Università degli Studi di Napoli Federico II Master II livello - REACH Caratterizzazione delle sostanze Dati spettrali Sergio Fasan +39 347 5907720 [email protected] PROGRAMMA - Nomeclatura e denominazione delle sostanze chimiche - Identificazione delle sostanze chimiche - Classificazione delle sostanze chimiche in ambito REACH - Criteri per la verifica della sameness - Fonti bibliografiche IDENTIFICAZIONE E REGISTRAZIONE DELLE SOSTANZE IDENTIFICAZIONE DELLE SOSTANZE DATI BIBLIOGRAFICI handbook, database, dati storici Reperimento e valutazione INFORMAZIONI DISPONIBILI modelli QSPR/(Q)SAR DATI NON SPERIMENTALI read-across / grouping DATI SPERIMENTALI test interni ed esterni ADATTAMENTO DATA GAP ANALYSIS Integrated Strategy of Testing Documento di riferimento: RIP 3.3-2: Technical Guidance Document to Industry on the Information Requirements for REACH, (Final Draft), 4 parti, ca 1150 pagg., http://ecb.jrc.it/reach/rip/ INFORMAZIONI DISPONIBILI - DATI SPERIMENTALI Fonti possibili sistema AQ? - test/studi effettuati internamente - test/studi effettuati esternamente da laboratori accreditati (GLP, ISO 17025) Requisiti - applicazione di sistemi di assicurazione qualità adeguati (BPL, ISO 17025) - applicazione di metodi ufficiali (se esistenti) in conformità all’art. 13(3): es. All. V Dir 67/548/CE, OECD, ASTM, ISO, ICCVAM, ECVAM, ecc. - verifica incrociata con dati “non sperimentali” (QSPR, (Q)SAR, read-across, grouping) Criticità -i test/studi non effettuati secondo la BPL devono essere conformi ai requisiti dell’All. XI (§ 1.1) -i risultati ottenuti su sostanze monocomponente possono essere inficiati dalle impurezze presenti nella sostanza - l’affidabilità/adeguatezza dei dati devono essere valutate da personale esperto - scarsa rappresentatività dati sperimentali relativi a sostanze UVCB (variabilità) IDENTIFICAZIONE DELLE SOSTANZE L’identificazione delle sostanze è un prerequisito ai fini della verifica della sameness Molto spesso è stata sottostimata l’importanza della caratterizzazione analitica delle sostanze Nei primi 5 mesi del 2009 (1), circa 100 inquiries (23%) su 450 sono state respinte dall’ECHA a causa di: dossier incompleto per mancanza di dati spettrali Identificazione della sostanza non sufficientemente descritta (1) ECHA: 2nd CARACAL Meeting, 15-16th June 2009 – Ref CA/57/2009 Problems Substance ID ECHA TECNICHE ANALITICHE – DATI SPETTRALI (1) Categoria Spettroscopia di Massa Spettroscopia vibrazionale Metodi Applicazione MS (EI, CI, ESI, APCI, FAB, ecc) tandem MS (MSn) HRMS ICP-MS TOF (ESI, MALDI) sostanze organiche e inorganiche FTIR ATR-FTIR Fluorescenza Vis-NIR Raman Raman confocale sostanze organiche e inorganiche TECNICHE ANALITICHE – DATI SPETTRALI (2) Categoria Metodi Applicazione Spettroscopia UV-Vis Fluorescenza prevalentemente sostanze organiche Elettronica Analisi strutturale NMR in stato solido o liquido di vari nuclei: 1H 13C 19F 29Si in 1 o 2 dimensioni (COSY, NOESY ecc., se appropriato) prevalentemente sostanze organiche TECNICHE ANALITICHE – COMPOSIZIONE / PUREZZA (1) Categoria Metodi Applicazione Tecniche Gascromatografia accoppiata a detector FID, MS, MS/MS, ICP-MS, ecc. sostanze organiche (e inorganiche) volatili e semivolatili Cromatografia Liquida (LC) accoppiata a detector UV-VIS, MS, MS/MS, NMR, RID, ELSD, ecc. sostanze organiche (e inorganiche) Cromatografia Ionica accoppiata a detector PAD, EC, UV-Vis, MS, ecc. sostanze organiche e inorganiche GPC/SEC (RID, ELSD, UV-Vis, MS, viscosimetrico, NMR) macromolecole e sostanze polimeriche separative e cromatografiche Elettroforesi Capillare accoppiata a detector UV-Vis, MS TECNICHE ANALITICHE – COMPOSIZIONE / PUREZZA (2) Categoria Metodi Applicazione Analisi Tecniche di combustione ICP-MS ICP-OES AAS (fiamma, fornetto di grafite, FIAS) SEM-EDX XRF sostanze organiche e inorganiche elementare TECNICHE ANALITICHE – ALTRE INFORMAZIONI (1) Categoria Metodi Analisi di chimica Titolazioni (volumetriche, umida potenziometriche, complessometriche, ionoselettive) Analisi gravimetriche Acqua Karl-Fischer Microscopia SEM TEM Interferometria (surface profiling) SPM AFM LM fluorescence microscopy Applicazione acidi e basi, ioni forme idrate (acqua K-F) granulometria, caratteristiche superficiali e distribuzione delle sostanze TECNICHE ANALITICHE – ALTRE INFORMAZIONI (2) Categoria Metodi Applicazione Analisi TGA DSC punti di fusione e di ebollizione (conferma purezza) Termica Analisi morfologica Analisi Misura chirale di proprietà biologiche XRD TEM sostanze cristalline e/o polimorfiche sostanze chirali Polarimetria Cromatografia enantioselettiva Elettroforesi capillare NMR Attività enzimatica Amino Analyzer (profilo amminoacidico) enzimi TECNICHE ANALITICHE – ALTRE INFORMAZIONI (3) Categoria Metodi Applicazione Analisi Forma Durezza Capacità di rigonfiamento Densità Area superficiale Indice di rifrazione punto di fusione e di ebollizione MALLS CE SEC Granulometria laser DLS (Dynamic Light Scattering) proprietà strutturali e morfologiche, proprietà chimico-fisiche specifiche dei materiali e di proprietà chimico-fisiche specifiche RACCOMANDAZIONI Tutte le analisi devono essere effettuate sullo stesso lotto di materiale predisposto dal fabbricante (o deve essere fornita una giustificazione se si procede in altro modo) nel caso di lotti omogenei, o su un campione rappresentativo (es. mix di più lotti) nel caso di lotti non omogenei (es. nel caso di sostanze UVCB) Tutti i solventi/reattivi utilizzati per l'analisi dovrebbero essere spettroscopicamente puri Gli strumenti utilizzati per le analisi devono essere calibrati periodicamente secondo procedure adeguate preferibilmente codificate Se una particolare tecnica di analisi non può essere utilizzata, bisognerebbe fornire una giustificazione valida GIUSTIFICAZIONE NEL CASO DI MANCANZA DATI ANALITICI – Esempio 1 (CROMO IN LEGHE) GIUSTIFICAZIONE NEL CASO DI MANCANZA DATI ANALITICI – Esempio 2 (ZOLFO) CONCAWE - Guidance On Analytical Requirements For Sulfur - Completion Of Reach Registration Dossiers ESEMPIO DI STRATEGIA DI TESTING PER SOSTANZE MONOCOSTITUENTI Categoria Dati Spettrali Purezza Impurezze - Spettro UV-Vis - Spettro IR - Spettro 1H-NMR (o 13C-NMR) - Spettro MS x sostanze polimorfe: - Spettro XRD - GC o LC (MS) (con eventuale derivatizzazione) x sostanze chirali: - Analisi cromatografica enantioselettiva x sostanze idrate o in soluzione - Acqua K-F x imp. organiche: GC o LC (MS) x imp. inorganiche: ICP-MS / AA ... Sostanze Organiche Sostanze - Spettro IR Inorganiche - Spettro UV-Vis (se applicabile e pertinente) x sostanze cristalline: - Spettro XRD Titolazione x imp. organiche: Analisi elementare: XRF, TOC AA-Fiamma, x imp. inorganiche: ICP-OES ICP-MS / AA x sostanze idrate o in x anioni: soluzione IC (PO43-, SO42-, ecc.) - Acqua K-F ISE (Br-, F-) ... CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI Esempio 1 – Urea CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI INORGANICHE Esempio 2 – Acido