Relazione tecnica - Comunità Montana Lario Intelvese

STUDIO
“GABAGLIO VENANZIO”
PROGETTAZIONI E CONSULENZE TECNICHE
“COMUNITA’ MONTANA LARIO INTELVESE”
Via Roma, 9
San Fedele Intelvi (Co)
PROGETTO ESECUTIVO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PER IL
RECUPERO DELL’EX ALBERGO ALPE DI ORIMENTO
RELAZIONE TECNICA PER LA REALIZZAZIONE
DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
Il Committente
Il Professionista
Villa Guardia, 01 Settembre 2006
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22079 VILLA GUARDIA /CO - Via S. Martino n°3 – Tel /Fax 031/48.04.04 –
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PROGETTAZIONI E CONSULENZE TECNICHE
INDICE
1.0 – PRINCIPALI LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO
pag. 3
2.0 - PREMESSA
pag. 4
3.0 - OGGETTO DELL'APPALTO
pag. 5
4.0 - DATI DI PROGETTO
pag. 6
5.0 - RELAZIONE TECNICA DELLE OPERE DA ESEGUIRE
Fornitura energia elettrica
pag. 7
Linee di alimentazione generale
pag. 7
Quadro sotto contatore “QSC”
pag. 7
Quadro elettrico generale “QEG”
pag. 7
Quadro elettrico appartamento “QAP”
pag. 8
Quadro elettrico cucina “QCU”
pag. 8
Quadro elettrico centrale termica “QCT”
pag. 8
Disposizioni generali riguardanti i quadri elettrici
pag. 9
Distribuzione linea elettrica generale
pag. 10
Impianto elettrico piano terra, rialzato, primo e camere
pag. 10
Impianto elettrico cucina
pag. 10
Impianto elettrico centrale termica
pag. 11
Impianto di messa a terra
pag. 12
6.0 - MODALITÀ DI ESECUZIONE DEGLI IMPIANTI
pag.13
7.0 - CARATTERISTICHE DEI MATERIALI
pag.14
8.0 - RETI DI SERVIZI AUSILIARI
pag.14
9.0 - STANDARD DI QUALITÀ
pag.15
10.0 - VERIFICHE
pag.16
11.0 - GESTIONE DELL'IMPIANTO
pag.16
12.0 - SCHEMI ELETTRICI ED ELABORATI GRAFICI
pag.17
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PROGETTAZIONI E CONSULENZE TECNICHE
1.0 – PRINCIPALI LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO
Gli impianti elettrici dovranno essere eseguiti in conformità alle prescrizioni tecniche generali e
particolari specificate nei capitoli seguenti, nonché nel pieno rispetto delle buone regole
d'installazione, ed in particolare delle Leggi e Norme sotto elencate:
•
Legge n°186 del 01/03/1968: "Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, macchinari, installazione di impianti elettrici ed elettronici”;
•
DPR n°547 del 27/04/1955: "Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro";
•
D.Lgs. n°626 del 19/09/94: “Attuazioni delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE,
89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE e 90/679/CEE riguardanti il
miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro” e successive
modifiche;
•
D.Lgs. n°494 del 14/08/1996: “Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le
prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili”; (*)
•
Legge regionale n°17 del 27/03/2000: “Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso
di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso”;
•
Legge 791 del 18/10/1977: "Garanzia di sicurezza del materiale elettrico";
•
Norma CEI 17-13/1: “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa
tensione (quadri bassa tensione)”;
•
Norme CEI 20-22: “Prova dei cavi non propaganti l’incendio”;
•
Norme CEI 64-8: “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V
in corrente alternata e a 1500V in corrente continua”;
•
Norme CEI 64-12: “Guida all’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici di uso
residenziale e terziario”;
•
Norme CEI 64-50: “Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori
e telefonici”;
•
Norme EN 12464: “Illuminazione di interni con luce artificiale”;
•
Prescrizioni e Raccomandazioni del Locale Comando dei Vigili del Fuoco;
•
Prescrizioni e Raccomandazioni dell'Ente distributore di Energia Elettrica;
•
Prescrizioni e Raccomandazioni dell'Ente gestore della rete telefonica;
I nuovi impianti e/o le trasformazioni radicali devono essere realizzate a regola d'arte, non solo
per quanto riguarda le modalità d’installazione, ma anche per la qualità e le caratteristiche delle
apparecchiature e dei materiali.
