salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Diocesi di Faenza – Modigliana Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberàti dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace. Trisagion: Dio santo, santo forte, santo immortale, abbi pietà di noi Padre Nostro Lectio divina Celebrazione Eucaristica (3V.) Pellegrinaggio Cattedrale di Faenza – Eremo di Gamogna 29 aprile – 1 maggio sulle orme di S. Pier Damiani 54 produce le folgori per la pioggia,* dalle sue riserve libera i venti. 8Egli percosse i primogeniti d’Egitto,* dagli uomini fino al bestiame. 9Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto,* contro il faraone e tutti i suoi ministri. 10Colpì numerose nazioni* e uccise re potenti: 11Seon, re degli Amorrèi, Og, re di Basan,* e tutti i regni di Cànaan. 12Diede la loro terra in eredità a Israele,* in eredità a Israele suo popolo. II 13Signore, il tuo nome è per sempre;* Signore, il tuo ricordo per ogni generazione. 14Il Signore guida il suo popolo,* si muove a pietà dei suoi servi. 15Gli idoli dei popoli sono argento e oro,* opera delle mani dell’uomo. 16Hanno bocca e non parlano;* hanno occhi e non vedono; 17hanno orecchi e non odono;* non c’è respiro nella loro bocca. 18Sia come loro chi li fabbrica* e chiunque in essi confida. 19Benedici il Signore, casa d’Israele;* benedici il Signore, casa di Aronne; 20benedici il Signore, casa di Levi;* voi che temete il Signore, benedite il Signore. 21Da Sion sia benedetto il Signore* Sabato 29 aprile S. Messa in Cattedrale presieduta dal Vescovo Santa Caterina da Siena (patrona d’Italia) 1 Gv 1, 5 - 2, 2 Carissimi, questo è il messaggio che abbiamo udito da Gesù Cristo e che ora vi annunziamo: Dio è luce e in lui non ci sono tenebre. Se diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se riconosciamo i nostri peccati, egli, che è fedele e giusto, ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa. Se diciamo che non abbiamo peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi. Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. Mt 25,1-13 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola : « Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: “ Ecco lo sposo, andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: “Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Ma le sagge risposero: “No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano per comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.” che abita in Gerusalemme. 52 1 lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto. 8Perché il re confida nel Signore:* Tu in Maria sempre Vergine ci hai donato l'immagine e il modello della sequela di Cristo fa' che guardando a lei camminiamo in perenne novità di vita. R. per la fedeltà dell’Altissimo non sarà mai scosso. 9La tua mano raggiungerà ogni tuo nemico,* la tua destra raggiungerà chiunque ti odia. 10Ne farai una fornace ardente,* Tu per mezzo dello Spirito Santo conduci a te la Chiesa pellegrina nel mondo, fa' che cercandoti sopra ogni cosa corriamo nella via dei tuoi precetti. R. 11Sterminerai dalla terra la loro prole,* Tu ci chiami a te attraverso i sentieri della giustizia e della pace, fa' che al termine della vita possiamo contemplarti nella patria beata. R. hanno tramato insidie, non avranno successo. Preghiamo. nel giorno in cui ti mostrerai: Il Signore li consumerà nella sua ira,* li divorerà il fuoco. la loro stirpe di mezzo agli uomini. 12Perché hanno ordito contro di te il male,* Padre nostro. 13Hai fatto loro voltare le spalle,* contro di essi punterai il tuo arco. 14Alzati, Signore, in tutta la tua forza;* canteremo inni alla tua potenza. Cantico dell’antico testamento: 5Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; 6in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri. 7Non credere di essere saggio, temi il Signore e sta’ lontano dal male. 8Salute sarà per il tuo corpo e un refrigerio per le tue ossa. 9Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; 10i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto. (Pr 3,5-18) Dio onnipotente e misericordioso, tu provvedi a chi ti ama e sempre e dovunque sei vicino a chi ti cerca con cuore sincero; assisti i tuoi figli nel pellegrinaggio e guida i loro passi nella tua volontà, perché, protetti dalla tua ombra nel giorno e illuminati dalla tua luce nella notte possano giungere alla mèta desiderata. Per Cristo nostro Signore. R. Amen. Dio nostra salvezza ci guidi nella prosperità e nella pace. R. Amen. Il Signore ci assista e ci accompagni nel cammino. R. Amen. Con l'aiuto del Signore giunga felicemente a termine questo pellegrinaggio che iniziamo nel suo nome. R. Amen. 11Figlio mio, non disprezzare l’istruzione del Signore 50 3 Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Ecco, o Signore, io apro a te Tutti i meandri del mio cuore, a te schiudo gli aditi e con ansia sono in attesa. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano, i tuoi santi doni; Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. L’occhio della carne Ha certamente il suo lume, questo sole visibile, ma il mio interiore aspetta te che sei il lume delle anime! Invitatorio: Salmo 94 1Venite, applaudiamo al Signore,* acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. 2Accostiamoci a lui per rendergli grazie,* Vieni ti supplico, o benedetto Spirito di verità, scendi, o intimo scrutatore, in tutte le mie viscere. a lui acclamiamo con canti di gioia. 3Poiché grande Dio è il Signore,* grande re sopra tutti gli dèi. 4Nella sua mano sono gli abissi della terra,* Togli tutto ciò che è fermentato, è viziato, è corrotto per dannosa vecchiaia; rendimi azzimo puro e sincero. Rendimi morto per me e vivo per te. sono sue le vette dei monti. 5Suo è il mare, egli l’ha fatto,* le sue mani hanno plasmato la terra. Salmo 118 (119) 6Venite, prostràti adoriamo,* in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. 7Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo,* XII – il gregge che egli conduce. Inno: F 20 San Giuseppe Giuseppe di Nazaret, tu il giusto e il santo nella fede di Abramo, hai portato in braccio lo Sposo dell’Alleanza. Padre silenzioso ad immagine del Padre celeste, hai nutrito con pane della terra Colui che è Pane del Cielo. Giuseppe che proteggesti la Vergine Immacolata proteggi la Chiesa senza macchia, intercedi oggi per Israele tuo popolo. Sii sempre custode delle nostre comunità e dei loro pastori Tu che sei stato pastore dell’Agnello. 48 Tu Spirito purificatore e vivificatore, onnipotente eterno Dio, tu sei un fuoco che consuma, sei Spirito di giudizio e di ardore. – – – – 89LAMED. La tua parola, Signore,* è stabile come il cielo. 90La tua fedeltà dura per ogni generazione;* hai fondato la terra ed essa è salda. 91Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi,* perché ogni cosa è al tuo servizio. 92Se la tua legge non fosse la mia gioia,* sarei perito nella mia miseria. 93Mai dimenticherò i tuoi precetti:* per essi mi fai vivere. 5 Testo per la riflessione Cantarti nel cuore della notte… Quale sublime spettacolo offre l’eternità quando recluso nella sua cella canta la salmodia notturna simile a una sentinella che monta la guardia davanti agli accampamenti di Dio e veglia con attenzione sul sonno dei soldati. Mentre contempla nel cielo il corso delle stelle le sue labbra dell’eremita escono come da Oriente e si susseguono verso il termine, accompagnando le stelle passo, passo. Il solitario offre a Dio il frutto del suo servizio proprio come le stelle portano a compimento la missione loro affidata. S’innalza interiormente grazie alla salmodia, fino alla luce inaccessibile, come le stelle, che compiendo il loro corso, preparano ai nostri occhi di carne la luce del giorno. Salmo 115 (116 B) 10ALLELUIA. Ho creduto anche quando dicevo:* “Sono troppo infelice”. 11Ho detto con sgomento:* “Ogni uomo è inganno”. 12Che cosa renderò al Signore* per quanto mi ha dato? 13Alzerò il calice della salvezza* e invocherò il nome del Signore. 