Modulo 8 – Gestione della scuola e TIC

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Piano Nazionale di Formazione Degli Insegnanti sulle Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione
Percorso Formativo B
Modulo 8 – Gestione della scuola e TIC
Dispensa a cura di Romolo Pranzetti
8.1 Gestione della classe e rapporti con l’amministrazione
8.1.1 Gestione della classe e rapporti con l’amministrazione
Percorso B – modulo 8 – unità 1 – nodo 1
Obiettivi: Utilizzare le TIC per la gestione dei registri di classe, la pianificazione del lavoro,
la documentazione delle attività ecc.
8.1.1 Introduzione
La gestione di una scuola è un argomento molto complesso.
Infatti tale gestione deve tener conto di aspetti funzionali, strutturali, amministrativi ed
operativi concorrenti a formare un sistema educativo-formativo organizzato.
Il modo in cui i diversi componenti del sistema si interfacciano tra di loro e comunicano,
definisce la validità dell'organizzazione1 e pone le basi per i suoi risultati.
Dal punto di vista gestionale le tecnologie dell'informazione e della comunicazione
consentono:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
una gestione automatizzata dei registri di classe
la pianificazione e la verifica dei piani di lavoro
la documentazione delle attività
la comunicazione con le famiglie senza vincoli di tempo e spazio
il confronto con altre classi, scuole e comunità
l'integrazione dei contenuti didattici
lo scambio di informazioni con enti ed aziende
l'autoaggiornamento del personale della scuola
la gestione dell'orario scolastico
la gestione di un calendario
la gestione delle risorse: biblioteca, mediateca, laboratori, palestre
la semplificazione delle procedure di segreteria e delle operazioni di certificazione
la produzione di statistiche attuali su dati obiettivi riguardanti gli allievi
un rapporto semplificato con gli organi dello stato predisposti al controllo
In questo modulo illustreremo le potenzialità delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione nella gestione della scuola, cioè osserveremo come l'evoluzione dei sistemi
di comunicazione tradizionali, con l'utilizzo di reti informatiche e telematiche, sia
locali che geografiche, abbia apportato notevoli vantaggi anche al mondo della scuola.
1
Organizzazione
Per ORGANIZZAZIONE si intende un insieme di infrastrutture, regole e risorse necessarie a coordinare il
processo che conduce alla realizzazione degli obiettivi, che nel caso della scuola sono formativi.
L'organizzazione viene attuata tramite l'identificazione di settori, di processi, di responsabilità.
Obiettivi
•
rendere efficace ed efficiente l'ente.
Efficacia: capacità di raggiungere gli obiettivi.
Efficienza: capacità di raggiungere gli obiettivi utilizzando il minimo delle risorse.
Un sistema che utilizzi le tecnologie è un sistema tecnico, ma non è necessariamente vera l'implicazione che un
sistema tecnico è un'organizzazione.
Un sistema tecnico è una combinazione di tecnologie (macchine e metodi) applicate a un processo produttivo.
Naturalmente la tecnologia influisce sull'organizzazione.
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L'obiettivo di questo modulo è quindi:
•
•
comprendere come usare le TIC nella gestione scolastica
utilizzare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per
ƒ semplificare procedure quotidiane
ƒ rendere veloci le comunicazioni
rendere ottimali i servizi che la scuola offre.
Gestione della classe e rapporti con l'amministrazione
Percorso B - modulo 8 - unità 1 – introduzione
Utilizzare le TIC per la gestione dei registri di classe, la pianificazione del lavoro,
la documentazione delle attività ecc.
I componenti fondamentali di un sistema scuola sono:
•
alunni
•
docenti
•
personale amministrativo e collaboratori
•
dirigente scolastico
ed è naturale che fra di essi si debbano instaurare delle comunicazioni, degli scambi di
dati e di informazioni.
Le TIC consentono un monitoraggio in tempi realmente brevi dell'andamento della
classe e dei singoli allievi e mediante sistemi di archiviazione dati centralizzati permettono
di avere sia una visione globale della classe sia informazioni particolareggiate su ogni
allievo.
Mediante un database residente sul server della scuola, in rete locale 2, vengono gestiti:
2
Reti locali nella scuola
Dalla presentazione a TED 2002 di
Osservatorio Tecnologico: servizi on-line per le scuole
Giovanna Sissa - Direttore Osservatorio Tecnologico - MIUR
L’importanza della lan in una scuola
La rete locale d’istituto (Local Area Network - LAN) è, in particolare, uno degli indicatori del livello di progettualità
e di organizzazione della vita interna di una scuola [Sissa, 2000a] che ha deciso di utilizzare le potenzialità offerte
dall’ICT: migliore è il suo utilizzo, maggiori sono le prospettive della scuola stessa di posizionarsi su un livello
tecnologico-organizzativo adeguato alle esigenze della net-economy.
Il processo di progettazione di una rete locale parte dall'analisi dei bisogni dell'utenza, dal suo dimensionamento.
La fase di realizzazione traduce poi in realtà i bisogni, ma questo processo non sarebbe efficace sul piano operativo
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•
registri di classe (assenze, ritardi, permessi)
•
valutazioni degli allievi e scrutini
•
attività didattica
•
attività extra-scolastica
•
corsi di recupero e/o sostegno
Tramite il servizio di diffusione di Internet, il Web, sono gestiti i progetti di classe,
interclasse, interdisciplinari, d'istituto e di altro genere.
Gestione della classe e rapporti con l'amministrazione - Gestione della classe e
TIC
Percorso B - modulo 8 - unità 1 - nodo 1
Utilizzare le TIC per la gestione dei registri di classe, la pianificazione del lavoro,
la documentazione delle attività ecc.
La gestione dei dati di una classe presuppone l'esistenza di:
•
un computer in classe
•
una rete LAN nella scuola di tipo client/server con un archivio centralizzato
•
un programma di gestione degli alunni e della scuola in generale
Tramite il computer connesso alla rete della scuola ogni docente può compiere delle
operazioni, quotidiane o ad intervalli di tempo variabili, per gestire la propria attività e
quella degli studenti. In tal modo ogni docente può mettere in relazione il piano di
lavoro predisposto per la propria disciplina alle attività che la classe svolge.
se non fossero contestualmente state definite anche delle "regole condivise" (o policy) [Cooper, 1999] di accesso
per l'uso della rete stessa oltre ad una strategia di manutenzione e gestione della rete stessa [Morelli, 1999].
Per questo tra i compiti dell'Osservatorio Tecnologico vi è diffondere, al fine di renderle riproducibili, le “Buone
Pratiche” di reti scolastiche. Le esperienze, identificate coerentemente con la missione dell'Osservatorio
Tecnologico mediante un questionario on-line su Internet, sono pubblicate sul sito Web del servizio.
Molti ed interessanti elementi emergono dai risultati dell'indagine condotta nell'a.s.2000-2001 e nell’a.s.
2001-2002. In varie scuole si è capito che installare una rete locale è un processo che deve coinvolgere nella fase
di progettazione tutti gli insegnanti e i diversi organi scolastici. Non è infatti possibile, come è accaduto nella fase
di familiarizzazione “culturale”, che qualcuno incominci a sperimentare da solo, isolato dagli altri. Le soluzioni
organizzative adottate coerenti e “robuste” sono però ancora poco numerose e l’attribuzione di specifiche funzioni
a personale competente è un punto critico.
Anche se le LAN scolastiche collegano ancora pochi ambienti (rare sono le “scuole cablate” in cui uffici, segreterie,
aule e laboratori sono interconnessi in un’unica struttura per dialogare fra di loro e con l’esterno) spiccano
esperienze di rilievo, denotate dalla presenza di reti locali con architetture client/server, capaci di erogare servizi
interni o esterni, con soluzioni tecnologiche interessanti, quali la molteplicità di utilizzo di diversi Sistemi Operativi
e che indicano un buon utilizzo delle dotazioni tecnologiche presenti.
