PRONTUARIO DELLE TIPOLOGIE E DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI settembre 2006 Progetto : Servizio Urbanistica Comprensorio Alta Valsugana Responsabile di Servizio : dott. arch. Paola Ricchi COMUNE DI BEDOLLO COMPRENSORIO ALTA VALSUGANA IL PRESENTE ALLEGATO DI PIANO SUGGERISCE SOLUZIONI PROGETTUALI E TIPOLOGICHE PER LA GESTIONE DEGLI INTERVENTI SUI MANUFATTI PRESENTI ALL' INTERNO DEI CENTRI STORICI DI BEDOLLO, SALVO LE DISPOSIZIONI CONTENUTE NELLE NORME DI ATTUAZIONE CHE LO RENDANO VINCOLANTE IN RELAZIONE A SPECIFICHE SITUAZIONI. OGNI ALTRA SOLUZIONE PROGETTUALE CHE DIMOSTRI VALIDE ED INTERESSANTI ALTERNATIVE A QUANTO PROPOSTO E' COMUNQUE AMMESSA. INDICE 1. TIPOLOGIA F : FIENILE 1.1 1.2 1.3 1.4 La forma insediativa........................... Descrizione........................................ Caratteri tipologici determinanti......... Abaco. Elementi architettonici............ sotto: il basamento - porte di accesso agli avvolti............... - fori d'aerazione................................. - scale esterne.................................... - rampe esterne e pavimentazione....... tra sopra e sotto: l'involucro esterno .. - tamponamenti lignei......................... - accesso al fienile.............................. - finestre di ventilazione...................... sopra: il sottotetto e la copertura ....... - tamponamenti lignei......................... - sporti in legno.................................. - particolari costruttivi........................ - la copertura...................................... 1.5 Criteri d'intervento - balconi e aperture ai piani................ - coperture.......................................... Modelli tipologici...................................... pag. pag. pag. pag. 1 2 3 4 pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 pag. 18 pag. 19 pag. 20 2. TIPOLOGIA R : CASA RURALE 2.1 2.2 2.3 2.4 La forma insediativa.......................... Descrizione........................................ Caratteri determinanti prevalenti....... Abaco. Elementi architettonici........... sotto: il basamento - fori d'aerazione e porte di accesso agli avvolti........................................ - collegamenti esterni.......................... pag. pag. pag. pag. 23 24 25 26 pag. 27 pag. 28 - passerelle e pavimentazioni............... tra sopra e sotto: l'involucro esterno ... - porte d'ingresso e finestre.................. - ante d'oscuro.................................... - collegamenti esterni.......................... - balconi.............................................. sopra: sottotetto e copertura ............... - tamponamenti lignei......................... - sporti in legno................................... - fori di ventilazione e porte d'accesso al sottotetto........................ - manti di copertura e comignoli.......... - orditura del tetto e abbaini................ 2.5 Criteri d'intervento - collegamenti esterni........................... - balconi.............................................. - finestre e fori sottotetto..................... - coperture e materiali......................... Modelli tipologici....................................... pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 29 30 31 32 33 34 35 36 37 pag. 38 pag. 39 pag. 40 pag. pag. pag. pag. pag. 41 42 44 45 46 3. TIPOLOGIA C : CASA CIVILE 3.1 La forma insediativa........................... 3.2 Descrizione........................................ 3.3 Abaco. Elementi architettonici............ sotto: il basamento - avvolti: porte di accesso e fori d'aerazione............................ - porte di accesso principali e volumi edilizi in oggetto................................ - scale esterne e pavimentazioni.......... tra sopra e sotto: l'involucro esterno ... - balconi............................................. - elementi decorativi........................... - finestre e ante d'oscuro.................... pag. 49 pag. 50 pag. 51 pag. 52 pag. pag. pag. pag. pag. pag. 53 54 55 56 57 58 PAG. A INDICE sopra: sottotetto e copertura ................ - fori d'aerazione e fori d'accesso al sottotetto....................................... - orditura del tetto............................... 3.4 Criteri d'intervento - finestre............................................. - balconi.............................................. - scala d'accesso al primo piano soluzione A........................................ - scala d'accesso al primo piano soluzione B........................................ - copertura.......................................... Modelli tipologici....................................... pag. 59 pag. 60 pag. 61 pag. 62 pag. 63 pag. 64 Matrice 5................................................. Matrice 6/7............................................. pag. 88 pag. 91 pag. 95 7. AMPLIAMENTI VOLUMETRICI - ripristino della pendenza originale aggregazione laterale sopraelevazione criteri d'intervento pag. 95 pag. 96 pag. 97 pag. 98 pag. 65 pag. 66 pag. 67 4. TIPOLOGIA D : DEPOSITI 4.1 Descrizione........................................ 4.2 Criteri d'intervento - tipologia piante - soluzione A........... - tipologia piante - soluzione B........... - tipologia prospetti............................ Modelli tipologici...................................... pag. 70 pag. pag. pag. pag. 71 72 73 74 5. RECINZIONI 5.1 Abaco................................................. 5.2 Criteri d' intervento............................ pag. 76 pag. 78 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO Matrice Matrice Matrice Matrice 1................................................. 2................................................. 3................................................. 4................................................. pag. pag. pag. pag. 79 82 85 87 PAG. B N N accesso fienile accesso stalle fienile stalla A N N accesso fienile accesso stalle fienile stalla B N N accesso fienile accesso stalle fienile stalla C N N accesso fienile I fienili sono manufatti ad uso stagionale di indiscutibile pregio sia sotto il profilo ambientale che paesaggistico, trattandosi di edifici di modeste dimensioni ma al tempo stesso così suggestivi e caratteristici da determinare la qualità del paesaggio in cui sono inseriti. Essi sono il prodotto edilizio caratterizzante un'economia rurale secolare: la loro funzione è stata infatti direttamente legata alle necessità specifiche degli operatori. Dall'indagine sul territorio è stato possibile individuare tre tipi di modelli insediativi associati a questa tipologia: 1. (Rif. schema A); disposti in modo sparso sui prati, in continuità con i nuclei abitati: essi sono da considerarsi edifici con destinazione specialistica, con caratteristiche tipologiche individuali e separati dall'abitazione vera e propria; 2. (Rif. schema B e C); annessi all'abitazione principale ma formalmente e strutturalmente diversi da essa: a volte sono l'uno a fianco dell'altra, a volte si compenetrano sotto lo stesso tetto; 3. (Rif. schema D); inseriti all'interno di un agglomerato urbano o in un complesso a schiera: sfruttano il poco spazio a loro disposizione sviluppandosi prevalentemente in altezza oltre le coperture degli edifici che li circondano consentendo contestualmente la ventilazione del sottotetto. TIPOLOGIA F : FIENILE TF 1.1 ANALISI. LA FORMA INSEDIATIVA accesso stalle fienile stalla D PAG. NOTE : Tale tipologia é riscontrabile anche negli insediamenti edilizi tradizionali di montagna , solitamente isolati territorialmente 1 TF 1.2 ANALISI. DESCRIZIONE Queste le caratteristiche tipologiche predominanti nel caso di edificio-blocco singolo ed isolato rispetto al contesto urbano circostante, suddiviso per piani con le seguenti funzioni: P. TERRA: stalla e deposito P. PRIMO: fienile Il piano primo unico corrisponde con il sottotetto, destinato alla conservazione del fieno, solitamente accessibile a monte del fabbricato. FIENILE Tipologia legata originariamente alla produzione agricola, vede generalmente la seguente suddivisione funzionale: a piano terra stalla e depositi, al primo piano (sottotetto) il fienile. L'edificio può essere disaggregato in due parti strutturali, chiaramente distinguibili e corrispondenti alla diversa funzione che sono chiamate ad assolvere. La prima, la parte inferiore a contatto con il suolo, solitamente in pietra, è pesante e massiccia e si presenta come un volume chiuso, con poche aperture verso l'esterno, con gli accessi alle stalle e al fienile disposti rispettivamente a valle e a monte dell'edificio; la seconda, quella superiore, più leggera è completamente in legno e costituita da un locale libero e ventilato destinato alla conservazione del fieno. TIPOLOGIA FIENILE CON PARTE INFERIORE IN MURATURA E PARTE SUPERIORE REALIZZATA IN LEGNO PAG. 2 1.3 ANALISI. CARATTERI TIPOLOGICI DETERMINANTI FIENILE La tipologia presenta i seguenti caratteri determinanti prevalenti : - volume a pianta rettangolare di dimensioni variabili a seconda della forma insediativa; - basamento in pietra faccia a vista; - due accessi collocati rispettivamente a valle e a monte dell'edificio; - altezza limitata generalmente a due piani per la forma insediativa di tipo 1,2,3, a tre piani per il tipo 4. - fori di ventilazione nel timpano per l'aerazione dei prodotti; - copertura a due falde in scandole di porfido; possibile presenza di : - scale esterne in legno o in pietra; - sporti in legno nel timpano o nei prospetti laterali chiusi su tre lati e aperti verso lo spazio interno. TF ESEMPIO DI SPORTO IN LEGNO SULLA FACCIATA LATERALE ESEMPIO DI SPORTO IN LEGNO SUL TIMPANO PAG. 3 1 4 2 2 1 ELEMENTI DEL BASAMENTO ANALIZZATI 1. PORTE D' ACCESSO AI LOCALI 2. FORI D' AERAZIONE DEI LOCALI 3. SCALE ESTERNE 4. RAMPE, PAVIMENTAZIONI FIENILE : IL BASAMENTO TF 1.4 ABACO. ELEMENTI ARCHITETTONICI - SOTTO 3 1 PAG. Si analizza l'attacco a terra dei manufatti tradizionali , solitamente costituito da un basamento in pietra. 