14Adempirò i miei voti al Signore,* davanti a tutto il suo popolo. 15Preziosa agli occhi del Signore* è la morte dei suoi fedeli. 16Sì, io sono il tuo servo, Signore, † io sono tuo servo, figlio della tua ancella;* hai spezzato le mie catene. 17A te offrirò sacrifici di lode* e invocherò il nome del Signore. 18Adempirò i miei voti al Signore* davanti a tutto il suo popolo, 19negli atri della casa del Signore,* in mezzo a te, Gerusalemme. Cantico dell’antico testamento (Is 66,10-14a) 10Rallegratevi con Gerusalemme, esultate per essa quanti l'amate. Sfavillate di gioia con essa voi tutti che avete partecipato al suo lutto. 46 7 cospargi di olio il mio capo.* Il mio calice trabocca. 6Felicità e grazia mi saranno compagne* tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore* per lunghissimi anni. Salmo 137 (138) Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:* hai ascoltato le parole della mia bocca. A te voglio cantare davanti agli angeli,* 2mi prostro verso il tuo tempio santo. Rendo grazie al tuo nome* per la tua fedeltà e la tua misericordia: hai reso la tua promessa* più grande di ogni fama. 3Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto,* hai accresciuto in me la forza. 4Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra* quando udranno le parole della tua bocca. 5Canteranno le vie del Signore,* perché grande è la gloria del Signore; 6eccelso è il Signore e guarda verso l’umile,* ma al superbo volge lo sguardo da lontano. 7Se cammino in mezzo alla sventura* tu mi ridoni vita; contro l’ira dei miei nemici stendi la mano* e la tua destra mi salva. 8Il Signore completerà per me l’opera sua.* Signore, la tua bontà dura per sempre: non abbandonare* l’opera delle tue mani. 44 Lettura biblica : 1 Gv 1,5-2,2 Trisagion : Dio santo, santo forte, santo immortale, abbi pietà di noi (3v) Padre Nostro Regína cæli, lætáre, allelúia, Quia quem meruísti portáre, allelúia, Resurréxit, sicut dixit, allelúia. Ora pro nobis Deum, allelúia Testo per la riflessione Di San Pier Damiani (Da : S.PIERDAMINAO «SCRITTI MONASTICI » Pgg.316-317) Cristo sia il suo linguaggio, Cristo ogni suo diletto, ogni suo sapore, ogni sua vita. Cristo respiri, Cristo sospiri, Cristo aneli, Cristo abbia in bocca, Cristo nel cuore, con la continua meditazione. Altro amare non sappia: per lui solo, con tutte le viscere, bruci. Lui chiami con grida altissime di desiderio, lui, con frequenti sospiri e gemiti, invochi; lui inviti e tiri a sé con l’ornato variopinto delle virtù, con la vaghezza della sua faccia E quando sente che s’appressa Colui che è l’oggetto del suo amore, della sua ansia, del suo anelito, tosto prorompa in cantici di ringraziamento e di giubilo, e dica: “Ecco la voce del mio Diletto che bussa, aprimi sorella mia, immacolata mia!”. E quindi soggiunga: “Sono corsa ad aprire al mio Diletto” (Cant.5,2) Vespro Fuoco e luce che risplendi sul volto di Cristo, Fuoco la cui venuta è parola, Fuoco il cui silenzio è luce, Fuoco che confermi i cuori nell'azione di grazie, Ti magnifichiamo! Tu che riposi in Cristo, Spirito di sapienza e d'intelligenza, Spirito di consiglio e di fortezza, Spirito di scienza e di timore del Signore, Ti magnifichiamo! 9 Cantico del nuovo testamento: Rit: (Ap 19,1-7) Alleluia, alleluia, alleluia! 1. Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio; veri e i giusti sono i suoi giudizi . 2. Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servi, voi che lo temete, piccoli e grandi. 3. Ha preso possesso del suo regno il Signore, il nostro Dio, l'onnipotente. 4. Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria. 5. Sono giunte le nozze dell'Agnello; la sua sposa è pronta. 6. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Lettura patristica La santa Chiesa è una in molti e tutta in ciascuno Da: S.Pierdamiano “Scritti monastici” Pgg.31-32-33 La santa Chiesa di Cristo è unita e scompaginata con tanta carità, che, come è una nel suo complesso, così misteriosamente è tutta in ciascuno dei suoi membri. Per questo l’intera Chiesa universale giustamente si denomina la Sposa di Cristo, al singolare; e ciascuna anima, per il mistero dell’unità, è la Chiesa totale. Spigolando sui campi delle divine Scritture, si trova assai spesso designata la Chiesa in persona di un solo uomo o di una sola donna, perché, quantunque la Chiesa sia molteplice per il numero dei popoli, ella è sempre una e semplice, confederata nel mistero di un’unica fede e di un’unica rigenerazione divina. Sette donne presero un solo marito, ma una sola, e quella vergine, dicesi disposata al divino Uomo (Is 4, 1). Di essa dice l’Apostolo:”Io vi ho fidanzato per darvi , vergine casta, a un solo uomo, a Cristo” (2 Cor 12, 2). Come sopra abbiamo detto, da ciò risulta che, siccome in persona di un sol uomo è designata tutta la Chiesa e conseguentemente questa 42 1. Giunti al tramonto del sole, e vista la luce della sera, lodiamo il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo, Dio. 2. È giusto che tutte le creature ti lodino in ogni tempo, Figlio di Dio che doni la vita: l'universo perciò ti dà gloria. 3. Noi ti cantiamo, Figlio di Dio, generato da Maria: tu, che sei la luce vera, hai assunto la nostra carne. 9. Hai fatto irradiare dal corpo di Maria, lo splendore della tua risurrezione; l’hai incoronata di stelle luminose tu, il sole che non conosce tramonto. Salmo 113 A (114) – – – – – – – – 1ALLELUIA. Quando Israele uscì dall’Egitto,* la casa di Giacobbe da un popolo barbaro 2Giuda divenne il suo santuario,* Israele il suo dominio. 3Il mare vide e si ritrasse,* il Giordano si volse indietro, 4i monti saltellarono come arieti,* le colline come agnelli di un gregge. 5Che hai tu, mare, per fuggire,* e tu, Giordano, perché torni indietro? 6Perché voi monti saltellate come arieti* e voi colline come agnelli di un gregge? 7Trema, o terra, davanti al Signore,* davanti al Dio di Giacobbe, 8che muta la rupe in un lago,* la roccia in sorgenti d’acqua. 11 finché io ponga i tuoi nemici* a sgabello dei tuoi piedi”. 15Siate benedetti dal Signore* 2Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion:* ma ha dato la terra ai figli dell’uomo. “Domina in mezzo ai tuoi nemici. 3A te il principato nel giorno della tua potenza † tra santi splendori;* dal seno dell’aurora, come rugiada, io ti ho generato”. 4Il Signore ha giurato e non si pente:* “Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedek”. 5Il Signore è alla tua destra,* annienterà i re nel giorno della sua ira. 6Giudicherà i popoli:* in mezzo a cadaveri ne stritolerà la testa su vasta terra. 7Lungo il cammino si disseta al torrente* e solleva alta la testa. Salmo 110 (111) – 1ALLELUIA. ALEF. Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,* BET. nel consesso dei giusti e nell’assemblea. – 2GHIMEL.Grandi sono le opere del Signore,* DALET. le contemplino coloro che le amano. – 3HE. Le sue opere sono splendore di bellezza,* VAU. la sua giustizia dura per sempre. – 4ZAIN. Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi:* HET. pietà e tenerezza è il Signore. – 5TET.Egli dà il cibo a chi lo teme,* IOD.si ricorda sempre della sua alleanza. 40 che ha fatto cielo e terra. 16I cieli sono i cieli del Signore,* 17Non i morti lodano il Signore,* né quanti scendono nella tomba. 18Ma noi, i viventi, benediciamo il Signore* ora e per sempre. Cantico dell’antico testamento: (1 Sm 2,1-10) 1Allora Anna pregò: “Il mio cuore esulta nel Signore, la mia fronte s’innalza grazie al mio Dio. Si apre la mia bocca contro i miei nemici, perché io godo del beneficio che mi hai concesso. 2Non c’è santo come il Signore, non c’è rocca come il nostro Dio. 3Non moltiplicate i discorsi superbi, dalla vostra bocca non esca arroganza; perché il Signore è il Dio che sa tutto e le sue opere sono rette. 4L’arco dei forti s’è spezzato, ma i deboli sono rivestiti di vigore. 5I sazi sono andati a giornata per un pane, mentre gli affamati han cessato di faticare. La sterile ha partorito sette volte e la ricca di figli è sfiorita. 