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2.0 - PREMESSA
Il presente progetto è attinente al recupero dell’ex albergo Alpe di Orimento sito nel comune di
San Fedele Intelvi in provincia di Como.
Il complesso è cosi costituito:
1) Piano terra ove sono ubicati i seguenti locali:
- Centrale termica (100kW di potenza termica circa)
- Cantina/lavanderia
- Locali con destinazione d’uso da definire
2) Piano rialzato ove sono ubicati:
- Appartamento custode
- Cucina (<35kW di potenza termica)
- Sala da pranzo
- n°3 Camere
3) Piano primo ove sono ubicati:
- Appartamento custode
- Salottino
- n°3 Camere
4) Piano sottotetto ove sono ubicate due camere
La centrale termica e la cucina saranno alimentate a GPL, il serbatoio sarà interrato ed installato
all’esterno dell’edificio.
Il complesso sarà dotato di sgancio di emergenza generale che avverrà tramite una bobina di
sgancio a lancio di corrente installato nell’interruttore generale a valle del contatore ENEL ed
attivato per mezzo di pulsante sotto vetro di colore rosso.
Anche la centrale termica sarà dotata di pulsante di sgancio di emergenza dell’energia elettrica
ed in oltre, per mezzo di una valvola elettrica installata sulla tubazione di GPL, intercetterà il
combustibile all’esterno dell’edificio.
Nel presente progetto vengono illustrate le scelte tecniche e dimensionali adottate per l'impianto
elettrico alle normative vigenti.
La descrizione delle opere da eseguire è basata sull'adozione di forniture di ottimo standard
qualitativo, a soddisfazione dei calcoli effettuati, tali da garantire la rispondenza alle norme CEI
in vigore nonché alla legge n. 46/90.
L'installatore, prima dell'inizio dei lavori, dovrà avvisare la D.L. per concordare, in cantiere, le
modalità di esecuzione del presente progetto.
Eventuali variazioni dei lavori contenuti nel presente progetto dovranno essere preventivamente
concordate con la committente e la D.L.
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3.0 - OGGETTO DELL'APPALTO
Formano oggetto dell'appalto tutte le forniture di materiali e di apparecchiature, nonché le
prestazioni di mano d'opera occorrenti per un’esecuzione "a regola d'arte" (Legge n°186), degli
impianti elettrici e ausiliari, di seguito descritti.
L'appalto riguarderà le opere elettriche pertinenti le aree coperte e scoperte, individuate negli
elaborati grafici allegati tavole n° P01 e P02/C.24-06.
Si ricorda che la scelta del tipo d’impianto TV e TV/sat dovrà essere conforme alla guida
CEI 100-7 e alle norme EN 50083, in particolare per la protezione contro i contatti diretti e
indiretti dell’impianto d’antenna si dovrà prendere in esame il paragrafo 6.1.
Si consiglia di utilizzare prese d’utente totalmente isolate per evitare la messa a terra dello
schermo del cavo coassiale.
Per quanto concerne la messa a terra e i collegamenti equipotenziali vale quanto indicato al
paragrafo 6.2 e cioè che il conduttore esterno del cavo coassiale deve essere collegato a terra, a
meno che nell’impianto si utilizzino soltanto prese d’utente completamente isolate e componenti
di classe II.
