SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale 3 Cso. Cso. Svizzera, 164 – 10149 TORINO – Telef. Telef. 011/4393111 Codice Fiscale 03127980013 UOa Prevenzione Rischio Infettivo A.S.L. 3 Disinfezione e sterilizzazione in ospedale (ICI Bonfanti M., ICI Fanton C.) RACCOMANDAZIONI CIRCA LA DISINFEZIONE Vi sono insufficienti dati per giustificare la raccomandazione di disinfettare routinariamente le superfici nei presidi sanitari, eccetto aree di stretto isolamento. Firmato da 40 scienziati in infection control dal Mondo, Am J Infect Control, 2002;30:318-319. INEFFICACI Nebulizzazione di disinfettanti Utilizzo di soluzioni acquose disinfettanti a base di ammonio quaternario per la disinfezione di cute e attrezzature EFFICACIA NON DIMOSTRATA Disinfezione giornaliera del meato urinario I disinfettanti non vanno usati in modo indiscriminato. Essi vengono impiegati spesso dove non sono necessari, mentre altrettanto spesso non lo sono dove possono essere utili. (Principles and practice of disinfection, preservation and sterilization, Russell, Hugo, Ayliffe 1999) L’utilizzo di antisettici e disinfettanti è un reale problema per l’ASL 3? SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale 3 Cso. Svizzera, 164 – 10149 TORINO – Telef. 011/4393111 Codice Fiscale 03127980013 COMITATO INFEZIONI OSPEDALIERE A.S.L. 3 Iodopovidone Clorossidante elettrolitico Polifenoli Clorexidina Acqua Ossigenata GUIDA ALL’IMPIEGO DELLE SOLUZIONI ANTISETTICHE E DISINFETTANTI A cura di: Dott. A. Lombardi, Dott. G. Cinirella, ICI D. Ballardini Novembre 2000 Frequenza di applicazione nelle UU.OO di alcune raccomandazioni inerenti la DISINFEZIONE Giugno 2005 Indagine condotta su 18 reparti – ASL 3 Criterio Standard % % Rilevata Scarto % Presenza protocollo 100 Dato omesso Dato omesso Corretta conservazione dei disinfettanti/antisettici 100 Dato omesso Dato omesso Gestione adeguata di antisettici/disinfettanti /non contaminati 100 Dato omesso Dato omesso Corretto utilizzo dei disinfettanti/antisettici (ad hoc, diluizione/stabilità) 100 Dato omesso Dato omesso Frequenza di applicazione nelle UU.OO di alcune raccomandazioni inerenti la STERILIZZAZIONE Giugno 2005 Indagine condotta su 18 reparti Criterio Standard % % Rilevata Scarto % Presenza protocollo 100 Dato omesso Dato omesso Corretta conservazione spaziale del materiale sterilizzato 100 Dato omesso Dato omesso Materiale non scaduto, integro, ecc. 100 Dato omesso Dato omesso Corretto preparazione del materiale (DECONTAMINAZIONE) 100 Dato omesso Dato omesso E’ un reale problema !!!!!! I disinfettanti non vanno usati in modo indiscriminato. Essi vengono impiegati spesso dove non sono necessari, mentre altrettanto spesso non lo sono dove possono essere utili. (Principles and practice of disinfection, preservation and sterilization, Russell, Hugo, Ayliffe 1999) Disinfettante: Prodotto che permette, su superfici inerti contaminate, momentaneamente, di eliminare o uccidere microrganismi e/o Non di uccidere inattivare virus indesiderabili, in funzione di obiettivi prefissati necessariamente tutti deve microrganismi: ma deve essere in grado di ridurli ad un livello tale che non sia pericoloso per la salute Antisettico: Prodotto che permette, a livello di tessuti viventi, momentaneamente, con limiti di tolleranza relativi, di eliminare o uccidere microrganismi e/o di inattivare virus indesiderabili, in funzione di obiettivi prefissati e per gli oggetti ASEPSI: Insieme delle misure atte ad impedire ogni apporto esogeno di microrganismi STERILIZZAZIONE: Totale rimozione o