Comunicato stampa Mcl: una società a misura di famiglia” Si è svolta nei giorni scorsi per iniziativa del MCL, dell’Università Cattolica attraverso il centro Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa ed il centro Ateneo studi e ricerche sulla famiglia, la V edizione della Summer School riservata ai giovani e qualificati dirigenti dell’Associazione con il tema “Una società a misura di famiglia”. Nelle varie giornate i partecipanti all’evento hanno potuto approfondire le varie sfaccettature del tema grazie alla presenza di esperti dei succitati atenei dell’Università Cattolica nonché S.E. Mons. Claudio Giuliodori. Nella giornata di apertura è emerso come mettere in rilievo la soggettività sociale e il ruolo pubblico della famiglia non ancora adeguatamente riconosciute, indagando alcuni molteplici aspetti del rapporto tra famiglia, cultura e società. In apertura, introducendo i lavori, il rettore dell’Università Franco Anelli ha denunciato “La famiglia costituisce la società ma non vi trova spazio, per questa ragione è necessario un rinnovato riconoscimento sociale, economico e normativo della famiglia stessa”. Ha proseguito poi il Vice Presidente Nazionale Mcl Noè Ghidoni, presentando la Summer School: “La promozione della famiglia come istituzione sociale e la difesa della vita, sono temi di riflessione dei cattolici ma hanno egual valore per tutti gli uomini e donne di buona volontà”. E’ intervenuto poi Ferdinando Citterio, docente di etica sociale: “E’ lo stesso concetto di famiglia ad essere confuso”. In tutto ciò concorda anche Andrea Nicolussi, ordinario di diritto civile. Il giurista ha sottolineato: “La differenza tra matrimonio come contratto - che ciascuno può costruire come gli pare - e – matrimonio come Istituzione che invece non è nella disponibilità dei coniugi che lo fabbricano la lo vivono”.. “Anche tutta la critica anti – Costituzionale della famiglia – ha ricordato il Dott. Nicolussi – nasce proprio con l’obiettivo di equiparare il matrimonio alla convivenza, cosa per altro già sostanzialmente avvenuta in alcuni Paesi dell’Unione Europea. Se questa differenza dovesse sparire anche in Italia, se ciò dovesse prevalere, chi punta all’alleggerimento del vincolo del matrimonio ne resterebbe soltanto la parola” – ha proseguito il Dott. Nicolussi che ha quindi concluso: “Il matrimonio – contratto ha come obiettivo la felicità individuale, mentre il matrimonio – istituzionale punta alla felicità solidale dei coniuge con gli altri membri della famiglia”. La Summer School si è chiusa con la celebrazione eucaristica celebrata da: - S. E. Mons. Arrigo Miglio (arcivescovo di Cagliari e Presidente del Comitato scientifico organizzatore delle settimane sociali dei cattolici italiani); - Mons. Francesco Rosso (assistente ecclesiastico nazionale Mcl); - Don Walter Magnani (Responsabile servizio per la Pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi di Milano. A seguire si è tenuta una tavola rotonda conclusiva aperta a tutti i dirigenti, agli iscritti, ai simpatizzanti del Mcl dal tema “Una società a misura di famiglia?”. Sono intervenuti il Prof. Lorenzo Ornaghi, Presidente Aseri – alta scuola di economia e relazioni internazionali dell’Università Cattolica che, nel suo intervento, ha riconosciuto che il mondo cattolico ha qualche debolezza nel promuovere la famiglia e ritrova il nemico con cui ogni giorno si confronta quale il relativismo culturale. . L’ex Ministro del governo Monti ha spiegato ai presenti che “se non si riesce a generare un nuovo ordine sociale il motivo è di ordine culturale”. E’ il conformismo che ci rende sudditi della cultura dominante in un mondo che sta smontando i nostri valori. Siamo tutti esposti al rischio di persone per cui, sotto sotto, la famiglia non è cosa così rilevante. Successivamente si annovera l’intervento del Presidente Nazionale Mcl Dott. Carlo Costalli che ha invitato i presenti a non rassegnarsi e a mettere in campo tutte le possibilità a difesa della famiglia tradizionale. Costalli, inoltre, ha auspicato che venga riconosciuta alla famiglia lo Status Istituzionale economico globale, anche “rivedendo la tassazione in base ai costi che essa sostiene per produrre beni relazionali” e avverte che non ci sarò ripresa in Italia se non si scioglierà, anche nell’ambito di un radicale riforma del Welfare, il nodo del lavoro femminile”. L’occupazione delle donne accresce la capacità di consumo, risparmio ed investimento delle famiglie e crea altro lavoro in termini di servizi: inoltre crea soprattutto una rete di relazioni che implica un aumento di complessità dell’identità adulta che, sempre più di rado, può essere ricondotta al modello moglie – madre. E’ quindi giunto il momento di una ricomposizione tra famiglia e lavoro. Mons. Arrigo Miglio, Presidente del Comitato preparatorio delle settimane sociali, sottolinea: “Le insidie linguistiche quando difendiamo la famiglia tradizionale, ci accusano di conservazione: abituiamoci a parlare di matrimonio perché quel concetto ci riporta alle origini. L’idea che i Cattolici vivono questo confronto da conservatori, respingendo al mittente le accuse di essere tra coloro che calpestano altri diritti quando difendono la famiglia nata dal matrimonio tra uomo e donna. Puntualizza, inoltre, il Presule - i diritti di altri tipi di coppie ma anche i relativi doveri, possono essere affrontati, ma questo non giustifica l’equiparazione di qualsiasi convivenza all’istituto familiare nato dal matrimonio tra uomo e donna e aperto alla vita. La Prof.ssa Giovanna Rossi, ordinario della sociologia della famiglia sostiene che “solo una società capace di gestire le sfere famiglia e lavoro crea benessere sociale”. Il Prof. Francesco Belletti Presidente Nazionale del Forum delle associazioni familiari ha invitato i presenti a vivere la settimana sociale di Torino del prossimo 12 – 15 settembre con coraggio rivendicando la funzione economica della famiglia italiana nella crisi e chiede di aiutarle perché, nel frattempo, si sono usurate. La tavola rotonda è stata coordinata dal Prof. Evandro Botto dell’Università Cattolica. Un’altra tappa fondamentale del cammino di riflessione del Mcl verso la prossima settimana sociale sarà il Convegno di Senigallia durante il quale si rifletterà sulle stesse tematiche della vigilia della 47° settimana sociale dei Cattolici Italiani: un ulteriore conferma della presenza del nostro movimento di testimonianza evangelica. Umberto Morelli Presidente Prov.le Mcl Piacenza