economia aziende
La creatività come sfida
imprenditoriale
Porre in risalto gli elementi distintivi di ogni singolo progetto comunicativo: questo l’obiettivo che si pone Plastical,
agenzia pubblicitaria e di consulenza che punta sulla creatività per avanzare progetti innovativi, che si discostino
da soluzioni troppo inflazionate.
D
are valore aggiunto alla creatività: questo l’obiettivo che
ha spinto Ryan Vannin e sua
moglie Barbara a lanciare ‘Plastical’,
un’agenzia pubblicitaria e di consulenza che si inserisce a buon diritto
nel panorama ticinese degli specialisti
in comunicazione e marketing. «Quando, circa un anno fa, abbiamo dato
inizio a questa sfida imprenditoriale,
eravamo ben consci che non sarebbe
stato facile ritagliarci un nostro spazio
all’interno di un panorama già ben
rappresentato da agenzie pubblicitarie
forti e ben strutturate. Non avevamo
allora - e, ancora per qualche tempo,
non abbiamo neppure oggi - intenzione
di competere direttamente: quello che
proponiamo è una sorta di ‘secondo
parere’, un’alternativa a soluzioni troppo inflazionate. Non bisogna dimenticare che quanti richiedono un servizio pubblicitario in realtà necessitano
di consulenza e, soprattutto, di innovazione», ricorda Ryan Vannin, laureato in Scienze della Comunicazione
a Lugano, personalità dotata di spiccate
doti imprenditoriali che, sfruttando
la propria naturale predisposizione al
design, si dedica, ancora studente universitario, alla creazione di siti web e
all’organizzazione di eventi. Un impegno saltuario che però si tramuta
ben presto in attività professionale,
portandolo a stringere rapporti con
primarie aziende industriali, media e
agenzie di web design di spicco. «Di
comune accordo con Barbara abbiamo
deciso di lanciarci in questa sfida, ampliando la nostra offerta, e puntando
sulla pubblicità e sulla consulenza in
comunicazione e marketing», ricorda
Ryan Vannin, che rappresenta l’anima
56 •Settembre 2007•
creativa della società. Barbara, dopo
due anni di psicologia a Ginevra e una
formazione nell’ambito commerciale
che le ha dato modo di cimentarsi con
il marketing e le pubbliche relazioni,
è la parte più pragmatica e razionale:
«Siamo complementari l’uno con l’altro, e questo ha positive ricadute nel
nostro lavoro: ci permette di trovare
facilmente spunti originali e creativi
che siano affini alla sensibilità di chi
Sopra, i due giovani fondatori di Plastical, Ryan
e Barbara Vannin.
ci affida un mandato», ricorda Ryan
Vannin.
Forte sostenitore dei vantaggi del
lavoro a distanza, Ryan Vannin è riuscito a trasporne i concetti in Plastical:
parte dell’appartamento è infatti stato
adibito a studio, equipaggiandolo con
“
Rinnovare ogni
tanto l’immagine della propria
azienda, anche solo con
interventi marginali, come il
restyling del logo, il rifacimento
e l’aggiornamento del sito
o l’ideazione
di un nuovo slogan,
è importantissimo ai fini
di una comunicazione
vincente e della valorizzazione
del marchio
“
i più moderni supporti informatici e
tecnologici che una professione come
la loro richiede: «Qui in casa abbiamo
le stesse potenzialità che può offrire
un uf ficio, senza però doverne soppor tare i costi: tutto questo a netto
vantaggio del cliente, che rimane piacevolmente sorpreso dal nostro onorario», spiega sorridendo Vannin, che
continua: «Il fatto poi di condividere
spazi abitativi e lavorativi non ci crea
alcun tipo di problema, e anzi ci permette di ottimizzare le risorse. L’idea
può venire in ogni momento, anche
alle dieci di sera davanti alla televisione. Il lavoro da casa ci coinvolge
maggiormente, permettendoci di osser vare i problemi da molte più angolature; è inoltre un luogo per incontrarsi in maniera informale con
chi collabora, magari in occasione di
una cena ‘work & dinner’», precisa il
nostro interlocutore.
“Think better. Comunicate more”:
è questo lo slogan che la dinamica
agenzia di comunicazione luganese
ha voluto fare proprio, e che si concretizza con: pensare, organizzare e
pianificare: «Cerchiamo di valorizzare
la creatività. Per farlo riteniamo indispensabile promuovere un dialogo
continuo con il cliente, per capire cosa
si aspetta da una campagna e gli obiettivi che si propone di raggiungere»,
spiegano i due esperti.
Del resto, rispecchia proprio questa
filosofia una recente campagna curata
da Plastical per conto di Heliting, una
società che commercia in valori mobiliari.
