Torre Libeskind di CityLife a Milano: la posa della prima pietra Partono ufficialmente i lavori per la Torre Libeskind, la terza e ultima delle tre torri che rappresentano il cuore del progetto CityLife a Milano. Le fotografie della cerimonia per la posa della prima pietra Si è svolta il 28 giugno a Milano, presso CityLife, la cerimonia della posa della prima pietra della Torre Libeskind, il terzo e ultimo edificio alto previsto dal grande progetto di CityLife Business & Shopping District, e composto anche dalla Torre Allianz, progettata da Arata Isozaki con Andrea Maffei e dalla Torre Generali, progettata da Zaha Hadid Architects e ormai completa dal punto di vista strutturale. La cerimonia si è svolta alla presenza dell’architetto Daniel Libeskind, dell’amministratore delegato di CityLife Armando Borghi, del direttore tecnico Marco Beccati, di Emiliano Cacioppo di CMB, impresa che si occuperà dei lavori di costruzione e di una rappresentanza dei lavoratori di CityLife e di CMB. Torre Libeskind, progettata da Daniel Libeskind, architetto americano di fama mondiale, sarà completata nel 2018. Le fondazioni sono state gettate nel novembre 2015 e i lavori di costruzione prenderanno il via nella primavera 2016. Una volta terminato, l’edificio, che avrà una caratteristica forma ricurva, comprenderà 31 piani per un’altezza complessiva di 175 metri e una superficie lorda commercializzabile di circa 33.000 mq. Insieme alla torre, Daniel Libeskind ha progettato per il complesso anche un complesso residenziale sito in via Spinola (scarica l’e-book gratuito). Torre Libeskind sarà direttamente connessa con la galleria commerciale del CityLife Shopping District e alla Piazza Tre Torri, collegata con la linea metropolitana M5. L’accesso veicolare sarà garantito da un innovativo sistema di viabilità interrata riservata alle Torri ed al Commerciale, con risalite dai parcheggi direttamente verso la lobby della Torre e la Galleria commerciale stessa. Leggi anche: Edifici alti e grattacieli: arriva l’e-book sugli aspetti strutturali La Torre Libeskind si trova al centro della composizione delle tre torri e con la sua forma ricurva raccorda idealmente le altre due. Il concept architettonico è così descritto dallo studio Libeskind: “Le immagini da cui si è tratta ispirazione sono la cupola rinascimentale e la scultura michelangiolesca della Pietà Rondanini. La cupola come elemento classico, anche prendendo a riferimento gli studi di Leonardo, definisce uno spazio interno e al tempo stesso diviene un elemento urbano e territoriale, un segnale per tutta la città. Per vie differenti, ma con medesimo intento emotivo e concettuale, la Pietà Rondanini, opera mirabile di Michelangelo Buonarroti conservata a Milano, con l’inarcamento dei corpi vuole comunicare protezione e intimità. Così nascono i presupposti creativi che hanno portato alla definizione della forma della torre, un intervento urbano che dialoga con le altre due torri e unitamente ad esse definisce un nuovo luogo della città, la piazza, e per la città, il landmark urbano rappresentato dallo skyline del masterplan CityLife”. Guarda di seguito la gallery della cerimonia della posa della prima pietra. Photogallery L’edificio, con il suo andamento curvilineo, è organizzato con una lobby a doppia altezza, disegnata in continuità la nuova piazza Tre Torri. La sagoma del piano uffici e la relativa superficie sono variabili piano per piano in relazione allo sviluppo geometrico dell’edificio. La variabilità della sagoma di piano, data dalla particolarità del volume architettonico, è compensata dagli spazi di supporto (ancillary spaces) che sono modulati piano per piano, attorno al nucleo centrale. La struttura dell’edificio è interamente in calcestruzzo armato sino al livello 29° penultimo impalcato compreso; a partire dal livello 30° compreso, la struttura diviene in acciaio e va a costituire il coronamento sommitale (crown). La torre è sostenuta da 20 pilastri perimetrali di sezione circolare variabile, da un massimo di 140cm ad un minimo di 60cm. I pilastri saranno realizzati in calcestruzzo armato, fatta eccezione di quelli che insistono sulla duplice altezza della main lobby, per i quali è previsto l’impiego in concomitanza di profili in acciaio. Leggi anche: Edifici alti in calcestruzzo: le linee guida per la progettazione Il crown dell’edificio è caratterizzato da un volume vetrato, con lamelle metalliche, che completano le linee geometriche che generano la torre. Il sistema delle facciate è stato studiato con un’attenzione particolare che tiene conto della geometria dell’edificio: l’involucro è infatti costituito da pannelli vetrati, sorretti nella parte sommitale da un sistema di centine e travi metalliche in continuità con la maglia di pilastri dei piani inferiori. Data la variabilità delle geometrie, i pannelli vetrati di facciata hanno dimensioni che cambiano piano per piano. Ai livelli 27° e 28° della torre è prevista la realizzazione di una sala conferenze a doppia altezza, che occupa un “semipiano”, accessibile dal core attraverso un’ampia lobby. Torre Libeskind ha già ottenuto, come le altre due Torri, la pre certificazione LEED con rating GOLD, soddisfacendo i prerequisiti di sostenibilità ambientale previsti dagli standard internazionali LEED. Vuoi scoprire come si ottiene la certificazione Leed? Leggi l’articolo su Architetto.info Copyright © - Riproduzione riservata