Prof. Cristanello Stefano Impianti Elettrici V° anno ITI Linee guida per il dimensionamento di un impianto elettrico con cabina MT/BT 1) Individuazione di tutti i carichi elettrici e suddivisione sui quadri 2) Ubicazione dei quadri elettrici individuati e studio delle linee di collegamento 3) Determinazione della potenza convenzionale per ogni quadro (e quindi della linea di alimentazione) considerando futuri ampliamenti dell’impianto 4) Rifasamento dell’impianto 5) Dimensionamento delle linee elettriche 6) Scelta del/i trasformatore/i 7) Calcolo delle correnti di corto-circuito al punto di installazione di ogni quadro elettrico 8) Scelta delle apparecchiature per ogni quadro elettrico MT e BT (interruttori, sezionatori, fusibili, etc.) ESERCIZIO GUIDA Dimensionamento di massima di un impianto industriale, composto da due stabilimenti e una palazzina uffici. Il progetto svilupperà le seguenti parti: • dimensionamento della cabina MT/BT comprensiva di trasformatori, e quadri di media e bassa tensione. • Dimensionamento delle linee elettriche • Descrizione impianto, schemi unifilari e planimetrici Dati dell’impianto elettrico CABINA MT/BT Linea MT dell’Ente fornitore - Tensione nominale: Corrente di guasto a terra: Tempo di intervento: Potenza di corto circuito: 15 kV 125 A 0,6 s 750 MVA STABILIMENTO 1 50x40 m Stabilimento 1 - n° 5 m.a.t. da 2,4 kW - n° 3 m.a.t. da 4,5 kW - n° 1 m.a.t. da 10 kW 80x70 m Stabilimento 2 Potenza attiva convenzionale: Potenza reattiva convenzionale: 55 kW 30 kVAR Palazzina uffici - n° 15 postazioni PC (300W cadauna) - n° 3 stampanti/fotocopiatrici (400W cadauna) PALAZZINA UFFICI 20x20 m STABILIMENTO 2 40x30 m Dati comuni (eventualmente scelti in fase di progetto) Impianto Impianto Impianto Impianto luce, capannone: F.M., capannone: luce, uffici: F.M., uffici: 10 W/m2 8 W/m2 15 W/m2 10 W/m2 1 Prof. Cristanello Stefano Impianti Elettrici V° anno ITI Svolgimento Determinazione della potenza convenzionale Stabilimento 1 η cos(φ) P [kW] Q [kVAR] 0,8 0,75 10,50 9,26 0,82 0,80 11,52 8,64 0,91 0,85 8,79 5,45 \ 0,80 20,00 15,00 \ 0,90 16,00 7,75 tot= 0,823 66,82 46,10 Tenendo in considerazione un futuro ampliamento dell'impianto elettrico del 20% la potenza complessivamente assorbita dallo stabilimento è: TXT gruppo 1 gruppo 2 gruppo 3 imp. Luce imp. F.M. Pu [kW] 2,4 4,5 10 0,01 0,008 n° 5 3 1 2000 2000 Ku 1 1 0,8 \ \ Kc 0,7 0,7 1 \ \ PT1 = P1KCKa = 66,820,951,2 = 76,1 kW QT1 = Q1KCKa = 46,10,951,2 = 52,4 kW IT1 = PT1 / (√3Ucos(fi)) = 133 A Stabilimento 2 PT2 = P2KCKa = 551,2 = 66 kW QT2 = Q2KCKa = 301,2 =36 kW cos(fi2) = 0,878 IT2 = PT2 / (√3Ucos(fi)) = 109 A Palazzina uffici TXT PC stampanti imp. Luce imp. F.M. Pu [kW] 0,3 0,4 0,015 0,01 n° 15 3 400 400 Ku 1 0,3 \ \ Kc 0,8 0,9 \ \ tot: cos(φ) 0,80 0,80 0,80 0,90 0,829 P [kW] 3,60 0,32 6,00 4,00 13,92 Q [kVAR] 2,70 0,24 4,50 1,94 9,38 Totale impianto TXT stabil.1 stabil.2 pal.uff. cos(φ) 0,824 0,878 0,829 P [kW] 76,1 66,0 13,9 Q [kVAR] 52,4 36,0 9,4 S [kVA] 92,4 75,2 16,8 I [A] 133 109 24 0,847 156 98 184 266 tot: Schema di massima dell’impianto elettrico L’impianto sarà composto dai seguenti quadri elettrici: C1 - QMT : QGBT : QC1 : QC2 : QUFF : quadro quadro quadro quadro quadro elettrico elettrico elettrico elettrico elettrico di MT generale di BT stabilimento 1 stabilimento 2 palazzina uffici CABINA MT/BT QC1 STABILIMENTO 1 50x40 m Schema unifilare collegamento quadri elettrici: 80x70 m CU C2 QC1 QC2 QMT TR QGBT QC2 PALAZZINA UFFICI 20x20 m STABILIMENTO 2 40x30 m QUFF QUFF 2 Prof. Cristanello Stefano Impianti