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4.0 - DATI DI PROGETTO
Sistema: TT a 230 - 50Hz
Potenza massima prevista: 15kW
Fattore di contemporaneità: 0,6
Gradi di protezione:
- piano terra:
- centrale termica:
- piano rialzato:
- cucina:
- piano primo:
- piano sottotetto:
- aree esterne a cielo libero:
IP4X
IP55
IP4X
IP55
IP4X
IP4X
IP55
Gradi di illuminazione di base:
- piano terra:
- centrale termica:
- piano rialzato:
- cucina:
- piano primo:
- camere:
- illuminazione di emergenza:
100lx
150lx
100lx
200lx
100lx
secondo le esigenze della committenza
>5lx su vie di fuga
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5.0 - RELAZIONE TECNICA DELLE OPERE DA ESEGUIRE
Fornitura energia elettrica
La fornitura dell’energia elettrica sarà in bassa tensione con sistema TT con potenze impegnate
pari a 15kW – 400V.
Il punto di consegna sarà situato in prossimità dell’ingresso carraio principale in apposito vano
installato sul confine di proprietà.
Linea di alimentazione generale
La linea di alimentazione generale sarà realizzata per mezzo di cavo multipolari tipo FG7OR
0,6/1kV 5G10mm².
Tale cavo dovrà collegare il contatore dell’energia elettrica dell’ente distributore (ENEL) con il
quadro sottocontatore e quest’ultimo con il quadro elettrico generale “QEG” installato al piano
seminterrato.
La linea generale di alimentazione sarà attestata per mezzo di appositi capicorda agli interruttori
e ai quadri sopraccitati.
Quadro sotto contatore “QSC”
Il quadro sotto contatore dovrà essere costituito da una carpenteria pensile in materiale plastico
autoestinguente e grado di protezione pari ad IP55.
Dovrà essere in doppio isolamento e dotato di portella trasparente di chiusura.
Il quadro dovrà contenere l’interruttore generale quadripolare con la relativa bobina di sgancio a
lancio di corrente e comunque dovrà avere capienza non inferiore a 12 moduli, dovrà rispettare
quanto riportato nello schema elettrico di progetto n°E01/C.24-06.
Esso dovrà essere installato immediatamente a valle del contatore dell’energia con collegamento
tra quadro e contatore inferiore a 3 metri.
Quadro elettrico generale “QEG”
Il quadro elettrico generale dovrà essere costituito da una carpenteria in lamiera metallica per
installazione a pavimento e grado di protezione pari ad IP55.
Tale quadro dovrà avere una porta di chiusura apribile solo per mezzo di chiave e/o attrezzo ed
avere una capienza minima e non inferiore a 140 moduli.
Nel quadro saranno installati gli interruttori magnetotermici differenziali a protezione delle
utenze previste come meglio deducibile dallo schema elettrico allegato tavola n°E02/C.24-06.
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Quadro elettrico appartamento “QAP”
Il quadro elettrico appartamento dovrà essere costituito da una carpenterie in materiale plastico
autoestinguente, per installazione incassato sotto intonaco e/o similari, dovrà avere grado di
protezione pari ad IP4X.
Tale quadro dovrà avere una portella di chiusura ed avere una capienza minima e non inferiore a
36 moduli.
Nel quadro saranno installati gli interruttori magnetotermici differenziali a protezione delle
utenze previste per l’appartamento del custode, come meglio deducibile dallo schema elettrico
allegato tavola n°E03/C.24-06.
Quadro elettrico cucina “QCU”
Il quadro elettrico della cucina dovrà essere costituito da una carpenterie in materiale plastico
autoestinguente, per installazione incassato sotto intonaco e/o similari, dovrà avere grado di
protezione pari ad IP55.
Tale quadro dovrà avere una portella di chiusura ed avere una capienza minima non inferiore a
72 moduli.
Nel quadro saranno installati gli interruttori magnetotermici differenziali a protezione delle
utenze previste, come meglio deducibile dallo schema elettrico allegato tavola n°E04/C.24-06.
