essere sempre fisicamente segregati fra di loro utilizzando pozzetti e
cavidotti separati, il percorso degli impianti è indicato negli elaborati grafici di progetto
allegati alla presente relazione.
Le condutture interrate devono essere conformi alla norma CEI 23-46
-
Norma CEI EN 50086-2-4/A1 - Class. CEI 23-46;V1 - CT 23 - Fascicolo 6093 - Anno
2001 – Edizione Sistemi di canalizzazione per cavi Sistemi di tubi Parte 2-4:
Prescrizioni particolari per sistemi di tubi interrati
Nel nostro caso il cavidotto deve essere in PVC corrugato di colore rosso resistente allo
schiacciamento 450 N: esso deve essere posato ad una profondità di 0,8 m dal piano
campagna finito.
Devono essere previsti pozzetti in cemento armato, dimensioni 60x60 cm, completi di
coperchi resistenti al passaggio carraio ogni 20 m e ad ogni cambio di direzione.
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La dorsale principale dei tre impianti segue il percorso del corsello box, in prossimità di
ogni scala devono essere previste delle derivazioni, con dei pozzetti, per arrivare al locale
contatori di ciascuna scala.
8.2 Quadro generale QEG
Subito a valle del gruppo di misura Enel, lunghezza montante, inferiore a 3 m deve essere
installato il quadro generale delle parti comuni QEG.
Il quadro elettrico alimenterà le utenze elettriche al servizio delle parti comuni in particolare
esso alimenta il quadro della centrale tecnologica e gli ascensori.
Il quadro elettrico deve essere realizzato in carpenteria metallica, grado di protezione IP55
esso deve essere realizzato in conformità alla specifica tecnica A2 allegata alla presente
relazione.
Gli attraversamenti, delle condutture da un comparto all’altro devono essere sempre
ripristinati.
8.3 Quadri elettrici singoli comparti QEx (nove quadri elettrici)
Nel progetto esecutivo saranno sviluppati i quadri elettrici di ogni singolo comparto sulla
base delle effettive esigenze.
In particolare ciascun quadro elettrico alimenterà il rispettivo comparto.
8.4 Condutture in uscita dai quadri elettrici
L’installatore deve fornire e mettere in opera tutte le condutture in uscita dai quadri elettrici.
In particolare le tubazioni incassate devono rispondere alle seguenti norme
tecniche:
-
Norma CEI EN 50086-1 - Class. CEI 23-39 - CT 23 - Fascicolo 3480 R - Anno 1997 Edizione Prima Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche Parte 1:
Prescrizioni generali;
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-
Norma CEI EN 50086-2-2 - Class. CEI 23-55 - CT 23 - Fascicolo 2887 - Anno 1996 Edizione Prima Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche Parte 2-2:
Prescrizioni particolari per sistemi di tubi pieghevoli e accessori;
-
Norma CEI EN 50086-2-2/A11 - Class. CEI 23-55;V1 - CT 23 - Fascicolo 5216 - Anno
1999 - Edizione Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche Parte 2-2:
Prescrizioni particolari per sistemi di tubi pieghevoli e accessori
-
Norma CEI EN 50086-2-1 - Class. CEI 23-54 - CT 23 - Fascicolo 2886 - Anno 1996 Edizione Prima: Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche Parte 2-1:
Prescrizioni particolari per sistemi di tubi rigidi e accessori;
-
Norma CEI EN 50086-2-1/A11 - Class. CEI 23-54;V1 - CT 23 - Fascicolo 5215 - Anno
1999 – Edizione Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche Parte 2-1:
Prescrizioni particolari per sistemi di tubi rigidi e accessori
Con il termine conduttura s’intende il canale o la tubazione completa di cavo e di ogni altro
accessorio per dare il lavoro finito a regola d’arte e funzionante.
