Associazione culturale “Anton Rubinstein” Informazioni ai Soci 37 Associazione “Anton Rubinstein” Distribuzione interna Anno XI n. 1 – dicembre 2013 Anton Rubinstein Symposium ARS Con il patrocinio del Comune di Roma – V Municipio Notiziario della Scuola di Musica “Anton Rubinstein” Via Ernesto Rossi 16/- 00155 Roma. Tel.06.40800613 – c.f. 97294400581 Direttori artistici: Sara MATTEO e Sasha BAJCIC www.antonrubinstein.net I nostri primi 10 anni ABRSM Buon compleanno (Associated Board of the Royal Schools of Music) E’ il più importante ente internazionale relativo alla valutazione e alla certificazione dei livelli di competenza musicale teorica e pratica. La certificazione ABRSM fornisce agli allievi la possibilità di misurare i propri progressi sulla base di una preparazione riconosciuta a livello internazionale, grazie ad un programma di valutazione attuato in oltre 90 paesi del mondo, con oltre seicentomila candidati all’anno. Presso la nostra sede è possibile sostenere gli esami relativi al livello frequentato e ricevere, oltre alla valutazione espressa dagli insegnanti della Scuola, una certificazione internazionale rilasciata dagli esaminatori ABRSM spendibile per il prosieguo del proprio percorso di studi musicali. “Anton Rubinstein” A novembre la nostra Scuola di Musica compie 10 anni. Come Paperon de Paperoni col suo primo, mitico cent, anche noi conserviamo con cura il primo numero di ARS, stampato al ciclostile, apparso subito dopo l’inaugurazione dei locali della Scuola di Musica in Via Ernesto Rossi 16, avvenuta 10 anni fa, l’11 novembre del 2003. La Scuola di musica “Anton Rubinstein” presenta Apriamo le porte alla creatività dal 7 Gennaio partiranno i corsi di LINGUE Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco, Russo, Giapponese, Cinese -insegnanti madrelinguaLingua e Cultura celtica: miti e leggende Celtiche, Musica Tradizionale… Lingua e cultura russa Lingua e cultura Giapponese: Ikebana, giardini Zen, cerimonia del tè, Calligrafia, musica tradizionale, origami… Cineforum in lingua RECITAZIONE Anniverrsari 2013 bambini, ragazzi e adulti Giuseppe Verdi (1813/1901) Richard Wagner ( 1813/ 1883) Benjamin Britten (1913/ 1976) Francis Poulenc (1899/ 1963) Luciano Berio (1925/ 2003) Vladimir Horowitz 1903/1989 METODO DI APPRENDIMENTO VELOCE Anniversari 2014 AIUTO DIDATTICO POMERIDIANO (Latino e Greco, Matematica, Scienze, Filosofia, Diritto, Lingue) Nascita Carl Philipp Emanuel Bach (1714–1788) Richard Strauss (1864–1949) Alberto Nepomuceno (1864–1920) Morte Anton Rubinstein (1829-1894) Pietro Antonio Locatelli (1695–1764) Jean-Philippe Rameau (1683–1764) Giovanni Sgambati (1841–1914) GRUPPI DI LETTURA Il 20 novembre 2014 ricorre il 120° anniversario della morte di Anton Rubinstein. La nostra Scuola di Musica che porta il suo nome lo onorerà con un concerto alla Biblioteca Vaccheria Nardi FOTOGRAFIA per adulti e ragazzi che vogliano approfondire temi di libri letti insieme BIBLIOTECA VIVENTE STORIA DELL’ARTE E LABORATORI ARTISTICI per bambini ed adulti Bacheca Congratulazioni all'allieva LAURA STAZI per il conseguimento del diploma in pianoforte presso la Royal School of Music con giudizio particolarmente lusinghiero. Congratulazioni vivissime poi a tutti gli allievi che hanno superato con votazioni altissime gli esami presso la Royal School of music: Iskra Blasi Grade 3 piano Vittoria Ciliberti Grade 5 piano Francesca Ciliberti Grade 3 piano Francesca Spadafora Grade 2 piano Francesca Matarazzo Grade 1 Guitar Debora De Salvo Grade 1 violin Simone Aiello Grade 1 piano Diego Marrama 3 viol. Allegra Di Bari 3 piano Marco Alimandi 3 piano E se ti iscrivi entro il 31 Gennaio l’iscrizione è gratis!! Complimenti poi a Giorgia Toscano per aver sostenuto con brillantissimi risultati il quinto anno di pianoforte presso il conservatorio di Teramo. Infoline: 06/40800613 ore pomeridiane [email protected] La scuola è orgogliosa di voi. 2 PICCOLO VIAGGIO NELLA STORIA DELL'ARTE La scuola di musica Anton Rubinstein apre i suoi orizzonti alle altre arti ed invita, per 7 incontri, un’esperta in storia dell’arte nonché restauratrice, Marianna Mameli. Corso dedicato ai più piccini Sette incontri-laboratorio che affronteranno le diverse tecniche di pittura, affresco e murales in maniera giocosa per bambini dai 4 ai 10 anni ARS Anno XI n. 1 - dicembre 2013 materiali, ispirati dalle fantastiche forme e dai vivaci colori che caratterizzano le opere di questo grande artista. 6 _ POLLOCK Stavolta esploreremo questa singolare tecnica pittorica detta "dripping" (sgocciolatura), cercando di riprodurre l'originale linguaggio dell'artista. 7 _ HARING Questo incontro è dedicato ai divertenti "pupazzetti" colorati che stavolta saranno proprio a misura dei loro piccoli creatori. Tutti i laboratori si svolgeranno presso la sede della scuola Rubinstein preferibilmente di sabato. I materiali verranno forniti dalla scuola stessa, essendo compresi nella quota di partecipazione. Un piccolo viaggio nella storia dell'arte dedicato ai più piccini con Marianna Mameli. Gli incontri saranno di un’ora e mezza ciascuno, a cadenza mensile. Sette incontri-laboratorio che affronteranno le diverse tecniche di pittura, affresco e murales in maniera giocosa per bambini dai 4 ai 10 anni. Ogni incontro sarà caratterizzato dalla presentazione di una diversa tecnica artistica con l'ausilio di un proiettore; a questa seguirà un vero e proprio laboratorio artistico durante il quale i bimbi saranno accompagnati nella realizzazione del proprio capolavoro. Questi gli argomenti degli incontri: 1 _ ARTE RUPESTRE Inizieremo con la conoscenza delle prime manifestazioni artistiche risalenti alla preistoria caratterizzate da una forte valenza simbolico-religiosa e l'impiego di materiali facilmente reperibili in natura. Utilizzando gli stessi materiali a disposizione dei nostri antenati realizzeremo le impronte delle manine dei piccoli artisti. 