Fondazione Teatro Goldoni Associazione Amici Musica Livorno La Goldonetta 14 Febbraio 2012, ore 21 CABARET SONGS Maria Elena Romanazzi, voce Nicole Brancale, pianoforte PROGRAMMA William Bolcom, testo di Arnold Weinstein “You cannot have me now - or the Military Orgy” - prima italiana Dal musical “GREATSHOT” (1969) Kurt Weill CABARET SONGS Nanna’s Lied (K.Weill, testo di B.Brecht - 1939) Je ne t’aime pas (K.Weill, testo di M.Magre - 1934) Benjamin Britten, testi di W.H.Auden “CABARET SONGS” (1937-1939) Tell me the truth about love Funeral Blues Johnny Calypso -------------------------------------------William Bolcom, testi di Arnold Weinstein CABARET SONGS (1977-1985) Poltergeist Over the Piano Fur (Murray the Furrier) He Tipped the Waiter Song of Black Max Toothbrush Time Surprise - prima italiana Oh Close the Curtains George Uno splendido concerto presentato da Fondazione Teatro Goldoni con l’Associazione Amici della Musica di Livorno per la rassegna Goldonetta 2012 / Stazioni intermedie, con due giovani ed affermate artiste: il soprano Maria Elena Romanazzi e la pianista Nicole Brancale, offriranno all’ascolto un percorso che inizia nella Germania degli anni ‘30 con la musica di Kurt Weill, prosegue nell'Inghilterra di Benjamin Britten e vola negli Stati Uniti per scoprire la grande ricchezza linguistica ed espressiva del cabaret contemporaneo di William Bolcom. La narrazione di un genere attraverso un viaggio fra luoghi, stili e fonemi diversi. NOTE di Luca Summer Fra i più significativi rappresentanti del teatro musicale tedesco fra la fine degli anni ’20 e l’inizio degli anni ’30, il compositore Kurt Weill (1900-50) si è distinto come raffinato autore di un ricco repertorio di canzoni, che hanno contrassegnato la vivace e poliedrica stagione culturale della Berlino dell’età weimariana, prima che il regime nazista spazzasse via ogni forma di espressione artistica socialmente ed intellettualmente impegnata o anche semplicemente improntata ad una libertà creativa che fosse aliena da qualsiasi forma di imposizione dall’alto o forzata irreggimentazione politico-culturale. Nella loro grande varietà stilistica i numerosi brani vocali scritti da Kurt Weill spaziano dalle atmosfere jazz al cabaret, dalla musica popolare a quella colta, proprio perché la cifra dell’autore tedesco si esprime in un universo sonoro che non conosce steccati di alcun genere. Tra le canzoni in programma stasera Nanna’s Lied, su testo di Bertolt Brecht, è un pezzo di grande intensità emotiva mentre Je ne t’aime pas (1934) è contrassegnato da un clima struggente e sensuale. Anche l’inglese Benjamin Britten (1917-76) è stato un altro grande esponente del teatro musicale europeo del ‘900, avendo realizzato capolavori come The rape of Lucretia, Billy Budd e The turn of the screw. Ma in realtà Britten è riuscito a conseguire esiti artisticamente elevati in ogni genere musicale, accostandosi con originalità a tutti i possibili linguaggi ed elaborando uno stile molto personale. Non poteva quindi mancare in lui una certa attenzione verso il cabaret, come dimostrano in modo emblematico Johnny, pezzo brillante e dalla vocalità tecnicamente ardua, e Calypso, breve ma vorticoso e trascinante brano ispirato ad un lavoro del poeta inglese Wystan Hugh Auden, con cui Britten collaborò in svariate occasioni. William Bolcom (1938) è un compositore e pianista statunitense, che, oltre ad aver vinto il Premio Pulitzer, nel 2007 è stato nominato “Composer of the year” da Musical America. Negli anni della sua formazione Bolcom fu fortemente influenzato dalla tecnica della serialità, avendo come punti di riferimento artisti come Berio, Boulez e Stockhausen. Successivamente, invece, cominciò ad accostarsi ad altri linguaggi sonori, cercando di superare le barriere fra musica colta e popolare. In tal senso i pezzi di stasera rappresentano degli esempi interessanti della grande ricchezza linguistica ed espressiva delle canzoni di Bolcom, che passa dal “rag-time” (peraltro da lui spesso utilizzato in altre canzoni) in Poltergeist, allo stile più vicino alle avanguardie di Over the piano, oppure rivelando vivacità e leggerezza in brani come Fur (Murray the Furrier), ironia e divertimento nell’esilarante Toothbrush Time, ed infine ricreando, con George, un’atmosfera che idealmente evoca il cabaret di Kurt Weill. Luca Summer Maria Elena Romanazzi Il suo percorso artistico comincia con lo studio della danza classica e ginnastica artistica fino all'età di 13 anni quando inizia a dedicarsi alla musica studiando pianoforte e diplomandosi in canto lirico al Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli con R.Casucci. Si