Istituto Tecnico “ENRICO MATTEI” Via Padre L. Vaiani n. 18 - RHO Città Metropolitana di Milano _____ _____ _____ _____ _____ PROGETTO DEFINITIVO – ESECUTIVO LAVORI DI ADEGUAMENTO TECNICO “LABORATORI TERRITORIALI PER L’OCCUPABILITA’” _____ _____ _____ _____ _____ RELAZIONE IMPIANTO ELETTRICO E DATI _____ _____ _____ _____ _____ Il responsabile unico del procedimento RUP Rho lì 01/03/2017 Il progettista del progetto esecutivo 2 1 OGGETTO E SCOPO DEI LAVORI DI PROGETTO La presente relazione é relativa alla descrizione dei lavori necessari alla realizzazione degli impianti elettrici e reti per i lavori di manutenzione straordinaria dei locali destinati a “Laboratori Territoriali per l’Occupabilità” nel plesso della scuola “E. Mattei” di via Padre L. Vaiani n. 18 in Rho (MI). 1.1 Tipologia dell’edificio Si tratta di una struttura esistente con altezza massima di interpiano di 3.25 m. L’edificio è realizzato in cemento armato e muratura. L’edificio è composto da tre livelli fuori terra oltre cantinato. 1.2 Documentazione di progetto Fanno parte integrante del presente progetto le seguenti tavole e relazioni: Dis. n. E.00-10 rev. 0 PROGETTO DEFINTIVO ESECUTIVO. Impianti elettrici e segnali. Schemi d’impianto e prescrizioni Allegato 1 alla presente nota: calcolo illuminotecnica e verifiche d’illuminamento dei locali. 1.3 Impianti in progetto La presente relazione si riferisce al progetto dei seguenti impianti: Rifacimento impianto illuminazione e FM blocchi servizi igienici; Rifacimento impianto illuminazione e FM spazi laboratorio e polivalenti; 3 1.4 Impianti esclusi Sono esclusi dalla presente relazione di progetto i seguenti impianti: tutto quanto altro non esplicitamente dichiarato. 2 DATI DI PROGETTO 2.1 Categoria impianti Impianto di fornitura 2° cat Impianto di utilizzazione 2° cat. 2.2 Caratteristiche dell’alimentazione Potenza nominale installata 300 KVA Tensione rete 400 v Frequenza 50 Hz 2.3 Sistema di distribuzione Tensione di alimentazione impianti 400/230 v Frequenza 50 Hz Fasi 3+N Sistema TT Massima corrente di corto circuito 6 kA Caduta di tensione ammessa 4% 4 3 LEGGI E NORMATIVE DI RIFERIMENTO Gli impianti, i materiali, i macchinari e le apparecchiature devono essere realizzati a regola d’arte, come prescritto dalla legge n°186 del 1/3/68 ed in conformità alla legge n°46 del 5/3/90 ed al D.P.R. n°447 del 6/12/91. Le caratteristiche degli impianti e dei loro componenti, devono essere conformi alle leggi ed ai regolamenti vigenti alla data di presentazione del progetto/offerta/capitolato d’appalto ed in particolare devono ottemperare: - alle Norme CEI; - alle prescrizioni dei VV.FF. e delle autorità locali; - alle prescrizioni ed alle indicazioni dell’ENEL o dell’azienda distributrice dell’energia elettrica, per quanto di loro competenza nei punti di consegna; - alle prescrizioni ed indicazioni della TELECOM o dell’ente che effettua il servizio telefonico; - alle seguenti disposizioni legislative e/o direttive europee: a) DPR 27/04/55 n°547 „Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro“ - legge 791/77 (attuazione della direttiva europea n°73/23/CEE - Direttiva Bassa Tensione) b) DM 16/02/82 „Elenco delle attività soggette al controllo dei vigili del fuoco“ c) DM 08/03/85 „Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini del rilascio del nullaosta provvisorio di cui alla legge 7 dicembre 1984, n°818“ d) DM 14/06/89 n°236 „Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visibilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche“ e) Legge 05/03/90 n°46 „Norme per la sicurezza degli impianti“ f) DPR 06/12/91 n°447 „Regolamento di attuazione della Legge 5 Marzo 1990 n°46 in materia di sicurezza degli impianti“ 5 g) D. Lgs. 19/09/94 n°626 „Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro“ h) D. Lgs. 19/03/96 n°242 „Modificazioni ed integrazioni al decreto legislativo 19/09/94 n°626 recante attuazione di direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro“ i) DM 12/04/96 „Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi“ j) DPR 24/07/96 n°503 „Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici“ k) Dleg 14/08/96 n°493 „Segnaletica di sicurezza e/o salute sul luogo del lavoro“ l) D.Lgs. 12/11/96 n°615 „Attuazione della direttiva 89/336/CEE del Consiglio del 03/05/1989 in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica, modificata ed integrata dalla direttiva 92/31/CEE del Consiglio del 28/04/1992, dalla direttiva 93/68/CEE del Consiglio del 22/07/1993 e dalla direttiva 93/97/CEE del Consiglio del 29/10/1993“ - decreto legislativo 25 novembre 1996 n°626 e decreto legislativo 31 luglio 1977 n°277 (rispettivamente: attuazione e modifica della direttiva 93/68 CEE - Marcatura CE del materiale elettrico) m)D.Lgs. 31/09/97 n°277 „Modificazioni al decreto legislativo 25 novembre 1996 n°626, recante attuazione della direttiva 93/68/CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione“. 6 Elenco delle principali norme e guide CEI di riferimento Per quanto concerne le Norme CEI vengono riportate quelle di maggior pertinenza relativamente agli ambienti considerati: 64-8 Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione 64-12 Guida per l’esecuzione degli impianti di terra negli edifici per uso residenziale e terziario 64-14 Guida alla verifica degli impianti elettrici utilizzatori 64-16 Guida per la protezione contro le interferenze elettromagnetiche negli impianti 64-17 Guida alla esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri 11-1 Impianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in corrente alternata 81-1 Protezione delle strutture contro i fulmini 81-4 Valutazione del rischio dovuto al fulmine 31-30 (CEI EN 60079-10) Classificazione dei luoghi pericolosi per la presenza di gas 31-35 Guida alla Norma CEI 31-30 12-43 (CEI EN 50083-1) Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi e sonori 100-7 Guida per l’applicazione delle norme riguardanti gli impianti d’antenna 103-1/12 Impianti telefonici interni. Protezione 103-1/13 Impianti telefonici interni. Criteri d’installazione 103-1/14 Impianti telefonici interni. Collegamento alla rete in servizio pubblico 303-14 Tecnologia dell’informazione. Sistemi di cablaggio generico 306-2 Guida per il cablaggio per telecomunicazioni e distribuzioni multimediale negli edifici residenziali CEI-UNEL 35024/1 Portate di corrente per cavi ad isolamento elastometrico o termoplastico CEI-UNEL 35024/2 Portate di corrente per cavi ad isolamento minerale 0-2 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici 0-3 Legge 46/90. Guida per la compilazione della dichiarazione di conformità 7 4 PROTEZIONI CONTRO I GUASTI ELETTRICI 4.1 Protezione da sovracorrenti La protezione contro le sovracorrenti é assicurata, in bassa tensione, da interruttori automatici che garantiscono sia la protezione sia dal sovraccarico che dal corto circuito. Il coordinamento tra conduttori e dispositivi di protezione per la protezione contro le correnti di sovraccarico, secondo l’articolo 4.33.2 della norma CEI 64-8 é assicurata se si verificano le seguenti condizioni: 1) IBInIz 2) If1,45 Iz dove: IB = corrente di impiego del circuito Iz = portata in regime permanente della conduttura In = corrente nominale del dispositivo di protezione If = corrente che assicura l’effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale Non è necessario prevedere dispositivi di protezione contro i sovraccarichi per: I circuiti la cui apertura potrebbe comportare pericoli per il funzionamento degli impianti interessati. Le condotte situate a valle di variazioni di sezione, di diverso materiale o modi di posa, quando siano protette da dispositivi di protezione posti a monte. Le condutture che alimentano apparecchi utilizzatori od altri circuiti che non possono dare luogo a correnti di sovraccarico. Gli impianti di telecomunicazione, comando, segnalazione e simili. Tuttavia può essere conveniente prevedere dispositivi di protezione contro i sovraccarichi per cautelarsi contro i rischi derivanti dalla corrente di cortocircuito minima di fondo linea secondo le formule empiriche fornita dalla norma CEI 64/8. Gli interruttori e le linee da questi protette sono stati scelti nel rispetto di quanto sopra specificato. Gli interruttori proteggono una sola linea e sono posti all’inizio della stessa. 