Le condutture in uscita dai quadri elettrici che vanno direttamente nel corsello box
s’intendono interrate devono essere utilizzati cavidotti in PVC corrugato di colore rosso
resistente allo schiacciamento 450 N e cavi FG7OM1 0,6/1 kV.
Le altre condutture installate a pavimento fuori dal comparto autorimessa s’intendono
incassate a pavimento per esse si può utilizzare una tubazione in PVC pieghevole serie
medio.
Nel corsello box l’impianto d’illuminazione sarà alimentato con condutture installate a
parete o a soffitto in PVC rigido serie pesante.
Le tubazioni in uscita dal pavimento nel corsello box fino ad un’altezza di 105 cm dal piano
di calpestio devono essere realizzate in acciaio zincato.
8.5 Comando d’emergenza autorimessa
L’autorimessa sarà dotata di un comando d’emergenza che una volta azionato deve
togliere tensione a tutti gli impianti del comparto.
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8.6 Impianto d’illuminazione artificiale
La norma UNI EN 12464-1 definisce i requisiti d’illuminazione nei luoghi di lavoro
all’interno.
Il rispetto della norma UNI EN 12464-1 garantisce salvo casi particolari un illuminazione
dei luoghi di lavoro adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere dei
lavoratori, così come richiesto dal decreto DM 81/08.
Pertanto, nel presente progetto, gli apparecchi d’illuminazione, sono stati scelti in accordo
alla norma di cui sopra.
Nelle tavole di progetto sono indicate le caratteristiche elettriche, la posizione e le quantità
di ogni apparecchio d’illuminazione.
L’impianto d’illuminazione nelle parti comuni deve essere fornito e messo in opera
completo di tutti gli apparecchi d’illuminazione.
Tutti gli apparecchi d’illuminazione di tipo fluorescente devono essere completi di reattore
elettronico.
8.7 Impianto d’illuminazione di sicurezza
L’impianto d’illuminazione di sicurezza deve essere indipendente da qualsiasi altro
impianto elettrico del locale.
L’impianto di sicurezza è suddiviso su più circuiti, in modo da facilitare l’esercizio e limitare
il disservizio causato da interventi di guasto o per manutenzione.
Lungo le vie di esodo vengono installati apparecchi di illuminazione con gruppo autonomo
di emergenza, autonomia 3 ore, ricarica in 12 ore.
Dove indicato alcuni apparecchi devono avere il pittogramma con il simbolo di uscita di
sicurezza.
Il numero di apparecchi installato è tale da garantire lungo le vie di esodo un livello di
illuminamento pari a 10 lx come richiesto dai Vigili del Fuoco.
Gli apparecchi di illuminazione devono essere protetti per costruzione contro
danneggiamenti meccanici e manomissioni.
L’illuminazione di sicurezza qui prevista funziona in alternativa al servizio d’illuminazione
principale.
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In questo caso, l’entrata in funzione degli apparecchi di illuminazione di sicurezza deve
avvenire automaticamente entro un tempo breve (≤ 0,5 s).
La quantità e la posizione degli apparecchi d’illuminazione di sicurezza è indicata nei
disegni di progetto.
Tutti gli apparecchi d’illuminazione di sicurezza devono essere dotati d’interfaccia di
controllo tipo Dardo 2 della OVA o sistema equivalente
8.8 Impianto di forza motrice
Sulle scale devono essere installate prese 10/16 A con alveoli di protezione laterali e
centrali, incassate a parete (serie civile Bticino light con placche di colore bianco in
tecnopolimero).
Nei locali tecnici le prese devono essere installate a parete normalmente all’interno della
stessa scatola dell’interruttore luce e devono avere grado di protezione non inferiore a
IP55.
8.9 Impianto di forza motrice al servizio dell’impianto meccanico
L’installatore elettrico deve fornire e mettere in opera tutti gli impianti elettrici al servizio
dell’impianto meccanico.
