corso di formazione ecm: “introduzione alle scienze forensi”

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CORSO DI FORMAZIONE ECM:
“INTRODUZIONE ALLE SCIENZE FORENSI”
Struttura del corso e Tematiche affrontate:
Il corso si prefigge lo scopo di ottimizzare le competenze individuali e gli strumenti professionali da impiegare
nell’attività investigativa ed in quella processuale ma anche di proporre metodologie e tecniche utili allo sviluppo della
prevenzione primaria , promozione della salute e sicurezza sociale, secondo le esperienze e le tecniche più moderne
ed emergenti oggi disponibili
E’ di particolare interesse per gli appartenenti alle Forze di Polizia, Avvocati, Magistrati, Medici, Infermieri, Volontari del
soccorso e primo intervento, Psicologi e Psicoterapeuti, Sociologi, Assistenti Sociali, Investigatori Privati, Biologi,
Chimici, Fisici, Ingegneri, Informatici e tutti coloro che hanno competenze nel settore delle Scienze Forensi.
I recenti fatti criminali postulano, anche in Italia, interventi e procedure che si ispirino ai massimi concetti di rigore
scientifico e di professionalità al fine di garantire la diffusione e l’applicazione di appropriate metodologie, di adeguate
metodiche tecnologiche, di saperi altamente specializzati e di apparati tecnici, il cui uso richiede competenze esperte.
Le lezioni saranno tenute da docenti universitari tra i più noti e accreditati, afferenti alle principali Università Italiane
nonché da Avvocati, Giuristi, Psicologi, Psichiatri, Criminologi selezionati per la loro specifica competenza. Verranno
affrontate tematiche relative a:
Criminalistica, Criminal Profiling e Scena del Crimine, Vittimologia, Violenza sui minori, Omicidiologia e Omicidi in
famiglia (figlicidio, parenticidio ecc.), Criminalità in internet, Pedofilia, Tecniche di interrogatorio, di Intervista e di
Colloquio, Psicopatologia sessuale forense, Antropologia forense, Tossicologia forense, Diagnostica clinico-forense,
Comunicazione verbale e non verbale, Sistema penitenziario, Diritto Penitenziario, Polizia Penitenziaria, Mobbing,
Simulazione, Dissimulazione, Stalking, Predittività del Rischio e del danno, ecc.
Responsabile dell’evento:
Gen. (aus) Dott. Luciano Garofano
Aree Tematiche Teoriche:

Tecniche del Sopralluogo e Scena del Crimine /Criminalistica h 8

Psicologia Giuridica, Investigativa e Criminologia h 6

Medicina Legale e Antropologia h 6

Indagini Difensive h 8

Informatica e telefonia forense h 4

Infermieristica forense h 4

Giornalismo investigativo h 4
Quota individuale di partecipazione (in Euro): 500,00 + Iva 21%
Pagamento a mezzo bonifico (IBAN: IT55Q0200838864000010725915 intestato a DEA formazione e servizi)
Numero massimo di partecipanti: 100
Ore totali corso: Il Corso ha durata di 40 ore complessive pari a 40 crediti ECM.
Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 40
2 week end secondo il seguente orario: venerdì dalle 15.00 alle 20.00, sabato dalle 8.30 alle 12.45 e dalle 13.45 alle
19.00 e domenica dalle 8.30 alle 12.45 e dalle 13.45 alle 19.00.
Titolo: “Tecniche del Sopralluogo e Scena del Crimine /Criminalistica”
Nel contesto delle attività di indagine a seguito di un reato l’esperto della scena del crimine e di criminalistica riveste un
ruolo fondamentale. Il suo delicato compito è quello di individuare, repertare ed analizzare ogni traccia presente sul
luogo dove è stato commesso il delitto, al fine di ricostruire la dinamica dei fatti ed assicurare le prove necessarie per
l’identificazione degli autori. Riconoscimento delle impronte digitali, analisi chimiche su esplosivi e stupefacenti,
balistica, analisi del DNA: sono solo alcuni dei campi della criminalistica ossia dell'utilizzo dei metodi scientifici applicati
all’analisi delle tracce e finalizzati all’individuazione dell'autore di un crimine. Apparentemente assai distanti fra loro, i
vari settori della criminalistica sono tra loro complementari e postulano un approccio interdisciplinare.
