GUIDA ALL`USO Tra le parentesi viene racchiusa la corretta

GUIDA ALL'USO
Tra le parentesi viene racchiusa la corretta pronuncia in lingua italiana di ogni
parola in inglese contenuta nel dizionario.
Basterà leggere nella nostra lingua, ciò che è racchiuso dalle parentesi ed obbedire alle
indicazioni sulle metodiche che è necessario osservare, per raggiungere l'imitazione il
più possibile somigliante ad un suono dato, ed esercitarsi per ottenerlo sempre più
velocemente. Tali modalità, vengono via via fornite ed illustrate dove necessario.
Facendo diligentemente tutto quanto vi viene proposto, garantiamo che pronuncerete
con il tono giusto ogni parola, e verrete capiti immediatamente, senza dovervi
porre altri problemi.
In inglese, gli accenti sono rarissimi(vedi o' clock) nella lingua scritta, quelli
posizionati nel dizionario, come ad esempio sulle vocali O ed E, sono solo indicativi
del tono della pronuncia.
Es: o, come nella parola "costo", o come nella parola "coltre"; è come in "cielo",
è come in "siepe".
Per evidenziare meglio l'accento, le vocali che dovranno essere accentate, saranno
minuscole, se non necessitano di un accento saranno maiuscole come le altre
lettere.
( - ) = Questo segno sta ad indicare che la parola deve essere letta come si scrive.
QUANDO LA PAROLA SI SCRIVE DIVERSAMENTE DA COME SI LEGGE
TROVEREMO PRIMA COME SCRIVERLA POI TRA PARENTESI COME
PRONUNCIARLA.
Le lettere messe minuscole o seguite da un asterisco, devono considerarsi appena
accennate, cioè,prunciate per brevissimo tempo, in" gola" e non in bocca.
ES. GIRL ragazza (Ghèo*L) il suono Ghè, sarà bello chiaro, la o appena accennata
inserita prima della L, che a sua volta , sarà chiara e forte.
I
Può capitare che specialmente la r sia messa minuscola ed in più seguita
dall'asterisco, ciò significa che proprio non viene pronunciata ed al suo posto si fa
una piccolissima pausa prima di dire la lettera che segue. Es la preposizione
FOR per me=FOR ME (For* =FO-MI) oppure (FOO MI)
II suono C duro , come nella parola FRAC, SARA' RESO TRA LE PARENTESI
con una K. La C finale dolce, rimarra' la c italiana letta come nella parola cena.
Es: psychic = (psichik), domestic (domestik)
Il 'CH finale inglese, nella pronuncia sarà C con suono dolce come nella parola
"cesto".
Esempi: branch (branc) ramo, much (mac) molto.
Le vocali A ED E così unite ae tra le parentesi, come nella parola 'bad' (BaeD)=
cattivo, indicano una pronuncia a metà fra e la A e la E
Questo suono si ottiene dicendo prima la A e poi la E in maniera gutturale e
veloce, visto che è accompagnata dall'asterisco.Nb, questo della a, è un suono
importante da provare ripetutamente fino a pronunciarlo correttamente, perché è quello
che insieme alla R gli Italiani sbagliano maggiormente.
La TH si pronuncia correttamente pronunciando una T tenendo la punta
della lingua fra i denti contemporaneamente espirando.
La H deve essere quasi sempre aspirata se posta all'inizio della parola,
come ad esempio in 'house'(haós) casa.
L'aspirazione si ottiene espirando all'atto della pronuncia della parola;
per esercitazione porre davanti alla bocca un piccolo blocco notes usato, pronunciando
le seguenti parole: 'hot'(hòt), 'house'(haós), 'horse'(hós), hotel (hotel), sempre più
velocemente. Quando i fogli del blocco vengono mossi dal fiato espirato la pronuncia è
giusta.
All'interno delle parentesi questo segno GH indica che la G deve essere pronunciata
dura come in GA e GO, come ad esempio in BAG( BaeGh) borsa; la G senza la H ha
un suono dolce, come nella parola 'geranio' come in 'sausage" (sòsia) salsiccia.
II
Nel pronunciare ogni parola dare maggiore accentuazione alla prima vocale che si
incontra. Leggere bene tutte le finali.
Ad esempio la parola 'hotel ' viene pronunciata dagli italiani accentando la vocale
'e', mentre una corretta pronuncia inglese ci obbliga ad accentare la 'o'.
Le lettere R e Z hanno un suono più dolce che in italiano. Tale suono si ottiene
accorciando il tempo di pronuncia della consonante stessa perciò la Z suonerà quasi
come una S e la R sarà quasi muta.
La W ha un suono uguale ad U lunga; la J suona come una G dolce nella parola
italiana 'ciliegia'.
La scritta V. IR. PI. significa "Verbo IRregolare PassatI" per quei verbi che nel
paradigma hanno i tempi "passato" e "participio passato" uguali (esempio: to sleep,
slept, slept).
quando i verbi irregolari hanno i tempi del paradigma tutti diversi (esempio: to
go, went, gone) si usa l'indicazione P. PO.
La scritta P. PO. significa "participio passato".
La scritta P. significa passato comprende 1' "imperfetto" e "passato remoto".
La scritta V. RE. PI. + ED significa "Verbo REgolare PassatI", quindi anche il
participio con l'aggiunta di ED all'infinito.
Infinito + ED = esempio to stop= fermare/ si ( - ) V. RE. PI + ED.
ES. stopped= mi fermavo, mi fermai, fermato. Nb la p raddoppia prima della ed.
N.B se risultasse difficile memorizzare le sigle riferite ai tempi dei verbi,(vedi
utilizzatori bambini, stranieri o anziani) non c'è problema, perché accanto ad ogni verbo
irregolare che incontreremo nel dizionario, SEMPRE ci sarà il suo intero paradigma,
basterà tenere a mente che, nella prima colonna ci sarà l'infinito, nella seconda
l'imperfetto ed il passato remoto, nella terza i participi passati da utilizzare e
posizionare solo dopo l'ausiliare avere. Nel caso dei verbi regolari, ci saranno le
informazioni necessarie per volgerli correttamente al loro passato, unitamente a
tutte le notizie sull'uso diversificato eventuale di alcuni verbi, ed ogni altra nozione
da conoscere.
III
INDICE
a – albero pag.1
albergo – annaffiare pag.2
anno – avere pag.3
avido – bello pag.4
benchè – buttare pag.5
cabina – chiaro pag.6
chiasso – console pag.7
consueto – crocevia pag.8
crudele – dipinto pag.9
dire – ecco pag.10
eclissi – esternare pag.11
esterno – feretro pag.12
feriale – francobollo pag.13
frate – giugno pag.14
giungere – incantare pag.15
incantevole – inventario pag.16
invernale – liquore pag.17
lisca – mare pag.18
marea – metro quadrato pag.19
mettere – nebbioso pag.20
negare – orario pag.21
orbo – ovest pag.22
ovile – pensare pag.23
pensiero – pittoresco pag.24
più – pozzo nero pag.25
pranzare – provenire pag.26
provvedere – rampino pag.27
rana – ricetta pag.28
ricetta – ristorante pag.29
ristretto – rovente pag.30
rovina – scarpa pag.31
scatola – serio pag.32
serpente – sonnifero pag.33
sopportare – stazione pag.34
sterlina – superare pag.35
superbia – telefonare pag.36
telegrafare – tomba pag.37
tondo – uguaglianza pag.38
ulteriore – voltare pag.39
volto – zuppa pag.40
IV