Quadro elettrico centrale termica “QCT”
Il quadro elettrico della centrale termica dovrà essere costituito da una carpenterie in materiale
plastico autoestinguente, per installazione a parete, dovrà avere grado di protezione pari ad IP55.
Tale quadro dovrà avere una portella di chiusura apribile per mezzo di chiave e/o attrezzo ed
avere una capienza minima non inferiore a 144 moduli, tale capienza dovrà essere verificata in
fase di esecuzione e comunque il quadro dovrà mantenere il 30% di spazio libero.
Nel quadro saranno installati gli interruttori magnetotermici differenziali a protezione delle
utenze previste, come meglio deducibile dallo schema elettrico allegato tavola n°E05/C.24-06.
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Disposizioni generali riguardanti i quadri elettrici
Le normative vigenti, CEI 17-13 EN 60439, impongono di considerare il quadro elettrico come
un prodotto a sé, tale prodotto deve essere corredato di apposita targa di identificazione del
costruttore.
Se la ditta installatrice si fa carico della costruzione del quadro è tenuta ad assumersi la
responsabilità di dichiararlo conforme alla norma.
In seguito elenchiamo alcune delle prescrizioni dettate dalle norme:
ogni quadro deve essere fornito di una o più targhe scritte in maniera indelebile,
difficilmente asportabili (non adesive) poste in modo da essere visibili e leggibili quando
l’apparecchiatura è installata
la targa deve riportare i dati minimi elencati ai successivi punti a e b
a) nome o marchio di fabbrica del costruttore
b) l’indicazione del tipo o un numero di identificazione o un altro mezzo di
identificazione che permetta di ottenere del costruttore tutte le informazioni
indispensabili
ogni quadro sia esso di tipo AS o ANS deve essere seguito dalla dichiarazione di
conformità alla norma EN 60439 e dai rispettivi rapporti di prova.
Al fine di garantire una facile futura manutenzione, una copia aggiornata dello schema elettrico,
allo stato di fatto in cui viene consegnato l’impianto elettrico, dovrà essere alloggiata all’interno
o in prossimità dei quadri stessi con appositi accessori.
Tutte le apparecchiature (interruttori di protezione, relè temporizzati, programmatori e contattori)
dovranno recare sigle di identificazione corrispondenti allo schema allegato, come pure i
morsetti dovranno recare le sigle di identificazione alfanumeriche del circuito corrispondente
come riportato sullo schema elettrico.
Ogni interruttore o apparecchiatura dovrà recare una targhetta di identificazione del circuito
indelebile con diciture incise pantografate posta sui pannelli del quadro stesso
Sui quadri dovrà essere posta una targa recante i dati del costruttore secondo quanto sopra
indicato dalle norma CEI 17-13:
Tensione di esercizio:
Tensione di isolamento:
Tensione di prova a frequenza industriale:
Frequenza:
Corrente c.c.:
Tensioni comandi:
400V
>600V
2500V
50Hz
10kA
230Vc.a.
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Distribuzione linea elettrica generale
La distribuzione della linea d’alimentazione generale avverrà per mezzo di un sistema di
tubazioni in polietilene a doppia camera aventi diametri di 110mm.
Impianto elettrico piano terra, rialzato, primo e camere
Gli impianti elettrici dovranno rispettare nella loro configurazione finale la norma CEI 64-8.
L’impianto dovrà essere di tipo incassato sotto intonaco posato in tubazioni di PVC flessibile
pesante con diametri minimi non inferiori a 20mm.
Le linee dovranno essere in cavo unipolare tipo N07V-K, raccordate in apposite scatole di
derivazione e derivate dai quadri elettrici previsti, secondo gli schemi elettrici allegati .
