BERGAMO MUSICA FESTIVAL GAETANO DONIZETTI Comunicato Prima edizione quest’anno di Bergamo Musica Festival Gaetano Donizetti, manifestazione culturale, e non soltanto musicale, organizzata seguendo le linee programmatiche dettate dall’Amministrazione Comunale, allo scopo di valorizzare il patrimonio musicale della Città, utilizzando la produzione di Gaetano Donizetti come emblema della propria tradizione, in collaborazione con la Fondazione Donizetti ed il Teatro Donizetti, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Bergamo e della Fondazione Cariplo. Non soltanto stagione lirica quindi, ma una manifestazione all’interno della quale si vanno a collocare i tradizionali appuntamenti con l’opera (da un lato si agisce per la conservazione della parte di cartellone dedicata alla lirica di tradizione, con titoli del grande repertorio; dall’altro si propongono tre produzioni dedicate al teatro di Donizetti), peraltro da quest’anno interamente prodotti dal Teatro Donizetti e dall’omonima Fondazione. Titolo inaugurale appunto il donizettiano Roberto Devereux, che, grazie alla fattiva collaborazione e partecipazione al progetto della Fondazione e dell’Edizione nazionale per le opere di Gaetano Donizetti, verrà eseguito in un’edizione rivista sulle fonti autentiche. In particolare, Roberto Devereux torna sulle scene bergamasche dopo 29 anni di assenza. L’esecuzione si giova del controllo del materiale tradizionale sulla base delle fonti autografe disponibili. La ricognizione è stata possibile grazie al lavoro di Livio Aragona che sta preparando per la Fondazione Donizetti e Casa Ricordi una nuova edizione critica. Sono emerse fonti importanti come la selva originale di Cammarano e il libretto originario. L’esecuzione terrà quindi conto di alcune minute, ma significative varianti di orchestrazione ed agogiche e la struttura napoletana del 1837 come risultante dalle fonti. Effetto più vistoso l’omissione, in apertura, della sinfonia: il pezzo venne infatti aggiunto in occasione della ripresa parigina del 1838. Direzione di Marcello Rota, regia di Francesco Bellotto, che si avvarrano della partecipazione di un cast d’eccezione, in cui spiccano le voci di Dimitra Theodossiou e Massimiliano Pisapia. Per i curricula loro e degli altri interpreti, si rimanda alla sezione sotto appositamente dedicata. Titolo donizettiano intorno al quale, già a partire dalla prima settimana del Festival, fiorirà tutta una serie di ulteriori appuntamenti, dedicati a una migliore conoscenza della prima opera proposta dal cartellone del Festival - novità di quest’anno, al fianco dei tradizionali Caffè del teatro, le guide all’ascolto con sede presso la Biblioteca Tiraboschi, la prima delle quali in calendario per giovedì 7 settembre alle ore 20.30 -, a un approccio diretto con la produzione strumentale donizettiana - in cartellone una serie di concerti cameristici dedicati a Donizetti e agli autori della sua epoca, il primo dei quali fissato per sabato 16 settembre alle ore 18.00 nel Foyer del Teatro Donizetti -, all’indagine della realtà biografica del maestro, specificamente affidata alla visione di una pellicola di carattere storico-documentario, Il cavaliere del sogno (giovedì 21 settembre alle ore 18.00 presso la Sala Curò). Tutto come da schema seguente. Giovedì 7 settembre Ore 20.30 Biblioteca Tiraboschi Giovedì 14 settembre Ore 18.00 Foyer Storico Teatro Donizetti Venerdì 15 settembre Ore 20.30 Teatro Donizetti Sabato 16 settembre Ore 18.00 Foyer Storico Teatro Donizetti Domenica 17 settembre Ore 15.30 Teatro Donizetti Giovedì 21 settembre Ore 18.00 Sala Curò Guida all’ascolto Roberto Devereux: una narrazione musicale Interventi di Francesco Bellotto e Pierangelo Pelucchi Gabriele Rota Suona parafrasi e trascrizioni dal Roberto Devereux con la partecipazione del baritono Walter Franceschini Livio Aragona Racconta Roberto Devereux Prima rappresentazione Roberto Devereux Direttore Marcello Rota Regia Francesco Bellotto Interpreti principali Dimitra