8 4.2 Protezione contro i corto circuito Il coordinamento tra conduttori e dispositivi di protezione, secondo l’articolo 4.34.3 della norma CEI 648, é assicurato per tutte le correnti provocate da un corto presente in un punto qualsiasi del circuito se interrotte in un tempo non superiore a quello che porta i conduttori alla temperatura limite ammissibile. Per i guasti di durata non superiore a 5 secondi, il tempo T necessario affinché una data corrente di corto circuito porti i conduttori dalla temperatura massima ammissibile in servizio ordinario alla temperatura limite può essere calcolato, in prima approssimazione, con la formula : t = K*S/I dove: t = durata in secondi S = sezione in mm2 I = corrente effettiva di corto circuito in A, espressa in valore efficace K = funzione del conduttore e dell’isolante. Gli interruttori devono avere le seguenti caratteristiche: Avere un potere di interruzione non inferiore alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione a meno che a monte non sia installato un dispositivo avente il necessario potere di interruzione e che l’energia passante attraverso entrambi non danneggi il dispositivo a valle. Essere in grado di interrompere la corrente di corto circuito che si in qualsiasi punto della linea in un tempo non superiore a 5 secondi come prima descritto. Il dispositivo di protezione deve essere installato nel punto in cui una riduzione della sezione o d’altra cosa che comporti la variazione del coefficiente K. Sono ammesse le seguenti eccezioni: Il tratto di conduttura tra il punto di installazione del dispositivo e la variazione di sezione non superi i 3m. Sia realizzato in modo da ridurre il rischio di corto circuito. Non vi sia vicinanza di materiale combustibile. È ammesso non prevedere il dispositivo di protezione contro i CC nei seguenti casi: Condutture che collegano generatori, trasformatori, raddrizzaatori e batterie di accumulatori ai rispettivi quadri di comando (quando i dispositivi di protezione siano posti sugli stessi quadri) 9 I circuiti la cui apertura potrebbe comportare pericoli per il funzionamento degli impianti interessati. Alcuni circuiti di misura. Devono essere, però, verificate contemporaneamente le seguenti condizioni Il tratto di conduttura tra il punto di installazione del dispositivo e la variazione di sezione non superi i 3m. Sia realizzato in modo da ridurre il rischio di corto circuito Non vi sia vicinanza di materiale combustibile. Il metodo di calcolo utilizzato per la determinazione delle correnti di CC è quello semplificato delle impedenze) (Norma CEI 11-25 e Guida CEI 11-28). Le ipotesi di calcolo sono le seguenti: Il corto Circuito è lontano dai generatori ed è alimentato da un solo punto La rete in bassa tensione è di tipo radiale Il valore della tensione sorgente e le impedenze tutti i componenti del circuito sono supposti costanti Il cortocircuito, se polifase, è simultaneo su tutti i poli Le resistenze dei contatti e le impedenze di guasto vengono trascurate Le capacità delle linee e le ammettenze in parallelo degli elementi passivi sono trascurate. 4.3 Protezione contro i contatti diretti La protezione contro i contatti diretti é assicurata mediante isolamento delle parti attive o mediante involucri o barriere e, ove richiesto, con protezione addizionale mediante interruttore differenziale con corrente differenziale non superiore a 30mA (art. 412.5 CEI 64-8). Tutte le parti attive, in tensione, sono completamente ricoperte con un isolamento che può essere rimosso solo mediante distruzione o impiego di mezzi particolari. Tutti i quadri e le apparecchiature hanno grado di protezione almeno IPXXB per le superfici verticali o IPXXD per quelle orizzontali o a portata di mano. 4.4 Componenti elettrici Classe II La protezione mediante componenti elettrici di classe II o con isolamento rinforzato equivalente è assicurata con l’uso di: 10 Componenti aventi solo l’isolamento principale ai quali sia stato applicato, durante l’installazione, un isolamento supplementare, oppure a parti attive nude alle quali l’installatore ha applicato un isolamento rinforzato. In entrambi i casi deve essere applicato il segno che evidenzia il doppio isolamento (etichetta da applicare sia all’interno che all’esterno) Componenti elettrici identificati dal segno grafico Con gli apparecchi appena descritti devono essere rispettate delle prescrizioni: Non sono ammessi rivestimenti o vernici se non espressamente ammessi dal costruttore del apparecchio Gli involucri devono avere viti isolanti per cui la loro sostituzione con altre metalliche può compromettere l’efficacia dell’isolamento Se gli involucri hanno coperchi amovibili senza l’uso di attrezzi, deve essere prevista al loro interno una barriera con grado di protezione almeno IPXXB rimovibile solo con l’uso di attrezzi. Per sistemi con tensione inferiore a 690V le condutture come di seguito puntualizzato sono da considerare in accordo con quanto sopra. Cavi con guaina non metallica aventi tensione nominale di un livello superiore a quella necessaria e senza rivestimento metallico Cavi unipolari senza guaina in tubo protettivo o canale isolati secondo le relative norme Cavi con guaina metallica aventi isolamento idoneo per la tensione nominale del sistema tra la parte attiva e la guaina e tra questa e l’esterno del cavo Con le precedenti condutture le eventuali parti metalliche ad esse in contatto non sono da considerare masse. 4.5 La Protezione contro i contatti indiretti protezione contro i contatti indiretti é assicurata mediante interruzione automatica dell’alimentazione (art. 413.1.3 CEI 64-8). Per ragioni di sicurezza in taluni casi si é preferito utilizzare tale sistema solo fino ai punti terminali delle linee principali di distribuzione, a partire dai sotto-quadri di zona si é utilizzata la protezione coordinata con interruttori differenziali con sensibilità di intervento diverse fino al minimo di 30 mA nei punti terminali dell’impianto. La taratura in tempo e corrente é rispondente alle prescrizioni della norma per i sistemi TT. Il sistema di protezione utilizzato negli ambulatori è quello con interruzione automatica del circuito mediante l’impiego di interruttori differenziali con Idn non superiore a 30 mA opportunamente coordinati 11 secondo la Norma CEI 64-8, considerando come tensione limite UL 50 V come negli ambienti ordinari: RA x IA ≤ 50 Dove: RA è la somma delle resistenze del dispersore dell’impianto di terra e dei conduttori di protezione delle masse in ohm; IA è la corrente che provoca l’intervento automatico del dispositivo di protezione in ampere, se l’apparecchio è un differenziale. 4.6 Impianti di protezione contro scariche atmosferiche Si fa riferimento alla relazione (Impianti di protezione contro le scariche atmosferiche) allegata alla presente, in conseguenza alla quale devono essere installati nei quadri degli scaricatori di sovratensione (SPD) su tutte le linee entranti sia di potenza che telefoniche. Il DPR 462/01 art 2 obbliga alla denuncia dell’impianto entro 30 giorni dalla messa in servizio degli impianti, lo stesso disciplina le modalità di denuncia e di messa in servizio. 