Insomma: inizia ad emergere una competenza specialistica interna alla scuola. Punto di criticità sono le
problematiche di sicurezza di accesso alla rete ed a Internet, di manutenzione ed amministrazione delle risorse ed
in particolare è ancora indefinita la specifica identità professionale di chi è addetto a tali mansioni.
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1
Il docente può:
Operazioni
Oggetti
•
le assenze
INSERIRE
•
le valutazioni
•
l'attività svolta
•
vedere il calendario delle attività
programmate, come ad esempio visite
guidate, mostre, manifestazioni, gare;
•
vedere eventuali comunicazioni da
parte del dirigente o della segreteria;
•
vedere l'orario scolastico e le
circolari;
•
stampare elenchi per scopi precisi,
impostando, se previsto dal software di
VEDERE
gestione, alcuni filtri per ottenere solo i dati
STAMPARE
desiderati;
•
vedere e stampare le statistiche
e/o i dettagli riguardanti assenze, ritardi,
permessi di uscita, per mese o per
giorno;
•
vedere
dati
anagrafici
e
curriculum di ogni studente della classe;
•
fare delle statistiche anche sul
rendimento.
•
alla pianificazione di progetti
PARTECIPARE
interdisciplinari ed al loro sviluppo;
•
questionari
PRODURRE
•
test
•
documenti integrativi delle lezioni
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Attività gestite
Strumenti
Registro
Scrutini.
LAN
di
classe.
Piano
di
lavoro.
Calendario
scolastico.
LAN
Comunicazione con
WAN
dirigenza
e
segreteria.
Attività
collaterali
alla didattica.
Progetti.
LAN
WAN
Sviluppo
materiale
LAN
didattico
e
WAN
formativo.
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Gestione della classe e rapporti con l'amministrazione - Archivi studenti
Percorso B - modulo 8 - unità 1 - nodo 2
Utilizzare i database per archiviare profili degli studenti, lo sviluppo del loro
apprendimento, ma anche per elaborare statistiche, effettuare raffronti ecc
Il cuore di un sistema di gestione centralizzato in una scuola è costituito dal database 3 che
raccoglie tutti i dati di alunni, docenti e personale.
Questo database è costituito da più archivi. In particolare per ogni allievo devono essere
memorizzati:
•
3
matricola
Data base
I database o "basi di dati" sono uno degli argomenti più importanti che vengono trattati durante i corsi di
informatica.
Non ci soffermiamo sugli aspetti tecnici, poichè oggetto di corsi specifici, ma esprimiamo qualche riflessione sul
loro utilizzo nelle nuove tecnologie della comunicazione.
Per definizione un database è un insieme di dati organizzati in archivi posti in relazione tra loro e gestiti da un
programma chiamato Database Management System (DBMS).
Lo scopo di una base di dati è quello di rappresentare una porzione di realtà, creando un modello che raggruppi gli
aspetti importanti e che possa essere trattato tramite un opportuno linguaggio di gestione.
Quindi contengono dati.
Dall'elaborazione dei dati si ottengono le informazioni che sono l'essenza della comunicazione. Senza
informazione non c'è comunicazione, almeno da un punto di vista logico, perchè teoricamente esiste anche
l'informazione vuota o nulla.
Nella società attuale, che ama definirsi la "società dell'informazione", tutti i giorni assistiamo a scambi di
informazioni, alcune sono casuali, disorganizzate, senza ordine, altre sono frutto di ricerche e di domande.
Il problema fondamentale che risolvono i database è ottenere una risposta coerente a domande formulate in
modo coerente. Cosa significa?
Facciamo un esempio: se viene memorizzato in un file di testo l'elenco disordinato degli alunni, con i loro dati
anagrafici, l'unica cosa che posso fare è visualizzare l'elenco. Quindi se desidero ottenere un elenco degli stessi
alunni ordinato per cognome, dovrò ricostruire manualmente l'elenco, spostando i vari elementi.
Se invece di usare un file di testo, memorizzo i dati in un archivio (tabella) di un database, sarà il DBMS a fornirmi
gli strumenti per richiedere l'elenco ordinato. Basterà porre correttamente una domanda (query) per ottenere
l'elenco.
Nello stesso modo possiamo richiedere l'elenco degli alunni ripetenti, o il nome dell'alunno che ha l'età minore, e
così via.
Possiamo anche complicare le cose. Supponiamo che in una scuola si stiano svolgendo contemporaneamente
diversi corsi, alcuni di recupero, altri di sostegno, altri derivanti da progetti, altri da attività extra-scolastiche.
I corsi sono frequentati da alunni di classi diverse ed alcuni alunni frequentano più corsi.
E se volessimo sapere quanti alunni di una determinata classe frequentano uno o più corsi e quali?
La gestione tradizionale renderebbe le cose un po' complicate. Dovremmo trovare il registro dei corsi, esaminare
i nominativi, scrivere l'elenco. Laborioso. Magari i registri si trovano in segreteria e l'orario di ricevimento è
scaduto.
Se, invece, nella scuola è stata installata una rete locale, con un server predisposto alla raccolta dei dati ed alla loro
gestione mediante database, ecco che la soluzione diviene molto più semplice.
Ci si dovrà soltanto connettere al server tramite un computer della scuola, fornendo la propria password per
garantirci di essere autorizzati all'accesso, e, tramite un'interfaccia che l'amministratore di sistema o i tecnici
incaricati hanno realizzato, richiedere le informazione che ci servono.
Questo è solo un esempio di come le tecnologie dell'informazione e della comunicazione possano semplificare
l'aspetto organizzativo della vita di una scuola.
Per esercitarsi si possono trovare altri esempi.
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
iscrizione
dati anagrafici personali
dati anagrafici dei genitori
scuola di provenienza
curriculum
foto
valutazioni degli scrutini intermedi ed esiti finali
assenze, ritardi, permessi
certificati richiesti
debiti e crediti
corsi di recupero e sostegno
pagamento tasse
profilo sanitario
profilo psicologico / particolarità
note varie
Dai dati presenti negli archivi, sarà possibile ottenere informazioni utili e statistiche su:
•
•
•
•
•
•
•
•
anno di nascita;
assolvimento dell'obbligo scolastico e/o formativo;
numero dei maschi e delle femmine;
luogo di provenienza: urbano o extra-urbano e quale;
numero ripetenti;
media dei voti per classe, per materia;
esito finale;
distribuzione assenze per classe, per alunno, per anno, per mese, per materia.
Per
le
classi
terminali
si
otterranno
statistiche
sul titolo
conseguito.
Per le classi quinte in particolare sarà possibile produrre tutte le schede previste
dall'attuale ordinamento, con un dispendio di energie minimo.
E dalle informazioni ottenute si potrà fare una previsione per il futuro ed intraprendere
azioni adeguate.
Accesso ai dati
Il programma predisposto per la raccolta e la visualizzazione dei dati naturalmente dovrà
prevedere un accesso differenziato agli archivi, tramite una procedura di autenticazione
che richiede una password individuale.
Il dirigente scolastico ha sempre accesso a tutte le informazioni disponibili.
Il personale della segreteria didattica può accedere e modificare solo i dati relativi agli
alunni.
Il personale della segreteria amministrativa solo a dati relativi ai docenti e ad operazioni
amministrative.
I docenti possono accedere ai dati relativi alle proprie classi, oppure ad informazioni
condivise.
Gli studenti non hanno accesso al database su rete locale.
Una buona politica di accessi rende il sistema più sicuro e garantisce il diritto alla privacy
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.
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Diritto alla privacy
Tutta la normativa italiana sulla privacy - dal sito ufficiale del Garante per la protezione dei dati personali.