Una delle tecniche investigative di cui sentiamo parlare più spesso è quella del rilevamento delle impronte digitali,
utilizzata in quasi tutte le scene del crimine. Individuare ed esaltare le impronte digitali, soprattutto quelle latenti, aiuta a
restringere il numero dei sospettati di un crimine e contribuisce a trovare il vero colpevole.
Dal suo sviluppo negli anni Ottanta del ventesimo secolo, la tecnica per l’analisi del DNA è progressivamente diventata
uno strumento fondamentale per la risoluzione di casi criminali complessi. Nell’ arco temporale degli ultimi 25 anni si è
registrato un impensabile miglioramento delle tecniche analitiche che oggi consentono di ottenere un profilo di DNA
anche a partire da tracce biologiche limitatissime.
Parallelamente in tutti i Paese del mondo e solo recentemente in Italia sono state istituite banche dati di DNA che
contribuiscono alla identificazione delle persone scomparse e alla individuazione degli autori di reato.
Le macchie di sangue sulla scena del crimine sono utili non solo per individuare il DNA, ma forniscono altre basilari
indicazioni quali, ad esempio, la direzione, la traiettoria, l’angolo di impatto, e la fonte che le ha prodotte. Questo tipo di
analisi che va sotto il nome di bloodstain pattern analysis (BPA) sta così entrando tra i metodi utilizzati nelle
investigazioni scientifiche e contribuisce ad ampliare la serie di indicazioni utili alla ricostruzione della dinamica
delittuosa.
Se il crimine è commesso con l’uso delle armi da fuoco, lo specialista del settore che interviene è l’esperto balistico
forense. Questi si occupa dell’analisi e caratterizzazione di quelle evidenze che sono tipiche dell’utilizzo di armi da
fuoco, costituite essenzialmente dall’armamento stesso, dai residui del munizionamento impiegato ed anche dagli
effetti dello sparo. Quando avviene un crimine violento perpetuato con l’uso delle armi da fuoco, gli elementi che si
possono ricercare sulla scena del crimine sono principalmente residui del munizionamento impiegato (quali bossoli e
proiettili), le stesse armi, nonché le tracce e gli effetti balistici prodotti durante lo sparo.
Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di apprendere competenze individuali di elevato contenuto
professionale e di acquisire le metodologie per l’impiego degli strumenti tecnico-scientifici più idonei per garantire una
efficace attività investigativa.
In un crimine violento c'è una stretta interazione tra l'aggressore e la vittima che lascia su di essa, e sulla scena del
delitto in genere, elementi utilizzabili dagli investigatori per risolvere il caso. Secondo il principio di scambio di Locard
quando una persona, nell'ambito di un crimine, entra in contatto con un oggetto o un'altra persona, avviene sempre
uno scambio di prove fisiche: “ogni contatto lascia una traccia”.
n. dettagli: 4 (8 ore complessive )
Sessione 1
VENERDI 30 novembre
Orario 15.00 – 17.00
Titolo: Il sopralluogo: brevi cenni storici ed evoluzione. Nuove tecniche di sopralluogo
Docente:
Dott. LUCIANO GAROFANO
Orario 17.00 – 17.15
Break
Orario 17.15 – 19.15
Tipo: A – Lezioni Magistrali
Titolo:
Introduzione alla Criminalistica e analisi del DNA
Docente: Dott. LUCIANO GAROFANO
Orario 19.15 – 20.00 Quiz
SABATO 01 Dicembre
Orario
08.30 – 10.30
Titolo:
Le impronte papillari, di scarpa e di pneumatici
Docente: Dott. LUCIANO GAROFANO
Orario
10.30 – 10.45 Break
Orario
10.45 – 12.45
Titolo: BPA (Blood Pattern Analisys)
Docente: Dott. LUCIANO GAROFANO
Orario
12.45 – 13.45 Break
Sessione 2
Titolo: “Letteratura criminale”
n. dettagli: 3 (4 ore complessive)
La “letteratura criminale”, pur non essendo né una scienza forense, né uno strumento tradizionale del criminologo,
rappresenta in una prospettiva multidisciplinare un’area di approfondimento particolarmente suggestiva non solo a
livello dell’immaginario, ma anche sul piano dell’utilità sociale e culturale. Mediante la lettura dei “gialli” si attua infatti
una palese seppur virtuale connessione con metodi e strategie d’indagine, e la mente può essere allenata
all’osservazione e al ragionamento, al rispetto delle norme e dei divieti, all’importanza di quelle “minuzie” che possono
sfuggire a uno sguardo superficiale.