6Il Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire. 7Il Signore rende povero e arricchisce, abbassa ed esalta. 8Solleva dalla polvere il misero, innalza il povero dalle immondizie, per farli sedere insieme con i capi del popolo, 13 Lodatelo per i suoi prodigi, lodatelo per la sua immensa grandezza. 7. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Lodatelo con squilli di tromba, lodatelo con arpa e cetra; Lettura Patristica L’importanza di coltivare il terreno del proprio cuore lodatelo con timpani e danze, lodatelo sulle corde e sui flauti. Da :Pier Damiani “il cammino verso la luce” pgg.142-143-144 Lodatelo con cembali sonori, lodatelo con cembali squillanti; ogni vivente dia lode al Signore. Alleluia. Vespro Fuoco e luce che risplendi sul volto di Cristo, Fuoco la cui venuta è parola, Fuoco il cui silenzio è luce, Fuoco che confermi i cuori nell'azione di grazie, Ti magnifichiamo! Tu che riposi in Cristo, Spirito di sapienza e d'intelligenza, Spirito di consiglio e di fortezza, Spirito di scienza e di timore del Signore, Ti magnifichiamo! Inno: Tu che scruti le profondità di Dio, Tu che illumini gli occhi del nostro cuore, Tu che ti unisci al nostro spirito, Tu che ci fai rispecchiare la gloria del Signore, Ti magnifichiamo! R./ Gloria a te, o Signore risorto, tu sei la luce che dona la vita, Alleluia Alleluia ! 38 Quando la nostra mente ha cominciato a trovar pace nel suo Creatore e a gustare la gioia di questa intima dolcezza, subito allontana da sé ogni cosa che giudica contraria alla legge divina e respinge tutto ciò che contrasta con la suprema giustizia; da qui nasce appunto la vera mortificazione, da qui l’uomo che, prendendo su di sé la croce del suo Redentore, sembra morto al mondo. Costui non gode delle sciocchezze di vani discorsi, non ama diffondersi in parole oziose, ma si dedica ai salmi, agli inni, ai canti spirituali, cerca l’isolamento, si ritira nella solitudine, giudica una pubblica piazza i luoghi dei convegni e i chiostri del monastero. Si compiace, invece, degli angoli appartati e dei nascondigli e, per meglio godere la presenza del suo Creatore, evita per quanti sia possibile il dialogo con gli altri uomini. Si inganna quel contadino che pretende di trebbiare senza aver prima sudato nel lavoro della semina. Ognuno, si sa, vuol raccogliere del buon grano ma bisogna prima estirpare cespugli e sterpi. Opportunamente la voce divina ammonisce il peccatore: “Spine e cardi produrrà per te”(Gn 18,3). Ma perché questa terra diventi fertile, occorre che prima sia stata provata dalle zappe e dai vomeri; si che, coltivata dalle percosse delle afflizioni e della perfetta penitenza, si adorni del frutto di tutte le virtù, come di un raccolto di abbondanti messi. Vangelo Mt 25,1-13 Trisagion: Dio santo, santo forte, santo immortale, abbi pietà di noi Magnificat L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. (3v.) 15 morendo distrusse la morte, e inghiottendo in sé la morte, risvegliò noi che eravamo morti alla gloria della sua immortalità. Salva, te ne prego, o immagine benedetta, benedici e proteggi il popolo che ti supplica, che oggi esulta riunito nella tua lode. Colui che ti volle lo strumento della nostra redenzione, si degni anche per tuo mezzo di farci partecipi della sua gloria; e coloro che per tuo mezzo ha strappato dalla catena della schiavitù, per tuo mezzo egli possa anche costituire eredi del regno che ha promesso a chi lo ama. Salita a Gamogna Salmo 120 (121) Alzo gli occhi verso i monti:* da dove mi verrà l’aiuto? 2Il mio aiuto viene dal Signore,* che ha fatto cielo e terra. 3Non lascerà vacillare il tuo piede,* non si addormenterà il tuo custode. 4Non si addormenta, non prende sonno,* il custode d’Israele. 5Il Signore è il tuo custode, † il Signore è come ombra che ti copre,* e sta alla tua destra. 6Di giorno non ti colpirà il sole,* né la luna di notte. 7Il Signore ti proteggerà da ogni male,* egli proteggerà la tua vita. 36 Domenica 30 aprile Domenica III di Pasqua B At 3, 13-15. 17-19 In quei giorni, Pietro disse al popolo: “ Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti e di questo noi siamo testimoni. Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi; Dio però ha adempiuto così ciò che aveva annunziato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo sarebbe morto. Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati ”. 1 Gv 2, 1-5 Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. Da questo sappiamo d’averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è un bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Lc 24,35-48 In quel tempo, i discepoli riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente all’intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risorgere 17 Tu sola fra tutti gli alberi della selva sei stata scelta per compiere la redenzione dell'uomo. Tu hai avuto il merito di sostenere quel peso la cui forza fa girare il cielo, tiene sospesa la terra, e mantiene in equilibrio l'intera macchina del mondo, senza farla mai precipitare. L'inferno ti teme, gli angeli ti venerano, e ogni creatura ti guarda ammirata. *** O albero veramente insigne, che cresci nato da una zolla di terra, ma allunghi i fertili rami fin oltre gli astri del cielo! Un tempo il tuo frutto era soggetto all'inferno, ora germogli i cedri per il paradiso, e da te vengono le pietre vive con cui sono costruiti gli edifici della Gerusalemme celeste. O croce santa, che mentre il sole ritraeva i suoi raggi per non vedere il sacrilegio, mentre la terra tremava, e gli elementi sconvolti per la paura barcollavano, tu, sola compagna, hai meritato di assistere il Signore mentre moriva, di distendere le sue braccia offerte al sacrificio, di tenerlo nel tuo dolce grembo! O croce santa, che sei famosa perché il Redentore del mondo in te ha avuto la sua morte, e sei tutta rossa del prezioso sangue dell'agnello immacolato! Tu sei la salvezza del mondo malvagio, tu la luce nelle tenebre, tu la medicina per gli ammalati, tu la forza per i santi, tu il porto per i naufraghi, tu la via a chi cerca di sfuggire alle fauci della morte. Per te chi è straniero diventa uno della stessa famiglia, e chi era prima un ospite 34 sono sue le vette dei monti. 5Suo è il mare, egli l’ha fatto,* le sue mani hanno plasmato la terra. 6Venite, prostràti adoriamo,* in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. 7Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo,* il gregge che egli conduce. Inno: R./ Il Cristo è risuscitato dai morti, con la morte ha vinto la morte, ai morti ha ridato la vita. O Gesù, re di gloria’, unisci i tuoi fedeli al trionfo pasquale’ sul male e sulla morte. Salmo 117 Trasformati a tua immagine’, noi vedremo il tuo volto; e sarà gioia piena’ nei secoli dei secoli. amen. 1ALLELUIA. Celebrate il Signore, perché è buono;* eterna è la sua misericordia. 2Dica Israele che egli è buono:* eterna è la sua misericordia 3Lo dica la casa di Aronne:* eterna è la sua misericordia 4Lo dica chi teme Dio:* eterna è la sua misericordia 5Nell’angoscia ho gridato al Signore,* mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo. 6Il Signore è con me, non ho timore;* che cosa può farmi l’uomo? 7Il Signore è con me, è mio aiuto,* sfiderò i miei nemici. 19 Lettura biblica : 1 Gv 2,1-5 Trisaghion: Dio santo, santo forte, santo immortale, abbi pietà di noi 23ecco l’opera del Signore:* (3v.) Padre Nostro Regína cæli, lætáre, allelúia, Quia quem meruísti portáre, allelúia, Resurréxit, sicut dixit, allelúia. Ora pro nobis Deum, allelúia Testo per la riflessione Dai Discorsi di san Pier Damiani. Sermo XLVIII. PL 144, 766. 768-769. 775-776. 