Legge n. 675/96 del 31/12/1996 e successive integrazioni.
Proponiamo, oltre al sito contenente la normativa, qualche articolo pubblicato da giornali, sia e-zine che cartacei.
Privacy e scuola
La protezione e gestione dei dati personali è un impegno anche per la scuola.
Un fatto di cronaca riporta alla ribalta il problema della gestione e trattazione (in Internet) dei dati personali da
parte delle amministrazioni. Nello specifico si tratta della pubblicazione, ritenuta illecita, di dati relativi ad alcuni
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Gestione della classe e rapporti con l'amministrazione - Diari di bordo condivisi
Percorso B - modulo 8 - unità 1 - nodo 3
Predisporre “diari di bordo” condivisi e disponibili in rete.
Il diario di bordo (o giornale di bordo) è uno strumento flessibile che viene impiegato
quando si conduce un'attività in aula o laboratorio.
Il diario di bordo è utile per memorizzare i dati salienti dell'attività che si sta svolgendo e
fornisce uno stimolo per "staccarsi" da ciò che si sta facendo e riflettere sul come e perché
lo si sta facendo. Questa riflessione dovrebbe migliorare l'azione, l'apprendimento dei
contenuti e sviluppare un atteggiamento generale da trasferire in tutte le attività,
scolastiche ed extrascolastiche.
La forma standard del diario consiste di 5 schede da compilare in successione da prima
dell'inizio dell'attività a dopo la sua conclusione. L'attività può essere svolta in periodi di
tempo più o meno lunghi.
Ogni scheda si compone di 3 domande.
Secondo il tipo di attività e gli obiettivi dell'insegnante, potranno essere utilizzate soltanto
alcune schede, anche impiegando più volte la medesima scheda, o soltanto alcune sezioni
delle schede.
alunni disabili pubblicati sul sito web di un centro di documentazione didattica presso una scuola media statale. Il
Garante per la Privacy, su sollecitazione di un gruppo di genitori, ha disposto l'immediata eliminazione delle pagine
che presentavano evidenti violazioni di "diverse disposizioni della legge sulla privacy, ed in particolare dell'art. 23
che vieta la diffusione di informazioni sullo stato di salute degli interessati" come si legge da un comunicato
dell'Autorità stessa. L'episodio sottolinea la necessità di sviluppare una costante attenzione nei confronti della
legislazione in materia per evitare possibili infrazioni e per stimolare un atteggiamento consapevole nei confronti
di una problematica tanto sentita e attuale.
3-5-2002 da Redazione di sophia.it - Fonte
PRIVACY ANCHE A SCUOLA: CIRCOLARI NEL MIRINO DEL GARANTE
ROMA, 20 MARZO 2000 - Circolari scolastiche a misura di privacy. Il principio della riservatezza e la legge sulla
privacy sbarcano anche nella scuola, a tutela degli studenti, e sanciscono una piccola rivoluzione: anche le circolari
devono rispettare la legge sulla privacy e non possono pertanto contenere dati personali che consentano di risalire,
sia pure in modo indiretto, all'identità degli studenti, se tali informazioni ledono la loro riservatezza. A stabilirlo, lo
stesso Garante della privacy.
Il Garante ha infatti accolto il ricorso presentato dai genitori di un minore nei confronti di una scuola, colpevole di
aver inviato a tutte le famiglie una comunicazione relativa ai provvedimenti disciplinari adottati in occasione di litigi
tra studenti. Poichè nella circolare in questione erano contenuti elementi che avrebbero potuto rendere possibile
l'identificazione di un minore, i genitori del ragazzo (successivemante ritirato dalla scuola) si sono dunque rivolti
all'Autorità garante, per impedire che l'istituto procedesse ad un'ulteriore diffusione della circolare.
La divulgazione di dati personali ed il fatto che nella circolare si facesse riferimento a comportamenti ritenuti
violenti, secondo i genitori dello studente, oltre a ledere la riservatezza e la dignità del minore avrebbero infatti
potuto
provocare riflessi sulla sua personalità.
I ricorrenti chiedevano, inoltre, di conoscere gli eventuali ulteriori dati personali del figlio ancora in possesso
dell'istituto e relativi alla vicenda in questione. Senza appello la decisone del Garante, che ha riconosciuto fondata
l'opposizione dei genitori ad un nuovo invio della corcolare, e questo “a prescindere dal fatto che la comunicazione
rientrasse tra le prerogative dell'istituto”. Il “diritto-dovere di informare le famiglie sull'attività e gli avvenimenti
della vita scolastica - ha sottolineato il garante - deve infatti essere
in ogni caso bilanciato con l'esigenza di tutelare la personalità dei minori”.
“Rilevata la delicatezza delle informazioni trattate nella circolare e la possibilità di risalire all'identità dei
protagonisti del fatto attraverso le altre notizie contenute nella circolare - si sottolinea nella Newsletter del garante
- l'Autorità ha dunque accolto il ricorso e ha disposto che l'eventuale invio di nuove forme di comunicazione della
vicenda da parte della scuola dovrà avvenire con modalità che consentano di omettere o rendere generici i
riferimenti suscettibili di permettere l'individuazione degli interessati”.
Ma non basta: il garante ha anche odinato alla scuola di fornire ai genitori un “preciso riscontro della eventuale
esistenza di dati diversi da quelli oggetto del ricorso con l'invio di apposita comunicazione scritta”.
Da "Il resto del Carlino" - Fonte
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La compilazione può avvenire in vari modi:
•
può essere l'insegnante a dichiarare ciò che va inserito nei riquadri del diario (che
in questo caso assolve una funzione di evidenziatore o di pro-memoria);
•
può essere fatto compilare individualmente;
•
può essere compilato attraverso una discussione di gruppo.
N.
SCHEDA
TITOLO
1
DEFINIZIONE
OBIETTIVI
2
ANTICIPAZIONE
3
PIANIFICAZIONE
4
MONITORAGGIO
5
ESPERIENZA
DOMANDE
DEGLI
•
Perché stiamo svolgendo questa attività?
•
In che modo impareremo?
•
Che cosa dovremo cercare di raggiungere?
•
A che cosa dovremo prestare attenzione?
•
Quali sono le difficoltà o i rischi che
incontreremo?
•
Che abilità dovremo sfruttare?
•
Quali strategie possiamo adottare?
•
Con quale criterio scegliamo la strategia da
seguire?
•
Che strategia decidiamo di seguire?
•
Abbiamo raggiunto gli obiettivi?
•
Da che cosa capiamo di averli raggiunti/non
raggiunti?
Se no: perché non li abbiamo raggiunti?
•
Che cosa dovremo tenere presente la
prossima volta?
•
Come ci siamo trovati?
•
Che cosa abbiamo scoperto circa …
(contenuto) ?
•
Che cosa ho imparato riguardo me stesso (o
la classe)?
Come condividere i diari di bordo?
Le TIC consentono di aumentare l'utilità didattica dei diari di bordo con l'introduzione di una
nuova esperienza: la condivisione.
In una LAN la condivisione può essere fatta in modo molto semplice rendendo pubblica
l'area in cui sono memorizzati file, oppure possono essere usati metodi più efficienti e più
sofisticati basati su programmi che devono preventivamente essere installati
dall'amministratore della rete locale.
Se il diario riguarda un progetto che coinvolge più classi e quindi più docenti è possibile
utilizzare dei software creati appositamente, dal completo commerciale MS Project
Management al semplice open source MyProject.
Questi sono programmi piuttosto sofisticati ed appartengono alla categoria dei Project
Management.
Per i lavori di gruppo è possibile sfruttare appositi programmi che costituiscono un'altra
categoria a sè stante: il groupware 5. Questi programmi possono essere installati su di una
LAN, se presente un server web, oppure essere collegati al sito web della scuola.