distruzione di tutte le forme di microrganismi viventi e dei virus. Pochi disinfettanti chimici sono in grado di ottenere la sterilità ed in genere richiedono tempi molto lunghi NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1. Tutti i prodotti usati in disinfezione sono Presidi Medico Chirurgici (PCM), 1986 PRESIDI CHIMICI DI CLASSE I Disinfettanti destinati ad essere usati su uomo ed animale PRESIDI CHIMICI DI CLASSE II Disinfettanti destinati ad essere usati su oggetti ed ambienti 2. Tutti i prodotti usati in disinfezione ad uso esterno per il trattamento di lesioni cutanee o destinati a venire a contatto con mucose, devono essere registrati come specialità medicinali, 1991 ALCUNI PROBLEMI CONNESSI ALL’USO DEI DISINFETTANTI Ne esiste un gran numero Si adoperano quando non necessari Spesso non sono adatti agli usi ospedalieri Vengono mal diluiti Gli oggetti e gli strumenti sono sempre più complessi Non sono valutati i rischi di HIV ed HBV Mancano strategie d’uso corretto ALTRI PROBLEMI CONNESSI ALL’USO DEI DISINFETTANTI Livelli di disinfezione necessari Riuso dei dispositivi medici e delle attrezzature sanitarie Sterilizzazione a freddo (basse temperature) Antisepsi della cute e lavaggio delle mani Effetti corrosivi dei disinfettanti Smaltimento dei disinfettanti e dei loro residui Evoluzione della normativa Nazionale ed Internazionale Resistenze ai disinfettanti Nuove esigenze di disinfezione (HIV, Epatiti, MRSA, prioni, ecc..) Nuove esigenze tecniche (endoscopie, laparoscopie, ecc..) IN OSPEDALE CI SONO ALMENO QUATTRO PRINCIPALI USI DI DISINFETTANTI ED ANTISETTICI 1. PER L’IGIENE ALIMENTARE (ES. CLORODERIVATI) 2. PER LA PULIZIA DI SUPERFICI (ES. IPOCLORITI, POLIFENOLI, ALCOLI, OSSIDANTI) 3. PER LE SUPERFICI ED OGGETTI CONTAMINATI (ES. IPOCLORITI, POLIFENOLI, GLUTARALDEIDE) 4. PER LA CUTE E LE MEMBRANE MUCOSE (ES. CLORODERIVATI, IODOFORI, CLOREXIDINE) AGENTI FISICI FILTRAZIONE CALORE RADIAZIONI DISINFEZIONE DISINFEZIONE AGENTI NATURALI LUCE ESSICCAMENTO TEMPERATURA CONCORRENZA VITALE DILUIZIONE AGENTI CHIMICI INORGANICI ORGANICI ANTISETTICI E DISINFETTANTI NELLA FARMACOPEA UFFICIALE ITALIANA ACIDO ACETICO DILUITO CETRIMIDE IODIO ACIDO BORICO CLOREXIDINA DIACETATO IODIOFORMIO ACIDO SALICILICO ALCOOL ETILICO ALCOOL ISOPROPILICO ARGENTO NITRATO ARGENTO PROTEINATO BENZALCONIO CLORURO CALCIO IDROSSIDO CETILPIRIDINIO CLORURO CLOREXIDINA CLORIDRATO CLOREXIDINA DIGLUCONATO SOLUZIONE FENILMERCURIO NITRATO D’IDROGENO 30% POTASSIO PERGAMANATO POVIDONE IODIO FENOLO 35% PEROSSIDO PEROSSIDO D’IDROGENO 3% (CONSERVANTE) FORMALDEIDE MERBROMINA SODIO METILMERCURO TIOSOLUZIONE SALICILATO (MERTIOLATO) CRITERI ORIENTATIVI NELLA SCELTA DEL PRODOTTO DA USARE COME DECIDO? 1. In base alla destinazione o all’uso compiuto con l’oggetto 2. In base alla popolazione microbica contaminare il substrato 3. In base al livello di attività dei disinfettanti che ipotizzo 1. In base alla destinazione o all’uso compiuto con l’oggetto 1. TIPOLOGIA DI ARTICOLI, LIVELLI DI RISCHIO, RIDUZIONE MICROBICA RICHIESTA TIPOLOGIA ARTICOLI DEGLI ARTICOLI CRITICI: Per specifica natura Per indicazione d’impiego Tipologia del paziente OGGETTI RISCHIO INFETTIVO RIDUZIONE MICROBICA RICHIESTA Aghi scalpelli, forcipi, cateteri cardiaci, Tutti i microrganismi materiale impiantabile, ELEVATO comprese le spore STERILIZZAZIONE O,DISINFEZIONE DI ALTO LIVELLO laparoscopi , artroscopi ecc. Articoli critici perché contaminati ELEVATO INTERMEDIO ARTICOLI SEMICRITICI: Per indicazione d’impiego Tipologia del paziente Gastroscopi, tubi endotracheali, circuiti