Pellegrinaggio Cattedrale di Faenza – Eremo di Gamogna 29 aprile

salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Diocesi di Faenza – Modigliana
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberàti dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.
Trisagion:
Dio santo, santo forte, santo immortale, abbi pietà di noi
Padre Nostro
Lectio divina
Celebrazione Eucaristica
(3V.)
Pellegrinaggio
Cattedrale di Faenza – Eremo di Gamogna
29 aprile – 1 maggio
sulle orme di S. Pier Damiani
54
produce le folgori per la pioggia,*
dalle sue riserve libera i venti.
8Egli percosse i primogeniti d’Egitto,*
dagli uomini fino al bestiame.
9Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto,*
contro il faraone e tutti i suoi ministri.
10Colpì numerose nazioni*
e uccise re potenti:
11Seon, re degli Amorrèi, Og, re di Basan,*
e tutti i regni di Cànaan.
12Diede la loro terra in eredità a Israele,*
in eredità a Israele suo popolo.
II
13Signore, il tuo nome è per sempre;*
Signore, il tuo ricordo per ogni generazione.
14Il Signore guida il suo popolo,*
si muove a pietà dei suoi servi.
15Gli idoli dei popoli sono argento e oro,*
opera delle mani dell’uomo.
16Hanno bocca e non parlano;*
hanno occhi e non vedono;
17hanno orecchi e non odono;*
non c’è respiro nella loro bocca.
18Sia come loro chi li fabbrica*
e chiunque in essi confida.
19Benedici il Signore, casa d’Israele;*
benedici il Signore, casa di Aronne;
20benedici il Signore, casa di Levi;*
voi che temete il Signore, benedite il Signore.
21Da Sion sia benedetto il Signore*
Sabato 29 aprile
S. Messa in Cattedrale presieduta dal Vescovo
Santa Caterina da Siena (patrona d’Italia)
1 Gv 1, 5 - 2, 2
Carissimi, questo è il messaggio che abbiamo udito da Gesù Cristo e
che ora vi annunziamo: Dio è luce e in lui non ci sono tenebre. Se
diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre,
mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella
luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il
sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità
non è in noi. Se riconosciamo i nostri peccati, egli, che è fedele e giusto,
ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa. Se diciamo che
non abbiamo peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non
è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se
qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù
Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto
per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Mt 25,1-13
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola : « Il regno
dei cieli sarà simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono
incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte
presero le lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece,
insieme alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi. Poiché lo
sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un
grido: “ Ecco lo sposo, andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si
destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge:
“Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Ma le
sagge risposero: “No, che non abbia a mancare per noi e per voi;
andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle
andavano per comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano
pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi
arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore,
signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.”
che abita in Gerusalemme.
52
1
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.
8Perché il re confida nel Signore:*
Tu in Maria sempre Vergine
ci hai donato l'immagine e il modello della sequela di Cristo
fa' che guardando a lei
camminiamo in perenne novità di vita. R.
per la fedeltà dell’Altissimo non sarà mai scosso.
9La tua mano raggiungerà ogni tuo nemico,*
la tua destra raggiungerà chiunque ti odia.
10Ne farai una fornace ardente,*
Tu per mezzo dello Spirito Santo
conduci a te la Chiesa pellegrina nel mondo,
fa' che cercandoti sopra ogni cosa
corriamo nella via dei tuoi precetti. R.
11Sterminerai dalla terra la loro prole,*
Tu ci chiami a te attraverso i sentieri
della giustizia e della pace,
fa' che al termine della vita
possiamo contemplarti nella patria beata. R.
hanno tramato insidie, non avranno successo.
Preghiamo.
nel giorno in cui ti mostrerai:
Il Signore li consumerà nella sua ira,*
li divorerà il fuoco.
la loro stirpe di mezzo agli uomini.
12Perché hanno ordito contro di te il male,*
Padre nostro.
13Hai fatto loro voltare le spalle,*
contro di essi punterai il tuo arco.
14Alzati, Signore, in tutta la tua forza;*
canteremo inni alla tua potenza.
Cantico dell’antico testamento:
5Confida nel Signore con tutto il cuore
e non appoggiarti sulla tua intelligenza;
6in tutti i tuoi passi pensa a lui
ed egli appianerà i tuoi sentieri.
7Non credere di essere saggio,
temi il Signore e sta’ lontano dal male.
8Salute sarà per il tuo corpo
e un refrigerio per le tue ossa.
9Onora il Signore con i tuoi averi
e con le primizie di tutti i tuoi raccolti;
10i tuoi granai si riempiranno di grano
e i tuoi tini traboccheranno di mosto.
(Pr 3,5-18)
Dio onnipotente e misericordioso,
tu provvedi a chi ti ama
e sempre e dovunque
sei vicino a chi ti cerca con cuore sincero;
assisti i tuoi figli nel pellegrinaggio
e guida i loro passi nella tua volontà,
perché, protetti dalla tua ombra nel giorno
e illuminati dalla tua luce nella notte
possano giungere alla mèta desiderata.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Dio nostra salvezza
ci guidi nella prosperità e nella pace.
R. Amen.
Il Signore ci assista e ci accompagni nel cammino.
R. Amen.
Con l'aiuto del Signore
giunga felicemente a termine questo pellegrinaggio
che iniziamo nel suo nome.
R. Amen.
11Figlio mio, non disprezzare l’istruzione del Signore
50
3
Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
Ecco, o Signore, io apro a te
Tutti i meandri del mio cuore,
a te schiudo gli aditi
e con ansia sono in attesa.
Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano,
i tuoi santi doni;
Dona virtù e premio, dona morte santa,
dona gioia eterna.
L’occhio della carne
Ha certamente il suo lume, questo sole visibile,
ma il mio interiore aspetta te
che sei il lume delle anime!
Invitatorio:
Salmo 94
1Venite, applaudiamo al Signore,*
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
2Accostiamoci a lui per rendergli grazie,*
Vieni ti supplico,
o benedetto Spirito di verità,
scendi, o intimo scrutatore,
in tutte le mie viscere.
a lui acclamiamo con canti di gioia.
3Poiché grande Dio è il Signore,*
grande re sopra tutti gli dèi.
4Nella sua mano sono gli abissi della terra,*
Togli tutto ciò che è fermentato,
è viziato, è corrotto per dannosa vecchiaia;
rendimi azzimo puro e sincero.
Rendimi morto per me e vivo per te.
sono sue le vette dei monti.
5Suo è il mare, egli l’ha fatto,*
le sue mani hanno plasmato la terra.
Salmo 118 (119)
6Venite, prostràti adoriamo,*
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
7Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo,*
XII
–
il gregge che egli conduce.
Inno:
F 20 San Giuseppe
Giuseppe di Nazaret, tu il giusto e il santo nella fede di Abramo,
hai portato in braccio lo Sposo dell’Alleanza.
Padre silenzioso ad immagine del Padre celeste,
hai nutrito con pane della terra Colui che è Pane del Cielo.
Giuseppe che proteggesti la Vergine Immacolata
proteggi la Chiesa senza macchia,
intercedi oggi per Israele tuo popolo.
Sii sempre custode delle nostre comunità e dei loro pastori
Tu che sei stato pastore dell’Agnello.
48
Tu Spirito purificatore e vivificatore,
onnipotente eterno Dio,
tu sei un fuoco che consuma,
sei Spirito di giudizio e di ardore.
–
–
–
–
89LAMED. La tua parola, Signore,*
è stabile come il cielo.
90La tua fedeltà dura per ogni generazione;*
hai fondato la terra ed essa è salda.
91Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi,*
perché ogni cosa è al tuo servizio.
92Se la tua legge non fosse la mia gioia,*
sarei perito nella mia miseria.
93Mai dimenticherò i tuoi precetti:*
per essi mi fai vivere.
5
Testo per la riflessione
Cantarti nel cuore della notte…
Quale sublime spettacolo offre l’eternità quando recluso nella sua cella
canta la salmodia notturna simile a una sentinella che monta la guardia
davanti agli accampamenti di Dio e veglia con attenzione sul sonno dei
soldati.
Mentre contempla nel cielo il corso delle stelle le sue labbra dell’eremita
escono come da Oriente e si susseguono verso il termine,
accompagnando le stelle passo, passo. Il solitario offre a Dio il frutto del
suo servizio proprio come le stelle portano a compimento la missione
loro affidata.
S’innalza interiormente grazie alla salmodia, fino alla luce inaccessibile,
come le stelle, che compiendo il loro corso, preparano ai nostri occhi di
carne la luce del giorno.
Salmo 115 (116 B)
10ALLELUIA. Ho creduto anche quando dicevo:*
“Sono troppo infelice”.