Nei locali in cui saranno ubicati bagni e docce, è fondamentale il rispetto della norma CEI 64-8/7
che prevede la classificazione dell’ambiente in quattro zone:
• Zona 0 – Volume interno del piatto doccia
• Zona 1 – Volume esterno al piatto doccia fino a 0,6m di distanza orizzontale e 2,25m al di
sopra del pavimento o del piatto doccia se questi è più alto di 15cm, rispetto al pavimento
• Zona 2 – Volume esterno alla zona 1 fino a 0,6m ed a 2,25m di altezza
• Zona 3 – Volume esterno oltre la zona 2 fino a 2,4m ed ad un’altezza di 2,25m dal pavimento
• I gradi di protezione saranno i seguenti:
• IPX5 per la zona 1
• IPX5 per la zona 2
• IPX1 per la zona 3.
Nella zona 0 non dovranno essere previste condutture.
Prima dell’inizio dei lavori, la ditta appaltatrice dovrà sottoporre alla D.L. gli schemi esecutivi di
come intende effettivamente realizzare l’impianto.
Si ricorda che le masse estranee (tubi metallici per i servizi acqua, gas ecc. se previsti di
materiale conducibile) dovranno essere equipotenzialmente messi a terra per mezzo di un
conduttore equipotenziale N07V-K avente sezione pari a 6mm² protetto meccanicamente contro
possibili rotture.
Impianto elettrico cucina
La cucina sarà alimentata per mezzo di GPL ed avrà una potenzialità inferiore a 35kW, sarà
munita di un dispositivo rivelatore di fughe gas che comanda automaticamente una valvola di
blocco installata sulla tubazione di adduzione del gas al di fuori del locale, una cappa di
aspirazione e un’aerazione permanente, pertanto l’ambiente viene considerato ordinario, ma per
maggior sicurezza si dovrà eseguire l’impianto elettrico con un grado di protezione finale pari ad
IP55.
Tutto l’impianto sarà realizzato sotto traccia con apparecchiature da semincasso come deducibile
dall’elaborato grafico tavola n°P02/C.24-06.
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Le linee di alimentazione della cucina saranno derivate dal quadro elettrico previsto (tavola
n°E04/C.24-06) e saranno del tipo N07V-K di sezione adeguata.
Impianto elettrico centrale termica
La centrale termica sarà costituita da due caldaie pensili alimentate a GPL e funzionanti a cascata
per mezzo di una centralina, la potenzialità al focolare di ogni singola caldaia è di circa 50kW.
La centrale termica sarà munita di un dispositivo rivelatore di fughe gas che comanda
automaticamente una valvola di blocco installata sulla tubazione di adduzione del gas al di fuori
del locale.
Sarà previsto un sistema di apertura dell’energia elettrica per mezzo di un sistema di sgancio a
lancio di corrente, il quale potrà intercettare e bloccare il flusso del GPL per mezzo della valvola
di blocco.
L’impianto elettrico dovrà essere eseguito con un grado di protezione finale pari ad IP55.
Tutto l’impianto sarà realizzato per mezzo di un sistema di tubazioni in PVC posate a vista, con
apparecchiature installate nelle posizioni indicate nell’elaborato grafico tavola n°P02/C.24-06.
Le linee di alimentazione della centrale termica saranno derivate dal quadro elettrico previsto
(tavola n°E04/C.24-06) e saranno del tipo FG7OR di sezione adeguata.
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Impianto di messa a terra
Si ricorda che l’impianto di messa a terra dovrà essere unico per l’intera unità immobiliare.
In accordo con le norme CEI 64-12 è auspicabile l’utilizzo dei ferri dei cementi armati di
fondazione come dispersore di fatto.
L'impianto di messa a terra dovrà comunque rispettare nella sua configurazione finale le norme
CEI 64-8 e CEI 64-12 che prevedono:
il valore di terra sia in accordo con le esigenze di protezione e di funzionamento
dell'impianto e in ogni caso dovrà rispettare il valore ohmico ricavato dalla formula
Rt=V/I=50/0,03=1666,66Ω
l'efficienza di terra si mantenga nel tempo
le correnti di guasto possano essere sopportate senza danni di natura termica e meccanica
adeguata protezione meccanica.