5
Groupware
Per Groupware si intende un insieme di strumenti software che permettono a gruppi di persone eterogenee di
organizzare la comunicazione fra loro.
Groupware include:
•
posta elettronica
•
editing collaborativo
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9
•
creazione di database relativi a progetti
•
replica di database in svariati punti
Lavoro collaborativo
Quello che segue è un articolo di Pietro Morelli che riassume in maniera coerente i concetti sulle tecnologie
adottabili per un lavoro di collaborazione in gruppo ed i principi ispiratori.
Anche se l'articolo è stato scritto in un'ottica aziendale è sicuramente attuale nell'organizzazione scolastica.
Teamwork, sharing knowledge and groupware elementi teorico-pratici del lavoro collaborativo.
Teamwork - La Societa’ delle Tecnologie dell’ Informazione e della Comunicazione (ICT) nella quale viviamo (e
vivremo) enfatizza, a livello organizzativo, il TEAMWORK, ovvero il lavoro di gruppo inteso in tutte le sue
sfaccettature e dimensioni, dettato principalmente dalla necessita’ di condividere, in tempi immediati, conoscenze
ed esperienze.
Il tempo si pone come cinico fattore disgregante in relazione alla possibilita’ di sviluppare dinamiche di gruppo
attraverso le quali “mettere in circolo” conoscenze condivise.
Nel lavoro di gruppo si fondono le individualita’, scompare la figura del leader puro ed assume un ruolo
predominante la leadership nella sua accezione di capacita’ di facilitare l’integrazione tra i membri, di saper
cogliere le necessita’ del gruppo, di “guardare oltre”, di prevedere le istanze ed i bisogni dei componenti dello
stesso.
Il team e’ sempre piu’ frequentemente composto da individui provenienti da esperienze e percorsi diversi e
con differenti background.
La gestione dei flussi di informazioni e la complessita’ incalzante della comunicazione richiedono un lavoro
necessariamente collaborativo che si avvalga di professionalita’ complementari tra loro e che condividano gli
emergenti concetti di fondo che costituiscono, ormai, il substrato dell’ “e-life”.
Sharing Knowledge - All’interno del team e di piu’ team tra loro e’ necessario che venga favorito il fluire delle
conoscenze; sempre piu’ spesso, a tal proposito, si parla di KNOWLEDGE MANAGEMENT ossia di gestione dei
flussi di conoscenza, volendosi con cio’ sottolineare l’importanza della circolazione, a tutti i livelli di
un’organizzazione, dei concetti e delle conoscenze, affinche’ questi divengano patrimonio comune ma,
principalmente, assurgano ad un livello tale di condivisione (SHARING KNOWLEDGE) da favorire, da parte di
ogni membro, una totale integrazione ed una chiara visione e comprensione della realta’ dei processi operativi in
cui questi si trova ad agire.
[...]
Ogni soggetto, sia esso persona fisica o giuridica, diviene un nodo (hub) della Rete ed una microinfrastruttura
nel sistema della circolazione dell’informazione e della conoscenza.
[...]
Prima di arrivare a gestire ed a condividere flussi di conoscenza e’, infatti, necessario trasfondere tali nuove linee
guida e convinzioni all’interno delle stesse organizzazioni (CHANGE MANAGEMENT) affinche’ il cambiamento
“impregni” di se’ ogni singolo partecipante alla vita delle stesse: operazione non semplice, volta a ridisegnare
processi e culture.
Assunte la imprescindibilita’ del lavoro di gruppo e la indispensabile veicolazione della conoscenza a tutti i livelli
dell’organizzazione, il focus va incentrato sugli strumenti operativi gestionali che possano permettere la
comunicazione, la coordinazione e la collaborazione all’interno della stessa.
Groupware - Su tre concetti va appuntata l’attenzione: Groupware, Workgroup e Workflow.
Il Groupware e’ un software, flessibile e personalizzabile, volto a supportare ed a favorire il teamwork, sfruttando
l’infrastruttura di rete e facilitando la fornitura di servizi come la condivisione di periferiche e di file, la creazione di
data-base relativi a progetti, la sincronizzazione dei processi, l’invio di messaggi tramite posta elettronica e
l’automazione e la strutturazione dei flussi documentali, informativi e di lavoro (Workflow).
Il lavoro cooperativo, esemplificato dalla formula delle 3 C: comunicazione, collaborazione, coordinamento, trova
in esso la propria esaltazione ed attualizzazione.
Il Workgroup non e’ altro, come dice la parola stessa, il lavoro di gruppo ed e’ di supporto al Workflow, del quale
e’ complementare.
Sia il Groupware che il Workflow, dunque, rientrano nella categoria dei sistemi collaborativi, in quanto entrambi
supportano la cooperazione tra gruppi di lavoro (Workgroup), la condivisione dei dati ed il lavoro su attivita’
comuni.
Per questo motivo il Workflow e’ talvolta considerato una sottoclasse del Groupware o una funzione ad esso
associata.
Entrambi sono focalizzati sul processo e sul gruppo.
I vantaggi sono sotto gli occhi di tutti: snellimento delle gerarchie, aumento dell’informalita’, maggiore flessibilita’,
orientamento al lavoro di team su processo, integrazione di team geograficamente separati, distribuzione delle
competenze e delle responsabilita’, massima trasparenza ed oggettivita’ delle operazioni di controllo, visione del
processo e non soltanto della funzione.
Persone (TEAMWORK), conoscenza condivisa (SHARING KNOWLEDGE) e software collaborativi (GROUPWARE e
WORKFLOW) sono i pilastri sui quali le comunita’ “interne” (interaziendali) si basano per costruire, sempre piu’
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Rapporti con i genitori
Percorso B - modulo 8 - unità 2 – introduzione
Usare le TIC per migliorare la comunicazione con l’insieme dei genitori della
classe (news elettroniche, pagine web, mailing list ecc.)
Nella scuola dell'autonomia viene evidenziata la centralità dello studente, e l'obiettivo
globale è il successo formativo.
La scuola chiede un impegno maggiore ai docenti che devono quotidianamente instaurare
una relazione con i propri allievi, in classe, per insegnare ad apprendere, per fare
acquisire le competenze del saper fare e del saper essere.
Tuttavia una grande responsabilità appartiene anche alle famiglie, che con la scuola
devono collaborare per poter offrire ai propri figli una formazione completa.
I rapporti fra scuola e genitori sono regolamentati ed illustrati nel POF, Piano Offerta
Formativa.
Chi è il Docente?
E' il professionista che si occupa della "didattica".
Chi è la Famiglia?
E' la responsabile della scelta "educativa".
Dall'unione sinergica di queste due componenti si ha la "formazione", quindi dall'unione
della didattica, o come si dice ora dei saperi, e dal processo educativo si ha il processo
formativo.
Le famiglie sono, naturalmente, il primo contatto che l'istituzione scolastica ha con il
territorio di cui deve sentire le esigenze e le aspettative. Essendo la famiglia responsabile
dell'educazione, le indicazioni che darà saranno sempre di carattere educativo. E' il
professionista della didattica che determinerà il percorso curricolare della proposta.
Il rapporto tra scuola e genitori, per conseguire gli scopi prefissati, deve essere costante e,
senza togliere nulla all'importanza degli incontri in presenza, possiamo affermare che le
nuove tecnologie permottono una comunicazione veloce, senza limiti di spazio-tempo,
ed un aggiornamento continuo sull'andamento scolastico per poter reagire
tempestivamente in caso di problemi.
spesso, le fondamenta delle comunita’ “esterne” (sulla Rete).
Pare proprio che il “villaggio globale” di Marshall Mc Luhan abbia trovato cittadinanza sul web.