777. Esaltazione della Croce (14 settembre) Quando diciamo di adorare o venerare la croce, riconosciamo di dovere questo atto solo a quella forma del corpo del Signore che si è composta sulla croce. In realtà, nel segno della vittoria onoriamo il vincitore e adorando la croce adoriamo colui stesso che fu crocifisso. Essa è la bilancia su cui fu pesato il prezzo del nostro riscatto, per cui siamo scampati dalla schiavitù dell'Egitto e liberati dall'oppressione del crudele tiranno. La croce ha soddisfatto in pieno il debito insolvibile pronunziato dalla sentenza della nostra condanna troppo gravosa per noi. Ecco perché san Paolo scrive ai Colossesi: Con Cristo Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l'incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i peccati, annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani. Ma perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini, il nostro Redentore, venuto non a portare pace, ma una spada, si è rivestito dell'armatura della nostra umanità mortale; entrando nel campo di battaglia di questo mondo ha soggiogato tutti i suoi avversari issando lo stendardo della croce. Cristo, il Signore potente in battaglia, talvolta assolda per il suo esercito anche truppe nemiche; per annientare non solo la morte, ma il Principe della morte, egli non esita a inseguirli fino agli inferi. Già Mosè aveva combattuto questa guerra, quando dette battaglia agli 32 una meraviglia ai nostri occhi. 24Questo è il giorno fatto dal Signore:* rallegriamoci ed esultiamo in esso. 25Dona, Signore, la tua salvezza,* dona, Signore, la tua vittoria! 26Benedetto colui che viene nel nome del Signore; Vi benediciamo dalla casa del Signore; 27Dio, il Signore è nostra luce. † Ordinate il corteo con rami frondosi* fino ai lati dell’altare. 28Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,* sei il mio Dio e ti esalto. 29Celebrate il Signore, perché è buono:* eterna è la sua misericordia. Cantico dell’antico testamento : (Dn 3,52-61.89-90) 52“Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, degno di lode e di gloria nei secoli. Benedetto il tuo nome glorioso e santo, degno di lode e di gloria nei secoli. 53Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, degno di lode e di gloria nei secoli. 54Benedetto sei tu nel trono del tuo regno, degno di lode e di gloria nei secoli. 55Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui cherubini, degno di lode e di gloria nei secoli. 56Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, degno di lode e di gloria nei secoli. 21 16Guidò il suo popolo nel deserto:* – eterna è la sua misericordia. 17Percosse grandi sovrani:* – eterna è la sua misericordia. 18uccise re potenti:* eterna è la sua misericordia. – 19Seon, re degli Amorrei:* – eterna è la sua misericordia. 21Diede in eredità il loro paese:* – eterna è la sua misericordia. 20Og, re di Basan:* eterna è la sua misericordia. = 22In eredità a Israele suo servo:* eterna è la sua misericordia. 23Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi:* = eterna è la sua misericordia. – eterna è la sua misericordia. 24Ci ha liberati dai nostri nemici:* 25Egli dà il cibo ad ogni vivente:* esulta, Israele, e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! 15Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d’Israele è il Signore in mezzo a te, tu non vedrai più la sventura. 16In quel giorno si dirà a Gerusalemme: 30 9monti e voi tutte, colline,* alberi da frutto e tutti voi, cedri, 10voi, fiere e tutte le bestie,* rettili e uccelli alati. 11I re della terra e i popoli tutti,* i governanti e i giudici della terra, 12i giovani e le fanciulle, † i vecchi insieme ai bambini* 13lodino il nome del Signore: perché solo il suo nome è sublime, † la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli.* 14Egli ha sollevato la potenza del suo popolo. È canto di lode per tutti i suoi fedeli,* per i figli di Israele, popolo che egli ama. ALLELUIA. 1ALLELUIA. eterna è la sua misericordia 14Gioisci, figlia di Sion, vento di bufera che obbedisce alla sua parola, Salmo 149 eterna è la sua misericordia. 26Lodate il Dio del cielo:* Cantico dell’antico testamento : 7Lodate il Signore dalla terra,* mostri marini e voi tutti, abissi, 8fuoco e grandine, neve e nebbia,* (Sof 3,14-18) Cantate al Signore un canto nuovo;* la sua lode nell’assemblea dei fedeli. 2Gioisca Israele nel suo Creatore,* esultino nel loro Re i figli di Sion. 3Lodino il suo nome con danze,* con timpani e cetre gli cantino inni. 4Il Signore ama il suo popolo,* incorona gli umili di vittoria. 5Esultino i fedeli nella gloria,* sorgano lieti dai loro giacigli. 23 la virtù dei cuori, la vita delle anime. Tu concedesti ai santi apostoli di conoscere il mistero della redenzione. Tu hai donato ai beati martiri l’ardire della santa libertà. Tu hai parlato ai profeti e ai patriarchi gettando le fondamenta della fede; tu hai donato a tutti i santi la potenza e i fiori delle virtù per ascendere al cielo. Se Tu non vieni, non so pregare, veramente, o Signore, se tu ti allontani, la mia anima non vive. Salmo 118 (119) XIII – – – – – – – – 28 97MEM. Quanto amo la tua legge, Signore;* tutto il giorno la vado meditando. 98il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici,* perché sempre mi accompagna. 99Sono più saggio di tutti i miei maestri,* perché medito i tuoi insegnamenti. 100Ho più senno degli anziani,* perché osservo i tuoi precetti. 101Tengo lontano i miei passi da ogni via di male,* per custodire la tua parola. 102Non mi allontano dai tuoi giudizi,* perché sei tu ad istruirmi. 103Quanto sono dolci al mio palato le tue parole:* più del miele per la mia bocca. 104Dai tuoi decreti ricevo intelligenza,* per questo odio ogni via di menzogna. Lettura patristica L’albero piantato da Dio nella foresta della Chiesa Da :Pier Damiani “il cammino verso la luce” pgg.218-219 L’albero fissato al suolo dalle sue radici, ne succhia la linfa che gli dà forza e lo fa crescere e lo fa germogliare. Ora, noi tutti, fedeli, siamo alberi piantati secondo la scelta libera del nostro Grande Agricoltore nella foresta della Santa Chiesa. Paolo parlava di questa piantagione quando scriveva agli Efesini:” che vi sia accordato secondo le ricchezze della sua gloria, di essere armati nel suo Spirito, affinché sia fortificato in voi l’uomo interiore, che Cristo abiti nei vostri cuori grazie alla fede e siate radicati, fondati nell’amore (Ef. 3, 16-17). Ora, il nostro terreno, dove si radica la nostra speranza è proprio quello di cui si dice in un salmo.”La mia eredità è la terra dei viventi”, oppure la santa umanità di Cristo della quale lo stesso profeta dice:”ha stabilito l’universo e non verrà mai scosso”. Se noi non vogliamo seccarci come un albero sterile, se temiamo di venir distrutti dalla scure e gettati nel fuoco perché inutili è necessario che la radice della nostra speranza resti sempre salda nella patria dei cittadini del cielo e nell’umanità del nostro redentore grazie al glutine dell’amore così che si svilupperà con forza e porterà molto frutto. Vangelo del giorno: Lc 24,35-48 Benedictus Benedetto il Signore Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo : salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, 25 “Eremita- un ideale di santità” di Gian Domenico Gordini Lettura patristica (tratto dall’art. “Il concetto di santità nelle biografie di san Pier Damiano” in: Ravennatensia, vol. V, Atti dei Convegni di Ravenna e Rovigo (1972-1973), Cesena, Badia di Santa Maria del Monte, 1976, p. 64). Dov’è il tuo tesoro sarà anche il tuo cuore Il santo […] è definito un “milite di cristo”, un atleta che lotta contro il male, impersonato principalmente dal demonio; male che si annida nell’intimo dell’uomo, negli istinti, nelle passioni. Di qui le macerazioni corporee sempre più pesanti per domare la carne ribelle e rendere libero lo spirito. La penitenza corporea diviene un martirio che rende sempre più simile a Cristo crocifisso. Nella preghiera meditativa continuata il santo trova l’apice della perfezione, perché diviene contemplazione, un misterioso contatto con Dio. Nella solitudine e nel silenzio è più facile questo incontro; ecco perché la vita eremitica è considerata uno dei culmini della santità. L’eremita è uomo di amore. Vive la carità verso Dio e i fratelli. Ricco di Dio va verso i fratelli