Il sistema di eliminazione delle scorie dal cervello

Il sistema di eliminazione
delle scorie dal cervello
Fino a non molto tempo fa si riteneva che le cellule cerebrali
demolissero internamente le scorie prodotte nei loro processi
metabolici, diversamente da quanto succede alle altre cellule
che utilizzano il sistema linfatico per far giungere le loro
scorie al fegato o ai reni per l’eliminazione. Oggi, invece,
sappiamo che il cervello rimuove buona parte dei suoi rifiuti
proteici potenzialmente tossici e detriti biologici
spazzandoli via per essere poi degradati da fegato e reni.
Nel processo di smaltimento delle scorie dal cervello, un
ruolo chiave ce l’hanno il fluido cerebro-spinale e gli spazi
interstiziali dei canali dove scorrono le vene. E’ infatti il
fluido cerebro-spinale che raccoglie le scorie dal tessuto
cerebrale attraverso le cellule gliali, le terminazioni
neuronali con funzioni di nutrimento e di sostegno, per poi
accompagnarle, attraverso il canale in cui scorrono le vene,
nel sistema linfatico e, infine, nel flusso sanguigno, dove si
mescolano con la scorie degli altri tessuti, per sfociare
quindi nei reni o nel fegato.
Gli studi hanno messo in evidenza che il sistema di espansione
e contrazione dello spazio interstiziale, necessario per far
scorrere il liquido cerebro-spinale, è molto più attivo
durante il sonno; il sonno è, pertanto, funzionale
all’eliminazione delle scorie dal cervello e, quindi, la
deprivazione del sonno o la scarsa qualità dello stesso posso
provocare un malfunzionamento del sistema con un conseguente
accumulo di detriti, alla base dello sviluppo di malattie
neuro-degenerative, come l’Alzheimer o il Parkinson.
La scoperta di questo sistema di eliminazione delle scorie da
parte del cervello potrebbe aprire nuovi orizzonti nella
ricerca farmacologica di sostanze in grado di stimolare il
flusso glinfatico (cellule gliali- liquido cerebrospinalesistema linfatico).
Cinzia Malaguti
Fonte:
M. Nedergaard (ricercatrice Medical Center dell’Università di
Rochester) e S. A. Goldman (professore di neuroscienze
all’Università di Rochester), Grandi pulizie tra i neuroni, su
Le Scienze, Editoriale L’Espresso, maggio 2016