Pietro Morelli - 03/06/2001
Pietro Morelli: IT Business Consultant
Si occupa di: Web Strategy, E-Business Projects Development, Web Usability, Web Marketing, Diritto dell' ICT.
E’ autore del sito "Notaio.org" (www.notaio.org).
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1
La comunicazione tramite reti informatiche è una comunicazione telematica . Quando
consente lo scambio di informazioni fra diversi utenti diviene interpersonale, del tipo uno
a uno (individuale), uno a molti e molti a molti (collettiva).
1
Inoltre, la comunicazione interpersonale si distingue in asincrona, quando tra la
trasmissione e la ricezione del messaggio intercorre un certo lasso di tempo, e sincrona,
quando invece la ricezione è praticamente immediata (i pochi secondi che distanziano il
momento della trasmissione e della ricezione dipendono dalla tipologia e qualità della linea
di connessione).
Rapporti con i genitori - Comunicare con l'insieme dei genitori della classe
Percorso B - modulo 8 - unità 2 - nodo 1
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Usare le TIC per migliorare la comunicazione con l’insieme dei genitori della
classe (news elettroniche, pagine web, mailing list ecc.)
La comunicazione con tutti i genitori di una classe può avvenire in modo diverso, a
seconda delle tecnologie disponibili e delle necessità.
Generalmente il mezzo più idoneo ed ormai di semplice utilizzo è la rete Internet.
Le esigenze di comunicazione interpersonale sono state ormai largamente soddisfatte in
ogni tipo di rete telematica, ed esistono software e strumenti per realizzare questa
funzionalità.
Si tratta quasi sempre di una comunicazione basata sulla scrittura nella quale in genere si
usano stili diversi a seconda del tipo di conversazione che si instaura: dal documento
specialistico alla conversazione più o meno informale.
La comunicazione interpersonale collettiva si distingue in: uno a molti e in molti a molti.
1
COME
Sito web della scuola
Newsletter
Mailing-list
Forum di discussione
COSA
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
eventi riguardanti la scuola
eventi riguardanti la classe
orario scolastico
libri di testo
riunioni e consigli di classe
aggiornamenti struttura scolastica
modulistica
comunicazioni fra genitori
comunicazioni fra genitori-docenti
comunicazioni fra genitori-dirigente
problemi legati alla classe
proposte educative
argomenti di interesse generale
Sito web della scuola
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E' il mezzo più semplice per offrire informazioni ed aggiornamenti a tutti i genitori della
scuola.
L'accesso è pubblico e non viene richiesta nessuna autorizzazione per entrarvi.
L'utilizzo di questo mezzo in una comunità scolastica che gode di una propria autonomia
diventa un metodo per velocizzare la distribuzione di informazioni e per avere un riscontro
immediato delle esigenze del territorio in cui opera la scuola, tramite le richieste delle
famiglie e degli studenti.
Mailing list (molti a molti)
E' un servizio che costituisce una diretta estensione della posta elettronica, tramite
liste di distribuzione alle quali i genitori si possono iscrivere; consente la spedizione di testi
che
vengono
automaticamente
distribuiti
a
tutti
gli
iscritti.
E' bidirezionale, cioè ogni iscritto può inviare messaggi a tutti gli altri usando come unico
destinatario l'indirizzo email della lista.
Può essere moderata: i messaggi vengono visti dal moderatore della lista che autorizza o
nega l'inoltro agli iscritti.
Newsletter (uno a molti)
E' un servizio simile alle mailing list, con la differenza che l'invio di testi ed allegati è
consentito solo unidirezionalmente, cioè dall'amministratore agli utenti.
Forum
E' uno strumento molto versatile, equivalente ad una "piazza" virtuale, interno ad un sito
web, dove gli utenti possono scrivere dei messaggi, allegare documenti o immagini,
tramite un modulo preimpostato.
I messaggi inseriti saranno resi visibili a tutti i visitatori o ad un numero limitato di essi,
secondo i criteri stabiliti dall'amministratore del forum. Nello stesso modo è possibile
fornire
risposte.
I messaggi vengono suddivisi in categorie, che prendono il nome di "discussioni".
Il forum viene anche denominato "bacheca virtuale".
Rapporti con i genitori - Comunicare in rete con i singoli genitori
Percorso B - modulo 8 - unità 2 - nodo 2
Usare le TIC per comunicazioni individuali con genitori dei singoli alunni.
Oltre al rapporto collettivo è sempre necessario il dialogo diretto con i genitori degli studenti.
E' chiaro che non è possibile sostituire l'efficacia della comunicazione in presenza, tuttavia
spesso, per motivi di lavoro o di altro genere, i genitori non possono partecipare alle riunioni
con i docenti o recarsi presso la scuola negli orari indicati per il ricevimento.
Poter dialogare tramite la rete Internet è, quindi, non solo un'opportunità ma un'esigenza
dei tempi.
COME
COSA
•
Registro on line
ƒ andamento scolastico figli
Aree
riservate
ƒ voti e/o valutazioni scrutini
Sito web della scuola
ƒ note disciplinari
ƒ assenze, ritardi, permessi
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Posta elettronica
Chat
•
•
ƒ debiti-crediti
comunicazioni personali da parte del dirigente o dei docenti
discussioni con i docenti
Il servizio registro on line ha lo scopo primario di ampliare e facilitare i rapporti tra la
famiglia e l'istituzione scolastica.
Attraverso le sue pagine in rete da qualsiasi postazione collegata ad Internet, muniti di
UserID e password, l'istituzione scolastica attraverso un registro on line:
•
informa, in tempo reale, le famiglie sulle attività che si svolgono negli istituti
frequentati dai figli;
•
offre la possibilità di comunicare con segreteria e docenti per ottenere
informazioni su progetti, iscrizioni, libri di testo e quant'altro la scuola decida di pubblicare
in rete per mettere al corrente l'utenza sul funzionamento o sulle iniziative della stessa;
•
offre la possibilità, ai genitori, di conoscere l'andamento scolastico dei figli ed
eventualmente informa sulle presenze in istituto.
Aree riservate
Con tale termine si intende un insieme di pagine web contenenti dati riservati. Per accedere
ad un'area riservata bisogna fare richiesta alla scuola del rilascio di UserId e Password,
che
sono
personali.
I problemi della sicurezza dei dati e della privacy sono molto importanti e se n'è
discusso tanto negli ultimi tempi.
Negli approfondimenti è possibile trovare articoli e normativa.
Posta elettronica
E' uno dei principali servizi offerti dalla rete Internet.
La posta elettronica consente l'invio di messaggi in forma elettronica che possono
comprendere anche suoni, immagini e filmati. È praticamente la stessa cosa della posta
tradizionale solo che il messaggio è scritto tramite computer (e non su carta) e viene inviato
ad
uno
o
più
utenti
in
modo
molto
veloce
e
molto
economico.
Attualmente è possibile inviare e ricevere messaggi di posta anche tramite telefoni
cellulari.
Contrariamente alla posta o ad un fax la posta elettronica non arriva automaticamente al
destinatario bensì arriva alla casella postale elettronica del destinatario. Sarà cura
dell'utente provvedere di tanto in tanto a leggere la sua casella postale e cioè a collegarsi
alla rete e richiedere la ricezione degli eventuali messaggi di posta elettronica giacenti nella
casella
postale.
Ogni casella di posta ha un indirizzo univoco formato da lettere e numeri.
Ogni indirizzo è composto da due parti, la prima indica il nome dell'utente e la seconda
indica la posizione della casella postale. ad esempio mionome@miodominio che identifica
l'utente "mionome" nel dominio "miodominio".
Chat
Significa "chiacchiera".
E' un servizio che permette di incontrarsi in Rete con altri utenti e scambiarsi messaggi in
tempo reale grazie ad un programma dedicato.