4.7 Impianto di terra L’impianto di terra è finalizzato al collegamento alla stessa terra di tutte le parti metalliche conduttrici e accessibili dell’impianto elettrico (collegamento o messa a terra di protezione). La messa a terra di protezione, coordinata con un adeguato dispositivo di protezione, quale ad esempio il relè differenziale, realizza il metodo di “Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione“ che è il metodo correntemente utilizzato contro i contatti indiretti. Scopo dell’impianto di terra, negli impianti utilizzatori alimentati da sistemi di I categoria, è di convogliare verso terra la corrente di guasto, provocando l’intervento del dispositivo di protezione che provvede all’automatica interruzione della corrente di guasto, evitando il permanere di tensioni pericolose sulle masse. 12 Tutte le parti metalliche accessibili dell’impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori, che potrebbero essere oggetto di contatti indiretti, sono connesse all’impianto di terra mediante idoneo conduttore di protezione (sez. 542 CEI 64-8). Tutte le masse estranee, che possono introdurre un potenziale elettrico, devono essere collegate al relativo collettore di terra nel rispetto di quanto prescritto nella sezione 5.47 della norma CEI 64-8. Gli elementi costitutivi l’impianto di terra sono: 1) Dispersore Corpo conduttore o gruppi di corpi conduttori in contatto elettrico con il terreno e che realizza un collegamento elettrico con la terra. Il dispersore può essere: - intenzionale, quando è installato unicamente per scopi inerenti alla messa a terra di impianti elettrici; - di fatto, quando è installato per scopi non inerenti alla messa a terra di impianti (armature di fondazioni, ecc.). I dispersori possono essere costituiti dai seguenti componenti metallici: - tondi, profilati, tubi; - nastri, corde metalliche; - conduttori facenti parte dello scavo di fondazione; - ferri di armatura nel calcestruzzo incorporato nel terreno; - tubazioni metalliche dell’acqua, solo con il consenso dell’esercente dell’acquedotto; - altre strutture metalliche per liquidi o gas infiammabili. Le dimensioni minime ed i materiali dei dispersori intenzionali, sono riportate nella Tab. A71/1. 13 Tab. A71/1 - Dispersori intenzionali: tipologia, materiali e dimensioni minime raccomandate Piastra Spessore (mm) Acciaio zincato a caldo (Norma CEI 7-6) (1) 3 Nastro Spessore (mm) 3 3 Sezione (mm2) 100 50 Sezione (mm2) 50 35 Conduttore ciascun filo (mm) 1,8 1,8 cordato Sezione corda (mm2) 50 35 Picchetto a tubo esterno (mm) 40 30 Spessore (mm) 2 3 (mm) 20 15 Picchetto in Spessore (mm) 5 5 profilato Dimensione trasversale (mm) 50 50 Tipo di elettrodo Dimensioni Per posa Tondino o nel terreno conduttore Rame 3 massiccio Per infissione Picchetto nel terreno massiccio (2) (1) Anche acciaio senza rivestimento protettivo, purché con spessore aumentato del 50% (sezione minima 100 mm2). (2) In questo caso è consentito anche l’impiego di acciaio rivestito di rame, purché il rivestimento abbia seguenti spessori minimi: - per deposito elettrolitico: 100 m - per trafilatura: 500 m. 2) Terra Il terreno come conduttore il cui potenziale elettrico è convenzionalmente uguale a zero. 3) Conduttore di terra Conduttore di protezione che collega il collettore principale di terra al dispersore o i dispersori tra loro. Su di esso deve essere previsto, in posizione accessibile, un dispositivo di interruzione, meccanicamente robusto, apribile solo a mezzo di un attrezzo ed elettricamente sicuro nel tempo, in modo da permettere la misura della resistenza di terra. 14 4) Collettore (o nodo) principale di terra Elemento previsto per il collegamento al dispersore dei conduttori di protezione, inclusi i conduttori equipotenziali e di terra, nonché i conduttori per la terra funzionale se esistente. 5) Conduttori equipotenziali Realizzano il collegamento equipotenziale, ossia il collegamento elettrico che mette diverse masse e masse estranee allo stesso potenziale. Tale collegamento evita la presenza di tensioni pericolose tra masse che sono accessibili simultaneamente. Il collegamento equipotenziale che costituisce un principio fondamentale di sicurezza contro i contatti indiretti, viene attuato mediante: - conduttore equipotenziale principale: collega direttamente tutte le masse al collettore principale di terra; - conduttore equipotenziale supplementare: ripete localmente il collegamento equipotenziale principale e deve comprendere tutte le masse dei componenti elettrici simultaneamente accessibili e le masse estranee, collegandole al conduttore di protezione. 6) Conduttore di protezione Conduttore prescritto come misura di protezione contro i contatti indiretti per il collegamento di alcune delle seguenti parti: - masse; - masse estranee; - punto di terra della sorgente di alimentazione o neutro artificiale al collettore principale di terra. 7) Conduttore di neutro Conduttore collegato al punto di neutro del sistema ed in grado di contribuire alla trasmissione dell’energia elettrica. 8) Massa Parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni di guasto (cedimento dell’isolamento principale interposto tra le parti attive e le masse). Nota Sono da considerarsi masse per esempio: - carcasse di motori elettrici; - blindo sbarre (involucro); - strutture metalliche di apparecchiature elettriche (interruttori, quadri, ecc.); - controsoffittature metalliche sulle quali siano adagiati direttamente i cavi di illuminazione degli 15 apparecchi; - canaline metalliche passacavi. Non sono da considerarsi masse: - parti conduttrici separate dalle parti attive da un isolamento doppio o rinforzato; - parti conduttrici in contatto con una massa; - parti conduttrici, situate all’interno di un apparecchio, non in tensione in servizio ordinario ma che possono andare in tensione e accessibili solo dopo aver rimosso, in genere con l’uso di un attrezzo, un involucro saldamente fissato. 9) Massa estranea Parte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico in grado di introdurre dei potenziali pericolosi, generalmente il potenziale di terra. Nota Sono da considerarsi masse estranee ad esempio gli elementi metallici in buon collegamento con il terreno con bassa resistenza verso terra, cioè: tubazioni (idriche, del gas, del riscaldamento, oleodotti), binari, serbatoi in contatto con il terreno, cancellate, ringhiere, ecc. 10) Parte attiva Conduttore o parte conduttrice in tensione in servizio ordinario, compreso il conduttore di neutro ma escluso il conduttore PEN. 11) Conduttore PEN Conduttore che svolge contemporaneamente le funzioni di conduttore di protezione (PE) e di neutro (N). Nota Nei sistemi TN un solo conduttore di protezione a posa fissa che abbia una sezione 10 mm2 se in rame o 16 mm2 se in alluminio, può assolvere alle due funzioni, a condizione che la parte dell’impianto interessata non sia posta a valle di un dispositivo differenziale. 