6. Moto uniformemente accelerato posizione La legge oraria della posizione x (t ) x 0 v0t di un punto materiale che si allontana di moto uniforme dalla posizione di riferimento è rappresentata nel diagramma spazio tempo da una retta con pendenza positiva, mentre un punto materiale che vi si avvicina, da una retta con pendenza negativa7. Nel piano velocità-tempo invece, lo stesso moto è rappresentato da una retta parallela all’asse delle ascisse perché nel moto rettilineo uniforme la velocità si mantiene costante. Secondo la terminologia sopra introdotta, questo secondo andamento si dice legge oraria della velocità. Se con v0 indico il valore di tale velocità costante, che coincide v0 0 x0 tempo velocità v0 anche con la velocità iniziale (essendo costante sarà sempre uguale al valore che aveva all’inizio) allora la legge oraria della velocità per il moto rettilineo uniforme sarà: v(t ) v0 tempo velocità Il grafico nel piano velocità-tempo ha una importante proprietà: l’area sotto alla retta, fra l’istante iniziale ed un istante qualunque t, rappresenta lo spazio percorso. Nel caso in cui il punto materiale parta dalla posizione di riferimento, cioè x 0 0 , lo si può verificare immediatamentegh: in questo caso la legge oraria dello spostamento diventa: x v 0t che come si vede dalla figura è proprio l’area della parte di piano che sta sotto la retta ed è compresa fra l’asse delle ordinate e la retta verticale che passa per t, detta anche area sottesa dal grafico. Questa relazione fra lo spazio percorso e l’area sottesa vale in ogni caso? Si, la relazione si mantiene anche nel caso in cui la velocità non sia costante. Dimostreremo questa proprietà solo nel caso del più semplice fra i moti rettilinei con velocità non costante, cioè il moto rettilineo uniformemente accelerato. Moto rettilineo uniformemente accelerato una particella si muove di moto rettilineo uniformemente accelerato se la sua velocità varia di quantità uguali in intervalli di tempo uguali, cioè quando la sua accelerazione istantanea è costante, e coincide con l’accelerazione media. Dalla definizione di accelerazione media (od istantanea, con cui coincide), introducendo i simboli v f v(t ) , vi v0 , t f t e scegliendo ti 0 s : a v f vi t f ti v(t ) v0 t possiamo ricavare la legge oraria per la velocità nel moto uniformemente accelerato: v(t ) v0 at 7 Attenzione che questo andamento rettilineo nel piano s,t non ha nulla a che vedere con la traiettoria. 25 area v 0t v0 tempo t velocità v v 0 at Per motivi analoghi a quelli visti nel caso di x x 0 vt nel piano posizione-tempo, anche il grafico di v v0 at nel piano velocità-tempo è una retta. Infatti il rapporto fra la variazione dell’ordinata v e la variazione dell’ascissa t è costante, v / t a , e come abbiamo visto questo è possibile solo lungo i punti v0 di una retta. Inoltre, per analogia con il caso v v0 , possiamo interpretare l’area sottesa dalla retta v v0 at A tempo nel piano velocità-tempo come lo spazio complessivamente percorso. Se infatti immaginiamo di effettuare il moto in tanti tratti di durata t percorsi a velocità costante, in modo che la velocità cresca a scalini e non con continuità, si vede bene che l’area sotto alla retta è approssimabile tramite quella dei rettangoli, che in base a quanto detto prima, rappresentano lo spazio percorso in ciascuno dei tratti. La retta può essere interpretata come il caso limite in cui ciascuno degli intervalli t diventa piccolissimo. Come si ricava la legge oraria per la posizione in questo moto? velocità Supponendo che il punto parta dalla posizione x 0 0 , lo spazio percorso in totale v v 0 at v v0 coincide direttamente con la posizione x (t ) . Con riferimento alla figura, si tratta di calcolare l’area del trapezio evidenziato, ottenibile facendo “la metà della somma delle basi” (di misura v0 e v ) e moltiplicandola per “l’altezza” t : x (t ) A 1 (v v0 )t 2 A tempo Inserendo in questa relazione la legge oraria della velocità v v0 at : t x (t ) 1 [(v0 at ) v0 ]t v0t 1 at 2 2 2 Nel caso più generale dovremo aggiungere ad x (t ) la posizione iniziale x 0 : x (t ) x 0 v0t 1 at 2 2 Relazione che costituisce la legge oraria della posizione per il moto rettilineo uniformemente accelerato. Come si calcola la velocità media in un moto rettilineo uniformemente accelerato? Ci proponiamo ora di calcolare la velocità media di un tale moto. Ricordiamo che la velocità media è quella per cui se lo stesso spostamento venisse percorso con velocità costante pari ad essa, complessivamente la particella impiegherebbe lo stesso tempo. Da questa definizione segue che che se x 0 0 allora risulta: x (t ) vm t che, confrontata con la precedente x (t ) 12 (v v0 )t fornisce vm 12 (v v0 ) , risultato noto come: 26 Teorema della velocità media in un moto uniformemente accelerato la velocità media vm fra l’istante iniziale ed un istante t è la media fra la velocità iniziale e quella all’istante t : vm 12 (v v0 ) Il risultato si generalizza anche al caso di un qualsiasi primo istante, non necessariamente quello iniziale del moto. Esempio 41 Si studi il moto rettilineo uniformemente accelerato: x (t ) 5.0 3.5 t 4.2t 2 . Analizziamo la legge oraria. Si deduce: 1) Che un punto materiale è partito dalla posizione x 0 5.0 m dove aveva una velocità diretta nel verso scelto come positivo e con intensità: v0 3.5 m/s . Infatti un confronto con l’espressione simbolica fornisce immediatamente il valore costante di accelerazione: a 8.4 m/s 2 il che significa che la sua velocità varia, aumentando l’intensità di: 8.4 m/s ogni secondo che passa. 