La chat può rappresentare un valido strumento di comunicazione sincrona che, in alcuni
casi, può sostituire mezzi come l'e-mail o il telefono o, insieme a questi ultimi, formare un
sistema di trasmissione e condivisione di dati e informazioni veramente completo.
La connessione tra utenti avviene tramite programmi dedicati oppure siti web.
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Servizi della scuola e TIC
Percorso B - modulo 8 - unità 3 – introduzione
Utilizzare software dedicati per gestire varie attività come la gestione della
biblioteca, la elaborazione dell’orario o internet per organizzare scambi, viaggi
ecc
Le scuole offrono una serie di servizi agli studenti, ai docenti ed alle famiglie, servizi che
generalmente vengono descritti e dettagliatamente spiegati nel POF (Piano Offerta
Formativa) definito da una apposita commissione istituita all'interno della scuola stessa ed
approvato dal collegio dei docenti:
•
biblioteca
•
mediateca
•
relazioni con enti territoriali
•
relazioni con aziende
•
aggiornamento ed autoaggiornamento
•
formazione ed autoformazione
Le scuole devono anche fornire dei servizi, per così dire "trasparenti", cioè indispensabili al
funzionamento dell'organizzazione, gestiti da gruppi ristretti di persone e di cui la
maggioranza del personale e degli studenti sono solo fruitori.
•
•
•
orario scolastico
organizzazione gite
scambio documenti con enti pubblici
Un tipo di servizio diverso viene fornito dalle segreterie, amministrativa e didattica, che
devono far fronte quotidianamenti a problemi sempre differenti e devono fornire supporto
alle altre attività scolastiche.
Se ben organizzato il lavoro delle segreterie è di vitale importanza per uno svolgimento
efficiente delle funzioni della scuola.
E' compito delle segreterie:
•
•
•
•
archiviare i dati
disporre i moduli per iscrizioni, tasse, trasferimenti, passerelle, borse di studio, etc.
produrre statistiche relative alla frequenza, media dei voti, risultati, etc.
organizzare tutte le operazioni per lo svolgimento degli scrutini elettronici
Per rendere disponibili questi servizi è necessario che la scuola disponga di strutture
tecnologiche adeguate:
•
•
16
cablaggio in rete locale (LAN)
connessione ad Internet (possibilmente a banda larga)
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1
Per offrire questi servizi la scuola si può avvalere di diversi strumenti di comunicazione:
•
•
•
LAN (verso l'interno)
Diffusione tramite Web (verso l'esterno)
Scambio dati tramite posta elettronica (interno ed esterno)
Biblioteca e Mediateca
La gestione della biblioteca e, per analogia, della mediateca, ormai da parecchio tempo
nella maggior parte delle scuole, viene affidata a programmi specializzati e gestita con il
computer.
Le nuove tecnologie permettono, oltre la gestione automatizzata dei dati, la condivisione
dei dati tramite il web. Infatti tramite semplici interfacce grafiche è possibile:
•
consultare
•
ricercare
•
aggiornare ( con accesso privilegiato tramite password)
Questo comporta un risparmio di tempo notevole per chi desidera trovare un testo nella
biblioteca
da
poter
prendere
in
prestito
o
solo
consultare.
Naturalmente deve essere presente almeno un computer connesso ad Internet anche nei
locali adibiti a biblioteca, per consentire la consultazione immediata sia dell'archivio, sia
delle opere multimediali.
Relazioni con enti territoriali e con aziende
La scuola tende sempre più ad aprirsi al territorio, scelta obbligata dai tempi e derivante
dalla specificità della richiesta in ambito lavorativo.
Conseguenza diretta è l'intensificarsi dei rapporti con gli enti del territorio e con le aziende
in esso operanti, con scambio di documenti e di informazioni.
In particolare, la scuola si attiva per far partecipare studenti e docenti a manifestazioni
culturali, eventi sportivi, gare.
Organizza incontri con le autorità politiche e responsabili di associazioni a scopi
socio-umanitari e sanitari per la prevenzione della droga, dell'AIDS ed altro.
Fa da tramite per la ricerca delle possibilità lavorative nel territorio ed organizza stages
guidati presso ditte accreditate.
E tutto ciò in tempi minori con l'ausilio delle reti telematiche e della posta elettronica.
Un problema che nasce è quello della garanzia dell'autenticità dei mittenti dell'e-mail e dei
firmatari dei documenti. La soluzione è l'utilizzo della firma digitale 6.
6
Firma digitale
La firma digitale è il risultato di una procedura informatica e crittografica in grado di consentire ad ambo le parti
(mandatario e destinatario) rispettivamente di rendere manifesta e verificare la provenienza e l'integrità di un
documento informatico.
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Una persona che desidera firmare digitalmente una e-mail, utilizzando ad esempio la firma valida ai sensi di legge,
non deve fare altro che procurarsi un certificato digitale da una Certification Authority legalmente riconosciuta. Il
procedimento di sottoscrizione prevede la formazione di una coppia di chiavi, una pubblica ed una privata
conservata SEMPRE all'interno del dispositivo di firma (smart card). A seconda del tool che utilizza (software di
firma e verifica, compreso generalmente nel kit di smart card-lettore smart card e software), e delle applicazioni
in esso previste, avrà la possibilità di attivare sul sistema di posta elettronica l'opzione di firma digitale. Buona
abitudine è quella di inviare sempre in allegato copia del certificato.
Il testo e-mail così creato non è crittografato, nel senso che la firma digitale garantisce la paternità ed
autenticità (e quindi l'impossibilità di subire nel canale modifiche non autorizzate) del documento inviato senza
garantire comunque la riservatezza dei dati. Questa ultima condizione è propria della crittografia.
Da un punto di vista visivo, il testo della e-mail appare in chiaro, così che chiunque è in grado di leggerlo.
Per precisare meglio i diversi passi che portano alla definizione della firma digitale, una volta scritto il testo della
e-mail, il software di firma ne ricava l'impronta, [procedimento che consiste nell'applicare al testo una funzione
di hash, cioè una trasformazione del testo basata su calcolo matematici, con alti requisiti di sicurezza ed è così
chiamata proprio in relazione all'impronta digitale di una persona. Dall'impronta non è possibile in alcun modo
risalire al testo originale, nella stessa maniera con cui dall'impronta digitale non è possibile ricavare informazioni
sulle fattezze dell'individuo a cui è stata prelevata] ed applicando la chiave privata del sottoscrivente ottiene la
firma digitale (che non è altro che la cifratura dell'impronta) ed invia il tutto in un formato standard PKCS#7.
I sistemi di posta elettronica maggiormente diffusi (ad esempio Outlook della Microsoft) hanno già integrata la
funzione di verifica della firma digitale.
Questo procedimento garantisce dunque la paternità (solo chi è in possesso della chiave privata associata alla
chiave pubblica del certificato può effettivamente avere scritto il testo), l'integrità (nessuno può averlo modificato).
Pur tuttavia, non è possibile in linea di principio essere completamente sicuri che la coppia di chiavi, ed il certificato
relativo, siano effettivamente associati alla persona che dice di essere con quel certificato. Ed è a questo punto che
interviene la funzione della Certification Authority, autorizzata dall'AIPA ed inserita nell'apposito Elenco
Pubblico dei Certificatori, che si fa garante dell'identità del soggetto tramite il suo certificato.
La legge ha poi investito i certificati rilasciati da una Certification Authority autorizzata dall'AIPA anche di potere
legale, per cui altra loro caratteristica è la non repudiabilità, per cui una persona non può rinnegare di avere
mandato un messaggio se a questo è stata apposta la propria firma digitale. Questo aspetto spiega l'esigenza di
sicurezza con cui deve essere conservata la chiave privata, mai depositata nemmeno nell'hard disk, e mai
ovviamente inviata in un canale di trasmissione di qualunque tipo. Deve rimanere sempre all'interno della smart
card, con un accesso a pin code segreto e noto esclusivamente al sottoscrivente.