Cloridrico 40% Fonte: CHLORIDE (HCl) – REACH CONSORTIUM, Recommendation on Analytical Methods for Substance Identification & Determination of Composition / Purity of HCl (2010) CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI INORGANICHE Esempio 3 – Analisi XRPD Gel di silice (CAS 112926-00-8) L’analisi XRPD del gel di silice (figura sotto) può risultare utile per dimostrare che la sostanza in esame NON è cristallina: CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI INORGANICHE Esempio 3 – Analisi XRPD Quarzo (CAS 112926-00-8) CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI ORGANICHE Esempio 1 – Analisi LC-MS Acid Blue 62 Fonte: A. Tapparo – Convegno REACH Chelab/Normachem (2010) CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI ORGANICHE Esempio 1 – Analisi LC-MS Acid Blue 62 Fonte: A. Tapparo, Università degli Studi di Padova – Convegno REACH/CLP Chelab/Normachem (2010) CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI ORGANICHE Esempio 2 – Analisi HPLC-UV Reactive Black 5 CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI ORGANICHE Esempio 2 – Analisi LC-MS Reactive Black 5 (Criteri di Sameness) CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI ORGANICHE Esempio 2 – Analisi HPLC-UV Reactive Black 5 Sostanza di riferimento (LR) Sostanza in esame (registrante) CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI ORGANICHE Esempio 2 – Analisi HPLC-UV Reactive Black 5 STRATEGIA DI TESTING – SOSTANZE MULTICOSTITUENTI In funzione della natura chimica e della complessità delle sostanza multicostituente considerata è possibile adottare 2 strategie di testing: 1.Applicazione di tecniche accoppiate (“hyphenated”) per la separazione ed analisi simultanea dei costituenti principali e delle impurezze Esempi: oli essenziali, derivati del petrolio, 2.Analisi della massa di reazione senza separazione fisica dei costituenti TECNICHE ACCOPPIATE CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MULTICOSTITUENTI/UVCB Esempio 1 – Ceneri da Carbone (componenti principali) CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MULTICOSTITUENTI /UVCB Esempio 1 – Ceneri da Carbone (impurezze) CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MULTICOSTITUENTI/UVCB Esempio 2 – Olio essenziale di cannella foglie CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MULTICOSTITUENTI/UVCB Esempio 2 – Olio essenziale di cannella foglie Spettro di massa del componente principale (eugenolo, RT 40,2’) a confronto con lo spettro riportato nella libreria NIST CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI Esempio 4 – Analisi GC/MS di oli essenziali Confronto tra profili cromatografici ottenuti mediante GC/MS relativi ad un olio essenziale di coriandolo semi genuino (A) e un prodotto importato dichiarato “estratto di coriandolo” (B) ma che è stato identificato come a linalolo di sintesi. CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI Esempio 5 – Analisi HPLC-UV colorante Acid Black 194 Sostanza di riferimento (LR) Sostanza in esame (registrante) CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI Esempio 5 – Analisi LC/UV-ESI/TOF colorante Acid Black 194 Sostanza di riferimento (LR) Sostanza in esame (registrante) CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI Esempio 5 – Analisi HPLC colorante Acid Black 194 (verifica sameness) CASE STUDY 1: ANALISI CHIRALE SOSTANZA MULTICOSTITUENTE (D-Alletrina) OBIETTIVO: Determinazione distribuzione stereoisomerica IDENTIFICAZIONE