per comunicare loro la pienezza dei doni divini. Ecco perché si fa predicatore, pacificatore. Questa presenza in mezzo agli uomini è tanto più efficace, perché dietro c’è la testimonianza della vita. Pier Damiani presenta pertanto la vita del santo penitente come una stella luminosa che per virtù divina guida gli uomini. “Chi semina nello spirito, dice l’Apostolo, dallo spirito mieterà vita eterna” (Gal 6, 8). Inoltre: “Non ci stanchiamo di fare il bene, perché se non ci stanchiamo, a suo tempo mieteremo”(Ivi 9). Questo è il preziosissimo, anzi l’unico grano che hai da spargere nei maggesi della tua anima; il quale, cadendo in terra, morrà e produrrà frutti in copia (abbondanza). Questo è il tuo tesoro, questa per te l’abbondanza di ogni specie di frutti. Sia questo il fine di ogni tuo acquisto; riponi in questo ogni tua speranza nella vita presente e nella futura. Se ti studierai di serbare questo grano con la cura dovuta, vedrai i ripostigli della tua interiore dispensa abbondare di oro, di argento e di ogni dovizia. Vedrai i tuoi granai aumentare in modo meraviglioso di sempre nuovi raccolti. Con ogni studio, dunque, intendi a coltivare questo tesoro; con ogni assiduità spendi intorno ad esso veglie notturne e diurne, perché esso solo ti farà ricco, supplendo in abbondanza a quanto avrai di bisogno. Questo tesoro, dunque, cioè Cristo Dio e Signore, il quale s’è fatto nostra redenzione e nostro prezzo, promettitore e premio, che è vita degli uomini e beata perennità degli angeli, questo riponi e custodisci nel cenacolo del tuo cuore. In lui abbandona ogni sollecitudine delle tue necessità; dilettati in lui nei colloqui dell’assidua orazione, in lui ricreati coi santi pensieri: sia lui il tuo cibo e lui il tuo vestito. Se qualche comodità esteriore ti verrà a mancare, non temere, non dubitare della sua promessa: “Cercate prima il regno di Dio, e tutto il resto lo avrete per giunta” (Mt 6, 33). Da :Pier Damiani “il cammino verso la luce” pgg.236-237 Vangelo del giorno : Mt 13,54-58 Benedictus Benedetto il Signore Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo : 53 BENEDIZIONE ALL'INIZIO DEL PELLEGRINAGGIO Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. R. Amen. Dio, che salva e consola, sia con tutti voi. R. E con il tuo spirito. Carissimi, all'inizio del nostro pellegrinaggio richiamiamo alla mente con quale animo abbiamo maturato questo proposito. Il santuario che desideriamo visitare, attesta la devozione del popolo di Dio e dei fedeli che vi accorrono da ogni parte per ritornare confermati nella vita cristiana e stimolati alle opere di carità. Ma anche ai fratelli e alle sorelle che incontreremo in quei luoghi dobbiamo portare in dono l'esempio della nostra fede, speranza e carità, perché tutti insieme, residenti e pellegrini, possiamo arricchirci nella mutua edificazione. Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2 Cor 5, 6b-10) Finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontani dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione. Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore. Perciò ci sforziamo, sia dimorando nel corpo sia esulando da esso, di essere a lui graditi. Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male. Invochiamo con fede Dio, principio e fine di tutte le strade. R. Guida, Signore, il nostro cammino. Padre santo, che al tuo popolo pellegrinante nel deserto ti offristi come luce e guida, veglia sui nostri passi, perché, liberi da ogni pericolo, possiamo arrivare alla mèta e tornare lieti alle nostre case. R. Tu ci hai dato il tuo unico Figlio come via per giungere a te, fa' che lo seguiamo sempre con fedeltà e perseveranza. R. 2 e non aver a noia la sua esortazione, 12perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto. 13Beato l’uomo che ha trovato la sapienza e il mortale che ha acquistato la prudenza, 14perché il suo possesso è preferibile a quello dell’argento e il suo provento a quello dell’oro. 15Essa è più preziosa delle perle e neppure l’oggetto più caro la uguaglia. 16Lunghi giorni sono nella sua destra e nella sua sinistra ricchezza e onore; 17le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere. 18È un albero di vita per chi ad essa s’attiene e chi ad essa si stringe è beato. Salmo 134 (135) I 1ALLELUIA. Lodate il nome del Signore,* lodatelo, servi del Signore, 2voi che state nella casa del Signore,* negli atri della casa del nostro Dio. 3Lodate il Signore : il Signore è buono;* cantate inni al suo nome, perché è amabile. 4Il Signore si è scelto Giacobbe,* Israele come suo possesso. 5Io so che grande è il Signore,* il nostro Dio sopra tutti gli dèi. 6Tutto ciò che vuole il Signore lo compie † in cielo e sulla terra,* nei mari e in tutti gli abissi. 7Fa salire le nubi dall’estremità della terra, † 51 Testo per la riflessione Di San Pier Damiani (Da : Louis-Marie Lassus : «Pierre Damian : l’homme des déserts de Dieu» p 30 (Pp.2, 13,col283 A e B e opusc.13 col. 303-304) Lo spirito dell’uomo nascondendosi agli sguardi degli uomini, ottiene che lo Spirito Santo entri in lui… dal momento in cui cessa in noi il rumore delle conversazioni degli uomini, si costruisce silenziosamente in noi il tempio dello Spirito Santo… si, il tempio di Dio si eleva col silenzio; quanto più lo spirito dell’uomo cessa di disperdersi in parole fuori di sé, tanto più si innalza il suo edificio interiore… il solitario che dimora in silenzio si eleva al di sopra di se stesso; il suo spirito custodito nella clausura del silenzio sale sulle altezze ed è rapito fino in Dio dal desiderio del cielo e acceso d’amore dal fuoco dello Spirito Santo che lo rende sorgente zampillante. (Ef 7,6) Ora media 1Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi, † non indugia nella via dei peccatori* e non siede in compagnia degli stolti; 2ma si compiace della legge del Signore,* la sua legge medita giorno e notte. 3Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua,* che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai;* riusciranno tutte le sue opere. 4Non così, non così gli empi:* ma come pula che il vento disperde; Re celeste, Paraclito, Spirito di verità tu che ovunque sei 5perciò non reggeranno gli empi nel giudizio,* tu che tutto riempi, tesoro di beni e datore di vita, vieni e dimora in noi, Inno: purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le anime nostre. Scenda, su di me, o Signore, la pioggia della tua grazia affinché per il soffio della tua venuta la mia anima rinverdisca di nuove foglie; la mia anima che, allontanatasi dalla sorgente della vita, si era inaridita. Il mio cuore è preparato, è preparato il mio cuore. 4 Salmo 1 né i peccatori nell'assemblea dei giusti. 6Il Signore veglia sul cammino dei giusti, * ma la via degli empi andrà in rovina. Salmo 20 (21) 2Signore, il re gioisce della tua potenza,* quanto esulta per la tua salvezza! 3Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore,* non hai respinto il voto delle sue labbra. 4Gli vieni incontro con larghe benedizioni;* gli poni sul capo una corona di oro fino. 5Vita ti ha chiesto, a lui l’hai concessa,* lunghi giorni in eterno, senza fine. 6Grande è la sua gloria per la tua salvezza,* lo avvolgi di maestà e di onore; 7lo fai oggetto di benedizione per sempre,* 49 – 94Io sono tuo: salvami,* perché ho cercato il tuo volere. – 95Gli empi mi insidiano per rovinarmi,* ma io medito i tuoi insegnamenti. 96Di ogni cosa perfetta ho visto il limite,* – ma la tua legge non ha confini. Salmo 114 (116 A) 1ALLELUIA. Amo il Signore perché ascolta* il grido della mia preghiera. 2Verso di me ha teso l’orecchio* nel giorno in cui lo invocavo. 3Mi stringevano funi di morte,* ero preso nei lacci degli inferi. Mi opprimevano tristezza e angoscia † 4e ho invocato il nome del Signore:* “Ti prego, Signore, salvami”. 5Buono e giusto è il Signore,* il nostro Dio è misericordioso. 6Il Signore protegge gli umili:* ero misero ed egli mi ha salvato. 