La letteratura poliziesca o detective fiction, di recente ribattezzata più verosimilmente crime fiction in ambito
anglosassone, è stata a lungo relegata fra i prodotti letterari di serie B, quando non sottoposta a censura o addirittura
tacciata di indurre comportamenti criminosi. Niente di più falso: conoscere questo genere letterario può solo ampliare il
patrimonio culturale e giovare all’esercizio delle facoltà mentali. Inoltre se si intraprende un percorso nella storia del
poliziesco ci si rende subito conto che non solo vi ritroviamo impronte digitali, analisi chimiche su esplosivi e
stupefacenti, balistica, analisi del DNA e BPA, ma che in alcune occasioni è stata proprio la letteratura ad anticipare la
scienza.
Orario
13.45 – 15.45
Titolo: Serializzazione e fandom, ieri e oggi; le pseudoscienze;
Docente: Dott. ssa ALESSANDRA CALANCHI
Orario
Titolo:
15.45 – 16.45
Le “Venti regole per scrivere romanzi polizieschi” di S.S.Van Dine (1928);
Docente: Dott. ALESSANDRA CALANCHI
Orario
16.45 – 17.00 Break
Orario
17.00 – 18.00
Titolo: Deduzione, induzione, abduzione (Eco-Sebeok, Il segno dei tre, 1983);
i sottogeneri (thriller, noir, who-dunnit, hard-boiled, true crime...).
Docente: Dott. ssa ALESSANDRA CALANCHI
Orario
18.00 – 19.00 Quiz
DOMENICA 02 Dicembre
Sessione 3
Titolo: “Le Indagini Preliminari (Pubbliche) e Le Indagini Difensive (Private)”
n. dettagli: 4 (8 ore complessive)
Nell’attuale momento storico sembra rivestire primaria importanza, nel panorama delle investigazioni che riguardano i
casi più eclatanti che i media riportano, la prova scientifica ed in particolare la prova del DNA.
E’ come se ci si fosse resi conto che il DNA è oggi più di ieri il dato scientifico che può risolvere il caso giudiziario.
Questa è senza dubbio una verità in quanto grazie alla evoluzione dello studio e della ricerca della genetica forense è
possibile utilizzare il profilo genetico per dare un nome ed un volto ad un assassino.
Quello che però occorre ricordare è che spesso il DNA va accompagnato e supportato da ulteriori elementi di prova
individuati e raccolti mediante la cosiddetta investigazione tradizionale, senza i quali anche il DNA non può da solo
essere sufficiente all’accertamento dei fatti e quindi all’accertamento della verità.
E’ per questa ragione che occorre rimarcare l’importanza dell’investigazione a trecentosessanta gradi, quella che nelle
finzioni televisive è rappresentata dal mitico tenente Colombo.
Come si fa ad espletare una buona investigazione?
Questa è una domanda che si devono porre Pubblici Ministeri, appartenenti alle Forze di Polizia ed ora, e davvero dire
ora fa sorridere perché è da circa ventitré anni che è entrato in vigore il nuovo Codice di Procedura Penale
(24/10/1989), l’avvocato e gli Investigatori Privati.
Personalmente ho creduto da sempre in questo ruolo investigativo dell’avvocato (la prima pubblicazione in Italia sulle
indagini difensive è: L’investigazione Privata Nella Pratica Penale, di Eraldo Stefani e Fabrizio Di Donato, Giuffrè
Editore, Anno 1991 e l’unico codice commentato ed annotato con la giurisprudenza sulle indagini difensive è: Il Codice
Dell’Indagine Difensiva Penale, di Eraldo Stefani, Giuffrè Editore, Anno 2005) ed a questa domanda ho risposto nei
fatti: i quasi ventitré anni di studio, di ricerca e di sperimentazione pratica in materia di indagini difensive mi hanno
consentito e mi consentono, così come intendo fare con questo corso, di presentare le testimonianze dei percorsi e
dei casi giudiziari trattati con la metodologia delle indagini.