11Ho detto con sgomento:*
“Ogni uomo è inganno”.
12Che cosa renderò al Signore*
per quanto mi ha dato?
13Alzerò il calice della salvezza*
e invocherò il nome del Signore.
14Adempirò i miei voti al Signore,*
davanti a tutto il suo popolo.
15Preziosa agli occhi del Signore*
è la morte dei suoi fedeli.
16Sì, io sono il tuo servo, Signore, †
io sono tuo servo, figlio della tua ancella;*
hai spezzato le mie catene.
17A te offrirò sacrifici di lode*
e invocherò il nome del Signore.
18Adempirò i miei voti al Signore*
davanti a tutto il suo popolo,
19negli atri della casa del Signore,*
in mezzo a te, Gerusalemme.
Cantico dell’antico testamento
(Is 66,10-14a)
10Rallegratevi con Gerusalemme,
esultate per essa quanti l'amate.
Sfavillate di gioia con essa
voi tutti che avete partecipato al suo lutto.
46
7
cospargi di olio il mio capo.*
Il mio calice trabocca.
6Felicità e grazia mi saranno compagne*
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore*
per lunghissimi anni.
Salmo 137 (138)
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:*
hai ascoltato le parole della mia bocca.
A te voglio cantare davanti agli angeli,*
2mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome*
per la tua fedeltà e la tua misericordia:
hai reso la tua promessa*
più grande di ogni fama.
3Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto,*
hai accresciuto in me la forza.
4Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra*
quando udranno le parole della tua bocca.
5Canteranno le vie del Signore,*
perché grande è la gloria del Signore;
6eccelso è il Signore e guarda verso l’umile,*
ma al superbo volge lo sguardo da lontano.
7Se cammino in mezzo alla sventura*
tu mi ridoni vita;
contro l’ira dei miei nemici stendi la mano*
e la tua destra mi salva.
8Il Signore completerà per me l’opera sua.*
Signore, la tua bontà dura per sempre:
non abbandonare*
l’opera delle tue mani.
44
Lettura biblica : 1 Gv 1,5-2,2
Trisagion :
Dio santo, santo forte, santo immortale, abbi pietà di noi
(3v)
Padre Nostro
Regína cæli, lætáre, allelúia,
Quia quem meruísti portáre, allelúia,
Resurréxit, sicut dixit, allelúia.
Ora pro nobis Deum, allelúia
Testo per la riflessione
Di San Pier Damiani
(Da : S.PIERDAMINAO «SCRITTI MONASTICI » Pgg.316-317)
Cristo sia il suo linguaggio, Cristo ogni suo diletto, ogni suo sapore, ogni
sua vita. Cristo respiri, Cristo sospiri, Cristo aneli, Cristo abbia in bocca,
Cristo nel cuore, con la continua meditazione. Altro amare non sappia:
per lui solo, con tutte le viscere, bruci. Lui chiami con grida altissime di
desiderio, lui, con frequenti sospiri e gemiti, invochi; lui inviti e tiri a sé con
l’ornato variopinto delle virtù, con la vaghezza della sua faccia E
quando sente che s’appressa Colui che è l’oggetto del suo amore,
della sua ansia, del suo anelito, tosto prorompa in cantici di
ringraziamento e di giubilo, e dica: “Ecco la voce del mio Diletto che
bussa, aprimi sorella mia, immacolata mia!”. E quindi soggiunga: “Sono
corsa ad aprire al mio Diletto” (Cant.5,2)
Vespro
Fuoco e luce che risplendi sul volto di Cristo,
Fuoco la cui venuta è parola,
Fuoco il cui silenzio è luce,
Fuoco che confermi i cuori nell'azione di grazie,
Ti magnifichiamo!
Tu che riposi in Cristo,
Spirito di sapienza e d'intelligenza,
Spirito di consiglio e di fortezza,
Spirito di scienza e di timore del Signore,
Ti magnifichiamo!
9
Cantico del nuovo testamento:
Rit:
(Ap 19,1-7)
Alleluia, alleluia, alleluia!
1. Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio;
veri e i giusti sono i suoi giudizi .
2. Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servi,
voi che lo temete, piccoli e grandi.
3. Ha preso possesso del suo regno il Signore,
il nostro Dio, l'onnipotente.
4. Rallegriamoci ed esultiamo,
rendiamo a lui gloria.
5. Sono giunte le nozze dell'Agnello;
la sua sposa è pronta.
6. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Lettura patristica
La santa Chiesa è una in molti e tutta in ciascuno
Da: S.Pierdamiano “Scritti monastici”
Pgg.31-32-33
La santa Chiesa di Cristo è unita e scompaginata con tanta carità, che,
come è una nel suo complesso, così misteriosamente è tutta in ciascuno
dei suoi membri. Per questo l’intera Chiesa universale giustamente si
denomina la Sposa di Cristo, al singolare; e ciascuna anima, per il
mistero dell’unità, è la Chiesa totale.
Spigolando sui campi delle divine Scritture, si trova assai spesso
designata la Chiesa in persona di un solo uomo o di una sola donna,
perché, quantunque la Chiesa sia molteplice per il numero dei popoli,
ella è sempre una e semplice, confederata nel mistero di un’unica fede
e di un’unica rigenerazione divina. Sette donne presero un solo marito,
ma una sola, e quella vergine, dicesi disposata al divino Uomo (Is 4, 1).
Di essa dice l’Apostolo:”Io vi ho fidanzato per darvi , vergine casta, a un
solo uomo, a Cristo” (2 Cor 12, 2).
Come sopra abbiamo detto, da ciò risulta che, siccome in persona di
un sol uomo è designata tutta la Chiesa e conseguentemente questa
42
1. Giunti al tramonto del sole, e vista la luce della sera,
lodiamo il Padre e il Figlio
e lo Spirito Santo, Dio.
2. È giusto che tutte le creature ti lodino in ogni tempo,
Figlio di Dio che doni la vita:
l'universo perciò ti dà gloria.
3. Noi ti cantiamo, Figlio di Dio, generato da Maria:
tu, che sei la luce vera,
hai assunto la nostra carne.
9. Hai fatto irradiare dal corpo di Maria, lo splendore della tua
risurrezione;
l’hai incoronata di stelle luminose
tu, il sole che non conosce tramonto.
Salmo 113 A (114)
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1ALLELUIA. Quando Israele uscì dall’Egitto,*
la casa di Giacobbe da un popolo barbaro
2Giuda divenne il suo santuario,*
Israele il suo dominio.
3Il mare vide e si ritrasse,*
il Giordano si volse indietro,
4i monti saltellarono come arieti,*
le colline come agnelli di un gregge.
5Che hai tu, mare, per fuggire,*
e tu, Giordano, perché torni indietro?
6Perché voi monti saltellate come arieti*
e voi colline come agnelli di un gregge?
7Trema, o terra, davanti al Signore,*
davanti al Dio di Giacobbe,
8che muta la rupe in un lago,*
la roccia in sorgenti d’acqua.
11
finché io ponga i tuoi nemici*
a sgabello dei tuoi piedi”.
15Siate benedetti dal Signore*
2Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion:*
ma ha dato la terra ai figli dell’uomo.
“Domina in mezzo ai tuoi nemici.
3A te il principato nel giorno della tua potenza †
tra santi splendori;*
dal seno dell’aurora, come rugiada, io ti ho generato”.
4Il Signore ha giurato e non si pente:*
“Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedek”.
5Il Signore è alla tua destra,*
annienterà i re nel giorno della sua ira.
6Giudicherà i popoli:*
in mezzo a cadaveri ne stritolerà la testa su vasta terra.
7Lungo il cammino si disseta al torrente*
e solleva alta la testa.
Salmo 110 (111)
–
1ALLELUIA.
ALEF. Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,*
BET. nel consesso dei giusti e nell’assemblea.
–
2GHIMEL.Grandi sono le opere del Signore,*
DALET. le contemplino coloro che le amano.
–
3HE. Le sue opere sono splendore di bellezza,*
VAU. la sua giustizia dura per sempre.
–
4ZAIN. Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi:*
HET. pietà e tenerezza è il Signore.
–
5TET.Egli dà il cibo a chi lo teme,*
IOD.si ricorda sempre della sua alleanza.
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che ha fatto cielo e terra.
16I cieli sono i cieli del Signore,*
17Non i morti lodano il Signore,*
né quanti scendono nella tomba.
18Ma noi, i viventi, benediciamo il Signore*
ora e per sempre.
Cantico dell’antico testamento:
(1 Sm 2,1-10)
1Allora Anna pregò: “Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia fronte s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io godo del beneficio che mi hai concesso.
2Non c’è santo come il Signore,
non c’è rocca come il nostro Dio.