Anche il Ministero è sensibile alle importanti conseguenze dell'introduzione di una carta d'identità digitale ed alla
firma elettronica.
Nel documento su "I dieci obiettivi di E-Government del MIUR" si legge:
[...]
" Un secondo obiettivo consiste nel diffondere e favorire l'utilizzo della carta nazionale dei servizi realizzando
soluzioni applicative che ne prevedano l'utilizzo come modalità di identificazione certa e di accesso ai servizi. In
particolare vorremmo che la Carta d'Identità Elettronica (CEI) di cui si prevede l'utilizzo a breve presso i
comuni di Avellino, Catanzaro, Foggia, Mantova, Parma, Perugia, Pisa, Potenza, Viterbo e Trieste diventasse lo
strumento standard di accesso ai servizi del sistema scolastico e universitario. Sono già disponibili e pubblicate sul
sito www.cartaidentita.it le specifiche di accesso a tale dispositivo; per questo motivo ci aspettiamo un progressivo
adeguamento dei sistemi informativi preesistenti ed una progettazione "ad hoc" di quelli pianificati o in fase di
realizzazione, per consentire un reale utilizzo di tale innovativo dispositivo, evitando la proliferazione nel nostro
portafoglio di carte di identificazione elettronica, in grado di abilitarci ai servizi ai quali abbiamo diritto come
cittadini o come studenti. Una sola carta potrà dimostrare in ogni caso la nostra identità e potrà essere riconosciuta
non solo dal sistema scolastico ed universitario, ma anche da quello sanitario o previdenziale.
La stessa carta d'identità elettronica, è qui siamo al terzo obiettivo che ci siamo dati, consentirà di autenticare e di
dare validità giuridica alle transazioni elettroniche, a condizione di equipaggiarla con un certificato digitale
elettronico, rilasciato dagli enti certificatori riconosciuti dall'AIPA. Il MIUR a questo proposito ha già iniziato la
sperimentazione della nuova procedura di mandato informatico, che richiede l'utilizzo della forma digitale e
prevede entro il 2002 la diffusione di circa 50 dispositivi di tale tipo sia per gli uffici centrali di Ragioneria che per
quelli regionali. Per quanto riguarda invece la contabilità speciale si prevede l'installazione di circa 200 dispositivi
per la forma digitale entro la fine del 2003 (utilizzati da 2 addetti per ogni ufficio provinciale). Oltre a questo anche
i 400 dirigenti del MIUR verranno dotati, entro il 2003 della possibilità di utilizzare la firma digitale per
l'autenticazione di documenti, inviati anche via e-mail, di rilevanza esterna. Entro il 2005, infine, si prevede
l'estensione di tale dispositivo ai dirigenti di tutti gli uffici scolastici, dotandoli di circa 10.000 certificati di firma
digitale. Accanto a questi piani di distribuzione su grande scala della firma digitale nella struttura del MIUR,
sperimenteremo da subito tale tecnologia per la trasmissione in alcune scuole delle tracce delle prossime prove
degli Esami di Stato, per verificare concretamente la sicurezza offerta da tale tecnologia di autenticazione forte.
Nel mondo dell'Università infine è operativa già da tempo la procedura di voto elettronico, realizzata in
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Aggiornamento ed autoaggiornamento - Formazione ed autoformazione
Naturalmente intendiamo e-learning.
Queste attività non possono essere esplicate da tutte le scuole, poichè le strutture
tecnologiche di cui hanno bisogno sono costose e complesse.
Infatti, mentre i corsi di aggiornamento tradizionali possono essere tenuti in aula con
lavagna e gesso (nel peggiore dei casi), per realizzare un corso e-learning la scuola deve
essere dotata di laboratori multimediali.
Un esempio di e-learning è il corso che state seguendo.
Per "E-Learning" s'intende l'apprendimento a distanza e la trasmissione della conoscenza
attraverso il web, grazie alla connessione in rete. L'E-Learning sfrutta la tecnologia
multimediale e le caratteristiche dell'apprendimento tipiche dei new media: l'interattività, la
dinamicità e la possibilità di personalizzare il percorso di apprendimento.
I vantaggi in breve:
•
Accessibilità
Formazione più accessibile orientata ai ritmi del singolo, alle attività personali e lavorative.
Possibilità di seguire il corso nei limiti delle proprie possibilità ed indipendentemente dal
luogo fisico in cui ci si trova.
•
Riduzione delle spese riservate all'aggiornamento
Per sua natura un sistema di formazione online non prevede spostamenti fisici da parte
degli utenti (azzeramento spese di viaggio e tempi di inattività); inoltre più studenti/docenti
possono partecipare contemporaneamente allo stesso corso tenuto da un solo Tutor.
•
Riduzione dei tempi di formazione
L'insegnamento raggiunge gli utenti in modo più veloce e mirato, migliorando quindi
l'efficienza del corso.
•
Flessibilità del sistema formativo
Il contenuto dei corsi può essere costantemente aggiornato in tempi ridotti e senza alcuna
spesa. Possibilità di formazione su qualsiasi tema sfruttando le potenzialità del mezzo
multimediale.
•
Personalizzazione dei percorsi didattico-formativi
Integrazione tra lezioni tradizionali pubbliche ed approfondimenti individuali gestiti dal
Tutor.
•
Motivazione
La tecnologia avanzata e la multimedialità rendono i momenti di formazione meno noiosi e
la collaborazione è molto più stimolata. Il materiale didattico fruibile in rete è studiato
appositamente per questo mezzo.
Vi proponiamo come approfondimento un'intervista 7, rimandando i dettagli al corso sulla
formazione a distanza.
collaborazione con il CINECA, che consente ad ogni docente di esprimere le proprie preferenze in occasione dei
rinnovi dei consigli accademici o delle commissioni di esame."
Fonte: "L'innovazione tecnologica nel mondo della scuola: I dieci obiettivi di E-Government del MIUR" di
Alessandro Musumeci
7
E-learning
Un'intervista a Gino Roncaglia, professore di Informatica umanistica all'Università la Tuscia di Viterbo di
MediamenteRai
E-Learning: per una formazione personalizzata e interattiva
E-learning, ovvero formazione assistita dalle nuove tecnologie, quindi soprattutto formazione personalizzata e
interattiva, ma anche, e sempre di più, formazione a distanza. Ne parliamo con Gino Roncaglia, professore di
Informatica umanistica all'Università la Tuscia di Viterbo
Professore, cos'è l'e-learning?
L'e-learning non coincide con formazione a distanza tour court, perché ovviamente abbiamo delle forme di
e-learning, cioè di formazione assistita dalle nuove tecnologie anche non a distanza, ma in presenza - ad esempio,
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un aula multimediale - e d'altro canto è possibile avere delle forme di educazione a distanza che non
necessariamente utilizzano le nuove tecnologie: in fondo, la vecchia scuola Radioelettra a dispense era una forma
di formazione a distanza che non utilizzava le tecnologie digitali.
Negli Stai Uniti, si investono ingenti somme di danaro nel campo della formazione.
È vero. Questo dimostra anche quanto sia importante l'investimento in formazione, mentre in Italia si investe
pochissimo perché la formazione è percepita come qualcosa di bello e di utile, ma non produttiva economicamente.
A noi manca questa consapevolezza.
Forse l'anello mancante è stato il passaggio dal mondo dell'università al mondo produttivo?
Il modello americano prevede sostanzialmente un forte ingresso del mondo produttivo nell'università già nel
processo di formazione. Del resto, molti degli investimenti per l'università vengono anche dal mondo produttivo.