Theodossiou, Massimiliano Pisapia, Federica Bragaglia, Andrew Schroeder Il Quartetto Donizetti Interpreta pagine donizettiane Incontri I caffè del teatro Concerti Incontri Opera I caffè del teatro Concerti Seconda rappresentazione Opera Roberto Devereux Direttore Marcello Rota Regia Francesco Bellotto Interpreti principali Dimitra Theodossiou, Massimiliano Pisapia, Federica Bragaglia, Andrew Schroeder Proiezione Film I caffè del teatro Il Cavaliere del sogno Cinema Film-Biografia di Camillo Mastrocinque Dedicato a Gaetano Donizetti Introduce Ermanno Comuzio Informazioni Ingressi agli spettacoli lirici da 15,00 a 63,00 Euro. Gli altri appuntamenti sono ad ingresso gratuito. Per ulteriori informazioni www.teatrodonizetti.it oppure 035.4160611. Roberto Devereux: trama dell’opera (Dizionario dell’Opera, Milano, Baldini & Castoldi, 1996) Atto primo. I nobili Cecil e Raleigh premono perché la regina condanni per tradimento Roberto Devereux, suo amante segreto, ma costei, benché certa di non essere più corrisposta, rifiuta. Roberto incontra Sara, moglie di Nottingham, un tempo sua amante, e le rimprovera di essersi sposata; nell’atto di congedarsi, il conte le dona l’anello regalatogli dalla regina, ricevendo in cambio una sciarpa. Atto secondo. Roberto è condannato; inutilmente Nottingham, suo amico, cerca di difenderlo. La regina persegue il suo disegno di vendetta, poiché ha ormai capito che il conte le è infedele; quando Nottingham scorge la prova dell’adulterio, la sciarpa, riconoscendola per quella della moglie, vorrebbe farsi giustizia da sé, ma Elisabetta fa rinchiudere l’antico amante nella torre di Londra. Atto terzo. Roberto scrive a Sara, e le chiede di recarsi dalla regina con l’anello che le ha donato. Elisabetta, in preda a opposti sentimenti, vorrebbe perdonare Roberto ma Sara, tenuta prigioniera dal marito, giunge a chiedere la grazia solo quando la sentenza è stata eseguita. La regina, appreso il comportamento di Nottingham, fa imprigionare entrambi; poi, ossessionata dalla visione del fantasma di Roberto, abdica in favore di Giacomo I. Roberto Devereux: curricula direttore, regista e interpreti Marcello Rota ha studiato corno al Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria con G.Zoppi, composizione con F.Quaranta e direzione d’orchestra con I.Markevitch e F.Ferrara all’Accademia di Siena. Ha svolto attività solistica nelle più prestigiose istituzioni musicali italiane ed europee, incidendo per la Frequenz, Foné, Bongiovanni ed Edelweiss. Vinto nel 1980 il secondo premio alla rassegna “Giovani direttori d’orchestra” indetta dalla RAI, è stato più volte invitato a dirigere l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino, l’Orchestra del San Carlo, del Carlo Felice, del Massimo di Palermo, dell’Opera di Roma, quelle dell’Arena, di Cagliari, la Toscanini di Parma, I Filarmonici di Torino, le orchestre Filarmonica Italiana, della Svizzera Italiana, Sinfonica Siciliana, della Staatsoper di Monaco, la Nordwestdeutsche Philharmonie, Baden-Baden Philharmonie, la Sinfonica della Galizia, Filarmonica di Gran Canaria, Royal Philharmonic Orchestra, la Filarmonica di Mosca. Ha diretto nelle più prestigiose sale da concerto d’Europa, tra cui Concertgebouw di Amsterdam, Musik Halle di Amburgo, Royal Albert Hall di Londra, Palais des Beaux Arts di Bruxelles, Elizabeth Halle di Anversa, al Festival di Wexford in Irlanda, al Teatro Nazionale di Belgrado, al Comunale di Bologna, in Portogallo, Libano, America centrale e del Sud, Usa, tra le altre alla guida della Royal Philharmonic. Molti i solisti accompagnati, tra i quali Baumann, Bruson, Diaz, Gasdia, Geringas, Martinucci, Nucci, Rampal, Ricciarelli, Rostropovic, Sitkovetsky e Bocelli in occasione del concerto di Bologna (22° Congresso Eucaristico) alla presenza di Giovanni Paolo II, trasmesso in mondovisione. Ampio il repertorio lirico diretto - più di trenta titoli - con successo di pubblico e critica. Francesco Bellotto, vincitore del Concorso nazionale