4 1 REGNANA cornice in legno 1 2 VAL GRANDA 3 4 VARDA 5 VAL GRANDA tavolato orizzontale REGNANA VAL GRANDA PORTE E PORTONI DI ACCESSO PRINCIPALI I fori di accesso alle stalle o cantine sono di forma rettangolare e il contorno dei serramenti è generalmente costituito da un telaio totalmente in legno grezzo non levigato o in alternativa sassi a vista o intonacati.La struttura originaria vede la presenza di piattabande in pietra spesso squadrata. La porta è generalmente ad una anta, in legno naturale con assito costituito da tavole di larghezza variabile poste in senso orizzontale. Le foto nn.4,5 riportano due esempi di porte d' accesso a due ante. Si suggerisce: il recupero, dove possibile, delle cornici e delle parti in legno. Nelle sostituzioni si utilizzino ante in legno naturale con assito costituito da tavole di larghezza variabile poste in senso orizzontale. Si sconsiglia l'uso di: - ante in metallo, in P.V.C. finto legno o altro materiale; - cornici in pietra lavorata; - interventi e lavorazioni incoerenti, per modalità costruttive e materiali, con l' elemento architettonico originale. FIENILE: IL BASAMENTO TF ABACO. PORTE DI ACCESSO AGLI AVVOLTI PAG. 5 1 SVALDI 4 VAL GRANDA 6 2 VAL GRANDA 5 SVALDI 3 8 6 Fori di aerazione con funzione di aerazione e parziale illuminazione sono di forma solitamente regolare o quadrata e di ridotte dimensioni. Sono protetti all'esterno da griglie e inferriate in ferro battuto. Solitamente la tipologia costruttiva è di tipo spontaneo con piattabande o architrave in legno o pietra. Si raccomanda: il recupero delle cornici e delle parti in legno. Nelle sostituzioni si usino serramenti in legno naturale. Il recupero della pietra ove presente, in caso di sostituzione utilizzare materiale dello stesso tipo. E' sconsigliato: L'uso di serramenti in alluminio per l'esterno. L'uso del calcestruzzo o conglomerato cementizio. Il tamponamento di fori esistenti. VAL GRANDA SVALDI FIENILE: IL BASAMENTO TF ABACO. FORI D'AERAZIONE 8 PAG. Con contorno in pietra e presenza di inferriate 6 1 VAL GRANDA 4 VAL GRANDA 2 CENTRALE 3 REGNANA 5 CASEI Svolgono una funzione di accesso al fienile, sfruttando dove possibile la morfologia del terreno. Solitamente sono costituite da una rampa in pietra squadrata non levigata e se in legno ancorata ad un rialzo in pietra. Sono generalmente prive di parapetto in quanto il dislivello che devono servire è molto limitato. Si suggerisce: il recupero delle strutture originarie in pietra o legno. Dove non è possibile, la sostituzione può avvenire con materiali e modalità costruttive che rispecchino le caratteristiche dell' elemento architettonico originario. Si sconsigliano: - parapetti in laterizio di qualsiasi forma e dimensione lasciato a vista o intonacato; - interventi e lavorazioni incoerenti, per modalità costruttive e materiali, con l'elemento architettonico originale. FIENILE: IL BASAMENTO TF ABACO. SCALE ESTERNE PAG. Tipologia in legno o pietra 7 Le rampe, generalmente costituite da ponti che collegano il terrapieno con il fienile soprastante, sono sorrette da archi rampanti con sottopassaggi praticabili. Si raccomanda: il recupero delle strutture originarie; dove non sarà possibile, la sostituzione avvenga con materiali e modalità costruttive che rispecchino le caratteristiche dell' elemento architettonico originario. 1 MARTINEI 2 PITOI 3 Si suggerisce: l' uso di: - lastre di porfido; - lastre in pietra; - erba. Si sconsiglia l'uso di: - prefabbricati in cemento e conglomerato cementizio di qualsiasi forma e dimensione; - pavimentazioni con materiale sintetico; - asfalto. FIENILE: IL BASAMENTO TF ABACO. RAMPE ESTERNE E PAVIMENTAZIONE VAL GRANDA PAG. In pietra locale o porfido posato in maniera irregolare 8 2 1 1 ELEMENTI DELL' INVOLUCRO ESTERNO 1. TAMPONAMENTI LIGNEI 2. FORI DI VENTILAZIONE 3. PORTE D' ACCESSO AL FIENILE 3 1 TF FIENILE : L'INVOLUCRO ESTERNO 1.4 ABACO. ELEMENTI ARCHITETTONICI - TRA SOPRA E SOTTO PAG. Tale analisi prende in considerazione il piano intermedio, ove esistente, del manufatto ed i suoi caratteri costitutivi principali. 9 1 VAL GRANDA 2 REGNANA Il tamponamento ligneo è costituito generalmente da travi in legno grezzo e/o da tavole a diversa larghezza poste orizzontalmente o verticalmente, non completamente accostate per favorire la ventilazione del locale addetto alla conservazione del foraggio. Si suggerisce: il ripristino del tavolato ligneo. Nel caso di sostituzioni si utilizzino tavole in legno naturale aventi dimensioni e spessore simili a quello dell' organismo originario. 88 3 REGNANA Si sconsiglia: - l' uso di altri materiali, - il rivestimento esterno in perlinato di legno, - la modifica della forma originaria del tamponamento attraverso la rettifica del perimetro del tavolato. FIENILE : L'INVOLUCRO ESTERNO TF ABACO. TAMPONAMENTI LIGNEI 91 PAG. SUL PROSPETTO PRINCIPALE 10 VARDA I fori di accesso al sottotetto sono di forma rettangolare a due ante con partitura a quattro specchi, in legno naturale con assito costituito da tavole di larghezza variabile poste in senso verticale. Si suggerisce: il recupero, dove possibile, delle cornici e delle parti in legno. Nelle sostituzioni si utilizzino ante in legno naturale a disegno tradizionale. Si sconsiglia l'uso di: - ante in metallo, in P.V.C. finto legno o altro materiale; - cornici in pietra lavorata; - interventi e lavorazioni incoerenti per modalità costruttive e materiali, con l'elemento architettonico originale. FIENILE : L'INVOLUCRO ESTERNO TF ABACO. ACCESSO AL FIENILE 91 REGNANA PAG. 11 1 SVALDI 6 2 SVALDI 6 3 4 SVALDI 6 5 SVALDI 6 6 Di forma rettangolare o quadrata, sono sempre dotate di cornici in legno e inferriata in ferro battuto o legno. Prive di serramento, hanno la funzione di dare luce e aria al locale addetto alla conservazione del foraggio. Si suggerisce: il recupero, dove possibile, delle cornici e delle parti in legno. Nelle sostituzioni si utilizzino infissi in legno naturale; le inferriate possono essere in ferro battuto. Si sconsiglia l'uso di: - infissi in P.V.C. finto legno; - cornici in pietra lavorata; - interventi e lavorazioni incoerenti, per modalità costruttive e materiali, con l'elemento architettonico originale. REGNANA SVALDI FIENILE : L'INVOLUCRO ESTERNO TF ABACO. FINESTRE DI VENTILAZIONE 6 PAG. Sono individuate diverse tipologie di foro esterno 12 4 3 1 1 2 4 ELEMENTI DELL' INVOLUCRO ESTERNO 4 2 1 1. TAMPONAMENTI LIGNEI 2. SPORTI E FORI DI VENTILAZIONE 3. PARTICOLARI COSTRUTTIVI 4. MANTO DI COPERTURA FIENILE : IL SOTTOTETTO E LA COPERTURA TF 1.4 ABACO. ELEMENTI ARCHITETTONICI - SOPRA PAG. Si individuano gli elementi architettonici primari relativi alla copertura ed il suo manto , nonché gli elementi tipologici tradizionali 13 VAL GRANDA 91 REGNANA SUL PROSPETTO PRINCIPALE Il tamponamento ligneo consente la ventilazione del locale addetto alla conservazione del foraggio. Il tamponamento avviene generalmente con tavole di legno grezzo poste verticalmente, non completamente accostate per favorire la ventilazione. Si suggerisce: il recupero e il ripristino del tavolato ligneo. Nel caso di sostituzioni si utilizzino tavole in legno naturale aventi dimensioni e spessore simile a quelle dell' organismo originario poste in opera a filo interno rispetto alla muratura. E' ammessa l'apertura di nuovi fori fino al raggiungimento dei requisiti igienico-abitativi minimi, e nelle modalità indicate nei criteri d'intervento. Si