Workshop 5: Consumo di suolo agricolo e sottosuolo nella pianura

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Workshop 5: Consumo di suolo agricolo e sottosuolo nella pianura padana tra
logistica, stoccaggi e infrastrutture
Domenica 2 dicembre, ore 9.30 – Cox 18, via Conchetta 18 – tram 9, filovia 90/91
Nota introduttiva
La nostra opposizione all’attuale processo di “Consumo di suolo” deve accompagnarsi a un approfondito
riconoscimento delle funzioni che il territorio obiettivamente deve svolgere. Il suolo ha infatti diverse
funzioni:
A) Costituisce la piattaforma per della vita degli esseri umani: in questa funzione dovrebbe
essere oggetto di una urbanistica partecipata;
B) Garantisce il fondamento delle comunicazioni: in questo senso è oggetto di una logistica
razionale;
C) Garantisce la produzione delle materie prime, in particolare alimentari: in questo senso è
oggetto delle scienze agricole ed estrattive, ma anche delle forme di gestione alternativa
elaborate nel quadro di esperienze quali quelle dei Gruppi di acquisto solidale, dell’orticoltura
alternativa ecc.
D) Deve permettere la garanzia della sicurezza ambientale, della salute umana e la ricostruzione
dell’integrità della natura (aria, acqua, suolo, sottosuolo, biosfera ecc.): in questo senso è oggetto
delle scienze della terra e dell’ecologia come scienza ambientale.
L’equilibrio tra queste funzioni è oggetto della politica. Resta da decidere se questa deve essere orientata dal
profitto come avviene attualmente o da una razionalità fondata sui bisogni sociali.
Il Workshop, che si svolgerà nel quadro delle giornate del Forum Dalla parte della Terra del 1-2 dicembre, è
previsto per discutere questo ordine di problemi, raccogliere gli opportuni elementi di informazione,
confrontare le esperienze di studio e di lotta in atto. Sostanzialmente si propone compiti di
documentazione: raccogliere, organizzare, comunicare materiali utili e favorire scambio di opinioni e
discussione;
informazione: raccogliere informazioni sui principali problemi ambientali della regione e sulle
vertenze in corso;
intervento: favorendo il contatto operativo tra i comitati che se ne occupano.
A livello di prima osservazione ci sembra che i principali temi debbano essere:
1
Campagna sull’acqua: in riferimento ai temi della attuazione del referendum: il tema principale
è quello del contrasto contro la Multiutility del Nord.
2
Sistema autostradale: Tem, Brebemi, Pedemontana, quarta corsia A1 Lodi-Barriera di Milano,
comprese le realizzazioni dei grandi complessi intermodali di Melzo-Vignate, in relazione con i
comitati sorti su questi problemi.
3
Difesa dei Parchi: Parco agricolo sud, Parco delle Groane, ecc.
4
Attenzione al sottosuolo: in particolare al problema degli stoccaggi di metano in aree lombarde
densamente abitate;
5
E alle discariche, cave ecc. come la Cava Bossi di Bollate.
Per collegamenti e info su questo Workshop: [email protected], [email protected],
Sui temi proposti ci proponiamo di fornire alcune prime considerazioni.
1- Campagna sull’acqua: Il problema più attuale è quello del contrasto alla costituzione della Multiutility
del Nord, una mega-azienda pubblico/privata (ma più privata) per gestire l’energia e i servizi essenziali dei
Comuni del Nord. Il progetto prevede la fusione di A2A (Milano e Brescia), IREN (Genova, Torino,
Piacenza, Reggio Emilia), HERA (Bologna), con l’inserimento anche di soggetti finanziari, da quotare in
borsa e far partecipare a gare per la gestione dei servizi in giro per il mondo. In molti casi queste aziende
comprendono anche la gestione dell’acqua. Per il momento il progetto sembra accantonato per l'opposizione
di vari consigli comunali in Liguria, per le perplessità di Brescia, Reggio Emilia e Piacenza e l'opposizione
di Parma, e in considerazione del forte indebitamento di A2A e di IREN e della difficoltà di reperire capitali
finanziari necessari. Problema specifico per la provincia di Milano è la costituzione della città metropolitana
e la relativa ristrutturazione delle ATO:
2- Sistema autostradale: Il nuovo anello autostradale periferico milanese era stato concepito quasi venti anni
fa nell’euforia della globalizzazione per collegare i due corridoi europei: il corridoio 5 Lisbona-Kiev (ora già
cancellato per il tratto portoghese); e il corridoio 1, Gioia Tauro-Rotterdam. Anche se il previsto aumento
delle necessità di logistica è smentito dai fatti, il progetto ha ormai messo in moto grandi interessi (anche
speculativi e criminali) difficilmente arrestabile. I segmenti autostradali che lo compongono sono comunque
poco utilizzabili per il traffico locale, specie quello pendolare verso il capoluogo, sia per gli ingenti costi di
pedaggio, sia per la prevalenza del trasporto internazionale su autotreni. Questa destinazione comporta anche
l’ampliamento del polo logistico intermodale DHL della Sogemar che già oggi dispone nel comune di Melzo
di una vasta area con 8 binari, che permettono 16 corse al giorno a treni di 600 metri, che si estenderà su altri
100 mila mq di terreni agricoli a Vignate, creando inoltre un’enorme area di deposito container. Si presume
che l’impianto ultimato movimenterà due milioni e mezzo di tonnellate di materiale.
