Newsletter sul tema della proprietà abitativa Pubblicazione n. 1, 2014 UBS immo news 01 02 Risparmiare sulle imposte con gli immobili ? Risposte alle sette domande più frequenti sul tema delle deduzioni fiscali. Imposte più basse – prezzi più elevati Perché due famiglie con situazione Cosa occorre ai bambini per di partenza analoga pagano sentirsi sicuri e protetti nel loro imposte diverse? regno ? Risparmiare sulle imposte con gli immobili, ma come? Chi possiede un appartamento o una casa dovrebbe pianificare attentamente le proprie finanze: la manutenzione, le spese accessorie e i premi assicurativi dell’immobile, ma anche le imposte su reddito e patrimonio possono infatti incidere piuttosto pesantemente sul budget. È quindi molto importante conoscere le possibili deduzioni. ab 04 La cameretta: pratica e fantasiosa La corrispondenza proveniente dall’Amministrazione delle contribuzioni viene spesso accantonata senza aprirla. Chi ha tempo e voglia di calcolare spese professionali, oneri immobiliari e interessi passivi? Raccogliere tutte le ricevute importanti nel corso dell’anno rende però la compilazione più facile. Inoltre, è essenziale essere ben informati sulle possibilità di dedurre le imposte. Di seguito trovate le sette domande e risposte più frequenti sul tema. 1. L’autorità fiscale ha aumentato il valore locativo della mia casa. Posso oppormi? Il valore locativo viene solitamente determinato dall’autorità fiscale in modo schematico, cioè secondo una formula. I cantoni adeguano regolarmente le basi di calcolo. In molti luoghi, con l’aumento dei prezzi di mercato si alzano tendenzialmente anche i valori locativi. I cantoni possono tollerare valori locativi corrispondenti almeno al 60% del prezzo di mercato. Dato però che la stima si effettua «a tavolino» senza basarsi su una valutazione individuale, può accadere che non vengano sempre considerati tutti i particolari. «In base alla nostra esperienza, raramente si riesce a ridurre il valore locativo», spiega Pavlo Stathakis, avvocato presso l’Associazione svizzera proprietari di immobili (HEV). Continua a pagina 3 Editoriale Imposte più basse – prezzi più elevati In Svizzera, in virtù della sovranità fiscale decentrata, in un’area ristretta sono previste aliquote di imposta sul reddito notevolmente differenti. Roger von Mentlen Responsabile Clientela privata Svizzera Care lettrici, cari lettori, state costruendo una casa? Avete in programma un rinnovo oppure una ristrutturazione? State sviluppando una strategia per il finanziamento e gli ammortamenti? Tutte queste azioni hanno conseguenze a livello fiscale, pertanto conviene avviare tempestivamente la pianificazione fiscale e raccogliere informazioni sui temi principali. Una delle domande principali, e non proprio semplici, che si pongono i proprietari di abitazioni riguarda certamente le deduzioni: quali spese di manutenzione sono deducibili? La nuova cucina sarà tassata come incremento di valore? Qual è il valore locativo di un appartamento di vacanza? Alle pagine 1 e 3 di questo numero di UBS immo news trovate le risposte alle domande più importanti. Una famiglia di quattro persone con un reddito lordo di 100 000 franchi a Baar (ZG) paga 1870 franchi, l’imposta più bassa di tutta la Svizzera. A Küssnacht (SZ), distante un quarto d’ora in auto, l’ammontare delle imposte è doppio; a Emmen (LU), a 20 minuti da Baar, addirittura quadruplo. L’onere più elevato, pari a circa 12 000 franchi, si riscontra in alcuni comuni del Giura di Neuchâtel. I risparmi fiscali non sono gratuiti Le differenze tra le aliquote dell’imposta sul reddito possono incidere in modo decisivo sui prezzi degli immobili. Facciamo un esempio. Le famiglie Escher e Betschart * sono amiche e presentano una situazione pressoché uguale: due figli, medesimo reddito, casa unifamiliare identica con vista lago nella stessa via. Tuttavia, a causa di un piccolo dettaglio, la famiglia Escher paga il doppio di tasse. Al centro della via in cui abitano le due famiglie passa il confine comunale e cantonale: gli Escher abitano a Richterswil (ZH), i Betschart a Wollerau (SZ), il comune svizzero con le imposte più basse sui redditi alti. Perché gli Escher non traslocano semplicemente a Wollerau, un paio di case più in là ? Per i