Per raggiungere questi scopi occorrerà prevedere:
dispersore orizzontale in corda di rame nuda avente sezione pari a 50mm² posato a circa
50cm di profondità nel terreno, con sovrastante protezione in malta e cemento, non a
contatto dello stesso (a circa 20cm) e segnalato da nastro di plastica rosso-nero o simile
posa di dispersori verticali a picchetto a croce di dimensioni 50x50x5mm e lunghezza di
2m
posa dei conduttori di protezione secondo i seguenti criteri.
_____________________________________________________________________________
SEZIONE CONDUTTORI
SEZIONE MINIMA
DI FASE S (mm²)
CONDUTTORE DI
PROTEZIONE Sp (mm²)
_____________________________________________________________________________
S < 16
Sp = S
16 < S < 35
16
S > 35
Sp = 1/2 S
_____________________________________________________________________________
La sezione di ogni conduttore di protezione che non faccia parte delle condutture
d’alimentazione non deve essere, in ogni caso, inferiore a:
2,5mm² se è prevista una protezione meccanica
4mm² se non è prevista una protezione meccanica
collegamento dei conduttori equipotenziali.
La sezione minima è di 6mm² e, in altri casi, pari alla metà del conduttore di protezione di
sezione più elevato dell'impianto, con un massimo di 25mm².
All'impianto di terra dovranno essere collegati:
le masse (prese, motori, corpi illuminanti, ecc.) di classe I
le masse estranee (riscaldamento, acqua, gas, ecc.)
Tutto l'impianto dovrà essere segnalato con appositi cartelli indicatori nei punti ove sono posati i
dispersori.
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PROGETTAZIONI E CONSULENZE TECNICHE
Si ricorda in oltre che il serbatoio di GPL dovrà essere collegato all’impianto di messa a terra,
come descritto nella tavola allegata n°P01/C.24-06.
L'appaltatore deve eseguire con la direzione lavori un esame preliminare dei percorsi interrati e
della posizione dei dispersori verticali, prima della loro messa in opera e deve inoltre eseguire un
esatto rilievo della loro posizione ad installazione effettuata e riportarla su apposito disegno.
L'impianto di terra deve essere eseguito in conformità a quanto prescritto nel presente progetto.
L'appaltatore deve eseguire la connessione di tutti gli equipaggiamenti elettrici di classe I e delle
masse estranee suscettibili di assumere potenziale diverso da zero.
6.0 - MODALITÀ DI ESECUZIONE DEGLI IMPIANTI
L'Appaltatore deve eseguire con la Direzione Lavori un esame preliminare dell'andamento del
percorso cavi, verificare che non esistano interferenze con altri elementi di impianto e che sia
agevole la posa e l'infilaggio dei cavi e/o conduttori.
Quando lo spazio a disposizione non consente di eseguire la curvatura dei tubi si useranno
scatole di derivazione, di tipo standardizzato.
Le curve minime non devono essere in ogni caso inferiori a dieci volte il diametro del cavo che
devono contenere.
Il diametro interno dei tubi non deve essere inferiore al diametro del cavo o del fascio dei fili da
infilare moltiplicato per il coefficiente minimo 2,5 (grado di riempimento 0,4) maggiorando il
diametro del tubo risultante al diametro commerciale immediatamente superiore.
Tutti i tubi portacavi devono essere accuratamente puliti e soffiati con aria prima dell'infilaggio
dei cavi e dei conduttori.
Eventuali asperità nei tubi devono essere eliminate.
Tutte le tubazioni non collegate ad un’utenza o cassetta terminale devono essere chiuse
provvisoriamente con tappi e dotate di filo pilota in nylon, finche non sia possibile effettuare il
collegamento definitivo e/o che rimangano a disposizione.