sconsiglia: - l' uso di altri materiali diversi dal legno; - il rivestimento esterno in perlinato di legno; - modificare la forma originaria del tamponamento, con rettifica delle murature. FIENILE : IL SOTTOTETTO E LA COPERTURA TF ABACO. TAMPONAMENTI LIGNEI CENTRALE PAG. 14 Gli sporti sono completamente in legno, chiusi su tre lati e aperti verso l' interno. Lo sporto ha la funzione di aumentare il "volume d'aria" che va dall' ultimo solaio fino all' intradosso del manto di copertura, destinato al deposito delle derrate alimentari e allo stoccaggio. Si suggerisce: il ripristino del tavolato ligneo. Nel caso di sostituzioni si utilizzino tavole in legno naturale aventi dimensioni e spessore simili a quelle dell' organismo originario. REGNANA REGNANA REGNANA Si sconsiglia: - l' utilizzo di materiali alternativi al legno; - l' uso del perlinato in legno. FIENILE : IL SOTTOTETTO E LA COPERTURA TF ABACO. SPORTI IN LEGNO SVALDI PAG. SUI PROSPETTI SECONDARI 15 REGNANA doppia banchina VAL GRANDA doppia banchina Le travi di banchina sono adagiate sulla muratura portante perimetrale e servono da posa all' orditura portante del tetto. Sono sempre al grezzo e sommariamente squadrate. Le grondaie venivano ricavate scavando tronchi di legno ed erano sorrette da mensole pure in legno. Si suggerisce: il recupero e il ripristino dell' orditura portante del tetto. Nel caso di sostituzioni si utilizzino travi portanti, arcarecci e tavolato in legno CENTRALE naturale con dimensione e spessore simile a quelle dell' organismo originario. Si sconsigliano: - tutti i materiali e le modalità costruttive incongrui; - il mascheramento esterno della trave di banchina con muratura o altro materiale; - eccessiva sporgenza delle gronde; FIENILE : IL SOTTOTETTO E LA COPERTURA TF ABACO. PARTICOLARI COSTRUTTIVI MARTINEI PAG. L' ATTACCO DELLA COPERTURA 16 REGNANA MARTINEI I materiali più usati per i manti di copertura erano quelli che più facilmente si reperivano sul luogo: - manti di copertura in lastre di porfido di forma più o meno regolare ed omogenea; - manti di copertura in scandole di larice sovrapposte le une alle altre e chiodate al tavolato sottostante. Meno frequenti sono invece i manti di copertura in lamiera zincata. Si suggerisce: il mantenimento delle coperture originarie in lastre di porfido o in scandole di legno. Negli interventi di sostituzione è ammesso l'uso di lastre in porfido o in alternativa lastra ceramicata simil porfido, scandole in legno, tegole in cemento nere. Si sconsiglia l'uso di: - lamiera ondulata; - mattonelle in vetrocemento; - coppi in laterizio cotto; - materiale plastico ondulato o simili. BEDOLLO FIENILE : IL SOTTOTETTO E LA COPERTURA TF ABACO. LA COPERTURA REGNANA PAG. IL MANTO DI COPERTURA 17 1.5 CRITERI DI INTERVENTO. BALCONI E APERTURE AI PIANI POSIZIONE DELLE LOGGE: mantenere forme e dimensioni dei tamponamenti in legno esistenti, all'interno dei quali è possibile inserire logge. BALCONI: - Si suggerisce di valutare l' opportunità dell' inserimento di nuovi balconi in particolare sui prospetti principali. In tal caso dovrebbero comunque avere una lunghezza inferiore rispetto a quelli esistenti sul manufatto stesso. NUOVE LOGGE: - si consiglia l'inserimento di nuove logge sul prospetto posteriore e sulle facciate laterali piuttosto che nel prospetto posto a valle, maggiormente esposto alle visuali panoramiche; - le nuove logge dovranno essere realizzate nel sottogronda e richiamare nella forma, dimensione e materiale gli sporti in legno come documentati nell'abaco; - i serramenti siano arretrati di circa mt.1.50 rispetto al prospetto principale. FRONTE POSTERIORE FRONTE POSTERIORE FACCIATA LATERALE APERTURE -EVENTUALI NUOVI FORI NELLE PARTI LIGNEE POSSONO ESSERE REALIZZATI CON LA SOSTITUZIONE DI MODULI LIGNEI ANZICHE' CON L' INSERIMENTO DI VANI FINESTRA. -LE IMPOSTE SONO SCARSAMENTE DIFFUSE ; TUTTAVIA SI SUGGERISCE L' IMPIEGO SOLAMENTE IN CASO DI FORI REALIZZATI SUI TAMPONAMENTI LIGNEI E PURCHE' NEL MATERIALE E NEL DISEGNO RIPRENDA IL TAMPONAMENTO LIGNEO SUL QUALE SONO INSERITI. FRONTE POSTERIORE NEL CASO DI NUOVE FINESTRE SI SUGGERISCE LA REALIZZAZIONE DI FINESTRE ORIZZONTALI SUI PROSPETTI LATERALI E A CORONAMENTO DELLA PARETE LIMITATAMENTE AL TAVOLATO PURCHE' SIANO POCO VISIBILI (SOTTO LA GRONDA DEL TETTO). FIENILE : CRITERI D'INTERVENTO STATO DI FATTO TF PAG. SCHEMA D' INSERIMENTO DELLE LOGGE 18 TF CRITERI DI INTERVENTO. COPERTURE SCANDOLE P.FALDA = 35 % / 45% PORFIDO LASTRE CERAMINCHE SIMILPORFIDO TEGOLE IN CEMENTO NERE - STRUTTURA, NUMERO DI FALDE, PENDENZA E ORIENTAMENTO DELLA COPERTURA DOVREBBERO ESSERE MANTENUTI COME IN ORIGINE; - FINESTRE IN FALDA: DOVREBBERO ESSERE LIMITATE AD UN NUMERO SUFFICIENTE A GARANTIRE I PARAMETRI IGIENICI E FUNZIONALI DEI LOCALI A SOTTOTETTO. - SI RACCOMANDA UNA SPORGENZA CONTENUTA DELLE FALDE. FORMA DELLA COPERTURA - PER IL MANTO DI COPERTURA SI PRIVILEGI L' UTILIZZO DI SCANDOLE IN LEGNO DI LARICE SOVRAPPOSTE O LASTRE DI PORFIDO; SI AMMETTONO MATERIALI ALTERNATIVI COME INDICATI NELL' ABACO SOLAMENTE SE L' UTILIZZO DI QUESTI MATERIALI NON RECHI DISTURBO SOTTO IL PROFILO PAESAGGISTICO-AMBIENTALE. - SI RACCOMANDA DI EVITARE GROSSI SPESSORI DETERMINATI DALL' USO DI COIBENTAZIONE POSTI AL DI SOPRA DELL' ORDITURA PORTANTE CHE PROVOCANO EFFETTI DI PESANTEZZA E DI APPIATTIMENTO DELL' EDIFICIO. FIENILE : CRITERI D'INTERVENTO TETTO GENERALMENTE A DUE FALDE MATERIALI PAG. 19 PROSPETTO OVEST PROSPETTO SUD PROSPETTO EST PROSPETTO NORD FIENILE : MODELLO TIPOLOGICO - ED. N. 37 BEDOLLO TF MODELLI TIPOLOGICI PAG. 20 PROSPETTO EST PROSPETTO SUD PROSPETTO OVEST PROSPETTO NORD FIENILE : MODELLO TIPOLOGICO - ED. N. 21 SVALDI TF MODELLI TIPOLOGICI PAG. 21 PROSPETTO EST PROSPETTO NORD PROSPETTO OVEST PROSPETTO SUD FIENILE : MODELLO TIPOLOGICO - ED. N. 7,8 SVALDI TF MODELLI TIPOLOGICI PAG. 22 N N accesso stalle fienile stalla/deposito abitazione accesso fienile N N accesso stalle fienile deposito abitazione N N accesso avvolti fienile avvolti/depos. abitazione N N accesso avvolti fienile Le case rurali sono i primi modelli di natura agricola, sono edifici di regolari dimensioni, solitamente realizzati interamente in muratura o con la parte sovrastante in legno. Nascono isolati e "sparsi" sul territorio: 1. Situati ai margini dei nuclei abitati in prossimità dei fondi agricoli; 2. Aggregati in piccoli nuclei urbani sviluppati nel tempo; 3. All' interno di un contesto urbano consistente e consolidato. TIPOLOGIA R : CASA RURALE TR 2.1 ANALISI. LA FORMA INSEDIATIVA stalla/deposito abitazione PAG. 23 TR 2.2 ANALISI. DESCRIZIONE CASA RURALE Tipologia in cui predomina il dualismo: abitazione in muratura - fienile ligneo, prevalentemente abbinati con abitazione a valle e fienile a monte, sfruttando la naturale pendenza del terreno per l'accesso al sottotetto. L'interno della casa è articolato in luoghi fissi e specializzati: al piano terra, le cantine e le stalle, al primo piano, in posizione termicamente più isolata, l'abitazione, con una cucina e stanze da letto. Sopra l'abitazione, un unico grande spazio è adibito alla conservazione del foraggio e degli alimenti e accessibile facilmente a monte dell' edificio. Prototipo originario della casa agricola, solitamente con annessa stalla, abitazione al primo piano e fienile sovrastante. Nel corso degli anni tale modello si è evoluto creando le tipologie a schiera, ovvero aggregandosi ad altri modelli. Il modello originario prevede la stalla e il deposito al piano terra, l'abitazione sovrastante e il fienile al sottotetto. Solitamente tale modello sfrutta l'andamento del terreno posizionando a valle l'abitazione e a monte il fienile. L'evoluzione prevede spesso la sopraelevazione al fine di ottenere l'utilizzazione del sottotetto per una nuova unità abitativa. TIPOLOGIA ORIGINARIA PAG. 24 La tipologia presenta i seguenti caratteri determinanti prevalenti: - volume a pianta rettangolare con aggiunta di scale esterne e balconi - basamento e piano abitazione in muratura; - regolarità della partitura della facciata limitatamente ai piani abitazione; - timpano in legno con fori di ventilazione; - altezza limitata generalmente a tre piani; - copertura a due falde in lastre di porfido o scandole di legno; possibile presenza di: - collegamenti verticali esterni, in muratura fino al primo piano e successivamente in legno; - ante ad oscuro in legno; - sporti in legno sul timpano a valle o a monte dell' edifico chiusi su tre lati e aperti verso lo spazio interno. TR CASA RURALE 2.3 ANALISI. CARATTERI DETERMINANTI PREVALENTI PAG. 25 1 2 4 ELEMENTI DEL BASAMENTO : 1. PORTE D'ACCESSO AI DEPOSITI - STALLE 2. FORI D'AERAZIONE DEPOSITI - STALLE 3. SCALE ESTERNE 