Una collaborazione nata con la realizzazione del sito, per poi proseguire
con una serie di iniziative, dall’organizzazione di un evento per celebrarne
il trentesimo anniversario a un’innovativa campagna pubblicitaria apparsa,
nel corso degli ultimi mesi, sulle pagine di Ticino Management: «La festa
sul lago è stata un’ottima occasione
per testare la nostra abilità, coordinando tutto fin nel dettaglio: dal mailing degli inviti alla prenotazione delle
strutture ricettive per gli ospiti, dall’allestimento del battello al catering che
si è svolto a bordo dello stesso, dall’intrattenimento alla decorazione d’interni. Complice una situazione meteorologia favorevole - era ottobre l’evento si è concluso brillantemente,
con piena soddisfazione degli ospiti»,
ricorda Barbara Vannin, che continua:
«Un analogo successo lo sta ottenendo
la campagna pubblicitaria, che si discosta dagli schemi della comunicazione finanziaria tradizionale».
Dall’attenta osser vazione di alcuni
trend della nuova era di Internet, Plastical ha inoltre messo a punto un innovativo sistema di distribuzione della
pubblicità: «Ci stiamo dedicando alla
creazione dei cosiddetti ‘smart banners’, ovvero banner ‘intelligenti’ che
permettano, ad esempio, la prenotazione di un albergo o la partecipazione
ad un concorso senza che l’utente deb-
ba abbandonare la pagina che stava
visualizzando. Recentemente abbiamo
realizzato un prototipo perr un importante gruppo alberghiero, interessato a valutarne il potenziale commerciale», sintetizza Ryan Vannin.
«Oggi poi ci stiamo orientando verso
un nuovo filone pubblicitario, definito
‘guerrilla marketing’, una strategia
di marketing d’ ‘assalto’ che trascende
internet, i mass media e la televisione,
e che sfrutta tempistiche, metodi e
canali inaspettati e inusuali. A dispetto
del nome non si applica nessun tipo
di violenza: non ci si immagini perciò
un venditore che, pur di vendere, minacci un cliente, tutt’altro: è chiamato
così perché ha un effetto permeante
e di grande impatto sul destinatario»,
spiega Ryan Vannin, che aggiunge:
«I clienti con cui ci confrontiamo oggi
sono di due tipi: per i primi la comunicazione non è altro che un costo,
benché spesso necessario per rendersi
in qualche modo visibili; per i secondi
investire nella propria immagine societaria è invece di vitale importanza
per mantenersi competitivi sul mercato. Ed è proprio questa seconda ti-
pologia di clienti, aperta al dialogo e
alle novità nel campo della pubblicità
e del marketing, che ci dà nuovi stimoli. Rinnovare ogni tanto l’immagine
della propria azienda, anche solo con
interventi marginali, che contemplino
ad esempio il restyling del logo o il
rifacimento e l’aggiornamento del sito,
oppure ancora l’ideazione di un nuovo
slogan che meglio identifichi la realtà
produttiva, è importantissimo ai fini
di una comunicazione vincente e della
valorizzazione del marchio», ricorda
l’art director di Plastical, che continua:
«Altrettanto importante è poi sostenere e incentivare il senso di appartenenza all’azienda - la cosiddetta ‘corporate loyalty’ - da parte dei dipendenti:
organizzare per loro un evento aziendale per festeggiare un anniversario
o il raggiungimento di qualche successo particolare, oppure istituire una
news-letter diretta a tutti i collaboratori
e all’azionariato possono essere utili
strumenti per farlo. La comunicazione
non va identificata esclusivamente con
la pubblicità, ma passa attraverso una
più ampia fascia di possibili interventi».
Obiettivi precisi e idee chiare con-
traddistinguono dunque l’agenzia pubblicitaria e di consulenza luganese,
che si trova ad operare in un mercato
- quello ticinese - non certo dei più facili, come spiega, concludendo, Barbara Vannin: «Il nostro Cantone non
ha ancora recepito pienamente l’importanza di una comunicazione vincente. Ancora poche imprese si azzardano a proporsi con campagne originali o ad affidare i mandati ad agenzie come la nostra, in grado di cogliere
meglio alcune sensibilità e sfumature.
A questo si aggiungono le classiche
ragioni storiche, ma anche questioni
di ordine pratico: basti infatti pensare
come le campagne di marketing condotte dai più importanti istituti bancari
vengano gestite da agenzie con sede
in Svizzera interna; oppure ancora al
caso di alcune società operanti nel fashion, che magari possiedono in Ticino
importanti basi logistiche, ma il cui
marketing viene spesso gestito direttamente dall’Italia. Tuttavia, il trend
pare stia cambiando, e questo apre a
Plastical interessanti prospettive».
Elena Steiger