Il corso permetterà di dare una risposta alla domanda di come si possa espletare una buona investigazione, movendo
dal presupposto che, sia in ambito pubblico che in ambito privato, l’investigazione esige il rispetto delle stesse regole di
base: solo in tal modo si potrà parlare di una buona investigazione. Non v’è dubbio che ciascun operatore in ambito
investigativo ha il proprio intuito, la propria intelligenza, la propria sensibilità, la propria tenacia, la propria
predisposizione al sacrificio, la propria cultura della legalità, il proprio senso dello Stato e la propria passione di
giustizia che potranno fare la differenza.
Come dice nei convegni il mio caro amico Pietro Mennea “ Ciascuno di noi nella vita può impegnare la corsia ideale,
che è come per l’atleta, il campione, una sorta di settima corsia. Questa corsia ideale é la corsia dei valori della
legalità, della correttezza, del rispetto degli altri e del sacrificio. Basta volerla impegnare e si possono raggiungere
risultati inimmaginabili ”.
Questo è il senso che desidero dare al concetto di buona investigazione: occorre che chi la espleta abbia impegnato
“la corsia ideale”. Solo così si potranno raggiungere i risultati che si desiderano ed in una buona investigazione il
risultato che si desidera e che si deve desiderare è soltanto quello di individuare la verità.
Con questo richiamo al pensiero del campione olimpico Pietro Mennea volevo richiamare tutti gli operatori
sull’esigenza di osservare le regole deontologiche e sul rispetto dell’etica: l’etica deve far parte del patrimonio culturale
di ciascun operatore in ambito investigativo.
Il corso sarà suddiviso in tre parti: 1) la disamina normativa; 2) l’esemplificazione degli atti di indagine: come espletare
una buona investigazione, la deontologia e l’etica; 3) la disamina di casi giudiziari.
Orario
08.30 – 10.30
Titolo: Le Indagini Preliminari (Pubbliche) e Le Indagini Difensive (Private)
La Disamina Normativa
Docente: Prof. Avv. ERALDO STEFANI
Orario
10.30– 10.45 Break
Orario
10.45 – 12.45
Titolo: Le Indagini Preliminari (Pubbliche) e Le Indagini Difensive (Private)
L’esemplificazione degli atti di indagine: come espletare una buona investigazione, la deontologia e l’etica
Docente: Prof. Avv. ERALDO STEFANI
Orario
12.45 – 13.45 Break
Orario
13.45 – 15.45
Titolo: Le Indagini Preliminari (Pubbliche)
La disamina di Casi Giudiziari
Docente: Prof. Avv. ERALDO STEFANI
Orario
15.45 – 16.00 Break
Orario
16.00 – 18.00
Titolo: Le Indagini Difensive (Private)
Segue La disamina di Casi Giudiziari
Docente: Prof. Avv. ERALDO STEFANI
Orario
18.00 – 19.00 Quiz
VENERDI’ 14 Dicembre
Sessione 4
Titolo: “Psicologia Giuridica, Investigativa e Criminologia”
n. dettagli: 6 (6 ore complessive)
Lo scopo del corso è quello di studiare la psicologia forense e investigativa come scienze rivolte allo studio delle
persone in situazioni rilevanti per il diritto. Particolare attenzione sarà rivolta alle applicazioni della metodologia
forense e investigativa a un particolare fenomeno sociale: il crimine.
Lo studio della psicologia forense e investigativa e della sua metodologia verrà rivolto alle modalità osservazionali e di
analisi critica necessarie per stabilire non solo chi è l’autore sconosciuto di un crimine ed eventualmente come lo ha
compiuto ma anche per individuare moventi e scopi del reo di cui è stata identificata l’identità.
La Psicologia Investigativa è un'area relativamente nuova della Psicologia Giuridica che tenta di introdurre dei canoni
di scientificità e sistematizzazione teorica in un ambito, quello dell'indagine giudiziaria, per anni dominato da approcci
soggettivi ed idiosincratici, ancorché spesso operativamente efficaci.
Un altro importante campo di studio della Psicologia Investigativa è quello legato all'Analisi Vittimologica ,ovvero lo
studio delle caratteristiche della vittima e dei processi interattivi che la legano all'autore del reato durante il fatto
criminoso. Infine, si farà il punto sugli studi in tema di Psicologia della Testimonianza analizzandone la loro «
spendibilità» a livello pratico come ausilio alle usuali tecniche d'indagine giudiziaria.
Lo studio delle tossicodipendenze e quello delle malattie mentali, nei possibili risvolti criminologici, è di competenza di
quel ramo della criminologia clinica che è formato dalla psicologia/psichiatria e dalla psicopatologia forense.
