La traviata - Mattia Giovanetti

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La traviata
La traviata è un'opera in tre atti di Giuseppe Verdi su li- In Francia esordisce al Salle Ventadour del Théâtre de
bretto di Francesco Maria Piave, tratto dalla pièce teatrale la comédie italienne di Parigi il 6 dicembre 1856 con
di Alexandre Dumas (figlio) La signora delle camelie.
la Piccolomini e De Candia ed il 27 ottobre 1864 come
Fa parte della “trilogia popolare” assieme a Il trovatore e Violetta nella traduzione francese di Édouard Duprez al
Théâtre Lyrique con Christina Nilsson. Per l'Opéra natioa Rigoletto.
nal de Paris la prima rappresentazione all'Opéra Garnier
Fu in parte composta nella villa degli editori Ricordi a avviene il 24 dicembre 1926.
Cadenabbia, sul lago di Como. La prima rappresentazione avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo Il 10 novembre 1857 avviene la prima nell'Opera di
1853 ma, a causa soprattutto di interpreti non all’altez- Amburgo e nel Teatro Nazionale Ungherese di Pest.
za e della scabrosità dell'argomento, si rivelò un sonoro Al Teatro alla Scala va in scena il 29 dicembre 1859
fiasco; ripresa l’anno sucessivo (il 6 maggio 1854) ancora diretta da Alberto Mazzucato.
a Venezia al Teatro San Benedetto con interpreti più vali- Al Teatro Regio di Torino la prima rappresentazione è
di come Maria Spezia Aldighieri diretta dal compositore, stata il 2 aprile 1860 con Mario Tiberini. Allestimenti
riscosse finalmente il meritato successo.
successivi del Regio torinese sono stati negli anni: 1878,
Gli interpreti e gli artisti coinvolti nella prima del 1853 1879, 1886, 1889, 1912, 1920, 1928, 1931, 1936, 1939,
furono i seguenti:[1]
1947, 1948, 1950, 1956, 1960, 1965, 1970, 1972, 1977,
1988, 1990, 1999, 2001, 2009, 2011 e 2013.
Il 25 dicembre 1866 avviena la prima rappresentazione
nel Regio Teatro Metastasio di Prato.
Fra i passaggi più popolari dell'opera, l'invocazione di
Violetta Amami, Alfredo, il famoso brindisi Libiamo ne'
lieti calici, la cabaletta Sempre libera degg'io, il concertato
finale del secondo atto, l'aria Addio, del passato e il duetto
Parigi, o cara.
Il 30 aprile 1879 avviene la prima nel Teatro Grande di
Brescia.
Al Metropolitan Opera House di New York la premiere
è il 5 novembre 1883 con Marcella Sembrich e da allora
è stata rappresentata novecentoquattro volte risultando la
terza delle opere maggiormente rappresentate insieme a
Carmen (opera).
A causa della critica alla società borghese, l'opera, nei
teatri di Firenze, Bologna, Parma, Napoli e Roma, fu rimaneggiata dalla censura e messa in scena con alcuni pezzi totalmente stravolti. Sempre per sfuggire alla censura,
l'opera dovette essere spostata come ambientazione cronologica dal XIX secolo al XVIII secolo.[2] Il 28 gennaio
1855 avviene la prima rappresentazione nel Real Teatro
San Carlo di Napoli con Leone Giraldoni.
Al Teatro dell'Opera di Roma va in scena il 2 maggio
1885 con Gemma Bellincioni.
Al San Francisco Opera va in scena nel 1924 con Claudia
Il 12 gennaio 1856 avviene la prima di Violetta nel Teatro Muzio, Tito Schipa e Giuseppe De Luca diretta da
Gaetano Merola.
Coppola di Catania.
Al Teatro Verdi (Trieste) va in scena nel 1940 diretta da
Antonino Votto.
Nel Regno Unito debutta all'Her Majesty’s Theatre in
Haymarket a Londra il 24 maggio 1856 con Marietta Piccolomini, il 20 febbraio 1857 al Theatre Royal in Dunlop Street di Glasgow, il 26 febbraio al Theatre Royal
di Edimburgo ed il 25 maggio 1858 al Royal Opera
House (allora Royal Italian Opera), Covent Garden con
Giovanni Matteo De Candia.