bambini la loro cameretta deve essere un rifugio, un luogo dove poter giocare, fare i compiti e dormire. Deve quindi essere progettata in modo flessibile, perché possa «crescere» con loro. Leggete a pagina 4 quali sono le regole da osservare per arredare la stanza dei bambini e dei ragazzi. Oltre a tutti gli acquisti e ai costi legati a un trasloco, al prezzo della nuova casa si aggiungerebbe un gravoso supplemento, costituito dai risparmi fiscali, ovvero il minor onere fiscale è capitalizzato nel prezzo dell’immobile. I potenziali acquirenti sono infatti disposti a corrispondere un premio per i futuri risparmi sulle imposte, conseguiti prendendo domicilio in un comune fiscalmente conveniente. I prezzi per una casa equiparabile a Wollerau sono dunque nettamente superiori a quelli dei comuni circostanti del Canton Zurigo. Il naturale ostacolo del confine linguistico Il meccanismo di compensazione tra imposte e prezzi, che incide fortemente in caso di comuni vicini, diminuisce con l’aumentare della distanza e dipende dalla mobilità delle persone. Se una famiglia è disposta a trasferirsi lontano per ottimizzare i costi, il raggio d’azione aumenta. Di norma le persone manifestano però una forte preferenza per sistemazioni locali e prendono in considerazione solo alternative regionali. Sebbene negli ultimi anni il miglioramento dei trasporti abbia accresciuto la mobilità, alcuni ostacoli naturali, come il confine linguistico, non sono stati rimossi. Questo è probabilmente un motivo fondamentale, per cui le aliquote fiscali nella Svizzera occidentale, nettamente più elevate rispetto alla Svizzera tedesca, trovano raramente riscontro in prezzi delle case più bassi. * Esempio fittizio UBS SA Casella postale 8098 Zurigo Hypoline: 0800 884 557 Impressum Editore: UBS SA, Lending Solutions Pubblicato più volte l’anno in italiano, tedesco, inglese e francese. Abbonamenti: www.ubs.com/immonews La presente pubblicazione si riferisce al mercato svizzero e ha esclusivamente valore informativo. Non costituisce in alcun modo né un’offerta, né una proposta, né una richiesta di offerta per l’acquisto o la vendita di prodotti ipotecari o altri prodotti specifici. Le informazioni e le opinioni contenute nella pubblicazione provengono da fonti attendibili, tuttavia decliniamo qualsiasi responsabilità contrattuale o tacita per informazioni errate o incomplete. Le opinioni espresse possono differire da quelle ufficiali di UBS. Prosegue da pagina 1 Oggi alcuni cantoni applicano regole più flessibili alla deduzione per sottoutilizzazione; se alcune stanze sono vuote, il proprietario può eventualmente vantare una sottoutilizzazione. Ma attenzione: a seconda del cantone riceverete una disposizione o una stima. Se desiderate presentare ricorso contro la determinazione del valore locativo, dovete osservare il corrispondente avvertimento relativo ai mezzi di impugnazione e i termini. Spesso si hanno solo 20-30 giorni di tempo per sollevare un’opposizione contro la decisione delle autorità. 2. Possiedo un appartamento in una zona di vacanza che in parte utilizzo personalmente e in parte affitto a terzi. Cosa devo dichiarare esattamente ai fini fiscali? In linea di principio dovete dichiarare il valore patrimoniale dell’immobile e gli introiti da affitto come reddito. Per quanto riguarda i costi, anche in questo caso potete dedurre gli interessi ipotecari, la manutenzione, l’amministrazione a cura di terzi, le riparazioni ecc. Nel vostro caso, a seconda dell’entità di uso proprio, dovrete dichiarare anche una quota di valore locativo dell’appartamento. In linea di massima, una riduzione del valore locativo o eventuali deduzioni per sottoutilizzazione non sono tuttavia possibili per gli appartamenti di vacanza. Oggi la ripartizione fiscale intercantonale è semplificata, cioè non dovete compilare una seconda dichiarazione fiscale nel cantone in cui si trova l’appartamento di vacanza. «Le spese per il mantenimento in buone condizioni si possono dedurre dal reddito imponibile.» Basta inviare una copia della dichiarazione fiscale per il vostro domicilio principale al comune in cui si trova l’appartamento di vacanza. Qualora in loco siano tuttavia possibili ulteriori o diverse deduzioni (le leggi fiscali sono emanate dai cantoni), dovrete richiederle separatamente. 