Ne deriveranno, oltre la rovina di uno dei residui paesaggi lombardi, l’ulteriore incremento del traffico su
gomma, lo stravolgimento della vocazione di alta specializzazione agro-alimentare della regione, la
sottrazione agli usi agricoli dell’area interna consegnata alla speculazione edilizia, la sottrazione di fondi che
andrebbero invece destinati alla riqualificazione della viabilità locale e all’ampliamento della rete ferroviaria
regionale e metropolitana.
Più in dettaglio i percorsi interessati sono:
Tem (Tangenziale esterna milanese), in verità Teem (Tangenziale est esterna milanese): 34 km di autostrade,
20 km di tangenziali e 70 km di viabilità locale tra Varese-Como-Bergamo con 1,7 mld di investimenti
previsti.
Il gruppo di ragazzi di Gorgonzola che aveva avviato un presidio sul tracciato TEM e organizzato molte
iniziative locali, sul cui esempio erano sorti o si erano rianimati comitati in molti paesi, si è sciolto per non
sottostare al ricatto economico nei confronti del contadino che ospitava il presidio. Resta in attività il
Coordinamento No Tem che raccoglie una ventina di comitati di zona e si riunisce pressoché
settimanalmente animando molte iniziative.
Pedemontana: 87 km di autostrade, 20 km di tangenziali e 70 km di viabilità locale tra Varese-ComoBergamo con 50 mld di investimenti. Comitati contro questa strada esistono da quasi venti anni, e, dopo una
parentesi, hanno ripreso attività con recenti importanti manifestazioni (Desio) animate dal CS Boccaccio di
Monza e dal SOS Fornace di Rho. Questa strada, parzialmente interrata o in trincea interromperebbe il
regolare flusso della linea dei fontanili milanesi.
Brebemi: 62 km tra Milano e Brescia e 35 km di strade di viabilità ordinaria adiacenti, con un investimento
di 1,6 mld circa. Quattro corsie per senso di marcia con interconnessione con Tem e A4, tre svincoli a
rotatoria (Tangenziale Ovest di Chiari) e sei caselli: Insiste sul parco della Gera D’Adda. In verità dovrebbe
chiamarsi Brebeme, perché termina a Melzo. La magistratura ha appurato che sotto il cantiere ora in
funzione sarebbero stati collocati rifiuti illeciti pericolosi, usati per fare il sottofondo della strada invece di
essere trattati nel centro di raccolta di Calcinate.
Toem (Tangenziale orientale esterna milanese) con collegamento Fiera Rho-Pero 33,0 km.
Quarta corsia dell’Autostrada del Sole 16 chilometri e mezzo di asfalto fra il casello di Lodi e la barriera
di Milano Sud con un investimento di 140 milioni di euro, per la connessione con la Tem. L’ampliamento
dell’A1 potrebbe subire un’accelerazione nei prossimi mesi. Tutto dipende anche dalla vendita di Milano
Serravalle-Milano Tangenziali S.p.A. (Milano Serravalle) che è una delle privatizzazioni più importanti
d'Italia degli ultimi 10 anni.
La pianificazione prevede inoltre: l’interramento del tratto della Cassanese nel territorio di Pioltello; la
costruzione del nuovo svincolo per la tangenziale Est all’altezza di Limbiate; il completamento della viabilità
nel territorio di Segrate fino all’innesto con la Cassanese a Pioltello; la sistemazione della strada provinciale
Pobbiano-Cavenago Brianza; l’aggancio della nuova Cassanese con la futura Tem, l’interramento della
Paullese per 1,1 km e altre strade anche all'interno del Parco Agricolo Sud, un’ un'autostrada CremonaMantova inutile e distruttiva per l'ambiente.