3Non moltiplicate i discorsi superbi,
dalla vostra bocca non esca arroganza;
perché il Signore è il Dio che sa tutto
e le sue opere sono rette.
4L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli sono rivestiti di vigore.
5I sazi sono andati a giornata per un pane,
mentre gli affamati han cessato di faticare.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
6Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
7Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
8Solleva dalla polvere il misero,
innalza il povero dalle immondizie,
per farli sedere insieme con i capi del popolo,
13
Lodatelo per i suoi prodigi,
lodatelo per la sua immensa grandezza.
7. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lodatelo con squilli di tromba,
lodatelo con arpa e cetra;
Lettura Patristica
L’importanza di coltivare il terreno del proprio cuore
lodatelo con timpani e danze,
lodatelo sulle corde e sui flauti.
Da :Pier Damiani “il cammino verso la luce”
pgg.142-143-144
Lodatelo con cembali sonori,
lodatelo con cembali squillanti;
ogni vivente dia lode al Signore.
Alleluia.
Vespro
Fuoco e luce che risplendi sul volto di Cristo,
Fuoco la cui venuta è parola,
Fuoco il cui silenzio è luce,
Fuoco che confermi i cuori nell'azione di grazie,
Ti magnifichiamo!
Tu che riposi in Cristo,
Spirito di sapienza e d'intelligenza,
Spirito di consiglio e di fortezza,
Spirito di scienza e di timore del Signore,
Ti magnifichiamo!
Inno:
Tu che scruti le profondità di
Dio,
Tu che illumini gli occhi del
nostro cuore,
Tu che ti unisci al nostro spirito,
Tu che ci fai rispecchiare la
gloria del Signore,
Ti magnifichiamo!
R./ Gloria a te, o Signore risorto,
tu sei la luce che dona la vita, Alleluia Alleluia !
38
Quando la nostra mente ha cominciato a trovar pace nel suo Creatore
e a gustare la gioia di questa intima dolcezza, subito allontana da sé
ogni cosa che giudica contraria alla legge divina e respinge tutto ciò
che contrasta con la suprema giustizia; da qui nasce appunto la vera
mortificazione, da qui l’uomo che, prendendo su di sé la croce del suo
Redentore, sembra morto al mondo. Costui non gode delle sciocchezze
di vani discorsi, non ama diffondersi in parole oziose, ma si dedica ai
salmi, agli inni, ai canti spirituali, cerca l’isolamento, si ritira nella
solitudine, giudica una pubblica piazza i luoghi dei convegni e i chiostri
del monastero. Si compiace, invece, degli angoli appartati e dei
nascondigli e, per meglio godere la presenza del suo Creatore, evita per
quanti sia possibile il dialogo con gli altri uomini.
Si inganna quel contadino che pretende di trebbiare senza aver prima
sudato nel lavoro della semina.
Ognuno, si sa, vuol raccogliere del buon grano ma bisogna prima
estirpare cespugli e sterpi. Opportunamente la voce divina ammonisce il
peccatore: “Spine e cardi produrrà per te”(Gn 18,3). Ma perché questa
terra diventi fertile, occorre che prima sia stata provata dalle zappe e
dai vomeri; si che, coltivata dalle percosse delle afflizioni e della perfetta
penitenza, si adorni del frutto di tutte le virtù, come di un raccolto di
abbondanti messi.
Vangelo Mt 25,1-13
Trisagion:
Dio santo, santo forte, santo immortale, abbi pietà di noi
Magnificat
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
(3v.)
15
morendo distrusse la morte,
e inghiottendo in sé la morte,
risvegliò noi che eravamo morti
alla gloria della sua immortalità.
Salva, te ne prego, o immagine benedetta,
benedici e proteggi il popolo che ti supplica,
che oggi esulta riunito nella tua lode.
Colui che ti volle
lo strumento della nostra redenzione,
si degni anche per tuo mezzo
di farci partecipi della sua gloria;
e coloro che per tuo mezzo ha strappato
dalla catena della schiavitù,
per tuo mezzo egli possa anche costituire
eredi del regno che ha promesso a chi lo ama.
Salita a Gamogna
Salmo 120 (121)
Alzo gli occhi verso i monti:*
da dove mi verrà l’aiuto?
2Il mio aiuto viene dal Signore,*
che ha fatto cielo e terra.
3Non lascerà vacillare il tuo piede,*
non si addormenterà il tuo custode.
4Non si addormenta, non prende sonno,*
il custode d’Israele.
5Il Signore è il tuo custode, †
il Signore è come ombra che ti copre,*
e sta alla tua destra.
6Di giorno non ti colpirà il sole,*
né la luna di notte.
7Il Signore ti proteggerà da ogni male,*
egli proteggerà la tua vita.
36
Domenica 30 aprile
Domenica III di Pasqua B
At 3, 13-15. 17-19
In quei giorni, Pietro disse al popolo: “ Il Dio di Abramo, di Isacco e di
Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi
avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva
deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e
avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore
della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti e di questo noi siamo
testimoni. Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come
pure i vostri capi; Dio però ha adempiuto così ciò che aveva
annunziato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo sarebbe
morto. Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri
peccati ”.
1 Gv 2, 1-5
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se
qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù
Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto
per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Da questo sappiamo d’averlo conosciuto: se osserviamo i suoi
comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi
comandamenti, è un bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la
sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Lc 24,35-48
In quel tempo, i discepoli riferirono ciò che era accaduto lungo la via e
come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi
parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e
disse: «Pace a voi!». Stupiti e spaventati credevano di vedere un
fantasma. Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi
nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!
Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete
che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per
la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse:
«Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di
pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con
voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di
Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente all’intelligenza
delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risorgere
17
Tu sola fra tutti gli alberi della selva
sei stata scelta per compiere la redenzione dell'uomo.
Tu hai avuto il merito di sostenere quel peso
la cui forza fa girare il cielo,
tiene sospesa la terra, e
mantiene in equilibrio l'intera macchina del mondo,
senza farla mai precipitare.
L'inferno ti teme, gli angeli ti venerano,
e ogni creatura ti guarda ammirata.
***
O albero veramente insigne,
che cresci nato da una zolla di terra,
ma allunghi i fertili rami fin oltre gli astri del cielo!
Un tempo il tuo frutto era soggetto all'inferno,
ora germogli i cedri per il paradiso,
e da te vengono le pietre vive
con cui sono costruiti
gli edifici della Gerusalemme celeste.
O croce santa,
che mentre il sole ritraeva i suoi raggi
per non vedere il sacrilegio,
mentre la terra tremava,
e gli elementi sconvolti per la paura barcollavano,
tu, sola compagna, hai meritato
di assistere il Signore mentre moriva,
di distendere le sue braccia offerte al sacrificio,
di tenerlo nel tuo dolce grembo!
O croce santa, che sei famosa
perché il Redentore del mondo
in te ha avuto la sua morte,
e sei tutta rossa del prezioso sangue
dell'agnello immacolato!
Tu sei la salvezza del mondo malvagio,
tu la luce nelle tenebre,
tu la medicina per gli ammalati,
tu la forza per i santi,
tu il porto per i naufraghi,
tu la via a chi cerca
di sfuggire alle fauci della morte.
Per te chi è straniero
diventa uno della stessa famiglia,
e chi era prima un ospite
34
sono sue le vette dei monti.
5Suo è il mare, egli l’ha fatto,*
le sue mani hanno plasmato la terra.
6Venite, prostràti adoriamo,*
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
7Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo,*
il gregge che egli conduce.
Inno:
R./ Il Cristo è risuscitato dai morti, con la morte ha vinto la morte, ai morti
ha ridato la vita.
O Gesù, re di gloria’, unisci i tuoi fedeli
al trionfo pasquale’ sul male e sulla morte.
Salmo 117
Trasformati a tua immagine’, noi vedremo
il tuo volto;
e sarà gioia piena’ nei secoli dei secoli.
amen.
1ALLELUIA. Celebrate il Signore, perché è buono;*
eterna è la sua misericordia.
2Dica Israele che egli è buono:*
eterna è la sua misericordia
3Lo dica la casa di Aronne:*
eterna è la sua misericordia
4Lo dica chi teme Dio:*
eterna è la sua misericordia
5Nell’angoscia ho gridato al Signore,*
mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.
6Il Signore è con me, non ho timore;*
che cosa può farmi l’uomo?
7Il Signore è con me, è mio aiuto,*
sfiderò i miei nemici.
19
Lettura biblica : 1 Gv 2,1-5
Trisaghion:
Dio santo, santo forte, santo immortale, abbi pietà di noi
23ecco l’opera del Signore:*
(3v.)
Padre Nostro
Regína cæli, lætáre, allelúia,
Quia quem meruísti portáre, allelúia,
Resurréxit, sicut dixit, allelúia.
