COMUNE DI SARMATO Provincia di Piacenza Ufficio Tecnico Comunale Viale Resistenza n. 2, 29010 Sarmato, Piacenza Tel. 0523.848098 fax 0523.887784 E mail [email protected] Verbale del comitato paritetico convocato per il 12 febbraio 2014 ore 9,30 sala Giunta comune di Sarmato Oggetto dell'incontro: trattare gli argomenti di cui all’art. 9 dell’ accordo pubblico-privato siglato il 04/04/2009 tra il comune di Sarmato e la Maserati s.r.l. Sono presenti: Per il Sindaco di Sarmato assessore Buzzi e, dalle ore 11, assessore Marchesi. assessore ambiente Marazzi,verbalizzante capogruppo di minoranza dott.ssa Gallinari dott.ssa Etteri per Arpa dott.ssa Crevani per Ausl arch. Maserati, ing. Zanaboni e dott. Cavanna per l'azienda Maserati assente il sig. Buttafava ( Sarmato viva) convocato L'assessore Marazzi ringrazia i presenti, distribuisce copia della mozione della minoranza a chi ne è sprovvisto e comunica che l'amministrazione è intenzionata a creare, sul sito del Comune, un “diario” che riporti in modo sintetico e chiaro le comunicazioni di interventi effettuati nell'impianto, in aggiunta alla documentazione che già viene pubblicata. Rinnova quindi la richiesta, già inviata alla ditta, di avere non solo la documentazione relativa alle tonnellate di materiale trattato e trasformato, come previsto dall’accordo, ma anche degli altri dati. Invita poi i rappresentanti della ditta ad illustrare quanto previsto al primo punto dell'art. 9 dell'accordo. Ing. Zanaboni,capo impianto: Nel 2013 sono state trattate 48.500 ton. di materiale compostabile, cifra inferiore ai quantitativi autorizzati, a causa di problemi verificatisi nell'impianto; nel 2012 erano state lavorate 53.600 ton. sfruttando la legge di solidarietà che prevedeva l’aumento della capacità ricettiva nella misura dell’8%. Per il 2014 la programmazione è in funzione della massima potenzialità delle biocelle, si programmerà il massimo dei quantitativi trattabili ogni mese, a seconda delle condizioni climatiche. Iren manda la programmazione settimanale la settimana prima dei conferimenti: ora invia 13 conferimenti /settimana invece che 8 come programmato. Ass. Marazzi dopo l'ultima seduta (3 ottobre 2013) l'amministrazione ha inviato ad Iren e Provincia ( prot. 6810 dell’ 11/10/2013) richiesta d intensificare le verifiche ispettive e di diffondere informazioni ai cittadini della provincia per la corretta raccolta della forsu. Ing. Zanaboni da Iren arriva materiale contenente plastica, lattine e altro: nel 2013 la ditta ha dovuto smaltire 57 ton. di lattine. Dott. Crevani chiede se la ditta ha un controllo visivo di quello che arriva, se ci sono limiti di requisiti, se è possibile rendere le impurità a chi conferisce materiale diverso dalla forsu. Ing Zanaboni c'è un controllo effettuato da personale apposito: nei contratti si fa un carico di prova, su di esso si fa la merceologica, se risulta una percentuale molto alta di impurità il carico viene respinto. Iren ha imposto che lo smaltimento della plastica avvenga presso il suo centro. Arch. Maserati Iren ha fatto un contratto con clausole onerose, che si devono rispettare cons. Gallinari chiede chi fa i contratti dott. Etteri risponde che è Iren , essendo s.p.a, a fare i contratti. Arpa ha dato diverse prescrizioni ad Iren, ha fatto fare delle merceologiche, da cui risultava il 4,2 % di impurità, ed ha chiesto maggior controllo dell'umidità del materiale, che era altissima. Esorta a rimandare ad Iren i carichi che superano il 5% di impurità. Arch.Maserati da Iren viene preso il materiale con impurità non superiore all'8%, perchè l'impianto è di piano cons.Gallinari la questione deve essere vista da Comune e Provincia, che devono fare pressioni su Iren. Dott. Etteri da parte dei comuni si deve chiedere che gli ispettori Iren facciano maggior controllo sulla raccolta differenziata e diano multe. Non è accettabile che si trovino sacchi neri nella forsu e forsu nell'indifferenziata che va all'inceneritore. Anche il verde dà problemi, nelle benne poste in luoghi nascosti si trova di tutto. Nel centro di stoccaggio di Iren è più facile il controllo, anche Arpa ora fa un merceologico. Nei comuni che praticano la differenziata da tempo si è avuto un peggioramento della qualità, perchè la gente non vede riscontri. Si deve fare controllo presso le utenze, si chiede anche la collaborazione dei cittadini che segnalino eventuali trasgressori. Sanzionare è l'unico modo per migliorare la situazione. Ass. Buzzi Iren