2 _ DISEGNO In questo incontro, dopo aver mostrato alcuni esempi, i bimbi si cimenteranno nella realizzazione di un disegno con l'intento di distinguere bene il contorno-linea dal colore-riempimento. Costi: Euro 40 totali a bimbo per l’intero ciclo di lezioni- laboratorio. Il corso verrà attivato con un numero minimo di 10 bambini a partire da metà dicembre 2013. CORSO POSTURALE PER MUSICISTI Da oggi è possibile frequentare un corso mirato alle problematiche tipiche dei musicisti (dolori, tendiniti, contratture…) con l'ausilio della Dott.ssa Nicoletta Marcon (info segreteria) MUSICA IN FASCE L'educazione musicale nell'età prescolare si propone di raggiungere lo sviluppo della sensibilità uditiva, del senso ritmico, del senso vocale, e della capacità psicomotoria al fine di favorire l’unitarietà... (info segreteria) CALENDARIO DEI CONCERTI Alla voce iniziative è visibile il calendario dei concerti e delle iniziative che vedono impeganta la Scuola di Musica Anton Rubinstein. Per essere costantemente aggiornato sulle iniziative della Scuola iscriviti alla Newsletter della Scuola Anton Rubinstein. (info segreteria) La sede di Settecamini La Scuola di Musica “Anton Rubinstein” è a Settecamini da ormai sette anni. I primi cinque sono stati attuati con il progetto Nonni e nipoti in crescendo musicale patrocinato e finanziato dalla Provincia di Roma. Da due anni lo stesso Ente non ha più potuto finanziare il progetto per scarsità di mezzi economici. E allora siamo andati avanti da soli. Con l’aiuto della Signora Adriana Scialanga, già Presidente del Centro Anziani e vero motore del progetto, siamo riusciti ad essere ospitati presso il Centro Culturale di Via di Settecamini 11 e lì vive oggi la nostra seconda realtà con un nutrito numero di iscritti. Vi insegnano Laura Stazi, Riccardo Studer, Emiliano Federici (pianoforte), Lorenzo Bucci (chitarra), Alessia De Gregorio e Silvia Sini (canto). Responsabile della conduzione e della segreteria è la stessa signora Adriana che ha anche provveduto, poco alla volta, a ridare dignità estetica ai locali e a far riverniciare le pareti esterne del Centro. Il 24 novembre E’ di qualche giorno fa, il 24 novembre scorso, un concerto per celebrare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne con Sara Matteo e Laura Stazi al pianoforte, Alessia De Gregorio voce e l’intervento di Giorgia Toscano ancora al pianoforte. Nella stessa serata hanno avuto modo di esprimersi altre associazioni come la “Tidei” di Maurizio Sallusti con la Scuola di Canto Dinosauro Record di Maria Pia Capuana, in arte Miha, e poi “Spazio tempo” di Giovanni D’Alfonso, Amnesty International con toccanti testimonianze. Erano presenti anche il Presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia e l’Assessora alla cultura Elisabetta Ciciarelli. Ne è anche venuta fuori una trasmissione in diretta con VersusRadio in Web radio (www.vsradio.it) una giovane e coraggiosa emittente di cui abbiamo conosciuto il fondatore. ARS 3-4 _ AFFRESCO Per motivi tecnicologistici questo argomento occuperà lo spazio di due lezioni. Proprio come stabilito nell'antichità, il nostro piccolo affresco sarà costituito da un primo strato di arriccio, seguito da uno di intonachino sul quale trasporteremo il disegno preparatorio che sarà poi dipinto ad acquerello. 5 _ KANDINSKY Dopo aver osservato alcuni dei suoi lavori, i bimbi realizzeranno un collage con diversi Per tutti i soci è disponibile il giornalino ARS da scaricare in formato pdf a questo indirizzo ARS Anton Rubinstein Symposium E' attivo il canale youtube della Scuola di Musica Anton Rubinstein dove è possibile visualizzare i video degli eventi musicali che vedono impegnata la scuola. La sede di Settecamini. Incontro con i genitori. Si è parlato specialmente di ABRSM le cui valutazioni si svolgeranno in questa stessa sede. 3 ARS Ricordo di Eugenio Bagnoli (1920 - 2009) 1996. Sara Matteo riceve il diploma di primo premio assoluto “Una città per la musica” dal M° Eugenio Bagnoli Riportiamo questo breve profilo del Maestro Bagnoli in quanto il Direttore Artistico della Scuola di Musica “Anton Rubinstein” M° Sara MATTEO ha frequentato quattro anni di perfezionamento pianistico alla Fondazione Cini di Venezia. Nella stessa Fondazione ha tenuto tre pubblici concerti nella città di Venezia. Dall’archivio della Fondazione Cini Venezia Eugenio Bagnoli è nato a Venezia, città in cui si è diplomato, a soli sedici anni, in pianoforte principale con il massimo dei voti e la lode. A Roma ha frequentato i corsi di perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia con Alfredo Casella e quelli di direzione d’orchestra all’ Accademia Chigiana di Siena con Antonio Guarnieri. Un’eclettica carriera di pianista e di direttore lo conduce nei maggiori centri musicali mondiali in cui esegue un repertorio vastissimo, dal camerismo ottocentesco fino alla produzione contemporanea, in duo con Milstein, Mainardi, Fournier, Szeryng, Cassadò, Menuhin, Ughi, Perlman, Szigety, Accardo, Francescatti. Direttore artistico per alcune stagioni al Teatro La Fenice di Venezia, si è affiancato a Gino Gorini nel 1975, costituendo un duo pianistico di fama internazionale. E’ stato per quarant’anni docente di pianoforte principale presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia ed ha insegnato anche ai corsi di perfezionamento di Tanglewood (USA). E’ stato direttore del Fondo Ottorino Respighi della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, dove ha fondato nel 1991 e diretto i Corsi di alto perfezionamento per pianoforte e musica da camera “Incontri e dialoghi sulla musica”. Ha inciso per la C.B.S, e moltissime altre etichette discografiche internazionali. Alcune incisioni live di riferimento sono: dal Festival di Salisburgo (1956) con Natan Milstein: Beethoven, Sonata op. Anno XI n. 1 - dicembre 2013 47 “A Kreutzer”; dal Festival di Besançon (1961) con Zino Francescatti: Brahms, Sonata op. 108 in re minore n. 3; per il festival di Ascona (1975) con Henryk Szeryng: Beethoven, Sonata op. 12 n. 1 in re maggiore; Brahms, Sonata op. 78 n. 1 in sol maggiore. (Archivio Fondazione Cini - Venezia). L'assessore comunale alla Produzione culturale, Luana Zanella, ha così espresso il proprio cordoglio "Apprendo con dolore la notizia della scomparsa del pianista Eugenio Bagnoli, tra i più prestigiosi insegnanti