AS86/I Cilindri di bilanciamento a basso attrito una soluzione razionale per le macchine utensili Fig. 1 - Alesatrice/fresatrice Centri di lavoro e alesatrici-fresatrici universali (Fig. 1) sono caratterizzati da un montante motorizzato a traslazione verticale che consente alla testa portamandrino di eseguire movimenti verso l’alto o verso il basso per mezzo di un motore elettrico. Queste macchine sono di norma equipaggiate con sistemi di sostentamento idrostatico in grado di compensare in maniera accurata sia il peso del montante che del mandrino evitando così: • sovradimensionamento del motore e del sistema di guida • usura prematura dei pattini e dei sistemi meccanici di traslazione • perdita di controllo dell’asse in assenza di energia elettrica • prestazioni ridotte e bassa risposta dinamica dell’ asse Fig. 2 - Guarnizioni speciali G9 La migliore soluzione per il bilanciamento idrostatico in termini di prestazioni del movimento, facilità d’integrazione nella macchina e di manutenzione, viene realizzata utilizzando una piccola pompa a palette che ricarica un accumulatore collegato ad un cilindro a basso attrito per il sostentamento della testa portamandrino. Una valvola proporzionale di riduzione della pressione regola il valore della contropressione in funzione delle variazioni del carico e della corsa di lavoro. Il cilindro gioca un ruolo fondamentale nel conseguimento di lavorazioni accurate e precise garantendo sia tenute a basso attrito durante i movimenti lenti di traslazione che assenza di trafilamenti per evitare frequenti ricariche dell’accumulatore. La contemporanea presenza di basse velocità di lavorazione e di trafilamenti è causa di vibrazioni indesiderate dovute a fenomeni di “stick-slip”. Solitamente il coefficiente di attrito statico è maggiore di quello dinamico; quindi una volta che la forza applicata supera il valore d’attrito statico e il moto ha così inizio, saltellamenti dell’asse e vibrazioni indesiderate possono verificarsi proprio a causa del basso attrito dinamico. Al fine di risolvere questi problemi, la divisione R&D Atos, in collaborazione con il Politecnico di Torino, ha sviluppato il nuovo sistema di tenuta G9 (Fig. 2) che, grazie alla specificità del progetto e all’utilizzo di mescole speciali, garantisce coefficienti di attrito statico e dinamico molto simili tra loro, in modo da ridurre e stabilizzare velocemente le vibrazioni innescate all’inizio del movimento del cilindro (Fig. 3). Per quanto sopra riportato, i nuovi cilindri Atos a basso attrito sono la soluzione ideale e innovativa per il bilanciamento delle teste portamandrino. Per ulteriori informazioni visitare i siti www.atos.com e www.scoda.it Guarnizioni speciali G9 Guarnizioni standard Fig. 3 - Forza di attrito vs Tempo