Al Festival lirico areniano va in scena per la prima volta nel 1946 e da allora è andata in scena per quattordici stagioni risultando la settima opera maggiormente
rappresentata.
Al Grand Théâtre di Ginevra va in scena nel 1950.
Il 2 settembre 1856 avviene la prima nel Teatro Solís di
A Bilbao va in scena nel 1953.
Montevideo.
Il 10 settembre 1856 avviene la prima con successo All'Opera di Chicago va in scena nel 1954 con Maria
nel Teatro della Canobbiana di Milano con la Spezia Callas e Tito Gobbi diretta da Nicola Rescigno.
Aldighieri e Giraldoni.
Nel 1955 va in scena nel Saint Peters Hall di Melbourne.
Negli Stati Uniti va in scena il 3 dicembre 1856, in Al Wiener Staatsoper la premiere è nel 1957 con Virginia
italiano, all'Academy of Music di New York.
Zeani, Gianni Raimondi e Rolando Panerai diretta da
1
2
1
TRAMA
Herbert von Karajan e da allora è andata in scena per altri, il Marchese d'Obigny, Flora Bervoix e il visconte
quattrocentoventinove rappresentazioni.
Gastone de Letorières, che le presenta Alfredo Germont,
All'Opera di Santa Fe (Nuovo Messico) va in scena negli spiegandole che è un suo grande ammiratore e che durananni 1960, 1962, 1965, 1968, 1970, 1976, 1980, 1989, te la sua recente malattia si era recato spesso nella sua casa per ricevere notizie. Dopo aver chiesto spiegazioni per
1991, 1997, 2002, 2009 e 2013.
il comportamento ammirevole di Alfredo, Violetta rimPer il Glyndebourne Festival Opera va in scena nel 1987 provera il suo protettore, il Barone Douphol, di non aver
alla Royal Albert Hall di Londra per The Proms con avuto la stessa sollecitudine del giovane; il Barone, irritaIleana Cotrubaș e la London Philharmonic Orchestra to, mostra il suo disappunto a Flora. Poco dopo Violetta,
diretta da Bernard Haitink.
propone un brindisi, al quale si unisce subito Alfredo, seAl Festival di Salisburgo va in scena nel 1995 con Andrea guito dagli altri invitati, che cantano gioiosamente le lodi
Rost/Angela Gheorghiu, Renato Bruson e la Wiener del vino e dell'amore.
Philharmoniker diretta da Riccardo Muti.
Si ode quindi della musica provenire dalle altre stanSecondo i dati pubblicati da Operabase nel 2013 è l’opera ze; Violetta invita gli ospiti a recarsi nella sala accanto.
più rappresentata al mondo nelle ultime cinque stagioni, Uscendo, però, si sente male. Sedendosi, invita gli ospiti
ad avviarsi e promette di raggiungerli subito. Guardandocon 629 recite.
si allo specchio, Violetta nota il suo pallore e allo stesso
tempo si accorge di Alfredo, che si è trattenuto ad aspettarla. Egli la rimprovera per aver trascurato la sua salute e
1 Trama
poi confessa di amarla. Colpita, Violetta chiede da quanto egli l'ammiri. Alfredo risponde che l'ama da un anno, dalla prima volta in cui l'ha vista felice. Incapace di
provare vero amore, Violetta propone una semplice amicizia, ma quando Alfredo sta per allontanarsi gli porge
un fiore, invitando il giovane a riportarglielo il giorno seguente. Alfredo si allontana felice. Intanto giungono dalla
stanza vicina gli ospiti che prendono congedo da Violetta, ringraziandola per la bella e allegra serata. Ormai sola,
Violetta nota con incredibile sorpresa che le parole di Alfredo l'hanno scossa. Incerta, decide infine di continuare
a vivere come ha sempre fatto, come una cortigiana e di
rinunciare ad essere finalmente amata seriamente.
