SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
REGIONE PIEMONTE
Azienda Sanitaria Locale 3
Cso.
Cso. Svizzera, 164 – 10149 TORINO – Telef.
Telef. 011/4393111
Codice Fiscale 03127980013
UOa Prevenzione Rischio Infettivo A.S.L. 3
Disinfezione e sterilizzazione in
ospedale
(ICI Bonfanti M., ICI Fanton C.)
RACCOMANDAZIONI CIRCA LA DISINFEZIONE
Vi sono insufficienti dati per giustificare la raccomandazione di
disinfettare routinariamente le superfici nei presidi sanitari, eccetto aree
di stretto isolamento.
Firmato da 40 scienziati in infection control dal Mondo, Am J Infect Control,
2002;30:318-319.
INEFFICACI
Nebulizzazione di disinfettanti
Utilizzo di soluzioni acquose disinfettanti a base di ammonio quaternario
per la disinfezione di cute e attrezzature
EFFICACIA NON DIMOSTRATA
Disinfezione giornaliera del meato urinario
I disinfettanti non vanno usati in modo indiscriminato. Essi vengono impiegati
spesso dove non sono necessari, mentre altrettanto spesso non lo sono dove
possono essere utili.
(Principles and practice of disinfection, preservation and sterilization, Russell, Hugo, Ayliffe
1999)
L’utilizzo di antisettici e disinfettanti è
un reale problema per l’ASL 3?
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
REGIONE PIEMONTE
Azienda Sanitaria Locale 3
Cso. Svizzera, 164 – 10149 TORINO – Telef. 011/4393111
Codice Fiscale 03127980013
COMITATO INFEZIONI OSPEDALIERE A.S.L. 3
Iodopovidone
Clorossidante elettrolitico
Polifenoli
Clorexidina
Acqua Ossigenata
GUIDA ALL’IMPIEGO DELLE SOLUZIONI ANTISETTICHE
E DISINFETTANTI
A cura di: Dott. A. Lombardi, Dott. G. Cinirella, ICI D. Ballardini
Novembre 2000
Frequenza di applicazione nelle UU.OO di alcune raccomandazioni
inerenti la DISINFEZIONE
Giugno 2005
Indagine condotta su 18 reparti – ASL 3
Criterio
Standard %
% Rilevata
Scarto %
Presenza protocollo
100
Dato omesso
Dato omesso
Corretta conservazione dei
disinfettanti/antisettici
100
Dato omesso
Dato omesso
Gestione adeguata di
antisettici/disinfettanti
/non contaminati
100
Dato omesso
Dato omesso
Corretto utilizzo dei
disinfettanti/antisettici (ad
hoc, diluizione/stabilità)
100
Dato omesso
Dato omesso
Frequenza di applicazione nelle UU.OO di alcune raccomandazioni
inerenti la STERILIZZAZIONE
Giugno 2005
Indagine condotta su 18 reparti
Criterio
Standard %
% Rilevata
Scarto %
Presenza protocollo
100
Dato omesso
Dato omesso
Corretta conservazione
spaziale del materiale
sterilizzato
100
Dato omesso
Dato omesso
Materiale non scaduto,
integro, ecc.
100
Dato omesso
Dato omesso
Corretto preparazione del
materiale
(DECONTAMINAZIONE)
100
Dato omesso
Dato omesso
E’ un reale problema !!!!!!
I disinfettanti non vanno usati in modo indiscriminato. Essi vengono impiegati
spesso dove non sono necessari, mentre altrettanto spesso non lo sono dove
possono essere utili.