In particolare l’installatore deve fornire e mettere in opera i seguenti impianti per ciascun
comparto:
-
quadro elettrico centrale termica QCT
-
condutture in uscita dal quadro elettrico;
-
impianto d’illuminazione locale centrale termica;
-
impianto di forza motrice locale centrale termica;
-
condutture e collegamenti elettrici pompe elettriche;
-
condutture e collegamento sonde ausiliare (termostati, elettrovalvole, eccetera);
-
impianto bus al servizio del sistema centralizzato di contabilizzazione termica.
Le apparecchiature del quadro elettrico saranno indicate nel progetto esecutivo.
La posizione degli apparecchi d’illuminazione e le prese sono indicate nelle tavole di
progetto.
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Per quanto riguarda i collegamenti delle sonde ausiliare si allega, alla presente relazione,
uno schema di principio che deve essere verificato insieme alla direzione lavori prima della
messa in opera degli impianti del locale centrale termica.
Tutti i collegamenti elettrici (di potenza e ausiliari) sono a carico dell’installatore elettrico.
9
IMPIANTO TV TERRESTRE
L’installatore elettrico deve fornire un impianto per la ricezione dei canali TV in chiaro e la
ricezione del segnale digitale terrestre.
L’impianto deve essere dimensionato per poter ricevere contemporaneamente il segnale
su 24 prese con aumento del 25%.
L’installatore deve prevedere l’installazione dell’antenna TV in copertura in prossimità della
scala.
In questa zona va previsto anche l’installazione del centralino TV: da qui partono i cavi
coassiali per portare il segnale TV in ciascun appartamento.
Le tubazioni del montante TV non devono mai avere diametro esterno inferiore a 32 mm.
10 IMPIANTO TV SATELLITARE
L’installatore elettrico deve prevedere un impianto per la ricezione dei canali TV satellitari.
L’impianto deve essere dimensionato per poter ricevere contemporaneamente il segnale
su 12 prese con aumento del 25%.
L’installatore deve prevedere l’installazione dell’antenna TV in copertura in prossimità della
scala.
In questa zona va previsto anche l’installazione del centralino TV: da qui partono i cavi
coassiali per portare il segnale TV in ciascun appartamento.
Le tubazioni del montante TV non devono mai avere diametro esterno inferiore a 32 mm.
11 IMPIANTO AUTOMAZIONE CANCELLO CARRAIO
L’installatore deve fornire l’impianto per l’automazione dei un cancello carraio dotato di
centralina di comando motore per apertura ad un battente larghezza massima 6 m,
lampeggianti, fotocellule e tutti i collegamenti necessari per dare l’impianto finito a regola
d’arte e funzionante..
Nella fornitura devono essere compresi, inoltre, 9 telecomandi.
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12 MONTANTE IMPIANTO TELEFONO
Il montante dell’impianto telefonico deve essere realizzato infilando due tubazioni in PVC
diametro esterno 50 mm per ciascuna comparto.
È a carico dell’installatore il collegamento (tubazioni vuote) dal permutatore telefonico
installato dalla Telecom (normalmente uno per ciascuna scala) al montante e dal montante
al singolo comparto.
13 IMPIANTO D’EVACUAZIONE E IMPIANTO RILEVAZIONE FUMI
Nel progetto esecutivo saranno definiti nel dettaglio gli impianti d’evacuazione e l’impianto
di rilevazione fumi così come richiesto nella relazione di prevenzione incendi presentata ai
Vigili del Fuoco.
14 DISPERSORE DI TERRA
Tutti i nuovi conduttori di protezione, di terra e di egualizzazione devono essere collegati al
dispersore di terra dell'edificio.
Il dispersore di terra è indicato nell’elaborato grafico di progetto EL01 esso è costituito di
dispersori ad asta verticale.
I dispersori verticali sono collegati tra di loro con una corda di rame nuda sezione 1x35
mm² che a sua volta si collega al collettore generale di terra, installato all'interno del
quadro elettrico generale parti comuni e ai quadri elettrici delle rispettive scale.