3. Quest’anno rinnoviamo cucina, bagno e facciata. Possiamo dedurre i relativi costi? Se si tratta di investimenti per rinnovo e manutenzione, potete dedurre tutti i costi. Nella maggior parte dei cantoni, ogni anno avete la possibilità di scegliere se dedurre le spese effettive o un forfait, generalmente del 10-20%, del valore locativo. Se i costi sono più elevati, naturalmente conviene dedurre le spese effettive. «Per interrompere la progressione fiscale, spesso è utile ripartire le spese su due anni fiscali», suggerisce l’esperto Stathakis. Quello che invece sostanzialmente non si può dedurre sono le spese che aumentano il valore dell’immobile, come ad esempio la costruzione di una terrazza o la sostituzione della vasca da bagno con un idromassaggio. 4. Cosa posso dedurre come proprietario per piani ? Generalmente sono i singoli proprietari per piani e non la comunità dei comproprietari ad essere soggetti a imposizione. I proprietari per piani hanno il diritto di dedurre gli interessi ipotecari e la manutenzione della propria unità, ma anche i contributi alle spese di amministrazione. Gli investimenti nel risparmio energetico e per un uso razionale dell’energia sono spesso deducibili (in generale isolamento termico, finestre a risparmio energetico, pompe di calore, recupero del calore e simili). I regolari contributi al fondo per lavori di rinnovo sono deducibili fiscalmente solo se effettivamente destinati al rinnovo e alla manutenzione e non all’aumento di valore dell’immobile. Nella maggioranza dei cantoni, a chi si avvale della deduzione forfettaria non è più consentito dedurre i contributi al fondo per lavori di rinnovo. Altri cantoni imputano i depositi nel fondo al reddito imponibile e ne deducono le effettive spese di manutenzione. 5. Cosa rientra nella normale manutenzione di un edificio? Tutte le spese volte al mantenimento dell’immobile in buone condizioni sono deducibili dal reddito imponibile. Vi rientrano la manutenzione del giardino, i lavori di falegnameria e lattoneria, di tinteggiatura e ai sanitari. Lo stesso vale per la sostituzione, ad esempio, di finestre, persiane, lavatrici, frigoriferi o riscaldamenti con altri di pari valore. Sono deducibili anche le riparazioni, gli abbonamenti a servizi di assistenza, le tasse di base ricorrenti, i premi assicurativi sull’edificio e spesso pure le assicurazioni contro danni (incendio e acqua), i depositi nel fondo per lavori di rinnovo ecc. Il limite è costituito dall’aumento del valore, se ad esempio il giardiniere non si occupa solo della normale manutenzione, ma pianta altri roseti o realizza una piantumazione completamente nuova. Oppure se non vi limitate a rinnovare la terrazza, ma la ingrandite di dieci metri quadri. L’ingrandimento è considerato come un aumento di valore e quindi in linea di principio non è deducibile. 6. Mediante l’installazione di un impianto solare realizzo un risparmio energetico. Dovrò sostenere anche delle spese per lavori sul tetto. Posso dedurle? Sì. Gli impianti fotovoltaici e solari termici sono deducibili a titolo di risparmio energetico. Se il nuovo impianto è tecnicamente realizzabile solo con l’intervento di un lattoniere per il tetto, i suoi costi rientrano nell’impianto e sono deducibili. Se tale nesso diretto è meno evidente, di norma dovreste poter dedurre i lavori del lattoniere o del conciatetti come manutenzione dell’edificio, salvo il caso in cui l’autorità fiscale tassi l’opera come incremento di valore. 7. L’ammortamento indiretto conviene? Sì, spesso è una buona soluzione. L’ammortamento indiretto dell’ipoteca consente di beneficiare più a lungo delle deduzioni degli interessi passivi. Anziché corrispondere gli ammortamenti direttamente alla banca, si versano i rimborsi del credito su un conto del pilastro 3a che viene costituito in pegno a favore della banca. I versamenti nel terzo pilastro si possono dedurre annualmente dal reddito imponibile, continuando a beneficiare della deduzione degli interessi passivi. Le somme risparmiate nel pilastro 3a si potranno successivamente impiegare al momento del pagamento per ammortizzare l’ipoteca in un’unica soluzione. La cameretta: flessibile, pratica e fantasiosa Cosa occorre veramente ai bambini per