(Principles and practice of disinfection, preservation and sterilization, Russell, Hugo,
Ayliffe 1999)
Disinfettante:
Prodotto
che
permette,
su
superfici
inerti
contaminate,
momentaneamente, di eliminare o uccidere microrganismi e/o
Non
di
uccidere
inattivare
virus
indesiderabili,
in
funzione
di
obiettivi
prefissati
necessariamente
tutti
deve
microrganismi:
ma deve essere in grado di
ridurli ad un livello tale che
non sia pericoloso per la salute
Antisettico:
Prodotto
che
permette,
a
livello
di
tessuti
viventi,
momentaneamente, con limiti di tolleranza relativi, di eliminare
o uccidere microrganismi e/o di inattivare virus indesiderabili,
in funzione di obiettivi prefissati
e per gli oggetti
ASEPSI:
Insieme delle misure atte ad impedire ogni apporto esogeno di
microrganismi
STERILIZZAZIONE:
Totale rimozione o distruzione di tutte le forme di microrganismi
viventi e dei virus.
Pochi disinfettanti chimici sono in grado di ottenere
la sterilità ed in genere richiedono tempi molto
lunghi
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
1. Tutti i prodotti usati in disinfezione sono Presidi Medico Chirurgici
(PCM), 1986
PRESIDI CHIMICI DI CLASSE I
Disinfettanti destinati ad essere usati su uomo ed animale
PRESIDI CHIMICI DI CLASSE II
Disinfettanti destinati ad essere usati su oggetti ed ambienti
2. Tutti i prodotti usati in disinfezione ad uso esterno per il trattamento
di lesioni cutanee o destinati a venire a contatto con mucose, devono
essere registrati come specialità medicinali, 1991
ALCUNI PROBLEMI CONNESSI ALL’USO DEI DISINFETTANTI
Ne esiste un gran numero
Si adoperano quando non necessari
Spesso non sono adatti agli usi ospedalieri
Vengono mal diluiti
Gli oggetti e gli strumenti sono sempre più complessi
Non sono valutati i rischi di HIV ed HBV
Mancano strategie d’uso corretto
ALTRI PROBLEMI CONNESSI ALL’USO DEI DISINFETTANTI
Livelli di disinfezione necessari
Riuso dei dispositivi medici e delle attrezzature sanitarie
Sterilizzazione a freddo (basse temperature)
Antisepsi della cute e lavaggio delle mani
Effetti corrosivi dei disinfettanti
Smaltimento dei disinfettanti e dei loro residui
Evoluzione della normativa Nazionale ed Internazionale
Resistenze ai disinfettanti
Nuove esigenze di disinfezione (HIV, Epatiti, MRSA, prioni, ecc..)
Nuove esigenze tecniche (endoscopie, laparoscopie, ecc..)
IN OSPEDALE CI SONO ALMENO QUATTRO PRINCIPALI USI
DI DISINFETTANTI ED ANTISETTICI
1. PER L’IGIENE ALIMENTARE (ES. CLORODERIVATI)
2. PER LA PULIZIA DI SUPERFICI (ES. IPOCLORITI, POLIFENOLI, ALCOLI,
OSSIDANTI)
3. PER LE SUPERFICI ED OGGETTI CONTAMINATI (ES. IPOCLORITI, POLIFENOLI,
GLUTARALDEIDE)
4. PER LA CUTE E LE MEMBRANE MUCOSE (ES. CLORODERIVATI, IODOFORI,
CLOREXIDINE)
AGENTI FISICI
FILTRAZIONE
CALORE
RADIAZIONI
DISINFEZIONE
DISINFEZIONE
AGENTI NATURALI LUCE
ESSICCAMENTO
TEMPERATURA
CONCORRENZA VITALE
DILUIZIONE
AGENTI CHIMICI
INORGANICI
ORGANICI
ANTISETTICI E DISINFETTANTI NELLA FARMACOPEA UFFICIALE ITALIANA
ACIDO ACETICO DILUITO
CETRIMIDE
IODIO
ACIDO BORICO
CLOREXIDINA DIACETATO
IODIOFORMIO
ACIDO SALICILICO
ALCOOL ETILICO
ALCOOL ISOPROPILICO
ARGENTO NITRATO
ARGENTO PROTEINATO
BENZALCONIO CLORURO
CALCIO IDROSSIDO
CETILPIRIDINIO
CLORURO
CLOREXIDINA CLORIDRATO
CLOREXIDINA
DIGLUCONATO
SOLUZIONE
FENILMERCURIO
NITRATO
D’IDROGENO
30%
POTASSIO PERGAMANATO
POVIDONE IODIO
FENOLO
35%
PEROSSIDO
PEROSSIDO D’IDROGENO 3%
(CONSERVANTE)
FORMALDEIDE
MERBROMINA
SODIO METILMERCURO TIOSOLUZIONE
SALICILATO (MERTIOLATO)
CRITERI ORIENTATIVI NELLA SCELTA DEL PRODOTTO DA
USARE
COME DECIDO?