del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. E' stato protagonista della scena musicale italiana ed estera sia come direttore d'orchestra che come pianista, a fianco di musicisti della fama di Gino Gorini e Uto Ughi. A Venezia, in particolare, ha legato la sua passione per la musica al Teatro La Fenice, di cui fu direttore artistico. Ha operato anche alla Fondazione Cini, in qualità di direttore del Fondo Respighi. La città non può che piangere e rimpiangere questo musicista, grande sul piano artistico, speciale dal punto di vista umano." Un coro amico Entropie armoniche compie 20 anni Questo eterogeneo ed un po’ squinternato gruppo di veri appassionati della musica ha generato quasi per scherzo, qualche anno fa, la misteriosa ed indefinibile entità che alcuni ignari osservatori esterni si ostinano a chiamare "coro". In effetti i membri di questo piccolo e colorato popolo cantano nello stesso momento, sforzandosi acrobaticamente di andare tutti insieme, per cui il fenomeno potrebbe assomigliare ad un coro, ma questa "cosa" è invece qualcosa di meno e qualcosa di più. Ad essa non appartiene per nulla la disciplina che caratterizza una paludata formazione corale; anche la "forma" scarseggia, e l’eccessiva rumorosità ed il caos presenti in qualsiasi istante sono una palese negazione della prassi. Ma è il puro amore per la musica che spinge Entropie Armoniche a trarre il massimo piacere e divertimento dall’esercizio "serio ma non serioso" di questa nobile arte. …Brani della più varia natura, già armonizzati o, forse con maggior gusto, trascritti "dal gruppo per il gruppo"; In qualche caso, per esagerare, i coristi più monelli hanno composto brani originali appositamente per il coro, e questi sono forse i frutti con i quali si vivono i più personali e divertenti momenti di musica a più voci. Sandro Arciello Tratto da www.entropiearmoniche.it I nostri concerti Improvisation @ work Concerto jazz con Alessandro Tomei sax Sergio Colicchio pianoforte Fabio Penna basso e contrabbasso Venerdì 18 ottobre 13 Biblioteca Vaccheria Nardi. Roma Brani in programma: gli standard più significativi e più amati del jazz italiano (B. Martino) e internazionale (C. Mingus, Jobim, D. Ellington, J. Coltrane, M.Davis e altri ). Alessandro Tomei Sax Si diploma in sassofono con il massimo dei voti presso il conservatorio di Frosinone sotto la guida del M° Bettazzi , successivamente frequenta i corsi al C.P.M. di Siena jazz e presso l'U.M (Universita' della musica) di Roma. Da sempre attivissimo nel campo concertistico, vanta collaborazioni con illustri esponenti della scena jazzistica nazionale ed internazionale Alessandro Tomei suona: Sax alto- Tenore- SopranoBaritono- Flauto in do- flauto in solOttavino- Clarinetto e sax Midi (EWI 4000s). Inoltre suona una serie di strumenti etnici quali: Bansuri- KenaDuduk e Zurna. Ha all' attivo tre dischi a proprio nome : "Subzero", " Lavori in sorso" e "Tre Sogni". Sergio Colicchio - Pianista Jazz Nasce a Napoli nel 1976. È diplomato in pianoforte, presso il conservatorio di Benevento, e in lettura della Partitura (corso principale) al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Ha una laurea in architettura, conseguita presso la Seconda università di Napoli. Polistrumentista, oltre al pianoforte suona organo, fisarmonica, tastiera, clarinetto, chitarra e percussioni. Ha scritto due spettacoli teatrali e un romanzo. Fabio Penna Basso e contrabbasso Diplomato in Basso elettrico presso L’Università della Musica di Roma. E’ il bassista che accompagna Robben Ford nella sua Clinic romana assieme al batterista Daniele Massidda. E’ docente presso molte scuole di musica tra cui la “Rubinstein”. 4 Pierino e il lupo “Pierino e il lupo” di Sergej Prokofiev alla Sabato 26 ottobre presso la Biblioteca Vaccheria Nardi in via di Grotta di Gregna 27 a cura della Scuola di Musica Anton Rubinstein di Federico Carabetta – 23 ottobre 2013 Sabato 26 Ottobre alle ore 17,00 presso la Biblioteca Vaccheria Nardi in Via di Grotta di Gregna 27, la Scuola di Musica Anton Rubinstein presenta la favola di “Pierino e il lupo” di Sergej Prokofiev suonata e raccontata dal vivo. Chiara Catalano la voce recitante e Sara Matteo al pianoforte. Il pomeriggio musicale, questa volta, Sara Matteo - che è anche il direttore artistico della Scuola – l’ha voluto dedicare ai più piccoli. Il brano di Prokofiev pianista e compositore russo infatti è stato scritto proprio per i più piccoli e perciò ben si presta a rivelare loro il linguaggio segreto, la chiave di lettura della musica immortale. Un linguaggio che si esprime con gli appositi strumenti, e ciascuno di questi con il proprio suono dà vita e caratterizza personaggi, ambientazione e situazioni. Pierino e il lupo, spiegherà Sara Matteo, non è una fiaba di quelle che si raccontano così a voce: è una fiaba particolare, perché a narrarla sarà la musica. Come tutte le fiabe è animata sì da una serie di protagonisti, ciascuno di questi però, nella nostra favola musicale, si esprime non con la sua voce, ma con il suono di uno strumento musicale. L’uccellino infatti modulerà i suoi allegri cinguettii sul suono del flauto, l’anitra su quella dell’oboe, il gatto con il clarinetto, il nonno con la sua voce severa dal fagotto, il lupo dai corni. Pierino l’eroe della fiaba, dagli archi. Per ultimi i cacciatori, dai legni. Ai timpani il compito di rappresentare gli scoppi dei fucili dei cacciatori. La storia: Pierino, bambino coraggioso, vivacissimo, ha amici un uccellino, un’anatra ed un gatto. Un giorno decide di farla pagare a un lupo famelico che vaga nei boschi. Il nonno non vuole perché l’iniziativa è pericolosa. Pierino insiste nel proposito e il nonno lo trascina in giardino e per impedirgli di uscire ARS Anno XI n. 1 - dicembre 2013 chiude il cancello. Da lì, Pierino vede il gatto che cerca di catturare il povero uccellino che si rifugia su un grande albero mentre l’anatra si fa una nuotatina. In quel momento arriva il lupo. Il gatto, impaurito, raggiunge l’uccellino sull’albero senza essere animato dalle precedenti intenzioni. L’anatra nel panico, corre sulla riva del lag, ma viene mangiata dal lupo. Pierino assiste alla