Mercati 12 Mercoledì 3 Agosto 2016 I DETTAGLI DELL’ACCOMANDITA DI FAMIGLIA DOPO IL TRASFERIMENTO DELLA SEDE LEGALE Agnelli, così la sapaz in Olanda Le azioni della Giovanni Agnelli Bv avranno un valore nominale di 50 euro. Saranno divise in titoli di categoria A e B. Queste ultime avranno diritto di voto solo in assemblea straordinaria di Andrea Giacobino È Elkann nella relazione illustrativa, «è adottare una strategia di governance internazionale, che consenta un pieno allineamento con la propria controllata Exor», anch’essa trasferita nei Paesi Bassi. Circa i riflessi tributari dell’operazione, Elkann spiega che, posto che non è previsto il mantenimento di una stabile organizzazione in Italia di Ga Bv, tutti i componenti dell’azienda di Gac sa- un’operazione di fusione transfrontaliera quella che porta in Olanda l’italiana Giovanni Agnelli & C. (Gac), l’accomandita al vertice della catena di controllo ExorFca. Lo si legge nella relazione illustrativa del consiglio degli accomandatari della sapaz, firmata dal presidente John Elkann e redatta in italiano, inglese e olandese, che vede la società italiana fondersi per incorporazione nella controllata newco di diritto olandese Ga Bv, costituita lo scorso 4 luglio ad Amsterdam davanti al notaio Johanna Cornelia Aurelia Lemsrijse, la cui denominazione sarà poi modificata in Giovanni Agnelli Bv. A seguito dell’efficacia della fusione tutte le John azioni Gac attualmente Elkann emesse saranno annullate; in sostituzione delle azioni Gac (diverse dalle azioni proprie detenute dall’ac- ranno considerati realizzati al comandita in piena proprietà valore normale, determinando che saranno annullate senza dunque l’emersione di plusvaconcambio) Ga Bv assegnerà lenze imponibili. Si ritiene che un’azione ordinaria (avente eventuali plus possano tuttavia valore nominale pari a 50 eu- beneficiare del regime di cosidro) per ogni azione ordinaria detta participation exemption. Gac e un’azione di categoria E «laddove dovesse emergere B Ga Bv (avente valore nomi- un’imposta dovuta in Italia è nale pari a 50 euro) per ogni ragionevole ritenere - pur in azione di categoria B (con di- assenza di chiarimenti ufficiali ritto di voto solo in assemblea sul punto da parte dell’Agenzia straordinaria) di Gac detenuta. delle Entrate - che Gac possa «Obiettivo della fusione», dice optare per la sospensione della Retelit alza le stime 2016 dopo i conti semestrali di Manuel Follis l primo semestre di Retelit si è chiuso con Ititolo numeri molto superiori alle aspettative (il in borsa ha chiuso in rialzo dell’1% a 0,69 euro) e ciò ha permesso all’amministratore delegato Federico Protto di alzare le stime sull’intero esercizio 2016. La società, che opera nei servizi dati e infrastrutture del settore delle tlc, ha chiuso i primi sei mesi con ricavi in crescita del 24,8% a 24,6 milioni a fronte di un ebitda in aumento del 49,3% a 7,1 milioni e di un ebitda margin passato dal I profitti di Aedes balzano a 17,2 milioni di Teresa Campo emestrale molto positiva per Aedes che ha S chiuso il periodo con un balzo dell’utile netto a 17,2 milioni rispetto ai 500 mila euro dello scorso anno. I conti della società hanno beneficiato di rivalutazioni immobiliari per 23,5 milioni grazie soprattutto all’incremento di valore per 32 milioni di euro del portafoglio Redwood acquistato nella prima parte del 2016 che ha più che compensato la svalutazione di 8,5 milioni relativa ad aree di sviluppo minori. Sempre semestre i ricavi totali sono saliti da 10,6 a 10,8 milioni, mentre i costi riscossione dell’exit tax italiana». È previsto un diritto di recesso per gli azionisti dell’accomandita che non votino a favore del progetto di fusione transfrontaliera, riconoscendo loro un prezzo di liquidazione delle azioni con uno sconto determinato dal consiglio degli accomandatari nel 7,5%. Lo sta- A Costa Crociere il 33% dei Cantieri Navali di Marsiglia di Nicola Capuzzo osta Crociere ha deciso di investire nella C cantieristica navale acquisendo dalla società genovese San Giorgio del Porto il 33% della società Chantier Naval de Marseille. Quest’ultima società gestisce uno dei poli di riparazione navale più avanzati in Europa, composto da tre bacini di carenaggio, di cui il bacino 10 (che sarà riattivato dopo l’estate) rappresenta la più grande infrastruttura del Mediterraneo in grado di accogliere anche le grandi navi-cargo e le navi-passeggeri di ultima generazione. L’accordo appena siglato da Costa Crociere e San Giorgio del Porto è infatti volto allo sviluppo di un centro di eccellenza mondiale per le riparazioni e le trasformazioni navali. Una nota congiunta delle due società spiega che «questa nuova partnership prevede un primo investimento di 10 milioni di euro finalizzati a incrementare l’efficienza del cantiere avvalendosi delle migliori tecnologie disponibili. L’investimento genererà volumi ed economie di scala tali da consentire di sfruttare le strutture per l’intero comparto armatoriale e per qualsiasi tipologia di nave e massimizzare le potenzialità del bacino numero 10 che può ospitare le navi di grandi dimensioni. L’investimento, inoltre, comporterà benefici sia in termini occupazionali diretti sia per