1. In base alla destinazione o all’uso compiuto con l’oggetto
2.
In
base
alla
popolazione
microbica
contaminare il substrato
3. In base al livello di attività dei disinfettanti
che
ipotizzo
1. In base alla destinazione o all’uso
compiuto con l’oggetto
1. TIPOLOGIA DI ARTICOLI, LIVELLI DI RISCHIO, RIDUZIONE MICROBICA
RICHIESTA
TIPOLOGIA
ARTICOLI
DEGLI
ARTICOLI CRITICI:
„ Per specifica natura
„ Per
indicazione
d’impiego
„ Tipologia del paziente
OGGETTI
RISCHIO
INFETTIVO
RIDUZIONE
MICROBICA
RICHIESTA
Aghi scalpelli, forcipi,
cateteri cardiaci,
Tutti i microrganismi
materiale impiantabile,
ELEVATO
comprese
le spore
STERILIZZAZIONE
O,DISINFEZIONE DI ALTO
LIVELLO
laparoscopi
, artroscopi
ecc.
Articoli critici perché
contaminati
ELEVATO
INTERMEDIO
ARTICOLI
SEMICRITICI:
„Per
indicazione
d’impiego
„ Tipologia del paziente
Gastroscopi,
tubi
endotracheali,
circuiti
Tutti i microrganismi ad
aspiratori,
INTERMEDIO
STERILIZZAZIONE
O
ALTA
DISINFEZIONE
eccezione delle spore
respiratori, speculum,
cateteri
vescicali,
cistoscopi, ecc..
ARTICOLI
CRITICI:
I microrganismi
contaminanti
Maschere
facciali,
steatoscopi,
elettrodi
Almeno Stafilococco
NON
BASSO
riutilizzabili,
aureo e Pseudomonas
uso
termometri
DETERSIONEper
O DISINFEZIONE
DI LIVELLO MEDIO BASSO
esterno, ecc.
2. In base alla popolazione microbica che
ipotizzo contaminare il substrato
2. ORDINE CRESCENTE DI RESISTENZA DEI MICRORGANISMI AI
DISINFETTANTI CHIMICI
SPORE
MICOBATTERI
VIRUS
(SENZA RIVESTIMENTO
LIPIDICO)
FUNGHI
BATTERI VEGETATIVI
VIRUS (CON RIVESTIMENTO LIPIDICO)
3. In base al livello di attività dei
disinfettanti
3. Livello di attività dei disinfettanti
LIVELLO DI ATTIVITA’
ALTO LIVELLO
Aldeide glutarica 2%
Acido peracetico <1%
Derivati del cloro > 1000 ppm
CAMPO D’AZIONE
TEMPO D’AZIONE
Spore,
Virus,
Funghi,
Batteri
(compreso
Il
Micobatterio )
>20 ‘
10’
>20 ‘
LIVELLO INTERMEDIO
Aldeide glutarica 2%
Derivati del cloro 1000 ppm
Alcool 70°
Polifenoli detergenti
Iodofori
Virus, Funghi, Batteri in
fase vegetativa (compreso
il Micobatterio )
LIVELLO BASSO
Derivati del cloro > 100 ppm
Sali di ammonio quaternario in
soluzione acquosa
Polifenoli (alcune formulazioni)
Iodofori (alcune formulazioni)
Batteri in fase vegetativa,
alcuni Virus e
Funghi,
(escluso il Micobatterio )
>10’
L’EFFICACIA DELLA DISINFEZIONE DIPENDE DA:
Concentrazione
− Stabilità della preparazione
− Tempo di contatto
−
Fattori inerenti il disinfettante
−
Ambiente o materiale da trattare
−
−
−
Popolazione
distruggere
microbica
da
Temperatura
pH
Caratteristiche del materiale
Modalità di contatto
Caratteristiche delle singole specie
− Entità della flora microbica
− Resistenza ai singoli disinfettanti
−
REQUISITI DEL PRODOTTO IDEALE
• ampia ed elevata attività battericida
• rapidità d’azione
• azione prolungata nel tempo
• stabilità nel tempo, in ogni condizione ambientale
• potere di penetrazione
• buona tollerabilità
• compatibilità con i vari materiali
• caratteri organolettici gradevoli
• costo non elevato
Requisiti nei confronti di:
Popolazione
inquinante
persone
substrato
gestione
efficacia
innocuità
compatibilità
Costo, ecc.