4.7.1 Specifiche particolari Il dispersore é un insieme di elementi verticali (di tipo prefabbricato), orizzontali (corda di rame nuda posta ad almeno 0,5 m di profondità) e di fatto (Armature in acciaio delle fondazioni). Il dimensionamento è stato eseguito secondo il cap 542 della norma. Sono collegati all’impianto anche i ferri di fondazione che costituiscono dispersori di fatto. L’impianto consiste in: 16 a) Fornitura e posa di dispersori ciascuno dei quali costituito da un picchetto a croce di ferro zincato di lunghezza 2 m uno dei quali disposto in pozzetto ispezionabile. b) Collegamento dei dispersori sopra elencati con un conduttore di terra in rame nudo avente sezione 50mmq. b1) Collegamento dei ferri di fondazione in diversi punti con un conduttore di terra in rame nudo avente sezione 50mmq, è previso il collegamento anche a quelle isolate dei pilastri. c) Formazione e posa in opera di un nodo equipotenziale generale disposto in corrispondenza del quadro elettrico principale, al quale fanno capo: - I conduttori che collegano i nodi equipotenziali delle centrali termiche. - Il conduttore da eventuali opere metalliche. - I collegamenti con i nodi equipotenziali provenienti dai rispettivi quadri d'alimentazione. d) Formazione di un nodo equipotenziale in ciascun quadro al quale andranno a collegarsi i conduttori di protezione provenienti dalle prese e dalle altre masse metalliche nonché i collegamenti equipotenziali supplementari da realizzare nei servizi igienici e) Formazione di un nodo equipotenziale in ciascun appartamento al quale andranno a collegarsi i conduttori di protezione provenienti dalle prese e dalle altre masse metalliche nonché i collegamenti equipotenziali supplementari f) Formazione dei collegamenti equipotenziali con conduttore in rame 6mmq nei locali servizi igienici. g) Collegamento con la rete di terra. Il DPR 547/55 e successive integrazioni obbligano alla denuncia dell’impianto entro 30 giorni dalla messa in servizio degli impianti, il DPR 462/01 ne disciplina le modalità di denuncia e messa in servizio. 17 5 DESCRIZIONE SOMMARIA DELL’IMPIANTO IN PROGETTO Le indicazioni di elementi costruttivi o marche riportate in questa relazione o sui disegni allegati, vogliono essere solo esemplificative ma intendono essere vincolanti in quanto a forma, colore e caratteristiche elettriche o meccaniche, la cui approvazione è demandata in corso d’opera al D.L. ed ai responsabili e referenti tecnici del progetto. L’impianto di illuminazione, FM e reti deve essere derivato dalle dorsali esistenti che non sono oggetto d’intervento. I nuovi impianti sono da intendersi come manutenzione ed ampliamento senza aggravio. 5.1 Fornitura L’allacciamento alla rete dell’ente erogatore (ENEL) è effettuato nella punto di ricezione di ricezione tramite un cavo alla tensione di 400V. Subito a valle del contatore è posto un interruttore magnetotermico differenziale per la protezione della linea dai sovracarichi e dai contatti indiretti. Tramite tubo passacavo deve arrivare fino al quadro degli alloggi. 5.2 Quadro di distribuzione di zona I quadri di distribuzione QE sono posto in prossimità dei locali, già oggetto di un aprecedente progettazione e non oggetto d’intervento. Da questo si dipartono le linee di alimentazione delle utenze dirette. I quadri esistenti sono addossati alla parete e sono accessibili dal lato anteriore. 5.2.1 Luci La nuova illuminazione sarà realizzata con lampade LED montate in portalampada Disano-Fosnova e con distribuzione varia come riportato sui disegni. L’illuminamento minino sarà pari a 350 lux sui piani di lavoro dei laboratori e 5 lux in corrispondenza dei passaggi U.S. L’appaltatore è obbligato alla verifica illuminotecnica prima dell’installazione degli apparecchi. 18 5.2.2 Prese e pulsanti Tutte le prese devono essere conformi allo standard italiano con presa ripasso 10/16 A e UNEL, ogni placca deve avere due prese montate e collegate. I pulsanti e i sensori di movimento ad infrarossi devono rispettare la normativa vigente, i copritasti e le placchete devono essere concordati con la direzione lavori. 5.2.3 Accessori Sono previsti i seguenti impianti accessori: Reti: si prevede la realizzazione di reti dati con postazioni PC utente provviste ciascuna di presa elettrica e Plug ARJ45 femmina. Il cablaggio della rete dovrà avere categoria 5E. 5.3 Classificazione delle aree e tipologia degli impianti elettrici Non sono presenti locali con carico d’incendio rilevante. 19 6 SPECIFICHE MATERIALI 6.1 Serie civile da incasso Le apparecchiature della serie civile da incasso devono essere conformi alle “Prescrizioni generali” contenute nella norma CEI EN 60669-1 “Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare”, nonché alle ulteriori norme del CT23 del CEI relative ai singoli componenti. Le apparecchiature devono poter essere installate in scatole rettangolari, secondo le indicazioni del Committente. Interruttori serie civile Gli interruttori della serie civile da incasso devono rispondere ai seguenti requisiti: essere conformi alla relativa norma di prodotto; avere correnti nominali non inferiori a 16 A; garantire il comando sia di carichi con lampade a incandescenza, che carichi con lampade fluorescenti; avere dimensioni modulari ed essere componibili e affiancabili con altre apparecchiature della stessa serie; essere dotati di un dispositivo a molle o a scatto per l’inserimento e il disinserimento dal supporto; possedere una vita meccanica non inferiore a 40.000 manovre effettuate alla corrente e tensione nominale dichiarate ed un fattore di potenza di prova pari a 0,60,05. Il sistema deve prevedere anche attuatori (ricevitori) a raggi infrarossi per accensione delle lampade interne che possano essere comandati anche da sensori crepuscolari. Prese di corrente Le prese a spina utilizzate devono essere rispondenti alle norme CEI 23-12. . Le prese sono di tipo universale 2P+T 10/16° con presa di terra centrale ed UNEL con prese di terra laterali e saranno sempre montate a coppie (scatole 4 moduli). Per quanto riguarda le modalità di installazione, la parte fissa delle prese a spina andrà ubicata ad una altezza ed in punti che consentano di evitare urti accidentali con la parte mobile (quando questa si trova innestata). 20 Inoltre la presa va installata in modo tale che l’asse di inserzione della spina risulti orizzontale e l’altezza minima delle spine dal piano di calpestio dovrà essere: - 17,5 cm nelle installazioni a parete - 40 cm nei locali in cui è richiesto l’abbattimento delle barriere architettoniche - 120 cm dove sono previsti dei mobili. le prese per l’alimentazione di reti di personal computer (con UPS) è consigliabile che siano conformi alle Norme UNEL. In alcuni casi può essere utile ricorrere a prese per circuiti preferenziali di diverso colore (generalmente rosso). Occorre inoltre che vengano osservate le seguenti prescrizioni: le operazioni di posa e le manovre ripetute alle quali le prese a spina possono essere sottoposte durante l’esercizio, non devono alterare il fissaggio né sollecitare i cavi ed i morsetti di collegamento; per le prese fisse per uso domestico e similare l’asse d’inserzione delle relative spine deve risultare orizzontale. Supporti, scatole e placche Il supporto avvolge gli apparecchi e separa completamente le parti attive e i conduttori di collegamento della placca. Deve altresì essere garantita l’assenza di rischi da elettrocuzione nel caso di distacco dei conduttori dai morsetti degli apparecchi installati. Le scatole e le placche (qualora realizzate con tecnopolimeri) devono possedere le caratteristiche di resistenza meccanica, tecnica e di autoestinguenza previste dalle rispettive norme di prodotto; in particolare per quanto riguarda la resistenza al fuoco valgono le prescrizioni riportate nella Tab. E480/1. Tab. E480/1 Condizioni di prova per la resistenza al calore e al fuoco Parti che tengono in posizione le parti che portano Prova del filo incandescente a 850°C corrente o parti del circuito di terra (norme CEI 50-11 = IEC 695.2.1) Parti che non tengono in posizione le parti che Prova del filo incandescente a 650°C portano corrente o che hanno sola funzione di involucro (norme CEI 50-11 = IEC 695.2.1) 21 Le placche costituiscono il completamento, sulla parte anteriore, degli apparecchi montati all’interno della scatola. Le placche di completamento devono essere di tipo plastico ed colore blu graffite. L’insieme apparecchio + supporto + placca da incasso installato in posizione verticale deve garantire il seguente grado di protezione (paragrafo 701.51 norme CEI 64-8/7-1992): con apparecchi a fronte chiuso (comandi, suonerie, segnalatori, ecc.) IP41 con apparecchi a fronte aperto (prese, ecc.) IP21 Da ultimo si richiamano le raccomandazioni della Guida CEI 64-50 da attuare nella fase installativa relativamente all’integrità delle cassette, delle scatole, delle placche e dei coperchi; in particolare: art. 3.2.2.6: durante le varie fasi di esecuzione delle opere edili è necessario proteggere cassette e scatole incassate per impedire la penetrazione di materiali estranei nei tubi. art. 3.2.2.7: solitamente, placche, coperchi, sportelli ed i dispositivi ad essi fissati vanno montati dopo l’esecuzione delle tinteggiature o la posa dei parati, onde evitare il loro danneggiamento durante i lavori suddetti. I componenti interni alle cassette devono essere opportunamente protetti contro imbrattamenti da vernici, colle e simili durante le operazioni di finitura delle pareti. 