1.2 Atto II
(Scena I, Scena II, Scena III, Scena IV, Scena V,
Scena VI, Scena VII, Scena VIII, Scena IX, Scena X,
Scena XII, Scena XII, Scena XIII, Scena XIV, Scena XV)
1.2.1 Quadro I
La copertina del libretto in una edizione popolare dell'Edizioni
Madella di inizio novecento
1.1
Atto I
(Scena I, Scena II, Scena III, Scena IV)
Dopo un profondo e toccante preludio, il sipario si apre
mostrando un elegante salone della casa parigina di Violetta Valery, dove lei, donna di mondo, attende gli invitati. In breve questi sopraggiungono. Violetta saluta tra gli
Alfredo è contento della sua vita con Violetta (De’ miei
bollenti spiriti), quando sopraggiunge Annina, la domestica di lei. Interrogata da Alfredo, ella ammette di essere
stata a Parigi per vendere tutti i beni della sua padrona
coi quali poter pagare le spese di mantenimento della casa. La somma ammonta a 1.000 luigi e Alfredo promette
di andare lui stesso a sistemare gli affari e raccomanda
ad Annina di non far parola del loro dialogo con Violetta. Una volta solo, Alfredo si incolpa per la situazione
finanziaria (Oh mio rimorso! Oh infamia!).
Violetta entra in scena ed il suo cameriere, Giuseppe, le
porge una lettera di invito per quella sera ad una festa
presso il palazzo di Flora. Subito dopo Giuseppe annuncia la visita di un signore. Violetta ordina di farlo entrare,
1.3
Atto III
credendolo il suo avvocato. È invece Giorgio Germont,
il padre di Alfredo, che l'accusa duramente di voler spogliare Alfredo delle sue ricchezze. Violetta allora gli mostra i documenti che provano la vendita di ogni suo avere
per mantenere l'amante presso di lei ed il vecchio signore capisce la situazione. Pur convinto dell'amore che lega
Violetta al figlio, egli le chiede un sacrificio per salvare
il futuro dei suoi due figli. Germont spiega che ha anche
una figlia e che Alfredo, se non torna subito a casa, rischia di mettere in pericolo il matrimonio della sorella
(Pura siccome un angelo). Violetta così propone di allontanarsi per un certo periodo da Alfredo; ma non basta e il
vecchio Germont le chiede di abbandonarlo per sempre.
Violetta, senza parenti né amici e provata dalla tisi, non
può accettare. Germont le fa allora notare che quando il
tempo avrà cancellato la sua avvenenza (Un dì quando le
veneri), Alfredo si stancherà di lei, che non potrà trarre
nessun conforto, non essendo la loro unione benedetta dal
cielo. Stremata, Violetta accetta di lasciare Alfredo.
3
1.3 Atto III
(Scena I, Scena II, Scena III, Scena IV, Scena V, Scena
VI, Scena ultima)
La scena si svolge nella camera da letto di Violetta. La
tisi si fa più acuta e ormai il dottor Grenvil rivela ad Annina che Violetta è in fin di vita (La tisi non le accorda
che poche ore). Violetta, sola nella sua stanza, rilegge una
lettera che custodiva vicino al petto, nella quale Giorgio
Germont la informava di aver rivelato la verità ad Alfredo
e che il suo amato, in viaggio in un paese lontano, sta tornando da lei. Verdi accompagna il parlato della protagonista con un violino solista che accenna il canto d'amore
di Alfredo del primo atto Di quell'amor ch'è palpito. Violetta sa che è troppo tardi ed esprime la sua disillusione
nella romanza Addio, del passato bei sogni ridenti.
Per contrasto, all'esterno impazza il carnevale. Annina
porta una buona notizia: è arrivato Alfredo, che entra, abbraccia Violetta e le promette di portarla con sé lontano
da Parigi (Parigi, o cara...). Giunge anche Giorgio Germont, che finalmente manifesta il suo rimorso. Violetta
chiama a sé Alfredo e gli lascia un medaglione con la sua
immagine, chiedendogli di ricordarsi sempre di lei. Per
un momento Violetta sembra riacquistare le forze, si alza
dal letto, ma subito cade morta sul canapè.