Presept
Bionil
1. Agenti ossidanti:
• Acido peracetico
• Perossido di idrogeno
• Biossido di cloro
4. Alogeno derivati:
• Composti del cloro
•
•
•
•
•
Nadcc
Cloramina T
Iodio e iodofori
Tintura di lugol Betadine
Tintura di Iodio Braunol
Alcune ”famiglie”
• Ecc.
Principi attivi
5. Biguanidi
• Clorexidine
2. Alcoli:
• Alcool etilico
• Alcool isopropilico
• Ecc.
Nomi commerciali
Hibiscrub
Neoxinal
Baxidin
6. Derivati fenolici
3. Aldeidi:
• Formaldeide
• Glutaraldeide
• Ortoftaldeide (OPA)
Cidex
Diba
•
•
•
•
Esoclorafene
Fenolo
Polifenoli
Triclosan
Fenplus HWP
7. Agenti tensioattivi cationici
• Sali di ammonio quaternario
Bialcol, Citrosil
Identificata la necessità d’uso
• Lo stato fisico
E’ NECESSARIO CONOSCERE
PER OGNI PRODOTTO:
• La solubilità
• L’azione antibatterica
• La pericolosità
• La tossicità
• La tollerabilità
• Lo smaltimento
Antisettico ad uso esterno e su cute lesa
Ottimo potere detergente
Utilizzo anche su strumenti
Attivo su:
„
Gram +
„
Gram – (alcuni)
„
Spore ad elevata concentrazione e tempo prolungato
Perossido d’Idrogeno
Prodotto noto per essere dotato di
attività battericida, virucida, fungicida e
sporicida. Limitato l’uso ospedaliero
„
Azione sugli enzimi della cellula
„
Conservare al riparo di luce e calore
„
Composto in grado di liberare ossigeno nascente
„
Blanda azione su batteri (anaerobi) alto potere detergente
Acqua ossigenata al 3%
Antisettici
Disinfettanti
Detergenti
Attivi su:
Gram + e Gram „
„
Funghi
Virus (variabile)
„
Inattivi su:
Spore (lento sporicida)
„
ALCOLI
Liquidi incolori, solubili in acqua, che evaporano a
temperatura ambiente senza lasciare residuo
Coagulano e precipitano le proteine, aumentano la permeabilità della membrana
cellulare
„
„
Elevata volatilità
„
Scarsamente inattivati da acque dure
„
Inattivati da sostanze organiche
„
Attività sinergica con altri disinfettanti
Alcool denaturato = solvente, detergente
Alcool etilico, Alcool isopropilico
Disinfezione ad alto livello di strumenti e di fibre ottiche
Attiva su:
„
Attività massima a pH alcalino su Gram + e
Gram -, bacillo Koch , Virus, Miceti, Spore
Aldeide
Inattiva su:
„
prioni
„
Attività influenzata dalla temperatura
„
Soluzioni acquose con reazione acida
„Scarsa
Liquido limpido, giallino, con Ph
acido ed odore pungente
inattivazione da parte del materiale organico
„
Polimerizzano in dipendenza del pH e temperatura
„
Soluzione Basica se attivata ha una validità di 14 gg.
„
Tossica, irritante e allergenica (necessita di risciacquo)
Cidex, Diba, Glutaster, ecc.