perfeziona in seguito con Bianca M.Casoni, Manuela Custer, Alda Caiello e Gabriella Bartolomei. La passione per la musica la conduce ad approfondire lo studio della composizione e della musica elettronica; sempre presso il Conservatorio di Monopoli consegue il Diploma Accademico di II livello in Discipline Musicali. Inizialmente si dedica alla musica antica, con particolare attenzione alla ricerca sulla prassi esecutiva, esibendosi in diverse formazioni e vincendo numerosi concorsi. Ben presto manifesta una spiccata attenzione verso la musica contemporanea, la letteratura, il teatro e l'arte del nostro tempo, passioni che la porteranno a seguire percorsi esperienziali e formativi trasversali. Nel marzo 2005 si avvicina al mondo dell'improvvisazione lavorando con la contrabbassista Joelle Leandre e il pianista G.Lenoci con i quali si esibisce a Roma in una performance per live electronics, pianoforte, contrabbasso e voci in prima assoluta. Nello stesso anno vince il primo premio al concorso Voci Liriche del Salento e comincia a collaborare con compositori contemporanei partecipando a numerose prime esecuzioni assolute e italiane di autori quali Luis De Pablo (di cui interpreta l’opera Berceuse al Festival di Musica Contemporanea “Urticanti“), V.Palumbo, W.Bolcom, Enrique M.Rubio, A.Previn, L.Francesconi. Si è perfezionata con Susanne Otto nell’interpretazione delle opere di Luigi Nono esibendosi a Venezia, Fondazione Cini, sotto la direzione di André Richard e con le apparecchiature dell’Experimental Studio di Friburgo. Nel maggio 2008 è soprano solista nella Missa in Tempore Belli di Haydn diretta da Filippo M. Bressan e nel 2010 si esibisce per il 73° Maggio Musicale Fiorentino con musiche di K.Saariaho in Visual Concert al Teatro Goldoni di Firenze e al Teatro Palladium di Roma per RomaEuropaFestival, perfomance poi trasmessa da Radio3. Nell'autunno dello stesso anno debutta come cantante-attrice al Teatro della Limonaia di Firenze con 5 opere in prima assoluta di giovani compositori allievi di Azio Corghi, sotto la direzione di R.Vacca. Nel 2011 prende parte ad una produzione promossa dalla Compagnia Kripton, l'Accademia di Arte Drammatica S.d'Amico di Roma e l'Opera Academy di Verona partecipando a MITO contest, un lavoro di sperimentazione sulla tragedia greca attraverso musica, voce e digital video, esibendosi al Teatro Studio di Scandicci diretta da G.Cauteruccio con musiche di F.Vacchi. Ha conseguito il Master in Ideazione e Progettazione di Eventi Culturali presso l’Università Cattolica di Milano dove ha approfondito l’analisi della contemporaneità in tutte le sue manifestazioni artistiche venendo a contatto con i maggiori event-manager d'Italia. Collabora con diversi enti occupandosi di progetti speciali e promozione della musica contemporanea. Nicole Brancale Pianismo fluido, bellezza timbrica nel cantabile, spiccate doti di sensibilità musicale fanno di Nicole Brancale “ Una eccellente pianista”( Paul Badura Skoda). A soli sette anni riceve una Borsa di Studio dalla RAI dedicata ai giovani interpreti. Successivamente, sempre con eccellenti risultati, Nicole Brancale si classifica in diversi concorsi pianistici Nazionali ed Internazionali. Si è esibita in diverse sale e Teatri in Italia e all'estero: Germania, Svizzera, Belgio, Romania, Grecia e Bulgaria sia come solista che con orchestre italiane ed estere. Si perfeziona e studia con concertisti e insegnanti di fama internazionale come Francois-Joel Thiollier, N.Frisardi, Alphons Kontarsky, Marisa Somma , Aquiles Delle Vigne, Piero Rattalino, Paul Badura Skoda e Pasquale Iannone ottenendo sempre giudizi lusinghieri. Impegnata sia come ideatrice della parte musicale, sia come esecutrice, dal 2006 prende parte al Progetto “Le settimane di Musica e Filosofia”, presso il Salone degli Affreschi dell’Ateneo dell’Università degli studi di Bari, con la partecipazione di filosofi e docenti universitari di chiara fama .Dal 2009 è ospite del Festival estivo per Pianoforte ed Orchestra dell' “International Institute for Conductors” di Bacau come solista. A Barletta dal 2009 è docente di pianoforte presso il “ Centro studi musicali Yamaha” e consigliere dell’Associazione “Amici della Musica Mauro Giuliani”.E' attualmente anche Direttore Artistico dell’Associazione “Villa dei Suoni” di Bari. Nata a Bari nel 1982, Nicole Brancale ha studiato con Marisa Somma sotto la cui guida ha conseguito la laurea di secondo livello con massima votazione, lode e plauso della commissione. Nel 2006 viene ammessa alla Musik Akademie di Basilea, dove si perfeziona per due anni. Si perfeziona attualmente con il Mº Pasquale Iannone.