PREMESSA Le occasioni che i bambini hanno di vivere il contatto

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PREMESSA
Le occasioni che i bambini hanno di vivere il contatto con la natura sono
poche, soprattutto vivendo in città. Tuttavia, se lasciati liberi di muoversi
anche in un piccolo giardino come quello presente nella nostra scuola, essi
mostrano un autentico interesse verso gli animali e la natura, fin da
piccolissimi.
Il contatto con gli stimoli offerti suscitano spesso numerose domande,
affermazioni o paure del tipo:
“ Ah! Ah! Maestra vieni, corri, corri!!”
“ Che succede?”
“ C’è un ragno gigante!............... Ho paura dei ragni!”
Inseg
“ Chi è che piange?”
Bamb. “ E’ Francesca!”
Inseg. “ Perché piangi?”
Bamb. “ C’è una mosca….! Sigh… sigh…”
“ Guarda maestra, ho preso una coccinella!” – Bambino – “Luca l’ha
uccisa!!!”
Molto spesso le risposte che i bambini danno a semplici domande possono
disorientare noi adulti per la loro originalità e farci comprendere quanto
possa essere importante condurre i bambini all’osservazione, alla
distinzione, a confrontare e a formulare ipotesi, a schematizzare le
conoscenze riguardanti il meraviglioso mondo degli animali.
FINALITA’
Il team docente della scuola dell’infanzia “La Pellegrina” ha scelto di
impostare l’intera programmazione sull’ “Arca di Noè ed il mondo degli
animali” per le valenze psicologiche, didattiche e religiose che questo
comporta. Il personaggio dello sfondo integratore aiuterà i bambini a
transitare in un mondo reale attraverso il gioco di proiezione –
identificazione con i cuccioli di animale. Lo stesso gioco permetterà ai
bambini di esprimere le proprie emozioni identificandosi di volta in volta
in un leone se arrabbiati, in un micetto che fa le fusa se hanno voglia di
coccole, ecc….
Questo programma si pone anche l’obiettivo di creare nel bambino un
punto d’incontro con cuccioli di altre specie per promuovere un corretto
rapporto con gli animali ed una capacità di rispetto verso tutti. La relazione
che si creerà permetterà inoltre di mitigare situazioni di inibizione, paura
dell’incognito, diffidenza nelle relazioni e di offrire opportunità educative
quali il decentramento, l’empatia, l’immaginario, la collaborazione, la
prosocialità. Alla fine dell’anno scolastico il bambino, in base alla propria
età, raggiungerà la formazione dell’identità, la conquista dell’autonomia, e
lo sviluppo delle competenze.
SFONDO INTEGRATORE
La scelta di presentare un personaggio biblico come Noè è venuta
spontanea, vista la natura cattolica della nostra scuola. Un uomo semplice ,
giusto e saggio che assieme alla sua famiglia ha salvato tutti gli animali dal
diluvio. La figura di Noè farà conoscere ai bambini gli animali che di
volta in volta verranno a trovarli per salire nell’Arca, e in un ipotetico
dialogo tra lui e i suoi figli spiegherà durante l’arco dell’anno l’amore di
Dio verso tutte le sue creature prime fra tutte i bambini
Anche quest’anno le varie sezioni si sono rinnovate; ogni insegnante ha
scelto per i propri alunni un animale che li rappresenti. Questi animali, con
i quali si identificheranno i bambini DELFINI, ORSETTI ,GUFETTI e
TARTARUGHE faranno da mediatori nello scoprire dove vivono, cosa
mangiano , quali sono le abitudini di altre creature.
METODOLOGIA
Le indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia recitano così: “ I
bambini soddisfano i loro bisogni esplorativi e le loro possibilità
conoscitive, svolgendo attività che uniscano alla valenza scientifica un
particolare carattere motivante come le attività di interesse biologico
( riflessioni sugli animali ) valorizzando così la loro naturale tendenza
emotiva.
L’animale, anche quello di pezza acquisisce per tutti i bambini
un’importanza vitale. Spesso nel gioco dell’identificazione il bambino che
non parla presta la sua voce al peluche. Molteplici, quindi, possono essere
le attività per far accostare i bambini al mondo animale.
I libri : dalla loro lettura possono essere raggiunti i seguenti obiettivi:
• Sviluppo della collaborazione e cooperazione;
• Sviluppo della capacità di rispettare gli altri;
• Riconoscere e rispettare le diversità.
I CD con canzoni sugli animali:
• Sviluppo della memoria e della musicalità.
I DVD e videocassette:
• Conoscenza oggettiva degli animali del loro habitat naturale e del
loro ciclo di vita.
La metodologia permetterà di arrivare allo sviluppo dei campi di
esperienza che sono :
• Il sé e l’altro
• I discorsi e le parole
• Linguaggio, creatività, espressione
• Il corpo in movimento
IL SE’ E L’ALTRO
(Le grandi domande,il senso morale,il vivere insieme)
Come i bambini vivono il distacco dalla famiglia e si adeguano ai ritmi
della giornata scolastica, così gli animali vengono educati all’autonomia e
ad un certo punto lasciano il branco (o i genitori).
L’interiorizzazione delle regole di convivenza per i bambini, equivale al
rispetto della gerarchia nel mondo animale.
Il rispetto dei materiali comuni come giochi, colori, ambienti e il rispetto
che l’animale ha della casa o del luogo in cui vive.