La corda di rame nuda deve essere interrata ad una profondità non inferiore a 0,5 m dal
piano campagna.
Il valore della resistenza di terra deve soddisfare la seguente relazione per gli impianti di
tipo TT:
Re·Idn≤50 CEI 64-8 art. 413.1.4.2.
dove:
Re è la resistenza del dispersore in ohm;
Idn è la corrente nominale differenziale in ampere.
Per i collegamenti equipotenziali si veda la specifica tecnica ST36 allegata.
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15 PRESCRIZIONI GENERALI
15.1 Tubazioni.
I tubi protettivi in polivinilcloruro e accessori sono rispondenti alle norme CEI 23-8 (1989) e
23-14 (1989) e sono dotati di marchio IMQ.
Ciò vale sia per gli impianti di energia che per gli impianti ausiliari.
Il diametro interno dei tubi deve essere pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio
circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti.
Le cassette di derivazione o di giunzione devono essere, dotate di marchio IMQ.
I collegamenti all'interno delle scatole devono essere fatti su morsetti unipolari a serraggio
indiretto, dotati di marchio dell'Istituto Italiano del Marchio di Qualità (IMQ).
I collegamenti all'interno delle scatole dei conduttori di protezione devono essere fatti su
morsetti unipolari per le giunzioni di non più di tre conduttori; per un numero superiore,
devono essere impiegate morsettiere, a serraggio indiretto.
La posizione e le dimensioni delle tubazioni porta cavi sono indicate negli elaborati grafici
di progetto.
15.2 Cavi.
Tutti i cavi in partenza dai quadri elettrici sono del tipo FG7OM1 0,6/1 kV o N07G9-K, non
propagante l’incendio, conforme alla norma CEI 20-22 (1987), dotati di marchio dell’Istituto
Italiano del Marchio di Qualità (IMQ).
Le derivazioni terminali possono essere realizzate con cavo N07G9-K intubato.
La sezione del conduttore di protezione deve essere pari a quella del conduttore di fase
corrispondente.
È tassativamente esclusa la possibilità di impiegare:
-
il conduttore di neutro in comune per più derivazioni;
-
il conduttore di protezione in comune per più derivazioni.
In altri termini, ogni conduttore di fase (o i tre conduttori di fase nel caso di circuiti trifase)
deve essere accompagnato, lungo il suo percorso, dal proprio conduttore di neutro e dal
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proprio conduttore di protezione in partenza dalla stessa morsettiera del quadro elettrico, o
dalla stessa scatola di derivazione.
16 BARRIERE TAGLIA-FIAMMA.
Devono essere previste barriere taglia-fiamma in tutti gli attraversamenti di solai o pareti
che delimitano l’eventuale compartimento antincendio.
Le barriere taglia-fiamma devono avere caratteristiche di resistenza al fuoco almeno pari a
quelle richieste per gli elementi costruttivi del solaio o parete in cui sono installate.
17 AUTOCERTIFICAZIONE
L'installatore, all'atto del collaudo dell'impianto, deve fornire una autocertificazione
dell'impianto, secondo quanto previsto dal DM 37/08 del 22 gennaio 2008
18 .NOTE DI CARATTERE GENERALE.
In caso di discrepanze o di ambiguità nell’interpretazione dei documenti di progetto,
l’installatore deve richiedere precisazioni scritte al direttore dei lavori, il quale darà
l’interpretazione da lui ritenuta corretta, dopo aver assunto informazioni dal progettista.
Tutte le varianti progettuali che si intenderanno proporre, da parte dell’installatore,
dovranno essere sottoposte ad approvazione del direttore dei lavori, previa presentazione
di una documentazione completa delle apparecchiature sostituite e delle modalità
installative modificate, nonché del nuovo progetto proposto.
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