4. PASSERELLE, PAVIMENTAZIONI 1 CASA RURALE : IL BASAMENTO TR 2.4 ABACO. ELEMENTI ARCHITETTONICI - SOTTO 3 PAG. 26 1 SVALDI 2 REGNANA 6 80 Svolgono una funzione preminentemente di aerazione e parziale illuminazione delle cantine, stalle e altri locali a piano terra. Solitamente di forma rettangolare o quadrata, sono di dimensioni ridotte. Risultano protetti all'esterno tramite inferriate orizzontali e/o verticali in ferro battuto a mano. Si suggerisce: il recupero, dove possibile, delle cornici e delle parti in legno. Nelle sostituzioni si utilizzino ante in legno naturale con assito costituito da tavole anche di larghezza variabile poste in senso orizzontale e/o verticale. Si sconsiglia l'uso di: - ante in metallo, in P.V.C. finto legno o altro materiale; - cornici in pietra lavorata; - interventi e lavorazioni incoerenti, per modalità costruttive e materiali, con l'elemento architettonico originale. PORTE DI ACCESSO AGLI AVVOLTI Le porte di accesso alle stalle o cantine sono di forma rettangolare. Le spalle sono in sassi grezzi a vista o intonacate. L'architrave è in legno grezzo non levigato di dimensioni variabili a seconda della lunghezza del foro. La porta è generalmente ad una anta, in legno naturale con assito costituito da tavole di larghezza variabile poste in senso orizzontale o verticale. 1 2 PIAZZE 33 3 TR CASA RURALE : IL BASAMENTO ABACO. FORI D' AERAZIONE STRAMAIOLO N.B. si sconsiglia il tamponamento sia con pareti in muratura sia con altri materiali, di portali o altre aperture facenti parte dell'organismo originario. PAG. 27 1 2 PIAZZE MONTEPELOSO 33 1 2 PIAZZE MONTEPELOSO 33 La scala di accesso all' abitazione è spesso in legno e costituita da due longheroni laterali con incastrati gli scalini formati da una tavola. Il parapetto, pure in legno, è costituito da tavole orizzontali e corrimano fissati su piantoni verticali. Generalmente la scala è ancorata alla base ad un rialzo/basamento in pietra. Esistono anche esempi di scale costituite da una rampa completamente in pietra squadrata non levigata con parapetto in muratura (foto n.1) o in legno naturale a listelli verticali (foto n.2). Si suggerisce: il recupero delle strutture originarie in pietra o legno; dove non sarà possibile, la sostituzione potrà avvenire con materiali e modalità costruttive che rispecchino le caratteristiche dell'elemento architettonico originario. CASA RURALE : IL BASAMENTO TR ABACO. COLLEGAMENTI ESTERNI Si sconsiglia l'uso di: - parapetti in mattoni di laterizio forati, in calcestruzzo, lasciati a vista; - qualsiasi aggiunta non costituente parte della struttura originaria; - eventuali coperture (tettoie) non facenti parte dell' organismo originario. PAG. 28 1 STRAMAIOLO 2 PITOI Le passerelle sono costituite da una struttura interamente in legno e collegano il terrapieno con il fienile soprastante. Si suggerisce: il recupero delle strutture originarie; dove non sarà possibile, la sostituzione potrà avvenire con materiali e modalità costruttive che rispecchino le caratteristiche architettoniche originarie. Si sconsigliano: - interventi e lavorazioni incoerenti per modalità costruttive e materiali, con l'elemento architettonico originale. 3 Pavimentazioni Si raccomanda l'uso di : - lastre di porfido; - lastre in pietra; - acciotolato con sassi di fiume ("salesà"); - ghiaino; - erba. Si sconsiglia l'uso di: - prefabbricati in cemento e conglomerato cementizio di qualsiasi forma e dimensione; - pavimentazioni con materiale sintetico; - asfalto. CASA RURALE : IL BASAMENTO TR ABACO. PASSERELLE E PAVIMENTAZIONI VAL GRANDA PAG. 29 2 1 3 ELEMENTI DELL' INVOLUCRO ESTERNO 5 4 1. PORTE D' INGRESSO 2. FINESTRE 3. ANTE D'OSCURO 4. COLLEGAMENTI ESTERNI 5. BALCONI TR CASA RURALE : L'INVOLUCRO ESTERNO 2.4 ABACO. ELEMENTI ARCHITETTONICI - TRA SOPRA E SOTTO PAG. 30 CENTRALE serramento in legno naturale CENTRALE CENTRALE I serramenti tradizionali sono in legno con telaio ripartito in due ante con 3 o 2 riquadri ciascuna. Le cornici sono in legno incastrate agli angoli su cui sono appese le ante d'oscuro. Si suggerisce: l'uso di infissi a disegno tradizionale, in legno trattato al naturale o smaltato nei colori tradizionali. Si sconsiglia l'uso di: - ante in metallo, in P.V.C. finto legno, in alluminio anodizzato; - cornici in pietra lavorata; - interventi e lavorazioni incoerenti per modalità costruttive e materiali, con l'elemento architettonico originale. CASA RURALE : L'INVOLUCRO ESTERNO TR ABACO. PORTE D' INGRESSO E FINESTRE REGNANA PAG. COLORE: PREFERIBILMENTE IL LEGNO NEI COLORI TRADIZIONALI 31 1 2 REGNANA cornice in legno 3 REGNANA cornice in legno gelosie mobili montate su telaio con possibilità di apertura 4 DOSS 5 PITOI 3 Ai piani con abitazione, le finestre sono dotate di imposte in legno fissate all' esterno direttamente alla cornice in legno grezzo. Sono presenti diversi tipi di imposte: - foto n.1: rappresenta il più povero dei serramenti esterni ed è costituito da tavole di legno grezzo posti in due sensi opposte ed inchiodate tra di loro in modo che nella parte esterna le tavole appaiano verticali; - foto n. 2,3 : sono costituiti da due ante in legno naturale o verniciato provviste da elementi a griglie mobili oppure fisse. Si suggerisce: l'uso di imposte a disegno tradizionale, in legno trattato al naturale o smaltato nei colori tradizionali. Si sconsiglia l'uso di: - persiane avvolgibili in plastica o alluminio; - doppio serramento esterno in alluminio anodizzato; - imposte scorrevoli; - imposte in P.V.C. CASA RURALE : L'INVOLUCRO ESTERNO TR ABACO. ANTE D' OSCURO REGNANA COLORE : GLI SCURI POTRANNO ESSERE COLORATI (SOPRATUTTO TONALITA' SCURE DEL VERDE MA ANCHE ROSSE, AZZURRE E GRIGIE) IN MODO DA CONTRASTARE CON IL COLORE DELLA FACCIATA (SCURI CHIARI SU FACCIATA SCURA E VICEVERSA). PAG. 32 1 PIAZZE 2 MONTEPELOSO 2 MONTEPELOSO Il collegamento con il sototetto è assicurato generalmente da scale in legno, costituite in prevalenza da due longheroni laterali portanti, sui quali sono incastrati gli scalini formati da una tavola. Il parapetto, pure in legno, è costituito semplicemente da piantoni verticali sui quali sono fissate tavole orizzontali e corrimano. Il legno impiegato è generalmente naturale. Si raccomanda: il recupero della struttura originaria in legno; dove non sarà possibile, la sostituzione potrà avvenire con materiali e modalità costruttive che rispecchino le caratteristiche dell'elemento architettonico originario. Si sconsiglia l'uso di: - parapetti in mattoni di laterizio forati, in calcestruzzo, lasciati a vista; - qualsiasi aggiunta non costituente parte della struttura originaria; - eventuali coperture (tettoie) non facenti parte dell' organismo originario. 1 PIAZZE 2 MONTEPELOSO 2 CASA RURALE : L'INVOLUCRO ESTERNO TR ABACO. COLLEGAMENTI ESTERNI MONTEPELOSO PAG. 33 1 BEDOLLO 2 PITOI 3 REGNANA 2 PITOI I poggioli sono di dimensioni limitate, talvolta protetti da una tettoia (foto n. 1) e generalmente poco diffusi. La struttura portante è completamente in legno con parapetto alla "trentina" formato da listelli verticali di sezione quadrata posti diagonalmente fra di loro in modo che frontalmente siano in vista gli spigoli. Nella parte superiore è posto un corrimano costituito da tavola di legno fissata sui filetti (foto n. 2). Sono stati rilevati anche alcuni esempi di parapetti formati da assi lavorate a vari disegni ed ancorate ad elementi orizzontali strutturali in legno (foto n. 3). Si raccomanda: il recupero della struttura originaria in legno; dove non sarà possibile, la sostituzione potrà avvenire con materiali e modalità costruttive che rispecchino le caratteristiche dell'organismo originario; Si ammettono: tamponamenti con strutture in legno e vetro (verande serre solari). Si sconsiglia: - l'uso di materiali alternativi; - coperture realizzate nei modi e con materiali che si discostano dall'elemento tipologico tradizionale. CASA RURALE : L'INVOLUCRO ESTERNO TR ABACO. BALCONI PAG. 34 4 6 3 1 ELEMENTI DELL' INVOLUCRO ESTERNO 6 2 1. TAMPONAMENTI LIGNEI 2. PORTE D' ACCESSO AL SOTTOTETTO 3. GLI SPORTI IN LEGNO E FORI DI VENTILAZIONE 4. ORDITURA DEL TETTO 5. ABBAINI 6. MANTO DI COPERTURA 3 CASA RURALE : SOTTOTETTO E COPERTURA TR 2.4 ABACO. ELEMENTI ARCHITETTONICI - SOPRA PAG. 35 ABACO. TAMPONAMENTI LIGNEI 1 MARTINEI 2 REGNANA 3 raggiungimento dei requisiti igienico-abitativi minimi. Si sconsiglia: - l'uso di materiali alternativi; - il rivestimento esterno in perlinato di legno; - interventi e lavorazioni incoerenti per modalità costruttive e materiali con l'elemento architettonico originale. TR CASA RURALE : SOTTOTETTO E COPERTURA Il tamponamento ligneo consente la ventilazione del locale addetto alla conservazione del foraggio. Il tamponamento è formato da tavole di legno grezzo poste verticalmente, di larghezza variabile e non completamente accostate fra di loro per favorire la ventilazione del sottotetto. Si raccomanda: il recupero e il ripristino del tavolato ligneo. Nel caso di sostituzioni si utilizzino tavole in legno naturale aventi dimensioni e larghezza variabile. E' ammessa: l'apertura di nuovi fori al fine di rendere abitabile il sottotetto fino al PIAZZE PAG. 36 1 PITOI Chiusi su quattro lati e aperti verso il locale interno da servire, sono di varia forma e dimensione e realizzati con struttura portante in legno tamponata con tavole pure in legno grezzo. Generalmente si collocano a monte dell'edificio, ma sono rilevabili anche esempi di sporti in legno che rappresentano una prosecuzione del timpano dell'edificio. Si suggerisce: il recupero e il ripristino del tavolato ligneo. Nel caso di sostituzioni si utilizzino tavole in legno naturale aventi dimensioni e spessore simili a quelle dell' organismo originario. E' ammessa: l'apertura di nuovi fori fino al raggiungimento dei requisiti igienico-abitativi minimi, e nelle modalità indicate nei criteri d'intervento. Si sconsiglia: - l'uso di materiali alternativi; - il rivestimento esterno in perlinato di legno. 