Antisettici
Disinfettanti per oggetti, superfici, acqua
Attivi su:
„
Gram +, Gram „
Virus (per alcuni ad alte concentrazioni)
CLORODERIVATI
Inattivi su:
Spore (ad alte concentrazioni)
„
„
Micobatterio (ad alte concentrazioni)
„
Funghi (moderatamente sensibili)
Allo stato elementare è un gas
estremamente tossico ed irritante; in
soluzione acquosa ha elevato potere
biocida
„
Attaccano la parete cellulare; determinano danno irreversibile sul metabolismo cellulare
„
La presenza di materiale organico ne riduce l’attività
„
Sono instabili (luce e temperatura)
„
L’attività è legata al pH (più attive le soluzioni a ph basso)
„
Sono corrosivi
„
Azione rapida
1% = 10.000 ppm
elettrolitico
Sodio ipoclorito, Clorossidante
(Amuchina Med, Amuchina 10%, Amuchina HD,
Dicloroisocianurato di sodio (Bionil compresse)
Antisettico cutaneo e intraperitoneale
Attivi su:
• Gram +, Gram • Miceti
• Virus
• Spore
IODOFORI
Elemento dotato di ampia reattività e potere biocida;
in soluzione assume colore ambrato indicatore della
attività della soluzione.
• Iodio libero entra attraverso il cell Wall batterico e provoca danno irreversibile alla sintesi
proteica
• Inattivati da materiale organico (attività < del cloro)
• Causano dermatiti irritanti
• Interferiscono con la tiroide (precauzioni in gravidanza e lattanti)
• Corrosivi
• Aumento della temperatura > attività, (non > 40 °C)
• Incompatibili con acqua ossigenata ed acetone
Braunol soluzione, Braunol HP saponoso,
Betadine, EsoJod, ecc.
Antisettico
Disinfettante
Attiva su:
Gram +
Gram – (moderatamente)
Miceti (moderatamente)
Inattiva su:
• Spore
• Virus
• Micobatterio
Clorexidina
Soluzioni incolori, inodori, con sapore
amarognolo
• Denaturazione delle lipoproteine delle membrane batteriche ed aumento della
permeabilità
• Azione residua
• Inattivata parzialmente da materiale organico
•Inattivata da sostanze anioniche, sughero, acqua dura
• Tossicità su SNC, occhio ed orecchio
Hibiscrub, Baxidin, Clorexan incolore,
Farvicett buste, Neoxinal
0,05 buste,
Neoxidina mani
Disinfettanti ambientali e per superfici di laboratorio
Decontaminanti
Attivi su:
„
Gram +, Gram – (alcuni)
„
Funghi
„
Micobatterio (variabile)
Inattivi su:
• Spore
• Virus (variabile)
Derivati Fenolici
Il fenolo, capostipite di questa famiglia non è più
utilizzato come disinfettante; sostituito dai derivati
fenolici con più ampio spettro d’azione e minori effetti
collaterali
Azione sulla parete batterica
„ Tossici, irritanti, possono essere assorbiti da materiali porosi
„ Sono inattivati in modo modesto dal materiale organico
con detergenti cationici - non ionici, associazioni
„ Incompatibili
emulsionanti-detergenti
„ Stabili a temperatura elevata e compatibili con acqua dura
„
con
Fenplus, Fenplus HWP, Colloidale gamma
Antisettici
Disinfettanti per superfici ed attrezzi non critici
Attivi su:
„
Gram +.
„
Gram – (+/-)
Sali di Ammonio quaternario
Inattivi su:
• Spore
• Virus
• Funghi (variabile)
• Micobatteri
Composti con attività detergente, emulsionante e biocida
Azione sulla permeabilità della membrana
„ Azione sinergica con attività aumenta associati ad alcool
„ Inattivati da acque dure, saponi, sostanze organiche
„ Attività limitata per assorbimento su cotone, garze, gomma, plastica,
sughero, ecc
„ Facilità all’inquinamento
„ Basso costo
„
Bialcol,
Disinfezione di arredi e superfici, oggetti
Materiale dell’oggetto (plastica, acciaio, vetro, ecc.)