SOSTANZA: Nome sostanza: Allethrin EC#: 209-542-4 CAS#: 584-79-2 Formula molecolare: C19H26O3 Purezza: >97% p/p (somma di isomeri cis e trans) Peso Molecolare Relativo: 302.41 Formula di struttura: CASE STUDY 1: ANALISI CHIRALE SOSTANZA MULTICOSTITUENTE (D-Alletrina) La d-Alletrina è una sostanza multicostituente costituita da una miscela di 4 componenti (esteri) principali (stereoisomeri) ottenuti per reazione dell’acido (1R, trans)- e (1R, cis)-crisantemico in rapporto 80/20 e del (R,S)-alletrolone. Dal momento che nella molecola della alletrina sono presenti 3 centri stereogenici, la sostanza presenta 8 stereoisomeri pertanto la dAlletrina commerciale può contenere gli altri 4 stereoisomeri come impurezze derivanti dalla reazione dell’acido crisantemico (1S, trans/cis) con il (R,S)-alletrolone. CASE STUDY 1: ANALISI CHIRALE SOSTANZA MULTICOSTITUENTE (D-Alletrina) STEREOISOMERI DELL’ALLETRINA (8) D-ALLETRINA: SPECIFICHE WHO – IDENTIFICAZIONE SOSTANZA Fonte: WHO Specifications And Evaluations For Public Health Pesticides – D-allethrin (2002) D-ALLETRINA: SPECIFICHE WHO – COMPOSIZIONE SOSTANZA Fonte: WHO Specifications And Evaluations For Public Health Pesticides – D-allethrin (2002) ANALISI BIDIMENSIONALE - Diasteroisomeri CIS/TRANS Colonna silice Alltech® (200 mm x 4.6 i.d.) Esano/tert-butil metil etere 96/4 (v/v) 1 ml/min ANALISI BIDIMENSIONALE – RISOLUZIONE CIS Colonna: CHIRALCEL® OJ-H (250 mm x 4.6 i.d.) Esano/isopropanolo 99.8/0.2 (v/v)0.5 ml/min ANALISI BIDIMENSIONALE – RISOLUZIONE TRANS Colonna: CHIRALCEL® OJ-H (250 mm x 4.6 i.d.) Esano/tert-butil metil etere 90/10 (v/v) 0.8 ml/min ANALISI CIS/TRANS (ACHIRALE) Pompa isocratica Colonna di silice Pompa quaternaria Colonna chirale Rivelatore VWD1 A, Wavelength=225 nm (11110401.D) mAU 175 150 125 TRANS 100 75 50 CIS 25 0 0 5 10 15 20 25 min Fonte: F.Mancini et al.,Stereoselective determination of allethrin by two-dimensional achiral/chiral liquid chromatography with ultraviolet/circular dicroism detection, J.Chrom.A, 1046 (2004) 67-73 CARICAMENTO Pompa binaria Colonna di silice Pompa quaternaria Colonna chirale Rivelatore VWD1 A, Wavelength=225 nm (11110401.D) mAU 175 150 125 100 75 50 25 0 0 5 10 15 20 25 min ANALISI CHIRALE Pompa isocratica Colonna di silice Pompa quaternaria Colonna chirale Rivelatore CASE STUDY 2: IDENTIFICAZIONE E CARATTERIZZAZIONE ALCOL ETOSSISOLFATI (AES) Gli alcoli etossisolfati (AES) sono prodotti mediante solfatazione di alcol etossilati (AE) che sono sintetizzati per addizione catalitica di ossido di etilene (EO) a miscele di alcoli alifatici derivati dal petrolio o da oli vegetali. Gli AE commerciali sono miscele complesse di catene alchiliche lineari e/o ramificate con un numero di atomi di C variabile tra 6 e 18 e un grado di etossilazione variabile tra 1 e >25, anche se solo gli AE con basso grado di etossilazione (EO 1-3) vengono generalmente solfatati per ottere gli AES. CASE STUDY 2: IDENTIFICAZIONE E CARATTERIZZAZIONE AES Strategia di testing indicata dall’European Association of Surfactant Producers (CESIO) Dati Spettrali 1.Spettro UV-Vis 2.Spettro IR 3.Spettro 1H-NMR 4.Spettro 13C-NMR Identificazione 1. Analisi GC dopo idrolisi (grado di etossilazione) NB: applicabile per catene alchiliche ramificate 2. Analisi GC dopo idrolisi e derivatizzazione con HI (distribuzione catene alchiliche) 3. Analisi LC-ESI-MS (mod. negativa) del prodotto tal quale (grado di etossilazione nel caso di catene alchiliche) CASE STUDY 2: IDENTIFICAZIONE