7Ritorna, anima mia, alla tua pace,* Lunedì 1 maggio festa di San Giuseppe lavoratore Col 3, 14-15.17.23-24 Fratelli, al di sopra di tutto vi sia la carità, che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti! E tutto quello che fate in parole e opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre. Qualunque cosa facciate, fatela di cuore, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che, come ricompensa, riceverete dal Signore l’eredità. Servite a Cristo Signore. Mt 13,54-58 In quel tempo, Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove mai gli vengono questa sapienza e questi miracoli? Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?». E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì non fece molti miracoli, a causa della loro incredulità. Lodi Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, Padre dei poveri, vieni, datore dei doni, Vieni, luce dei cuori. 8egli mi ha sottratto dalla morte, † Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. Camminerò alla presenza del Signore* sulla terra dei viventi. O luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. poiché il Signore ti ha beneficato; ha liberato i miei occhi dalle lacrime,* ha preservato i miei piedi dalla caduta. 6 47 11Così succhierete al suo petto e vi sazierete delle sue consolazioni; succhierete con delizia all'abbondanza del suo seno. 12Poiché così dice il Signore: “Ecco io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la prosperità; come un torrente in piena la ricchezza dei popoli; i suoi bimbi saranno portati in braccio, sulle ginocchia saranno accarezzati. 13Come una madre consola un figlio così io vi consolerò; in Gerusalemme sarete consolati. 14aVoi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, le vostre ossa saranno rigogliose come erba fresca”. Lettura patristica L’albero piantato da Dio nella foresta della Chiesa Da :Pier Damiani “il cammino verso la luce” pgg.218-219 L’albero fissato al suolo dalle sue radici, ne succhia la linfa che gli dà forza e lo fa crescere e lo fa germogliare. Ora, noi tutti, fedeli, siamo alberi piantati secondo la scelta libera del nostro Grande Agricoltore nella foresta della Santa Chiesa. Paolo parlava di questa piantagione quando scriveva agli Efesini:” che vi sia accordato secondo le ricchezze della sua gloria, di essere armati nel suo Spirito, affinché sia fortificato in voi l’uomo interiore, che Cristo abiti nei vostri cuori grazie alla fede e siate radicati, fondati nell’amore (Ef. 3, 16-17). Ora, il nostro terreno, dove si radica la nostra speranza è proprio quello di cui si dice in un salmo.”La mia eredità è la terra dei viventi”, oppure la santa umanità di Cristo della quale lo stesso profeta dice:”ha stabilito l’universo e non verrà mai scosso”. Se noi non vogliamo seccarci come un albero sterile, se temiamo di venir distrutti dalla scure e gettati nel fuoco perché inutili è necessario che la radice della nostra speranza resti sempre salda nella patria dei cittadini del cielo e nell’umanità del nostro redentore grazie al glutine dell’amore così che si svilupperà con forza e porterà molto frutto. 8 Lettura breve : Col 3,14-15.17.23-24 Gesto dell’incenso con canti di Taizè Responsorio R./ Signore nelle tue mani affido il mio spirito. V./ Dio di verità, tu mi hai redento. R./ Dos./ Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.R./ Cantico di Simeone Ant/ Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare : il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo Vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele. Orazione Regína cæli, lætáre, allelúia, Quia quem meruísti portáre, allelúia, Resurréxit, sicut dixit, allelúia. Ora pro nobis Deum, allelúia 45 Tu che scruti le profondità di Dio, Tu che illumini gli occhi del nostro cuore, Tu che ti unisci al nostro spirito, Tu che ci fai rispecchiare la gloria del Signore, Ti magnifichiamo! Inno: I 264 Chiesa è chiamata unica vergine, così la santa Chiesa è al tempo stesso una in tutti e tutta in ciascuno: semplice nella pluralità per l’unità della fede, molteplice in ciascuno per il glutine della carità e la varietà dei carismi; perché “da uno, tutti”. Trisaghion: Dio santo, santo forte, santo immortale, abbi pietà di noi Vieni, ti supplico, o Spirito di eterna benedizione, scendi con l’inenarrabile soavità della tua dolcezza in tutto l’intimo del mio petto. Celebrazione Eucaristica La mia anima, o Signore, accolga la copiosa benedizione della tua grazia. Illuminami, o luce di verità, infiammami, purificami. Inno: Tu sei datore di carismi, tu autore di santificazioni, tu remissione di tutti i peccati. Tu incessantemente infiammi al tuo amore; le intelligenze angeliche, i serafini e i cherubini ardono grazie al fuoco della tua carità Tu, Signore, prendimi tutto per te, possiedimi tutto, non permettere che alcuna parte di me sia senza di te. Tu solo vivi in me E fa’ che io solo viva in te. Tu vivi e risplendi nella perfetta Trinità, uno e vero Dio, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Luce gioiosa (str.1,2,3 e 9) Rit. 10 O luce gioiosa, eterno splendore del Padre, Santo immortale, Gesù Cristo! (3v.) Magnificat alla fine della Messa Compieta Preghiera di Santa Chiara Va sicura e in pace, anima benedetta, tu che hai una buona scorta per via, non temere, che Colui che t’ha creata ti ha santificata, ti ama con tenero amor’ come una madre ama suo figlio, e tu, Signor sii benedetto che m’hai creata. Salmo 22 (23) Il Signore è il mio pastore:* non manco di nulla; 2su pascoli erbosi mi fa riposare,* ad acque tranquille mi conduce. 3Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,* per amore del suo nome. 4Se dovessi camminare in una valle oscura, † non temerei alcun male,* perché tu sei con me, Signore. Il tuo bastone e il tuo vincastro* mi danno sicurezza. 5Davanti a me tu prepari una mensa* sotto gli occhi dei miei nemici; 43 Salmo 113 B (T.M. 115) 1Non a noi, Signore, non a noi, † ma al tuo nome da’gloria,* per la tua fedeltà, per la tua grazia. 2Perché i popoli dovrebbero dire:* “Dov’è il loro Dio?”. 3Il nostro Dio è nei cieli,* egli opera tutto ciò che vuole. 4Gli idoli delle genti sono argento e oro,* opera della mani dell’uomo. 5Hanno bocca e non parlano,* hanno occhi e non vedono, 6Hanno orecchi e non odono,* hanno narici e non odorano. 7Hanno mani e non palpano, † hanno piedi e non camminano;* dalla gola non emettono suoni. 8Sia come loro chi li fabbrica* e chiunque in essi confida. 9Israele confida nel Signore:* egli è loro aiuto e loro scudo. 10Confida nel Signore la casa di Aronne:* egli è loro aiuto e loro scudo. 11Confida nel Signore, chiunque lo teme:* egli è loro aiuto e loro scudo. 12Il Signore si ricorda di noi, ci benedice: † benedice la casa d’Israele,* benedice la casa di Aronne. 13Il Signore benedice quelli che lo temono,* benedice i piccoli e i grandi. 14Vi renda fecondi il Signore,* voi e i vostri figli. 12 – 6CAF.Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere,* LAMED.gli diede l’eredità delle genti. – 7MEM. Le opere delle sue mani sono verità e giustizia,* NUN.stabili sono tutti i suoi comandi, – 8SAMECH.immutabili nei secoli, per sempre,* AIN.eseguiti con fedeltà e rettitudine. – 9PE.Mandò a liberare il suo popolo,* SADE.stabilì la sua alleanza per sempre. – 10KOF.Santo e terribile il suo nome.* RES.Principio della saggezza è il timore del Signore, – SIN.saggio è colui che gli è fedele;* TAU.la lode del Signore è senza fine. Cantico dell’antico testamento: (Ez 36,24-28) 24Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. 25Vi spargerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; 26vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. 27Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei precetti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. 28Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. 41 e assegnar loro un seggio di gloria. 1 . Quando sorge su di noi la dolcezza della tua Pasqua e camminiamo col cuore triste e gli occhi velati, tu ci accosti per la strada e infiammi i nostri cuori : le Scritture si compiono’ in te risuscitato. Perché al Signore appartengono i cardini della terra e su di essi fa poggiare il mondo. 