Ora pro nobis Deum, allelúia
Testo per la riflessione
Dai Discorsi di san Pier Damiani.
Sermo XLVIII. PL 144, 766. 768-769. 775-776. 777.
Esaltazione della Croce (14 settembre)
Quando diciamo di adorare o venerare la croce, riconosciamo
di dovere questo atto solo a quella forma del corpo del Signore che si è
composta sulla croce. In realtà, nel segno della vittoria onoriamo il
vincitore e adorando la croce adoriamo colui stesso che fu crocifisso.
Essa è la bilancia su cui fu pesato il prezzo del nostro riscatto, per
cui siamo scampati dalla schiavitù dell'Egitto e liberati dall'oppressione
del crudele tiranno. La croce ha soddisfatto in pieno il debito insolvibile
pronunziato dalla sentenza della nostra condanna troppo gravosa per
noi. Ecco perché san Paolo scrive ai Colossesi: Con Cristo Dio ha dato
vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per
l'incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i peccati,
annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci
erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.
Noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza
per i pagani. Ma perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli
uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini, il nostro
Redentore, venuto non a portare pace, ma una spada, si è rivestito
dell'armatura della nostra umanità mortale; entrando nel campo di
battaglia di questo mondo ha soggiogato tutti i suoi avversari issando lo
stendardo della croce.
Cristo, il Signore potente in battaglia, talvolta assolda per il suo
esercito anche truppe nemiche; per annientare non solo la morte, ma il
Principe della morte, egli non esita a inseguirli fino agli inferi. Già Mosè
aveva combattuto questa guerra, quando dette battaglia agli
32
una meraviglia ai nostri occhi.
24Questo è il giorno fatto dal Signore:*
rallegriamoci ed esultiamo in esso.
25Dona, Signore, la tua salvezza,*
dona, Signore, la tua vittoria!
26Benedetto colui che viene nel nome del Signore;
Vi benediciamo dalla casa del Signore;
27Dio, il Signore è nostra luce. †
Ordinate il corteo con rami frondosi*
fino ai lati dell’altare.
28Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,*
sei il mio Dio e ti esalto.
29Celebrate il Signore, perché è buono:*
eterna è la sua misericordia.
Cantico dell’antico testamento :
(Dn 3,52-61.89-90)
52“Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri,
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo,
degno di lode e di gloria nei secoli.
53Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso,
degno di lode e di gloria nei secoli.
54Benedetto sei tu nel trono del tuo regno,
degno di lode e di gloria nei secoli.
55Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui
cherubini,
degno di lode e di gloria nei secoli.
56Benedetto sei tu nel firmamento del cielo,
degno di lode e di gloria nei secoli.
21
16Guidò il suo popolo nel deserto:*
–
eterna è la sua misericordia.
17Percosse grandi sovrani:*
–
eterna è la sua misericordia.
18uccise re potenti:*
eterna è la sua misericordia.
–
19Seon, re degli Amorrei:*
–
eterna è la sua misericordia.
21Diede in eredità il loro paese:*
–
eterna è la sua misericordia.
20Og, re di Basan:*
eterna è la sua misericordia.
=
22In eredità a Israele suo servo:*
eterna è la sua misericordia.
23Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi:*
=
eterna è la sua misericordia.
–
eterna è la sua misericordia.
24Ci ha liberati dai nostri nemici:*
25Egli dà il cibo ad ogni vivente:*
esulta, Israele,
e rallegrati con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
15Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non vedrai più la sventura.
16In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
30
9monti e voi tutte, colline,*
alberi da frutto e tutti voi, cedri,
10voi, fiere e tutte le bestie,*
rettili e uccelli alati.
11I re della terra e i popoli tutti,*
i governanti e i giudici della terra,
12i giovani e le fanciulle, †
i vecchi insieme ai bambini*
13lodino il nome del Signore:
perché solo il suo nome è sublime, †
la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli.*
14Egli ha sollevato la potenza del suo popolo.
È canto di lode per tutti i suoi fedeli,*
per i figli di Israele, popolo che egli ama. ALLELUIA.
1ALLELUIA.
eterna è la sua misericordia
14Gioisci, figlia di Sion,
vento di bufera che obbedisce alla sua parola,
Salmo 149
eterna è la sua misericordia.
26Lodate il Dio del cielo:*
Cantico dell’antico testamento :
7Lodate il Signore dalla terra,*
mostri marini e voi tutti, abissi,
8fuoco e grandine, neve e nebbia,*
(Sof 3,14-18)
Cantate al Signore un canto nuovo;*
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
2Gioisca Israele nel suo Creatore,*
esultino nel loro Re i figli di Sion.
3Lodino il suo nome con danze,*
con timpani e cetre gli cantino inni.
4Il Signore ama il suo popolo,*
incorona gli umili di vittoria.
5Esultino i fedeli nella gloria,*
sorgano lieti dai loro giacigli.
23
la virtù dei cuori,
la vita delle anime.
Tu concedesti ai santi apostoli
di conoscere il mistero della redenzione.
Tu hai donato ai beati martiri
l’ardire della santa libertà.
Tu hai parlato ai profeti e ai patriarchi
gettando le fondamenta della fede;
tu hai donato a tutti i santi la potenza
e i fiori delle virtù per ascendere al cielo.
Se Tu non vieni, non so pregare,
veramente, o Signore,
se tu ti allontani,
la mia anima non vive.
Salmo 118 (119)
XIII
–
–
–
–
–
–
–
–
28
97MEM. Quanto amo la tua legge, Signore;*
tutto il giorno la vado meditando.
98il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici,*
perché sempre mi accompagna.
99Sono più saggio di tutti i miei maestri,*
perché medito i tuoi insegnamenti.
100Ho più senno degli anziani,*
perché osservo i tuoi precetti.
101Tengo lontano i miei passi da ogni via di male,*
per custodire la tua parola.
102Non mi allontano dai tuoi giudizi,*
perché sei tu ad istruirmi.
103Quanto sono dolci al mio palato le tue parole:*
più del miele per la mia bocca.
104Dai tuoi decreti ricevo intelligenza,*
per questo odio ogni via di menzogna.
Lettura patristica
L’albero piantato da Dio nella foresta della Chiesa
Da :Pier Damiani “il cammino verso la luce”
pgg.218-219
L’albero fissato al suolo dalle sue radici, ne succhia la linfa che gli dà
forza e lo fa crescere e lo fa germogliare. Ora, noi tutti, fedeli, siamo
alberi piantati secondo la scelta libera del nostro Grande Agricoltore
nella foresta della Santa Chiesa. Paolo parlava di questa piantagione
quando scriveva agli Efesini:” che vi sia accordato secondo le ricchezze
della sua gloria, di essere armati nel suo Spirito, affinché sia fortificato in
voi l’uomo interiore, che Cristo abiti nei vostri cuori grazie alla fede e
siate radicati, fondati nell’amore (Ef. 3, 16-17).
Ora, il nostro terreno, dove si radica la nostra speranza è proprio quello
di cui si dice in un salmo.”La mia eredità è la terra dei viventi”, oppure la
santa umanità di Cristo della quale lo stesso profeta dice:”ha stabilito
l’universo e non verrà mai scosso”. Se noi non vogliamo seccarci come
un albero sterile, se temiamo di venir distrutti dalla scure e gettati nel
fuoco perché inutili è necessario che la radice della nostra speranza
resti sempre salda nella patria dei cittadini del cielo e nell’umanità del
nostro redentore grazie al glutine dell’amore così che si svilupperà con
forza e porterà molto frutto.
Vangelo del giorno: Lc 24,35-48
Benedictus
Benedetto il Signore Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo :
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
25
“Eremita- un ideale di santità” di Gian Domenico Gordini
Lettura patristica
(tratto dall’art. “Il concetto di santità nelle biografie di san Pier Damiano” in:
Ravennatensia, vol. V, Atti dei Convegni di Ravenna e Rovigo (1972-1973), Cesena, Badia
di Santa Maria del Monte, 1976, p. 64).
Dov’è il tuo tesoro sarà anche il tuo cuore
Il santo […] è definito un “milite di cristo”, un atleta che lotta
contro il male, impersonato principalmente dal demonio; male che si
annida nell’intimo dell’uomo, negli istinti, nelle passioni. Di qui le
macerazioni corporee sempre più pesanti per domare la carne ribelle e
rendere libero lo spirito. La penitenza corporea diviene un martirio che
rende sempre più simile a Cristo crocifisso. Nella preghiera meditativa
continuata il santo trova l’apice della perfezione, perché diviene
contemplazione, un misterioso contatto con Dio. Nella solitudine e nel
silenzio è più facile questo incontro; ecco perché la vita eremitica è
considerata uno dei culmini della santità.