Rimasta sola, Violetta scrive dapprima al barone Douphol, poi ad Alfredo per annunciargli la sua decisione di
lasciarlo; non appena terminata la lettera, Alfredo entra
agitato perché ha saputo della presenza del padre. Propone a Violetta di andare a conoscerlo ma lei, dopo essersi
fatta giurare l'amore di Alfredo (Amami Alfredo), fugge.
Alfredo si insospettisce della fuga di Violetta, e riceve la
lettera (dal cocchio in partenza) che lei poco prima stava scrivendo. "Alfredo, al giungervi di questo foglio...” è
quanto legge e quanto basta per fargli capire che Violetta
lo ha lasciato. Quando vede l'invito di Flora sul tavolo, 2 Organico orchestrale
capisce che Violetta è alla festa, e, infuriato, decide di
recarvisi anche lui, nonostante le suppliche del padre (Di La partitura di Verdi prevede l'utilizzo di:
Provenza il mar, il suol).
• ottavino, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti
• 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, cimbasso
• timpani, grancassa, piatti, triangolo
• archi
1.2.2
Quadro II
Banda:
Alla festa a casa di Flora Bervoix si vocifera della separa• 2 ottavini, 4 clarinetti
zione di Violetta e Alfredo. Durante i festeggiamenti per
il carnevale, Alfredo arriva per cercare Violetta, e succes• 2 corni, 3 trombe, 2 tromboni, cimbasso
sivamente Violetta arriva accompagnata dal barone. Alfredo, giocando, insulta in modo indiretto Violetta, scate• grancassa, tamburello, castagnette
nando l'ira del barone, che lo sfida ad una partita di carte.
• arpa
Il barone perde ed Alfredo incassa una grande somma.
Violetta chiede un colloquio con Alfredo, durante il qua• 2 contrabbassi
le lo supplica di andare via e, mentendogli, dice di essere
innamorata del Barone. Alfredo, sdegnato, chiama tutti
gli invitati (Or testimon vi chiamo che qui pagata io l'ho),
e getta una borsa di denaro ai piedi di Violetta, che svie- 3 Brani celebri
ne in braccio a Flora. Tutti inveiscono contro Alfredo, e
arriva il padre che lo rimprovera del fatto. Il barone de- 3.1 Atto I
cide di sfidare a duello Alfredo. Alfredo è innamorato di
• Preludio
Violetta che a sua volta dichiara di amarlo.
4
4
• Libiamo ne' lieti calici - Violetta, Alfredo e coro
• Un dì felice, eterea - Alfredo e Violetta
• È strano! È strano...Follie! Delirio vano è questo...Sempre libera - Violetta
3.2
Atto II
• De' miei bollenti spiriti - Alfredo
NUMERI MUSICALI
• 3 Aria di Violetta
• Scena È strano!... è strano!... (Violetta) Scena
V
• Aria Ah, fors’è lui che l'anima (Violetta) ()
Scena V
• Tempo di mezzo Follie!... follie!... (Violetta)
Scena V
• Cabaletta Sempre libera degg'io (Violetta)
Scena V
• Pura siccome un angelo - Germont e Violetta
• Che fai?/ Nulla / Scrivevi?... Amami Alfredo - 4.2 Atto II
Alfredo e Violetta
• 4 Scena e Aria di Alfredo
• Di Provenza il mar, il suol, - Germont
• Scena Lunge da lei per me non v'ha diletto!
(Alfredo) Scena I (Allegro vivo in La Minore)
• Noi siamo zingarelle/È Piquillo un bel gagliardo Coro
• Aria De' miei bollenti spiriti (Alfredo) Scena I
• Mi chiamaste? Che bramate? - Alfredo e Violetta
• Tempo di mezzo Annina, donde vieni? (Alfredo, Annina) Scena II
• Qui testimon vi chiamo
• Cabaletta Oh mio rimorso!... Oh infamia...
