Verbale del 12/02/2014

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COMUNE DI SARMATO
Provincia di Piacenza
Ufficio Tecnico Comunale
Viale Resistenza n. 2, 29010 Sarmato, Piacenza
Tel. 0523.848098 fax 0523.887784
E mail [email protected]
Verbale del comitato paritetico convocato per il 12 febbraio 2014 ore 9,30 sala Giunta comune di
Sarmato
Oggetto dell'incontro: trattare gli argomenti di cui all’art. 9 dell’ accordo pubblico-privato siglato il
04/04/2009 tra il comune di Sarmato e la Maserati s.r.l.
Sono presenti:
Per il Sindaco di Sarmato assessore Buzzi e, dalle ore 11, assessore Marchesi.
assessore ambiente Marazzi,verbalizzante
capogruppo di minoranza dott.ssa Gallinari
dott.ssa Etteri per Arpa
dott.ssa Crevani per Ausl
arch. Maserati, ing. Zanaboni e dott. Cavanna per l'azienda Maserati
assente il sig. Buttafava ( Sarmato viva) convocato
L'assessore Marazzi ringrazia i presenti, distribuisce copia della mozione della minoranza a chi ne è
sprovvisto e comunica che l'amministrazione è intenzionata a creare, sul sito del Comune, un
“diario” che riporti in modo sintetico e chiaro le comunicazioni di interventi effettuati
nell'impianto, in aggiunta alla documentazione che già viene pubblicata. Rinnova quindi la
richiesta, già inviata alla ditta, di avere non solo la documentazione relativa alle tonnellate di
materiale trattato e trasformato, come previsto dall’accordo, ma anche degli altri dati. Invita poi i
rappresentanti della ditta ad illustrare quanto previsto al primo punto dell'art. 9 dell'accordo.
Ing. Zanaboni,capo impianto:
Nel 2013 sono state trattate 48.500 ton. di materiale compostabile, cifra inferiore ai quantitativi
autorizzati, a causa di problemi verificatisi nell'impianto; nel 2012 erano state lavorate 53.600 ton.
sfruttando la legge di solidarietà che prevedeva l’aumento della capacità ricettiva nella misura
dell’8%. Per il 2014 la programmazione è in funzione della massima potenzialità delle biocelle, si
programmerà il massimo dei quantitativi trattabili ogni mese, a seconda delle condizioni climatiche.
Iren manda la programmazione settimanale la settimana prima dei conferimenti: ora invia 13
conferimenti /settimana invece che 8 come programmato.
Ass. Marazzi
dopo l'ultima seduta (3 ottobre 2013) l'amministrazione ha inviato ad Iren e Provincia ( prot. 6810
dell’ 11/10/2013) richiesta d intensificare le verifiche ispettive e di diffondere informazioni ai
cittadini della provincia per la corretta raccolta della forsu.
Ing. Zanaboni
da Iren arriva materiale contenente plastica, lattine e altro: nel 2013 la ditta ha dovuto smaltire 57
ton. di lattine.
Dott. Crevani
chiede se la ditta ha un controllo visivo di quello che arriva, se ci sono limiti di requisiti, se è
possibile rendere le impurità a chi conferisce materiale diverso dalla forsu.
Ing Zanaboni
c'è un controllo effettuato da personale apposito: nei contratti si fa un carico di prova, su di esso si
fa la merceologica, se risulta una percentuale molto alta di impurità il carico viene respinto. Iren ha
imposto che lo smaltimento della plastica avvenga presso il suo centro.
Arch. Maserati
Iren ha fatto un contratto con clausole onerose, che si devono rispettare
cons. Gallinari
chiede chi fa i contratti
dott. Etteri
risponde che è Iren , essendo s.p.a, a fare i contratti. Arpa ha dato diverse prescrizioni ad Iren, ha
fatto fare delle merceologiche, da cui risultava il 4,2 % di impurità, ed ha chiesto maggior controllo
dell'umidità del materiale, che era altissima. Esorta a rimandare ad Iren i carichi che superano il 5%
di impurità.