L’eremita è uomo di amore. Vive la carità verso Dio e i fratelli.
Ricco di Dio va verso i fratelli per comunicare loro la pienezza dei doni
divini. Ecco perché si fa predicatore, pacificatore. Questa presenza in
mezzo agli uomini è tanto più efficace, perché dietro c’è la
testimonianza della vita. Pier Damiani presenta pertanto la vita del santo
penitente come una stella luminosa che per virtù divina guida gli uomini.
“Chi semina nello spirito, dice l’Apostolo, dallo spirito mieterà vita
eterna” (Gal 6, 8). Inoltre: “Non ci stanchiamo di fare il bene, perché se
non ci stanchiamo, a suo tempo mieteremo”(Ivi 9). Questo è il
preziosissimo, anzi l’unico grano che hai da spargere nei maggesi della
tua anima; il quale, cadendo in terra, morrà e produrrà frutti in copia
(abbondanza). Questo è il tuo tesoro, questa per te l’abbondanza di
ogni specie di frutti. Sia questo il fine di ogni tuo acquisto; riponi in questo
ogni tua speranza nella vita presente e nella futura.
Se ti studierai di serbare questo grano con la cura dovuta, vedrai i
ripostigli della tua interiore dispensa abbondare di oro, di argento e di
ogni dovizia. Vedrai i tuoi granai aumentare in modo meraviglioso di
sempre nuovi raccolti. Con ogni studio, dunque, intendi a coltivare
questo tesoro; con ogni assiduità spendi intorno ad esso veglie notturne
e diurne, perché esso solo ti farà ricco, supplendo in abbondanza a
quanto avrai di bisogno.
Questo tesoro, dunque, cioè Cristo Dio e Signore, il quale s’è fatto nostra
redenzione e nostro prezzo, promettitore e premio, che è vita degli
uomini e beata perennità degli angeli, questo riponi e custodisci nel
cenacolo del tuo cuore. In lui abbandona ogni sollecitudine delle tue
necessità; dilettati in lui nei colloqui dell’assidua orazione, in lui ricreati
coi santi pensieri: sia lui il tuo cibo e lui il tuo vestito. Se qualche
comodità esteriore ti verrà a mancare, non temere, non dubitare della
sua promessa: “Cercate prima il regno di Dio, e tutto il resto lo avrete
per giunta” (Mt 6, 33).
Da :Pier Damiani “il cammino verso la luce”
pgg.236-237
Vangelo del giorno : Mt 13,54-58
Benedictus
Benedetto il Signore Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo :
53
BENEDIZIONE ALL'INIZIO DEL PELLEGRINAGGIO
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
Dio, che salva e consola, sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
Carissimi, all'inizio del nostro pellegrinaggio richiamiamo alla mente con
quale animo abbiamo maturato questo proposito. Il santuario che
desideriamo visitare, attesta la devozione del popolo di Dio e dei fedeli
che vi accorrono da ogni parte per ritornare confermati nella vita
cristiana e stimolati alle opere di carità. Ma anche ai fratelli e alle sorelle
che incontreremo in quei luoghi dobbiamo portare in dono l'esempio
della nostra fede, speranza e carità, perché tutti insieme, residenti e
pellegrini, possiamo arricchirci nella mutua edificazione.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
(2 Cor 5, 6b-10)
Finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontani dal Signore,
camminiamo nella fede e non ancora in visione. Siamo pieni di fiducia e
preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore. Perciò
ci sforziamo, sia dimorando nel corpo sia esulando da esso, di essere a
lui graditi.
Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno
per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo,
sia in bene che in male.
Invochiamo con fede Dio, principio e fine di tutte le strade.
R. Guida, Signore, il nostro cammino.
Padre santo,
che al tuo popolo pellegrinante nel deserto
ti offristi come luce e guida,
veglia sui nostri passi,
perché, liberi da ogni pericolo,
possiamo arrivare alla mèta
e tornare lieti alle nostre case. R.
Tu ci hai dato il tuo unico Figlio
come via per giungere a te,
fa' che lo seguiamo sempre con fedeltà e perseveranza. R.
2
e non aver a noia la sua esortazione,
12perché il Signore corregge chi ama,
come un padre il figlio prediletto.
13Beato l’uomo che ha trovato la sapienza
e il mortale che ha acquistato la prudenza,
14perché il suo possesso è preferibile a quello dell’argento
e il suo provento a quello dell’oro.
15Essa è più preziosa delle perle
e neppure l’oggetto più caro la uguaglia.
16Lunghi giorni sono nella sua destra
e nella sua sinistra ricchezza e onore;
17le sue vie sono vie deliziose
e tutti i suoi sentieri conducono al benessere.
18È un albero di vita per chi ad essa s’attiene
e chi ad essa si stringe è beato.
Salmo 134 (135)
I
1ALLELUIA. Lodate il nome del Signore,*
lodatelo, servi del Signore,
2voi che state nella casa del Signore,*
negli atri della casa del nostro Dio.
3Lodate il Signore : il Signore è buono;*
cantate inni al suo nome, perché è amabile.
4Il Signore si è scelto Giacobbe,*
Israele come suo possesso.
5Io so che grande è il Signore,*
il nostro Dio sopra tutti gli dèi.
6Tutto ciò che vuole il Signore lo compie †
in cielo e sulla terra,*
nei mari e in tutti gli abissi.
7Fa salire le nubi dall’estremità della terra, †
51
Testo per la riflessione
Di San Pier Damiani
(Da : Louis-Marie Lassus : «Pierre Damian : l’homme des déserts de Dieu» p 30
(Pp.2, 13,col283 A e B e opusc.13 col. 303-304)
Lo spirito dell’uomo nascondendosi agli sguardi degli uomini, ottiene
che lo Spirito Santo entri in lui… dal momento in cui cessa in noi il rumore
delle conversazioni degli uomini, si costruisce silenziosamente in noi il
tempio dello Spirito Santo… si, il tempio di Dio si eleva col silenzio;
quanto più lo spirito dell’uomo cessa di disperdersi in parole fuori di sé,
tanto più si innalza il suo edificio interiore… il solitario che dimora in
silenzio si eleva al di sopra di se stesso; il suo spirito custodito nella
clausura del silenzio sale sulle altezze ed è rapito fino in Dio dal desiderio
del cielo e acceso d’amore dal fuoco dello Spirito Santo che lo rende
sorgente zampillante. (Ef 7,6)
Ora media
1Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi, †
non indugia nella via dei peccatori*
e non siede in compagnia degli stolti;
2ma si compiace della legge del Signore,*
la sua legge medita giorno e notte.
3Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua,*
che darà frutto a suo tempo
e le sue foglie non cadranno mai;*
riusciranno tutte le sue opere.
4Non così, non così gli empi:*
ma come pula che il vento disperde;
Re celeste, Paraclito,
Spirito di verità
tu che ovunque sei
5perciò non reggeranno gli empi nel giudizio,*
tu che tutto riempi,
tesoro di beni e datore di vita,
vieni e dimora in noi,
Inno:
purificaci da ogni
macchia,
e salva, o Buono,
le anime nostre.
Scenda, su di me, o Signore,
la pioggia della tua grazia
affinché per il soffio della tua venuta
la mia anima rinverdisca di nuove foglie;
la mia anima che, allontanatasi dalla sorgente della vita,
si era inaridita.
Il mio cuore è preparato,
è preparato il mio cuore.
4
Salmo 1
né i peccatori nell'assemblea dei giusti.
6Il Signore veglia sul cammino dei giusti, *
ma la via degli empi andrà in rovina.
Salmo 20 (21)
2Signore, il re gioisce della tua potenza,*
quanto esulta per la tua salvezza!
3Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore,*
non hai respinto il voto delle sue labbra.
4Gli vieni incontro con larghe benedizioni;*
gli poni sul capo una corona di oro fino.
5Vita ti ha chiesto, a lui l’hai concessa,*
lunghi giorni in eterno, senza fine.
6Grande è la sua gloria per la tua salvezza,*
lo avvolgi di maestà e di onore;
7lo fai oggetto di benedizione per sempre,*
49
–
94Io sono tuo: salvami,*
perché ho cercato il tuo volere.
–
95Gli empi mi insidiano per rovinarmi,*
ma io medito i tuoi insegnamenti.
96Di ogni cosa perfetta ho visto il limite,*
–
ma la tua legge non ha confini.
Salmo 114 (116 A)
1ALLELUIA. Amo il Signore perché ascolta*
il grido della mia preghiera.
2Verso di me ha teso l’orecchio*
nel giorno in cui lo invocavo.
3Mi stringevano funi di morte,*
ero preso nei lacci degli inferi.