9Sui passi dei giusti Egli veglia, ma gli empi svaniscono nelle tenebre. Certo non prevarrà l’uomo malgrado la sua forza. 10Il Signore... saranno abbattuti i suoi avversari! L’Altissimo tuonerà dal cielo. Il Signore giudicherà gli estremi confini della terra; Lucernario darà forza al suo re ed eleverà la potenza del suo Messia”. Cantico del nuovo testamento : Rit: Gesù Cristo è Signore, Gesù Cristo è Signore! 1. Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio. 2. Ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini. 3. Apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. 4. Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome. 5. Perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nel cieli sulla terra e sotto terra. 6. E ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. 14 (Fil 2,6-11) 2 . Quando sorge su di noi la luce della tua Pasqua e nel nostro cuore scende la sera, tu spezzi il pane e apri i nostri occhi, perché con te risorti’ edifichiamo il tuo Corpo. Signore, a te ho gridato, ascoltami, Signore, ascoltami, Signore, a te ho gridato, ascoltami! Intendi il grido della mia supplica quando grido a te, Signore, ascoltami! Salga a te la mia preghiera come incenso davanti a te, le mie mani alzate siano il sacrificio della sera. Signore ascoltami! Rit. O luce gioiosa, eterno splendore del Padre, Santo immortale, Gesù Cristo! Giunti al tramonto del sole, e vista la luce della sera, lodiamo il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo, Dio. È giusto che tutte le creature ti lodino in ogni tempo, Figlio di Dio che doni la vita: l'universo perciò ti dà gloria. Resta con noi, Signore, perché il giorno già volge al declino; illumina i nostri occhi e ti riconosceremo guida sicura nel nostro cammino. Salmo 109 (110) Oracolo del Signore al mio Signore:* “Siedi alla mia destra, 39 Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: 8Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri,* di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Salmo 121 (122) Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. Padre Nostro da ora e per sempre. Quale gioia, quando mi dissero:* “Andremo alla casa del Signore”. 2E ora i nostri piedi si fermano* alle tue porte, Gerusalemme! 3Gerusalemme è costruita* come città salda e compatta. 4Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, † secondo la legge di Israele,* per lodare il nome del Signore. 5Là sono posti i seggi del giudizio,* i seggi della casa di Davide. 6Domandate pace per Gerusalemme:* sia pace a coloro che ti amano, 7sia pace sulle tue mura,* sicurezza nei tuoi baluardi. 8Per i miei fratelli e i miei amici* io dirò: “Su di te sia pace!”. 9Per la casa del Signore nostro Dio,* chiederò per te il bene. Salmo 150 Alleluia. Lodate il Signore nel suo santuario, lodatelo nel firmamento della sua potenza. 16 37 dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Lodi Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, Padre dei poveri, vieni, datore dei doni, Vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano, i tuoi santi doni; Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Invitatorio: 1Venite, applaudiamo al Signore,* acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. 2Accostiamoci a lui per rendergli grazie,* a lui acclamiamo con canti di gioia. 3Poiché grande Dio è il Signore,* grande re sopra tutti gli dèi. 4Nella sua mano sono gli abissi della terra,* 18 (Sal. 94) tu rendi concittadino degli apostoli. In te la sanguinosa morte è uccisa nel momento stesso in cui uccide, anzi, nel momento in cui l'autore stesso della morte è ucciso, la vita tutta distrutta viene rinnovata. *** O croce santa, la fede dei patriarchi, i vaticini dei profeti, il collegio giudicante degli apostoli, l'esercito vittorioso dei martiri e le schiere di tutti i santi, ti venerano, ti predicano, ti onorano. Il profumo della tua fragranza vince tutti gli aromi, il tuo nettare supera ogni qualità di balsamo e di miele in tutto il mondo. O croce santa, titolo di gloria, segno di vittoria, insegna della redenzione eterna! A te le cose della terra devono la vita, quelle del cielo il ritorno alla pienezza della loro integrità. Attraverso di te l'uomo esule torna in patria, e il numero degli angeli che un tempo fu diminuito viene restaurato. Tu fai che i servi dei demoni diventino figli di Dio per adozione, e coloro che un tempo veneravano gli idoli, ora siano coeredi di Cristo. O croce gloriosa, o croce meravigliosa, davanti a cui i governi di tutta la terra si inchinano, a cui tutti gli scettri del potere obbediscono, e a cui le leggi di tutti i regni si sottomettono. *** O croce amabile e amata, straordinariamente soave e bella! Ogni cuore puro arde sapientemente della fiamma del tuo amore e del fuoco della tua carità; e dopo che l'anima fedele viene così accesa, subito è infiammata in modo indicibile dall'amore delle cose celesti. Chi, o croce santa, potrà degnamente lodarti? Tu, su cui l'autore della vita 35 8È meglio rifugiarsi nel Signore* che confidare nell’uomo. È meglio rifugiarsi nel Signore* 9che confidare nei potenti. II 10Tutti i popoli mi hanno circondato,* ma nel nome del Signore li ho sconfitti. 11Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato,* ma nel nome del Signore li ho sconfitti. 12Mi hanno circondato come api, † come fuoco che divampa tra le spine,* ma nel nome del Signore li ho sconfitti. 13Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,* ma il Signore è stato mio aiuto. 14Mia forza e mio canto è il Signore,* egli è stato la mia salvezza. 15Grida di giubilo e di vittoria,* nelle tende dei giusti: la destra del Signore ha fatto meraviglie, † 16la destra del Signore si è alzata,* la destra del Signore ha fatto meraviglie. 17Non morirò, resterò in vita* e annunzierò le opere del Signore. 18Il Signore mi ha provato duramente,* ma non mi ha consegnato alla morte. III 19Apritemi le porte della giustizia:* entrerò a rendere grazie al Signore. 20È questa la porta del Signore,* per essa entrano i giusti. 21Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito,* perché sei stato la mia salvezza. 22La pietra scartata dai costruttori* è divenuta testata d’angolo; 20 Amaleciti. Allora egli non brandì né spada né frecce, ma tenne in mano la verga di Dio, figura inequivocabile della croce del Signore. Mosè poteva impugnare la verga di Dio quanto voleva e confidare nel suo misterioso significato assai più che nella forza delle armi. Poteva credere senza la minima esitazione che il legno di cui era armato avrebbe sbaragliato le linee nemiche; esso gli sarebbe servito ben poco per conseguire la vittoria se non fosse stato il simbolo della Croce, trionfale vessillo innalzato verso i cieli. Ecco perché Mosè non si limitò a tenere in mano la verga di Dio, ma stese le braccia in forma di croce e così riportò vittoria sulle schiere avversarie grazie a quel legno, a quel simbolo gravido del mistero della Passione. Lo attesta la Scrittura: Quando Mosè alzava le mani, Israele era il più forte, ma quando le lasciava cadere, era più forte Amalek. Questo racconto, fratelli, ci arreca la conoscenza spirituale di un mistero e al tempo stesso un esempio efficacissimo di coraggio. Quando noi portiamo la croce alla sequela di Cristo, elevando come Mosè le mani e il cuore a Dio, le potenze delle tenebre, subito sgominate, precipitano al suolo prive di forza. Ma se le nostre braccia si stancano e, dimentichi del cielo, bramiamo la terra, immediatamente la vittoria ci sfugge; l'avversario prende il sopravvento, ci incalza e ci passa a fil di spada. Nel combattimento spirituale, dobbiamo sempre portare davanti a noi il vessillo della croce; eleviamolo coraggiosamente e la vittoria sarà sicura. Se invece lo abbassiamo vivendo da neghittosi, al primo scontro del nemico cadremo disfatti. Tant'è che Paolo, insigne maestro del combattimento spirituale, ci dice: Rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia infiacchite e raddrizzate le vie storte per i vostri passi, perché il piede zoppicante non abbia a storpiarsi. O croce santa, che hai avuto il merito di tenere sospeso con un nuovo equilibrio colui che il cielo e la terra non sono in grado di tenere sospeso! O croce, più pura del vetro, più rifulgente dell'oro, che sei stata ornata delle membra del Salvatore come di germogli primaverili e di gemme! O croce, più sfavillante della luce più splendente del sole, che superi per l'intensità della luce divina il raggio delle stelle e tutti gli astri del cielo! 