Le metropolitane: la promessa era quella di collegare Lorenteggio a Linate attraverso 21 fermate della M4
dislocate lungo un percorso di 14,5 chilometri ma solo due fermate saranno pronte il giorno prima
dell’inaugurazione ufficiale di Expo 2015. Nel frattempo, dopo il salasso degli aumenti del 20% sulle tariffe
dei treni di questi ultimi mesi, nelle varie manovre finanziarie ci sono stati tagli al trasporto pubblico locale
che avranno effetti devastanti. Per i pendolari lombardi ci saranno 266 milioni di euro in meno, che significa
un insostenibile aumento del costo dei biglietti di circa il 60%, oppure il taglio del 50% delle corse attuali,
cioè circoleranno solo la metà dei treni delle linee suburbane.
3 Difesa dei Parchi: Sui 3700 ettari del Parco sud, coltivati da 130 aziende (da 1400 che erano), incombono
nuove autostrade per 372 Km, l’ampliamento dei poli logistici di intercambio, un parco voltaico di 70mila
mq e il già avviato Cerba, malgrado l’impegno del Comitato difesa del Parco. Sul Parco delle Groane, oltre a
ex Alfa Romeo, Nuova Fiera, inceneritore di Figino, insisteranno le costruzioni previste per Expo 2015. Il
nuovo PGT di Peschiera Borromeo prevede di cementificare circa 130.000 metri quadrati di terreno naturale,
agricolo, boschivo e semi-naturale e di costruire su un'area all'interno del Parco Agricolo Sud (appartenente
ai Cabassi) una nuova piazza, il nuovo comune, una scuola e altri uffici per servizi. L’asfalto della Tem
divorerà i campi dove si coltiva il frumento biologico destinato alla produzione di pane per una rete di oltre
600 famiglie aderenti ai Gruppi di Acquisto Solidale di Brianza e Martesana.
La Cascina Zerbone e il vicino Mulino della Spazzòla, quarantatre ettari di terreno agricolo con 100 mucche
che producono ancora latte per Milano, costruiti nel XIV e XIII secolo, saranno sacrificati per fare spazio a
un quartiere per 6.300 abitanti.
4 Attenzione al sottosuolo: Stoccaggi di metano sono previsti nei giacimenti petroliferi esauriti presenti in
tutta la valle padana. Alcuni impianti sono avviati (Brugherio, Settala, Sergnano, ecc.), altri progettati
(Bordolano, Romanengo, Cornegliano Laudese, Sergnano). Verranno pompati milioni di m3 di metano ad
alta pressione ogni estate e saranno prelevati di nuovo ogni inverno. Questi impianti preoccupano molto le
popolazioni, specie dopo il terremoto, perché molti ricordano i bradisismi provocati al tempo dell’estrazione
del metano.
Le aree dell'hinterland ad Est di Milano sono a rischio trivellazioni petrolifere. La Mac Oil spa sta ricercando
idrocarburi in una vasta area, comprendente 37 comuni in 5 diverse province. La richiesta di prospezione è
stata prima accolta dal ministero dello Sviluppo economico, poi bloccata da un ricorso al Tar del Lazio,
finché la Regione Lombardia ha firmato l’intesa nel settembre di quest’anno. Nell’area sono compresi
“Parco Alto Martesana”, il Parco del Rio Vallone, una parte del Parco del Molgora e i Parchi regionali Adda
Sud e Nord, aree di importante valenza paesaggistica e naturalistica, con presenza di risorse idriche. Per il
campo di Malossa, tra Cassano d’Adda e Treviglio, spunta addirittura un progetto pilota per lo stoccaggio
sotterraneo di Co2.
5. E alle discariche: Oltre alla Cava Bossi di Bollate sono da segnalare la cava-discarica di amianto, a
Cappella Cantone nel Cremonese (oggetto di una lunga lotta del comitato locale), un inceneritore a Desio,
un impianto di trattamento rifiuti a Calcinate, in località Biancinella. Inoltre, la Società Holcim ha presentato
la proposta di un nuovo luogo estrattivo, situato sulle pendici del Monte Cornizzolo nel territorio del
Comune di Civate. A questo vanno aggiunte le cave di prelievo e di smaltimento dei cantieri stradali
preventivati.
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