Mi opprimevano tristezza e angoscia †
4e ho invocato il nome del Signore:*
“Ti prego, Signore, salvami”.
5Buono e giusto è il Signore,*
il nostro Dio è misericordioso.
6Il Signore protegge gli umili:*
ero misero ed egli mi ha salvato.
7Ritorna, anima mia, alla tua pace,*
Lunedì 1 maggio
festa di San Giuseppe lavoratore
Col 3, 14-15.17.23-24
Fratelli, al di sopra di tutto vi sia la carità, che è il vincolo della
perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete
stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!
E tutto quello che fate in parole e opere, tutto si compia nel nome del
Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
Qualunque cosa facciate, fatela di cuore, come per il Signore e non per
gli uomini, sapendo che, come ricompensa, riceverete dal Signore
l’eredità. Servite a Cristo Signore.
Mt 13,54-58
In quel tempo, Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro
sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove mai gli
vengono questa sapienza e questi miracoli? Non è egli forse il figlio del
carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo,
Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da
dove gli vengono dunque tutte queste cose?».
E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non
è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì non fece molti
miracoli, a causa della loro incredulità.
Lodi
Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, Padre dei poveri, vieni, datore dei doni,
Vieni, luce dei cuori.
8egli mi ha sottratto dalla morte, †
Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
Camminerò alla presenza del Signore*
sulla terra dei viventi.
O luce beatissima, invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.
poiché il Signore ti ha beneficato;
ha liberato i miei occhi dalle lacrime,*
ha preservato i miei piedi dalla caduta.
6
47
11Così succhierete al suo petto
e vi sazierete delle sue consolazioni;
succhierete con delizia
all'abbondanza del suo seno.
12Poiché così dice il Signore:
“Ecco io farò scorrere verso di essa,
come un fiume, la prosperità;
come un torrente in piena la ricchezza dei popoli;
i suoi bimbi saranno portati in braccio,
sulle ginocchia saranno accarezzati.
13Come una madre consola un figlio così io vi consolerò;
in Gerusalemme sarete consolati.
14aVoi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,
le vostre ossa saranno rigogliose come erba fresca”.
Lettura patristica
L’albero piantato da Dio nella foresta della Chiesa
Da :Pier Damiani “il cammino verso la luce”
pgg.218-219
L’albero fissato al suolo dalle sue radici, ne succhia la linfa che gli dà
forza e lo fa crescere e lo fa germogliare. Ora, noi tutti, fedeli, siamo
alberi piantati secondo la scelta libera del nostro Grande Agricoltore
nella foresta della Santa Chiesa. Paolo parlava di questa piantagione
quando scriveva agli Efesini:” che vi sia accordato secondo le ricchezze
della sua gloria, di essere armati nel suo Spirito, affinché sia fortificato in
voi l’uomo interiore, che Cristo abiti nei vostri cuori grazie alla fede e
siate radicati, fondati nell’amore (Ef. 3, 16-17).
Ora, il nostro terreno, dove si radica la nostra speranza è proprio quello
di cui si dice in un salmo.”La mia eredità è la terra dei viventi”, oppure la
santa umanità di Cristo della quale lo stesso profeta dice:”ha stabilito
l’universo e non verrà mai scosso”. Se noi non vogliamo seccarci come
un albero sterile, se temiamo di venir distrutti dalla scure e gettati nel
fuoco perché inutili è necessario che la radice della nostra speranza
resti sempre salda nella patria dei cittadini del cielo e nell’umanità del
nostro redentore grazie al glutine dell’amore così che si svilupperà con
forza e porterà molto frutto.
8
Lettura breve : Col 3,14-15.17.23-24
Gesto dell’incenso con canti di Taizè
Responsorio
R./ Signore nelle tue mani affido il mio spirito.
V./ Dio di verità, tu mi hai redento. R./
Dos./ Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.R./
Cantico di Simeone
Ant/ Nella veglia salvaci, Signore,
nel sonno non ci abbandonare :
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace.
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
Vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele.
Orazione
Regína cæli, lætáre, allelúia,
Quia quem meruísti portáre, allelúia,
Resurréxit, sicut dixit, allelúia.
Ora pro nobis Deum, allelúia
45
Tu che scruti le profondità di Dio,
Tu che illumini gli occhi del nostro cuore,
Tu che ti unisci al nostro spirito,
Tu che ci fai rispecchiare la gloria del Signore,
Ti magnifichiamo!
Inno: I 264
Chiesa è chiamata unica vergine, così la santa Chiesa è al tempo stesso
una in tutti e tutta in ciascuno: semplice nella pluralità per l’unità della
fede, molteplice in ciascuno per il glutine della carità e la varietà dei
carismi; perché “da uno, tutti”.
Trisaghion:
Dio santo, santo forte, santo immortale, abbi pietà di noi
Vieni, ti supplico,
o Spirito di eterna benedizione,
scendi con l’inenarrabile soavità della tua dolcezza
in tutto l’intimo del mio petto.
Celebrazione Eucaristica
La mia anima, o Signore,
accolga la copiosa benedizione della tua grazia.
Illuminami, o luce di verità,
infiammami, purificami.
Inno:
Tu sei datore di carismi,
tu autore di santificazioni,
tu remissione di tutti i peccati.
Tu incessantemente infiammi al tuo amore;
le intelligenze angeliche, i serafini e i cherubini
ardono grazie al fuoco della tua carità
Tu, Signore,
prendimi tutto per te,
possiedimi tutto,
non permettere che alcuna parte di me sia senza di te.
Tu solo vivi in me
E fa’ che io solo viva in te.
Tu vivi e risplendi
nella perfetta Trinità,
uno e vero Dio,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Luce gioiosa (str.1,2,3 e 9)
Rit.
10
O luce gioiosa, eterno splendore del Padre,
Santo immortale, Gesù Cristo!
(3v.)
Magnificat alla fine della Messa
Compieta
Preghiera di Santa Chiara
Va sicura e in pace, anima benedetta, tu che hai una buona scorta per
via, non temere, che Colui che t’ha creata ti ha santificata, ti ama con
tenero amor’ come una madre ama suo figlio, e tu, Signor sii benedetto
che m’hai creata.
Salmo 22 (23)
Il Signore è il mio pastore:*
non manco di nulla;
2su pascoli erbosi mi fa riposare,*
ad acque tranquille mi conduce.
3Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,*
per amore del suo nome.
4Se dovessi camminare in una valle oscura, †
non temerei alcun male,*
perché tu sei con me, Signore.
Il tuo bastone e il tuo vincastro*
mi danno sicurezza.
5Davanti a me tu prepari una mensa*
sotto gli occhi dei miei nemici;
43
Salmo 113 B (T.M. 115)
1Non a noi, Signore, non a noi, †
ma al tuo nome da’gloria,*
per la tua fedeltà, per la tua grazia.
2Perché i popoli dovrebbero dire:*
“Dov’è il loro Dio?”.
3Il nostro Dio è nei cieli,*
egli opera tutto ciò che vuole.
4Gli idoli delle genti sono argento e oro,*
opera della mani dell’uomo.
5Hanno bocca e non parlano,*
hanno occhi e non vedono,
6Hanno orecchi e non odono,*
hanno narici e non odorano.
7Hanno mani e non palpano, †
hanno piedi e non camminano;*
dalla gola non emettono suoni.
8Sia come loro chi li fabbrica*
e chiunque in essi confida.
9Israele confida nel Signore:*
egli è loro aiuto e loro scudo.
10Confida nel Signore la casa di Aronne:*
egli è loro aiuto e loro scudo.
11Confida nel Signore, chiunque lo teme:*
egli è loro aiuto e loro scudo.
12Il Signore si ricorda di noi, ci benedice: †
benedice la casa d’Israele,*
benedice la casa di Aronne.
13Il Signore benedice quelli che lo temono,*
benedice i piccoli e i grandi.
14Vi renda fecondi il Signore,*
voi e i vostri figli.
12
–
6CAF.Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere,*
LAMED.gli diede l’eredità delle genti.
–
7MEM. Le opere delle sue mani sono verità e giustizia,*
NUN.stabili sono tutti i suoi comandi,
–
8SAMECH.immutabili nei secoli, per sempre,*
AIN.eseguiti con fedeltà e rettitudine.
–
9PE.Mandò a liberare il suo popolo,*
SADE.stabilì la sua alleanza per sempre.
–
10KOF.Santo e terribile il suo nome.*
RES.Principio della saggezza è il timore del Signore,
–
SIN.saggio è colui che gli è fedele;*
TAU.la lode del Signore è senza fine.
Cantico dell’antico testamento:
(Ez 36,24-28)
24Vi prenderò dalle genti,
vi radunerò da ogni terra
e vi condurrò sul vostro suolo.