scena, mentre l’uccellino svolazza davanti al lupo per distrarlo. Successivamente l’uccellino va ad avvertire dei cacciatori che Pierino sta rischiando di essere cibo per il lupo. Ma il bambino nel frattempo prende una robusta corda che lega alla coda del lupo, e annoda l’altro capo ad un ramo dell’albero. In quel momento arrivano i cacciatori a suon di spari. Pierino però fa notare loro che il lupo ormai è sconfitto e tutti insieme rientrano in paese in un corteo trionfale. Anche l’anatra partecipa, ancora viva nella pancia del lupo che nel trambusto, aveva dimenticato di masticarla. Maaike è una musicista olandese, nata e cresciuta in Inghilterra. Ha studiato psicologia specializzandosi in psicoterapia. Si è diplomata in violino presso l' Associated Board Royal School of Music in Inghilterra. Suona anche il pianoforte, il corno ed è cantautrice. Da molti anni svolge attività didattica presso l'Istituto Comprensivo di Casperia (RI) dando luogo a concerti di ensemble musicali comprendenti più di 50 violini. Ama da sempre trasmettere che la musica è divertente, soprattutto insieme, e che fa vivere emozioni. Così arrangia i brani che piacciono ai bambini includendo improvvisazione e giochi musicali per arrivare alla teoria ed alla tecnica dello strumento. Fin da piccola svolge intensa attività concertistica, sia come solista che in orchestra, in Inghilterra, Olanda, Peru ed Italia. Il Metodo Suzuki è stato ideato Shinichi Suzuki (1898-1998), violinista giapponese morto centenario. Fu amico di Albert Einstein e venne a contatto con le nuove idee educative di Maria Montessori e Jean Piaget. “Così come tutti i bambini imparano a parlare la lingua madre, allo stesso modo essi possono imparare a suonare uno strumento. Si tratta comunque di far crescere il bambino con una sua personalità armonica e completa. Base del metodo Suzuki è il principio dell’imitazione. Biblioteca Nardi. I bambini che hanno assistito alla favola di Pierino e il lupo hanno avuto modo di provare il violino sotto la guida di altri bambini. Nello stesso pomeriggio abbiamo avuto modo di conoscere Maaike van Ingen Violinista che ha proposto il violino per bambini secondo il metodo Suzuki. Ogni bambino presente ha potuto provare dal vivo lo strumento sotto la guida di altri bambini che hanno suonato. 5 ARS Anno XI n. 1 - dicembre 2013 Momenti del Momenti del Saggio di giugno Saggio di giugno Settore classico Settore moderno Sala Concerti di S. Lucia del Gonfalone Stazione Birra Roma, Santa Lucia del Gonfalone. Sala concerti. 6 ARS Anno XI n. 1 - dicembre 2013 La Musica spiegata a mia mamma Come imparare la musica partendo da zero Autore: Sergio Colicchio Genere: Saggistica - Musica Pag. 290 - Prezzo: 24.90 ISBN – 978-88-6354-854-9 Puoi scaricare questo giornale dal sito www.antonrubinstein.net La Musica è un’arte che usa un linguaggio specifico composto da una serie di convenzioni e parametri (note, accordi, ritmi) che, attraverso una metamorfosi durata molti secoli, hanno raggiunto la forma da noi oggi utilizzata. Una volta decodificato tale linguaggio, tutti possono, pertanto, imparare a comprendere la Musica e godere di tutti i suoi segreti. Questo saggio è concepito come una lezione singola, attraverso la quale il lettore-allievo può comprendere lo specifico linguaggio della Musica, con esempi - rigorosamente scritti a mano che vanno da Bach ai Radiohead, con intrusioni in ogni genere musicale: jazz, classica, rock e tutto ciò che è stato (e che sarà) scritto, prodotto, composto e ascoltato in musica. In questo libro si affrontano argomenti anche estremamente tecnici senza ricorrere al pesante gergo accademico di molti trattati, sicché l’approccio didattico risulta appassionante e convincente, oltre che di facile abbordabilità. Esso è indirizzato non solo a studenti, professionisti o appassionati di musica, ma anche e soprattutto ai semplici ascoltatori, ossia coloro i quali, dopo aver sentito un qualsiasi brano musicale, hanno sempre anteposto al proprio giudizio la frase “Io di musica non sono un esperto”. Leggendo questo libro, potrebbero (almeno un po’) diventarlo. 7 ARS Anno XI n. 1 - dicembre 2013 Alessia De Gregorio e Simone Bulgarelli Sono ripresi i concerti mensili degli allievi presso la nostra sede di Via E. Rossi. Gian Michele Vanni ne è l’animatore e organizzatore. L’arte nel portico 2013 Luigi Polito dela Sogester, inventore dell’Arte nel portico, premia i piccoli artisti Studiare musica fa bene al cervello più di altre attività All’ “Arte nel portico” si fraternizza a pag. 11 8 ARS Il carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns Voce recitante Alessia De Gregorio Al pianoforte Sara Matteo Stefano Lenci Sabato 30 nov. 2013 Biblioteca Vaccheria Nardi Anno XI n. 1 - dicembre 2013 La Goccia Onlus infatti, l'opera doveva essere eseguita pubblicamente solo dopo la sua morte. La sua prima fu il 26 febbraio 1922, trentasei anni dopo la sua composizione e un anno dopo la morte dell'autore. Il carnevale degli animali divenne la musica più caratteristica di Saint-Saens per i suoi toni umoristici e canzonatori. Sequenze 2.1 1. Marcia reale del leone 2.2 2. Galline e galli (Poules et Coqs) 2.3 3. Emioni [Hémiones (animaux véloces)] 2.4 4. Tartarughe (Tortues) 2.5 5. L'elefante (L'Éléphant) 2.6 6. Canguri (Kangourous) 2.7 7. Acquario (Aquarium) 2.8 8. Personaggi dalle orecchie lunghe (Personnages à longues oreilles) 2.9 9. Il cucù nel bosco (Le coucou au fond des bois) 2.10 10. Voliera (Volière) 2.11 11. Pianisti (Pianistes) 2.12 12. Fossili (Fossiles) 2.13 13. Il cigno (Le Cygne) 2.14 14. Finale (Finale) Una favola scritta da Sara Matteo Il carnevale degli animali testo poeticamente e spudoratamente inventato sulla base della grande musica di Saint Saens dalla pianista Stefano Lenci, Sara Matteo e Alessia De Gregorio Per il ciclo di concerti "Grande musica per piccole orecchie" dedicato ai bimbi, la scuola Anton Rubinstein presenta: "Il carnevale degli animali" di C. Saint Sans per pianoforte a 4 mani e voce recitante. ...Una compagnia di animali si trova improvvisamente al cospetto del re di una terra lontana lontanissima, grazie alla magia di