33 57Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. 58Benedite, angeli del Signore, il Signore lodatelo ed esaltatelo nei secoli. 59Benedite, cieli, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. “Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! 17Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente. Esulterà di gioia per te, ti rinnoverà con il suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia, 18come nei giorni di festa”. (...) 60Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore, Lettura patristica 61Benedite, potenze tutte del Signore, il Signore, Da: S.Pierdamiano “Scritti monastici” lodatelo ed esaltatelo nei secoli. lodatelo ed esaltatelo nei secoli. 89Lodate il Signore, perché egli è buono, perché la sua grazia dura sempre. 90Benedite, fedeli tutti, il Dio degli dèi lodatelo e celebratelo, perché la sua grazia dura sempre”. Salmo 148 – – 1ALLELUIA. Lodate il Signore dai cieli,* lodatelo nell’alto dei cieli. 2Lodatelo voi tutti, suoi angeli,* lodatelo voi tutte, sue schiere. – – – – 22 3Lodatelo, sole e luna,* lodatelo voi tutte, fulgide stelle. 4Lodatelo, cieli dei cieli,* voi acque al di sopra dei cieli. 5Lodino tutti il nome del Signore,* perché egli disse e furono creati. 6Li ha stabiliti per sempre,* ha posto una legge che non passa. Il festino della parola celeste Leggi con Gesù, con lui canta continuamente, prosternati a terra con lui per la preghiera. Che sia tuo amico, tuo familiare. Che sia tutta la tua parola, tutta la tua gioia, la tu saggezza, la tua vita. Respira Cristo, dì incessantemente Cristo, medita la vita di Cristo. Che il vostro cuore sia costantemente occupato dalla lettura dei sacri testi. Abitateli, fatene la vostra dimora, perseverate con tenacia, una tenacia sempre all’erta. Al vostro cammino bastano i campi della Parola. Avanziamo senza fermarci mai, passeggiamo con diletto. Ci è permesso correre in tutta libertà attraverso gli spazi delle storie sacre. Grazie alle intuizioni dell’intelligenza mistica ci sarà possibile accedere in qualche modo fin sulle cime dei monti scoscesi. Là, dilettandoci della dolce compagnia degli amici fedeli, conosceremo la magnificenza dei festini, l’eterno banchetto delle vivande celesti. L’anima fedele, innalzata dal desiderio, nutrita dall’alimento della lettura assidua, non cessa di fortificarsi, di crescere. Carissimo, questa manna, questo pane di vita, sfarinalo dolcemente nel mortaio della meditazione, riscaldalo continuamente al forno di un amore fervente per potere così nutrire la sostanza stessa della tua anima come di un alimento celeste. Questo intimo festino addolcirà il palato del tuo cuore, provocando il tuo spirito al desiderio del banchetto eterno. Andiamo, qualsiasi sia la tua miseria, converti il tuo cuore, tana di rimorsi, in una dimora silenziosa dove, con una meditazione molto semplice, non cesserai di sfarinare la manna della Parola di Dio, per fame un pane oleoso che mangerai. Questo pane no è altro che l’intelligenza delle Scritture, tutta impregnata della soavità dello Spirito Santo. Fratello carissimo, che ti sia accordata questa grazia! 31 6Le lodi di Dio sulla loro bocca* e la spada a due tagli nelle loro mani, 7per compiere la vendetta tra i popoli* e punire le genti; 8per stringere in catene i loro capi,* i loro nobili in ceppi di ferro; 9per eseguire su di essi il giudizio già scritto:* Salmo 135 (136) I 1ALLELUIA. Lodate il Signore perché è buono:* eterna è la sua misericordia. 2Lodate il Dio degli dèi:* eterna è la sua misericordia. 3Lodate il Signore dei signori:* eterna è la sua misericordia. questa è la gloria per tutti i suoi fedeli. ALLELUIA. 4Egli solo ha compiuto meraviglie:* 1ALLELUIA. eterna è la sua misericordia. 6Ha stabilito la terra sulle acque:* Salmo 150 Lodate il Signore nel suo santuario,* lodatelo nel firmamento della sua potenza. 2Lodatelo per i suoi prodigi,* lodatelo per la sua immensa grandezza. 3Lodatelo con squilli di tromba,* lodatelo con arpa e cetra; 4lodatelo con timpani e danze,* lodatelo sulle corde e sui flauti. 5Lodatelo con cembali sonori, † lodatelo con cembali squillanti;* ogni vivente dia lode al Signore. ALLELUIA. eterna è la sua misericordia. 5Ha creato i cieli con sapienza:* eterna è la sua misericordia. 7Ha fatto i grandi luminari:* eterna è la sua misericordia. 8Il sole per regolare il giorno:* eterna è la sua misericordia; 9la luna e le stelle per regolare la notte:* eterna è la sua misericordia. II 10Percosse l’Egitto nei suoi primogeniti:* eterna è la sua misericordia. 11Da loro liberò Israele:* eterna è la sua misericordia. 12con mano potente e braccio teso:* eterna è la sua misericordia. 13Divise il mar Rosso in due parti:* eterna è la sua misericordia. 14In mezzo fece passare Israele:* eterna è la sua misericordia. 15Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso:* eterna è la sua misericordia. 24 29 di concederci, liberàti dalle mani dei nemici, Eppure, se davvero mi riprometto di farlo in seguito, perché non mi decido ora in cui la rinuncia sarà più cara a Dio oltre che più accetta, dato che sono nel fiore dell’età e che la fortuna mi accarezza?”. A questi pensieri già sentì a poco a poco allontanarsi da lui gli interessi mondani e cominciò ad occuparsi dei servizi da rendere a Dio. Così, pur apparendo esteriormente ancora attento a ciò che è caduco, tuttavia con la mente e l’animo era già tutto teso ai beni spirituali ed eterni. di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, Ora media per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati, Re celeste, Paraclito, Spirito di verità tu che ovunque sei grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte tu che tutto riempi, tesoro di beni e datore di vita, vieni e dimora in noi, e dirigere i nostri passi sulla via della pace. Trisagion: Dio santo, santo forte, santo immortale, abbi pietà di noi (3v.) Padre Nostro Testo per la riflessione Vocazione di San Pier Damiani Dagli scritti di S.Pier Damiani nell’undicesimo secolo Quando terminò la sua preparazione nelle scienze liberali, cominciò subito egli stesso ad insegnare agli altri con grande passione, radunando da ogni parte una schiera di discepoli mossi dalla fama della sua sapienza. Mentre era preso da queste occupazioni, diventando celebre e accumulando ricchezze, poté sottrarsi a stento alle attrattive della mondanità e alle seduzioni della carne. Ma poiché non perisce nessuno tra coloro che sono stati eletti da Dio, ad un certo momento Pietro fu prevenuto dallo sguardo divino e fu portato a meditare: “Perché le mie gioie devono essere nelle cose terrene, come suggerisce la carne e verso la quale mi spinge la giovinezza? Invece non dovrei forse rinunciare a questi piaceri effimeri in favore di altre ricchezze più degne? 26 Inno: purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le anime nostre. O Dio Spirito Santo uguale al Padre e al Figlio nella sostanza e nell’eternità, tu che procedi in modo ineffabile dall’uno e dall’altro, degnati di scendere nel mio cuore tu meraviglioso portatore di luce, scaccia le tenebre della mia iniquità affinché, come il seno della Vergine col tuo afflato concepì il Verbo di Dio, così anch’io, con l’ausilio della tua grazia, possa portare sempre nella mia mente l’Autore della mia salvezza. Tu infatti, o Signore, sei la luce delle menti, 27