25Vi spargerò con acqua pura e sarete purificati;
io vi purificherò da tutte le vostre sozzure
e da tutti i vostri idoli;
26vi darò un cuore nuovo,
metterò dentro di voi uno spirito nuovo,
toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
27Porrò il mio spirito dentro di voi
e vi farò vivere secondo i miei precetti
e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.
28Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri;
voi sarete il mio popolo
e io sarò il vostro Dio.
41
e assegnar loro un seggio di gloria.
1 . Quando sorge su di noi la dolcezza della tua Pasqua
e camminiamo col cuore triste e gli occhi velati,
tu ci accosti per la strada e infiammi i nostri cuori :
le Scritture si compiono’ in te risuscitato.
Perché al Signore appartengono i cardini della terra
e su di essi fa poggiare il mondo.
9Sui passi dei giusti Egli veglia,
ma gli empi svaniscono nelle tenebre.
Certo non prevarrà l’uomo malgrado la sua forza.
10Il Signore... saranno abbattuti i suoi avversari!
L’Altissimo tuonerà dal cielo.
Il Signore giudicherà gli estremi confini della terra;
Lucernario
darà forza al suo re
ed eleverà la potenza del suo Messia”.
Cantico del nuovo testamento :
Rit:
Gesù Cristo è Signore, Gesù Cristo è Signore!
1. Cristo Gesù, pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio.
2. Ma spogliò se stesso,
assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini.
3. Apparso in forma umana, umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce.
4. Per questo Dio l'ha esaltato
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome.
5. Perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nel cieli sulla terra
e sotto terra.
6. E ogni lingua proclami
che Gesù Cristo è il Signore,
a gloria di Dio Padre.
14
(Fil 2,6-11)
2 . Quando sorge su di noi la luce
della tua Pasqua
e nel nostro cuore scende la sera,
tu spezzi il pane e apri i nostri occhi,
perché con te risorti’ edifichiamo il
tuo Corpo.
Signore, a te ho gridato, ascoltami, Signore, ascoltami,
Signore, a te ho gridato, ascoltami!
Intendi il grido della mia supplica quando grido a te,
Signore, ascoltami!
Salga a te la mia preghiera come incenso davanti a te,
le mie mani alzate siano il sacrificio della sera.
Signore ascoltami!
Rit.
O luce gioiosa, eterno splendore del Padre,
Santo immortale, Gesù Cristo!
Giunti al tramonto del sole, e vista la luce della sera,
lodiamo il Padre e il Figlio
e lo Spirito Santo, Dio.
È giusto che tutte le creature ti lodino
in ogni tempo,
Figlio di Dio che doni la vita:
l'universo perciò ti dà gloria.
Resta con noi, Signore, perché il giorno già volge al declino;
illumina i nostri occhi e ti riconosceremo
guida sicura nel nostro cammino.
Salmo 109 (110)
Oracolo del Signore al mio Signore:*
“Siedi alla mia destra,
39
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome:
8Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri,*
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Salmo 121 (122)
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Padre Nostro
da ora e per sempre.
Quale gioia, quando mi dissero:*
“Andremo alla casa del Signore”.
2E ora i nostri piedi si fermano*
alle tue porte, Gerusalemme!
3Gerusalemme è costruita*
come città salda e compatta.
4Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, †
secondo la legge di Israele,*
per lodare il nome del Signore.
5Là sono posti i seggi del giudizio,*
i seggi della casa di Davide.
6Domandate pace per Gerusalemme:*
sia pace a coloro che ti amano,
7sia pace sulle tue mura,*
sicurezza nei tuoi baluardi.
8Per i miei fratelli e i miei amici*
io dirò: “Su di te sia pace!”.
9Per la casa del Signore nostro Dio,*
chiederò per te il bene.
Salmo 150
Alleluia.
Lodate il Signore nel suo santuario,
lodatelo nel firmamento della sua potenza.
16
37
dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti
la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da
Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni.
Lodi
Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, Padre dei poveri, vieni, datore dei doni,
Vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima, invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano,
i tuoi santi doni;
Dona virtù e premio, dona morte santa,
dona gioia eterna.
Invitatorio:
1Venite, applaudiamo al Signore,*
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
2Accostiamoci a lui per rendergli grazie,*
a lui acclamiamo con canti di gioia.
3Poiché grande Dio è il Signore,*
grande re sopra tutti gli dèi.
4Nella sua mano sono gli abissi della terra,*
18
(Sal. 94)
tu rendi concittadino degli apostoli.
In te la sanguinosa morte è uccisa
nel momento stesso in cui uccide,
anzi, nel momento in cui
l'autore stesso della morte è ucciso,
la vita tutta distrutta viene rinnovata.
***
O croce santa,
la fede dei patriarchi, i vaticini dei profeti,
il collegio giudicante degli apostoli,
l'esercito vittorioso dei martiri
e le schiere di tutti i santi,
ti venerano, ti predicano, ti onorano.
Il profumo della tua fragranza vince tutti gli aromi,
il tuo nettare supera ogni qualità
di balsamo e di miele in tutto il mondo.
O croce santa, titolo di gloria,
segno di vittoria, insegna della redenzione eterna!
A te le cose della terra devono la vita,
quelle del cielo
il ritorno alla pienezza della loro integrità.
Attraverso di te l'uomo esule torna in patria,
e il numero degli angeli che un tempo fu diminuito
viene restaurato.
Tu fai che i servi dei demoni
diventino figli di Dio per adozione,
e coloro che un tempo veneravano gli idoli,
ora siano coeredi di Cristo.
O croce gloriosa, o croce meravigliosa,
davanti a cui i governi di tutta la terra si inchinano,
a cui tutti gli scettri del potere obbediscono,
e a cui le leggi di tutti i regni si sottomettono.
***
O croce amabile e amata,
straordinariamente soave e bella!
Ogni cuore puro arde sapientemente
della fiamma del tuo amore
e del fuoco della tua carità;
e dopo che l'anima fedele viene così accesa,
subito è infiammata in modo indicibile
dall'amore delle cose celesti.
Chi, o croce santa, potrà degnamente lodarti?
Tu, su cui l'autore della vita
35
8È meglio rifugiarsi nel Signore*
che confidare nell’uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore*
9che confidare nei potenti.
II
10Tutti i popoli mi hanno circondato,*
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
11Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato,*
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
12Mi hanno circondato come api, †
come fuoco che divampa tra le spine,*
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
13Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,*
ma il Signore è stato mio aiuto.
14Mia forza e mio canto è il Signore,*
egli è stato la mia salvezza.
15Grida di giubilo e di vittoria,*
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto meraviglie, †
16la destra del Signore si è alzata,*
la destra del Signore ha fatto meraviglie.
17Non morirò, resterò in vita*
e annunzierò le opere del Signore.
18Il Signore mi ha provato duramente,*
ma non mi ha consegnato alla morte.
III
19Apritemi le porte della giustizia:*
entrerò a rendere grazie al Signore.
20È questa la porta del Signore,*
per essa entrano i giusti.
21Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito,*
perché sei stato la mia salvezza.
22La pietra scartata dai costruttori*
è divenuta testata d’angolo;
20
Amaleciti. Allora egli non brandì né spada né frecce, ma tenne in mano
la verga di Dio, figura inequivocabile della croce del Signore.
Mosè poteva impugnare la verga di Dio quanto voleva e
confidare nel suo misterioso significato assai più che nella forza delle
armi. Poteva credere senza la minima esitazione che il legno di cui era
armato avrebbe sbaragliato le linee nemiche; esso gli sarebbe servito
ben poco per conseguire la vittoria se non fosse stato il simbolo della
Croce, trionfale vessillo innalzato verso i cieli.
Ecco perché Mosè non si limitò a tenere in mano la verga di Dio,
ma stese le braccia in forma di croce e così riportò vittoria sulle schiere
avversarie grazie a quel legno, a quel simbolo gravido del mistero della
Passione. Lo attesta la Scrittura: Quando Mosè alzava le mani, Israele
era il più forte, ma quando le lasciava cadere, era più forte Amalek.
Questo racconto, fratelli, ci arreca la conoscenza spirituale di un mistero
e al tempo stesso un esempio efficacissimo di coraggio.
Quando noi portiamo la croce alla sequela di Cristo, elevando
come Mosè le mani e il cuore a Dio, le potenze delle tenebre, subito
sgominate, precipitano al suolo prive di forza. Ma se le nostre braccia si
stancano e, dimentichi del cielo, bramiamo la terra, immediatamente la
vittoria ci sfugge; l'avversario prende il sopravvento, ci incalza e ci passa
a fil di spada.