6.2 Cavidotti Cavidotto interrato a doppio strato in polietilene strutturato ad alta densità, corrugato esternamente e con parete interna liscia, costruito con processo di coestrusione, resistenza allo schiacciamento* 450 N, resistenza elettrica di isolamento 100 MOhm, rigidità elettrica 800 kV/cm, giuntabile a manicotto, conforme alle norme IMQ e CEI EN 50086-1-2-4. 6.3 Condutture Nella scelta e nella messa in opera delle condutture devono essere rispettati i principi fondamentali di sicurezza e protezione contro i contatti accidentali e le sovratensioni di cui al capitolo 13 della Norma CEI 64-8 per la parte di applicabilità a cavi e conduttori, ai loro morsetti ed alle giunzioni, ai loro supporti e/o involucri di protezione. I tipi di posa delle condutture, in funzione del tipo di conduttore o del cavo utilizzato, devono essere in accordo con la Tab. E500/1. Tab. E500/1 - Scelta dei conduttori e dei cavi in funzione del tipo di posa 22 Canali Fissaggio Senza Conduttori e cavi diretto su fissaggi parete Tubi (compresi i protettivi canali (di forma incassati circolare) nel Tubi Passerelle (di forma e su non mensole Con filo o Su corda di isolatori supporto circolare) pavimento Conduttori nudi protettivi - - - - - - o - Cavi senza guaina - - o o o - o - Multipolari o o o o o o ? o Unipolari ? o o o o o ? o Legenda : o permesso - non permesso ? non applicabile o non usato in genere nella pratica Per quanto concerne l’ubicazione, la Tabella 52 C della Norma CEI 64-8 prevede le tipologie installative nel seguito elencate: incassata nella struttura (sotto traccia); montaggio sporgente; entro cunicolo; entro cavità di strutture; interrata; immersa; aerea. A tale scopo, e con riferimento all’appendice L della Guida CEI 64-55, vengono riportati nella Tab. E507/1 i criteri per la realizzazione delle condutture in questa tipologia di ambienti. Tab. E507/1 - Modalità di posa delle condutture per la realizzazione delle condutture negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio Gruppo Caratteristiche delle condutture Provvedimenti particolari ad attuare 23 cavi ordinari incassati nella muratura cavo ad isolamento minerale (CEI 20-39) cavi ordinari in canalette o tubi metallici con almeno IP 4X cavi multipolari con guaina metallica concentrica per evitare la propagazione dell’incendio occorre adottare cavi o guaine non propaganti l’incendio (CEI 20-22) o anche non propaganti la fiamma (CEI 20-35) però solo nel caso in cui siano posati individualmente o almeno distanziati fra di loro di 250 mm. In alternativa ai cavi non propaganti la fiamma o l’incendio si possono impiegare cavi ordinari adottando però altri provvedimenti particolari quali: sbarramenti antifiamma, rivelatori di incendio, impianti si spegnimento incendi o cavi resistenti al fuoco.In ogni caso tali provvedimenti vanno presi anche adoperando cavi non propaganti l’incendio se in quantità rilevanti paragonabili a quelle considerate nelle prove dalla Norma CEI 20-22. Solo per gli ambienti del tipo a), quando si adoperano cavi in quantità rilevanti, in rapporto agli altri materiali combustibili presenti, disposizioni di prevenzione incendi possono stabilire per essi particolari requisiti di ridotta emissione dei fumi e gas corrosivi e tossici (CEI 2037 e 20-38). c) come nei gruppo 2) con l’aggiunta che i cavi possono essere ancora del tipo CEI 20-35 se sono posati in canalette o tubi in plastica non incassati con grado di protezione almeno IP 4X. 24 cavi multipolari con guaine metalliche sulle singole anime cavi ad isolamento minerale con guaine in plastica esterna cavi multipolari con conduttore di protezione, se diversi da 1 e2 cavi multipolari o unipolari contenuti in canali metallici, senza particolare grado di protezione, aventi funzione di conduttore di protezione cavi multipolari senza conduttore di protezione o cavi unipolari posati in canalette o tubi in plastica esterni con grado di protezione ??IP 4X e termicamente resistenti secondo la CEI 64-8 (assumendo per la prova al filo incandescente la temperatura di 850°C) in assenza di norme specifiche. per quanto riguarda le protezioni i circuiti terminali, se sono posati in involucri di binari elettrificati, condotti materiale isolante con almeno IP 4X, tranne sbarre che per i tratti finali di derivazione, devono essere protetti da differenziali con soglia massima di intervento I dn = 0,5 A o 25 provvisti di rilevazione continua dell’isolamento. 6.4 Cavi Si definisce cavo l’insieme dei conduttori, degli isolanti, delle guaine e delle armature di protezione o di schermatura specificamente costruito per convogliare la corrente sia ai fini del trasporto dell’energia che di trasmissione di segnali. I cavi in uso negli impianti elettrici utilizzatori in BT sono caratterizzati fondamentalmente dalla tensione nominale, dal materiale isolante, dalla guaina protettiva, dalla flessibilità, dal numero delle anime e dalla sezione del conduttore di ciascuna anima. La tensione nominale adeguata a tensioni di esercizio di 230/400 V è Uo/U = 300/500 V per cavi a posa fissa. Per sistemi di posa meno impegnativi (monofase 230 V) può essere sufficiente la tensione nominale Uo/U = 300/300 V (Uo valore efficace della tensione tra uno qualsiasi dei conduttori e la terra; U valore efficace della tensione tra due conduttori di un cavo multipolare o di un sistema con cavi unipolari. Per posa fissa in ambienti speciali o per posa interrata occorrono tensioni nominali più elevate (Uo/U = 450/750 V oppure 0,61 kV). La portata di un cavo dipende dalla sezione, dal tipo di conduttore e dall’isolante, ma anche dalla temperatura ambientale e dalle condizioni di posa. Allo scopo, sono predisposte le tabelle che seguono, dedotte dalla Norma CEI-UNEL 3504/1 (fascicolo 3516). Che permettono di calcolare, in determinate condizioni di posa e ambientali: la corrente massima Iz che il cavo può sopportare ininterrottamente data la sua sezione S; la sezione minima del cavo, data la corrente massima ammissibile Iz. Iz = I0 . K1 . K2 dove: I0 = portata ordinaria in aria a 30°C K1 = fattore di temperatura K2 = fattore di posa 26 6.5 Telefonia e citofoni La rete telefonica collega i punti di utilizzo con il quadro cablato di permutazioni e successivamente al centralino. Non è prevista la fornitura del quadro di collegamento e permutazione, inizialmente i telefoni saranno collegati direttamente al centralino. I cavi utilizzati per la telefonia e per la rete intranet saranno dello stesso tipo. Le prese RJ45 e le reti saranno cablate per la categoria 5E, i cavi saranno del tipo UTP a 4coppie non schermati. I cavi saranno collegati ad entrambi i lati alle rispettive spine. Per gli impianti di comunicazione