lo sviluppo dell’indotto». Grazie a questa partnership 24,2% del 2015 all’attuale 28,9%. Retelit ha così potuto archiviare il primo semestre con un ebit passato da negativo per 1,1 milioni a positivo per 1 milione e con un risultato finale passato dal rosso di 0,5 milioni a un utile di 1,3 milioni. «Oltre ai numeri positivi, dal punto di vista industriale l’aspetto che mi conforta è che anche il portafoglio ordini è risultato superiore a quanto stimato», spiega Protto a MF-Milano Finanza. «Gli ordini commerciali sono risultati in crescita del 27% a 19 milioni, il che ci fa ben sperare per quanto riguarda la generazione futura di fatturato». (riproduzione riservata) il gruppo Carnival, che controlla Costa Crociere, si è chiaramente assicurato una sorta di precedenza di utilizzo rispetto ai concorrenti per interventi di manutenzione, riparazione e trasformazione delle sue navi. Non a caso nell’annuncio della nuova compartecipazione viene evidenziato che «per Costa Crociere l’investimento rappresenta un ulteriore passo verso una più avanzata gestione tecnica della flotta del gruppo, per la quale è previsto un ampliamento considerevole basato sulla consegna di sette nuove navi (tre per il marchio tedesco Aida Cruises, due per quello italiano Costa Crociere e due per Costa Asia) che porteranno la flotta a un totale di circa 110 mila letti». Ferdinando Garrè, amministratore delegato di San Giorgio del Porto, ha commentato l’accordo dicendo che «l’ingresso in partnership di un player importante come Costa Crociere permette di costituire un vero e proprio centro di eccellenza mondiale per le riparazioni e le trasformazioni navali, un punto di riferimento internazionale aperto a tutti gli armatori e a tutti i segmenti di mercato». Meno di un mese fa i cantieri San Giorgio del Porto e T. Mariotti avevano lanciato un ultimatum al Porto di Genova, accusato di immobilismo di fronte alla loro richiesta di espandere le attività nella cantieristica navale, e aveva minacciato uno sviluppo ulteriore del loro business a Marsiglia e a Piombino. (riproduzione riservata) sono saliti di 2,6 milioni a 11,3 milioni. L’ebitda risulta positivo per 0,6 milioni rispetto a un dato positivo di 1,9 milioni nella prima parte del 2015. Il portafoglio immobiliare di proprietà del gruppo risulta di 485,1 milioni, in crescita del 18% rispetto a fine 2015, mentre il valore netto degli asset (Nav) si è attestato a 294,1 milioni. Per la seconda parte dell’anno i dati economici-patrimoniali sono previsti in significativo miglioramento. Inoltre a settembre la società comunicherà le linee guida dell’aggiornamento del piano industriale. Ieri a Piazza Affari il titolo ha chiuso in rialzo dello 0,33% a 0,36 euro. (riproduzione riservata) tuto della nuova holding olandese prevede, come detto, titoli di categoria A e B, modalità di trasferimento di esse identiche a quelle già nello statuto della sapaz italiana e un consiglio d’amministrazione da 3 a 11 membri. Allegata al progetto di fusione, infine, la situazione contabile dell’accomandita del primo semestre di quest’anno vede emergere un utile di 44 milioni di euro, quasi identico rispetto allo stesso periodo del 2014, frutto del dividendo Exor. (riproduzione riservata) Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/sapaz La brianzola Calvi apre una porta verso la Cina di Antonio Lusardi l gruppo metallurgico brianzolo Calvi ha chiuso un accordo con la Izionali. francese Manoir volto a rafforzare la presenza sui mercati internaAll’azienda transalpina, a sua volta controllata dal gruppo cinese Yantai Taihai (conglomerato industriale attivo in numerosi settori), sarà aperto il capitale di Siderval, una delle controllate di Calvi Holding. Mainor ha acquisito, con un investimento di 26,6 milioni di euro, il 41,6% della lombarda Siderval. Quest’ultima, in seguito a un riassetto delle società di Calvi Holding, controllerà le altre aziende del gruppo specializzate nella tecnologia metallurgica dell’estrusione a caldo: la francese Cefival e la tedesca Hoesch Schwerter Extruded Profiles GmbH, costituita ad hoc con il frazionamento di parte delle attività di Hoesch Schwerter Profile GmbH. La seconda fase dell’accordo prevede la costituzione di una jointventure tra Siderval e Taihai, nella regione cinese dello Shandong. Si tratterà di un impianto di estrusione a caldo di grandi dimensioni per la produzione di profilati speciali, integrando e ampliando la gamma dei prodotti offerti e dei settori industriali serviti. Dal punto di vista commerciale, in un orizzonte di 36 mesi l’operazione consentirà al gruppo Calvi di rafforzare la presenza sui mercati asiatici attraverso la produzione locale e la rete cinese di Taihai. Secondo Calvi Holding, le sinergie realizzabili sono numerose, in modo particolare nei settori dell’energia, della petrolchimica, dell’oil&gas e dell’ingegneria offshore e strutturale. «L’accordo rappresenta un passo importante per il gruppo», ha detto Riccardo Chini, presidente e azionista di riferimento di Calvi Holding, «e permetterà ai due partner industriali di avere un reciproco beneficio da un progetto industriale ambizioso sia in Cina che in Occidente». (riproduzione riservata)