La posa dei cavi deve essere realizzata in modo che essi non siano mai chiamati ad effettuare
curve con raggio di curvatura inferiore a dieci volte il diametro e in ogni modo mai inferiore ai
valori minimi raccomandati dal costruttore dei cavi.
Per giunzioni e collegamenti devono essere impiegati morsetti a compressione oppure bulloni di
ottone o di rame.
I conduttori di terra e i conduttori di protezione, nei tratti incassati entro pareti o pavimenti
devono essere protetti meccanicamente con tubi in PVC pesante secondo tabelle UNEL 3711872.
Tale protezione si deve prolungare fuori terra fino alla prima giunzione se questa è a quota non
superiore a 1m sul pavimento.
I cavi di alimentazione principali dovranno essere segnalati per mezzo di una striscia di plastica
nera/gialla, posata a circa 20cm sopra le tubazioni che le contengono.
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PROGETTAZIONI E CONSULENZE TECNICHE
7.0 - CARATTERISTICHE DEI MATERIALI
Tutti i materiali e le apparecchiature impiegati negli impianti elettrici devono, essere adatti agli
ambienti in cui sono installati e devono avere caratteristiche tali da resistere alle azioni
meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità alle quali possono essere esposti durante
l'esercizio.
Devono essere rispondenti alle relative norme CEI e tabelle di unificazione CEI-UNEL, ove
queste esistono e alla legge 791 (rispondenza norme CEE).
Tutti gli apparecchi devono riportare dati di targa ed eventuali istruzioni d'uso utilizzando la
simbologia del CEI e la lingua italiana.
Gli interruttori per i circuiti di alimentazione delle utenze avranno protezione magnetotermica, e
differenziale ad alta sensibilità 0,03A.
Il potere di interruzione dei singoli interruttori deve essere sempre maggiore della massima
corrente di corto circuito che può verificarsi immediatamente a valle degli stessi.
Tutti gli interruttori che proteggono le linee in partenza devono essere scelti in maniera tale che:
sia sempre rispettata la condizione che l'energia specifica passante risulti minore o uguale
a K²S².
sia sempre protetta contro i contatti indiretti, la lunghezza totale della linea uscente.
le caratteristiche indicate nello schema elettrico devono essere tassativamente rispettate.
Devono essere impiegati cavi e conduttori del tipo non propagante l'incendio come evidenziato
qui di seguito:
tipo FG7OR secondo CEI 20-22 II per linee principali di distribuzione
tipo N07V-K secondo CEI 20-22 II per le linee degli impianti d’illuminazione e forza
motrice dove possibile.
Tutti i conduttori, compresi quelli di terra, di protezione ed equipotenziali, devono rispettare il
codice dei colori previsti dalle Norme CEI.
Per le canalizzazioni realizzate con tubazioni in PVC, devono essere utilizzati tubi in PVC di
tipo non propagante l'incendio serie pesante rigido UNEL 37118/72.
In generale, le guaine flessibili, saranno in PVC pesante a marchio IMQ, con anima in PVC e
rivestimento in PVC.
8.0 - RETI SERVIZI AUSILIARI
Gli impianti ausiliari - telefono, citofono, antifurto - devono transitare in tubazioni separate tra
loro, come evidenziato sugli elaborati grafici.
L'appalto di questi impianti, che dovrà essere comprovato dagli organi competenti dovrà essere
affidato a ditte specializzate nei rispettivi settori.