Nel combattimento spirituale, dobbiamo sempre portare davanti
a noi il vessillo della croce; eleviamolo coraggiosamente e la vittoria
sarà sicura. Se invece lo abbassiamo vivendo da neghittosi, al primo
scontro del nemico cadremo disfatti. Tant'è che Paolo, insigne maestro
del combattimento spirituale, ci dice: Rinfrancate le mani cadenti e le
ginocchia infiacchite e raddrizzate le vie storte per i vostri passi, perché il
piede zoppicante non abbia a storpiarsi.
O croce santa, che hai avuto il merito
di tenere sospeso con un nuovo equilibrio
colui che il cielo e la terra
non sono in grado di tenere sospeso!
O croce, più pura del vetro,
più rifulgente dell'oro,
che sei stata ornata delle membra del Salvatore
come di germogli primaverili e di gemme!
O croce, più sfavillante della luce
più splendente del sole,
che superi per l'intensità della luce divina
il raggio delle stelle e tutti gli astri del cielo!
33
57Benedite, opere tutte del Signore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
58Benedite, angeli del Signore, il Signore
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
59Benedite, cieli, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
“Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
17Il Signore tuo Dio in mezzo a te
è un salvatore potente.
Esulterà di gioia per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
si rallegrerà per te con grida di gioia,
18come nei giorni di festa”. (...)
60Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore,
Lettura patristica
61Benedite, potenze tutte del Signore, il Signore,
Da: S.Pierdamiano “Scritti monastici”
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
89Lodate il Signore, perché egli è buono,
perché la sua grazia dura sempre.
90Benedite, fedeli tutti, il Dio degli dèi
lodatelo e celebratelo, perché la sua grazia dura sempre”.
Salmo 148
–
–
1ALLELUIA.
Lodate il Signore dai cieli,*
lodatelo nell’alto dei cieli.
2Lodatelo voi tutti, suoi angeli,*
lodatelo voi tutte, sue schiere.
–
–
–
–
22
3Lodatelo, sole e luna,*
lodatelo voi tutte, fulgide stelle.
4Lodatelo, cieli dei cieli,*
voi acque al di sopra dei cieli.
5Lodino tutti il nome del Signore,*
perché egli disse e furono creati.
6Li ha stabiliti per sempre,*
ha posto una legge che non passa.
Il festino della parola celeste
Leggi con Gesù, con lui canta continuamente, prosternati a terra con lui
per la preghiera. Che sia tuo amico, tuo familiare. Che sia tutta la tua
parola, tutta la tua gioia, la tu saggezza, la tua vita.
Respira Cristo, dì incessantemente Cristo, medita la vita di Cristo.
Che il vostro cuore sia costantemente occupato dalla lettura dei sacri
testi. Abitateli, fatene la vostra dimora, perseverate con tenacia, una
tenacia sempre all’erta.
Al vostro cammino bastano i campi della Parola. Avanziamo senza
fermarci mai, passeggiamo con diletto. Ci è permesso correre in tutta
libertà attraverso gli spazi delle storie sacre. Grazie alle intuizioni
dell’intelligenza mistica ci sarà possibile accedere in qualche modo fin
sulle cime dei monti scoscesi. Là, dilettandoci della dolce compagnia
degli amici fedeli, conosceremo la magnificenza dei festini, l’eterno
banchetto delle vivande celesti. L’anima fedele, innalzata dal desiderio,
nutrita dall’alimento della lettura assidua, non cessa di fortificarsi, di
crescere.
Carissimo, questa manna, questo pane di vita, sfarinalo dolcemente nel
mortaio della meditazione, riscaldalo continuamente al forno di un
amore fervente per potere così nutrire la sostanza stessa della tua anima
come di un alimento celeste. Questo intimo festino addolcirà il palato
del tuo cuore, provocando il tuo spirito al desiderio del banchetto
eterno. Andiamo, qualsiasi sia la tua miseria, converti il tuo cuore, tana
di rimorsi, in una dimora silenziosa dove, con una meditazione molto
semplice, non cesserai di sfarinare la manna della Parola di Dio, per
fame un pane oleoso che mangerai. Questo pane no è altro che
l’intelligenza delle Scritture, tutta impregnata della soavità dello Spirito
Santo.
Fratello carissimo, che ti sia accordata questa grazia!
31
6Le lodi di Dio sulla loro bocca*
e la spada a due tagli nelle loro mani,
7per compiere la vendetta tra i popoli*
e punire le genti;
8per stringere in catene i loro capi,*
i loro nobili in ceppi di ferro;
9per eseguire su di essi il giudizio già scritto:*
Salmo 135 (136)
I
1ALLELUIA. Lodate il Signore perché è buono:*
eterna è la sua misericordia.
2Lodate il Dio degli dèi:*
eterna è la sua misericordia.
3Lodate il Signore dei signori:*
eterna è la sua misericordia.
questa è la gloria per tutti i suoi fedeli. ALLELUIA.
4Egli solo ha compiuto meraviglie:*
1ALLELUIA.
eterna è la sua misericordia.
6Ha stabilito la terra sulle acque:*
Salmo 150
Lodate il Signore nel suo santuario,*
lodatelo nel firmamento della sua potenza.
2Lodatelo per i suoi prodigi,*
lodatelo per la sua immensa grandezza.
3Lodatelo con squilli di tromba,*
lodatelo con arpa e cetra;
4lodatelo con timpani e danze,*
lodatelo sulle corde e sui flauti.
5Lodatelo con cembali sonori, †
lodatelo con cembali squillanti;*
ogni vivente dia lode al Signore. ALLELUIA.
eterna è la sua misericordia.
5Ha creato i cieli con sapienza:*
eterna è la sua misericordia.
7Ha fatto i grandi luminari:*
eterna è la sua misericordia.
8Il sole per regolare il giorno:*
eterna è la sua misericordia;
9la luna e le stelle per regolare la notte:*
eterna è la sua misericordia.
II
10Percosse l’Egitto nei suoi primogeniti:*
eterna è la sua misericordia.
11Da loro liberò Israele:*
eterna è la sua misericordia.
12con mano potente e braccio teso:*
eterna è la sua misericordia.
13Divise il mar Rosso in due parti:*
eterna è la sua misericordia.
14In mezzo fece passare Israele:*
eterna è la sua misericordia.
15Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso:*
eterna è la sua misericordia.
24
29
di concederci, liberàti dalle mani dei nemici,
Eppure, se davvero mi riprometto di farlo in seguito, perché non mi
decido ora in cui la rinuncia sarà più cara a Dio oltre che più accetta,
dato che sono nel fiore dell’età e che la fortuna mi accarezza?”.
A questi pensieri già sentì a poco a poco allontanarsi da lui gli interessi
mondani e cominciò ad occuparsi dei servizi da rendere a Dio. Così, pur
apparendo esteriormente ancora attento a ciò che è caduco, tuttavia
con la mente e l’animo era già tutto teso ai beni spirituali ed eterni.
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
Ora media
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
Re celeste, Paraclito,
Spirito di verità
tu che ovunque sei
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra della morte
tu che tutto riempi,
tesoro di beni e datore di vita,
vieni e dimora in noi,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.
Trisagion:
Dio santo, santo forte, santo immortale, abbi pietà di noi
(3v.)
Padre Nostro
Testo per la riflessione
Vocazione di San Pier Damiani
Dagli scritti di S.Pier Damiani nell’undicesimo secolo
Quando terminò la sua preparazione nelle scienze liberali, cominciò
subito egli stesso ad insegnare agli altri con grande passione,
radunando da ogni parte una schiera di discepoli mossi dalla fama
della sua sapienza.
Mentre era preso da queste occupazioni, diventando celebre e
accumulando ricchezze, poté sottrarsi a stento alle attrattive della
mondanità e alle seduzioni della carne. Ma poiché non perisce nessuno
tra coloro che sono stati eletti da Dio, ad un certo momento Pietro fu
prevenuto dallo sguardo divino e fu portato a meditare: “Perché le mie
gioie devono essere nelle cose terrene, come suggerisce la carne e
verso la quale mi spinge la giovinezza? Invece non dovrei forse
rinunciare a questi piaceri effimeri in favore di altre ricchezze più degne?
26
Inno:
purificaci da ogni
macchia,
e salva, o Buono,
le anime nostre.
O Dio Spirito Santo
uguale al Padre e al Figlio nella sostanza e nell’eternità,
tu che procedi in modo ineffabile dall’uno e dall’altro,
degnati di scendere nel mio cuore
tu meraviglioso portatore di luce,
scaccia le tenebre della mia iniquità
affinché, come il seno della Vergine col tuo afflato
concepì il Verbo di Dio,
così anch’io,
con l’ausilio della tua grazia,
possa portare sempre nella mia mente
l’Autore della mia salvezza.
Tu infatti, o Signore,
sei la luce delle menti,
27