E CARATTERIZZAZIONE AES Purezza CASE STUDY 2: IDENTIFICAZIONE AES (Alcol C12-C14 Etossisolfato, sale di Sodio) IDENTIFICAZIONE SOSTANZA: Nome sostanza: Alcohols, C12-14, ethoxylated, sulfates, sodium salts EC#: 500-234-8 (NO LONGER POLYMER) CAS#: 68891-38-3 Formula di struttura: CASE STUDY 2: DETERMINAZIONE GRADO DI ETOSSILAZIONE MEDIO (Alcol C12-C14 Etossisolfato, sale di Sodio) 1. Analisi GC dopo idrolisi acida per la determinazione della distribuzione degli alcoli liberi ed etossilati Il metodo consente di distinguere gli alcol etossilati con catena alchilica lineare e ramificata aventi lo stesso numero di atomi di C H2SO4 CASE STUDY 2: DETERMINAZIONE GRADO DI ETOSSILAZIONE AES Statement consigliato nel caso di analisi che prevedono uno step di derivatizzazione: ANALISI GC DI AES A CATENA LINEARE DOPO IDROLISI C12 C14 C12EO1 C12EO2 C14EO1 C12EO2 C14EO2 C12EO4 C14EO3 C12EO5 C14EO4 C16 C14EO5 C12EO6 C16EO1 C16EO2 C16EO3 CASE STUDY 2: DISTRIBUZIONE CATENE ALCHILICHE 2. Analisi GC dopo idrolisi acida e derivatizzazione con HI per la determinazione della distribuzione degli alcoli H2SO4 HI ANALISI GC PRODOTTO IDROLIZZATO E DERIVATIZZATO Condizioni operative analisi GC ANALISI GC IDODERIVATI (LINEARI) C12 C14 C16 ANALISI GC IODODERIVATI (RAMIFICATI) DETERMINAZIONE GRADO DI ETOSSILAZIONE MEDIO EOm = %(Cn+1)i x mi / %tot (Cn+1) dove: - %(Cn+1)i è l’area GC% del alcol etossilato iesimo riferibile alla frammento alchilico Cn+1 (analisi 1) - mi è il numero di frammenti etossilici presenti nell’alcol etossilato considerato (analisi 1) - %tot(Cn+1) è l’area GC% dello iododerivato riferibile al frammento alchilico Cn+1 (analisi 2) DETERMINAZIONE GRADO DI ETOSSILAZIONE MEDIO CONCLUSIONI CASE STUDY 2: ANALISI LC-MS (GRADO DI ETOSSILAZIONE MEDIO) 3. Analisi LC-ESI-MS del prodotto tal quale Il metodo NON consente di distinguere gli alcol etossilati con catena alchilica lineare e ramificata aventi lo stesso numero di atomi di C. ANALISI LC-MS (GRADO DI ETOSSILAZIONE MEDIO) ANALISI LC-MS (GRADO DI ETOSSILAZIONE MEDIO) CASE STUDY 3: IDENTIFICAZIONE ALCHIL BENZEN SOLFONATO DI SODIO IDENTIFICAZIONE SOSTANZA: Nome sostanza: benzene sulfonic acid, 4-C10-13-sec-alkyl-derivatives sodium salt solution EC#: 270-115-0 CAS#: 68411-30-3 Formula di struttura: CASE STUDY 3: IDENTIFICAZIONE ALCHIL BENZEN SOLFONATO DI SODIO Analisi GC dopo derivatizzazione con Anidride Trifluoroacetica e KI in DMF KI / DMF Anidride Trifluoroacetica CASE STUDY 3: IDENTIFICAZIONE ALCHIL BENZEN SOLFONATO DI SODIO REPORTS: INFORMAZIONI MINIME – Identificazione della sostanza Dati identificativi della sostanza: nome chimico e commerciale della sostanza nr. CAS/CE formula di struttura e formula bruta (se applicabili) provenienza (es. stabilimento UE o extra UE) numero di lotto eventuali identificatori specifici (es. codici interni del fabbricante, codici internazionali, ecc.) ID campione assegnato dal laboratorio Forma fisica e purezza in %p/p della sostanza in esame Forma in cui è presenta il campione in esame (es. solido, liquido, soluzione, ecc.) REPORTS: INFORMAZIONI MINIME – Procedura analitica Tipo di strumento utilizzato (nome del produttore e modello) Condizioni di prova applicate: reattivi e solventi materiali utilizzati materiali di riferimento modalità di preparazione del campione di prova condizioni operative strumentali modalità di elaborazione dei dati (se pertinente) altre informazioni specifiche richieste dal metodo (es. OECD) REPORTS: INFORMAZIONI