Tutti i microrganismi ad aspiratori, INTERMEDIO STERILIZZAZIONE O ALTA DISINFEZIONE eccezione delle spore respiratori, speculum, cateteri vescicali, cistoscopi, ecc.. ARTICOLI CRITICI: I microrganismi contaminanti Maschere facciali, steatoscopi, elettrodi Almeno Stafilococco NON BASSO riutilizzabili, aureo e Pseudomonas uso termometri DETERSIONEper O DISINFEZIONE DI LIVELLO MEDIO BASSO esterno, ecc. 2. In base alla popolazione microbica che ipotizzo contaminare il substrato 2. ORDINE CRESCENTE DI RESISTENZA DEI MICRORGANISMI AI DISINFETTANTI CHIMICI SPORE MICOBATTERI VIRUS (SENZA RIVESTIMENTO LIPIDICO) FUNGHI BATTERI VEGETATIVI VIRUS (CON RIVESTIMENTO LIPIDICO) 3. In base al livello di attività dei disinfettanti 3. Livello di attività dei disinfettanti LIVELLO DI ATTIVITA’ ALTO LIVELLO Aldeide glutarica 2% Acido peracetico <1% Derivati del cloro > 1000 ppm CAMPO D’AZIONE TEMPO D’AZIONE Spore, Virus, Funghi, Batteri (compreso Il Micobatterio ) >20 ‘ 10’ >20 ‘ LIVELLO INTERMEDIO Aldeide glutarica 2% Derivati del cloro 1000 ppm Alcool 70° Polifenoli detergenti Iodofori Virus, Funghi, Batteri in fase vegetativa (compreso il Micobatterio ) LIVELLO BASSO Derivati del cloro > 100 ppm Sali di ammonio quaternario in soluzione acquosa Polifenoli (alcune formulazioni) Iodofori (alcune formulazioni) Batteri in fase vegetativa, alcuni Virus e Funghi, (escluso il Micobatterio ) >10’ L’EFFICACIA DELLA DISINFEZIONE DIPENDE DA: Concentrazione − Stabilità della preparazione − Tempo di contatto − Fattori inerenti il disinfettante − Ambiente o materiale da trattare − − − Popolazione distruggere microbica da Temperatura pH Caratteristiche del materiale Modalità di contatto Caratteristiche delle singole specie − Entità della flora microbica − Resistenza ai singoli disinfettanti − REQUISITI DEL PRODOTTO IDEALE • ampia ed elevata attività battericida • rapidità d’azione • azione prolungata nel tempo • stabilità nel tempo, in ogni condizione ambientale • potere di penetrazione • buona tollerabilità • compatibilità con i vari materiali • caratteri organolettici gradevoli • costo non elevato Requisiti nei confronti di: Popolazione inquinante persone substrato gestione efficacia innocuità compatibilità Costo, ecc. Presept Bionil 1. Agenti ossidanti: • Acido peracetico • Perossido di idrogeno • Biossido di cloro 4. Alogeno derivati: • Composti del cloro • • • • • Nadcc Cloramina T Iodio e iodofori Tintura di lugol Betadine Tintura di Iodio Braunol Alcune ”famiglie” • Ecc. Principi attivi 5. Biguanidi • Clorexidine 2. Alcoli: • Alcool etilico • Alcool isopropilico • Ecc. Nomi commerciali Hibiscrub Neoxinal Baxidin 6. Derivati fenolici 3. Aldeidi: • Formaldeide • Glutaraldeide • Ortoftaldeide (OPA) Cidex Diba • • • • Esoclorafene Fenolo Polifenoli Triclosan Fenplus HWP 7. Agenti tensioattivi cationici • Sali di ammonio quaternario Bialcol, Citrosil Identificata la necessità d’uso • Lo stato fisico E’ NECESSARIO CONOSCERE PER OGNI PRODOTTO: • La solubilità • L’azione antibatterica • La pericolosità • La tossicità • La tollerabilità • Lo smaltimento Antisettico ad uso esterno e su cute lesa Ottimo potere detergente Utilizzo anche su strumenti Attivo su: Gram + Gram – (alcuni) Spore ad elevata concentrazione e tempo prolungato Perossido d’Idrogeno Prodotto noto per essere dotato di attività battericida, virucida, fungicida e sporicida. Limitato l’uso ospedaliero Azione sugli enzimi della cellula Conservare al riparo di luce e calore Composto in grado di liberare ossigeno nascente Blanda azione su batteri (anaerobi) alto potere