audio deve essere utilizzato un sistema con apparecchiature che per soluzioni tecniche, estetica e funzionalità, siano in grado di soddisfare tutte le diverse esigenze installative richieste dal mercato, sia in termine di dimensioni che di prestazioni. Il sistema deve quindi comprendere una serie di derivati interni, come citofoni, telefoni, e posti esterni, costituiti da pulsantiere di chiamata e gruppi fonici, in grado di risolvere le esigenze di chiamata e conversazione di complessi edilizi abitativi provvisti di uno o più ingressi principali e secondari. Il centralino telefonico deve avere almeno due ingressi e 40 interni, deve essere compatibile con la scheda di controllo dei citofoni, non interferire con i segnali di eventuali modem connessi, permettere la conversazione interna ed esterna ed il “passaggio” delle telefonate da un telefono all’altro. Il centralino deve avere un servizio “notte” ed uno “diurno” con modalità di selezione dei telefoni programmabile ed essere compatibile con tutti i servizi forniti degli enti telefonici. Sulle linee telefoniche esterne deve essere prevista una protezione con scaricatori adeguati. Il centralino telefonico deve essere inoltre facilmente programmabile, avere la possibilità di interdire o limitare le chiamate di ogni telefono, contabilizzare le telefonate in uscita da ciascuna linea. Dovranno essere forniti anche i telefoni da installare (uno per linea). Tutti i componenti dell’impianto di comunicazione audio devono essere alimentati con tensioni SELV e costruiti in modo che sia possibile integrare, in un unico sistema, le funzioni di citofonia, videocitofonia, telefonia e intercomunicazione. I posti esterni devono avere il grado di protezione IP54, adatti all’incasso nella parete o in appositi contenitori metallici esterni. Devono inoltre essere costituiti da elementi di funzione, come pulsantiere, gruppi fonici, essere previsti appositi frontali di copertura, disporre di pulsantiere tradizionali con targa portanome e di pulsantiere a tastiera. 27 7 Verifiche e consegna degli impianti l’Amministrazione appaltante ha la facoltà di prendere in consegna gli impianti, anche se il collaudo definitivo degli stessi non ha ancora avuto luogo. In tal caso però, la presa in consegna degli impianti da parte dell’Amministrazione appaltante dovrà essere preceduta da una verifica iniziale degli stessi, che abbia avuto esito favorevole. Anche qualora l’Amministrazione appaltante non intenda valersi della facoltà di prendere in consegna gli impianti ultimati prima del collaudo (verifiche) definitivo, può disporre affinchè, dopo il rilascio delle dichiarazioni di conformità dei lavori, si proceda alla verifica iniziale degli impianti. E’ pure facoltà della ditta appaltatrice di chiedere che, nelle medesime circostanze, la verifica iniziale degli impianti abbia luogo. 7.1 Verifiche La verifica accerterà che gli impianti siano in condizione di poter funzionare normalmente, che siano state rispettate le norme CEI 64-8, e che siano rispondenti al progetto ed in particolare dovrà controllare: a) esame a vista: dovrà accertare che i componenti elettrici siano: - conformi alle prescrizioni di sicurezza e progettuali; - scelti e messi in opera correttamente; - non danneggiati in modo visibile; b) prove: - continuità dei conduttori di protezione e equipotenziali; - misura della resistenza di terra; - verifica del funzionamento dei dispositivi di protezione a corrente differenziale; - misura della resistenza d’isolamento; - prove di funzionalità. 28 Dopo l’ultimazione dei lavori l’impresa installatrice rilascerà la relativa dichiarazione di conformità sulla base della Legge 46/90 . Insieme alla precitata documentazione l’installatore deve fornire i manuali d’uso e manutenzione dell’impianto e degli apparecchi. SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: 15.03.2017 Redattore: Cristian Ratto SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Indice SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO Copertina progetto Indice Disano Illuminazione SpA 1848 LED CLD CELL 1848 Riquadro LED Scheda tecnica apparecchio Fosnova srl PanelTech R2 4000k_plaf CLD CELL PanelTech R2 - UGR<19 ... Scheda tecnica apparecchio Locale 1 Riepilogo Lista pezzi lampade Lampade (planimetria) Lampade (lista coordinate) Superfici di calcolo (lista coordinate) Superfici di calcolo (panoramica risultati) Rendering 3D Rendering colori sfalsati Superfici locale Superficie di calcolo 1 Grafica dei valori (E, perpendicolare) Superficie di calcolo 2 Grafica dei valori (E, perpendicolare) Superficie di calcolo 3 Grafica dei valori (E, perpendicolare) Superficie di calcolo 4 Grafica dei valori (E, perpendicolare) Superficie di calcolo 5 Grafica dei valori (E, perpendicolare) Superficie di calcolo 6 Grafica dei valori (E, perpendicolare) Locale 1 - VERSIONE 2 Riepilogo Lista pezzi lampade Lampade (planimetria) Lampade (lista coordinate) Superfici di calcolo (lista coordinate) Superfici di calcolo (panoramica risultati) Rendering 3D Rendering colori sfalsati Superfici locale Superficie di calcolo 1 Grafica dei valori (E, perpendicolare) Superficie di calcolo 2 Grafica dei valori (E, perpendicolare) Superficie di calcolo 3 Grafica dei valori (E, perpendicolare) Superficie di calcolo 4 Grafica dei valori (E, perpendicolare) Superficie di calcolo 5 Grafica dei valori (E, perpendicolare) Superficie di calcolo 6 Grafica dei valori (E, perpendicolare) 1 2 3 4 5 6 7 8 11 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 28 30 31 32 33 34 35 36 37 38 Pagina 2 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Disano Illuminazione SpA 1848 LED CLD CELL 1848 Riquadro LED / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 47 79 96 100 100 Emissione luminosa 1: Pagina 3 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Fosnova srl PanelTech R2 4000k_plaf CLD CELL PanelTech R2 - UGR<19 - Plafone / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 65 91 98 100 101 Emissione luminosa 1: Pagina 4 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Riepilogo Altezza locale: 2.900 m, Fattore di manutenzione: 0.90 Superficie Superficie utile Pavimento Soffitti (31) Pareti (230) Superficie utile: Altezza: Reticolo: Zona margine: Valori in Lux, Scala 1:366 [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em / 20 70 50 231 203 46 100 0.80 0.99 0.71 0.67 675 570 762 829 0.003 0.005 / / 0.850 m 128 x 128 Punti 0.000 m Distinta lampade No. Pezzo 1 6 2 63 Denominazione (Fattore di correzione) (Lampada) [lm] (Lampadine) [lm] P [W] 1815 1815 17.3 3050 3050 31.9 Disano Illuminazione SpA 1848 LED CLD CELL 1848 Riquadro LED (1.000) Fosnova srl PanelTech R2 4000k_plaf CLD CELL PanelTech R2 - UGR<19 Plafone (1.000) Totale: 203027 Totale: 203040 2113.5 Potenza allacciata specifica: 3.15 W/m² = 1.37 W/m²/100 lx (Base: 670.11 m²) Pagina 5 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Lista pezzi lampade 6 Pezzo Disano Illuminazione SpA 1848 LED CLD CELL 1848 Riquadro LED Articolo No.: 1848 LED CLD CELL Flusso luminoso (Lampada): 1815 lm Flusso luminoso (Lampadine): 1815 lm Potenza lampade: 17.3 W Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 47 79 96 100 100 Dotazione: 1 x Led1848 (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. 