Elettrici V° anno ITI Scelta del trasformatore Considerando la potenza in gioco ed il far lavorare la macchina al massimo rendimento, si opta per l’utilizzo di un unico trasformatore da 200 kVA dai seguenti dati nominali: SN=200 kVA Pcc=3150 W Vcc%=6% P0=680 W I0%=1,7% Parametri del trasformatore I1N=7,7 A I2N=289 A Z2cc=48 mΩ [R2cc=12,6 mΩ ; X2cc=46,3 mΩ ; cos(φ)=0,263] cos(ϕ0)=0,200 ; Q0=3326 VAR ; I20=4,9 A Impianto di rifasamento Non sussiste l’obbligo di rifasare l’impianto in quanto il cos(ϕ) risulta essere maggiore di 0,7; nonostante ciò, l’essere inferiore a 0,9 l’utente è obbligato a pagare una quota di energia reattiva utilizzata. L’utilizzo o meno di una batteria di condensatori per elevare il cos(ϕ) in modo da non pagare tale quota viene scelto in base a considerazioni puramente economiche. Rifasamento dell’impianto PT = 156 kW QT = 98+3,3 = 101,3 kVAR cos(ϕT) = 0,839 Rifasamento a 0,94. Potenza rifasante necessaria: QC = PT ⋅( tg(ϕT) - tg(ϕT) ) = 44,8 kVAR In commercio esistono regolatori automatici di potenza reattiva, che monitorando istante per istante il f.d.p. dell’impianto provvedono a rifasarlo ad un valore fissato. A tal scopo si commercializza la versione da 50 kVAR da n° 5 gradini (0-12,5-25-37,5-50). Calcolo dei parametri elettrici della rete MT ' Z MT = V12 = 0,3 Ω Acc impedenza rete MT lato MT '' Z MT = V22 = 0,21 mΩ Acc impedenza rete MT lato BT '' '' RMT = Z MT ⋅ cos(ϕ ) = 0,032 mΩ '' '' X MT = Z MT ⋅ sin(ϕ ) = 0,207 mΩ componenti resistiva e reattiva Dimensionamento linee elettriche Le linee che alimentano i quadri elettrici indicati saranno realizzate con cavi tipo FG7OR 0,6/1kV , posati in cavidotti corrugati a doppia parete, interrati ad una profondità di posa di 80 cm. Per ogni tratta si considera una c.d.t. percentuale non superiore al 2%. Verifica temica TRATTA SIGLA IB [A] QGBT-QC1 C1 133 QGBT-QC2 C2 109 QGBT-QUFF CU 26 S [mm2] 75 50 10 Iz [A] 189 152 59 K1 1,00 1,00 1,00 K2 0,85 0,85 0,85 K3 1,00 1,00 1,00 K4 1,00 1,00 1,00 Iz' [A] 161 129 50 IB < Iz OK OK OK Verifica della caduta di tensione TRATTA SIGLA IB [A] QGBT-QC1 C1 133 QGBT-QC2 C2 109 QGBT-QUFF CU 26 cos(φ) 0,824 0,878 0,827 L [m] 60 100 60 rl [mΩ/m] xl [mΩ/m] 0,267 0,100 0,400 0,100 2,000 0,100 ∆V [V] ∆V% ∆V%<2% 3,8 1,0 OK 7,5 1,9 OK 4,6 1,2 OK 3 Prof. Cristanello Stefano Impianti Elettrici V° anno ITI Formule utilizzate: ∆V = 3 ⋅ I B ⋅ L ⋅ (rr ⋅ cos(ϕ ) + xl ⋅ sin(ϕ ) ) ∆V % = I Z' = I Z ⋅ k1 ⋅ k 2 ⋅ k3 ⋅ k 4 ∆V 100 V Calcolo delle correnti di corto circuito (guasto trifase) Q1 I CC TR I CC MT I CC QC1 Q2 I CC QMT TR QGBT QC2 I UF CC QUFF Impedenza dell’anello di guasto Z MT g = Z ' MT = 0 .3Ω Z gTR = Z 2 cc ⇒ Z gTR = 48 m Ω Z gQ 1 = Z 2 cc + Z C 1 ⇒ Z gQ 1 = 60 m Ω Z gQ 2 = Z 2 cc + Z C 2 ⇒ Z gQ 2 = 77 m Ω Z UF g = Z 2 cc + Z CU ⇒ Z UF g = 143 m Ω Correnti di corto circuito trifasi MT I CC E1 = MT = 29kA Zg TR I CC = E1 = 4,8kA Z gTR Q1 I CC = E1 = 3,9kA Z gQ1 Q2 I CC = E1 = 3,0kA Z gQ 2 UF I CC = E1 = 1,6kA Z gUF Scelta degli interruttori automatici Ogni interruttore automatico, adibito alla protezione della linea elettrica, deve essere scelto tenendo in considerazione: - la corrente di impiego ( IN>IB ) - la corrente di corto circuito massima presunta ( P.d.i. > ICC ) - l’energia passante massima sopportabile dal cavo in regime di guasto ( I2t<K2S2 ) - la tensione nominale del sistema (molto importante in MT) - il sistema di alimentazione (F+N, 2F, 3F, 3F+N) - la curva di intervento (curva B, C, D…) - la corrente minima di cortocircuito ( Imin>Im ) rispetto all’intervento del relè magnetico 4