Fermo restante però, che "il crimine non è una malattia, altrimenti la malattia sarebbe un crimine, e che la criminologia
clinica non deve confondere la metafora con la realtà".
Il maggiore campo applicativo di queste discipline riguarda la questione dell'imputabilità, a sua volta collegata alla
valutazione della capacità di intendere e di volere. Parzialmente sovrapponibile alla psicologia/psichiatria forense (ma
non sostitutiva) è la criminologia clinica.
Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di acquisire tecniche e competenze necessarie all’attività e alla
consulenza nei vari ambiti della psicologia giuridica. In particolare, il programma del corso tratta le tematiche inerenti la
consulenza sia in ambito civile che penale. La finalità del corso è quella di aggiungere alle varie professionalità le
competenze proprie della psicologia giuridica, in modo che i partecipanti possano operare, secondo la propria
abilitazione professionale nei vari settori della psicologia giuridica stessa.
Orario
15.00 – 16.00
Titolo: Storia e inquadramento della psicologia forense e della psicologia investigativa
Docente: Dott. ssa CINZIA GIMELLI
Orario
16.00 – 17.00
Titolo:
Psicologia criminale
Docente: Dott. ssa CINZIA GIMELLI
Orario
17.00 – 17.15 Break
Orario
17.15 – 18.15
Titolo: Crimini violenti: serial killer, stalking, crimini in internet, violenza sui minori.
Docente: Dott. ssa CINZIA GIMELLI
Orario
18.15 – 19.15
Titolo:
L’uso dei test psicologici in ambito penale
Docente: Dott.ssa CINZIA GIMELLI
Orario
19.15 – 20.00 Quiz
SABATO 15 Dicembre
Orario 08.30 – 09.30
Titolo: Vittimologia
Docente:
Dott.ssa CINZIA GIMELLI
Orario 09.30 – 10.30
Titolo:
Psicologia della Testimonianza: minori ed adolescenti, l'ascolto protetto del minore, psicopatologie
adolescenziali – Discussione di casi
Docente: Dott.ssa CINZIA GIMELLI
10.30 – 10.45 Break
Orario
Sessione 5
Titolo: “Medicina legale e Antropologia”
n. dettagli: 6 (6 ore complessive)
La medicina legale è la disciplina che da maggior tempo costituisce supporto scientifico all’attività giudiziaria, sia in
fase di indagine che processuale. Oggi la medicina legale tradizionale, strettamente correlata alla conoscenza
anatomica, si coniuga e si integra sempre più con le altre discipline scientifiche che contribuiscono alla risoluzione di
casi criminali, tanto che l’intervento del medico legale, una volta limitato alla sala settoria, oggi inizia già dalle prime e
fondamentali fasi del sopralluogo.
Al termine del corso i partecipanti acquisiranno alcune competenze di base sulla anatomia topografica dell’uomo e
sulla patologia forense, con particolare attenzione alla traumatologia, allo scopo di poter comprendere, nell’ambito di
un intervento integrato di diverse discipline scientifiche su un caso di crimine violento, quanto viene normalmente
riportato nei report autoptici.
Acquisiranno, inoltre, competenze di base circa valutazioni sul campo, ossia sulla scena del reato, in merito ad
argomenti quali l’epoca e la causa della morte.
Orario
10.45 – 11.45
Titolo: Generalità – Anatomia topografica, La tanatologia
Docente:
Dott. ROBERTO TESTI
Orario
11.45 – 12.45
Titolo:
Traumatologia: lesioni da corpo contundente - casi
Docente: Dott. ROBERTO TESTI
Orario
12.45 – 13.45 Break
Orario
13.45 – 15.45
Titolo:
Traumatologia: Asfissiologia forense - casi
Docente: Dott. ROBERTO TESTI
Orario
15.45 – 16.00 Break
Orario 16.00 – 18.00
Titolo: Traumatologia: armi da fuoco, armi bianche - casi
Docente: Dott. ROBERTO TESTI
Orario 18.00 – 19.00 Quiz
DOMENICA 16 Dicembre
Sessione 6
Titolo: “Infermieristica Forense”
n. dettagli: 4 (4 ore complessive)
L’infermieristica legale e forense è una disciplina in fase di sviluppo che ha come scopo l'accertamento dei fatti
penalmente perseguibili scaturiti da procedure infermieristiche attuate con imprudenza, imperizia o inosservanza di
leggi e regolamenti. Tali accertamenti sono volti soprattutto a determinare il nesso di causalità all'interno dell'azione,
necessario per mettere in relazione la condotta dell'indagato con l'evento.