Tipo di contaminazione (batterica, virale)
Destinazione d’uso dell’oggetto
Baxidin concentrato bustine da 25 ml
Contenitore per la diluizione
Contenitore per l’eventuale immersione
DPI
Diluizione estemporanea 1:10
= 25 ml di prodotto in 2500 ml di H2O potabile
fredda
Tempo di contatto = 30’ oppure
= sfregamento senza risciacquo
Smaltimento del prodotto residuato
Corrisponde a quanto facciamo?
Decontaminazione piccoli strumenti chirurgici
Materiale dell’oggetto (acciaio)
Tipo di contaminazione (batterica, virale)
Destinazione d’uso dell’oggetto
Normativa nazionale e locale
Fenplus HWP, buste monodose da 50 ml
Contenitore per la diluizione
Contenitore per l’eventuale immersione
DPI
Diluizione 1% oppure 0,5%
= 50 ml di prodotto in 5000 ml di H2O potabile
fredda (oppure 50 ml in 10 lt )
Tempo di contatto = 30’
Stabilità del prodotto diluito = 7 gg
Smaltimento del prodotto diluito/usato
Corrisponde a quanto facciamo?
STERILIZZAZIONE
STERILIZZAZIONE:
Totale rimozione o distruzione di tutte le forme di microrganismi
viventi e dei virus.
Operazione che consente di inattivare, in modo duraturo, i
microrganismi veicolati da mezzi inerti contaminati, senza
alterazione definitiva del prodotto.
Processo che conferisce la più grande probabilità
statistica di sterilità
DECONTAMINAZIONE
LAVAGGIO ED ASCIUGATURA
CONFEZIONAMENTO
STERILIZZAZIONE
CONSERVAZIONE
FASI DEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE
–DECONTAMINAZIONE
„
LAVAGGIO ED ASCIUGATURA
„
CONFEZIONAMENTO
„
STERILIZZAZIONE
„
CONSERVAZIONE
DECONTAMINAZIONE:
Primo trattamento da effettuare su oggetti e su materiali sporchi allo scopo
di ridurre la popolazione dei microrganismi e di facilitare la successiva
pulizia; serve anche per proteggere il personale durante la manipolazione
degli strumenti ed a evitare la contaminazione ambientale.
da norme ANFOR
Non è sinonimo di disinfezione; dà un risultato temporaneo, eliminando
microrganismi indesiderati in condizioni prefissate
…. I presidi riutilizzabili devono, dopo l’uso, essere
immediatamente immersi in un disinfettante chimico di
riconosciuta efficacia sull’HIV prima delle operazioni di
smontaggio o pulizia, da effettuare come preparazione alla
sterilizzazione
Decreto Ministeriale 28/09/1990, art. 2
…. I presidi riutilizzabili devono, dopo l’uso, essere immediatamente
immersi in un disinfettante chimico di riconosciuta efficacia sull’HIV
prima delle operazioni di smontaggio o pulizia, da effettuare come
preparazione alla sterilizzazione
Decreto Ministeriale 28/09/1990, art. 2
Disinfettanti attivi contro il virus HIV
Cloroderivati
Alcooli
Aldeidi
Fenoli e suoi derivati
FASI DEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE
DECONTAMINAZIONE
- LAVAGGIO ED ASCIUGATURA
ƒ CONFEZIONAMENTO
ƒ STERILIZZAZIONE
ƒ CONSERVAZIONE
FASI DEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE
DECONTAMINAZIONE
LAVAGGIO ED ASCIUGATURA
- CONFEZIONAMENTO
- STERILIZZAZIONE
ƒ CONSERVAZIONE
FASI DEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE
DECONTAMINAZIONE
LAVAGGIO ED ASCIUGATURA
CONFEZIONAMENTO
- STERILIZZAZIONE
ƒ CONSERVAZIONE
STERILIZZAZIONE: metodiche di impiego comune