3 STRAMAIOLO n.8 2 PITOI n.11 CASA RURALE : SOTTOTETTO E COPERTURA TR ABACO. SPORTI IN LEGNO PAG. 37 I fori presenti nel sottotetto si differenziano nel tipo e nelle dimensioni a seconda delle funzioni che devono assolvere. Generalmente sono di due tipi: - fori di ventilazione di forma rettangolare, dotati di cornici e infissi in legno; - porte di accesso al sottotetto di forma rettangolare, generalmente a due ante, in legno naturale con assito costituito da tavole di larghezza variabile poste in senso orizzontale o verticale. Si suggerisce: l'uso di infissi con telaio a disegno tradizionale (per i fori d'aerazione si consiglia il grigliato posto in senso ortogonale e/o diagonale) in legno trattato al naturale o smaltato nei colori tradizionali. Si sconsiglia l'uso di: - persiane avvolgibili in plastica o alluminio; - doppio serramento esterno in alluminio anodizzato; - imposte scorrevoli; - imposte in P.V.C.; TR CASA RURALE : SOTTOTETTO E COPERTURA ABACO. FORI DI VENTILAZIONE E PORTE DI ACCESSO AL SOTTOTETTO PAG. 38 I comignoli sono in muratura intonacata al grezzo. La sezione della torretta è quadrata o rettangolare di dimensioni variabili. La copertura è costituita da una lastra di pietra talvolta tenuta ferma da una pietra appoggiata sopra. Si suggerisce: il mantenimento dei comignoli tradizionali. In caso di sostituzione si ammette la torretta in muratura intonacata con cappello in lastra di pietra. I manti di copertura caratteristici della zona sono in scandole di larice o lastre di porfido. Sono presenti anche alcuni esempi di tetti in lamiera zincata posta su un tavolato e chiodata allo stesso. Si suggerisce: il mantenimento delle coperture originarie in lastre di porfido o in scandole di legno. Negli interventi di sostituzione si ammette l'uso di lastre in porfido o in alternativa lastra ceramicata simil porfido, scandole in legno, tegole in cemento di colore nero o simile al porfido, lamiera aggraffata - tonalità grige. Si sconsiglia l'uso di: - tutti i materiali difformi da quanto ammesso o suggerito; - lamiera zincata ondulata o simili; - mattonelle in vetrocemento; - coppi in laterizio cotto; - materiale plastico ondulato o simili. CASA RURALE : SOTTOTETTO E COPERTURA TR ABACO. MANTI DI COPERTURA E COMIGNOLI PAG. 39 Nello sporto di gronda è visibile l'orditura portante del tetto e il tavolato soprastante. Spesso la trave di banchina è doppia e, come il resto dell'orditura del tetto, è al grezzo e sommariamente squadrata. I travetti nella parte finale sono spesso rastremati e presentano la testa tagliata in senso obliquo. filo-gronda 2 PITOI abbaino di gronda - schema A seconda della posizione, sono rilevabili due tipologie di abbaini: - di falda: è di dimensioni tali da permettere un facile accesso alla falda di copertura sulla quale insiste e dà luce e aria al sottotetto. Ha una struttura in legno con copertura a due spioventi e spesso è dotato di serramento con telaio a due ante ripartito in due riquadri. - di gronda: consiste in una sopraelevazione dello sporto di gronda attraverso una struttura in legno ancorata Si raccomanda: il recupero e il ripristino dell'orditura portante del tetto. Si sconsiglia l'uso di: - tutti i materiali e le modalità costruttive difformi da quanto raccomandato; - il mascheramento esterno della trave di banchina con muratura o altro materiale; - eccessiva sporgenza delle gronde; all'orditura del tetto e provvista di copertura a due spioventi. Si consiglia l'uso: nella forma, dimensione e numero come specificato dai criteri d'intervento a pag 45. Sono da evitare: - tutti i tipi di abbaini aventi dimensioni, forme, materiali e modalità costruttive difformi da quelli tradizionali e da quanto specificato nei criteri d'intervento pag. 45. CASA RURALE : SOTTOTETTO E COPERTURA TR ABACO. ORDITURA DEL TETTO E ABBAINI PAG. 40 PARAPETTO IN LEGNO A STECCHE VERTICALI GRADINI IN PIETRA SQUADRATA SOL. A SOL. B MURATURA INTONACATA SCALA IN PIETRA SQUADRATA COPERTINA IN LEGNO / PORFIDO MURATURA INTONACATA SOL. C 0.90 PARAPETTO IN LEGNO A LISTELLI VERTICALI O AD ASSI ORIZZONTALI CASA RURALE : CRITERI D'INTERVENTO TR 2.5 CRITERI D' INTERVENTO. COLLEGAMENTI ESTERNI PAG. 41 CRITERI D'INTERVENTO. BALCONE COMPLETAMENTE IN LEGNO: soluzione A TR PARETE IN LEGNO AD ASSI VERTICALI PARAPETTO IN LEGNO AD ASSI DISPOSTE IN SENSO VERTICALE PIENE O LEGGERMENTE TRAFORATE MANTOVANA SAGOMATA A MASCHERAMENTO DELLE MENSOLE DI LEGNO uso estivo 1.30 uso invernale a aa 1.30 è preferibile l' inserimento di un solo balcone per facciata SOLUZIONI a a 1 b b 2 a aa IL BALCONE VA ALLINEATO CON LE APERTURE ESISTENTI 3 1.30 1.30 sempre ammesso b b CASA RURALE : CRITERI D'INTERVENTO 2.00 COPERTURA IN LAMIERA GOFFRATA s S>90,00mq N.B. E' PREFERIBILE L'INSERIMENTO DI UN SOLO BALCONE PER FACCIATA (DA PRIVILEGIARE I FRONTI DELL'EDIFICIO ALLE FACCIATE LATERALI) NELLA SOLUZIONE 1 E 2; SI CONSIGLIA LA SOL.3 SOLAMENTE QUANDO LA SUPERFICIE DEL FRONTE DELL'EDIFICIO SU CUI INSERIRE IL BALCONE E' SUPERIORE A 90 MQ; PAG. 42 B1 PARETE IN LEGNO AD ASSI DISPOSTE IN SENSO VERTICALE B1 FRONTE CON TIMPANO PARAPETTO IN LEGNO AD ASSI DISPOSTE IN SENSO VERTICALE PIENE O LEGGERMENTE TRAFORATE B1 B2 B2 MANTOVANA SAGOMATA A MASCHERAMENTO DELLE MENSOLE DI LEGNO TR CASA RURALE : CRITERI D'INTERVENTO CRITERI D'INTERVENTO. BALCONE COMPLETAMENTE IN LEGNO: soluzione B L MAX m 3.00 1.50 1.50 FACCIATE LATERALI PAG. uso invernale uso estivo SCHEMA DI AGGREGAZIONE 43 TR CRITERI D'INTERVENTO. FINESTRE E FORI SOTTOTETTO RISPETTARE GLI ALLINEAMENTI VERTICALI DELLE APERTURE RISPETTARE IL RAPPORTO DIMENSIONALE d/h = 1/2 b d PER IL DISEGNO DELLE IMPOSTE E DEI SERRAMENTI SI RIMANDA ALL'ABACO RISPETTARE IL RAPPORTO DIMENSIONALE 1 : 1 - EVENTUALI NUOVI FORI NELLE PARTI LIGNEE POSSONO ESSERE REALIZZATI CON LA SOSTITUZIONE DI MODULI LIGNEI ANZICHE' CON L'INSERIMENTO DI VANI FINESTRA. FACCIATE LATERALI h h a - SIANO CONSERVATI I FORI TRADIZIONALI ESISTENTI, CON LA LORO POSIZIONE, FORMA DIMENSIONE E MATERIALI; - IN CASO DI NECESSITA' SI EVITI L'AMPLIAMENTO DEI FORI TRADIZIONALI ESISTENTI A FAVORE DELL'APERTURA DI NUOVI FORI AVENTI FORME, DIMENSIONI E MATERIALI, NONCHE' REGOLE DI INSERIMENTO TRADIZIONALI PRIVILEGIANDO IL LORO POSIZIONAMENTO NELLE FACCIATE LATERALI E POSTERIORE PIUTTOSTO CHE NEL FRONTE VERSO VALLE MAGGIORMENTE ESPOSTO ALLE VISUALI PANORAMICHE. RISPETTARE GLI ALLINEAMENTI VERTICALI DELLE APERTURE FINESTRE RETTANGOLARI O QUADRATE CON SERRAMENTO AD ANTA UNICA b LE APERTURE SONO SEMPRE RETTANGOLARI DOTATE DI CORNICI IN LEGNO, IMPOSTE E SERRAMENTI RIQUADRATI A DOPPIA ANTA d INFISSO CON TELAIO RIPARTITO SECONDO UN GRIGLIATO POSTO IN DIREZIONE ORTOGONALE O DIAGONALE a a=1 CASA RURALE : CRITERI D'INTERVENTO FRONTE POSTERIORE b = (1+1/2) PAG. 44 TR CRITERI D'INTERVENTO. COPERTURE E MATERIALI MANTENERE FORMA E DIMENSIONE DEI TAMPONAMENTI ESISTENTI - STRUTTURA, NUMERO DI FALDE, PENDENZA E ORIENTAMENTO DELLA COPERTURA DEVONO ESSERE MANTENUTI COME IN ORIGINE; - FINESTRE IN FALDA: DEVONO ESSERE LIMITATE AD UN NUMERO SUFFICIENTE A GARANTIRE I PARAMETRI IGIENICI FUNZIONALI DEI LOCALI A SOTTOTETTO. PORFIDO LASTRE CERAMINCHE SIMILPORFIDO TEGOLE IN CEMENTO NERE DISPOSIZIONE DEGLI ABBAINI SULLA FALDA PER IL MANTO DI COPERTURA SI PRIVILEGI L'UTILIZZO DI SCANDOLE IN LEGNO DI LARICE SOVRAPPOSTE O LASTRE DI PORFIDO; SI AMMETTONO MATERIALI ALTERNATIVI COME INDICATI NELL'ABACO SOLAMENTE SE L'UTILIZZO DI QUESTI MATERIALI NON RECHI