detergente Acqua ossigenata al 3% Antisettici Disinfettanti Detergenti Attivi su: Gram + e Gram Funghi Virus (variabile) Inattivi su: Spore (lento sporicida) ALCOLI Liquidi incolori, solubili in acqua, che evaporano a temperatura ambiente senza lasciare residuo Coagulano e precipitano le proteine, aumentano la permeabilità della membrana cellulare Elevata volatilità Scarsamente inattivati da acque dure Inattivati da sostanze organiche Attività sinergica con altri disinfettanti Alcool denaturato = solvente, detergente Alcool etilico, Alcool isopropilico Disinfezione ad alto livello di strumenti e di fibre ottiche Attiva su: Attività massima a pH alcalino su Gram + e Gram -, bacillo Koch , Virus, Miceti, Spore Aldeide Inattiva su: prioni Attività influenzata dalla temperatura Soluzioni acquose con reazione acida Scarsa Liquido limpido, giallino, con Ph acido ed odore pungente inattivazione da parte del materiale organico Polimerizzano in dipendenza del pH e temperatura Soluzione Basica se attivata ha una validità di 14 gg. Tossica, irritante e allergenica (necessita di risciacquo) Cidex, Diba, Glutaster, ecc. Antisettici Disinfettanti per oggetti, superfici, acqua Attivi su: Gram +, Gram Virus (per alcuni ad alte concentrazioni) CLORODERIVATI Inattivi su: Spore (ad alte concentrazioni) Micobatterio (ad alte concentrazioni) Funghi (moderatamente sensibili) Allo stato elementare è un gas estremamente tossico ed irritante; in soluzione acquosa ha elevato potere biocida Attaccano la parete cellulare; determinano danno irreversibile sul metabolismo cellulare La presenza di materiale organico ne riduce l’attività Sono instabili (luce e temperatura) L’attività è legata al pH (più attive le soluzioni a ph basso) Sono corrosivi Azione rapida 1% = 10.000 ppm elettrolitico Sodio ipoclorito, Clorossidante (Amuchina Med, Amuchina 10%, Amuchina HD, Dicloroisocianurato di sodio (Bionil compresse) Antisettico cutaneo e intraperitoneale Attivi su: • Gram +, Gram • Miceti • Virus • Spore IODOFORI Elemento dotato di ampia reattività e potere biocida; in soluzione assume colore ambrato indicatore della attività della soluzione. • Iodio libero entra attraverso il cell Wall batterico e provoca danno irreversibile alla sintesi proteica • Inattivati da materiale organico (attività < del cloro) • Causano dermatiti irritanti • Interferiscono con la tiroide (precauzioni in gravidanza e lattanti) • Corrosivi • Aumento della temperatura > attività, (non > 40 °C) • Incompatibili con acqua ossigenata ed acetone Braunol soluzione, Braunol HP saponoso, Betadine, EsoJod, ecc. Antisettico Disinfettante Attiva su: Gram + Gram – (moderatamente) Miceti (moderatamente) Inattiva su: • Spore • Virus • Micobatterio Clorexidina Soluzioni incolori, inodori, con sapore amarognolo • Denaturazione delle lipoproteine delle membrane batteriche ed aumento della permeabilità • Azione residua • Inattivata parzialmente da materiale organico •Inattivata da sostanze anioniche, sughero, acqua dura • Tossicità su SNC, occhio ed orecchio Hibiscrub, Baxidin, Clorexan incolore, Farvicett buste, Neoxinal 0,05 buste, Neoxidina mani Disinfettanti ambientali e per superfici di laboratorio Decontaminanti Attivi su: Gram +, Gram – (alcuni) Funghi Micobatterio (variabile) Inattivi su: • Spore • Virus (variabile) Derivati Fenolici Il fenolo, capostipite di questa famiglia non è più utilizzato come disinfettante; sostituito dai derivati fenolici con più ampio spettro d’azione e minori effetti collaterali Azione sulla parete batterica Tossici, irritanti, possono essere