Al termine del corso i partecipanti acquisiranno alcune competenze di base nell’infermieristica ed ostetricia legale e
forense, nell’area etico-deontologica, giuridico-forense e medico-legale, allo scopo di operare efficacemente
nell’ambito dei risvolti tecnici professionali delle diverse aree specifiche professionali (prevenzione – diagnosi precoce
– educazione alla salute – assistenza - educazione terapeutica – gestione – formazione – consulenza - ricerca);
Inoltre acquisiranno competenze di base con riferimento alla normativa vigente e saranno in grado di fornire
prestazioni più competenti nei vari settori di applicazione forense dell’attività infermieristica ed ostetrica (violenza
sessuale, patologia forense, medicina penitenziaria, maltrattamenti, collaborazione con l’Autorità Giudiziaria).
Orario
08.30 – 9.30
Titolo: L'assistenza e la gestione delle vittime di stupri o violenze sessuali
Docente: Dott.ssa KIM SAVOJNI
Orario
09.30 – 10.30
Titolo:
L'assistenza e la gestione dei minori vittime di abusi
Docente: Dott.ssa KIM SAVOJNI
Orario
10.30 – 10.45 Break
Orario
10.45 – 11.45
Titolo: L'ambito legale nell’infermieristica forense
Docente: Dott.ssa KIM SAVOJNI
Orario
11.45 – 12.45
Titolo:
Discussione di casi
Docente: Dott.ssa KIM SAVOJNI
Orario
12.45 – 13.45 Break
Sessione 7
Titolo: “Introduzione all’informatica forense”
n. dettagli: 2 (4 ore complessive)
Negli ultimi anni le tecnologie e i metodi dell’ICT (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) hanno assunto
un posto di assoluto rilievo nell’ambito delle investigazioni criminologiche e forensi. Gli apparati ed i sistemi elettronici
sono penetrati così a fondo nella vita sociale e personale da contribuire in maniera rilevante, e spesso anche decisiva,
alla ricostruzione di scenari criminosi.
L’intento delle lezioni è innanzi tutto quello di introdurre i partecipanti al corso alla cosiddetta ‘informatica forense’,
disciplina che si occupa della preservazione, identificazione e studio delle informazioni contenute nei PC al fine di
evidenziare l’esistenza di prove utili allo svolgimento dell’attività investigativa.
Sono infine sottolineati i limiti di validità dei dati forniti dalla analisi forense del PC.
Unitamente a ciò, il telefono cellulare può offrire al suo interno una grande quantità e varietà di dati relativi al
comportamento del suo possessore, potenzialmente utili nelle indagini di tipo forense (‘forensic cellular’ o ‘telefonia
forense’).
Anche per questo argomento si intende offrire innanzi tutto una panoramica sulle diverse tipologie di informazione che
è possibile estrarre tramite l’analisi forense, discutendone il significato ed i limiti di validità considerando altresì l’analisi
dei tabulati telefonici quale strumento di immediata comprensione degli spostamenti eseguiti dal telefono e quindi
finalizzata alla localizzazione del suo possessore.
Allo scopo di chiarire i concetti teorici esposti, vengono illustrati infine alcuni casi reali di recente interesse.
Orario
13.45 – 15.45
Titolo: Il computer e le tracce informatiche
Docente: Prof. ROBERTO CUSANI
Orario 15.45 – 16.00 Break
Orario 16.00 – 18.00
Titolo: “Dalla telefonia fissa ai cellulari ai sistemi WiFi Cellulari di seconda (GSM) e terza (UMTS) generazione - Casi di
studio su analisi dei tabulati telefonici come ausilio alla ricostruzione degli spostamenti e alla individuazione di relazioni
tra soggetti ”.
Docente: Prof. ROBERTO CUSANI
Orario 18.00 – 19.00 Quiz
LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’EVENTO
CENTRO CONGRESSI
TIEMPO
Via Leone XIII n. 95 – Roma
(30 Nov. 1, 2, 14, 15, 16 Dic.)
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:
Via S. Spirito, 47 - Castel Gandolfo (RM)
Tel. 06 93 26 33 06 - Fax 06 233 20 98 35
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