(Alfredo) Scena III
• Finale
• 5 Scena e Duetto di Violetta e Germont
3.3
Atto III
• Teneste la promessa - Violetta
• Addio, del passato bei sogni ridenti - Violetta
• Scena Alfredo? - Per Parigi or or partiva
(Violetta, Annina, Giuseppe) Scena IV-V
• Scena Madamigella Valery? (Violetta, Germont) Scena V
• Parigi, o cara - Alfredo e Violetta
• Duetto Pura siccome un angelo (Germont,
Violetta) Scena V
• Gran Dio! Morir sì giovane - Violetta
• Transizione Non sapete quale affetto (Violetta,
Germont) Scena V
4
Numeri musicali
4.1
Atto I
• Preludio
• Introduzione
• Introduzione Dell'invito trascorsa è già l'ora...
(Violetta, Alfredo, Flora, Gastone, Barone,
Marchese, Dottore, Coro) Scena I-II
• Brindisi Libiam ne' lieti calici (Alfredo, Violetta, Flora, Gastone, Barone, Marchese, Dottore, Coro) Scena II
• Valzer Che è ciò? - Non gradireste ora le danze?
(Violetta, Flora, Gastone, Barone, Marchese,
Dottore, Alfredo, Coro) () Scena II-III
• Duetto Un dì, felice, eterea (Alfredo, Violetta)
Scena III
• Stretta dell'Introduzione Si ridesta in ciel
l'aurora (Coro) Scena IV
• Cantabile Un dì, quando le veneri (Germont,
Violetta) Scena V
• Transizione Così alla misera (Violetta, Germont) Scena V
• Cantabile Dite alla giovine sì bella e pura
(Violetta, Germont) Scena V
• Tempo di mezzo Or imponete - Non amarlo
ditegli (Violetta, Germont) Scena V
• Cabaletta Morrò!... la mia memoria (Violetta,
Germont) () Scena V
• 6 Scena, Duettino e Aria di Germont
• Scena Dammi tu forza, o cielo! (Violetta,
Alfredo, Annina) Scena VI
• Duettino Ch'ei qui non mi sorprenda... (Violetta, Alfredo) Scena VI
• Scena Ah, vive sol quel core all'amor mio!...
(Alfredo, Giuseppe, Commissario) Scena VIIVIII
• Aria Di Provenza il mare, il suol (Germont)
Scena VIII
5
• Tempo di mezzo Né rispondi d'un padre
all'affetto? (Germont, Alfredo) Scena VIII
• Duetto Parigi, o cara, noi lasceremo (Alfredo,
Violetta) Scena VI
• Cabaletta No, non udrai rimproveri (Germont,
Alfredo) Scena VIII
• Tempo di mezzo Ah, non più... a un tempio...
(Violetta, Alfredo) Scena VI
• 7 Finale II
• Scena Avrem lieta di maschere la notte (Flora,
Marchese, Dottore) Scena IX
• Coro Noi siamo zingarelle (Coro di Zingare,
Flora, Marchese) Scena X
• Coro Di Madride noi siam mattadori (Coro di
Mattadori, Gastone) Scena XI
• Seguito del Finale II Alfredo!... Voi!... Qui desiata giungi... (Violetta, Alfredo, Flora,
Gastone, Barone, Marchese, Dottore, Coro)
Scena XII
• Scena e Duettino Invitato a qui seguirmi
(Violetta, Alfredo) Scena XIII
• Cabaletta Gran Dio!... morir sì giovine - Oh
mio sospiro e palpito (Violetta, Alfredo) Scena
VII
• 12 Finale ultimo
• Scena Ah, Violetta! - Voi, signor!... (Germont,
Violetta, Alfredo) Scena VIII
• Concertato Prendi: quest'è l'immagine - No,
non morrai, non dirmelo (Violetta, Alfredo,
Germont, Annina, Dottore) Scena VIII
• Scena ultima È strano!... - Che! - Cessarono gli
spasmi del dolore (Alfredo, Violetta, Germont,
Annina, Dottore) Scena VIII
• Transizione Ne appellaste?... che volete? (Violetta, Alfredo, Flora, Gastone, Barone, Marchese, Dottore, Coro) Scena XIV
5 Incisioni discografiche
• Arietta Ogni suo aver tal femmina (Alfredo)