2) Che la velocità aumenti non lo vediamo dal fatto che il segno dell’accelerazione è positivo: questo indica solo che ogni secondo vengono aggiunti alla velocità 8.4 m/s nel verso scelto da noi come positivo sulla traiettoria. Questo verso non ha legami con il verso in cui il punto percorre la traiettoria: se ad esempio il punto si stava muovendo indietro, un’accelerazione positiva di 8.4 m/s 2 corrisponde ad una diminuzione del modulo della velocità, se invece il punto si stava movendo avanti, corrisponde ad un aumento del modulo. Che si tratti di un aumento di velocità lo vediamo allora dal fatto che la velocità iniziale ha lo stesso segno dell’accelerazione. 3) Essa inoltre aumenta in modo uniforme, cioè ad esempio fra dieci ed undici secondi la velocità crescerà di 8.4 m/s proprio come fra cento e centouno secondi e non di un valore differente di volta in volta. Questo può essere scritto sinteticamente tramite la legge oraria della velocità: v(t ) 5.0 8.4t e quindi se volessimo calcolare la velocità e la posizione dopo 2.0 s basterà sostituire il valore dato al posto del tempo: x (2.0 s) (5.0 3.5 2.0 4.2 2.02 ) m 29 m v(2.0 s) (3.5 8.4 2.0) m/s 20 m/s 0.0 m v(0) 3.5 m/s v(2.0) 20 m/s x (0) 5.0 m x (2.0) 29 m Esempio 42 Si studi il moto rettilineo uniformemente accelerato seguente, calcolando in particolare quando la particella si ferma ed in quale istante attraversa l’origine: x (t ) 8.5 9.6t 0.60t 2 27 Esempio 43 Una ragazza fa jogging correndo alla velocità costante di 4.0 m/s . Ad un certo istante passa davanti ad un uomo seduto su di una panchina e comincia a rallentare costantemente di 0.40 m/s ogni secondo. Questo riflette per 5.0 s e decide di conoscerla, quindi scatta con velocità iniziale di 3.0 m/s accelerando il passo in maniera costante con a 8.0 m/s2 . A quale distanza dalla panchina il tizio raggiunge la ragazza? Che velocità possiedono entrambi in quell’istante? Usciranno insieme quella sera stessa? Scriviamo le leggi orarie, posizione e velocità, di entrambe le persone. La prima cosa da fare è scegliere una origine della traiettoria (rettilinea) che sarà la posizione della panchina. Poi occorre uno stesso istante iniziale opportuno per entrambi: qui conviene il momento in cui il tizio si alza per iniziare la sua corsa. La legge oraria della posizione dell’uomo si ottiene facilmente: x 0U 0.0 m , v0U 3.0 m/s ed aU 8.0 m/s 2 , xU (t ) 3.0t 4.0t 2 Più complesso è scrivere la legge oraria della ragazza, della quale nel riferimento scelto è nota soltanto l’accelerazioneaR 0.40 m/s2 : x R (t ) x 0R v0Rt 0.20t 2 La posizione iniziale della ragazza x 0R è lo spazio di cui si è allontanata dalla panchina in 5.0 s e la sua velocità iniziale v0R quella che ha dopo aver decelerato per gli stessi 5.0 s . Per calcolare questi dati dobbiamo scrivere dapprima un’altra equazione oraria per la sola ragazza, che abbia però come istante iniziale quello del passaggio alla panchina. In questo riferimento si ha x 0R 0.0 m e v0R 4.0 m/s , mentre l’accelerazione è sempre aR 0.40 m/s2 : x R (t ) 4.0t 0.20t 2 x R (5.0 s) (4.0 5.0 0.20 5.02 ) m 15 m vR (t ) 4.0 0.40t vR (5.0 s) (4.0 0.40 5.0) m/s 2.0 m/s Riscriviamo quindi l’equazione oraria della ragazza usando come istante iniziale quello in cui il tizio si alza dalla panchina, in modo da poterla confrontare con quest’ultima. In questo secondo caso la posizione iniziale della ragazza sarà allora x 0 15 m e la velocità iniziale v0 2.0 m/s , da cui: x R (t ) 15 2.0t 0.20t 2 Nell’istante in cui si raggiungono, le due posizioni xU (t ) e x R (t ) devono essere uguali, pertanto imponiamo questa condizione per trovare il tempo: 15 2.0t 0.20t 2 3.0t 4.0t 2 4.2t 2 1.0t 15 0 t1 1.8 s t 2 2.0 s dove la seconda soluzione matematica non ha significato fisico perché l’incontro avverrebbe prima del nostro istante iniziale. Il calcolo delle velocità d’incontro si fa tramite le relative leggi orarie: vR (t ) 2.0 0.40t vR (1.8 s) 1.3 m/s vU (t ) 3.0 8.0t vU (1.8 s) 17 m/s I due non usciranno insieme quella stessa sera perché il tizio ha accelerato troppo e così le sfreccia affianco senza poterle dire neanche una parola… 28