Arch.Maserati
da Iren viene preso il materiale con impurità non superiore all'8%, perchè l'impianto è di piano
cons.Gallinari
la questione deve essere vista da Comune e Provincia, che devono fare pressioni su Iren.
Dott. Etteri
da parte dei comuni si deve chiedere che gli ispettori Iren facciano maggior controllo sulla raccolta
differenziata e diano multe. Non è accettabile che si trovino sacchi neri nella forsu e forsu
nell'indifferenziata che va all'inceneritore. Anche il verde dà problemi, nelle benne poste in luoghi
nascosti si trova di tutto. Nel centro di stoccaggio di Iren è più facile il controllo, anche Arpa ora
fa un merceologico. Nei comuni che praticano la differenziata da tempo si è avuto un
peggioramento della qualità, perchè la gente non vede riscontri. Si deve fare controllo presso le
utenze, si chiede anche la collaborazione dei cittadini che segnalino eventuali trasgressori.
Sanzionare è l'unico modo per migliorare la situazione.
Ass. Buzzi
Iren non accetta le segnalazioni dei cittadini, a chi segnala risponde che devono essere gli ispettori
a cogliere sul fatto o a risalire a chi ha commesso l'infrazione.
Arch. Maserati
Precisa che la sua azienda non vuole fare fatturato ad ogni costo; ora l'area M è piena di materiale
pronto per uscire ma questo non significa non essere capaci di gestire l'impianto. Nella normalità si
riesce a pulire il materiale che arriva, la qualità del rifiuto è migliorata dai primi tempi della
gestione; le persone criticano perchè non sanno come avviene il tutto, ci vorrebbe un sistema che
colleghi le varie fasi, che spieghi la raccolta e l'utilizzo del compost.
cons.Gallinari
ritiene che questo fosse lo spirito del comitato, che ad oggi lei non ho mai avvertito; in questa sede
ci dovrebbero essere persone che collaborano per far funzionare l'impianto che serve alla provincia:
si deve lavorare tutti perchè la Provincia, che si è sempre tirata fuori, si attivi. In questi anni non si è
fatto nulla, se si fosse fatto pressing pubblico forse la situazione sarebbe migliore. L' impianto deve
funzionare al meglio, ma non è corretto che la ditta debba smaltire con costi notevoli le impurità. Si
doveva sollevare la questione presso Atersir, anche se non era in oggetto questo tema. Si devono
sensibilizzare i comuni per far incontri con i cittadini: la multa deve essere extrema ratio. Ci si deve
rivolgere al dirigente didattico, per programmi nelle scuole.
Pubblicità da dare ai dati: la gente non sa, scopo del comitato era che i dubbi ( cosa arriverà,cosa si
tratterà) venissero sciolti.
Cattivi odori: la ditta comunica il giorno dopo se c'è un problema, a tutti i membri del comitato; si
deve avvertire la gente subito e non dopo due mesi.
Ass. Marazzi
l'amministrazione ha inviato richiesta a Provincia ed Iren di avere migliore qualità della forsu;
ogni anno ha tenuto diversi incontri riguardanti la gestione dell'impianto, i materiali trattati, la loro
provenienza, la richiesta per il biogas: la gente che era interessata ha partecipato.