DISTURBO SOTTO IL PROFILO PAESAGGISTICO- AMBIENTALE. DISPOSIZIONE DEGLI ABBAINI SULLA FALDA NUMERO ABBAINI = L / 6 INTENDENDO CON L LA LUNGHEZZA DELLA FACCIATA L B L d B SI AMMETTE UN ABBAINO DI GRONDA PER FALDA d < 3/4 a A RAPPORTO A/B PARI A 1 : 1,5 o 1,7 a A SOLUZIONE A: ABBAINI DI FALDA CASA RURALE : CRITERI D'INTERVENTO P.FALDA = 35% / 45% SCANDOLE SOLUZIONE B: ABBAINI DI GRONDA PAG. 45 PROSPETTO SUD-OVEST PROSPETTO SUD-EST PROSPETTO NORD-EST PROSPETTO NORD-OVEST CASA RURALE TR MODELLI TIPOLOGICI PAG. 46 PROSPETTO SUD PROSPETTO EST PROSPETTO NORD PROSPETTO OVEST CASA RURALE TR MODELLI TIPOLOGICI PAG. 47 MODELLI TIPOLOGICI TR PROSPETTO OVEST CASA RURALE PROSPETTO NORD PAG. 48 Discende dalla tipologia rurale, spesso contestualizzata all'interno del nucleo urbano, frutto di ampliamenti e modificazioni successive. Elemento moderno, e spesso ristrutturato, presenta caratteristiche dell'edificio urbano, attualizzato spesso da finestre più moderne. Assume spesso collocazioni territoriali e caratteristiche distributive della casa rurale, ossia: - ubicazione all'interno del nucleo urbano; - schema distributivo con deposito o garage al pianterreno ed abitazioni sovrastanti; - mantenimento degli assetti distributivi originari di necessità con depositi, abitazioni e fienili; - schema tipologico che ammette l'aggregazione di elementi determinata dall'insorgere di nuove necessità. N N accesso depos. accesso abitaz. TIPOLOGIA C : CASA CIVILE TC 3.1 ANALISI. LA FORMA INSEDIATIVA deposito abitazione PAG. 49 TC CASA CIVILE 3.2 ANALISI. DESCRIZIONE PAG. 50 1 1 2 4 ELEMENTI DEL BASAMENTO : 1. PORTE D' ACCESSO AL PIANO TERRA 2. FORI D' AERAZIONE DEL PIANO TERRA 3. PORTE D' ACCESSO PRINCIPALE 4. SCALE ESTERNE 5. PAVIMENTAZIONI 2 5 CASA CIVILE - IL BASAMENTO TC 3.3 ABACO. ELEMENTI ARCHITETTONICI - SOTTO 3 PAG. 51 ABACO. AVVOLTI: PORTE DI ACCESSO E FORI DI AERAZIONE TC 5 PIAZZE C SVALDI MONTEPOLSO FORI D'AERAZIONE DEGLI AVVOLTI. Solitamente di forma rettangolare o quadrata, sono di dimensioni ridotte e molto spesso posti a livello del piano di calpestio esterno o addirittura al di sotto di questo. Risultano quindi bassi e protetti all'esterno tramite inferriate orizzontali e/o verticali in ferro battuto a mano. Si suggerisce: il recupero dove possibile delle cornici e delle parti in legno. Nelle sostituzioni si utilizzino ante in legno naturale con disegno assito in orizzontale. Si sconsiglia l'uso di: - ante in metallo, in P.V.C. finto legno o altro materiale; - cornici in pietra lavorata; - interventi e lavorazioni incoerenti per modalità costruttive e materiali, con l'elemento architettonico originale. CASA CIVILE - IL BASAMENTO PORTE DI ACCESSO AGLI AVVOLTI. Le porte di accesso alle stalle o cantine sono di forma rettangolare. Le spalle sono in sassi grezzi a vista e a volte intonacate. La porta è generalmente ad una anta, in legno naturale con assito costituito da tavole di larghezza variabile poste in senso orizzontale. PAG. 52 MONTEPELOSO PIAZZE PORTE DI ACCESSO: Solitamente sono moggiormente decorate rispetto alle porte comuni. In legno con parti vetrate. E' preferibile: il recupero della struttura originaria in legno; dove non sarà possibile la sostituzione potrà avvenire con materiali e modalità costruttive che rispecchino le caratteristiche dell'elemento architettonico originario. Si sconsigliano: Interventi e lavorazioni incoerenti per modalità costruttive e materiali, con l'elemento architettonico originale. VOLUMI EDILIZI ESTERNI: Si tratta di volumi tecnici esterni al fabbricato storicamente destinati ad ospitare i servizi igienici e accessibili generalmente dal piano dell'abitazione. PIAZZE TC CASA CIVILE - IL BASAMENTO ABACO. PORTE DI ACCESSO PRINCIPALI E VOLUMI EDILIZI IN AGGETTO MONTEPELOSO PAG. 53 Scale costituite da una rampa in pietra squadrata non levigata con parapetto pieno in muratura o in ferro battuto a mano. Si suggerisce: il recupero delle strutture originarie in pietra o legno; dove non sarà possibile, la sostituzione potrà avvenire con materiali e modalità costruttive che rispecchino le caratteristiche dell'elemento architettonico originario. Si sconsiglia l'uso di: - parapetti in alluminio, in mattoni di laterizio forati, in calcestruzzo, lasciati a vista; - qualsiasi aggiunta non costituente parte della struttura originaria; - eventuali coperture (tettoie) non facenti parte dell' organismo originario. CASA CIVILE - IL BASAMENTO TC ABACO. SCALE ESTERNE E PAVIMENTAZIONE PAG. 54 4 1 1 2 2 ELEMENTI DELL' INVOLUCRO: 4 1 1. FINESTRE 2. BALCONI 3. ANTE A OSCURO 4. ELEMENTI DECORATIVI CASA CIVILE - L'INVOLUCRO ESTERNO TC 3.3 ABACO. ELEMENTI ARCHITETTONICI - TRA SOPRA E SOTTO PAG. 55 1 BEDOLLO 2 3 4 I poggioli sono di dimensioni limitate, talvolta protetti da una tettoia (foto n.3) e generalmente poco diffusi. La struttura portante è completamente in legno con parapetto alla "trentina" formato da listelli verticali di sezione quadrata posti diagonalmente fra di loro in modo che frontalmente siano in vista gli spigoli. Nella parte superiore è posto un corrimano costituito da tavola di legno fissata sui filetti (foto n.2). Sono stati rilevati anche alcuni esempi di parapetti formati da assi lavorate a vari disegni ed ancorate ad elementi orrizzontali strutturali in legno (foto n.1). Si consiglia: - il recupero della struttura originaria in legno; dove non sarà possibile, la sostituzione potrà avvenire con materiali e modalità costruttive che rispecchino le caratteristiche dell' organismo originario; Si ammettono: - tamponamenti con strutture in legno e vetro (verande). Si sconsiglia: - l'uso di qualsiasi materiale diverso dal legno; - coperture realizzate nei modi e con materiali che si discostano dall'elemento tipologico tradizionale. CASA CIVILE - L'INVOLUCRO ESTERNO TC ABACO. BALCONI PAG. 56 Si raccomanda: l'uso di infissi a disegno semplice, in legno trattato al naturale o smaltato nei colori tradizionali; l'apertura deve essere tradizionale ad anta unica per le porte, a due ante per le finestre. Si sconsiglia l'uso di: - ante in metallo, in P.V.C. finto, legno o altro materiale; - cornici in pietra lavorata; - interventi e lavorazioni incoerenti per modalità costruttive e materiali, con l'elemento architettonico originale. CASA CIVILE - L'INVOLUCRO ESTERNO TC ABACO. ELEMENTI DECORATIVI MONTEPELOSO PAG. 57 Ai piani con abitazione, le finestre sono dotate di imposte in legno fissate all' esterno direttamente alla cornice in legno grezzo. Sono presenti diversi tipi di imposte : - foto n.1: si identifica come il più povero dei serramenti esterni ed è costituito da tavole di legno grezzo poste in due sensi opposti ed inchiodate tra di loro in modo che nella parte esterna le tavole appaiano verticali; - foto 2,3: sono costituiti da due ante in legno naturale o verniciato provviste da elementi a griglie mobili oppure fisse. Si raccomanda: l'uso di imposte a disegno tradizionale, in legno trattato al naturale o smaltato nei colori tradizionali; l'apertura deve essere tradizionale a due ante. Si sconsiglia l'uso di: - persiane avvolgibili in plastica o alluminio; - doppio serramento esterno in alluminio anodizzato; - imposte scorrevoli; - imposte in P.V.C.; 1 2 CASA CIVILE - L'INVOLUCRO ESTERNO TC ABACO. FINESTRE E ANTE D'OSCURO 3 PAG. 58 2 2 ELEMENTI DELL' INVOLUCRO: 3 4 1. ORDITURA DEL TETTO 2. ABBAINI 3. CAMINI 4. GRONDE 1 CASA CIVILE - SOTTOTETTO E COPERTURA TC 3.3 ABACO. ELEMENTI ARCHITETTONICI - SOPRA PAG. 59 I fori presenti nel sottotetto si differenziano nel tipo e nelle dimensioni a seconda delle funzioni che devono assolvere. Generalmente sono di due tipi: - fori di ventilazione di forma rettangolare, dotati di cornici e infissi in legno; - porte di accesso al sottotetto di forma rettangolare, generalmente a due ante, in legno naturale con assito costituito da tavole di larghezza variabile poste in senso orizzontale o verticale. E' preferibile: l'uso di infissi con telaio a disegno tradizionale (per i fori d'aerazione si consiglia il grigliato posto in senso ortogonale e/o diagonale) in legno trattato al naturale o smaltato nei colori tradizionali. Si sconsiglia l'uso di: - persiane avvolgibili in plastica o alluminio; - doppio serramento esterno in alluminio anodizzato; - imposte scorrevoli; - imposte in P.V.C.; TC CASA CIVILE - SOTTOTETTO E COPERTURA ABACO. FORI D'AERAZIONE E FORI D'ACCESSO AL SOTTOTETTO PAG. 60 I comignoli sono in muratura intonacata al grezzo. La sezione della torretta è quadrata o rettangolare di dimensioni variabili. La copertura è costituita da una lastra di pietra talvolta tenuta ferma da una pietra appoggiata sopra. E' preferibile: il mantenimento dei comignoli tradizionali. In caso di