per il Laboratorio Lirico di Alessandria nel 1991 come assistente alla regia, comincia a lavorare al fianco di importanti registi, tra i quali Filippo Crivelli e Ugo Gregoretti. Ha firmato numerosi spettacoli, fra i quali: L’elisir d’amore e Don Pasquale a S.Pellegrino, Rita al Teatro Donizetti, La prova di un’opera seria, Lo scoiattolo in gamba, Cavalleria rusticana a Udine, Arlecchinata, Uccellatrice, Canterville Ghost Party (prima esecuzione assoluta) a Piacenza, Teresina, La canterina di Haydn, Che originali di Mayr, Bastiano e Bastiana, L’impresario in angustie ovvero Der Schauspieldirektor, Don Giovanni di Mozart a Venezia, Monster’s Gallery (prima esecuzione assoluta) a Trento. La Cenerentola di Rossini in edizione ridotta per le scuole è stata rappresentata a Piacenza e al Teatro Malibran di Venezia. Ha curato la ripresa degli allestimenti di Jonathan Miller dell’Anna Bolena (Bergamo e Cremona) e di Ugo Gregoretti del Don Pasquale (Bergamo e Lucca). È stato regista assistente di Gregoretti (L’elisir d’amore a Teramo e Il filosofo di campagna di Galuppi) e di Rocco Mortelliti per Il fantasma nella cabina (Bergamo, Modena, Lucca). Intensa la sua attività scientifica in campo musicologico. Ha curato numerose monografie e suoi saggi sono editi da riviste specializzate nazionali ed estere. Insegna Teoria e tecnica del teatro musicale presso il Conservatorio di Venezia e Istituzioni di regia teatrale nelle Università di Pavia e Bergamo. È vicedirettore scientifico della Fondazione Donizetti di Bergamo e fa parte del comitato scientifico dell’Edizione Nazionale delle Opere di Gaetano Donizetti. Da tre anni è Direttore artistico del Teatro Donizetti di Bergamo. Il soprano greco Dimitra Theodossiou si è imposta all´attenzione internazionale quale Odabella nella produzione 1999 di Attila del Teatro Comunale di Bologna e del Teatro Regio di Parma, ruolo che l’ha consacrata come una delle voci piú importanti del repertorio verdiano e belcantistico. In questo ruolo ricordiamo le sue interpretazioni al Teatro Verdi di Trieste (2000), al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (2001), all’Opera di Francoforte (2000), all’Opera di Atene (2001), alla Royal Opera House Covent Garden a Londra nel febbraio 2002, debutto che è stato grandemente apprezzato dal pubblico londinese, nel 2004 al Teatro La Fenice di Venezia, nel 2005 al Teatro dell’Opera di Roma. Il soprano, che studia a Monaco di Baviera con B.Nickl, durante questi quattro anni ha confermato le sue rare qualità di interprete verdiano e belcantistico, invitata ad esibirsi nei maggiori teatri del mondo, tra i quali La Scala, La Fenice, l’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, l’Arena di Verona, il Donizetti di Bergamo, il Maggio Musicale Fiorentino, il National Theater di Monaco di Baviera, il Teatro Real di Madrid, l’Opera de Monte Carlo, il Teatro dell’Opera di Zurigo, , La Monnaie di Bruxelles, la Konzerthaus di Vienna, il Teatro Municipal de São Paulo in Brasile, e ancora quelli del Circuito Regionale Lombardo, di Bologna, Catania, Lisbona, Atene, Kassel, Tokyo, San Pietroburgo, Santiago del Cile, Baltimora, Seoul, del Giappone. Accanto al repertorio operistico il soprano ha cantato il Requiem di Verdi a Londra, Parigi, Tolosa, Roma, Genova, Bologna, Assisi, Milano in occasione dei Festeggiamenti del Centenario Verdiano, (premio come migliore soprano per le produzioni legate ai Festeggiamenti). In questi anni ha potuto lavorare con importanti direttori quali, tra gli altri, R.Muti, R.Abbado, G.L.Gelmetti, M.Elder, M.Viotti, V.Gergiev, R.Chailly, F.Luisi, R.Tolomelli, P.Steinberg, E.Pidò, P.Carignani, T.Severini, N.Luisotti, C. Rizzi, D.Callegari, D.Renzetti, I.Karabtschewski, Z.Pesko, A.Cavallaro, B.De Billy, G.Bertini, M.Letonia, A. Pirolli. I prossimi impegni la vedranno a Firenze, Tokyo e Osaka, Atene, Roma, Catania, Ancona, Palermo, Verdi Festival in Parma, Modena, Ferrara, Livorno, Lisbona, etc. Massimiliano Pisapia, nato a Torino, inizia