I. DIVISIONE AMMINISTRATIVA E CARATTERIZZAZIONE DI ALCUNE REGIONI ITALIANE 1. LE REGIONI ITALIANE Amministrativamente il territorio della Repubblica Italiana è deviso in 20 regioni. Ogni regione ha il suo Consiglio Regionale che è eletto ogni cinque anni. Le regioni sono enti autonomi che hanno poteri e funzioni propri: sono p.es. responsabili dell`ordinamento interno, della polizia locale, delle fiere e dei mercati, dell`istruzione artigiana e professionale, dell`assistenza scolastica, dei musei e delle biblioteche, o dei servizi pubblici regionali. Ogni regione è divisa in province (in tutto 95), che sono governate da Consigli Provinciali. Ogni provincia comprende più comuni. I comuni sono governati da Sindaci. Le regioni dell’Italia settentrionale sono: il Piemonte la Valle d’Aosta la Liguria la Lombardia il Trentino-Altro Adige il Veneto il Friuli-Venezia Giulia e l’Emilia-Romagna Le regioni de Centro sono: la Toscana l’Umbria le Marche l’Abruzzo il Molise il Lazio Le regioni del Sud sono: la Campagnia la Puglia la Basilicata la Calabria Le regioni dell`Italia insulare sono: la Sardegna la Sicilia Grazie allo sviluppo industriale e commerciale e alla fertilità del suolo le regioni settentrionali sono le più ricche e popolose Adesso vorrei presentare alcune regioni settentrionali: Il PIEMONTE, la più occidentale delle regione italiane, ha un elevato livello economico e sociale. Soprattutto in provincia di Torino con il complesso FIAT sono nate tante industrie complementari come quelle metallurgiche, dei cuscinetti a sfera, della gomma e degli accessori. La FIAT produce anche trattori agricoli, aeroplani, motori navali. Di grande importanza sono anche le industrie Olivetti, che producono computer, calcolatrici e macchine da scrivere. Le industrie Olivetti si trovano soprattutto Ivera. Molto importante è l’allevamento bovino che si pratica nelle zone di pianura e nelle valli alpine con una notevole produzione di carne e latticini. In VALLE D’AOSTA c’è un clima di tipo alpino con inverni molto freddi perciò anche in Valle D’Aosta (come in Piemonte) il turismo è molto importante grazie alle sue stazioni sciistiche. La sua popolazione parla un dialetto franco-provenzale e la lingua francese è la seconda lingua ufficiale accanto all’italiano. La LOMBARDIA è la regione più popolata ed economicamente più importante d’Italia. Il TRENTINO-ALTO ADIGE è diviso nelle province di Trento e di Bolzano. Questa regione ha uno speciale statuto autonomo fin dal secondo dopoguerra. Questo statuto è necessario perché c’è una grande minoranza di lingua tedesca. Grazie a questo statuto il bilinguismo italo-tedesco si trova p.es. nell’insegnamento scolastico, o negli atti amministrativi. L’attività più fiorente del Trentino-Altro Adige è il turismo, italiano e straniero. E non dimentichiamo i vini famosi, soprattutto quelli rossi, che sono prodotti in questa regione. L’EMILIA-ROMAGNA è una delle regioni agricole più ricche dell’Italia. Ma anche l`industria è molto importante: si producono automobili, motocicli e macchine agricole. Specialmente a Ravenna ci sono molte industrie petrolifere e petrolchimiche. Grazie alle numerose stazioni baleneari lungo la costa adriatica il turismo occupa un posto importantissimo nell’ecconomia dell’Emilia-Romagna. Il capoluogo dell’Emilia Romagna è Bologna, un importante centro commerciale e industriale. A Bologna si trova anche l’università più antica d’Europa. IL FRIULI – VENEZIA GIULIA è la regione che si trova più a est ed è chiusa fra la Alpi e l’Adriatico. Capoluogo della regione è Trieste. Il porto di Trieste è centro di importanti scambi commerciali fra l’Italia e l’Oriente. La regione ha, dal 1963, uno speciale statuto di autonomia perché in questa regione ci sono numerosi abitanti di lingua ladina e slovena. Il Friuli – Venezia Giulia è una regione soprattutto agricola, ma anche l’industria è molto importante: l’industria pesante si trova nelle zone di Trieste, Monfalcone e Pordenone. Oltre alla VALLE D’AOSTA, al TRENTINO – ALTO ADIGE e al FRIULI – VENEZIA GIULIA anche le due isole maggiori, LA SICILIA e la Sardegna, hanno uno statuto speciale e dunque un’autonomia particolare. Per le loro caratteristiche etniche e linguistiche, la loro tradizione storico culturale e la loro posizione geografica, queste cinque regioni hanno poteri legislativi più ampi delle altre regioni. 