Non è detto che questo modello debba essere assorbito tour court anche da noi, ma sicuramente il gap tra
università e mondo del lavoro in Italia va in qualche modo colmato. Io penso che uno specifico europeo possa
essere quello di colmare questo gap nei due versi: prevedere un ingresso del mondo produttivo nella scuola
dell'obbligo o nell'università, ma prevedere una forma di utilizzo delle risorse della formazione tradizionale anche
a livello di aziende, quindi la presenza delle scuole e dell'università nel mondo della produzione e del lavoro.
Qual è la situazione in Italia riguardo all'e-learning?
Ci si sta muovendo soprattutto in due ambiti: il primo è quello strettamente aziendale. L'azienda che si rende conto
dell'importanza della formazione investe quasi automaticamente nella formazione a distanza perché è lo
strumento meglio personalizzabile e d'altro canto anche da parte del mondo dell'università e della scuola, questa
frontiera delle nuove tecnologie è percepita come la frontiera su cui si guadagna studenti.
Il fattore motivazionale nella formazione a distanza deve essere sicuramente forte.
Il problema della motivazione è un problema notevole, naturalmente anche proprio dal punto di vista della persona
che segue i corsi. Le due caratteristiche più innovative del learning sono la possibilità di abolire le barriere spaziali
e temporali, e la possibilità di personalizzare i percorsi, prevedendo percorsi diversi per le varie singoli situazioni
degli utenti. Entrambi questi aspetti sono ovviamente molto positivi, ma per certi versi presentano anche dei rischi,
in particolare il rischio di costruire un percorso così specifico, così singolo da far perdere la dimensione sociale della
formazione. Proprio rispetto alla motivazione la dimensione sociale è molto importante: ad esempio, la persona
che viene formata può partire da motivazioni molto esterne, "voglio imparare come funziona", "voglio imparare il
greco per mia cultura personale" oppure "voglio imparare certe tecniche perché mi servono per il lavoro". A queste
motivazioni generali, si aggiungono tutta una serie di motivazioni concrete nella situazione di classe, nella
situazione didattica "voglio studiare bene questa lezione perché voglio fare impressione sulla ragazza bionda di
prima fila" e cose di queste genere. Anche queste motivazioni sociali sono importanti nel processo di formazione:
nel caso della formazione a distanza e la formazione personalizzata, si rischia in certi casi di far perdere
motivazione, perché sono talmente in una gabbia isolata che si segue un po' passivamente. Bisogna quindi tener
conto di questo fattore, sapendo che in generale funziona meglio la formazione non totalmente isolata: costruire
classi virtuali, costruire accanto ai momenti a distanza dei momenti in presenza, cioè pensare a tecniche miste.
Magari utilizzando anche chat e forum.
Sì, perché sono tutti strumenti che hanno naturalmente il valore di interazione, interazione tra studente e docente,
ma hanno anche il valore di recuperare la dimensione sociale del processo formativo.
Quali sono le caratteristiche più innovative di un corso di e-learning?
Sicuramente la personalizzazione accompagnata dall'enorme varietà di costruzione dei contenuti: utilizzando
tecnologie digitali l'e-learning ovviamente può avvalersi della convergenza di codici comunicativi, tipi di
informazione diversa, come filmati, suoni e così via.
Mentre la scuola tradizionale ci abitua a processi formativi che si basano tutto su testi scritti, l'e-learning permette
di affiancare al codice scritto e al puro parlato tutta una serie di codici comunicativi che rendono sicuramente più
efficace il processo di formazione.
Esistono programmi europei che finanziano queste iniziative?
Ci sono tutta una serie di iniziative dell'Unione Europea per cercare di facilitare l'ingresso delle nuove tecnologie nei
processi di formazione. In generale, sono previsto tutta una serie di finanziamenti dati proprio a progetti formativi
che prevedono anche componenti di uso delle nuove tecnologie.
Presso l'Università della Tuscia, dove lei insegna, ci sono esperienze di e-learning?
L'Università della Tuscia è un'università relativamente piccola dove questi esperimenti sono anche più facili:
cominciamo ad usare le nuove tecnologie per la didattica soprattutto in alcuni insegnamenti. L'esperienza è
complessivamente positiva, ma ancora più positiva è l'esperienza che ha a che fare non tanto con la pura frizione
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Gestione dell'orario scolastico
La gestione dell'orario scolastico è uno degli apporti fondamentali alla vita della scuola. E'
l'orario che determina il susseguirsi delle lezioni e l'occupazione delle aule e dei laboratori.
Un orario incorretto provocherebbe disordine e gravi disagi ed il possibile verificarsi di
situazioni
a
rischio.
Più la scuola è grande, maggiore è la difficoltà nella generazione dell'orario, dipendendo
esso dal numero di classi, di docenti, di laboratori e dai "desiderata".
Ormai esistono ottimi programmi per la gestione dell'orario e mediante i nuovi mezzi di
comunicazione, le reti, è possibile rendere l'orario pubblico e facilmente visionabile da parte
di genitori ed alunni.
Con una gestione ottimizzata del database contenente i dati della scuola, è possibile
modificare e consultare l'orario in tempo reale ed ottenere informazioni in qualunque
momento sulla locazione di una classe o sulle ore di docenza effettuate da un insegnante.
Gestioni degli scrutini elettronici
Un aspetto da non sottovalutare, nella gestione della scuola, è quello legato a tutte le
operazioni preliminari agli scrutini intermedi e finali: preparazione di tabulati, schede per
ogni allievo, riassunto dei debiti e loro stato.
Con l'introduzione delle TIC il lavoro della segreteria e dei docenti è stato semplificato,
poichè, dopo aver inserito negli archivi degli studenti tutti i loro dati, la stampa di elenchi e
registri
diviene
automatica.
Organizzazione gite e visite guidate
Questo servizio è stato indubbiamente favorito dalla disponibilità di informazioni sul web e
dalla possibilità di inviare richieste e ricevere risposte in tempi brevi.
Si suggerisce, come esercitazione, di predisporre una scheda in cui vengano evidenziate
le differenze tra l'organizzazione di una qualunque gita in modo tradizionale e con l'utilizzo
delle nuove tecnologie. Si inseriscano tempi e costi.
passiva delle nuove tecnologie, quanto con il coinvolgere gli stessi studenti con l'organizzazione nella produzione
di questi contenuti didattici multimediali. Noi abbiamo un gruppo di studenti che, imparando l'uso di strumenti
multimediali, hanno cominciato loro stessi, nell'ambito universitario, a creare materiali multimediali e
progressivamente sono diventati da studenti associazione studentesca, associazione culturale, adesso società. In
questo caso, l'università ha funzionato un po' da incubatore e ha favorito la nascita di una vera e propria società.
Come farsi un'idea di tutto quello che c'è nel mondo della formazione a distanza?
In l'Italia, forse un luogo da cui si potrebbe partire è proprio la sezione "Learning" di Mediamente, in cui ci sono sia
materiali di educazione a distanza sia anche collegamenti e altre esperienze e altre realtà. Ci sono poi i portali di
educazione a distanza privati collegati alle principali aziende del settore.
L'arrivo della larga banda consentirà una serie di opportunità e anche di ambienti tecnologici completamente
diversi. È in arrivo una grossa rivoluzione?
La banda larga è una grossa rivoluzione perché semplificherà l'uso della pluralità di strumenti presenti sullo stesso
tipo di interfaccia, cioè il normale computer di casa. Da questo punto di vista, il fatto di poter seguire sia lezioni in
video sia simulazioni nello stesso contesto è importante anche se io credo che la formazione assistita da strumenti
elettronici digitali non si può comunque mai limitare a essere pura formazione a distanza verso un utente chiuso
nella propria casa. Bisogna sempre costruire, come dicevo prima, strumenti di socialità formativa.
Da MediamenteRai
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