Diffusione dei dati: se ne è discusso in una riunione di comitato, in quell’occasione la
cons.Gallinari e il sig. Buttafava hanno suggerito di mettere i dati in bacheca e così è stato fatto, si
sono messi anche sul sito del Comune. Il dott. Ramonda ha avuto contatti con le scuole del paese,
sono state tenute lezioni sul compost, ci sono state visite all'impianto. L’amministrazione ha
provveduto ad inviare alle scuole l'offerta formativa a giugno e ad inizio di settembre, per dar
modo agli insegnanti interessati di inserirlo in programmazione. Non sempre le scuole accettano,
arrivano loro tantissime offerte che vengono rifiutate anche se a costo zero.
ass. Buzzi
si meraviglia che solo ora la consigliera Gallinari, che pure fa parte del comitato, senta l'esigenza di
tutto questo, e che in precedenza la minoranza non abbia mai richiesto nulla. L'informazione è stata
data in modo puntuale e costante, ci sono stati incontri, anche con inviti nominali recapitati agli
extracomunitari, per sensibilizzarli sulle modalità della raccolta differenziata, ma non c'è stata
partecipazione, che è sempre stata scarsa, anche prima che questa amministrazione si insediasse.
Molti cittadini per principio non accettano le informazioni che vengono date, le rifiutano e le
contestano; chi è interessato partecipa agli incontri, e se sente il bisogno di essere informato
telefona o chiede personalmente.
arch.Maserati
anche a questo tavolo ci sono contrapposizioni: l'azienda ha il diritto e il dovere di lavorare bene, è
strettamente controllata da Arpa, e anche da Asl. Se viene detto che il materiale arriva da Napoli, la
gente si rivolta; se si danno le informazioni corrette, c'è sempre qualcuno che protesta.
dott. Crevani
trova valido il sistema di comunicazione costante; propone un comunicato congiunto che informi
su quello che si è discusso in comitato paritetico.
cons.Gallinari
chiede che l'amministrazione contatti provveditorato, dirigente scolastico, ecc. per far accettare i
progetti di educazione ambientale agli insegnanti.
dott. Crevani
chiede informazioni su chi fa interventi nelle scuole; Ausl ha tenuto incontri relativi all'igiene
pubblica con i cittadini ed ha formato divulgatori per diffondere correttamente le informazioni.
Ass. Marazzi
il comune di Sarmato ha aderito alla serata informativa sui pericoli derivanti dalla cattiva
manutenzione degli impianti di riscaldamento
cons.Gallinari
deve passare il messaggio che tutti, Provincia e comuni, devono andare nella stessa direzione, si
deve fare assemblea dei sindaci, perchè la richiesta del singolo comune non pesa.
dott. Etteri
fa notare che personalmente non ha mai mancato alle convocazioni: purtroppo tra i membri del
comitato manca la Provincia, che dovrebbe esserci, perchè è quella che dà le proroghe, le
autorizzazioni, le diffide. Il comitato paritetico nasce sul compostaggio, ora si vogliono assegnargli
compiti non suoi. Per i dati da diffondere la ditta dovrebbe compilare tabelle precise, che
evidenzino anche quello che viene restituito.
Alcune cose possono essere comunicate tempestivamente, altre purtroppo richiedono tempo, alcuni
argomenti riportati nella mozione esulano dal compito del comitato e vanno gestite da altri.
dott. Crevani
il comitato potrebbe far pressione presso la Provincia chiedendo che venga fatta meglio la
differenziata.
Cons. Gallinari
crede che si potesse partire prima con questi ragionamenti, andando a fare massicciamente
pressione sulla Provincia. Informa di aver ricevuto telefonata dal cons. Olivieri riguardo l’assenza
del sig. Buttafava, che credeva che la seduta fosse programmata per il giorno 11 febbraio.
ass.Buzzi
ritiene che la cons. Gallinari avrebbe dovuto dirlo prima, e non aspettare fino ad ora , se sentiva
questa necessità e che la minoranza, che finora non ha mai sollevato questo problema, ora lo stia
strumentalizzando.
Dott. Etteri
Informa che ora il PPGR è ancora vigente, ma ha vita breve, presto verrà sostituito dal piano
regionale, che sarebbe dovuto uscire sei mesi fa ( la bozza è già pronta ).Bisogna vedere cosa
deciderà di fare la Regione; il bacino degli urbani è regionale, ci sarà un ulteriore ente di
riferimento. La gestione amministrativa della Provincia toccherà alla conferenza dei Sindaci, la
Regione deciderà quali competenze affidare ai singoli comuni.