Man mano che il bambino impara, acquisisce fiducia e sicurezza in sé
stesso, così come l’uccellino che apre le ali e vola senza cadere nel vuoto.
La maturazione ed il grado di autonomia nelle attività scolastiche del
bambino è paragonabile al cucciolo che, educato dalla madre o dall’uomo,
raggiunge i suoi obiettivi da solo. Quando la maturazione è completa per i
bambini più grandi, essi lasciano il piccolo gruppo e sono pronti a crearne
uno nuovo e coeso con le regole interiorizzate precedentemente.
Attraverso il gioco sia i cuccioli che i bambini sviluppano la
collaborazione e la capacità di misurare le proprie potenzialità; scoprono la
loro identità e il loro ruolo in seno alla famiglia o al branco.
IL CORPO ED IL MOVIMENTO
ESPERIENZE MOTORIE
(Identità,autonomia,salute)
Imparare a conoscere il proprio corpo e a prendere padronanza, la forza,la
debolezza in relazione agli altri. Il saper riconoscere su sé stessi le
principali parti dello schema corporeo potenziando e sviluppando le
attività motorie di base.
• Il saper utilizzare e differenziare le percezioni a livello sensoriale;
• Percepire e riconoscere i colori fondamentali;
• Acquisire i principali concetti topologici. Il saper eseguire un
semplice percorso porta il bambino ad una maggior sicurezza e
fiducia in sé stesso e nelle proprie capacità motorie e lo aiuta a
raggiungere la propria identità sessuale.
Così come per il bambino, anche per gli animali è importante il
movimento e la maturazione dei sensi. Sono questi due elementi che gli
permettono di sopravvivere e di orientarsi nel mondo della natura nel
momento in cui vengono abbandonati dai genitori (per alcuni addirittura
anche appena nati).
IMMAGINI, SUONI, COLORI
(Gestualità,creatività,espressione )
Il bambino molto piccolo che entra nella scuola dell’infanzia spesso si
esprime a gesti o monosillabi e riesce a raccontare un semplice vissuto
sfruttando le diverse possibilità che il linguaggio del corpo consente.
Anche gli animali manifestano i loro bisogni e le loro emozioni sfruttando
lo stesso linguaggio ( basti pensare allo scodinzolare del cane quando è
felice).
Come il cucciolo di animale, anche il bambino impara ad ascoltare e
comprendere ciò che lo circonda fino a saper eseguire piccole consegne
dettate dall’adulto (insegnante, genitore,…).
Spesso le paure dei nostri bambini all’utilizzo dei colori con le mani,
possono essere paragonate al rifiuto dell’animale alle briglie, agli zoccoli,
al guinzaglio ma per entrambi la pazienza e la costanza sono utili per
arrivare all’utilizzo corretto di vari materiali e alla libera espressione
attraverso essi (per il bambino le pitture o altre attività manipolative).
Gli studi sugli animali inoltre hanno spesso dimostrato che alcune specie
sanno riconoscere un suono o un colore e spesso seguono dei ritmi o dei
rituali quando si accoppiano o cacciano; così come per il bambino sono
importanti il ritmo che scandisce la sua giornata scolastica e la routine che
lo caratterizza.
I DISCORSI E LE PAROLE
(Comunicazione,lingua,cultura )
Il cucciolo d’uomo, rispetto all’animale ha avuto dal Signore l’uso della
parola e quindi dal semplice monosillabo o dal semplice gesto impara
attraverso il contatto con altri, ad utilizzare frasi semplici ma più complete.
Supera improprietà di pronuncia laddove non esistono impedimenti di altra
natura, impara a leggere semplici immagini di vita quotidiana e a fare
asserzioni ipotetiche.
L’acquisizione dei concetti, l’uso appropriato dei termini, vengono favoriti
anche attraverso la memorizzazione di semplici poesie, filastrocche, storie,
tiritere, conte. Al termine del triennio, i bambini di 5 – 6 anni che hanno
completato tale maturità linguistica, tendono a voler trasmettere le proprie
conoscenze ai più piccoli e a tradurle in scrittura.
Attraverso i vari linguaggi, come il cucciolo di animale comunica con i
suoi simili e i versi che sono propri di ogni specie.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
(Ordine,misura,spazio,tempo,natura)
Come gli animali domestici ( cane, catto, criceto, ecc..) imparano a gestire
i loro spazi e ad utilizzarli in modo pertinente, anche i bambini gestiscono
il loro spazio ed i materiali messi a disposizione in modo appropriato con
la differenza che sanno distinguere la quantità, il tempo per utilizzarli e
l’ordine nel quale rimetterli.
Il bambino, con l’aiuto dell’adulto può saper distinguere, fino a quando le
interiorizza, forme e dimensioni, compiere semplici classificazioni di base,
eseguire semplici consegne anche in ambito topologico ( naturalmente al
raggiungimento dell’ ultimo anno in modo più autonomo).
Ripetendo la ciclicità delle stagioni, ogni anno si osservano i fenomeni
della natura ed atmosferici ai quali poi diamo la giusta collocazione.
Quest’anno in maggior modo acquisteranno importanza gli animali che
vanno in letargo;
anche loro conoscono le stagioni attraverso i
cambiamenti atmosferici e sanno distinguere gli animali pericolosi da
quelli innocui. Quindi anche loro sanno classificare. Una mamma chioccia
che porta a spasso i suoi piccoli, si accorge subito se ne manca uno.
Gli animali sanno anche contare???
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