un potentissimo mago... come andrà a finire? Pianisti: Stefano Lenci, Sara Matteo Voce recitante: Alessia De Gregorio Musica di C. Saint Saens, fiaba scritta da Sara Matteo Il carnevale degli animali (Le Carnaval des Animaux) è una delle più famose opere del compositore francese Camille Saint-Saëns. Fu composta nel 1886 durante un periodo di riposo a Vienna. Venne eseguita privatamente nel 1887, in occasione della festività del martedì grasso. Per volere del compositore, Buongiorno bambini! Oggi voglio raccontarvi una storia divertente ed anche un po’ bizzarra su un gruppo di animali che vennero chiamati ad apparire tutti insieme in una terra straniera per un nobile scopo. Ebbene, dovete sapere che un giorno il re di una terra lontana lontanissima, disse ad un grande imperatore, Alessandro Magno, che gli si sarebbe arreso consegnandogli la città solo se lui fosse stato in grado di mostrargli tutte le specie di animali più strane in circolazione. Così Alessandro, un po’ perplesso vista la bizzarria della richiesta, tornò nella sua Patria e chiamò un grande mago che aveva il potere di far apparire qualsiasi cosa gli si chiedesse, bastava che lo si ricompensasse con una grandissima statua al centro della città che lo raffigurasse e con un pacchetto di…caramelle!! Eh sì, era proprio un gran golosone il nostro mago. Ehy, a proposito: si chiamava Zerlino. Sì, sì, proprio Zerlino, non Merlino come quell’altro impostore!!! Gli rubava sempre il lavoro questo Merlino, che rabbia! E trutto è continuato con la voce di Alessia De Gregorio… Alla pianista Sara Matteo formuliamo i complimenti più vivi, anche a nome di tutti gli spettatori, per la bellissima fiaba cucita sulle musiche di Saint Saens. Una sorpresa graditissima con l’ auspicio di sentirne altre ancora. Prima dello spettacolo del Carnevale degli animali hanno preso la parola i rappresentanti dell’Associazione Onlus “La goccia”. La goccia – ONLUS è un’ associazione di volontariato. Una goccia è poca cosa, ma l'oceano è fatto di tante piccole gocce La goccia è nata nel 1996 come associazione di volontariato di un gruppo di amici romani. Siamo entrati in contatto con alcune Suore di origine africana appartenenti alla congregazione delle Suore Francescane Missionarie di Assisi che erano a Roma per motivi di studio e abbiamo iniziato ad aiutarle nella loro opera quando sono rientrate nel loro paese, lo Zambia. Scopo principale dell’associazione è il sostegno all’infanzia. Questo obiettivo viene perseguito mediante le adozioni a distanza e collaborando con le suore in progetti destinati al miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie e alla scolarizzazione dei bambini. La goccia svolge le sue attività a beneficio di bambini in Zambia ed in Kenya. La goccia opera a Roma inserita come gruppo missionario della Parrocchia di S. Giuda Taddeo ai Cessati Spiriti. Una bambina accetta un lecca lecca. Vive in un piccolo slum di Korongo Road, uno dei tanti incastrati tra le ville del ricco quartiere di Karen, vicino Nairobi, in Kenya. Una bambina accetta un lecca lecca. Vive in un piccolo slum di Korongo Road, uno 9 ARS dei tanti incastrati tra le ville del ricco quartiere di Karen, vicino Nairobi, in Kenya. La goccia – ONLUS - Via Segesta, 1 00179 – Roma – C. F. 97442740581 Info: Tel.: 06 7827038 [email protected] Anno XI n. 1 - dicembre 2013 R. Schumann - Märchenbilder 4 brani per Viola e Pianoforte op.113 ( Non veloce, Vivace, Veloce, Lentamente con espressione malinconica) Per pianoforte solo A. Scriabin - Preludio op.9 per la sola mano sinistra (pianoforte solo) Notturno op.9 per la sola mano sinistra Studio op.8 nr. 12 F. Chopin - Andante spianato e grande Polacca brillante op.22 (pianoforte solo) La Prof. Anna Volpe con il marito e quindi Marcello ed Adriana, assidui frequentatori dei nostri concerti Vincenzo Anghelone Riccardo Zizzo, nella foto con la moglie Lalla al concerto, ha tratteggiato un veloce ritratto di Stefano Lenci Concerto per viola e pianoforte e pianoforte solo Vincenzo Anghelone Viola Christian Cecere pianoforte Venerdì 6 dicembre 2013 Biblioteca Vaccheria Nardi Via Grotta di Gregna 27- Roma Programma Per pianoforte e viola A.Vivaldi - Sonata nr. 5 in mi minore per Viola e Pianoforte (Largo, Allegro con spirito, Largo alla Siciliana, Allegro) dall'originale per violoncello e clavicembalo. Ha conseguito nel 2002 il diploma in viola presso il conservatorio di musica “F.Cilea” di Reggio Calabria sotto la guida del M° Alessandro Santucci. Ha collaborato con diverse orchestre e associazioni musicali fra le quali l’orchestra “Città Aperta” di L’Aquila con la quale ha inciso colonne sonore per la realizzazione di lungometraggi e l’orchestra del teatro “Vittorio Emanuele” di Messina. Ha partecipato a numerosi concerti lirico-sinfonici con direttori e solisti di fama internazionale. Ha partecipato al Musical in prima assoluta "Maria di Nazaret una storia che continua…” con musiche originali Stelvio Cipriani, presso la Sala Nervi in Vaticano. É docente di violino e viola presso la scuola di musica “Giuseppe Verdi” di Reggio Calabria. Con l’orchestra lavora presso il teatro comunale “Francesco Cilea” di Reggio Calabria. Christian Cecere nasce a Roma e inizia giovanissimo gli studi musicali presso il Conservatorio di musica "Santa Cecilia", conseguendo nel 1990 con il massimo dei voti il diploma in pianoforte sotto la guida della Prof.ssa Carmela Pistillo. Successivamente perfeziona lo studio del pianoforte con i Maestri Fausto Zadra, Mirta Herrera, Sergio Fiorentino e Andor Foldes, esibendosi in recitals sia in Italia che all'estero, come solista e in formazione da camera. Annovera vincite e prestigiosi premi partecipando a vari concorsi pianistici, tra i quali Città di Osimo (AN), Città di Albenga (SV), Alessandro Longo (Roma). Nel 1992 vince una selezione indetta dalla RAI di Roma, realizzando una registrazione per il programma "Piccolo Concerto", trasmesso in onda da Radio RAI. Dal 1993 al 1997 viene scelto dal Ministero degli Affari Esteri quale rappresentante dell’Italia esibendosi in recitals in varie città d' Europa, America del Sud e Africa, nell'ambito di esclusivi eventi e manifestazioni culturali organizzati dalle Ambasciate, Consolati e Istituti italiani di Cultura ottenendo ovunque sempre ampi consensi di pubblico e critica. Nel 1998 ottiene l'idoneità al corso di alto perfezionamento in pianoforte presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, tenuto dal Maestro Sergio Perticaroli.Dal 1994 al 1999 ha anche svolto l'attività di archivista musicale presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Al termine del concerto è stato offerto ai presenti un eccellente rinfresco donato gratuitamente dai gestori del nuovo bar della Biblioteca Nardi (assolutamente da provare). Vere e proprie leccornie. Qui a fianco la Dott. Graziella Scutellà direttrice della Biblioteca Vaccheria Nardi. La sua sagacia e la sua gentilezza stanno diventando proverbiali. 