Relaziona sull'impianto:
per il 2013 sono stati lavorati minori quantitativi, ora si sono risolti i problemi che si erano
presentati lo scorso anno. Rimane il problema della disponibilità dell'area di stocccaggio, dove ci
sono 4 o 5 lotti, tra cui il lotto 7, rilavorato parte con l'8 e parte con il 9.
Capacità dell'area M: il vagliato del primo lotto 2014 viene lasciato all'interno, crea problema
all'azienda, crea problema ad Arpa per la tracciabilità, crea problema di rispetto delle prescrizioni
contenute nell’autorizzazione. La prescrizione autorizzativa per l'area M è in metri cubi, ci sono
vincoli sui volumi. Arpa però vuole vedere quattro lotti immediatamente distinguibili e staccati
l'uno dall'altro, per poter capire facilmente quando va bene. C'è necessità di portare fuori il
materiale, andrebbe svuotata l'area M, ma il meteo non è stato favorevole; c'è da portare fuori il
primo lotto 2014, è prodotto quasi finito; a breve arriverà il risultato dell'IRD. Finchè non partirà il
biogas che renderà l'area M sufficiente allo stoccaggio,l’azienda sarà in difficoltà se non riesce a
portare fuori un lotto. Si può pensare ad un'altra area; a fine 2012 la ditta aveva presentato istanza di
stoccaggio, la Provincia aveva richiesto lo screening ma poi tutto si è fermato.
dott. Cavanna
in questi giorni la ditta ha avuto richieste di compost, ma gli agricoltori lo vogliono ritirare
quando ci sono le condizioni per spandere in campo. Non si deve indurre l'agricoltore a pensare che
l'azienda ha bisogno di far uscire il compost, perché potrebbe chiedere soldi per ritirarlo; se si viene
a sapere che l'azienda paga per smaltire passa il concetto che quel compost è rifiuto e non
ammendante.
La ditta aveva presentato richiesta per poter utilizzare l'area adiacente al padiglione M (che ora è
coltivato ad orto ), fare una piattaforma, coprire il materiale con la plastica, ma la Provincia ha
chiesto lo screening sul progetto. Lo scorso anno a gennaio alcuni utilizzatori avevano già
cominciato a ritirare il compost, ora le piogge stanno impedendo di portare fuori e di spandere.
dott. Etteri
vorrebbe vedere i quattro lotti distinti, anche il quinto lotto in area M non può essere autorizzato, e
c'è già in uscita il sesto. In origine c'era lo stesso problema sugli ingressi, ora si è arrivati ad un
livello di programmazione che regima gli ingressi, andrebbe usato questo sistema anche per le
uscite; lo spazio del quarto lotto dovrebbe essere sempre libero, perchè se dovesse esserci un luglio
piovoso che impedisce le uscite si dovranno bloccare gli ingressi.
arch. Maserati
Chiede se potrebbe essere una soluzione portare una parte del compost finito nell'area dell'ex
compostaggio.
dott. Etteri
Ritiene che la ditta avrebbe dovuto fare lo screening o prospettare soluzione alternativa alla
Provincia
dott. Cavanna
risponde di aver temporeggiato perché non è detto che quell'area venga usata, si preparerebbe per
usarla solo in caso di emergenza. Si rivolge poi alla cons. Gallinari per dirle che la preclusione
dell'uso del compost sul territorio sarmatese , richiesta dalla minoranza nella mozione discussa
nell’ultimo consiglio, è contraria alle proposte di collaborazione di cui ha parlato finora. Ritiene
che ci sia contraddizione tra i contenuti della mozione, sottoscritta dalla cons. Gallinari, e il suo
intervento odierno.