63 Pezzo Fosnova srl PanelTech R2 4000k_plaf CLD CELL Per un'immagine della PanelTech R2 - UGR<19 - Plafone lampada consultare il Articolo No.: PanelTech R2 4000k_plaf CLD nostro catalogo CELL lampade. Flusso luminoso (Lampada): 3050 lm Flusso luminoso (Lampadine): 3050 lm Potenza lampade: 31.9 W Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 65 91 98 100 101 Dotazione: 1 x Led/pltB 4000 (Fattore di correzione 1.000). Pagina 6 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Lampade (planimetria) Scala 1 : 344 Distinta lampade No. Pezzo 1 2 6 63 Denominazione Disano Illuminazione SpA 1848 LED CLD CELL 1848 Riquadro LED Fosnova srl PanelTech R2 4000k_plaf CLD CELL PanelTech R2 - UGR<19 - Plafone Pagina 7 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Lampade (lista coordinate) Disano Illuminazione SpA 1848 LED CLD CELL 1848 Riquadro LED 1815 lm, 17.3 W, 1 x 1 x Led1848 (Fattore di correzione 1.000). No. 1 2 3 4 5 6 X 17.015 17.015 17.022 1.677 1.673 14.339 Posizione [m] Y 28.266 29.366 27.166 13.960 14.060 24.700 Z 2.400 2.400 2.400 2.400 2.400 2.400 X 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 Rotazione [°] Y -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 90.0 90.0 Z -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 Pagina 8 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Lampade (lista coordinate) Fosnova srl PanelTech R2 4000k_plaf CLD CELL PanelTech R2 - UGR<19 - Plafone 3050 lm, 31.9 W, 1 x 1 x Led/pltB 4000 (Fattore di correzione 1.000). No. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 X 5.398 7.631 5.384 7.616 10.907 10.893 13.800 13.200 5.059 8.416 11.944 20.063 24.012 24.027 20.078 16.152 15.217 11.944 8.416 5.059 5.276 5.688 9.280 9.280 9.280 5.688 1.375 12.951 Posizione [m] Y 28.057 28.057 26.344 26.344 28.056 26.344 28.050 26.200 23.800 23.800 23.800 23.800 23.800 21.317 21.317 21.317 23.292 21.317 21.317 21.317 19.049 16.363 18.319 16.363 14.426 14.426 18.487 18.319 Z 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 X 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 Rotazione [°] Y 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 Z -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 0.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 Pagina 9 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Lampade (lista coordinate) No. 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 X 16.473 16.473 16.473 12.951 12.951 20.285 20.285 20.285 23.855 23.855 23.855 27.345 27.345 27.345 29.759 29.759 29.759 32.187 32.187 32.187 34.536 34.536 34.536 27.393 27.407 32.593 32.607 3.243 1.810 3.185 37.506 37.506 34.535 15.511 16.511 Posizione [m] Y 18.319 16.363 14.426 14.426 16.286 18.242 16.286 14.349 18.247 16.291 14.353 18.247 16.291 14.353 18.247 16.291 14.353 18.247 16.291 14.353 18.247 16.291 14.353 23.642 21.158 23.642 21.158 17.653 16.249 13.990 11.345 8.850 10.200 27.816 25.303 Z 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.700 2.700 2.700 2.700 2.900 2.900 2.900 2.700 2.700 2.900 2.900 2.900 X 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 Rotazione [°] Y 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 Z -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -90.0 0.0 -90.0 Pagina 10 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Superfici di calcolo (lista coordinate) Scala 1 : 344 Elenco superfici di calcolo No. 1 2 3 4 Denominazione Superficie di calcolo 1 Superficie di calcolo 2 Superficie di calcolo 3 Superficie di calcolo 4 Posizione [m] Y X 27.065 16.235 14.687 16.350 6.471 27.031 10.803 27.000 Z 0.850 0.850 0.850 0.850 Dimensioni [m] L P 17.081 6.374 6.497 6.300 4.574 4.266 2.971 4.200 Rotazione [°] X Y Z 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 Pagina 11 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Superfici di calcolo (lista coordinate) Elenco superfici di calcolo No. 5 6 Denominazione Superficie di calcolo 5 Superficie di calcolo 6 Posizione [m] X Y Z 14.868 22.322 0.200 37.427 10.050 0.850 Dimensioni [m] L P 20.937 4.162 1.456 4.700 Rotazione [°] X Y Z 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 Pagina 12 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Superfici di calcolo (panoramica risultati) Scala 1 : 344 Elenco superfici di calcolo No. 1 2 3 4 5 6 Denominazione Superficie di calcolo 1 Superficie di calcolo 2 Superficie di calcolo 3 Superficie di calcolo 4 Superficie di calcolo 5 Superficie di calcolo 6 Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em Emin / Emax 21 x 9 423 166 653 0.392 0.254 perpendicolare 9x9 347 186 532 0.536 0.349 perpendicolare 9x9 434 199 643 0.459 0.310 perpendicolare 7x9 321 128 551 0.400 0.233 perpendicolare 33 x 7 282 149 407 0.527 0.365 perpendicolare 3x9 332 225 387 0.677 0.581 Tipo Reticolo perpendicolare Riepilogo dei risultati Tipo perpendicolare Numero 6 Medio [lx] 361 Min [lx] 128 Max [lx] 653 Emin / Em 0.36 Emin / Emax 0.20 Pagina 13 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Rendering 3D Pagina 14 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Rendering colori sfalsati Pagina 15 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Superficie di calcolo 1 / Grafica dei valori (E, perpendicolare) Valori in Lux, Scala 1 : 123 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (18.524 m, 13.049 m, 0.850 m) Reticolo: 21 x 9 Punti Em [lx] 423 Emin [lx] 166 Emax [lx] 653 Emin / Em 0.392 Emin / Emax 0.254 Pagina 16 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Superficie di calcolo 2 / Grafica dei valori (E, perpendicolare) Valori in Lux, Scala 1 : 50 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (11.439 m, 13.200 m, 0.850 m) Reticolo: 9 x 9 Punti Em [lx] 347 Emin [lx] 186 Emax [lx] 532 Emin / Em 0.536 Emin / Emax 0.349 Pagina 17 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Superficie di calcolo 3 / Grafica dei valori (E, perpendicolare) Valori in Lux, Scala 1 : 34 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (4.184 m, 24.898 m, 0.850 m) Reticolo: 9 x 9 Punti Em [lx] 434 Emin [lx] 199 Emax [lx] 643 Emin / Em 0.459 Emin / Emax 0.310 Pagina 18 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Superficie di calcolo 4 / Grafica dei valori (E, perpendicolare) Valori in Lux, Scala 1 : 33 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (9.317 m, 24.900 m, 0.850 m) Reticolo: 7 x 9 Punti Em [lx] 321 Emin [lx] 128 Emax [lx] 551 Emin / Em 0.400 Emin / Emax 0.233 Pagina 19 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Superficie di calcolo 5 / Grafica dei valori (E, perpendicolare) Valori in Lux, Scala 1 : 150 Impossibile visualizzare tutti i valori calcolati. Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (4.400 m, 20.241 m, 0.200 m) Reticolo: 33 x 7 Punti Em [lx] 282 Emin [lx] 149 Emax [lx] 407 Emin / Em 0.527 Emin / Emax 0.365 Pagina 20 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 / Superficie di calcolo 6 / Grafica dei valori (E, perpendicolare) Valori in Lux, Scala 1 : 37 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (36.699 m, 7.700 m, 0.850 m) Reticolo: 3 x 9 Punti Em [lx] 332 Emin [lx] 225 Emax [lx] 387 Emin / Em 0.677 Emin / Emax 0.581 Pagina 21 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Riepilogo Altezza locale: 2.900 m, Fattore di manutenzione: 0.90 Superficie Superficie utile Pavimento Soffitti (31) Pareti (230) Superficie utile: Altezza: Reticolo: Zona margine: Valori in Lux, Scala 1:366 [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em / 20 70 50 227 199 44 99 0.80 0.99 0.71 0.66 626 461 762 828 0.004 0.005 / / 0.850 m 128 x 128 Punti 0.000 m Distinta lampade No. Pezzo 1 6 2 62 Denominazione (Fattore di correzione) (Lampada) [lm] (Lampadine) [lm] P [W] 1815 1815 17.3 3050 3050 31.9 Disano Illuminazione SpA 1848 LED CLD CELL 1848 Riquadro LED (1.000) Fosnova srl PanelTech R2 4000k_plaf CLD CELL PanelTech R2 - UGR<19 Plafone (1.000) Totale: 199978 Totale: 199990 2081.6 Potenza allacciata specifica: 3.11 W/m² = 1.37 W/m²/100 lx (Base: 670.11 m²) Pagina 22 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Lista pezzi lampade 6 Pezzo Disano Illuminazione SpA 1848 LED CLD CELL 1848 Riquadro LED Articolo No.: 1848 LED CLD CELL Flusso luminoso (Lampada): 1815 lm Flusso luminoso (Lampadine): 1815 lm Potenza lampade: 17.3 W Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 47 79 96 100 100 Dotazione: 1 x Led1848 (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. 