non accetta le segnalazioni dei cittadini, a chi segnala risponde che devono essere gli ispettori a cogliere sul fatto o a risalire a chi ha commesso l'infrazione. Arch. Maserati Precisa che la sua azienda non vuole fare fatturato ad ogni costo; ora l'area M è piena di materiale pronto per uscire ma questo non significa non essere capaci di gestire l'impianto. Nella normalità si riesce a pulire il materiale che arriva, la qualità del rifiuto è migliorata dai primi tempi della gestione; le persone criticano perchè non sanno come avviene il tutto, ci vorrebbe un sistema che colleghi le varie fasi, che spieghi la raccolta e l'utilizzo del compost. cons.Gallinari ritiene che questo fosse lo spirito del comitato, che ad oggi lei non ho mai avvertito; in questa sede ci dovrebbero essere persone che collaborano per far funzionare l'impianto che serve alla provincia: si deve lavorare tutti perchè la Provincia, che si è sempre tirata fuori, si attivi. In questi anni non si è fatto nulla, se si fosse fatto pressing pubblico forse la situazione sarebbe migliore. L' impianto deve funzionare al meglio, ma non è corretto che la ditta debba smaltire con costi notevoli le impurità. Si doveva sollevare la questione presso Atersir, anche se non era in oggetto questo tema. Si devono sensibilizzare i comuni per far incontri con i cittadini: la multa deve essere extrema ratio. Ci si deve rivolgere al dirigente didattico, per programmi nelle scuole. Pubblicità da dare ai dati: la gente non sa, scopo del comitato era che i dubbi ( cosa arriverà,cosa si tratterà) venissero sciolti. Cattivi odori: la ditta comunica il giorno dopo se c'è un problema, a tutti i membri del comitato; si deve avvertire la gente subito e non dopo due mesi. Ass. Marazzi l'amministrazione ha inviato richiesta a Provincia ed Iren di avere migliore qualità della forsu; ogni anno ha tenuto diversi incontri riguardanti la gestione dell'impianto, i materiali trattati, la loro provenienza, la richiesta per il biogas: la gente che era interessata ha partecipato. Diffusione dei dati: se ne è discusso in una riunione di comitato, in quell’occasione la cons.Gallinari e il sig. Buttafava hanno suggerito di mettere i dati in bacheca e così è stato fatto, si sono messi anche sul sito del Comune. Il dott. Ramonda ha avuto contatti con le scuole del paese, sono state tenute lezioni sul compost, ci sono state visite all'impianto. L’amministrazione ha provveduto ad inviare alle scuole l'offerta formativa a giugno e ad inizio di settembre, per dar modo agli insegnanti interessati di inserirlo in programmazione. Non sempre le scuole accettano, arrivano loro tantissime offerte che vengono rifiutate anche se a costo zero. ass. Buzzi si meraviglia che solo ora la consigliera Gallinari, che pure fa parte del comitato, senta l'esigenza di tutto questo, e che in precedenza la minoranza non abbia mai richiesto nulla. L'informazione è stata data in modo puntuale e costante, ci sono stati incontri, anche con inviti nominali recapitati agli extracomunitari, per sensibilizzarli sulle modalità della raccolta differenziata, ma non c'è stata partecipazione, che è sempre stata scarsa, anche prima che questa amministrazione si insediasse. Molti cittadini per principio non accettano le informazioni che vengono date, le rifiutano e le contestano; chi è interessato partecipa agli incontri, e se sente il bisogno di essere informato telefona o chiede personalmente. arch.Maserati anche a questo tavolo ci sono contrapposizioni: l'azienda ha il diritto e il dovere di lavorare bene, è strettamente controllata da Arpa, e anche da Asl. Se viene detto che il materiale arriva da Napoli, la gente si rivolta; se si danno le informazioni corrette, c'è sempre qualcuno che protesta. dott. Crevani trova valido il sistema di comunicazione costante; propone un comunicato congiunto che informi su quello che si è discusso in comitato paritetico. cons.Gallinari chiede che l'amministrazione contatti provveditorato, dirigente scolastico, ecc. per far accettare i progetti di educazione ambientale agli insegnanti. dott. Crevani chiede informazioni su chi fa interventi nelle scuole; Ausl ha tenuto incontri relativi all'igiene pubblica con i cittadini ed ha formato divulgatori per diffondere correttamente le informazioni. Ass. Marazzi il comune di Sarmato ha aderito alla serata informativa sui pericoli derivanti dalla cattiva manutenzione degli impianti di riscaldamento cons.Gallinari deve passare il