cons. Gallinari
risponde che la richiesta era rivolta all'amministrazione
dott. Cavanna
la preclusione all’uso di compost sul teritorio di Sarmato porterebbe a ricorsi al Tar, che vedrebbe
il Comune soccombere. In questa mozione si è di fronte a mancanza di collaborazione e a
diffusione di disinformazione: questo si ripercuote anche sull'uscita del materiale , è il contrario di
quello che la consigliera Gallinari ha sostenuto fino ad ora , è il contrario di tutto quello che ha
suggerito di fare per dare le informazioni corrette ai cittadini.
dott. Etteri
Esorta a non uscire dal tema. E’ necessario raggiungere un livello di programmazione delle uscite, o
a prevederle; a livello di comunicazione, l'azienda deve avvertire quando si comincia a caricare il
quarto lotto. Non si deve verificare che in area M si allochino cinque lotti; visto il meteo di questi
anni bisogna avere un sistema che permetta di stoccare sei lotti, per evitare che si ripeta quello che è
capitato l'anno scorso.
ass. Marchesi
chiede se per smaltire il compost non si possa darne a quelli che conferiscono da fuori regione e se
si possa spandere compost sempre sugli stessi terreni.
arch. Maserati
mandando il compost fuori si impoveriscono i terreni locali.
dott. Cavanna
dice che bisogna gestire questa situazione. L'agricoltore deve sapere che la ditta non da via rifiuto
ma compost di qualità. Il prodotto si usa a rotazione sui campi.
arch. Maserati
comunica che ha deciso di presentare lo screening e anche la domanda per la struttura retrattile
dott. Cavanna
chiede se sia possibile portare il compost in area cementata e coperta senza darne comunicazione
agli enti.
dott.Etteri
la comunicazione che il dott. Cavanna fa su dove e quando il compost viene portato e sparso in
territorio di Sarmato è il miglior controllo che ci possa essere, l'ordinanza fatta dal Comune è stata
condivisa da Arpa e Asl. Se il lotto 5 va ad un agricoltore va bene, ma se poi deve essere
ridistribuito la cosa cambia. Dal lato biologico non è condivisibile perché il compost non è
materiale inerte e può creare problemi. Se invece è tenuto al chiuso la situazione è migliore.
dott. Cavanna
L’ordinanza di Sarmato preclude lo stoccaggio, ma neanche la copertura con i teli va bene per
alcuni, perché si creerebbe anaerobiosi. Per questo la ditta non ha presentato lo screening.
dott. Etteri
Si deve rispettare l’atto autorizzativo. Se lo screening dice che il materiale è sotto struttura coperta
e metallica ove può passare l’aria probabilmente può essere autorizzato subito, come lotto finito in
asciugatura, che deve stare non fuori ma al coperto.
Arpa si aspetta la presentazione di un progetto. C’è un’autorizzazione, ogni cosa che si sposta deve
andare a modifica. Se viene fatta senza autorizzazione c’è denuncia alla procura.
ass. Marazzi
chiede alla dott. Crevani il suo parere dal lato sanitario
dott. Crevani
Conferma quanto già detto in precedenti occasioni, non ci sono problemi sanitari legati alle
emissioni odorigene.Specifica anche che odori intensi e sgradevoli possono stimolare, in persone
sensibili, risposte del sistema neurovegetativo (es, nausea).
ass. Marazzi
si rivolge all’arch. Maserati chiedendo informazioni sull’iter del biogas e alla dott. Etteri per sapere
se si possano avere i risultati delle analisi più celermente.
arch. Maserati
risponde che avrà un incontro con finanziatori e spera di poter ottenere i fondi per realizzare il
biogas, è intenzionato a farlo entro l’anno.
dott. Etteri
le analisi arrivano entro due settimane circa.
Il comitato paritetico decide di aggiornare la seduta nel mese di aprile e di emettere comunicato
congiunto per informare i cittadini su quanto emerso in questa seduta.
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