3 I materiali ceramici
3.1 Le ceramiche
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Prodotti ceramici
I prodotti ceramici sono quelli ottenuti da impasti di argille,
acqua ed eventuali additivi, essiccati e cotti a temperature adeguate, in modo che non possano più riprendere la loro plasticità.
I prodotti ceramici possono assumere aspetto e caratteristiche
diversi a seconda della qualità delle argille, della presenza di
additivi nell’impasto, della temperatura e della modalità di
cottura e degli eventuali trattamenti superficiali.
I prodotti ceramici possono essere a pasta porosa e a pasta
compatta.
I prodotti ceramici a pasta porosa sono quelli che acquisiscono una porosità più o meno accentuata a seconda del tipo
di cottura. Essi sono:
■ laterizi
■ cotto
■ maioliche
■ terraglie
■ cottoforte
■ monoporosa.
I prodotti ceramici a pasta compatta presentano invece bassissima porosità e buone doti di impermeabilità per effetto
della saldatura delle particelle, ottenuta elevando la temperatura di cottura al punto di greificazione. Essi sono:
■ grès rosso
■ clinker
■ grès porcellanato
■ porcellane
■ monocottura.
La maggior parte dei prodotti ceramici è destinata all’edilizia
per realizzare murature, solai, manti di copertura, pavimenti,
rivestimenti ecc. [fig. 1].
un po’ di storia
La scoperta della terracotta è contemporanea alla scoperta del
fuoco, perché le pareti dei fossi scavati nel terreno argilloso, una
volta spento il fuoco, risultavano dure e impermeabili.
Molto antico è anche l’uso dei mattoni di argilla essiccati al sole.
Nell’antico Egitto (intorno al 3000 a.C.) questi mattoni erano di
uso molto comune in una variante di colore grigiastro perché ottenuti impiegando il limo del Nilo, nel quale l’argilla è frammista
ad elevate percentuali di sabbia. Quando la quantità di sabbia
era eccessiva, l’impasto tendeva a disgregarsi e veniva “rinforzato” con paglia. Con mattoni di questo tipo furono costruite
particolari tombe, dette mastabe, che precorsero le piramidi.
L’uso del mattone cotto era invece piuttosto raro in epoca preromana e la sua enorme diffusione avvenne proprio con l’architettura romana.
architettura sostenibile
Le molte variabili che caratterizzano ogni singolo prodotto ceramico (qualità delle argille, quantità degli additivi, temperatura di
cottura e trattamenti superficiali) si traducono in un diverso grado
di rispondenza alle esigenze dell’architettura sostenibile.
In linea di massima, un prodotto ceramico è tanto più idoneo
quanto minore è il consumo energetico che accompagna il suo
ciclo di vita: dunque i laterizi che vengono cotti a temperatura relativamente bassa (quando non addirittura cotti al sole, come si
usava fare un tempo in determinate aree geografiche) sono altamente apprezzabili e il loro grado di idoneità è ancora maggiore quando la loro configurazione favorisce l’efficienza termica
della costruzione (blocchi e mattoni forati con massa alveolata).
I prodotti a pasta compatta e, soprattutto, la ceramica smaltata,
sebbene comportino consumi energetici maggiori e siano poco
interessanti ai fini del contenimento termico della costruzione,
hanno caratteristiche di igienicità e impermeabilità che li rendono
preziosi, ed economicamente competitivi, come materiali per pavimentazioni e rivestimenti.
Argilla
roccia sedimentaria a grana
finissima, formata da minerali diversi, provenienti dall’alterazione di rocce magmatiche, e impurità di vario
genere che le conferiscono
proprietà caratteristiche. È la
materia prima fondamentale
di tutti i materiali ceramici.
Greificazione
Fig. 1 Alcuni tra i numerosi tipi di prodotti ceramici di comunissimo impiego in edilizia.
fenomeno di saldatura dei
granuli, che precede la fusione nel processo di cottura
dei prodotti ceramici e che
determina un aumento della
resistenza meccanica e dell’impermeabilità.
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