messaggio che tutti, Provincia e comuni, devono andare nella stessa direzione, si deve fare assemblea dei sindaci, perchè la richiesta del singolo comune non pesa. dott. Etteri fa notare che personalmente non ha mai mancato alle convocazioni: purtroppo tra i membri del comitato manca la Provincia, che dovrebbe esserci, perchè è quella che dà le proroghe, le autorizzazioni, le diffide. Il comitato paritetico nasce sul compostaggio, ora si vogliono assegnargli compiti non suoi. Per i dati da diffondere la ditta dovrebbe compilare tabelle precise, che evidenzino anche quello che viene restituito. Alcune cose possono essere comunicate tempestivamente, altre purtroppo richiedono tempo, alcuni argomenti riportati nella mozione esulano dal compito del comitato e vanno gestite da altri. dott. Crevani il comitato potrebbe far pressione presso la Provincia chiedendo che venga fatta meglio la differenziata. Cons. Gallinari crede che si potesse partire prima con questi ragionamenti, andando a fare massicciamente pressione sulla Provincia. Informa di aver ricevuto telefonata dal cons. Olivieri riguardo l’assenza del sig. Buttafava, che credeva che la seduta fosse programmata per il giorno 11 febbraio. ass.Buzzi ritiene che la cons. Gallinari avrebbe dovuto dirlo prima, e non aspettare fino ad ora , se sentiva questa necessità e che la minoranza, che finora non ha mai sollevato questo problema, ora lo stia strumentalizzando. Dott. Etteri Informa che ora il PPGR è ancora vigente, ma ha vita breve, presto verrà sostituito dal piano regionale, che sarebbe dovuto uscire sei mesi fa ( la bozza è già pronta ).Bisogna vedere cosa deciderà di fare la Regione; il bacino degli urbani è regionale, ci sarà un ulteriore ente di riferimento. La gestione amministrativa della Provincia toccherà alla conferenza dei Sindaci, la Regione deciderà quali competenze affidare ai singoli comuni. Relaziona sull'impianto: per il 2013 sono stati lavorati minori quantitativi, ora si sono risolti i problemi che si erano presentati lo scorso anno. Rimane il problema della disponibilità dell'area di stocccaggio, dove ci sono 4 o 5 lotti, tra cui il lotto 7, rilavorato parte con l'8 e parte con il 9. Capacità dell'area M: il vagliato del primo lotto 2014 viene lasciato all'interno, crea problema all'azienda, crea problema ad Arpa per la tracciabilità, crea problema di rispetto delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione. La prescrizione autorizzativa per l'area M è in metri cubi, ci sono vincoli sui volumi. Arpa però vuole vedere quattro lotti immediatamente distinguibili e staccati l'uno dall'altro, per poter capire facilmente quando va bene. C'è necessità di portare fuori il materiale, andrebbe svuotata l'area M, ma il meteo non è stato favorevole; c'è da portare fuori il primo lotto 2014, è prodotto quasi finito; a breve arriverà il risultato dell'IRD. Finchè non partirà il biogas che renderà l'area M sufficiente allo stoccaggio,l’azienda sarà in difficoltà se non riesce a portare fuori un lotto. Si può pensare ad un'altra area; a fine 2012 la ditta aveva presentato istanza di stoccaggio, la Provincia aveva richiesto lo screening ma poi tutto si è fermato. dott. Cavanna in questi giorni la ditta ha avuto richieste di compost, ma gli agricoltori lo vogliono ritirare quando ci sono le condizioni per spandere in campo. Non si deve indurre l'agricoltore a pensare che l'azienda ha bisogno di far uscire il compost, perché potrebbe chiedere soldi per ritirarlo; se si viene a sapere che l'azienda paga per smaltire passa il concetto che quel compost è rifiuto e non ammendante. La ditta aveva presentato richiesta per poter utilizzare l'area adiacente al padiglione M (che ora è coltivato ad orto ), fare una piattaforma, coprire il materiale con la plastica, ma la Provincia ha chiesto lo screening sul progetto. Lo scorso anno a gennaio alcuni utilizzatori avevano già cominciato a ritirare il compost, ora le piogge stanno impedendo di portare fuori e di spandere. dott. Etteri vorrebbe vedere i quattro lotti distinti, anche il quinto lotto in area M non può essere autorizzato, e c'è già in uscita il sesto. In origine c'era lo stesso problema sugli ingressi, ora si è arrivati ad un livello di programmazione che regima gli ingressi, andrebbe usato questo sistema anche per le uscite; lo spazio del quarto lotto dovrebbe essere sempre libero, perchè se dovesse esserci un luglio piovoso che impedisce le uscite si dovranno bloccare gli