2. LE REGIONI PIÙ AMATE DAGLI ITALIANI L’istituto CJRM ha domandato agli italiani in quale regione italiana vorrebbero vivere. Le risposte mettono in evidenza, due cose: c ´è la tendenza a lasciare le grandi città industriali per andare ad abitare in zone più piccole e tranquille. certi luoghi comuni continuano a sopravvivere La regione più amata è la Toscana: gli italiani amano questa regione per il suo partrimonio artistico e soprattutto per la bellezza del suo paesaggio, fatto di colline, di montagne e di mare. Subito dopo arriva l’Emilia-Romanga: è una regione ricca ma non caotica, dove è facile trovare lavoro e dove la gente è cordiale, simpatica e molto disponibile verso chi viene da fuori. Al terzo posto c ´è la Liguria: ha molte bellezze naturali, un certo benessere economico e c ´è poca criminalità. Roma e il Lazio: la capitale attira e spaventa nello stesso tempo: è piena di vita e di bellissimi monumenti, ma è anche sporca, rumorosa e molti dei suoi più antichi quartieri si rovinano sempre di più. Le regioni del Sud occupano gli ultimi posti. Anche in questo caso i luoghi comuni hanno un ruolo molto importante. Luoghi comuni che talvolta sono veri: parlare agli italiani di Campagna, Sicilia o Calabria significa parlare di camorra, mafia e sequestri di persona. E anche i meridionali si criticano tra loro: i calabresi non vogliono vivere in Sicilia, i campani e i pugliesi non vogliono abitare in Calabria. Insomma, chi è contento di vivere dove attualmente vive? Solo i toscani e i romani. Forse questa affermazione conferma un po’ l’orgoglio tipico dei fiorentini e l’amore dei romani per la propria città, che per tanti secoli è stata la regina de mondo. Le regioni più piccole, come la Basilicata e il Molise, non sono molto amate perché molta gente pensa che sono culturalmente ed economicamente in ritardo. II. L’AMMINISTRAZIONE Lo Stato italiano di oggi è uno Stato giovane che ha poco più di cento anni. Dal 1946 è – in seguito ad un referendum – una Repubblica democratica con il Presidente della Repubblica come Capo dello Stato. 1. IL COMUNE L´unita amministrativa più piccola è il comune. Il territorio italiano è infatti diviso in più di 8000 comuni. Ci sono comuni molto grandi e popolosi (come p. es. Milano, Roma, Napoli, ecc.); altri invece sono molto piccoli e hanno poche centinaia di abitanti. Ogni cinque anni tutti gli abitanti del comune che hanno più di 18 anni eleggono il Consiglio comunale. Il Consiglio comunale elegge il Sindaco. Il comune è responsabile di determinati servizi: p. es. delle scuole delle strade comunali e dell’edilizia comunale dei servizi sanitari o delle varie forme di assistenza ai poveri, ecc. Il comune in Italia è responsabile anche del buon funzionamento dei semafori e paga i vigili urbani che regolano il traffico cittadino. Tutti questi servizi sono finanziati grazie alle tasse pagate dai cittadini. 2. LA PROVINCIA Un insieme di comuni forma la provincia. In Italia ci sono 94 province, che sono governate da Consigli provinciali. Ogni cinque anni i cittadini eleggono il Consiglio provinciale. Le province si occupano: delle strade provinciali, dell’assistenza ai ragazzi senza famiglia, degli aiuti per studenti che abitano nelle località dove non ci sono scuole superiori e forniscono i locali per certi uffici statali (prefettura, questura, ecc.). 3. LA REGIONE Un insieme di Province forma la regione. In Italia ci sono 20 regioni. Ogni regione ha il suo Consiglio regionale, eletto ogni cinque anni. Ecco i più importanti compiti della regione: l’assistenza scolastica l’assistenza sanitaria e ospedaliera l’ istruzione professionale la disciplina delle fiere e dei mercati l’organizzazione delle biblioteche e dei musei la difesa e conservazione del patrimonio artistico 4. LO STATO Ecco alcuni servizi, istituzioni e compiti dello Stato: le poste le ferrovie l’energia elettrica lo Stato deve occuparsi della difesa del suo territorio e perciò ha un esercito. In Italia, il servizio militare è obbligatorio lo Stato paga gli insegnanti ed i dirigenti scolastici la giustizia è amministrata dallo Stato, rappresentata dai giudici nei tribunali lo Stato è anche responsabile delle strade statali e delle autostrade provvede ai servizi di polizia (carabinieri, pubblica sicurezza) e a numerosi servizi sociali.