62 Pezzo Fosnova srl PanelTech R2 4000k_plaf CLD CELL Per un'immagine della PanelTech R2 - UGR<19 - Plafone lampada consultare il Articolo No.: PanelTech R2 4000k_plaf CLD nostro catalogo CELL lampade. Flusso luminoso (Lampada): 3050 lm Flusso luminoso (Lampadine): 3050 lm Potenza lampade: 31.9 W Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 65 91 98 100 101 Dotazione: 1 x Led/pltB 4000 (Fattore di correzione 1.000). Pagina 23 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Lampade (planimetria) Scala 1 : 344 Distinta lampade No. Pezzo 1 2 6 62 Denominazione Disano Illuminazione SpA 1848 LED CLD CELL 1848 Riquadro LED Fosnova srl PanelTech R2 4000k_plaf CLD CELL PanelTech R2 - UGR<19 - Plafone Pagina 24 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Lampade (lista coordinate) Disano Illuminazione SpA 1848 LED CLD CELL 1848 Riquadro LED 1815 lm, 17.3 W, 1 x 1 x Led1848 (Fattore di correzione 1.000). No. 1 2 3 4 5 6 X 17.015 17.015 17.022 1.677 1.673 14.339 Posizione [m] Y 28.266 29.366 27.166 13.960 14.060 24.700 Z 2.400 2.400 2.400 2.400 2.400 2.400 X 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 Rotazione [°] Y -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 90.0 90.0 Z -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 Pagina 25 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Lampade (lista coordinate) Fosnova srl PanelTech R2 4000k_plaf CLD CELL PanelTech R2 - UGR<19 - Plafone 3050 lm, 31.9 W, 1 x 1 x Led/pltB 4000 (Fattore di correzione 1.000). No. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 X 5.398 7.631 5.384 7.616 10.907 10.893 13.800 13.200 5.059 5.059 5.276 5.688 9.280 9.280 9.280 5.688 1.375 12.951 16.473 16.473 16.473 12.951 12.951 20.285 20.285 20.285 23.855 23.855 Posizione [m] Y 28.357 28.357 25.992 25.992 28.056 26.344 28.050 26.200 23.351 21.317 19.049 16.363 18.319 16.363 14.426 14.426 18.487 18.319 18.319 16.363 14.426 14.426 16.286 18.242 16.286 14.349 18.247 16.291 Z 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.700 2.700 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 X 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 Rotazione [°] Y 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 Z -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 0.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 Pagina 26 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Lampade (lista coordinate) No. 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 X 23.855 27.345 27.345 27.345 30.936 30.936 30.936 34.536 34.536 34.536 27.393 27.407 32.593 32.607 3.243 1.810 3.185 37.506 37.506 34.535 15.511 16.511 8.231 8.231 11.403 11.403 14.575 14.575 17.747 17.747 20.919 20.919 24.091 24.091 Posizione [m] Y 14.353 18.247 16.291 14.353 18.247 16.291 14.353 18.247 16.291 14.353 23.642 21.158 23.642 21.158 17.653 16.249 13.990 11.345 8.850 10.200 27.816 25.303 23.351 21.317 23.351 21.317 23.351 21.317 23.351 21.317 23.351 21.317 23.351 21.317 Z 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.900 2.700 2.700 2.700 2.700 2.900 2.900 2.900 2.700 2.700 2.900 2.900 2.900 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 2.700 X 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 Rotazione [°] Y 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 Z -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -90.0 0.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 -90.0 Pagina 27 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Superfici di calcolo (lista coordinate) Scala 1 : 344 Elenco superfici di calcolo No. 1 2 3 4 Denominazione Superficie di calcolo 1 Superficie di calcolo 2 Superficie di calcolo 3 Superficie di calcolo 4 Posizione [m] Y X 27.065 16.235 14.687 16.350 6.471 27.031 10.803 27.000 Z 0.850 0.850 0.850 0.850 Dimensioni [m] L P 17.081 6.374 6.497 6.300 4.574 4.266 2.971 4.200 Rotazione [°] X Y Z 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 Pagina 28 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Superfici di calcolo (lista coordinate) Elenco superfici di calcolo No. 5 6 Denominazione Superficie di calcolo 5 Superficie di calcolo 6 Posizione [m] X Y Z 14.868 22.322 0.200 37.427 10.050 0.850 Dimensioni [m] L P 20.937 4.162 1.456 4.700 Rotazione [°] X Y Z 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 Pagina 29 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Superfici di calcolo (panoramica risultati) Scala 1 : 344 Elenco superfici di calcolo No. 1 2 3 4 5 6 Denominazione Superficie di calcolo 1 Superficie di calcolo 2 Superficie di calcolo 3 Superficie di calcolo 4 Superficie di calcolo 5 Superficie di calcolo 6 Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em Emin / Emax 21 x 9 349 164 555 0.470 0.296 perpendicolare 9x9 347 186 532 0.536 0.350 perpendicolare 9x9 408 247 544 0.606 0.454 perpendicolare 7x9 322 143 550 0.443 0.259 perpendicolare 33 x 7 343 211 451 0.616 0.467 perpendicolare 3x9 332 224 387 0.675 0.578 Tipo Reticolo perpendicolare Riepilogo dei risultati Tipo perpendicolare Numero 6 Medio [lx] 349 Min [lx] 143 Max [lx] 555 Emin / Em 0.41 Emin / Emax 0.26 Pagina 30 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Rendering 3D Pagina 31 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Rendering colori sfalsati Pagina 32 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Superficie di calcolo 1 / Grafica dei valori (E, perpendicolare) Valori in Lux, Scala 1 : 123 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (18.524 m, 13.049 m, 0.850 m) Reticolo: 21 x 9 Punti Em [lx] 349 Emin [lx] 164 Emax [lx] 555 Emin / Em 0.470 Emin / Emax 0.296 Pagina 33 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Superficie di calcolo 2 / Grafica dei valori (E, perpendicolare) Valori in Lux, Scala 1 : 50 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (11.439 m, 13.200 m, 0.850 m) Reticolo: 9 x 9 Punti Em [lx] 347 Emin [lx] 186 Emax [lx] 532 Emin / Em 0.536 Emin / Emax 0.350 Pagina 34 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Superficie di calcolo 3 / Grafica dei valori (E, perpendicolare) Valori in Lux, Scala 1 : 34 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (4.184 m, 24.898 m, 0.850 m) Reticolo: 9 x 9 Punti Em [lx] 408 Emin [lx] 247 Emax [lx] 544 Emin / Em 0.606 Emin / Emax 0.454 Pagina 35 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Superficie di calcolo 4 / Grafica dei valori (E, perpendicolare) Valori in Lux, Scala 1 : 33 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (9.317 m, 24.900 m, 0.850 m) Reticolo: 7 x 9 Punti Em [lx] 322 Emin [lx] 143 Emax [lx] 550 Emin / Em 0.443 Emin / Emax 0.259 Pagina 36 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Superficie di calcolo 5 / Grafica dei valori (E, perpendicolare) Valori in Lux, Scala 1 : 150 Impossibile visualizzare tutti i valori calcolati. Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (4.400 m, 20.241 m, 0.200 m) Reticolo: 33 x 7 Punti Em [lx] 343 Emin [lx] 211 Emax [lx] 451 Emin / Em 0.616 Emin / Emax 0.467 Pagina 37 SCUOLA SUPERIORE "MATTEI" - RHO 15.03.2017 Agenzia Lombardia DISANO ILLUMINAZIONE Viale Lombardia, 129 - Rozzano MI Redattore Cristian Ratto Telefono 02-4406867 Fax e-Mail [email protected] Locale 1 - VERSIONE 2 / Superficie di calcolo 6 / Grafica dei valori (E, perpendicolare) Valori in Lux, Scala 1 : 37 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (36.699 m, 7.700 m, 0.850 m) Reticolo: 3 x 9 Punti Em [lx] 332 Emin [lx] 224 Emax [lx] 387 Emin / Em 0.675 Emin / Emax 0.578 Pagina 38