assorbiti da materiali porosi Sono inattivati in modo modesto dal materiale organico con detergenti cationici - non ionici, associazioni Incompatibili emulsionanti-detergenti Stabili a temperatura elevata e compatibili con acqua dura con Fenplus, Fenplus HWP, Colloidale gamma Antisettici Disinfettanti per superfici ed attrezzi non critici Attivi su: Gram +. Gram – (+/-) Sali di Ammonio quaternario Inattivi su: • Spore • Virus • Funghi (variabile) • Micobatteri Composti con attività detergente, emulsionante e biocida Azione sulla permeabilità della membrana Azione sinergica con attività aumenta associati ad alcool Inattivati da acque dure, saponi, sostanze organiche Attività limitata per assorbimento su cotone, garze, gomma, plastica, sughero, ecc Facilità all’inquinamento Basso costo Bialcol, Disinfezione di arredi e superfici, oggetti Materiale dell’oggetto (plastica, acciaio, vetro, ecc.) Tipo di contaminazione (batterica, virale) Destinazione d’uso dell’oggetto Baxidin concentrato bustine da 25 ml Contenitore per la diluizione Contenitore per l’eventuale immersione DPI Diluizione estemporanea 1:10 = 25 ml di prodotto in 2500 ml di H2O potabile fredda Tempo di contatto = 30’ oppure = sfregamento senza risciacquo Smaltimento del prodotto residuato Corrisponde a quanto facciamo? Decontaminazione piccoli strumenti chirurgici Materiale dell’oggetto (acciaio) Tipo di contaminazione (batterica, virale) Destinazione d’uso dell’oggetto Normativa nazionale e locale Fenplus HWP, buste monodose da 50 ml Contenitore per la diluizione Contenitore per l’eventuale immersione DPI Diluizione 1% oppure 0,5% = 50 ml di prodotto in 5000 ml di H2O potabile fredda (oppure 50 ml in 10 lt ) Tempo di contatto = 30’ Stabilità del prodotto diluito = 7 gg Smaltimento del prodotto diluito/usato Corrisponde a quanto facciamo? STERILIZZAZIONE STERILIZZAZIONE: Totale rimozione o distruzione di tutte le forme di microrganismi viventi e dei virus. Operazione che consente di inattivare, in modo duraturo, i microrganismi veicolati da mezzi inerti contaminati, senza alterazione definitiva del prodotto. Processo che conferisce la più grande probabilità statistica di sterilità DECONTAMINAZIONE LAVAGGIO ED ASCIUGATURA CONFEZIONAMENTO STERILIZZAZIONE CONSERVAZIONE FASI DEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE –DECONTAMINAZIONE LAVAGGIO ED ASCIUGATURA CONFEZIONAMENTO STERILIZZAZIONE CONSERVAZIONE DECONTAMINAZIONE: Primo trattamento da effettuare su oggetti e su materiali sporchi allo scopo di ridurre la popolazione dei microrganismi e di facilitare la successiva pulizia; serve anche per proteggere il personale durante la manipolazione degli strumenti ed a evitare la contaminazione ambientale. da norme ANFOR Non è sinonimo di disinfezione; dà un risultato temporaneo, eliminando microrganismi indesiderati in condizioni prefissate …. I presidi riutilizzabili devono, dopo l’uso, essere immediatamente immersi in un disinfettante chimico di riconosciuta efficacia sull’HIV prima delle operazioni di smontaggio o pulizia, da effettuare come preparazione alla sterilizzazione Decreto Ministeriale 28/09/1990, art. 2 …. I presidi riutilizzabili devono, dopo l’uso, essere immediatamente immersi in un disinfettante chimico di riconosciuta efficacia sull’HIV prima delle operazioni di smontaggio o pulizia, da effettuare come preparazione alla sterilizzazione Decreto Ministeriale 28/09/1990, art. 2 Disinfettanti attivi contro il virus HIV Cloroderivati Alcooli Aldeidi Fenoli e suoi derivati FASI DEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE DECONTAMINAZIONE - LAVAGGIO ED ASCIUGATURA CONFEZIONAMENTO STERILIZZAZIONE CONSERVAZIONE FASI DEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE DECONTAMINAZIONE LAVAGGIO ED ASCIUGATURA - CONFEZIONAMENTO - STERILIZZAZIONE CONSERVAZIONE FASI DEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE DECONTAMINAZIONE LAVAGGIO ED ASCIUGATURA CONFEZIONAMENTO - STERILIZZAZIONE CONSERVAZIONE STERILIZZAZIONE: metodiche di impiego comune AGENTE APPARECCHIATURA TEMPERATURA TEMPO Calore umido Autoclave con rimozione forzata dell’aria 121 – 134 ° C 15’ – 7’ Calore secco Sterilizzatrice ad aria calda 160 – 180 ° C 120’ – 60’ Ossido di Etilene Sterilizzatore a gas 60 – 80 ° C 4–5h Glutaraldeide 2% Vaschetta o lavatrice con soluzione chimica pluriuso 20 – 30 ° C 3 – 10 h 12 h Acido peracetico 0,2% Sterilizzatrice specifica 50 – 56 ° C 12’ Acido peracetico 0,35% Sterilizzatrice pluriuso T. ambiente 10’ 46 ° C 45’ Perossido d’idrogeno e gas plasma con Sterilizzatrice specifica soluzione chimica I CONTROLLI DI STERILIZZAZIONE STERILIZZAZIONE INDICATORI FISICI: Prova di tenuta della camera (giornaliera/settimanale) Prova di penetrazione del vuoto – BOWIE DICK (giornaliera) Registrazione parametri (ogni ciclo) Test umidità residua (trimestrale) Vapore Saturo sotto pressione CHIMICI: Indicatori di processo (ogni pacco) Indicatori di sterilizzazione (ogni ciclo) BIOLOGICI: Spore test con B. stearotermophilus (mensile/trimestrale, dopo ogni riparazione ed ad ogni ciclo per protesi impiantabili)) I CONTROLLI DI STERILIZZAZIONE STERILIZZAZIONE INDICATORI Calore secco FISICI: Registrazione parametri (ogni ciclo) CHIMICI: Indicatori di processo (ogni pacco) BIOLOGICI: Spore test con B. subtilis v. niger (mensile, dopo ogni riparazione) Ossido di etilene FISICI: Prova di tenuta della camera (giornaliera/settimanale) Registrazione parametri (ogni ciclo) CHIMICI: Indicatori di processo (ogni pacco) Indicatori di sterilizzazione (ogni ciclo) BIOLOGICI: Spore test con B. subtilis v. niger (ogni ciclo, dopo ogni riparazione ) FASI DEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE DECONTAMINAZIONE LAVAGGIO ED ASCIUGATURA CONFEZIONAMENTO STERILIZZAZIONE - CONSERVAZIONE Processo che conferisce la più grande probabilità statistica di sterilità • Verifica dell’avvenuta sterilizzazione • Integrità della confezione • Scadenza, durata del prodotto • Luogo pulito, asciutto, protetto (prevedere rotazione) Cosa ci portiamo a casa? Sappiamo che per quanto concerne la disinfezione - sterilizzazione: 1. Esistono procedura finita ed in “cantiere” 2. Esistono degli “esperti” disposti a confrontarsi sul problema 3. Possiamo fare di più BIBLIOGRAFIA Raitano, Curti, Agolini Igiene e disinfezione clinica nelle strutture sanitarie ospedaliere, 2004, II edizione M. Pontello, C. Bonazzi, E. Costa, F. Pregliasco, P. Primatesta, E. Torresani Igiene e Medicina Preventiva 1992 Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle, Cuneo Prontuario delle sostanze antisettiche e disinfettanti Pier Luigi Viotti, Dipartimento di Medicina Sperimentale; Sez. Biochimica - Università di Genova Vere e false novità nel panorama della disinfezione basata sull’evidenza degli ultimi anni;una revisione IID/ICI Rossana Reale – Dott.ssa Emanuela Abbate –VI/ ICI Donatella Barberis Aspetti pratici della disinfezione: esiste una alternativa ai mezzi chimici? La Spezia, 05/06/2002 Oggetto: linee guida sulla disinfezione,sterilizzazione e stoccaggio dei presidi medicochirurgici. Uso corretto degli antisettici e dei disinfettanti; Viterbo 2004