AGENTE
APPARECCHIATURA
TEMPERATURA
TEMPO
Calore umido
Autoclave con rimozione forzata dell’aria
121 – 134 ° C
15’ – 7’
Calore secco
Sterilizzatrice ad aria calda
160 – 180 ° C
120’ –
60’
Ossido di Etilene
Sterilizzatore a gas
60 – 80 ° C
4–5h
Glutaraldeide 2%
Vaschetta o lavatrice con soluzione chimica
pluriuso
20 – 30 ° C
3 – 10 h
12 h
Acido peracetico 0,2%
Sterilizzatrice specifica
50 – 56 ° C
12’
Acido peracetico 0,35%
Sterilizzatrice
pluriuso
T. ambiente
10’
46 ° C
45’
Perossido d’idrogeno e gas
plasma
con
Sterilizzatrice specifica
soluzione
chimica
I CONTROLLI DI STERILIZZAZIONE
STERILIZZAZIONE
INDICATORI
FISICI:
Prova di tenuta della camera (giornaliera/settimanale)
Prova di penetrazione del vuoto – BOWIE DICK (giornaliera)
Registrazione parametri (ogni ciclo)
Test umidità residua (trimestrale)
Vapore Saturo sotto pressione
CHIMICI:
Indicatori di processo (ogni pacco)
Indicatori di sterilizzazione (ogni ciclo)
BIOLOGICI:
Spore test con B. stearotermophilus (mensile/trimestrale,
dopo ogni riparazione ed ad ogni ciclo per protesi
impiantabili))
I CONTROLLI DI STERILIZZAZIONE
STERILIZZAZIONE
INDICATORI
Calore secco
FISICI:
Registrazione parametri (ogni ciclo)
CHIMICI:
Indicatori di processo (ogni pacco)
BIOLOGICI:
Spore test con B. subtilis v. niger (mensile, dopo ogni riparazione)
Ossido di etilene
FISICI:
Prova di tenuta della camera (giornaliera/settimanale)
Registrazione parametri (ogni ciclo)
CHIMICI:
Indicatori di processo (ogni pacco)
Indicatori di sterilizzazione (ogni ciclo)
BIOLOGICI:
Spore test con B. subtilis v. niger (ogni ciclo, dopo ogni riparazione )
FASI DEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE
ƒDECONTAMINAZIONE
ƒ LAVAGGIO ED ASCIUGATURA
ƒ CONFEZIONAMENTO
ƒ STERILIZZAZIONE
- CONSERVAZIONE
Processo che conferisce la più grande probabilità statistica
di sterilità
• Verifica dell’avvenuta sterilizzazione
• Integrità della confezione
• Scadenza, durata del prodotto
• Luogo pulito, asciutto, protetto (prevedere rotazione)
Cosa ci portiamo a casa?
Sappiamo che per quanto concerne la disinfezione - sterilizzazione:
1. Esistono procedura finita ed in “cantiere”
2. Esistono degli “esperti” disposti a confrontarsi sul problema
3. Possiamo fare di più
BIBLIOGRAFIA
„
Raitano, Curti, Agolini
Igiene e disinfezione clinica nelle strutture sanitarie ospedaliere, 2004, II edizione
„
M. Pontello, C. Bonazzi, E. Costa, F. Pregliasco, P. Primatesta, E. Torresani
Igiene e Medicina Preventiva 1992
„
„
Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle, Cuneo Prontuario delle sostanze antisettiche e
disinfettanti
Pier Luigi Viotti, Dipartimento di Medicina Sperimentale; Sez. Biochimica - Università di
Genova
Vere e false novità nel panorama della disinfezione
basata sull’evidenza
„
degli ultimi anni;una revisione
IID/ICI Rossana Reale – Dott.ssa Emanuela Abbate –VI/ ICI Donatella Barberis
Aspetti pratici della disinfezione: esiste una alternativa ai mezzi chimici?
„
La Spezia, 05/06/2002
Oggetto: linee guida sulla disinfezione,sterilizzazione e stoccaggio dei presidi medicochirurgici.
„
Uso corretto degli antisettici e dei disinfettanti; Viterbo 2004