MINIME – Controlli di Qualità Calibrazione effettuata sulle apparecchiature (se pertinente) Informazioni su eventuali standard di riferimento interni utilizzati (es. TMS nell’analisi H-NMR) e dove appaiono negli spettri o negli output strumentali (se pertinente) Il numero delle prove in doppio eseguite e se il risultato riportato è un valore medio (se pertinente) REPORTS: INFORMAZIONI MINIME – Output sperimentali Un titolo e un numero di riferimento unico per tutti gli spettri. Tutti gli assi devono essere chiaramente etichettati e le scale specificate. Devono essere segnalate eventuali espansioni di scala. La data dell’analisi e codice identificativo (es. nome file) Devono essere chiaramente identificati i segnali /picchi assegnati alla sostanza per ciascuno spettro e/o tracciato cromatografico. Ciascun segnale mancante o spurio deve essere giustificato . REPORTS: INFORMAZIONI MINIME – Laboratorio di Analisi Il nome del laboratorio di analisi responsabile dell’effettuazione della prova e il nome dell'analista (e del Resp. di Laboratorio) Eventuali accreditamenti e/o riconoscimenti del laboratorio di testing ed eventuali standard di qualità applicabiti (es. BPL) Tutti i riferimenti bibliografici appropriati che supportano le tecniche e i metodi utilizzati e/o che forniscono spettri di riferimento per il confronto dei dati spettrali INFORMAZIONI DISPONIBILI - DATI BIBLIOGRAFICI Fonti possibili - informazioni - handbook disponibili in azienda o c/o le associazioni di categoria (Merck Index, CRC, IUPAC, Sax’s, Beilstein Database, ecc.) - bibliografia specialistica (fonti primarie, review, libri, atti di convegni, ecc.) - motori di ricerca online (es. ECB-ESIS, ChemFinder, TOXNET-HSDB, OECD-HPV, ecc.) - IUCLID - dati expertise expertise (NB: non sempre affidabili!) expertise (tox) storici sull’uomo (adeguatezza valutata secondo i criteri dell’All. XI § 1.1.3) expertise INFORMAZIONI DISPONIBILI - DATI BIBLIOGRAFICI Requisiti - utilizzare preferibilmente dati ottenuti da fonti primarie - utilizzare fonti secondarie attendibili (Klimisch scores) - valutare le diverse informazioni con il peso dell’evidenza (soprattutto nel caso di dati storici o ottenuti da fonti secondarie) - verifica incrociata con dati “non sperimentali” (QSPR, (Q)SAR, read- across, grouping) INFORMAZIONI DISPONIBILI - DATI BIBLIOGRAFICI Criticità - l’affidabilità/adeguatezza dei dati devono essere valutate da personale esperto - scarsa disponibilità di informazioni per sostanze poco diffuse o UVCB o non phase-in - necessità di verificare numerose fonti (time-spending) RICERCA ONLINE DATI BIBLIOGRAFICI (esempio) Informazioni riportate da banche dati disponibili online per 2 esteri omologhi dell’acido succinico CAS SMILE dati spettrali punto di fusione punto di ebollizione densità relativa pressione di vapore tensione superficiale idrosolubilità log Kow punto di infiammabilità temperatura di autoinfiammabilità altre proprietà chimico-fisiche log Koc idrolisi in funzione del pH DIMETIL SUCCINATO 106-65-0 COC(=O)CCC(=O)OC NIST (MS/IR) ChemFinder ChemFinder ChemFinder PhysProp NA ChemFinder PhysProp ChemFinder Sigma-Aldrich ChemFinder HSDB HSDB DIISOPROPIL SUCCINATO 924-88-9 C(C)(C)OC(=O)CCC(=O)OC(C)(C) NIST (MS/IR) Chemicalland Chemicalland Chemicalland NA NA Chemicalland NA NA NA NA NA NA NB: i dati disponibili per il DIS su banche date “ufficiali” sono molto scarse: paradossalmente sono più utili banche dati disponibili su siti “commerciali” (es. Chemicalland)