6 Trasposizioni televisive e cinematografiche
Scena XIV
• Coro Oh, infamia orribile (Gastone, Barone,
Marchese, Dottore, Coro) Scena XV
• Largo del Finale II Di sprezzo degno se stesso rende (Germont, Violetta, Alfredo, Flora,
Gastone, Barone, Marchese, Dottore, Coro)
Scena XV
Tra i diversi titoli che ripropongono l'opera ricordiamo:
• Margherita Gauthier (1936) diretto da George
Cukor
• La traviata (1968) diretto da Mario Lanfranchi
4.3
Atto III
• 8 Preludio
• 9 Scena e Romanza di Violetta
• Scena Annina?... - Comandate?... (Violetta,
Annina, Dottore) Scena I-II-III
• Declamato Teneste la promessa... (Violetta)
Scena IV
• Scena Attendo, attendo... né a me giungon
mai!... (Violetta) Scena IV
• Romanza Addio, del passato bei sogni ridenti
(Violetta) Scena IV
• 10 Baccanale
• La
traviata
(1983)
diretto
da
Franco
Zeffirelli
Levine/Stratas/Domingo/MacNeil/Gall/Cei/Barbacini/The
Metropolitan Opera Orchestra and Chorus,
Deutsche Grammophon DVD - Grammy Award
for Best Opera Recording 1984
• Traviata - Solti/Gheorghiu/Lopardo/Nucci, 1994
Decca
• Traviata
(Salisburgo
2005)
Rizzi/Netrebko/Villazón/WPO, regia Willy Decker,
Deutsche Grammophon
• Traviata - Conlon/Fleming/Villazón, 2006 Decca
• Violetta (2011) regia di Antonio Frazzi
• Coro Largo al quadrupede (Coro di Maschere) Tra i film invece ispirati all'opera ricordiamo:
Scena IV
• 11 Duetto di Violetta e Alfredo
• Scena Signora... - Che t'accadde? (Annina,
Violetta) Scena V
• Tempo di attacco Alfredo! - Colpevol sono... so
tutto, o cara... (Violetta, Alfredo) Scena VI
• Mi permette, babbo! (1956) diretto da Mario
Bonnard
• Croce e delizia (1995) diretto da Luciano De
Crescenzo
• Moulin rouge!
6
9 COLLEGAMENTI ESTERNI D'APPROFONDIMENTO
7
Note
[1] Eduardo Rescigno, Dizionario verdiano, BUR Dizionari,
Rizzoli, Milano, 2001, ISBN 88-1786628-8
[2] Giuseppe Martini, Lo scandalo delle camelie,Focus Storia
Collection: Il secolo d'oro dell'opera italiana, 2013, 56-61
[3] Estratto dal libretto della Traviata del Teatro dell'Opera
di Milano
8
9
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• Libretto dell'opera su librettidopera.it
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Commons - 1946, Toscanini, NBC
• Spartito per canto e pianoforte: copia di pubblico
dominio ottenuta dalla scansione di un'edizione del
1899
• Partitura d'orchestra: copia di pubblico dominio
ottenuta dalla scansione di un'edizione antica.
• Programma di sala, con libretto e note, per
l'allestimento 2002/2003 al Teatro La Fenice di
Venezia
• Programma di sala, con libretto e note, per
l'allestimento 2004 al Teatro La Fenice di Venezia
• (EN) Spartiti liberi di La traviata in International
Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
7
10
10.1
Fonti per testo e immagini; autori; licenze
Testo
• La traviata Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/La%20traviata?oldid=69179643 Contributori: Twice25, Rinina25, MikyT, Hashar, M7,
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Nnvu, Madamec, Colombaros, Martin8, IPC, Botcrux, Addbot, Euparkeria e Anonimo: 180
10.2
Immagini
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