10 Il film. Recensione di Francesco Cinanni Barry Lyndon è un film del 1975, diretto da Stanley Kubrick - il regista di 2001 Odissea nello spazio e Arancia meccanica - e tratto dal romanzo di William M. Thackeray. Ambientato nell’Europa del XVIII secolo (Irlanda, Inghilterra e Germania durante la Guerra dei Sette Anni), il film narra di Redmond Barry, persona priva di qualità che tuttavia, dopo varie avventure (si arruola e diserta prima dall’esercito inglese e poi da quello prussiano, diventa giocatore d’azzardo e perfino spia…) riesce ad elevarsi dalla sua iniziale, mediocre condizione sociale sposando una nobildonna ed assumendone il cognome, assicurandosi così il lusso e i privilegi della vita frivola e sfarzosa della nobiltà. Tutto viene però rovinato dall’insanabile ed asperrimo contrasto col figlio della moglie, il quale vede nel patrigno solo un cinico arrampicatore sociale; una brutta ferita nel corso di un duello alla pistola tra i due porrà fine alle fortune di Barry il quale, dopo l’amputazione di una gamba e la perdita di tutti i suoi averi, tornerà dalla madre alla sua grama, precedente esistenza. In questo film Kubrick non tratta nessuno dei temi che caratterizzano tutte le altre sue opere, come la guerra, la violenza o lo sviluppo della tecnologia , ma si limita a mostrare le vicende di un uomo ambizioso tradito dalla propria arroganza, privilegiandone l’aspetto visivo tramite veri e propri ‘quadri’ che si ispirano ai paesaggisti inglesi del XVIII secolo (Turner, Constable, ecc.). Kubrick si serve di una tecnica d’illuminazione naturalistica, girando con obiettivi speciali alla luce del giorno o a lume di candela ARS Anno XI n. 1 - dicembre 2013 per gli interni e le riprese notturne. L’effetto ottenuto è quasi quello di una galleria d’arte nella quale i soggetti delle opere esposte sono in movimento e il visitatore/spettatore, immobile, contempla. Importantissima è la colonna sonora (vincitrice dell’Oscar, come anche la fotografia, la scenografia ed i costumi): come già per 2001 Odissea nello spazio Kubrick preferì utilizzare brani di musica classica, unitamente a traditionals dell’epoca. Era giunto a questa decisione perché spesso non era rimasto soddisfatto delle musiche composte appositamente per i suoi film precedenti; inoltre, “Perché usare una colonna sonora discreta quando c'è dell'ottima musica disponibile dal nostro passato più recente?”. (Kubrick in una famosa intervista). E così nacque una colonna sonora che annoverava tra i suoi autori grandissimi musicisti quali Bach, Mozart, Händel ed altri. Il compositore americano Leonard Rosenman scelse insiene a Kubrick i brani da utilizzare, rielaborandone alcuni: per esempio, arrangiò per orchestra la Sarabanda tratta dalla Suite n. 4 in re min. per clavicembalo di Händel, brano che accompagna alcune delle scene più importanti, tra le quali quelle dei duelli (il primo, tra Barry ed un ufficiale inglese che gli contendeva l’amore della bella cugina Nora e quello finale, dal tragico esito, con il figliastro), quella della morte del figlioletto di Barry, Brian, nonché i titoli di testa e di coda. I “traditionals” Women of Ireland, Piper’s Maggot, The Sea-Maiden, eseguiti da gruppi folk come The Chieftains, accompagnano scene di esterni, come la campagna irlandese. Altro brano più volte ricorrente nel film è l’Andante con moto dal Trio n. 2 op. 100 di Franz Schubert, utilizzato fra l’altro per presentare la delicata Lady Lyndon. Nelle scene di guerra si ascoltano marce come British Grenadiers e Lilliburlero, eseguite da cornamuse e tamburi, mentre un’altra marcia, scritta da Federico il Grande, segue il viaggio di Barry verso la Prussia. La minuziosa rappresentazione della sontuosa vita in casa Lyndon e negli altri ambienti, nobiliari o meno (bische, ecc.) viene descritta con il commento di musiche quali la Marcia dall’Idomeneo Re di Creta di Mozart, la Cavatina dal Barbiere di Siviglia di Paisiello, il Concerto per violoncello (trascrizione della Sonata RV 40) di Vivaldi e la Danza Tedesca n. 1 di Schubert. Una importantissima scena si apre in uno sfarzoso salone di casa Lyndon: un pubblico di persone imparruccate ed incipriate, uomini e donne secondo l’uso del tempo, assiste ad un concerto eseguito da Lady Lyndon al clavicembalo con l’istitutore di casa Lyndon al flauto ed un gruppo di archi (costituenti il basso continuo?); suonano un brano meraviglioso, l’Adagio dal Concerto BWV 1060 di Bach, ma la delicata atmosfera di questa magica scena viene sconvolta dalla entrata nel salone di Brian, il figlioletto di Barry, che viene indotto dal fratellastro Lord Bullingdon a rumoreggiare giocosamente. Il concerto viene interrotto, e Lord Bullingdon ne approfitta per rinfacciare al patrigno, per l’ennesima volta ed in pubblico, tutte le malefatte da lui compiute nei confronti propri e della madre. Lady Lyndon mortificata abbandona la sala, e l’unica reazione che Barry sa adottare è quella di picchiare violentemente il figliastro e le persone intervenute per calmarlo. Evidente è l’intento ironico che sottolinea il contrasto tra quella musica delicata e soave e la reazione violenta e volgare di Barry il quale, col suo comportamento, riesce a sconcertare gli amici di Lady Lyndon; da quel momento la bella società gli volta le spalle: entrato da calcolatore in un mondo che