gli studi nel 1992 e dal 1997 segue i corsi di perfezionamento tecnico-vocale con Franco Corelli. Vincitore dei concorsi “Giulietta Simionato” e “Tito Gobbi”, ha debuttato nel 2001 come Pinkerton in Madama Butterfly a Pavia, Brescia, Como e Mantova, ruolo successivamente ripreso all’Opéra di Marsiglia, a Tokyo, a Bassano, a Savona, a Modena e a Piacenza. Ha cantato Consuelo di Rendano, in prima esecuzione moderna, a Cosenza; Rigoletto a Faenza; Les Contes d'Hoffmann nell’ambito del Circuito Regionale Lombardo; La traviata al Teatro Coccia di Novara, a Faenza e al Teatro Carlo Felice di Genova; Macbeth e Simon Boccanegra al Teatro Regio di Torino; La Bohème a Tirana, al Teatro Regio di Torino e al Teatro Massimo di Palermo; Capriccio a Cagliari. È stato nuovamente Pinkerton nelle produzioni di Madama Butterfly a Verona (direttore D.Oren), al Teatro alla Scala (direttore B.Bartoletti) e al Teatro Regio di Parma. Recentemente ha debuttato il ruolo di Riccardo in Un ballo in maschera al Teatro Verdi di Trieste e il ruolo di Oronte nei Lombardi alla prima crociata al Teatro Cólon di Buenos Aires. Svolge intensa attività concertistica, impegnato, tra l’altro, con l’Orchestra Verdi di Milano nello Stabat Mater di Rossini e al Teatro Filarmonico di Verona nello Stabat Mater di Ďvorák diretto da Daniel Oren. Tra gli impegni recenti: La Bohème al Teatro alla Scala, all’Arena di Verona e al Teatro Regio di Torino; I lombardi alla prima crociata al Teatro Comunale di Firenze; Un ballo in maschera al Teatro Carlo Felice di Genova. Di nazionalità americana, Andrew Schroeder si forma alla Lyric Opera di Chicago e al Metropolitan Opera di New York. Numerosi i ruoli da lui interpretati in teatri (São Carlos, Theatre du Capitole di Tolosa, National Opera in Galles, Teatro La Fenice, Opera di Nantes, Opéra Bastille, La Monnaie, Grand Theatre de Tours, Theatre de Nancy et Lorraine, Grand Theatre de Genève, Canterbury Opera in Nuova Zelanda, Utah Opera, De Nederlandse Opera di Amsterdam, English National Opera, Teatro Carlo Felice) e festival internazionali (Edimburgo e Spoleto Festival Usa), in sedi come Angers, Marsiglia, Losanna e Amburgo, con la partecipazione di formazioni prestigiose (Boston Opera, New York City Opera, American Symphony Orchestra, West Australian Opera e Opera Australia, Vancouver Opera, Pacific Opera e Washington Opera presso il Kennedy Center, EOS Ensemble di New York). Tra i prossimi impegni: Barak in Die Frau ohne Schatten e Valentin nel Faust di Gounod al Theatre du Capitole di Toulouse, Enrico in Lucia di Lammermoor alla Scottish Opera e Le Roi Arthus di Chausson per il Bard Fest a New York. Importante anche l’impegno in ambito sinfonico, con J.Tate, L.Botstein, R.Leppard L.Slatkin. Federica Bragaglia compiuti gli studi di pianoforte, danza classica e moderna, si è diplomata in canto al Conservatorio “L.Refice” di Frosinone con il massimo dei voti. Vincitrice di vari concorsi, deve la sua formazione teatrale a Rossella Falk. La sua carriera l’ha portata a collaborare con direttori d’orchestra quali B.Bartoletti, Y.David, G.Gelmetti, E.Inbal, G.Kuhn, A.Lombard, Z.Pesko, S.Ranzani, G.Györiványi Rath, A.Ros-Marba, E.Mazzola, M.Plasson, N.Santi, M.Soustrot e con registi quali L.Cavani, G.Chazalettes, F.Crivelli, G.Deflo, A.Fassini, W.Herzog, L.Mansouri, G.Montaldo, B.Montresor, P.Pizzi e L.Suggelli, in importanti teatri come il Comunale di Bologna, l’Opera di Roma, il Carlo Felice di Genova, il Regio di Torino, il Massimo Bellini di Catania, l’Arena ed il Filarmonico di Verona, il Comunale di Modena, il Regio di Parma, il Verdi di Trieste, La Maestranza di Siviglia. All’attività operistica Federica Bragaglia alterna un’intensa attività concertistica, invitata dalle maggiori istituzioni concertistiche nazionali. Tra i progetti futuri Cavalleria rusticana al Regio di Torino, Nabucco e Vedova allegra all’Opera di Roma. Incide per Dynamic, Bongiovanni, Kicco Classic. Raffaella Valsecchi Ufficio stampa Bergamo Musica Festival