ingressi. arch. Maserati Chiede se potrebbe essere una soluzione portare una parte del compost finito nell'area dell'ex compostaggio. dott. Etteri Ritiene che la ditta avrebbe dovuto fare lo screening o prospettare soluzione alternativa alla Provincia dott. Cavanna risponde di aver temporeggiato perché non è detto che quell'area venga usata, si preparerebbe per usarla solo in caso di emergenza. Si rivolge poi alla cons. Gallinari per dirle che la preclusione dell'uso del compost sul territorio sarmatese , richiesta dalla minoranza nella mozione discussa nell’ultimo consiglio, è contraria alle proposte di collaborazione di cui ha parlato finora. Ritiene che ci sia contraddizione tra i contenuti della mozione, sottoscritta dalla cons. Gallinari, e il suo intervento odierno. cons. Gallinari risponde che la richiesta era rivolta all'amministrazione dott. Cavanna la preclusione all’uso di compost sul teritorio di Sarmato porterebbe a ricorsi al Tar, che vedrebbe il Comune soccombere. In questa mozione si è di fronte a mancanza di collaborazione e a diffusione di disinformazione: questo si ripercuote anche sull'uscita del materiale , è il contrario di quello che la consigliera Gallinari ha sostenuto fino ad ora , è il contrario di tutto quello che ha suggerito di fare per dare le informazioni corrette ai cittadini. dott. Etteri Esorta a non uscire dal tema. E’ necessario raggiungere un livello di programmazione delle uscite, o a prevederle; a livello di comunicazione, l'azienda deve avvertire quando si comincia a caricare il quarto lotto. Non si deve verificare che in area M si allochino cinque lotti; visto il meteo di questi anni bisogna avere un sistema che permetta di stoccare sei lotti, per evitare che si ripeta quello che è capitato l'anno scorso. ass. Marchesi chiede se per smaltire il compost non si possa darne a quelli che conferiscono da fuori regione e se si possa spandere compost sempre sugli stessi terreni. arch. Maserati mandando il compost fuori si impoveriscono i terreni locali. dott. Cavanna dice che bisogna gestire questa situazione. L'agricoltore deve sapere che la ditta non da via rifiuto ma compost di qualità. Il prodotto si usa a rotazione sui campi. arch. Maserati comunica che ha deciso di presentare lo screening e anche la domanda per la struttura retrattile dott. Cavanna chiede se sia possibile portare il compost in area cementata e coperta senza darne comunicazione agli enti. dott.Etteri la comunicazione che il dott. Cavanna fa su dove e quando il compost viene portato e sparso in territorio di Sarmato è il miglior controllo che ci possa essere, l'ordinanza fatta dal Comune è stata condivisa da Arpa e Asl. Se il lotto 5 va ad un agricoltore va bene, ma se poi deve essere ridistribuito la cosa cambia. Dal lato biologico non è condivisibile perché il compost non è materiale inerte e può creare problemi. Se invece è tenuto al chiuso la situazione è migliore. dott. Cavanna L’ordinanza di Sarmato preclude lo stoccaggio, ma neanche la copertura con i teli va bene per alcuni, perché si creerebbe anaerobiosi. Per questo la ditta non ha presentato lo screening. dott. Etteri Si deve rispettare l’atto autorizzativo. Se lo screening dice che il materiale è sotto struttura coperta e metallica ove può passare l’aria probabilmente può essere autorizzato subito, come lotto finito in asciugatura, che deve stare non fuori ma al coperto. Arpa si aspetta la presentazione di un progetto. C’è un’autorizzazione, ogni cosa che si sposta deve andare a modifica. Se viene fatta senza autorizzazione c’è denuncia alla procura. ass. Marazzi chiede alla dott. Crevani il suo parere dal lato sanitario dott. Crevani Conferma quanto già detto in precedenti occasioni, non ci sono problemi sanitari legati alle emissioni odorigene.Specifica anche che odori intensi e sgradevoli possono stimolare, in persone sensibili, risposte del sistema neurovegetativo (es, nausea). ass. Marazzi si rivolge all’arch. Maserati chiedendo informazioni sull’iter del biogas e alla dott. Etteri per sapere se si possano avere i risultati delle analisi più celermente. arch. Maserati risponde che avrà un incontro con finanziatori e spera di poter ottenere i fondi per realizzare il biogas, è intenzionato a farlo entro l’anno. dott. Etteri le analisi arrivano entro due settimane circa. Il comitato paritetico decide di aggiornare la seduta nel mese di aprile e di emettere comunicato congiunto per informare i cittadini su quanto emerso in questa seduta.