non gli appartiene, Barry ne viene allontanato sdegnosamente. L’intera colonna sonora del film accompagna l’arrampicata sociale ed il successivo crollo di Barry Lyndon con musiche usate con tono di volta in volta solenne, malinconico, satirico o addirittura beffardo: Barry Lyndon, opera di struggente bellezza, è uno dei film più freddi e crudeli di Stanley Kubrick per come descrive le vicende di un uomo sopraffatto dal destino e insignificante per la Storia. La morte di Mandela Dai Simple Minds agli U2, così Mandela ha ispirato la musica. La battaglia contro l'apartheid ha coinvolto decine di artisti ed è proseguita anche dopo la liberazione del leader dell'Anc. Da Peter Gabriel a Stevie Wonder, da Sun City a Wembley. Trent'anni di canzoni e concerti dedicati a Madiba di Pietro Pruneddu "Scarpe troppo piccole per coprirgli i piedi, il suo corpo abusato ma la sua mente è ancora libera. Sei così cieco che non riesci a vedere?". Nel marzo del 1984 i negozi di dischi inglesi furono invasi da un singolo che ebbe immediato successo. In copertina la foto di un uomo di colore, 11 in giacca e cravatta, immortalato in una sorta di sorriso. E un nome, fino a quel momento mai sentito dai ragazzini anglosassoni. Con una sola canzone gli Specials, gruppo ska proveniente da Coventry, fecero conoscere al mondo Nelson Mandela. Madiba era in carcere già da 21 anni, ma servì la musica per accendere i riflettori dell'opinione pubblica globale sul Sudafrica. Qualche anno prima l'aveva già fatto Peter Gabriel con Biko. "Biko" fu la miccia, "Free Nelson Mandela" il detonatore. Il rock aveva trovato la sua nuova battaglia. Dopo la guerra in Vietnam, cantata e boicottata nel decennio precedente, il fulcro della protesta diventò il Sudafrica e quel leader rinchiuso a Robben Island. Nel 1985 Little Steven Van Zandt, lo storico chitarrista della E Street Band di Bruce Springsteen, mise in piedi un progetto chiamato "Artists United Against Apartheid". Radunò un cast di artisti stellare (tra gli alti Miles Davis, Bob Dylan, Ringo Starr, Lou Reed, U2, Keith Richards, Joey Ramone) e realizzò un disco di sole canzoni anti apartheid. Ormai, a metà anni '80, tutti conoscono Mandela. Stevie Wonder gli dedicò la sua ballata "I Just Called To Say I Love You", e per questo gesto i suoi dischi vennero proibiti e cancellati dai palinsesti di radio e tv sudafricane. Paul Simon, affascinato della musica africana, nel 1986 andò in Sudafrica a registrare "Graceland". l'album della svolta nella sua carriera solista. Circondato da musicisti locali, tirò fuori dal cilindro una delle perle miliari della world music. Nello stesso periodo, sull'onda del movimento anti-apartheid, Bono Vox scrisse "Silver and Gold" inauguran do un fortissimo legame personale con Madiba (proprio in questi giorni è uscito il singolo degli U2 “Ordinary Love”, inserito nella colonna sonora del film "Mandela: long walk to freedom", dedicato alla vita del leader e appena arrivato nelle sale americane). Si arrivò al paradosso di "I want to break free" dei Queen, che dopo aver raggiunto la vetta delle classifiche ufficiali sudafricane venne adottata come inno dall'Anc, il partito di Mandela. Il regime sudafricano, intanto, mostrava le prime crepe. Il presidente De Klerk lasciò intendere che la liberazione di Mandela era vicina. La mobilitazione internazionale ormai era impossibile da arginare. Nel giugno del 1988 lo stadio di Wembley ospitò il "Mandela Day". Una parata di stelle riunite in onore di Madiba. Jim Kerr dei Simple Minds presentò una canzone scritta apposta per l'evento. Carlos Santana e Wayne Shorter suonarono la strumentale "Mandela". E la giovane cantautrice Tracy Chapman cantò imperativa "Freedom Now". ARS Anno XI n. 1 - dicembre 2013 Corriere della sera. Aprile 11 Se si suona da piccoli, da grandi farà bene al cervello Uno studio americano dimostra che le lezioni prese da bambini aiutano ad affrontare l'invecchiamento Le tante lezioni di musica prese per imparare a suonare il pianoforte o la chitarra, a volte imposte dai genitori durante l'infanzia, in realtà producono i loro benefici a distanza di anni. Non nel senso che diventano tutti dei musicisti da orchestra, ma che il cervello si mantiene più sveglia e attiva con l'invecchiamento. LO STUDIO. Sono i risultati di uno studio dell'American Psychological Association pubblicato sulla rivista Neuropsychology. I ricercatori hanno studiato 70 adulti sani, tra i 60 e 83 anni, dividendoli in gruppi a seconda del livello di esperienza musicale. Il risultato è stato che i musicisti hanno eseguito meglio i vari test cognitivi rispetto a quelli che non hanno mai imparato a suonare uno strumento o a leggere la musica. «L'attività musicale durante la vita funziona da esercizio cognitivo - spiega Brenda Hanna-Pladdy, coordinatrice dello studio - mantenendo il cervello in forma e in grado di affrontare le sfide dell'invecchiamento. Poiché lo studio di uno strumento richiede anni di pratica e apprendimento, può creare delle connessioni alternative nel cervello che compensano il declino cognitivo della vecchiaia». AMATORI. Tutti i musicisti studiati erano amatori, che avevano iniziato a suonare uno strumento all'età di 10 anni e hanno continuato per almeno 10 anni. Più della metà suonava il pianoforte mentre un quarto strumenti a fiato, come flauto o clarinetto, pochi percussioni e ottoni. Quelli che avevano studiato più a lungo hanno ottenuto i migliori risultati ai test cognitivi, seguiti dai musicisti di più basso livello e da chi non ha mai studiato musica, rivelando un trend proporzionale agli anni di pratica musicale. In particolare i musicisti di alto livello hanno ottenuto punteggi molto più alti dei non mucisti per la memoria videospaziale, i nomi degli oggetti, la flessibilità cognitiva e la capacità di adattarsi a nuove informazioni. Non sembra invece che faccia differenza il continuare a suonare lo strumento o meno per tutta la vita. «Il che suggerisce - conclude - che la durata degli studi musicali è più importante che il continuare a suonare a un livello avanzato». (Fonte: Ansa). Favorire la formazione musicale a tutte le età per contrastare il declino cognitivo. La musica fa bene al cervello più di altre attività Sede di Settecamini. Sull’onda del progetto “Nonni e nipoti in crescendo musicale” molti diversamente giovani hanno continuato a suonare con risultati sorprendenti. Imparare la musica o una formazione musicale può avere effetti benefici sul cervello anche nel lungo periodo e ridurre gli effetti del declino cognitivo, contrastando anche un possibile insorgere di demenza o Alzheimer. 