sostituzione si ammette la torretta in muratura intonacata con cappello in lastra di pietra. I manti di copertura caratteristici della zona sono prevalentemente in lastre di porfido. Sono presenti anche alcuni esempi di tetti in lamiera zincata posta su un tavolato e chiodata allo stesso. Si raccomanda: il mantenimento delle coperture originarie in lastre di porfido o in scandole di legno. Negli interventi di sostituzione è preferibile l'uso di lastre in porfido o in alternativa lastra ceramicata simil porfido, scandole in legno, tegole in cemento di colore nero o simile al porfido, lamiera in lega aggraffata - tonalità grige. Si sconsiglia l'uso di: - tutti i materiali difformi da quanto ammesso o compatibile; - lamiera zincata ondulata o simili; - mattonelle in vetrocemento; - coppi in laterizio cotto; - materiale plastico ondulato o simili. CASA CIVILE - SOTTOTETTO E COPERTURA TC ABACO. ORDITURA DEL TETTO - COPERTURA. ACCESSORI PAG. 61 TC 3.4 CRITERI D'INTERVENTO. FINESTRE FINESTRE RETTANGOLARI, ROTONDE, ELLITTICHE O QUADRATE b RISPETTARE GLI ALLINEAMENTI VERTICALI DELLE APERTURE AI PIANI INFERIORI b/2 a a TELAIO CON PARTITURA A SPECCHI ( SPECCHI SUPERIORI QUADRATI) a b RISPETTARE GLI ALLINEAMENTI VERTICALI E ORIZZONTALI DELLE APERTURE a a b b b IL RAPPORTO DIMENSIONALE DELLE FINESTRE AI PIANI SUPERIORI E' GENERALMENTE 1 : 1.5 IL RAPPORTO DIMENSIONALE DELLE FINESTRE A PIANO TERRA E' GENERALMENTE 1 : 1 TELAIO CON PARTITURA A6 SPECCHI CASA CIVILE - CRITERI D'INTERVENTO b TELAIO CON RIPARTITURA SECONDO UN GRIGLIATO DIAGONALE/ORTOGONALE a < 120 cm PAG. 62 TC CRITERI D'INTERVENTO. BALCONI GARAGE 3.00 6.00 4.00 2.00 PARAPETTO IN ACCIAIO DIPINTO CON VERNICI COLOR GRIGIO FERROMICACEO SCURO O FERRO BATTUTO MENSOLE IN CLS BIANCO O TRATTATO PREFERIRE L' INSERIMENTO DI UN BALCONE PER FACCIATA IN ALLINEAMENTO VERTICALE CON L' INGRESSO PRINCIPALE O CON LE APERTURE ESISTENTI SOLUZIONE A TERRAZZA COPERTURA CASA CIVILE - CRITERI D'INTERVENTO 1.20 4.00 SOLUZIONE B PAG. 63 TC EVENTUALI MONTANTI DI COLLEGAMENTO PARAPETTO IN DOGHE VERTICALI DI LEGNO TRAFORATE 1.00 RITTI A SEZIONE QUADRATA O RETTANGOLARE CORRIMANO IN LEGNO / PIETRA PARAPETTO PIENO IN MURATURA CASA CIVILE - CRITERI D'INTERVENTO 0.15 0.90 CRITERI D'INTERVENTO. SCALA D'ACCESSO PIANO PRIMO - SOLUZIONE A PAG. 64 PARAPETTO IN ACCIAIO DIPINTO CON VERNICI FERROMICACEE GRIGIO SCURO O FERRO BATTUTO RIVESTIMENTO GRADINO IN PIETRA TC CASA CIVILE - CRITERI D'INTERVENTO CRITERI D'INTERVENTO. SCALA D'ACCESSO PIANO PRIMO - SOLUZIONE B PAG. 65 TC CRITERI D'INTERVENTO. COPERTURA B LASTRE CERAMINCHE SIMILPORFIDO TEGOLE IN CEMENTO NERE A d DISPOSIZIONE DEGLI ABBAINI SULLA FALDA d < 3/4 a NUMERO ABBAINI = L / 6 INTENDENDO CON L LA LUNGHEZZA DELLA FACCIATA PER IL MANTO DI COPERTURA SI PRIVILEGI L'UTILIZZO DI LASTRE DI PORFIDO; SI AMMETTONO MATERIALI ALTERNATIVI COME INDICATI NELL'ABACO SOLAMENTE SE L' UTILIZZO DI QUESTI MATERIALI NON RECHI DISTURBO SOTTO IL PROFILO PAESAGGISTICOAMBIENTALE. TESTATA TRAVE DI BANCHINA-COLMO a CANTONALE E MARCAPIANO DIPINTO DIRETTAMENTE SULL' INTONACO A A b a a b 2A A CANTONALE E MARCAPIANO IN CONTRASTO CON IL COLORE DELLA FACCIATA CASA CIVILE - CRITERI D'INTERVENTO PORFIDO CORNICE FINESTRA DIPINTA SULL' INTONACO IL RICORSO AD ELEMENTI DECORATIVI, QUALI CANTONALI, FASCE MARCAPIANO, AFFRESCHI, E' ESCLUSIVO DI QUESTA TIPOLOGIA. PAG. 66 PROSPETTO SUD PROSPETTO EST PROSPETTO NORD PROSPETTO OVEST CASA CIVILE TC MODELLI TIPOLOGICI PAG. 67 TC CASA CIVILE MODELLI TIPOLOGICI PAG. 68 TC CASA CIVILE MODELLI TIPOLOGICI PAG. 69 TD 4.1 ANALISI. DESCRIZIONE DEPOSITI Manufatto di ridotte dimensioni, era generalmente utilizzato per lo stoccaggio dei prodotti e il deposito di attrezzi agricoli. Dallo zoccolo, in diretta prosecuzione dei muri in pietra, si ergono le pareti perimetrali e la copertura del tetto completamente in legno. L'incastro a blockbau, formato da massicci tronchi sagomati e incastrati tra loro agli angoli, sostituisce i "cantonali in muratura" e ha la funzione portante della copertura, generalmente a una o due falde. Solitamente isolato, a servizio delle agricolture, al deposito attrezzi o materiali, nelle forme più recenti aggregato all'edificio principale adiacente al lato minore. Copertura tetto in lastre Orditura lignea SPACCATI ASSONOMETRICI PAG. 70 TD 4.2 CRITERI D'INTERVENTO - TIPOLOGIA PIANTE - SOLUZIONE 1 TIPO A confine di proprietà libera o max. 2.50 libera o max. 2.50 Copertura in materiale tradizionale o come edificio adiacente Struttura in legno 2.00 strada comunale 1.00 2.00 libera o max. 4.00 Pianta edificio Pianta edificio pavimento in legno o battuto di cemento mi nim om .1 .50 .50 .1 om nim mi 1.00 2.00 libera o max. 4.00 strada comunale 2.00 0.3 2.5 LEGNAIE min. 1.50 TIPO A TIPO B confine di proprietà 0.3 pavimento in legno o battuto di cemento SCHEMA TIPOLOGICO DI MANUFATTO PER DEPOSITO ATTREZZI AGRICOLI O LEGNAIA IN PROSSIMITA' DI UN EDIFICIO - Dimensioni pianta max 10 mq. Larghezza max m. 2.50, lunghezza max m. 4.00 - Tipologia edilizia a due falde con struttura portante e di tamponamento in legno - Altezza massima a metà falda m. 3.00 - Copertura con materiali tradizionali o con identico materiale dell'edificio residenziale vicino - Sporgenza falda massimo m. 0.30 - Montanti e travi sezione cm. 16x16, cm. 14x14, cm. 12x12 e listelli centrali cm. 8x5 - Distanza dell'edificio esistente m. 1.50 dallo spigolo con prospetti dei manufatti non fronteggianti (m. 3 con prospetti fronteggianti) - Distanza dei confini minimo m. 1.50 - Distanza dalle strade minimo m. 2.00 TIPO B Struttura in legno Copertura in lamiera grigia PAG. SCHEMA TIPOLOGICO DI MANUFATTO PER DEPOSITO ATTREZZI AGRICOLI O LEGNAIA IN ADIACENZA DI UN EDIFICIO O ISOLATO 71 TD CRITERI D'INTERVENTO - TIPOLOGIA PIANTE - SOLUZIONE 2 PIANTA SEZIONE TIPO max. 0.30 Copertura con identico materiale dell'edificio principale LEGNAIE 1.00 2.00 libera o max. 4.00 pianta edificio max. 2.50 3.00 pavimento in legno o battuto di cemento Casa di abitazione max. 2.50 min. 1.50 confine di proprietà - Dimensioni pianta max 10 mq. Larghezza max m. 4.00, lunghezza max m. 2.50 - Tipologia edilizia ad una falda con struttura portante e di tamponamento in legno - Altezza massima del colmo tetto a metà falda m. 3 - Copertura con identico materiale dell'edificio residenziale adiacente - Sporgenza falda massimo m. 0.30 - Montanti e travi sezione cm. 16x16, cm. 14x14, cm. 12x12 e listelli centrali cm. 8x5 - Distanza dai confini minimo m. 1.50 - Distanza dalle strade minimo m. 2.00 PAG. SCHEMA TIPOLOGICO DI MANUFATTO PER DEPOSITO ATTREZZI AGRICOLI O LEGNAIA IN ADERENZA DI UN EDIFICIO 72 TD CRITERI D'INTERVENTO - TIPOLOGIA PROSPETTI max. 0.30 max. 1.25 max. 0.30 % 35 3.00 0.3 = NZA DE N PE max. 1.25 max m. 2.50 - Tipologia edilizia a due falde con struttura portante e di tamponamento in legno - Altezza massima a metà falda m. 3.00 - Copertura in materiale tradizionale o con identico materiale dell'edificio residenziale vicino - Sporgenza falda massima m. 0.30 - Montanti e travi sezione cm. 16x16, cm. 14x14, travetti cm. 10x10, assito da cm. 12x12 da cm. 8x4 e da cm. 8x2 - Distanza dall'edificio esistente m. 1.50 dallo spigolo con prospetti non fronteggianti (m. 3 con prospetti fronteggianti) - Distanza dai confini minimo m. 1.50 - Distanza dalle strade minimo m. 2.00 PROSPETTO FRONTALE LEGNAIE PROSPETTO FRONTALE SEZIONE PAG. 73 TD CRITERI D'INTERVENTO - TIPOLOGIA PROSPETTI 2.50 4.00 4.00 LEGNAIE 2.50 PAG. 74 TD MODELLI TIPOLOGICI PROSPETTO NORD PROSPETTO EST DEPOSITI/FIENILI PROSPETTO SUD PAG. 75 RECINZIONI 5.1 ABACO. RECINZIONI PAG. 76 RECINZIONI ABACO. RECINZIONI PAG. 77 RECINZIONI 5.2 CRITERI D'INTERVENTO - RECINZIONI RECINZIONE ORTO PER LE RECINZIONI SI PRIVILEGI L'UTILIZZO DI TAVOLATO IN LEGNO TRATTATO IN AUTOCLAVE O LA MESSA A DIMORA DI SIEPI RECINZIONE GIARDINO SIEPE PAG. 78 MATR. 1 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 2 2 31 a b a b 1 2 1 2 BRUSAGO h 1 a 35 b p= 35 % s 1 a b 1 a 1 BRUSAGO h h a 1 EDIFICIO STATO DI PROGETTO 2 1 COPERTURA STATO DI PROGETTO a b a b 1 2 1 2 PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO BRUSAGO 2 h a h 37 b 1 h b PAG. 79 MATR. 1 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 51 35 % BRUSAGO h h s p= 1 a a a a 1 d 3 c d c d 3 4 3 4 h c 3 a 1 19 4 1 b 2 2 2 a b a b 1 2 1 2 BRUSAGO 4 1 44 2 b a 1 EDIFICIO STATO DI PROGETTO 1 COPERTURA STATO DI PROGETTO a b a b 1 2 1 2 PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO BRUSAGO h 1 PAG. 80 MATR. 1 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 52 1 b 2 2 a b a b 1 2 1 2 BRUSAGO a 1 12 1,0 ml. Demolizione b 1 b 1 a a 2 1 2 2 2 1 1 EDIFICIO STATO DI PROGETTO Ripristino tipologico delle