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9.0 - STANDARD DI QUALITÀ
Tutte le apparecchiature di fornitura dell'Appaltatore devono essere scelte in base allo Standard
di Qualità qui di seguito riportato:
- QUADRI:
ABB, SCHNEIDER
- INTERRUTTORI SU QUADRI BT:
ABB, SCHNEIDER
- INTERRUTTORI CIVILI:
BTICINO, GEWISS
- FUSIBILI:
WEBER
- PRESE:
BTICINO, GEWISS
- CASSETTE DI DERIVAZIONE:
BTICINO, GEWISS
- TUBAZIONI:
PLASTIFLEX, INSET, RTA,
GEWISS
- CAVI BT, CAVI DI SEGNALE:
PIRELLI, GENERAL CAVI
- APP. ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA:
OVA, BEGHELLI
- RETE DI TERRA:
CON.TRADE, DEHN,
SATI-CARPANETO
Le apparecchiature non comprese nel suddetto elenco devono essere della migliore qualità, di
marca riconosciuta e comunque soggette all'approvazione della Committente e del Direttore dei
lavori.
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10.0 - VERIFICHE
Le verifiche e le prove di collaudo nonché la denuncia dell'impianto di terra, dovranno essere
eseguite secondo le norme vigenti, in particolare secondo la parte 6 delle norme CEI 64-8.
L'appaltatore deve predisporre gli impianti, installati, montati e collegati per l'esecuzione delle
prove e delle verifiche da effettuarsi sia per le consegne parziali che finali.
Si ricorda che secondo il DPR n°462 del 22/10/2001: “Regolamento di semplificazione del
procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche
atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici
pericolosi”,e successive modificazioni, se l’attività è soggetta al DPR 547/55, il datore di lavoro
è obbligato ad inviare agli organi territorialmente competenti (ASL/ARPA e ISPESL) la
dichiarazione di conformità degli impianti elettrici fornita dalla ditta installatrice, e inoltre
incaricare l’ASL o l’ARPA oppure un organismo abilitato, alla verifica periodica degli impianti.
L’invio della dichiarazione di conformità deve avvenire entro i 30 giorni dell’inizio dell’attività.
L'appaltatore deve disporre in cantiere come minimo, o comunque, in proporzione al numero di
persone addette ai lavori, dei seguenti strumenti di misura e di controllo:
- n°1 Megger da 5000 W
- n°1 Tester universale
- n°1 Misuratore di terra
- n°1 Prova relè
- n°1 Luxmetro
- n°1 Indicatore di fase
- n°1 Amperometro scala 600 A
11.0 - GESTIONE DELL'IMPIANTO
Prima della messa in esercizio degli impianti, si eseguiranno i collaudi per accettazione che
consistono nell’eventuale ripetizione di tutte o di parte delle verifiche di cui al capitolo 10.0.
Le prove possono essere eseguite nel corso e/o al termine dei montaggi, secondo un programma
stabilito dalla direzione lavori.
Per tali collaudi l'appaltatore deve mettere a disposizione il personale e le apparecchiature
necessarie come sopra citato.
Tutti i collaudi verranno effettuati in accordo alle vigenti norme CEI e alle indicazioni del
presente progetto.
L'entità e le modalità di esecuzione dei collaudi dovranno essere concordati preventivamente con
il committente e la direzione lavori.
Ad insindacabile giudizio da parte del committente e della direzione lavori le prove dovranno
essere ripetute nel caso di esiti sfavorevoli.
E' evidente che in questo caso, l'appaltatore sarà tenuto a porre in regola tutti gli impianti o parte
di loro che non sono risultati idonei alle verifiche effettuate.
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12.0 - SCHEMI ELETTRICI ED ELABORATI GRAFICI
_Calcolo probabilistico di fulminazione;
_Tavola E01: schema elettrico quadro sotto contatore “QSC”;
_Tavola E02: schema elettrico quadro generale “QEG”;
_Tavola E03: schema elettrico quadro appartamento “QAP”;
_Tavola E04: schema elettrico quadro cucina “QCU”;
_Tavola E05: schema elettrico quadro centrale termica “QCT”;
_Tavola P01: planimetria generale indicante gli impianti elettrici esterni e l’impianto di messa a
terra;
_Tavola P02: planimetria piano terra, rialzato, primo e sottotetto con indicato la disposizione
dell’ impianto d’illuminazione e di forza motrice;
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