12 Sarebbe un bene, fin da piccoli, poter seguire delle lezioni di formazione musicale. Se poi si riesce anche a imparare a suonare uno strumento – non necessariamente a livello professionale, ma anche solo amatoriale – pare si possa godere non solo del piacere di fare e ascoltare musica, ma anche di contrastare in futuro un possibile declino cognitivo. Questo quanto suggerisce un recente studio a cura dei ricercatori della Facoltà di Medicina, Dipartimento di Neurologia, della Emory University (Usa) coordinati dalla dottoressa Brenda Hanna-Pladdy. Basandosi sui risultati di un precedente studio del 2011, pubblicato su Neuropsychology, che suggeriva come i musicisti che avevano alla spalle una formazione musicale di almeno 10 anni rimanessero cognitivamente forti anche in età avanzata, Hanna-Pladdy e colleghi della EU hanno condotto un nuovo studio che conferma come la musica abbia un effetto benefico sul cervello. ARS Anno XI n. 1 - dicembre 2013 Saggio di Natale Lunedì 16 ore 20.00 Venturelli Flavia - Traini Chiara Catapano Maria Vittoria Vizzaccaro Giacarlo - Amadio Giovanni Angheloni Laura - De Luca Carlo Cecchini Denise - Fabiani Angelo Federici Emiliano - Sansonne Alessandro Proietti Federica - Casoli Giulia Romagnoli Elena - Ielapi Laura Giustozzi Ilaria - Segato Francesco Ursini Martina - Troiani Emanuele Giuliani Alessandro - Piccolo Gaia Ursini Lavinia - Ioannilli Nicolò Dell'Aquila Andrea - Celli Sofia Casoli Giulia - Atzei Elena Figliolini Carola - De Biase Celeste Proietti Carlo - Aiello Simone Valletta Alessandra – Lab. COMBO Martedì 17 ore 20.00 Delogu Riccardo, Vereni Amanda Gervasoni Ettore, Regi Marco Agnoli Agnese , Santoro Davide Bartolucci Chiara, Censori Davide Gobbi Federica, Petrucci Claudia Bani Flaminia, Grassa Maya, Rossi Claudia, Putzulu Marco Pascali Benedetta, Supino Flavia De Fortuna Jacopo, Fiorenza Federico Salerno Stefano, De Salvo Debora Zonfrilli, Marrama Diego Viola Loconte, Federico Loconte Anna maria Carro, Stefania Loiacono Andrea De Pasca, Luisa Molinaro Chiara Montuori, Eleonora Amantini Antonella Baffoni, Antonio Sanna PROPEDEUTICA Mercoledì 18 ore 20.00 «Lo studio conferma che l’attività musicale preserva la cognizione nell’età avanzata, confrontando la variabilità nei risultati cognitivi degli anziani attivi in attività ricreative musicali strumentali e di altro tipo – spiega Hanna-Pladdy nel comunicato Emory – Una serie di benefici cognitivi, compresa la memoria, sono stati osservati nei musicisti di età compresa tra i 60 e gli 80 anni, quando avessero suonato per almeno 10 anni in tutta la loro vita, a conferma che il mantenimento dei vantaggi non fa affidamento sull’attività continuata. […] iniziare anche in altra età ha i suoi vantaggi, e che non è mai troppo tardi per essere musicalmente attivi. […]Non è necessario che si faccia musica per 10 anni di seguito, ma anche a tempi alterni o nel corso della vita. I benefici, un po’ come l’andare in bicicletta, non si scordano o si perdono. Se poi si fa o si continua a fare musica dopo i 60 anni si continua a godere degli effetti benefici e a contrastare il declino cognitivo. Bacchiocchi Jonhatan, Perin Giacomo Chilelli Beatrice, Lucidi Ludovica Tesoro Valerio, Mazzoni Andrea Dionisi Davide, Rosati Veronica Iannucci Francesca, Fatiga Mara Rosati Veronica, Piergentili Leonardo Molinari Giulia, Alimandi Giulia Ettore Giulio, Leoni Monica Molinari Luca, Gentile Margherita Ferri Nicoletta, Vecchio mario Nardini Vincenzo, Chiappara Stefania Sinapi Elena, Vereni Amanda Magri Lorenzo, Filiè Giulio Scaletta Leonardo, Scaletta Sebastiano Sara Agrippino, Martina Iacoucci Eleonora Amantini, Alessia Parisi Chiara Dì Salvatore, Sofia Alette Andrea Gioielli, Aurora Leonardo Cardinali Massimiliano, Giuliani Alessandro, Piccolo Gaia Ursini Lavinia, Ioannilli Nicolò Dell'Aquila Andrea, LAB. POP/ROCK Venerdì 20 ore 20.00 Pacitto Claudia, Colaceci Giorgia Quinde Ivanna, Papi Sofia Anello Gianluca, Sadolfo Emanuela Santilli Martina, Durante Luca Marchetti Lavinia, Lauri Lucrezia Di Pasquale Rachele, Maderazo Kristine Brugnoletti Arianna, Ascensi Beatrice Musto Sara, Laccisaglia Letizia Di Monaco Francesco, Fraioli Luca Marcello Antonio, Polito Alessia Carchedi Elvissa, Vitale Ilaria Pio Roberto, Cortini Matteo Luvarà Alessio, Santarelli Chiara Dario Gabrieli, Martina Iacoucci Davide Amantini, Daniele Parisi Giulia Amici, Giacomo Alette Mattia Krilic, Greta Della Puca Angelica Della Puca Rosifel Dì Girolamo Sabato 21 ore 11.00 Pipponzi Marisa, Ciliberti Vittoria Putzulu Ilaria, Novak Beatrice Spadafora Francesca, D'Erme Marzio Marziali Francesca R., Della Valle Filippo Federico Di Carlo, Romolo Santolamazza Alessio Vidiri, Emanuele Vidiri Elisabetta Dari, Davide Puccello Paolo Vichi, Sabrina Picconi Domenico Romeo, Cristina Macina Nicolo’ Tanco, Gabriele Valentini Giulia Fortuna, Giorgia Fortuna Asia Quinti, Simone Sanna Federico Sanna, Giada Paparo Sara Antonelli, Beatrice Secreti Dario Gabrieli, Daniele Parisi Asia Quinti Auguriamo buon Natale e un felicissimo anno nuovo a tutti Giovedì 19 ore 20.00 loor Jennifer, Nicotera Corinna Arcello Letizia, Martino Angela Vanni Gianmichele, Ricci Priscilla Ricci Clarissa, Di Bari Allegra Alimandi Marco, Biga Mattia Bulgarelli Simone, Vecchio Simone Blasi Iskra, Molinari Luca Tomlianovic Gianna, Toscano Giorgia Ciliberti Francesca, Capodacqua Eugenio Minichetti Gianluca, ARS Bollettino di informazioni ai Soci. In stampa il 9 dicembre 2013 Tiratura 300 copie. Il foglio è aperto alla collaborazione di tutti. Redazione a cura di Luigi Matteo. Questo notiziario è consultabile e scaricabile in internet sul sito www.antonrubinstein.net Basta cliccare sull’icona ARS