stare bene nel loro regno? Non è necessario potersi permettere costosi elementi di design. I mobili devono essere soprattutto adattabili e dare spazio alla creatività. Nei negozi e nelle esposizioni, i mobili per bambini si distinguono nettamente dagli altri: plastica dai colori scintillanti, fiorellini rosa, atmosfera da isola dei pirati, un pizzico di Topolino ecc. Siccome però i bambini diventano presto grandi, le tinte sgargianti e il lettino non vanno più bene. I genitori devono quindi decidere se rifare la stanza da cima a fondo ogni due anni oppure se non sia più saggio scegliere mobili neutri, sobri e senza tempo. Il letto «Swiss made», realizzato con pannelli di legno massiccio, si può trasformare a piacimento in letto singolo, a soppal- co, a castello e successivamente in letto per ragazzi e ospiti, come quando si gioca alle costruzioni con i cubetti di legno. La flessibilità è importante perché la fantasia dei bambini non ha limiti. Il letto può diventare una nave da pirati, un’auto da corsa, una locomotiva o una casa. «Tutto ciò che il bambino ne può ricavare è appassionante», questa la filosofia di Nicole Bürgi. Tutti i giocattoli o gli elementi di arredo che impongono un modo di utilizzarli, di sedersi o di dormire privano i bambini del piacere della sperimentazione e della scoperta. Mobili adattabili Per stare al passo con le esigenze, occorre prestare attenzione ad alcuni aspetti anche nella scelta di sedie e tavoli. Ad esempio una sedia deve avere una seduta adeguata e possibilmente essere regolabile in altezza. Lo schienale deve seguire i movimenti della schiena. Analogamente conviene acquistare un tavolo ergonomico, di altezza regolabile; anche una versione un po’ più lussuosa con una manovella meccanica o un motore elettrico si ammortizza rapidamente, in quanto l’adattabilità dei mobili ne prolunga notevolmente la durata. Sempre più bambini e ragazzi trascorrono gran parte della giornata seduti, a scuola o a casa mentre fanno i compiti o giocano al computer. Circa il 70 - 80% degli adulti prima o poi soffre di dolori alla schiena o all’apparato motorio. Mobili per bambini ben studiati ergonomicamente rappresentano un importante contributo alla prevenzione di questi disturbi. Consigli per la cameretta Evitate gli eccessi e i nuovi acquisti troppo frequenti. Una sovrabbondanza di stimoli genera presto noia o può avere effetti immobilizzanti anziché stimolanti. • Molta luce diurna, materiali gradevoli e colori chiari sono essenziali per creare un’atmosfera piacevole. La luce dovrebbe irradiare la stanza di lato. Sia di giorno che di sera occorre un’illuminazione che consenta al bambino di leggere o fare i compiti agevolmente. • Materiali e superfici devono essere resistenti e facili da pulire (ad esempio legno o gomma). • Vanno evitati i pericoli (punte, spigoli, oggetti piccoli). Pareti, pavimenti e mobili devono essere robusti e di facile pulizia. • È importante disporre di sistemi di conservazione intelligenti, con un numero sufficiente di ceste, scaffali, scatole o cassetti. • I mobili e i giocattoli devono essere versatili perché i bambini amano tessere le loro storie intorno agli oggetti e assegnare loro dei ruoli. Privi di sostanze nocive La maggior parte dei genitori di neonati o bimbi in età scolare desidera che i mobili e i materiali con cui sono realizzati siano ecologici e privi di sostanze nocive. I consumatori possono orientarsi in base a norme UE o marchi come Natureplus, Angelo Blu o Oecoplan. A questo proposito, spesso si sottovaluta l’importanza di una corretta e frequente aerazione della cameretta. © UBS 2014. Il simbolo delle chiavi e UBS sono fra i marchi protetti di UBS. Tutti i diritti riservati. Design senza tempo Il negozio di mobili per bambini Minimöbl di Zurigo, ad esempio, ha studiato armadi e letti che appaiono senza tempo e sono utilizzabili per anni, non solo durante l’infanzia, ma anche nell’adolescenza, tra cui un letto standard 90 x 200 cm, dalla struttura modulare e modificabile. «Il letto deve avere un aspetto tale da indurre il giovane, ormai cresciuto, a volerlo portare con sé nel proprio appartamento», spiega Nicole Bürgi di Minimöbl. Finché i bimbi sono piccoli, delle protezioni rivestite in tessuto impediscono le eventuali cadute.