facciate senza aumento volumetrico b b 2 8 a a 2 COPERTURA STATO DI PROGETTO 1 2 PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO MONTEPELOSO 1 BRUSAGO 3.0 ml. 1/3 del prospetto PAG. 81 MATR. 2 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO h 1 1 h b a 28 2 a b a b 1 2 1 2 CASEI 2 29 2 2 c a b a b 1 2 1 2 1 CASEI h' h h h' 1 h a 1 b c 24 b h' a b CASEI a h h' h 2 b a EDIFICIO STATO DI PROGETTO COPERTURA STATO DI PROGETTO PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO PAG. 82 MATR. 2 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 1 1 44 a p= a b a b 1 2 1 2 CASEI h h s 2 b 2 35 % 17 h s 1 h 1 b a 1 2 1 b/2 b/2 CASEI b a a 2 2 2 45 2 EDIFICIO STATO DI PROGETTO 1 COPERTURA STATO DI PROGETTO h a b a b 1 2 1 2 PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO CASEI 1 h a h b 2 PAG. 83 MATR. 2 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 54 1 2 a 2 1 EDIFICIO STATO DI PROGETTO COPERTURA STATO DI PROGETTO a b a b 1 2 1 2 PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO CASEI h h h b PAG. 84 MATR. 3 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 70 b 2 2 a b a b 1 2 1 2 BEDOLLO h 1 h a 1 a 1 1 b 2 2 a b a b 1 2 1 2 BEDOLLO h h s 99 101 2 a 1 EDIFICIO STATO DI PROGETTO 1 COPERTURA STATO DI PROGETTO a b a b 1 2 1 2 PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO BEDOLLO b 2 PAG. 85 MATR. 3 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 1 a b a b 1 2 1 2 BEDOLLO 2 a 2 114 1 b 16 b 2 a a 1 1 EDIFICIO STATO DI PROGETTO COPERTURA STATO DI PROGETTO b 2 PROSPETTI STATO DI FATTO a 1 b 2 PROSPETTI STATO DI PROGETTO BEDOLLO 1.50 PAG. 86 MATR. 4 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 2 a 1 1 a b a b 1 2 1 2 MARTERI h s 2 h b 2 6 a a 1 1 MARTERI h h 1 a 5 1 s 1 b 2 EDIFICIO STATO DI PROGETTO 2 COPERTURA STATO DI PROGETTO a b a b 1 2 1 2 PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO STRAMAIOLO h h a 1 PAG. 87 MATR. 5 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO a 1 1 a a 1 CIALINI h s 11 1 1 1 5 2 1 2 a 1 b a b a 1 2 1 2 2 2 COPERTURA STATO DI PROGETTO h h s b EDIFICIO STATO DI PROGETTO a b a b 1 2 1 2 PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO CIALINI a 2 CIALINI h s b PAG. 88 MATR. 5 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 66 2 67 1 1 a b a b 1 2 1 2 PIAZZE a h h b 2 1 b 2 2 h a b a 1 2 1 PIAZZE 1 a h 69 b 2 h' a a 1 1 PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO a EDIFICIO STATO DI PROGETTO 1 COPERTURA STATO DI PROGETTO PIAZZE 1 h h h' 70 PAG. 89 MATR. 5 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 72 35% 7,0 ml. p= a a1 b1 1 2 1 a 2 1 b a1 b1 2 1 2 PIAZZE b h h S 6 1 1 2 2 a b a b 1 2 1 2 DOSS b a 1 1 b 2 EDIFICIO STATO DI PROGETTO 2 COPERTURA STATO DI PROGETTO a b a b 1 2 1 2 PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO MANTOVANI a 3 PAG. 90 MATR. 6 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 1 12 2 s s p % = 35 a b a b 1 2 1 2 REGNANA b 13 1 1 b EDIFICIO STATO DI PROGETTO a 1 1 29 1 a 2 a REGNANA 1 2 COPERTURA STATO DI PROGETTO a b a b 1 2 1 2 PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO REGNANA a 2 11 1 a PAG. 91 MATR. 6 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 1 53 sezione tipo 2 REGNANA a b 2 1 1 a b a b 1 2 1 2 74 a b b a a b b a REGNANA 1 metro a 1 metro b 90 a 1 1 b 2 EDIFICIO STATO DI PROGETTO a 2 COPERTURA STATO DI PROGETTO 1 b 2 PROSPETTI STATO DI FATTO a 1 b 2 PROSPETTI STATO DI PROGETTO REGNANA in riduzione PAG. 92 MATR. 6 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 2 b 2 a 1 a b a b 1 2 1 2 1 REGNANA 14 a 1 1 b a b 1 2 Ripristino tipologico delle facciate senza aumento volumetrico 2 2 1 1 REGNANA 70 9 b a EDIFICIO STATO DI PROGETTO 2 COPERTURA STATO DI PROGETTO a b a b 1 2 1 2 PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO PITOI 2 PAG. 93 MATR. 6 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 1 a 1 a b a b 1 2 1 2 b 2 EDIFICIO STATO DI PROGETTO 2 COPERTURA STATO DI PROGETTO PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO PITOI 2 PAG. 94 MATR. 7 6. RIPRISTINO TIPOLOGICO 6 1 b 2 2 a b 1 2 a b 1 2 9 1 metro 2 b EDIFICIO STATO DI PROGETTO 1 COPERTURA STATO DI PROGETTO a b a b 1 2 1 2 PROSPETTI STATO DI FATTO PROSPETTI STATO DI PROGETTO STENEGHI a 1 STENEGHI a a b PAG. 95 si vieta l'ampliamento per ripristino della pendenza originaria del tetto nel caso di edifici aggregati, (lateralmente o a schiera) quando la realizzazione di tale ampliamento produce effetti aberranti rispetto all'impianto tipologico originario in tutti gli edifici classificati ad eccezione del "restauro" è ammesso l'ampliamento di volume per il ripristino della pendenza della falda originaria documentata nel "Prontuario delle tipologie e degli elementi architettonici" in riferimento alla classe tipologica assegnata a ciascun edificio ART. 26 COMMA (1) trave di colmo travetti trave di banchina ampliamento ammesso alzando esclusivamente la trave di colmo ma tenendo ferma la quota di banchina e potrà aggiungersi a quello in sopraelevazione se previsto dalle carte di piano e dalla scheda puntuale di ciascun edificio. si consiglia il ripristino del volume originario, distinguendolo tipologicamente e formalmente dalle parti aggiunte. TR AMPLIAMENTI VOLUMETRICI VA PER IL RIPRISTINO DELLA PENDENZA ORIGINARIA TF SCHEMA DI MISURAZIONE PAG. 96 VL PER AGGREGAZIONE LATERALE 1 R 2 4 direzione del colmo parallela al lato da ampliare H3 H1 H1 4 3 H1 2.60 R edificio esistente 1.65 H3 Ampliamento 2 Edificio esistente 3 H1 direzione del colmo ortogonale al lato da ampliare 1 4 Edificio esistente H2 Ampliamento 2 1, 2 3 Ampliamento Edificio esistente SCHEMA DI MISURAZIONE - CASI 1 , 2 edificio esistente Area max= 42,00 mq Area max= 60,00 mq Volume max = 360 mc max 6.00 ml Volume max = 360 mc max 6.00 ml < edificio esistente L edificio max 7.00 ml AMPLIAMENTI VOLUMETRICI 3, 4 Edificio esistente H2 Ampliamento H1 1 edificio esistente SCHEMA DI MISURAZIONE - CASI 3 , 4 La volumetria massima ammessa di 360 mc è riferita all'unità edilizia. PAG. 97 VS PER SOPRAELEVAZIONE trave di colmo travetti trave di banchina SCHEMA DI MISURAZIONE 3 S 1 S 2 S 3 S 4 S 3 S 1 S 2 S 3 S 4 S Negli edifici a schiera l'ampliamento in sopraelevazione dovrà ripristinare l'allineamento con il filo gronda degli edifici contigui. Pertanto gli interventi successivi dovranno adeguarsi con l'allineamento del filo di gronda realizzato dal primo soggetto che realizza una sopraelevazione oppure un ampliamento per ripristino della pendenza di falda originaria come specificato nel presente "Prontuario delle Tipologie e degli elementi architettonici". 1 S 2 S 3 S 4 S AMPLIAMENTI VOLUMETRICI max 1.65 ml L'ampliamento in sopraelevazione è ammesso nella misura massima di 1.65 metri misurata sul lato interno delle murature perimetrali a partire dall'estradosso dell'ultimo solaio fino all'intradosso della media orditura del tetto (travetti). L'ampliamento ammesso dovrà considerarsi realizzato, anche con innalzamento delle quote inferiore (1,50 m) al raggiungimento dell'altezza media ponderale di 2.20 ml, computata con le modalità indicate nel Regolamento Edilizio Comunale. PAG. 98 CRITERI D' INTERVENTO. TRA SOPRA E SOTTO - L'INVOLUCRO ESTERNO VA A B B C D AMPLIAMENTI VOLUMETRICI A PAG. 99 VA CRITERI D' INTERVENTO. SOPRA - IL SOTTOTETTO MANTENERE FORMA E DIMENSIONE DEI TAMPONAMENTI ESISTENTI a SPORGENZA MASSIMA DEL CORPO IN AGGETTO PARI ALLA SPORGENZA DELLA GRONDA TAMPONAMENTI NUOVI FORI SPORTI RISPETTARE IL RAPPORTO DIMENSIONALE B/ H DOVRA' ESSERE COMPATIBILE CON QUELLI DELLA TIPOLOGIA DI RIFERIMENTO SCELTA PER IL NUOVO INTERVENTO. PREFERIBILMENTE 1:1,5 b h RISPETTARE GLI ALLINEAMENTI VERTICALI DELLE APERTURE d d RISPETTARE GLI ALLINEAMENTI VERTICALI DELLE APERTURE BALCONI IL RAPPORTO DIMENSIONALE DELLA PORTA-FINESTRA DEVE ESSERE COMPATIBILE CON QUELLI DELLA TIPOLOGIA DI RIFERIMENTO SCELTA PER IL NUOVO INTERVENTO. PREFERIBILMENTE 1:1,5 AMPLIAMENTI VOLUMETRICI b RISPETTARE IL RAPPORTO DIMENSIONALE 1 : 1 a FINESTRE RETTANGOLARI O QUADRATE CON SERRAMENTO AD ANTA UNICA BALCONI PAG. 100 CRITERI D' INTERVENTO. SOPRA - IL SOTTOTETTO VA NEI RECUPERI SI SCONSIGLIA LA REALIZZAZIONE DI NUOVI BALCONI IL RAPPORTO DIMENSIONALE B/ H DOVRA' ESSERE COMPATIBILE CON QUELLI DELLA TIPOLOGIA DI RIFERIMENTO SCELTA PER IL NUOVO INTERVENTO. PREFERIBILMENTE 1:1,5 e b d LE APERTURE SONO SEMPRE RETTANGOLARI DOTATE DI CORNICI IN LEGNO, IMPOSTE E SERRAMENTI RIQUADRATI A DOPPIA ANTA a d PER IL DISEGNO DELLE IMPOSTE E DEI SERRAMENTI SI RIMANDA ALL' ABACO TIP.C IL BALCONE VA ALLINEATO CON LE APERTURE ESISTENTI BALCONE AMPLIAMENTI VOLUMETRICI RISPETTARE GLI ALLINEAMENTI VERTICALI DELLE APERTURE FINESTRE NUOVE APERTURE PAG. 101